La qualità dell'aria a Bergamo: composizione del PM10 e sue sorgenti

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La qualità dell’aria a Bergamo: composizione del PM10 e sue sorgenti Matteo Lazzarini, Cristina Colombi, Guido Lanzani U.O. Centro Regionale Monitoraggio della Qualità dell’Aria (C.R.M.Q.A.) U.O. Qualità dell’aria Settore Monitoraggi Ambientali ARPA Lombardia


Arpa Lombardia: chi siamo?

ARPA Lombardia svolge: Attività di controllo: in tutti quei casi nei quali sia indispensabile verificare la corretta applicazione delle disposizioni di legge da parte di chi usa risorse ambientali attraverso, ad esempio, verifiche presso aziende, controlli di conformità e di rispetto prescrizioni Attività di monitoraggio: finalizzata a conoscere lo stato complessivo dell’ambiente attraverso, ad esempio, l’analisi della qualità dell’aria, delle acque e delle varie componenti ambientali, quale base per le decisioni politiche e l’accertamento del rispetto della regolamentazione.

2


Monitoraggio della QA

Il monitoraggio della qualità dell’aria di una determinata area avviene attraverso misure prolungate nel tempo e si attua mediante:

Rete di monitoraggio: insieme di stazioni di misura fisse dislocate sul territorio, in grado di rilevare la concentrazione degli inquinanti nella bassa atmosfera.

Laboratorio mobile: stazione di misura mobile collocabile sul territorio, in grado di rilevare la concentrazione degli inquinanti nella bassa atmosfera

3


Stazioni fisse a Bergamo

Dal 1994

Dal 1989

4


Cabina di BG-Meucci

5


Obiettivi dell’approfondimento

Richiesta dell’Amministrazione Comunale: Campagna di approfondimento sulla composizione del

PM10, in

relazione agli episodi acuti invernali, con particolare riferimento alla combustione da legna

Risposta di ARPA Lombardia: Per valutare la situazione potenzialmente più critica, la campagna di monitoraggio è stata effettuata dal 21 dicembre 2016 al 31 marzo 2017, nel periodo più sfavorevole per l’inquinamento da polveri fini, quando le condizioni fredde portano ad una forte stabilità dell’aria, facilitando così l’accumulo degli inquinanti e l’aumento della loro concentrazione. Per poter effettuare una valutazione dei possibili impatti di tali situazioni critiche sulla QA gli approfondimenti analitici sono stati effettuati anche in periodo estivo, dal 5 luglio al 13 agosto del 2016. 6


Obiettivi dell’approfondimento

• Sito di misura: cabina RRQA di BG-Meucci

• Campagna estiva: 5 luglio ÷ 13 agosto 2016 • Campagna invernale: 21 dicembre 2016 ÷ 31 marzo 2017

• Composizione giornaliera del PM10: Composizione elementale (Z>11) B(a)P e tutti gli altri IPA Carbonio Organico ed Elementare (OC-EC) Anioni e Cationi Levoglucosano

• Approfondimento mediante applicazione di un algoritmo di Source Apportionment 7


Normativa QA (DLgs. 155/2010)

8


Emissioni Comune di Bergamo - PM10 primario

Trattamento e smaltimento rifiuti 0%

Altre sorgenti e assorbimenti 9%

Altre sorgenti mobili e macchinari 1%

Combustione non industriale 29%

Trasporto su strada 50%

Diesel 43% Benzina 3% GPL 0.1% Senza combustibile 54%

Usura freni e pneumatici

Fonte: INEMAR 2014

Legna e similari 96% Gasolio 2% Metano 2%

Combustione nell'industria 3% Processi produttivi 3% Uso di solventi 5%

9


Emissioni Comune di Bergamo - B(a)P

Diesel 85% Benzina 8% Usura 6%

Trasporto su strada 11%

Combustione nell'industria 6%

Altre sorgenti e assorbimenti 3%

Combustione non industriale 80%

Legna e similari 100%

Fonte: INEMAR 2014

10


Emissioni Comune di Bergamo - NOx

Trattamento e smaltimento rifiuti 3% Altre sorgenti mobili e macchinari 5%

Diesel: 94% Benzina circa 6% Metano <0,1%

Fonte: INEMAR 2014

Produzione energia e trasform. combustibili 2% Combustione non industriale 13%

Combustione nell'industria 6% Uso di solventi 2%

Trasporto su strada 69%

NOx 11


Emissioni EC, OC, IPA, BaP, Metalli

Comune di Bergamo Prod.ne energia e trasform. combustibili Combustione non industriale Combustione nell'industria Processi produttivi Estrazione e distribuzione combustibili Uso di solventi Trasporto su strada Altre sorgenti mobili e macchinari Trattamento e smaltimento rifiuti Agricoltura Altre sorgenti e assorbimenti

PM10

EC

OC

IPA-cltrp

BaP

As

Cd

Ni

Pb

Cr

Zn

Cu

% 0 29 3 3 0 5 50 1 1 0 9

% 0 16 3 0 0 0 75 2 0 0 4

% 1 52 3 0 0 0 28 1 0 0 16

% 0 73 6 0 0 0 13 0 0 0 7

% 0 80 6 0 0 0 11 0 0 0 3

% 0 6 4 2 0 0 11 0 76 0 1

% 0 23 2 1 0 0 30 0 11 0 33

% 0 1 21 0 0 0 47 0 19 0 11

% 0 2 1 6 0 0 82 0 1 0 9

% 0 4 1 1 0 0 85 0 5 0 5

% 0 7 1 7 0 0 75 0 5 0 6

% 0 0 0 0 0 0 97 0 1 0 3

Fonte: INEMAR 2014

12


Contesto meteorologico-Fase Estiva

13


Contesto meteorologico-Fase Estiva

14


Contesto meteorologico-Fase Invernale

15


Contesto meteorologico-Fase Invernale

16


Cosa si intende per polveri fini? Le polveri atmosferiche o PM (Particulate Matter) sono costituite da una miscela di particelle solide e liquide sospese in aria variabili per caratteristiche dimensionali, composizione e provenienza

17


Da cosa dipende la qualità dell’aria?

Emissioni

Meteorologia

18


Inquinamento e variabili meteorologiche

19


Andamento del PM10

80

75°-25° perc. RRQA Max-Min RRQA Valore limite

18 ± 9 µg/m³

Mediana RRQA BG-Meucci

60 40 20 0 5-lug-16

12-lug-16

19-lug-16

26-lug-16

2-ago-16

9-ago-16

Tempo (giorni)

PM10 - Andamento delle concentrazioni medie giornaliere 300

75°-25° perc. RRQA Mediana RRQA

250

Max-Min RRQA

63 ± 38 µg/m³ 54 gg >50 µg/m³

conc. (µg/m3)

Concentrazione (µg/m3)

100

PM10 - Andamento delle concentrazioni medie giornaliere fase estiva

200

Bergamo - via Meucci Valore limite

150 100 50 0 21-dic-16

4-gen-17

18-gen-17

1-feb-17

15-feb-17

Tempo (giorni)

20 1-mar-17 15-mar-17 29-mar-17


Andamento delle concentrazioni medie annuali di PM10

Andamento del PM10

70

concentrazione (µg/m3 )

60 50 40 30 20 10

Andamento del n° di superamenti 75°-25° per.annuali RRQA di PM10 Mediana

Max-Min RRQA

Città di Bergamo

2017

2016

2015

2014

2013

2012

2011

2010

2009

2008

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

0

Limite

210 175

105 70 35

2017

2016

2015

2014

2013

2012

2011

2010

2009

2008

2007

2006

2005

2004

2003

2002

0 2001

n° superamenti

140

21

75°-25° per. RRQA

Mediana

Max-Min RRQA

Città di Bergamo

Limite


Composizione del PM10

Si sono cercati i componenti che: – Contano di più in termini di massa (ioni nitrato e solfato, carbonio organico ed elementare..) – Sono traccianti delle sorgenti (levoglucosano, elementi) – Sono di per sé rilevanti per la loro tossicità (IPA, di cui B(a)P è normato)

In ogni caso i diversi componenti possono essere di per sé indicatori delle diverse sorgenti

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Composizione del PM10

Componente

ionica

(cloruri,

fosfati,

fluoruri,

nitrati,

solfati,

ammonio, sodio, calcio potassio magnesio): permette la stima del contributo della componente secondaria del particolato e quindi meno correlata alle sorgenti strettamente locali. In particolare, i nitrati sono indicativi delle sorgenti da combustione (autoveicoli e riscaldamento) e raggiungono le maggiori concentrazioni in inverno in quanto le basse temperature ne favoriscono la condensazione. Viceversa i solfati aumentano nella stagione estiva, in quanto la loro formazione è favorita dall’intensa radiazione solare. In atmosfera, nitrati, solfati ed ammonio si legano al particolato sotto forma di sali, ovvero come ammonio nitrato ed ammonio solfato.

Determinazione analitica: Cromatografia Ionica

23


Composizione del PM10

La

frazione

carboniosa:

EC,

particelle

di

carbonio

con

microstruttura simile a quella della grafite e aggregate in piccole sfere con diametro indicativamente compreso tra 10 e 50 nm. Il composto risultante è refrattario e un forte agente riducente. Si tratta di un inquinante primario emesso durante la combustione incompleta di combustibili fossili e di biomasse e può essere emesso da sorgenti naturali e antropiche sotto forma di fuliggine. L’OC comprende molti composti con grandi differenze di volatilità, alcuni sia in fase vapore che di particella. È un inquinante in parte primario e in parte secondario.

Determinazione

analitica:

metodo

termo-ottico,

Thermal-Optical

Transmittance/Reflectance

ovvero

(CEN/TR

TOT/TOR

16243:2011),

protocollo NIOSH-Like 24


Composizione del PM10

Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) sono idrocarburi aventi la struttura molecolare planare costituita da uno o piĂš anelli di 6 atomi di carbonio, e con atomi di idrogeno che saturano i legami rimasti disponibili.

I 7 IPA citati dal D. Lgs. 155/10: b(a)p, b(a)a, b(b)f, b(j)f, b(k)f, i(1,2,3-cd)p, db(a,h)a

B(a)P è normato, classificato come cancerogeno per l’uomo dallo IARC.

Determinazione analitica: Gas Cromatografia a Spettrometria di Massa 25


Composizione del PM10 Elementi, sotto forma di ossidi preferenziali: Al, Si, S, Cl, K, Ca, Ti, Cr, Mn, Fe, Ni, Cu, Zn, Br, Rb, Pb. Ossidi di Al, Ca, Fe, Si, e Ti: si trovano prevalentemente in particelle di grandi dimensioni e forme irregolari, provenienti dall’erosione della crosta terrestre. Ossidi di K, Rb e Cl: sono anche in parte presenti nei fumi di combustione delle biomasse. Frazione minerale = 1.15·(1.890·Al + 2.139·Si + 1.399·Ca + 1.668·Ti + 2.497·S* + 2.580·Cl*+ 1.205·K* + 1.923·Cr* + 2.019·Mn* + 1.358·Fe* + 1.341·Ni* + 1.252·Cu* + 1.245·Zn* + 1.701·Br* + 1.094·Rb* + 1.011·Pb*) Ossidi antropici = 2.580·(Cl-Cl*) + 1.205·(K-K*) + 1.923·(Cr-Cr*) + 2.019·(Mn-Mn*) + 1.358·(Fe-Fe*) + 1.341·(Ni-Ni*) + 1.252·(Cu-Cu*) + 1.245·(Zn-Zn*) + 1.701·(Br-Br*) + 1.094·(Rb-Rb*) + 1.011·(Pb-Pb*)

Determinazione analitica: Spettrometria a Raggi X 26


Composizione del PM10

Il levoglucosano: è uno zucchero anidro che si forma a seguito della

decomposizione

termica

della

cellulosa

durante

la

sua

combustione ed è quindi emesso come particolato; per questo motivo rappresenta un marker specifico della combustione di biomasse nel PM (Simoneit et al.,1999).

Determinazione

analitica:

Cromatografia

Ionica

con

detector

amperometrico. 27


Composizione del PM10 Composizione chimica media del PM10 BG-Meucci 13.07รท13.08.16 e 21.12.16รท31.03.2017 Non Non determinato determinato 28% Materia Organica Carbonio Organico Carbonio 18% Organico 18% Carbonio Carbonio Elementare Elementare 4%4%

Frazione Frazione minerale minerale 8% 8% Ossidi Ossidi antropici antropici 6% 6% Solfato Solfato d'ammonio d'ammonio 6% 6% Nitrato d'ammonio Nitrato 30% d'ammonio 30%

Per considerare la materia organica, oltre al carbonio, deve essere aggiunta la componente legata principalmente agli atomi di idrogeno e ossigeno ricompresa nel Non determinato. 28


Composizione del PM10

Composizione chimica del PM10 di BG-Meucci 225 200

Concentrazione (Âľg/mÂł)

175 150

estate

inverno

125 100 75 50 25 0

Frazione minerale

Ossidi antropici

Carbonio Organico

Solfato d'ammonio

Nitrato d'ammonio

Non determinato

Carbonio Elementare

29


Il Benzo(a)Pirene a Bergamo durante la campagna

In Lombardia, la rete di misura per il benzo(a)pirene attiva dal 2008 (secondo quanto previsto dal D. Lgs. 152/07; attualmente la normativa di riferimento è il D. Lgs. 155/2010), comprende 14 siti tra cui BGMeucci. Medie di B(a)P nei diversi siti del D.Lgs. 155/10 dal 24/12/2016 al 31/03/2017 4.0 3.5

Stazioni RRQA

Media (ng/m3)

3.0

Limite annuale

2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0 Moggio

Sondrio Paribelli

Schivenoglia

Varese Copelli

Milano Senato

Mantova S. Agnese

Bergamo Meucci

Soresina

Brescia Vill. Sereno

Magenta

Casirate d’Adda

Darfo

Meda

30


B(a)P in Lombardia media annua del 2016

I superamenti del valore obiettivo del benzo(a)pirene non si registrano in centro cittĂ 31 ma nelle vallate alpine o in periferia, dove l’uso della legna è piĂš diffuso


Marker della combustione di biomassa

1.5

INVERNO - K+ vs Levoglucosano a BG-Meucci

1.6

INVERNO - B(a)P vs Levoglucosano a BG-Meucci

y = 0.43x + 0.05 R² = 0.30

1.0

0.5

B(a)P (ng/m3)

K+ (µg/m3)

1.4 1.2 1.0

y = 0.52x + 0.14 R² = 0.48

0.8 0.6 0.4 0.2 0.0

0.0 0.0

0.5

Levo

1.0

(µg/m3 )

1.5

0.0

1.0

Levo

2.0

3.0

(µg/m3 ) 32


Metalli pesanti (DL 155/2010)

Medie di Ni, Cd, e Pb 0.0009

0.03

0.0006

0.02 0.0003 0.01

Conc. Cd (µg/m³)

Concentrazione (µg/m³)

0.04

0.0000

0.00

Ni Estate µg/m³

Cd

Pb Inverno

Ni

As

Cd

Pb

Media

0.005

< 0.0021

0.0005

0.021

Dev.st

0.003

0.0009

0.018

Limite

0.020

0.005

0.5

0.006

33


Analisi di Source Apportionment

Quanto contribuisce ciascuna delle possibili sorgenti emissive presenti nella zona alle concentrazioni che si misurano in atmosfera? SOURCE APPORTIONMENT

Lo scopo di un modello a recettore è quello di assegnare il particolato misurato in ambiente alle diverse sorgenti da cui proviene, applicando opportune tecniche statistiche ai dati raccolti in un certo sito di misura.

34


Modelli al recettore

Tipologie

Modelli a singolo campione

Analisi effettuata indipendentemente su ogni singolo campione CMB

Modelli multivariati

Analisi effettuata su una matrice di dati ambientali PCA, UNMIX, PMF 35


PMF5: Output Impronte chimiche dei fattori individuati 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10%

Industrial Biomass Burning Traffico Non-Exhaust

Nitrato Secondario Sale Traffico Exhaust

B(b)F

B(a)P

EC

OC

Levo

NH4+

Na+

NO3-

Pb

Rb

Br

Zn

Cu

Ni

Fe

Mn

Cr

Ti

Ca

K

Cl

3S

Si

Al

PM10

0%

Mineral Dust Solfato Secondario Organico 36


PMF5: Risultati nell’intero periodo di misura estate e inverno

Source apportionment del PM10 a BG-Meucci

Traffico Exhaust

6% 5%

Traffico Non-Exhaust

13%

15%

Solfato Secondario Organico Sale Biomass Burning 14%

22%

Mineral Dust Nitrato Secondario

5% 6%

14%

Industrial ND

37


PMF5: Risultati nell’intero periodo di misura estate e inverno

Source apportionment del PM10 a BG-Meucci

Traffico Exhaust

6% 5%

Traffico Non-Exhaust

13%

15%

Solfato Secondario Organico Sale Biomass Burning 14%

22%

Mineral Dust Nitrato Secondario

5% 6%

14%

Industrial ND

Nitrato secondario: dalla reazione tra ossidi di azoto (59% da veicoli diesel in Lombardia) e ammoniaca (98% agricoltura in Lombardia) La reazione può avvenire anche molto lontano dal recettore! 38


PMF5: Risultati nell’intero periodo di misura estate e inverno

Source apportionment del PM10 a BG-Meucci

Traffico Exhaust

6% 5%

Traffico Non-Exhaust

13%

15%

Solfato Secondario Organico Sale Biomass Burning 14%

22%

Mineral Dust Nitrato Secondario

5% 6%

14%

Industrial ND

Solfato secondario: dalla reazione tra ossidi di zolfo (84% industriale in Lombardia) e ammoniaca (98% agricoltura in Lombardia) La reazione può avvenire anche molto lontano dal recettore! 39


PMF5: Risultati nell’intero periodo di misura estate e inverno

Source apportionment del PM10 a BG-Meucci

Traffico Exhaust

6% 5%

Traffico Non-Exhaust

13%

15%

Solfato Secondario Organico Sale Biomass Burning 14%

22%

Mineral Dust Nitrato Secondario

5% 6%

14%

Industrial ND

Traffico: 5% 15% < 6% una parte della fetta del 22%

exhaust (tubo di scappamento) non exhaust (usura freni pneumatici e asfalto) risollevamento nitrato secondario derivato da NOX soprattutto diesel 40


PMF5: Risultati nell’intero periodo di misura estate e inverno

Source apportionment del PM10 a BG-Meucci

Traffico Exhaust

6% 5%

Traffico Non-Exhaust

13%

15%

Solfato Secondario Organico Sale Biomass Burning 14%

22%

Mineral Dust Nitrato Secondario

5% 6%

14%

Industrial ND

Agricoltura: una parte della fetta del 22% una parte della fetta del 14%

nitrato secondario per emissioni di ammoniaca solfato secondario per emissioni di ammoniaca 41


PMF5: Risultati nell’intero periodo di misura estate e inverno

Source apportionment del PM10 a BG-Meucci

Traffico Exhaust

6% 5%

Traffico Non-Exhaust

13%

15%

Solfato Secondario Organico Sale Biomass Burning 14%

22%

Mineral Dust Nitrato Secondario

5% 6%

14%

Industrial ND

Industria: 13% una parte della fetta del 14% una parte della fetta del 22%

diretto solfato secondario per ossidi di zolfo nitrato secondario per ossidi di azoto 42


PMF5: Risultati nell’intero periodo di misura estate e inverno

Source apportionment del PM10 a BG-Meucci

Traffico Exhaust

6% 5%

Traffico Non-Exhaust

13%

15%

Solfato Secondario Organico Sale Biomass Burning 14%

22%

Mineral Dust Nitrato Secondario

5% 6%

14%

Industrial ND

Legna: 14% una parte della fetta del 14% una parte della fetta del 22%

diretto solfato secondario (ossidi di zolfo e composti organici) nitrato secondario (ossidi di azoto) 43


PMF5: Risultati

Source apportionment giornaliero del PM10 a BG-Meucci 225

Concentrazione (Âľg/mÂł)

200 175 150 125 100 75 50 25 0

Traffico Exhaust

Traffico Non-Exhaust

Solfato Secondario Organico

Sale

Biomass Burning

Industrial

Mineral Dust

Nitrato Secondario

PM10 misurato

44


Trattamento e smaltimento rifiuti 0%

sorgenti e Dall’inventarioAltre delle emissioni al source apportionment assorbimenti 9%

Altre sorgenti mobili e macchinari 1%

Combustione non industriale 29%

Trasporto su strada 50%

Combustione nell'industria 3% Processi produttivi 3%

Source apportionment del PM10 a BG-Meucci Uso di solventi 5%

Materia Organica

Carbonio Traffico Exhaust Organico Traffico Non-Exhaust 18%

6% 5% 13%

Non determinato

15%

Solfato d'ammonio 6%

Solfato Secondario Organico Sale Biomass Burning 14%

22%

Frazione minerale 8% Ossidi antropici 6%

Mineral Dust

Carbonio Elementare 4%

Nitrato d'ammonio 30%

Nitrato Secondario 5% 6%

14%

Industrial ND

45


Conclusioni (1/4) •

Il monitoraggio aggiuntivo effettuato nella stazione di Bergamo Meucci ha permesso di caratterizzare la composizione chimica del PM10 e di studiare il legame tra le sorgenti dei diversi inquinanti e le concentrazioni di particolato in aria.

In parallelo all’analizzatore automatico installato in cabina, sono stati posizionati campionatori gravimetrici con lo scopo di collezionare filtri di materiale differente da destinare all’analisi delle principali componenti. Sono stati così determinati giorno per giorno gli elementi con Z>11, anioni, cationi, levoglucosano, IPA, carbonio organico ed elementare, per un totale di 33 analiti.

A livello regionale gli andamenti delle concentrazioni medie giornaliere di PM10 risultano coerenti tra loro con una bassa variabilità giornaliera tra le misure della maggior parte delle stazioni della RRQA. In particolare, le concentrazioni a Bergamo si collocano quasi costantemente su livelli medi rispetto ai valori regionali (area rappresentata dal “25°-75° percentile”), eccetto durante gli episodi acuti di fine gennaio, di febbraio e di marzo, quando le concentrazioni sono qui risultate al di sopra del 75° percentile. In generale negli ultimi anni si è osservato un trend in decrescita sia per quanto riguarda le medie annuali di PM10 che per i superamenti dei 35 giorni all’anno. 46


Conclusioni (2/4) •

L’unico IPA normato tra quelli rilevati è il B(a)P, con un limite di 1 ng/m³ come concentrazione media annuale. Tra le combustioni di cui sono traccianti, la sorgente prevalente è la combustione di biomassa, pertanto nei siti urbani come Bergamo, dove invece tali combustioni sono comunque contenute, gli IPA in generale e il B(a)P in particolare si mantengono bassi; in particolare la concentrazione media di B(a)P a Bergamo è ben inferiore allo standard di legge.

La caratterizzazione chimica del PM10 non ha mostrato significative differenze con altri siti nella provincia, se non per quanto riguarda la componente organica, leggermente inferiore in inverno a Bergamo rispetto al resto della provincia; tale differenza è probabilmente attribuibile ad un minore contributo della combustione da legna come fonte di riscaldamento in città rispetto al resto del territorio. L’andamento giornaliero mostra come in particolare nel periodo invernale l’impatto maggiore all’aumento delle concentrazioni di PM10 è dato dal nitrato d’ammonio, come tipicamente accade in questo periodo nel bacino padano.

47


Conclusioni (3/4)

Sulla base delle analisi condotte al traffico è attribuibile direttamente il 20% della massa di PM10 presente in aria a cui va aggiunto una gran parte del risollevamento, pari al 6% e il contributo determinante alla formazione del nitrato secondario (che rende conto del 22% della massa), confermandosi così il principale responsabile dei livelli di particolato presenti in aria.

Alla combustione della legna è attribuibile direttamente il 14% della massa di particolato presente, mentre il 13% è attribuibile alle sorgenti industriali dell’area

Alla formazione di nitrato e solfato secondario (quest’ultimo con un contributo del 14% sul totale della massa) contribuiscono in modo rilevante anche le emissioni dell’agricoltura (responsabile del 98% del ammoniaca) e delle diverse attività industriali (per gli ossidi di zolfo) di tutto il bacino aerografico (non solo e non tanto comunali)

48


Conclusioni (4/4)

L’analisi dei dati raccolti, anche mediante l’applicazione di tecniche statistiche, non ha mostrato particolari criticità dovute a situazioni locali rispetto a quanto generalmente si trova in altri centri urbani di paragonabile entità.

Durante i periodi in cui le condizioni meteorologiche favoriscono l’accumulo di PM10 è inoltre evidente un aumento del contributo della componente secondaria (in particolare nitrato di ammonio dovuto alle emissioni di ossidi di azoto - in parte rilevante emessi da veicoli diesel - e dall’ammonica di origine agricola), che si forma però anche a distanza rilevante dal sito di misura

I risultati ottenuti evidenziano la complessità del problema e la necessità di agire su tutte le sorgenti (traffico, riscaldamento, industria ed agricoltura) sia a livello locale che a livello di bacino (le cui emissioni impattano come si è visto anche sulle concentrazioni di una città come Bergamo)

49


50


Andamento negli anni (01 gen-27 mar)

Fino ad oggi il 2018 si colloca tra le annate migliori per numero superamenti della soglia di PM10

51


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