ANALISI DIAGNOSTICHE Pope Pastello e collage su carta
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RELAZIONE
TECNICA
RELATIVA
A
DIPINTO PASTELLO E COLLAGE SU CARTA DI CM 150 X 100 RAFFIGURANTE POPE
DI
CUI
SI
ALLEGA
DOCUMENTAZIONE DIAGNOSTICA.
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PREMESSA: Il dipinto è stato comprendente:
sottoposto
ad una
serie
di analisi
_ Fluorescenza ultravioletta _ Riflettografia infrarossa in luce riflessa _ Riflettografia infrarossa in luce trasmessa _ Ripresa fotografica in luce radente _ Analisi chimica del colore in fluorescenza X
L’obiettivo delle analisi consiste nella caratterizzazione delle tecniche esecutive, dei materiali impiegati e dello stato di conservazione dell’opera (Foto 1).
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LUCE VISIBILE
Foto 1– totale dell’opera
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La ripresa in luce radente mette in evidenza la struttura del supporto, costituito da sei elementi cartacei incollati. Alla base si trova un foglio di carta da pacchi di dimensioni pari al totale dell’opera, quindi 150 x 100 cm. Sul foglio di base sono incollati, in senso orizzontale, due fogli tipo cartoncino bristol di cm 70 x 100. Il cartoncino nella parte superiore è di colore violetto, mentre quello in basso è blu. Sul cartoncino violetto è incollato, in senso verticale, un ulteriore foglio, dalle dimensioni di 50 x 65 cm, di colore arancio. Infine si trovano un foglio di carta da pacchi bianco ritagliato a formare una figura umana ed un foglio di carta da disegno sagomato a formare la testa (Foto 2).
FOTOGRAFIA IN LUCE RADENTE
Foto 2 – totale dell’opera
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I fogli differiscono notevolmente per ruvidità e spessore: Molto liscia e sottile la carta da pacchi, spessi e ruvidi i cartoncini e la carta da disegno. Nell’area inferiore, sulla sinistra, sono visibili residui di colla circostanti la sagoma dipinta. La colla si presenta trasparente e piuttosto liquida. L’impiego di una notevole quantità di colla liquida ha causato diffusi arricciamenti della carta, particolarmente visibili nella sagoma del corpo, costituita da un foglio di spessore limitato (Foto 3).
FOTOGRAFIA IN LUCE RADENTE
Foto 3 – arricciamento della carta
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Nella ripresa in fluorescenza ultravioletta spicca la luminosità della carta su cui è dipinta la figura umana. La maggior parte dei tratti a pastello risulta ben distinguibile, mentre ad occhio nudo formano, talvolta, campiture piuttosto omogenee. All’ultravioletto la risposta cromatica dei colori varia in base alla loro composizione chimica. Si individuano due tonalità di rosa, distinguibili nelle mani, che assumono rispettivamente una colorazione blu ed una violacea. Troviamo la presenza di tre tonalità di giallo, che variano in verde, giallo e giallo-arancio. Dei due rossi presenti il più chiaro cambia colore, diventando marrone, mentre il più scuro rimane rosso. Sempre all’ultravioletto il porpora vira verso il viola. Le tinte blu, viola, verde e nero rimangono invece di colorazione simile (Foto 4a - Foto 4b).
LUCE VISIBILE
Foto 4a – dettaglio dell’opera
FLUORESCENZA ULTRAVIOLETTA
Foto 4b – dettaglio dell’opera
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Si possono inoltre individuare alcune linee a tratteggio sul volto, localizzate sullo zigomo e sul naso che, pur essendo pressoché invisibili ad occhio nudo, risultano di tonalità scura: Potrebbe trattarsi di un pastello bianco impiegato per sfumare i colori (Foto 5a - Foto 5b). Appare evidente la macchia di colla rilevata nella parte inferiore dell’opera, alla quale se ne aggiunge un’altra, a fianco del volto, sempre sul lato sinistro.
LUCE VISIBILE
Foto 5a - particolare del volto
FLUORESCENZA ULTRAVIOLETTA
Foto 5b - linee tratteggiate sullo zigomo
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L’esame in riflettografia infrarossa in luce trasmessa isola visivamente i tratti scuri che definiscono il volto. Le linee risultano particolarmente evidenti in quanto contenenti materiali carboniosi, quindi notevolmente opachi all’infrarosso. La regolarità geometrica dei cerchi neri attorno agli occhi è verosimilmente dovuta all’impiego di una maschera circolare per il disegno tecnico. Oltre ai segni larghi e scuri visibili ad occhio nudo se ne individuano altri, più sottili, assimilabili ad un disegno preparatorio. Queste linee più sottili sono completamente coperte dal colore (Foto 6a - Foto 6b).
LUCE VISIBILE
Foto 6a – particolare del volto
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RIFLETTOGRAFIA IN INFRAROSSO TRASMESSO
Foto 6b – linee del disegno preparatorio
L’analisi in riflettografia in luce riflessa ripropone ancora le linee nere del volto, isolate dal contesto pittorico. I tratti a pastello sulla veste e le tonalità rosa delle mani sono invece quasi trasparenti alla radiazione infrarossa. Analisi diagnostiche
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Le macchie scure nella porzione inferiore della carta sono imputabili all’impronta lasciata dalla materia pittorica del volto. Il collage viene infatti abitualmente conservato ripiegato su se stesso. La firma risulta perfettamente integrata nel contesto dell’opera su tutte le lunghezze d’onda impiegate nelle riprese. Allo scopo di escludere eventuali discrepanze tra il materiale pittorico utilizzato per la firma e la stessa tonalità di blu presente nella raffigurazione pittorica è stato eseguito un test che compara i pigmenti a livello chimico-inorganico. La comparazione dei materiali ha confermato la compatibilità rilevata nelle analisi multispettrali, come si evince dalla sovrapposizione degli spettri XRF (Foto 7).
ANALISI IN FLUORESCENZA X (XRF)
Foto 7 – Confronto fra gli spettri XRF dei campioni 3 (in nero) e 4 (in rosso). I due tracciati sono molto simili fra loro.
Gli elementi comuni, presenti in tracce sono Silicio (Si) e Titanio (Ti). Vi sono anche piccole quantità di Ferro (Fe) e Silicio (Si). Troviamo, infine, tracce di Zolfo (S) e Potassio (K). Il rilevamento di Argon (Ar) è dovuta alla presenza di questo gas nell’aria, quindi non riferibile alla materia pittorica. Dai dati emersi abbiamo quindi di bianco di titanio, in entrambi i campioni. Probabile è la presenza di un pigmento blu costituito dall’associazione di un colorante organico fissato su Carbonato di Calcio. Potrebbero, tuttavia, esserci anche del blu oltremare artificiale e del blu di Prussia. L’oltremare, difficile da accertare con questa tecnica analitica, potrebbe essere giustificato dalla presenza dello zolfo (contiene significative quantità di solfuro di sodio) mentre il Blu di Prussia è riconducibile al ferro. Analisi diagnostiche
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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE L’opera è costituita da sei elementi cartacei incollati. I tipi di carta impiegati comprendono carta da pacchi bianca, cartoncini bristol e carta da disegno. I fogli dipinti sono stati verosimilmente realizzati prima dell’incollaggio, come si desume dal fatto che non si rilevano sbavature di colore in corrispondenza dei contorni nei fogli di supporto. Il ritaglio, inoltre, asporta in alcuni punti parti di carta dipinta. Le riprese in riflettografia infrarossa hanno individuato linee sottili, invisibili ad occhio nudo in quanto ricoperte dal colore, riconducibili ad uno schizzo preparatorio. Dal punto di vista delle tecniche pittoriche il corpo e la veste della figura sono realizzate in modo semplice, partendo da scontornature successivamente riempite con campiture di colore a tratteggio, prevalentemente orizzontale ed inclinato a destra. Più complessa ed accurata la creazione del volto, a partire dalle linee rilevate all’infrarosso e sviluppate con sovrapposizioni di linee curve e tratteggiate. Il rilevamento di un tratteggio sullo zigomo visibile unicamente all’ultravioletto può essere associato all’impiego di un pastello chiaro per sfumare i colori. Complessivamente l’esame della tecnica pittorica mette in risalto una forte immediatezza e velocità di esecuzione, rilevabile sotto diversi aspetti: Innanzitutto in relazione ai bordi della sagoma dipinta, ritagliata in modo talvolta approssimativo ed incollata sporcando i fogli di supporto. Oltre a ciò i colori sono stesi sulla carta con sicurezza, applicati talvolta con forte pressione, soprattutto sul viso, tanto da formare spessori e grumi. La firma risulta ben integrata nel contesto dell’opera dal punto di vista chimico e nella risposta alle analisi multispettrali. In merito allo stato di conservazione, a parte l’impronta lasciata dalla materia pittorica del viso sulla parte inferiore, a causa del ripiegamento del foglio, l’opera risulta in ottime condizioni conservative. Campogalliano, 6 giugno 2016 Davide Bussolari
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