Il Mercato del Carmine_Lucca

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Lucca

4223 srl

Perché un gruppo di quarantenni lucchesi provenienti da settori diversi, tutti con esperienze significative a livello internazionale e con una carriera già definita, decidono di unirsi per proporre al Comune di Lucca di prendere in gestione uno spazio come il Mercato del Carmine? E perché propongono un’idea imprenditoriale di impresa sociale, che ha al centro la rigenerazione della comunità cittadina piuttosto che una logica societaria di profitto immediato?

Perché da tempo ognuno di noi ha sentito il bisogno di tornare, scegliere o restituire a Lucca l’esperienza acquisita, con l’obiettivo di promuovere uno stile di vita e di svi-luppo sostenibile che metta al centro il benessere reale delle comunità locali e delle persone che le costituiscono. Crediamo che il modello che la città di Lucca ci ha dato durante la nostra crescita rappresenti oggi un valore inestimabile, da portare nelle nuove traiettorie del mercato e del turismo che verrà.

È per questo che ci chiamiamo 4223: un numero che corrisponde ai metri del cosid-detto “giro di Mura”, a noi tanto familiare, un’unità di misura nelle nostre menti e in quelle di tutti i lucchesi, che in un passato non tanto lontano si sono riappropriati di un’architettura di difesa come le Mura, appunto, per farne un luogo iconico, di svago, socialità, bellezza e benessere.

Il Mercato del Carmine rappresenta il luogo ideale per la rinascita del centro storico di Lucca. Porta con sé la sua storia e merita di tornare a essere uno dei punti nevralgici della città, come piattaforma di ciò che di meglio accade tra dentro e fuori le Mura.

La passione per l’esperienza progettuale mi ha condotto ad implementare le competenze nell’ambito del Restauro e nello studio degli edifici e dei sistemi insediativi che caratterizzano il territorio in cui lavoro.

Grazie alla collaborazione con importanti studi quali PROAP, Fabio Capanni, Pietro Carlo Pellegrini, Cecchini Chiantelli & partners, Stefano Dini, ho compreso infatti la cura del dettaglio architettonico, Ivan Theimer mi ha trasmesso la sensibilità estetica e il “gusto consapevole”, Velia Gini Bartoli le interconnessioni temporali nella lettura dell’edificio e degli agglomerati storici. Queste esperienze, spaziando continuamente dal particolare al generale, hanno consentito di sviluppare in me una forte propensione verso la materia della tutela e del recupero del patrimonio architettonico e paesaggistico esistente, con particolare attenzione nell’inserimento della cifra contemporanea.

Il master di II livello “BIM specialist, coordinator, manager” svolto presso l’Università di Pisa mi ha indotto ad applicare il processo BIM al rilievo, alla diagnosi e alla ricerca storica in ambito delle fabbriche storiche come avvenuto per la stesura della monografia “Il Palazzo di Elisa, un’immagine recuperata…che parla francese” (V.G.Bartoli, 2021).

Le esperienze sul recupero del costruito, mi hanno conferito inoltre la capacità di dialogare con i professionisti e con le maestranze coinvolte, di redigere sintesi precise da relazionare al gruppo di lavoro con il quale sono solito rapportarmi.

Lo studio della Storia, dei materiali e delle tecniche costruttive, consentono di ricostruire i Progetti e le esperienze umane tutelate.

La città di Lucca

Storia del complesso del Carmine

Le origini della chiesa del Mercato del Carmine risalgono all’anno mille. Essa prende il nome S. Pier Cigoli dalla famiglia Cigoli che ne commissionò il suo “restauro”. Il primo ampliamento con modifica della struttura risalgono al 1342, quando i Carmelitani ricevettero dal vescovo Guglielmo II la chiesa di S. Pier Cigoli «con l’annessa casa delli Operari». Gli interventi continuarono nel secolo successivo e nel 1460, quando sovvenzioni pubbliche attestarono il rinnovato impegno dei religiosi ad ampliare il convento, fu edificato un chiostro e la chiesa fu ulteriormente arricchita. La chiesa, nata come chiesa parrocchiale divenne conventuale ma mantenne anche la funzione originale fino al 1806. Nel 1631 durante la peste, adiacente al prospetto sud della chiesa venne costruito l’oratorio di S. Rocco della omonima confraternita. In una pianta assonometrica della città realizzata nel 1660 il convento è rappresentato con il chiostro, la torre campanaria e la chiesa.

Nei primi dell’Ottocento, al tempo del Principato di Lucca, il monastero venne coinvolto nelle vicessitudini legate al rinnovamento degli ordini monastici per la quale Elisa Baciocchi ricevette la direttiva di Napoleone con decreto del 30 marzo 1806. Gli interventi di trasformazione del patrimonio edilizio ecclesiastici portarono alla sospenzione dei conventi maschili e femminili: con il decreto del 27 maggio furono presi in considerazione gli ordini maschili e tra di essi quelli dei Carmelitani presenti nel monastero. All’inizio del ‘900 all’interno del chiostro dell’ex convento del Carmine si teneva il mercato dei bozzoli che con l’ampiamento della Società della Croce Verde viene trasferito nella piazza del Carmine.

Pianta del convento con tutte le sue pertinenze nel 1705

Interno del mercato con i banchi, prima dell’apertura, 1935 ca.

Il progetto per il nuovo mercato coperto viene redatto dall’ufficio tecnico comunale su direttiva della Soc. An. Pubbliche Imprese di Firenze, trasformando gli esistenti fabbricati di proprietà comunale in 31 negozi, 200 banchi di vendita, 30 banchi per la vendita del pesce, 6 magazzini per l’ingrosso, due vani per l’ufficio di vigilanza sanitaria e per l’ufficio amministrativo, con tutti i servizi connessi necessari, tra cui dei nuovi bagni a sostituzione di quelli esistenti su via Mordini; al primo piano un appartamento per il custode e gli uffici amministrativi. La realizzazione del progetto era stata concessa alla Società Fiduciaria di Lucca con contratto datato 27 marzo 1933 che ne assume anche la gestione per un periodo di 16 anni e 6 mesi. Contemporaneamente nacque una polemica sulla trasformazione a mercato coperto della chiesa di S. Pier Cigoli alimentata della Soprintendenza all’Arte Medioevale e Moderna, la quale non aveva ricevuto nessuna comunicazione dei lavori e venne a sapere del cantiere per il nuovo mercato dall’interessamento informale dell’ispettore onorario Placido Campetti. Dopo il sopralluogo di un ispettore della Soprintendenza vengono approvati i lavori con una serie di prescrizioni volte alla conservazione: il restauro della Cappella trecentesca affrescata in fondo alla navata sinistra, la visibilità degli archi, volte e pilastri in pietra della navata laterale a nord, il restauro del paramento lapideo esterno della cappella e del prospetto principale della chiesa con apertura dei finestroni gotici, la conservazione delle colonne del livello terreno del chiostro.

Il soprintendente Giuseppe Poggi chiese al comune una copia del progetto con la relazione descrittiva dei criteri scelti per la conservazione e salvaguardia delle opere d’arte e degli elementi architettonici di notevole valore artistico e architettonico. La richiesta non ricevette risposta ed i lavori proseguirono senza modifiche.

Il commissario Prefettizio ritenne impossibile conciliare la nuova funzione con «il passato uso di chiesa» e nel proseguimento delle lavorazioni vennero considerati e quantificati economicamente lo spostamento degli affreschi tramite il metodo dello strappo.

Il 24 marzo 1937 la Compagnia Fiduciaria di amministrazione e mobilizzazione finanziaria con sede a Lucca viene incaricata di realizzare tutte le pratiche occorrenti per il collaudo.

Nel 1952, terminato il periodo di concessione della Compagnia Fiduciaria di Lucca che si era fatta carico della costruzione del mercato e della sua gestione per i 16 anni successivi, il bene tornò nelle mani del Comune. Il mercato si mantenne fiorente fino al 1974, quando le attività ambulanti connesse al mercato settimanale che si svolgeva nelle vie adiacenti e nella piazza del Carmine iniziò ad apparire non idoneo al contesto urbano che si stava delineando.

Nel 2016 vengono portati a termine i lavori di miglioramento sismico della porzione “ex chiesa”, che hanno riguardato principalmente la demolizione del tetto in latero-cemento delle navate laterali della chiesa, realizzato in tempi recenti e che ostruisce parzialmente le finestre della navata centrale; la nuova copertura è realizzata con pannelli sandwich in rame analoghi a quelli utilizzati per la copertura del chiostro del mercato, la messa in opera di n.6 contrafforti esterni in acciaio in aderenza al muro lato sud della chiesa.

Al piano seminterrato la demolizione delle tramezzature interne non strutturali e strutturalmente sarà effettuato il placcaggio delle murature esistenti mediante intonaco armato.

Al piano terra la demolizione del solaio pericolante, rifacimento dello stesso con una struttura in acciaio interamente bullonata e smontabile, avente anche funzione di irrigidimento, dimensionato per un carico di esercizio pari a 500 dan/mq. La pavimentazione è realizzata con tavolato maschiettato di castagno, smontabile e atto a ricevere successivamente ogni tipo di pavimentazione, la messa in opera di n.5 cerchiature metalliche nella navata S.Gregorio previa demolizione di tramezzature interne.

La porzione est è stata successivamente oggetto di interventi che hanno riguardato lo svuotamento delle volte a piano interrato e il loro rinforzo intradossale, la realizzazione di elementi murari di rinforzo realizzati in mattoni pieni, la completa sostituzione del solaio del piano primo e della

copertura.

Da sottolineare che l’intervento di consolidamento realizzato a parere del sottoscritto scrivente contrasta con alcune buone norme del Restauro, sia per non aver valutato aspetti legati alla finale destinazione d’uso, tralasciando in toto la necessità di eseguire opere impiantistiche successivamente, per aver alterato in modo significativo l’originale distribuzione delle rigidezze negli elementi, per aver rimosso e non catalogato gli elementi lapidei (nella fattispecie i gradini esterni lungo via S.Gregorio) ed infine per aver proceduto con il placcaggio delle murature con intonaco armato, un intervento invasivo e non coerente con i principi della conservazione.

Nel corso del 2022-2023 sono stati infine sostituiti gli infissi in legno lungo via S.Gregorio e lungo l’asse di collegamento ovest verso via Mordini, collocati in posizione errata rispetto a quelli preesistenti, andando ad invadere la sede di scorrimento delle saracinesche prima presenti. Oltretutto l’opera è stata compiuta senza la reintegrazione degli intonaci sulle spallette. L’intervento sull’involucro esterno del complesso sarà valutato una volta terminati gli interventi strutturali sul chiostro, non oggetto della presente richiesta, in quanto sarà necessario individuare la fabbrica nell’intero con un appropriato studio delle reintegrazioni e delle finiture.

L’excursus degli interventi per delineare quanto, in modo più omeno invasivo e coerente, la storia abbia portato a noi un manufatto che conserva tutti i segni delle stratificazioni avvenute. Se da un punto di vista progettuale molto poteva esser fatto diversamente, da un punto di vista compositivo queste sedimentazioni qualificano un manufatto che di per sé possiede la capacità intrinseca di attrarre l’attenzione del visitatore; la volontà è pertanto di conservare tutto ciò che può testimoniare il passaggio del tempo, per porre meglio in evidenza le diverse stratificazioni, per permettere la scoperta di un edificio radicato nella storia.

Foto

MANIFESTO

Non riavremo più il mondo che avevamo prima della pandemia. Ma neppure lo vogliamo. Ne vogliamo uno migliore. Abbiamo scelto il Mercato del Carmine, per iniziare a dar vita al mondo che sogniamo.

PUNTO PRIMO

Ora più che mai, LA TERRA E LE NOSTRE COMUNITÀ CI CHIEDONO DI MOBILITARCI.

Bisogna cambiare il nostro modello di sviluppo e noi vogliamo essere i motori di questo cambiamento, vogliamo nel nostro piccolo essere il cambiamento che desideriamo vedere nel mondo.

PUNTO SECONDO

Vogliamo un mondo più PUBBLICO: ci piace più condividere, che possedere.

Aprire, piuttosto che chiudere. Integrare, diffondere, piuttosto che isolare e rendere esclusivo. Crediamo che sia venuto il momento, per ognuno di noi, di svolgere un servizio per la nostra comunità cittadina, perché crediamo che una città senza una comunità di cittadini attivi e coesi, sia solo un triste involucro vuoto. E crediamo che una vita realizzata passi dal compiere azioni significative. Quello che facciamo, lo facciamo per la collettività. Per vedere tornare a vivere una comunità di cittadini.

PUNTO TERZO

PENSARE ORGANICO, PENSARE

è separato dal suo contesto, tosto la risultante. Per collettività devono tornare E noi vogliamo che il Carmine zio dove ognuno può trovare dare il suo contributo attivo della città.

PUNTO QUARTO

Vogliamo essere ambiziosi, ti, visionari, nel sostenere SE che non siano solo al ma che siano già una finestra fare questo vogliamo sintetizzare nostre diverse esperienze dar vita a qualcosa di nuovo, giusto e sano, per l’individuo nità.

PUNTO QUINTO

Vogliamo RIDARE il TEMPO incontrarsi, per far circolare conoscenze, i prodotti del le, e ricreare uno spazio adesso più che mai abbiamo

PENSARE COLLETTIVO. Niente contesto, anzi ne è piutPer questo individuo e tornare a dialogare.

Carmine sia questo spatrovare il suo posto e attivo alla rinascita

ambiziosi, sfrontati, ardisostenere SCELTE CORAGGIOal passo con i tempi, finestra sul futuro. Per sintetizzare tutte le esperienze professionali per nuovo, che sia anche l’individuo e per la comu-

TEMPO alle persone per circolare i saperi, le del lavoro artigianaspazio di condivisione che abbiamo sentito mancarci.

PUNTO SESTO

Vogliamo EDUCARE LA CITTADINANZA: tutta la nostra filosofia e la nostra comunicazione sono imperniate non sull’idea di vendere prodotti, ma quella di creare interazioni significative. Comunicare il Carmine vorrà dire per noi educare i cittadini, dai bambini fino agli anziani, a diventare consumatori responsabili e cittadini attivi, a renderli consapevoli delle implicazioni ambientali e sociali rispetto alle proprie scelte di acquisto e di utilizzo del proprio tempo, rendendoli il più possibile attori di un cambiamento che se prima era possibile, adesso è diventato necessario.

PUNTO SETTIMO

Siamo convinti che l’ARTE possa essere il legame ideale che tiene insieme cibo e artigianato e stimola una cittadinanza attiva. Provocando, stimolando, aprendo squarci che ci facciano assumere prospettive più ampie, globali ma con un’attenzione particolare alla nostra realtà territoriale, come ci chiede il nostro tempo.

Lucca, anno 2021.

Firmato

4223

Matteo Mattia Gemignani

Marco De Santi

Giacomo Gregori

Lucia Isabella Mezzanotte

Bartolomeo Pampaloni

Alessandro Paoletti

Elena Pardini

LOGO E IMMAGINEGIUGNO 2023
LOGO E IMMAGINE - GIUGNO 2023 LOGO E IMMAGINE - GIUGNO 2023
LOGO E IMMAGINE - GIUGNO 2023 LOGO E IMMAGINE - GIUGNO 2023 Incontro

Storia

LOGO E IMMAGINE - GIUGNO 2023 LOGO E IMMAGINE - GIUGNO 2023
LOGO E IMMAGINE - GIUGNO 2023 LOGO E IMMAGINE - GIUGNO 2023 Rapporto con il territorio circostante
LOGO E IMMAGINE - GIUGNO 2023 LOGO E IMMAGINE - GIUGNO 2023 Promozione della filiera agro-alimentare
LOGO E IMMAGINE - GIUGNO 2023 LOGO E IMMAGINE - GIUGNO 2023
Artigianato e Arte

Intrattenimento e Educazione

LOGO E IMMAGINE - GIUGNO 2023 LOGO E IMMAGINE - GIUGNO 2023

Progetto architettonico

Il progetto è suddiviso in un arco temporale di sviluppo del business plan in due lotti, ciascuno dei quali contraddistinto, in accordo con la Soprintendenza, in più step di intervento:

Lotto I: La “ex Chiesa” e “ala Est”

Step I:

Step II:

Recupero e conservazioni delle superfici murali

Progetto di allestimento e arredo

Lotto II: L’ex Chiostro del Convento

Step I:

Step II:

Step III:

Intervento di miglioramento sismico (finanziato con fondi PNRR e gestito dalla Pubblica Amministrazione)

Progetto di restauro architettonico

Progetto di allestimento e arredo

Lotto III: Esterni

Step I:

Step II:

Step III:

Riqualificazione degli spazi degradati circostanti il Mercato del Carmine

Restauro delle superfici esterne del complesso

Rivitalizzazione delle sinergie con la città mediante progetti mirati di mobilità dolce e servizi di sharing/consegna dei prodotti

SUPERFICI DI PROGETTO

Lotto I

Chiesa:

Ex Pescheria:

Vano scala:

Bagni:

Ala est I:

Ala est II:

Ala est III:

Lotto II

Ala oggetto di lavori PNRR

Chiostro Piano terra: 1.402 mq

Chiostro Piano primo: 1.765 mq

3.167 mq

Complessivi: 5.378 mq

TUTTI I COMMITTENT SCALA / 1:500 OGGETTO planimetria TAV.N° Mercato 4233 srl Via del Poggetto Ht = 1.87 98 m2 96 m2 89 m2 855 m2 37 m2 47 m2 N 0 1 2 3 4 5 118 m2 31 m2 1 402 m2
855 mq 118 mq 37 mq 47 mq 98 mq 96 mq 31 mq 929 mq
mq
Piano interrato:
2.211

Gli interventi sono finalizzati alla pulizia e consolidamento delle superfici parietali e dei soffitti voltati esistenti ed in particolare delle delle finiture presenti, in modo da consentire la fruizione pubblica dell’edificio; a valle dello stesso sarà presentato il progetto di allestimento che completerà, a mezzo di elementi di arredo reversibili, la rifunzionalizzazione dello spazio.

Inquadramento urbanistico e regime vincolistico

L’immobile, di proprietà comunale è stato dato in concessione alla società 4223srl, richiedente della presente richiesta. Censito al catasto fabbricati al Foglio 130, map.384, l’immobile viene individuato in art. 86 delle NTA del Regolamento Urbanistico vigente e entro l’art.23 (“Città antica entro il perimetro delle mura” A1), con specifica individuazione al punto 17 dell’art.13 (“Grandi fabbriche e complessi architettonici rilevanti” GF) del Piano Operativo adottato.

Sotto il profilo di tutela paesaggistica e culturale gravano sull’area:

D.Lgs.42/2004 art.142 lettera h, “Le zone gravate da usi civici”

D.Lgs.42/2004 art.136, codice identificativo del vincolo 190-1985

D.Lgs.42/2004 art.136, codice identificativo del vincolo 1411957

Beni Architettonici tutelati ai sensi della parte II del D.Lgs.42/2004 (agg.04/2022)

Beni Archeologici tutelati ai sensi della parte II del D.Lgs.42/2004 (agg.04/2022)

Vincolo diretto sull’edificio ID 3786076 (fonte: Vincoli in rete)

Premessa

Lo studio dello stato attuale e il “progetto della conoscenza” prende avvio dal rilievo laser scanner, restituito con la rappresentazione 2D delle piante ad h 120cm e delle proiezioni in quota con l’innesto delle volte, per valutare eventuali fuori piombo.

Attraverso la fotogrammetria sono stati ricostruiti i fotopiani delle sezioni interne del fabbricato “ex chiesa” e su queste è stato rappresentato il rilievo materico.

Data la volontà progettuale di lasciare individuate le stratificazioni risulta difficile individuare un rilievo del degrado antropico e un vero stato sovrapposto: gli interventi vengono mappati puntualmente sugli elaborati attraverso le campiture e la spiegazione di ciascuno di essi, considerando le opere di pulizia e consolidamento estese a tutti i paramenti. Sarà cura dello scrivente documentare durante l’avanzamento del cantiere e delle opere di pulizia aggiornando la Soprintendenza delle ulteriori rilevazioni condotte. Per le porzioni non saggiate e ove emergono superfici affrescate si ritiene, una volta realizzate le opere provvisionali, di procedere con saggi mirati.

metodologico
Approccio

Interventi

Lotto I

Step I

Il progetto intende “bloccare” la situazione esistente, lavorando nel modo più sensibile possibile per approcciarsi con processi probabilmente opposti rispetto a quanto fatto sinora. La volontà è pertanto quella di lasciare ogni segno presente sulle superfici esistenti.

Prendendo atto della relazione redatta dal restauratore Pierluigi Agostini, che riporta che sulle superfici saggiate non sono presenti episodi di decori, probabilmente persi durante i lavori degli anni trenta.

Interventi

Lotto I

Step II

Le nuove funzioni verranno inserite nell’area ecclesiastica mediante la realizzazione di un allestimento appoggiato al nuovo solaio ligneo: il progetto infatti vuole lavorare nella fabbrica mediante la realizzazione di arredi mobili e strutture temporanee senza toccare le strutture murali.

5.05 0.79 4.95 0.98 5.07 0.62 3.41 0.65 6.75 0.64 3.58 4.20 4.52 4.13 3.37 3.58 3.72 4.70 4.71 6.62 6.60 4.70 4.67 3.84 3.75 -0.52 0.02 0.00 0.02 0.00 0.00 0.01 0.01 -0.57 0.01 59 m2 135 m2 11 m2 N 280 280 272 Cambio pavimentazione PF01 PF02 PF11 CommercialeArtigianato Spazio polifunzionale Eventi Reception

Spazio polifunzionale spazio bimbi

6.60 4.08 1.15 4.33 1.04 4.85 0.70 5.48 0.26 7.14 5.25 0.72 4.00 0.66 6.79 0.65 4.36 4.04 4.78 4.75 3.34 3.31 4.49 3.80 3.85 3.87 4.93 4.91 4.59 6.74 6.74 6.79 6.85 4.99 4.96 4.55 6.63 6.69 0.84 28.13 3.34 3.87 3.81 3.72 2.09 0.98 2.69 8.94 8.80 3.30 8.82 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 -0.01 -0.01 -0.50 -0.40 -0.48 -0.42 0.01 0.01 0.01 0.01 0.02 -0.05 -0.05 -0.06 -0.06 -0.52 -0.52 -0.25 -0.09 -0.55 -0.26 -0.35 -0.30 -0.15 -0.57 -0.30 -0.18 -0.33 6.45 0.12 0.12 -0.05 +0.00 98 m2 96 m2 107 m2 106 m2 29 m2 32 m2 89 m2 534 156 205 170 90 105 153 105 150 170 691 503 1 136 1 014 1 149 1 070 1 088 889 1 100 118 m2 31 m2 m2 Contatori GAS PF03 PF04 PF05 PF06 PF07 PF08 PF09 PF10
CommercialeArtigianato
CommercialeVendita al dettaglio-market
Eventi
CommercialeRistorante 50 coperti CommercialeArea mercatale polifunzionale -
Caffetteria/Enoteca 50 coperti Pescheria e macelleria
Ufficio Bagni cella frigo preparazione take away mensola con sgabelli frigo vetrina cassa cella frigo spogliatoio wc

Per le superfici intonacate:

_ (Pulitura preliminare) Rimozione con mezzi meccanici di tutti i depositi di materiale incoerente presenti su la superfice con pennelli molto morbidi e aspirapolveri. Raschiatura delle pellicole pittoriche in fase di distacco, previa saggiatura.

_(Pulitura disinfettante) in caso di attacchi biodeteriogeni, applicazione a pennello di Pulitore disinfettante-Calchera San Giorgio e successiva rimozione con acqua e spazzola morbida

_(Consolidamento) verifica della buona adesione dell’intonaco tramite percussione manuale della superfice, sigillatura dei bordi di intonaco e applicazione del prodotto consolidante di profondità (Consolidante SDECalchera San Giorgio)

_(Patinatura) Applicazione a pennello di tinteggio a calce ampiamente diluito per omogeneizzare la superficie intonacata, previa applicazione di fondo uniformante. Le colorazioni saranno campionate sul posto e applicate previa autorizzazione della Soprintendenza.

_(Protezione) Protettivo finale traspirante a base di polimeri fluorurati disciolti in acqua, Protettivo Idro-repellente A- Calchera San Giorgio

Per le superfici in laterizio:

_(Pulitura preliminare) Rimozione con mezzi meccanici di tutti i depositi di materiale incoerente presenti su la superfice con pennelli molto mordidi e aspirapolveri.

_(Eventuale stuccatura) Stilatura dei giunti mediante l’uso di maltina da ricostruzione espressamente formulata. Gli interventi saranno eseguiti a seguito dell’analisi delle malte per determinare la loro compatibilità granulometrica e cromatica.

_(Consolidamento) applicazione del prodotto consolidante di profondità (Consolidante SDE-Calchera San Giorgio)

Per il paramento murario in pietra a vista:

Pulitura generalizzata delle superfici (rimozione di depositi coerenti e incoerenti, macchie ecc..), eventuale trattamento biocida ed estrazione dei sali solubili, eventuale consolidamento delle malte, ove la mancanza sia significativa, con malte premiscelate a base di leganti idraulici ed inerti simili per composizione e tipologia alle malte preesistenti le quali dovranno essere preventivamente analizzate, successivo consolidamento e protezione finale mediante applicazione di unico prodotto idrofobizzante.

Per il rivestimento ceramico della pescheria

Lavaggio della superficie e reintegrazione delle sole parti ove il materiale è mancante eseguito in Pastellone con colorazione in pasta a distacco rispetto a quelle presenti, in continuità con il nuovo materiale della pavimentazione. La colorazione verrà scelta e condivisa con la Soprintendenza, previa campionatura. Successiva applicazione di protettivo poliuretanico ad acqua a finitura lucida.

I rivestimenti in marmo e ceramici, ove residuali e già parzialmente demoliti, dell’ala est verranno rimossi, reintegrando l’intonaco sottostante con malta espressamente formulata.

Focus tecnico

Pavimentazioni

Recupero del pavimento in cotto dell’ala est Previa pulitura, rimozione dei depositi cementizi e protezione degli elementi presenti, applicazione di Pastellone a base di calce idraulica naturale bianca NHL 5, micropozzolana bianca, inerti calcarei e/o silicei selezionati al fine di ottenere una superficie continua in sfondato rispetto al pavimento esistente. Colorazione in pasta a live distacco cromatico rispetto al colore dell’argilla cotta ottenuta mediante l’additivazione di cocciopesto. Successiva applicazione sull’intera superficie di prodotto protettivo naturale a cera, reversibile.

Nuove pavimentazioni su massetti cementizi

Applicazione di Pastellone a base di calce idraulica naturale bianca

NHL 5, micropozzolana bianca, inerti calcarei e/o silicei selezionati al fine di ottenere una superficie continua. Colorazione in pasta ottenuta mediante l’additivazione di cocciopesto. Successiva applicazione sull’intera superficie di prodotto protettivo poliuretanico ad acqua satinato. La volontà di individuare un prodotto protettivo con finitura diversa, più riflettente, per individuare gli elementi aggiunti rispetto alla pavimentazione pre-esistente

“Quarta navata”

Il progetto prevede il ripristino su questo fronte delle attività commerciali. Si prevede pertanto di separare la navata dal resto della chiesa mediante l’uso di infissi realizzati in ferro finestra e vetro con finitura in acciaio brunito, per consentire alle attività requisiti di sicurezza e comfort termico. Le separazioni trasversali tra le attività verranno realizzate con pareti in cartongesso, attestate alle longherine metalliche presenti, in modo da lasciar visibile l’anima del profilato.

MATERIALI

Elementi materici duraturi nel tempo con colori tonali.

AREA PRINCIPALE + ENOGASTRONOMIA

Un piccolo polmone verde tutto da scoprire per una pausa caffè o la lettura di un libro.

PROGETTO CARMINE - MARZO 2023
PROGETTO CARMINE - MARZO 2023

BOTTEGHE ARTIGIANALI

Rilanciare gli antichi mestieri e i nostri retroterra culturali riscoprire il valore dei “saper fare” artigiano.

PROGETTO CARMINE - MARZO 2023

LABORATORIO CULINARIO

Riferimenti materiali e finiture

PROGETTO CARMINE - MARZO 2023

SPAZIO ESPOSITIVO

Ricreare uno spazio all’interno del volume centrale che abbia un’identità propria forte e caratterizzante.

COWORKING

Spazi informali e flessibili per professionisti e studenti.

PROGETTO CARMINE - MARZO 2023 PROGETTO CARMINE - MARZO 2023

ATTIVITÀ COMMERCIALI

Spazi flessibili progettati per collaborazioni durature o temporanee come temporary store o pop up corner. PROGETTO

SPAZIO BAMBINI

Luogo polivalente per stimolare i più piccoli e far loro vivere esperienze uniche. PROGETTO

CARMINE - MARZO 2023
CARMINE - MARZO
2023

FONDAMENTI

- no prodotti della grande distribuzione

- no plastica

- limitare al max usa e getta

- sostenibilità ambientale

- valorizzazione e promozione e dei suoi prodotti

- consumi esclusivamente da fonti

- economia circolare tra mercato utilizzo dell’invenduto del dei piatti del giorno del ristorante

distribuzione o industriali

della cultura contadina

fonti rinnovabili mercato e ristorante mercato nella preparazione ristorante

PROGETTO CARMINE - MARZO 2023

1. LA NOSTRA PROPOSTA

A. VISIONE

Dare vita a un progetto sinergico e glocal, dove possano trovare dimora tutte le realtà territoriali che già si occupano di sostenibilità, agricoltura biologica e biodinamica, artigianato, arte, saper fare ed economia circolare. Crediamo in un luogo ibrido, dove interessi privati e bene pubblico si possano incontrare, per sviluppare politiche ecosostenibili ed eque sul lungo termine

In quest’ottica il Mercato del Carmine torna ad essere un polo di riferimento, capace di generare valore identitario, culturale e commerciale, che ricade a cascata su tutte le realtà coinvolte e sulla città intera, oltre che un progetto innovativo non solo per la città di Lucca ma per l’intero territorio nazionale.

Vogliamo fare del Mercato del Carmine un luogo speciale, un luogo che prima non c’era, dove sia lucchesi che visitatori si sentano a casa. Un luogo da vivere ogni giorno come un’esperienza, dove convivono cibo sano, sostenibile e a km 0, arti e mestieri raccontati, insegnati, vissuti ed esibiti, in cui si alternano grandi eventi, mostre, fiere mercato, incontri ed approfondimenti su tematiche legate alla società del futuro, corsi multidisciplinari.

Il fil rouge tra arti e mestieri, saperi e cibo è necessariamente la cultura, che assume un ruolo fondamentale nel nostro progetto. Vogliamo creare un luogo dove gli eventi culturali e i progetti artistici possano dialogare direttamente con cittadini e territorio. Un terreno di scambio, di riflessione, di meraviglia, a portata di tutti, in uno spazio fuori dall’ordinario.

B. PROGETTO

Ci proponiamo di prendere in concessione tutto lo spazio del Mercato Carmine alle condizioni concordate con il Comune di Lucca e, successivamente, di sub-locare i singoli negozi e spazi alle tipologie commerciali individuate, in accordo con la destinazione d’uso prevista dal bando in concessione del Comune.

Il progetto si articolerà in due fasi, declinate secondo i tempi di ristrutturazione ed agibilità delle varie aree.

a. Prima fase: la Chiesa

b. Seconda fase: l’intera area del Mercato del Carmine

Nella prima fase convoglieremo tutte le attività, commerciali e culturali, nel suggestivo spazio della Chiesa, per far sì che l’identità del progetto sia delineata fin da subito e inizi a crescere. Una volta che anche lo spazio del Mercato, la Piazza del Carmine e il primo piano saranno agibili, espanderemo nella seconda fase le attività nell’intera struttura, per far vivere il progetto in maniera più articolata e organica. Il nostro team manterrà la gestione degli spazi comuni e si occuperà della direzione artistica con le seguenti finalità:

– coordinare l’immagine del Mercato del Carmine;

– pianificare e coordinare un calendario di mostre artistiche, eventi culturali e speciali che esplorino le tematiche fondamentali del rispetto per la natura, l’ecologia, la sostenibilità sociale, i mestieri artigianali e l’economia circolare, in linea con le attività commerciali quotidiane del Mercato del Carmine e con una prospettiva che permetta di creare legami diretti tra l’agire locale e il pensare globale;

– attuare un adeguato piano di comunicazione strategica che coinvolga media locali e nazionali;

– strutturare l’area Officina, laboratorio dove poter condividere strumenti e macchinari, tradizionali e contemporanei, nonché sede di corsi legati all’artigianalità, al riuso, all’uso sostenibile delle risorse, che favoriscano la libera circolazione dei saperi;

– creare uno spazio bambini per le esigenze e l’aggregazione dei più piccoli e delle loro famiglie, dedicato al gioco intelligente e all’espressività, al fare con le mani, all’imparare fin da subito ad essere consapevoli dell’ambiente che ci circonda.

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C. IMPRESA SOCIALE

Il nostro gruppo costituirà un soggetto giuridico privato con gli attributi di Impresa Sociale (DL 112/17): attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale con modalità di gestione responsabili e trasparenti e favorendo il più ampio coinvolgimento dei lavoratori, degli utenti e di altri soggetti interessati alle loro attività.

Prevediamo, infatti, di non distribuire utili ma continuare a reinvestirli nelle attività del Mercato e nell’interesse dei principi su cui ci basiamo. A differenza di progetti puramente commerciali a scopo di lucro per i quali i profitti andranno a finire su conti bancari privati fuori dal territorio, il nostro modello promuove i principi dell’economia circolare per cui la ricchezza generata dal nostro progetto resterà nel territorio lucchese, per essere restituita ai cittadini e visitatori in un continuo circolo virtuoso di espansione e trasformazione del Mercato del Carmine.

D. ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI

Quelle che seguono sono una serie di proposte attuative che abbiamo ideato e che ci riserviamo di modificare nel corso del tempo, rispetto alle risorse a disposizione e alle proposte del territorio.

PRIMA FASE, AVVIAMENTO DEL PROGETTO: LA CHIESA DEL CARMINE (rif. LAYOUT 1° STEP)

(I) L’area principale

La maestosa e scenografica navata centrale con la sua ala aperta senza spazi suddivisi rappresenta l’area principale, che ospiterà fin da subito una sezione espositiva destinata a mostre cadenzate durante l’anno, ma anche food truck per offrire ristoro ai visitatori e strutture modulari e flessibili da utilizzare come vetrine temporanee per eventi pop-up Verranno inoltre allestite anche installazioni site specific realizzate durante residenze da artisti che lavoreranno sulle tematiche chiave del Carmine.

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(II) Le attività commerciali

I fondi già parzialmente suddivisi che si trovano nell’ala sud della navata verranno destinati ad attività commerciali. Un alternarsi di botteghe, tra loro differenti e complementari, per favorire varietà, esibire la ricchezza del territorio e promuovere un processo glocal ed ecosostenibile.

(III) Il co-working

Accanto alle attività commerciali prevediamo di destinare uno spazio al co-working dalla doppia valenza, destinandolo ai lavoratori smart e transitori, ma anche differenziandolo dalle altre realtà già esistenti: caratterizzato da una specifica impronta sociale, il co-working del Carmine intende aprirsi a collaborazioni con le scuole del territorio

Il nostro intento infatti, oltre a sub-locare scrivanie e aree riunioni, è anche di prevedere formule del tutto gratuite in collaborazione con scuole, istituti e licei della città per popolare il co-working di studenti, agevolandoli e stimolandoli grazie ad un ambiente creativo a diretto contatto con le realtà produttive del territorio.

(IV) L’area corsi (ex Pescheria)

Lo spazio più ampio tra quelli già parzialmente suddivisi nell’ala sud ospiterà l’area corsi: uno spazio cangiante e dinamico, attrezzato per molteplici attività rivolte alla comunità. I bambini in primis saranno i padroni di casa, in un luogo aggregante, giocoso, di “lavoro intelligente” per i piccoli e le loro famiglie, di intrattenimento e insegnamento basato sul gioco. Ma prevediamo anche corsi di yoga, meditazione e pilates svolte in collaborazione con le migliori scuole della città.

(V) Spazio Officina (stanze lato est)

Prevediamo di destinare le stanze che si affacciano sul versante est del complesso del Carmine ad Officina, un grande spazio condiviso dedicato alla manualità, dove si potrà lavorare sui materiali ma anche partecipare a corsi tematici su arti e mestieri tenuti dai migliori artisti e artigiani attivi sul nostro territorio, con macchinari e utensili a disposizione di tutti, principianti, avventori ed esperti che desiderano perfezionare la loro formazione artigianale. Ci saranno macchinari condivisi per le lavorazioni tradizionali, affiancati da stampanti 3D che permettano un’offerta integrata a cavallo tra la nostra secolare tradizione e l’innovazione tecnologica.

SECONDA FASE, COMPLETAMENTO DEL PROGETTO: IL MERCATO DEL CARMINE, CHE COMPRENDE LA TOTALITÀ DEGLI SPAZI DELL’INTERO COMPLESSO E ANDRÀ A COSTITUIRE LA CONFIGURAZIONE FINALE DEL MERCATO DEL CARMINE.

(I) La piazza del Carmine

Gli spazi permanenti

La piazza, il cuore pulsante del Carmine, verrà animata dai colori e dai profumi delle botteghe artigiane, ma anche dalla convivialità ritrovata del cibo e dalla maestosità di opere d’arte ed installazioni

Questa è la nostra proposta per la destinazione d’uso dei singoli locali da sub-locare al Carmine:

– il Ristorante del Carmine: con un’offerta gastronomica ricca e possibilità di mangiare sia seduti che in piedi;

– Il caffè del Carmine: il luogo dove potersi ritrovare a qualsiasi ora del giorno in uno spazio familiare ed accogliente;

– L’ortolano, il macellaio, il pescivendolo, la pasticceria: prodotti e preparati a km 0;

– Le botteghe alimentari: prodotti confezionati d’eccellenza del territorio, come quelli di Lucca Biodinamica per vino, olio, birra, miele, confetture ecc.;

– Le botteghe degli Artigiani: le antiche tradizioni si uniscono alla creatività artigiana. La fioraia, il calzolaio, la sarta modellista, l’arrotino, il negozio di cappelli, di sigari toscani, di essenze.

(II) Primo piano

Biblioteca delle arti e dei mestieri: un luogo di lettura, di studio e di aggregazione che proponga un ampio repertorio su arti e mestieri volto alla riscoperta della manualità e del suo valore.

Co-working: spazio condiviso e stanze private di varia metratura ad uso ufficio che vengono offerte a prezzi vantaggiosi a professionisti e start-up del territorio. Si aggiungono servizi segreteria e indirizzo dedicato oltre che sala riunioni su prenotazione.

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Ristorante Al Carmine: il ristorante del mercato e lounge bar serale. Proposto come alternativa ai servizi di ristorazione del chiostro, offre uno spazio intimo ed autentico, con servizio al tavolo nell’area più discreta e parzialmente chiusa del ballatoio.

Sedi di rappresentanza: per le associazioni/organismi legati agli ambiti di azione di Mercato possiamo offrire, in locazione, uffici di diverse dimensioni che traducano la prossimità con le stesse associazioni in collaborazioni e partecipazioni agli eventi del Carmine. Centro Yoga e Meditazione: in collaborazione con i centri già affermati del territorio.

(III) La chiesa

La Chiesa si presta ad organizzare grandi eventi, mostre artistiche, di design e architettura, concerti e spettacoli di varia natura, fiere, conferenze e presentazioni legate alle attività culturali del Mercato.

Con l’aiuto di strutture modulari può diventare anche uno spazio intimo, camaleontico e flessibile, per ospitare incontri, spettacoli teatrali, corsi e laboratori.

(IV) Spazio bambini (ex Pescheria)

Lo spazio dedicato ai bambini.

Il team di educatori ed insegnanti delle molteplici discipline offerte è costituito da professionisti con formazione ed esperienza nello sviluppo della prima infanzia, nelle scienze ambientali, nell’arte, nell’educazione musicale, linguistica e teatrale.

GLI SPAZI TEMPORANEI

Agli spazi permanenti del Carmine si affiancano “Pop-up temporary store”, occasioni per ospitare e promuovere temporaneamente creazioni di aziende artigiane, designer, stilisti emergenti, scuole, accademie, piccole medie realtà a cui viene offerta una vetrina stimolante, senza sentirsi gravati da onerosi e rischiosi investimenti, spesso insostenibili.

Alcuni esempi di spazi espositivi temporanei:

– La mia nuova pelle: borse, calzature ed altri accessori di qualità prodotti con materiali ecosostenibili

– La via della lana e della seta: capi di lana e seta lavorate a mano, rigenerate o al telaio

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– Ecosostienimi: abbigliamento e accessori realizzati con materiali naturali di riciclo

– Ceramica: oggetti d’arte e design e gioielli realizzati in ceramica

– Fiori all’occhiello: il fiore come scultura e oggetto di design

– Essenza: il mondo delle fragranze naturali per la persona e per l’ambiente

– Pietra d’oro: prodotti di artigianato artistico in materie prime preziose e semipreziose

– Carta viva: carte da parati dipinte a mano, lampade in cartapesta, libri scultura e manufatti

– Mercato Lab: uno spazio dedicato all’artigianato artistico, volto a scoprire come si realizzano gli oggetti esposti.

E. ATTIVITÀ E SERVIZI

Segue un elenco delle attività e dei Servizi forniti direttamente dal Carmine e gestiti dal nostro team. La copertura delle spese previste di seguito sarà sostenuta direttamente da noi, senza gravare sulle attività in sub-locazione all’interno del Carmine. Per questo motivo lo sviluppo delle proposte sottostanti sarà fatto in maniera graduale, in accordo con il progressivo completamento del progetto del Mercato.

(I) MOSTRE, EVENTI CULTURALI E SPECIALI

Parte integrante del piano di rilancio del Mercato del Carmine è puntare sull’arte e sulla cultura e collegarle in modo sinergico alle altre attività del Mercato per approfondire, attraverso iniziative multidisciplinari, temi fondamentali come il rispetto per la natura, l’ecosostenibilità, la biodiversità, il cibo, l’inclusione e la giustizia sociale, la comunicazione non-violenta, la circolazione dei saperi, le tradizioni e i saperi/mestieri antichi locali. È nostro desiderio rendere il Carmine un polo culturale della città, attivo al quotidiano

La Chiesa ospiterà mostre di arte contemporanea per riflettere sugli argomenti cari al Mercato del Carmine. Al posto di essere uno spazio espositivo tradizionale e generalista, che poco si legherebbe allo spirito e all’atmosfera del Mercato, la nostra idea è invece quella di esplorare attraverso l’arte le stesse tematiche che si vivono quotidianamente con le attività del Mercato. Un approccio innovativo a livello nazionale e internazionale in ambito curatoriale ed espositivo.

Prevediamo due mostre all’anno: (i) una curata internamente dal nostro team e (ii) l’altra in collaborazione con enti, istituzioni e grandi eventi della città quali Lucca Crea (Comics, Murabilia, Verdemura), Lucca Biennale (Cartasia), la Fondazione Ragghianti e l’IMT. L’obiettivo è quello di riflettere ogni anno su una tematica differente e di valorizzare artisti contemporanei del territorio toscano e metterli in dialogo con altri colleghi italiani e internazionali

Lo spazio sarà organizzato e allestito con strutture modulari leggere che possano renderlo malleabile e destinabile ad altre iniziative anche durante la durata della mostra in corso. A tal proposito si prevedono infatti conferenze, dibattiti, presentazioni di libri e riviste, proiezioni cinematografiche del circuito indipendente, concerti, anche in collaborazione con l’Istituto Boccherini e le altre scuole di musica cittadine, performance e spettacoli di vario tipo, corsi e laboratori a seconda della programmazione.

All’apertura vorremmo indagare il tema dell’ecologia e inaugurare lo spazio della Chiesa con la mostra ECO-ARTIVISM, che esplora i rapporti tra arte contemporanea, ecologia e attivismo ambientale. Per la seconda mostra ci piacerebbe collaborare con Lucca Crea e i Comics, potenzialmente restando su questioni ambientali nei fumetti.

Nella Piazza del Carmine saranno organizzati una serie di eventi collaterali, tra cui workshop con gli artisti in mostra, conferenze, performance, proiezioni cinematografiche e concerti, in linea con questa scelta contenutistica.

La Chiesa e la Piazza ospiteranno altri eventi culturali e speciali a carattere temporaneo L’elenco rappresenta un portafoglio esemplificativo di eventi da inserire in un calendario operativo in coordinamento e collaborazione con la stagione lucchese e gli eventi già presenti sul territorio. A tale riguardo ci riserviamo di rappresentare il nostro progetto per il Carmine ai principali operatori lucchesi proponendo integrazione e collaborazione sui vari progetti.

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Rappresentante della Proponente

Matteo Mattia Gemignani

Email: matteomattia.gemignani@gmail.com

Telefono: 348 7322 757

Progetto architettonico:

Grafica:

Fotografie:

Alia Chakukova

aliachakukova.com

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