Premio FORUM PA 2017: 10x10 = cento progetti per cambiare la PA Documentazione di progetto della soluzione: Bergamo respira INDICE 1. 2. 3. 4. 5. 6.
Descrizione progetto; Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze; Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare; Descrizione dei destinatari della misura; Descrizione della tecnologia adottata; Tempi di progetto.
1. Descrizione progetto Il progetto Bergamo respira è campagna di comunicazione che mira a informare e sensibilizzare i cittadini sul problema dell’inquinamento, e sulle buone pratiche e comportamenti per combatterlo. All’informazione si affianca un sistema di processi integrati: il controllo automatizzato delle classi ambientali di 80 mila auto tramite l’innovativo sistema auto-scan, il controllo di circa 2 mila impianti termici, l’acquisto di 12 autobus elettrici per la realizzazione della futura LineaC, la piantumazione di 700 nuovi alberi nelle vie cittadine, la sostituzione di tutte le 15 mila lampadine dell’illuminazione pubblica con il nuovo sistema a LED.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze Il progetto vede coinvolti diversi soggetti del Comune di Bergamo. Capofila del progetto è l’Assessore all'ambiente, alle politiche energetiche, e al verde pubblico Leyla Ciagà, affiancata da Alessandra Salvi e Simona Turetta del suo assessorato. Contributo fondamentale è stato apportato da Christophe Sanchez, il Capo di Gabinetto, e da Francesco Alleva, il Portavoce del Sindaco. Il Comune di Bergamo si è affidato all’agenzia Twig per quanto riguarda la parte grafica e la gestione del sito e della pagina Facebook della campagna: l’agenzia è stata individuata attraverso un bando ad evidenza pubblica.
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare Quando si parla di inquinamento atmosferico a Bergamo, si parla necessariamente di inquinamento della Pianura Padana. I dati di cui disponiamo descrivono una situazione, rispetto ad alcuni anni fa, notevolmente migliorata, grazie all’innovazione tecnologica dei trasporti e dei sistemi di riscaldamento. Ma molto resta da fare. Sono ancora 91mila le morti premature riconducibili all’inquinamento atmosferico in Italia, ben 555mila in Europa (Air Quality in Europe — 2016 Report, European Environment Agency). Sono quindi necessari investimenti importanti: per favorire la transizione tra motori termici a motori elettrici, per regolamentare e contenere il combustibile a biomasse, per migliorare le classi energetiche degli edifici e per potenziare il Trasporto Pubblico Locale.
La Regione ha avviato il Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria, ben 91 azioni da attuare entro il 2020 in ambito di mobilità, trasporti, produzione energetica, agricoltura, ecc. Anche il Comune di Bergamo fa la sua parte. Insieme a Regione Lombardia, ARPA, ANCI e altri Comuni è stato siglato il “protocollo antismog”, una serie di misure temporanee a integrazioni delle limitazioni regionali già in vigore durante la stagione termica e invernale. Tra queste spiccano le limitazioni alla circolazione delle auto diesel e impianti domestici a biomasse in presenza di ripetuti superamenti dei limiti stabiliti dalla UE riguardo i pm10 nell’aria. Per questo è stata pensata e messa in atto la campagna di comunicazione Bergamo respira. L’obiettivo della campagna è di informare e consapevolizzare la cittadinanza sul fatto che i singoli comportamenti individuali incidono fortemente sulla qualità dell’aria che si respira. Attraverso un linguaggio positivo e costruttivo, la campagna Bergamo respira mira a: - Informare i cittadini su cause ed effetti sulla salute dell’inquinamento dell’aria; - Spiegare e aggiornare la cittadinanza sui provvedimenti di Regione Lombardia e Comune di Bergamo; - Fornire buone pratiche e consigli (usare i mezzi pubblici, dotarsi di auto ecologiche, migliorare gli impianti di riscaldamento, evitare gli sprechi di energia, ecc.).
4. Descrizione dei destinatari della misura Destinataria della campagna di comunicazione è l’intera cittadinanza, che viene invitata a riflettere sulle proprie abitudini individuali e a modificarle, incentivando l’uso dei mezzi pubblici o comunque di mezzi meno o non inquinanti (autovetture elettriche o di classi meno inquinanti, biciclette, etc), promuovendo la sostituzione di tutti gli strumenti non ecologici (stufe e caldaie non efficienti), e sensibilizzando riguardo quei comportamenti individuali della vita quotidiana che incidono sull’incremento dell’inquinamento (elettrodomestici avviati non a pieno carico, apparecchi lasciati accesi o in stand-by, accensione di fuochi all’aperto o uso di giochi pirotecnici).
5. Descrizione della tecnologia adottata La campagna ha visto impiegati diversi canali di comunicazione: 35.000 cartoline, 20.000 opuscoli informativi, 20.000 pieghevoli, 150 appendini sugli autobus, 21 manifesti, un video, uno spot e numerose pagine pubblicitarie sui principali media cittadini (giornali, televisione, radio); un autobus di linea è stato “vestito” con una livrea dedicata alla campagna. Il sito web www.bergamorespira.it e la pagina Facebook Bergamorespira, che tutti i giorni riportano i dati sulla qualità dell’aria in città (grazie alla collaborazione con ARPA Lombardia), avvisano i cittadini dell’avvio della stagione termica e soprattutto dell’entrata in vigore del protocollo anti-smog, e offrono tutta una serie di altre notizie e informazioni legate alla qualità dell’aria (notizie soprattutto locali ma anche nazionali ed europee).
6. Tempi di progetto La campagna di comunicazione Bergamo respira è già stata messa in atto durante il periodo invernale 2016-2017. Il Comune di Bergamo ha realizzato una campagna di comunicazione capillare per raggiungere il maggiore numero possibile di persone. Bergamo e Brescia (che ha adottato il nostro video, oltre ad avere prodotto un opuscolo informativo) sono i soli due capoluoghi che hanno attivato una campagna di comunicazione specifica sulla qualità dell’aria in Lombardia. Per la prossima stagione termica l’intenzione del Comune è di implementare ulteriormente la campagna di comunicazione, coinvolgendo ulteriormente le scuole cittadine e avviando una collaborazione non solo con Brescia, ma anche con Cremona e Mantova.