ANALISI DIAGNOSTICHE Crucifixion Pastello e collage su carta
CRUCIFIXION _____________________________________________________________________________
RELAZIONE PASTELLO
TECNICA E
RAFFIGURANTE
COLLAGE
RELATIVA SU
CUCIFIXION
FRANCIS BACON DI CUI
A
CARTA FIRMATO
SI ALLEGA
DOCUMENTAZIONE DIAGNOSTICA.
Analisi diagnostiche
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PREMESSA: Il dipinto è stato sottoposto ad una serie di analisi comprendente: _ _ _ _ _
Fluorescenza ultravioletta Riflettografia infrarossa in luce riflessa Riflettografia infrarossa in luce trasmessa Ripresa fotografica in luce radente Analisi chimica del colore in fluorescenza X
L’obiettivo delle analisi consiste nella caratterizzazione delle tecniche esecutive, dei materiali impiegati e dello stato di conservazione dell’opera (Foto 1).
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LUCE VISIBILE
Foto 1 – totale dell’opera
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La ripresa in luce radente mette in evidenza la struttura del supporto, costituito da tre elementi cartacei incollati. Alla base si trova un foglio di colore arancio di dimensioni pari al totale dell’opera, quindi 100 x 70 centimetri. Sul foglio di base è incollato, in senso orizzontale, un foglio rosa di 70 X 50 centimetri. Su entrambi i fogli, che compongono lo sfondo, è incollato un ulteriore foglio bianco, ritagliato a formare la sagoma di una figura umana e dipinto a pastello (Foto 2).
FOTOGRAFIA IN LUCE RADENTE
Foto 2 – totale dell’opera
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Dei tre fogli è la base arancio a presentare la maggiore ruvidità, seguito da quello rosa e, infine, da quello bianco. Il particolare in luce radente che inquadra il volto rileva residui di colla, di spessore evidente, circostanti la sagoma dipinta. L’incollaggio è quindi stato eseguito in modo non particolarmente accurato, lasciando staccati alcuni bordi perimetrali della sagoma e senza curare l’eliminazione dei residui di adesivo. I residui visibili appaiono spessi e trasparenti, applicati prevalentemente per colatura, piuttosto che per stesura a pennello. L’impiego di una colla densa, stesa su linee anziché per campiture, ha contribuito ad evitare che la carta si deformasse arricciandosi (Foto 3).
FOTOGRAFIA IN LUCE RADENTE
Foto 3 – residui di colla
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Nella ripresa in fluorescenza ultravioletta spicca la luminosità della carta su cui è dipinta la figura umana. La maggior parte dei tratti a pastello risultano ben distinguibili mentre, talvolta, ad occhio nudo questi formano campiture piuttosto omogenee (Foto 4).
FLUORESCENZA ULTRAVIOLETTA
Foto 4 – totale dell’opera
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All’ ultravioletto la risposta cromatica dei colori varia in base alla composizione chimica. Troviamo la presenza di tre tonalità di rosa, che assumono rispettivamante una colorazione blu, una violacea ed una blu-verde. Sempre all’ultravioletto il giallo diventa verde. I colori utilizzati per i contorni, di colore viola e nero, risultano blu, mentre le tonalità violette e verdi appaiono bianche. Si notano, infine, con evidenza, graffiature e segni di strofinamento (Foto 5).
FLUORESCENZA ULTRAVIOLETTA
Foto 5 – graffiature e segni di strofinamento
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L’esame in riflettografia infrarossa in luce trasmessa isola visivamente i tratti scuri che definiscono il volto. Le linee risultano particolarmente evidenti in quanto, con tutta probabilità, contenenti materiali carboniosi, quindi notevolmente opachi all’infrarosso. Non sono visibili linee riconducibili ad un disegno preparatorio a matita o carboncino. L’opera è quindi verosimilmente realizzata direttamente a pastello (Foto 6).
RIFLETTOGRAFIA INFRAROSSA IN LUCE TRASMESSA
Foto 6 – particolare del volto
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L’analisi in riflettografia in luce riflessa ripropone ancora le linee nere del volto isolate dal contesto pittorico mettendo, inoltre, in vista le linee viola che disegnano la figura (Foto 7).
RIFLETTOGRAFIA INFRAROSSA IN LUCE RIFLESSA
Foto 7 – totale dell’opera
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La firma risulta perfettamente integrata nel contesto dell’opera su tutte le lunghezze d’onda impiegate nelle riprese. Allo scopo di escludere eventuali discrepanze tra il materiale pittorico utilizzato per la firma e la stessa tonalità di viola presente nella raffigurazione pittorica è stato eseguito un test che compara i pigmenti a livello chimico-inorganico. La comparazione dei materiali ha confermato la compatibilità rilevata nelle analisi multispettrali, come si evince dalla sovrapposizione degli spettri XRF (Foto 8).
ANALISI IN FLUORESCENZA X (XRF) Foto 8 – sovrapposizione grafica degli spettri: In nero relativo alla firma ed in rosso relativo alla linea viola di contorno della figura
Gli elementi comuni, presenti in tracce, sono: Silicio (SI), Zolfo (S), Cloro (Cl) e Ferro (Fe). L’analisi eseguita sul viola costituente il contorno della figura riporta tracce di Zinco (Zn) e Cromo (Cr), assenti nella misura effettuata sulla firma: Tale discrepanza può essere riferita alle sostanze chimiche impiegate per la fabbricazione della carta. Il rilevamento di Argon (Ar) è dovuta alla presenza di questo gas nell’aria, quindi non riferibile alla materia pittorica.
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CONCLUSIONI
L’ opera risulta costituita da un supporto, formato da due fogli cartacei incollati, di colore arancio e rosa. Sul supporto è incollata una figura, sagomata per ritaglio, dipinta su carta bianca. Il foglio è stato verosimilmente dipinto prima dell’incollaggio, come si desume dal fatto che non si rilevano sbavature di colore in corrispondenza dei contorni nei fogli di supporto. Il ritaglio, inoltre, in alcuni punti asporta parti di carta dipinta (Foto 8).
FOTOGRAFIA IN LUCE RADENTE
Foto 8 – particolare della linea di ritaglio
Le analisi non hanno rilevato la presenza di un disegno preparatorio a matita o carboncino. I contorni della figura e le linee che definiscono il viso sono quindi tracciate direttamente con i colori.
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Dal punto di vista delle tecniche pittoriche l’opera risulta realizzata a partire dalle linee viola che delineano il corpo e le fattezze del volto. L’autore ha proseguito il lavoro utilizzando campiture di colore rosa, tratteggiate su buona parte del corpo, alle quali ha sovrapposto ulteriori stesure in giallo, verde e violetto. L’esecuzione del viso risulta più accurata, ricavata ancora attraverso sovrapposizioni di stesure di colore, che variano nello spessore. La materia pittorica è stata parzialmente strofinata, grattata e incisa (Foto 9).
FOTOGRAFIA IN LUCE RADENTE
Foto 9 – particolare dei grumi di colore e segni incisi
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Complessivamente l’esame della tecnica pittorica mette in risalto una forte immediatezza e velocità di esecuzione, rilevabile sotto diversi aspetti: Innanzitutto in relazione ai bordi della sagoma dipinta, ritagliata in modo talvolta approsimativo ed incollata sporcando i fogli di supporto. I colori sono stesi sulla carta con forte pressione, quasi con violenza, tanto da creare solchi, accumuli e grumi. Nel viso le stesure cromatiche sono poi state strofinate e graffiate, amalgamando talvolta diversi colori in un unico impasto. La firma risulta ben integrata nel contesto dell’opera dal punto di vista chimico e nella risposta alle analisi multispettrali. In merito allo stato di conservazione, a parte segni di piegatura dovuti al maneggiamento, non si rilevano danni o ritocchi pittorici di restauro: L’opera risulta quindi in ottime condizioni conservative.
Campogalliano, 13 maggio 2016 Davide Bussolari
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