WINERIES
da parti di edificio a porzioni di paesaggio
paesaggi, tecnologie, economie e presentazione della guida Slow Wine 2012
TAURASI 18 FEBBRAIO 2012 Architetto Franco Archidiacono
INCONTRO DI DUE CULTURE LA STORIA DELLA CIVILTA’, COINCIDE SOTTO MOLTI ASPETTI, CON LA STORIA DEL VINO e quindi, CON I LUOGHI DI PRODUZIONE E CON I SUOI SPAZI – VOLUMI - AMBIENTI ci troviamo di fronte ad UNA NATURALE EVOLUZIONE TRA:
.- TECNICHE E FORME .- FUNZIONE E PERCORSI PRODUTTIVI A questo punto ci chiediamo: ma quando nasce questo tema?
L’ARCHITETTURA DEL VINO E DEL PAESAGGIO?
RISPETTO ALLA PIU’ CHE MILLENARIA STORIA DELLA VINIFICAZIONE E DELLA VITE
Nei secoli grotte-cave di pietra – cunicoli si sono prestate ad accogliere i momenti della produzione del vino e del suo invecchiamento
Bisogna aspettare il tardo rinascimento per avere luoghi che ospitano l’intero ciclo di produzione del nettare Siamo nel XVI secolo
Arriviamo alla cosiddetta CIVILIZZAZIONE REGIONALE VITIVINICOLA REGIONE DEL BORDEAUX – FRANCIA ATLANTICA – CON LA DIFFUSIONE DELL’ARCHITETTURA DEGLI CHATEAUX CHE IN ORIGINE ERANO DEI VERI E PROPRI CASTELLI DEL XVI secolo A PARTIRE DA JEAN DE PONTAC INSEDIO’ ALL’INTERNO DEL SUO CASTELLO UNA TENUTA VINICOLA A HUIT BRION MATERIALIZZANDO COSI’ UN SUO POTERE ECONOMICO E POLITICO
e quindi, CON IL VINO CHE VIENE BEVUTO SOPRATTUTTO ALL’INTERNO DEGLI AMBIENTI PIU’ RICCHI E ARISTOCRATICI DELLA BORGHESIA FRANCESE SI AVVIA QUEL STATUS SYMBOL DI FELICE CONNUBBIO TRA L’ARTE DEL VINIFICARE E L’ARTE DEL COSTRUIRE
IN MENO DI DUE SECOLI SI E’ PASSATI DA UN’ARTE DEL COSTRUIRE ALL’ARTE DEL COMUNICARE. NEL XIX SECOLO L’ARCHITETTURA VIENE UTILIZZATA COME STRUMENTO DI MARKETING. LO CHATEAUX UNA IMMAGINE DI MARCA CHE IMPONE UNA ASSOCIAZIONE INCONSAPEVOLE CHE LEGA IL VINO AD UNA SONTUOSA ARCHITETTURA
LE STRUTTURE ARCHITETTONICHE SONO COSI’ COMPOSTE: CASTELLO > dimora del proprietario
CRU > podere del vigneto PADIGLIONI DI PRODUZIONE tinaia _cuvier_botti in legno di quercia_fermentazione Barricaia_chai_l’elevage_invecchiamento
Imbottigliamento Stoccaggio
DALL’AREA DEL BORDEAUX
SI PASSA ALL’AREA DELLA BORGOGNA grazie allo sviluppo di infrastrutture marittime e nuove vie di comunicazioni SI SVILUPPANO ATTIVITA’ FIORENTI VITIVINICOLE ALL’INTERNO DEI MONASTERI la nascita del Don Perignon
Tra 800’ e prima decade del 900’ in Europa si sviluppano architetture che vengono denominate CATTEDRALI DEL VINO
I maggiori centri di produzione sono i paesi del mediterraneo come: Jerez, Madera, Porto, Marsala L’architettura in questo contesto è fatta di grossi stabilimenti industriali
Che in molti casi vanno anche a modellare tessiture volumetriche nei contesti che li ospitano sia urbano che rurale
Ad ogni evoluzione tecnologica della tecnica di vinificazione si è combinata la ricerca architettonica è innegabile, quindi, che all’aumento costante delle procedure tecniche della vinificazione e alla crescente raffinatezza dei prodotti, corrisponde un notevole incremento della qualità dell’architettura
LE PRIME STRUTTURE
IN ACCIAIO
A partire dalla seconda decade del 900’ fino ai primi anni 80’ assistiamo ad un settantennio di silenzio sul mondo del vino GUERRE, CRISI ECONOMICHE, EPIDEMIE DI PARASSITI SULLE VITI, LEGGI PROIBIZIONISTICHE
La rinascita, è nelle terre del tradizionale fermento vitivinicolo
SPAGNA FRANCIA ITALIA Nuovi processi di vinificazione, nuove tecniche, maggiori controlli in cantina, tini in acciaio a temperatura controllata MA SOPRATTUTTO, con forza, si affacciano nuovi temi, come: AUTENTICITA’ - APPARTENENZA - GENUINITA’ - INGEGNO – SAPERI RICCHEZZA DI TRADIZIONI – PROPRIETA’ AMBIENTALI PRIVILEGI GEOGRAFICI – GEOLOGIA
IN UNA PAROLA SOLA IL TERROIR e il Genius loci
Anche se gli anni 90’ non portano eclatanti novità nelle modalità di lavorazione delle uve, si avvia però un interessante indagine sui fattori intrinseci ai vigneti che influenza in maniera accentuata il gusto dei vini. IL TERROIR Tutto questo porta ad un atteggiamento diverso del rapporto architettura/ambiente/suolo/paesaggio, porta: AD UNA MAGGIORE ATTENZIONE PER IL PATRIMONIO AMBIENTALE AD UNA MAGGIORE ATTENZIONE PER GLI EQUILIBRI NATURALISTICI Si avviano molte azioni imprenditoriali di valorizzazione culturale del luogo di produzione, arrivando a coniare anche nuovi termini e a discutere su nuovi concetti, come: TURISMO VINICOLO / MARKETING TURISTICO e OSPITALITA’
Da questo punto in poi si assiste a una crescita impetuosa del numero delle aziende produttrici di vino. Dalle 220 aziende vitivinicole della California del 1970, si arriva a oltre 500 nel 1980. A questa esplosione è accompagnata la Intensi scambi culturali si avviano fra la Francia e gli Stati uniti realizzazione di architetture d’America. Mostre, dibattiti, riviste specializzate, in particolare la mostra tendenzialmente ascrivibili al Centro Pompidou a Parigi rafforza ancora di più il sodalizio culturale a una ricercata, ridondante ed economico fra i produttori di questi due paesi e opulenta monumentalità. Due esempi su tutti: Micheal Graves nella Napa Valley e Riccardo Bofil in Francia, costruiscono cantine che sono il simbolo di questa rinascita del vino e della nuova attenzione prestata all’immagine dell’azienda che lo produce
Ampliamento Chateaux Lafite-Rothschild Sala di elevage per 2000 barriques disposte in cerchio sotto una collina artificiale vitata con ingresso da una porta monumentale. Anno 1986
Clos Pegase Winery. Complesso costituito dalla zona di vinificazione, casa dei proprietari e giardino che ospita opere d’arte. Risultato di un concorso bandito dal San Francisco Museum of Moderm Art. Anno 1987
La crescente attenzione per il patrimonio ambientale e per gli equilibri naturalistici si riflette nelle architettura della seconda metà del 1990 Materiali con basso impatto ambientale, utilizzo di volumetrie essenziali Volumi lineari per una migliore risposta alle esigenze produttive Ricerca dei progettisti nella qualità dei materiali “essenziali”
Herzog e De Meuron ARCHITETTURE DI:
Dominus Estate 1996
Gilles Perraudin Cave les pierres plantée 1996
Gaztelu e De Mendia Bodega Senorio de Otazu 1998
La rinnovata attenzione dei produttori per le vigne e il vino, conseguente a un mercato sempre più selettivo, hanno spinto le case vinicole a realizzare architetture che rispondono all’esigenza di unire alla funzionalità:
Il gusto del bello
Il valore della tradizione Il rispetto della natura LUOGHI DEL FARE E DEL LAVORO, DELL’ENFATIZZAZIONE, DELLA PUBBLICIZAZZIONE, FUNZIONALI, EVOLUTIVI, DELLA SOCIALIZZAZIONE E DI FORMAZIONE I
La cultura del design, dell’arte e della comunicazione in senso ampio L’accoglienza e nuovi servizi per l’enoturista
Il rispetto del paesaggio secondo le diverse declinazioni
La cantina non è (oggi) solo lo stabilimento di trasformazione e conservazione. Proietta internazionalmente (al di fuori del suo contesto territoriale) l’immagine del produttore e del suo prodotto. Diventa il primo momento di comunicazione e per alcuni esempi anche la componente fondamentale per il successo di un’etichetta
Cantina come meta di visita in grado di offrire al turismo un’occasione ambita data la doppia valenza culturale ed enologica
Un’azienda vitivinicola competitiva può trovare proprio nel rinnovamento delle forme architettoniche un’immagine forte di promozione sul mercato. Le cantine divengono spazi di rappresentanza, accolgono visitatori, offrono occasioni di degustazione e di educazione enologica. Si registra così l’incremento di un “TURISMO DEL VINO”, che si muove alla ricerca di ambienti inseriti nel paesaggio e di strutture in grado di rispondere alla vocazione dei luoghi. La sfida è aperta per il futuro dei nostri territori, e l’architettura può assumere un ruolo chiave in tale prospettiva.
L’architettura rappresenta un valore aggiunto alla bontà dei vini o alla bellezza dei luoghi. L’architettura diviene così una componente delle strategie di marketing, ormai applicate all’intera struttura aziendale, e coinvolgenti l’immagine dell’azienda, la produzione, il logo, le etichette delle bottiglie, l’interfaccia sul web. Aumenta l’attrattività di un luogo, se un luogo è bello ed è riconosciuto tale, da sistemi e contesti internazionali Aumenta l’attrattività e la conoscenza di un vino se esso è buono ma ne aumenta l’appeal se è conservato in un luogo bello
Non piĂš solo centro di produzione, le cantine si propongono infatti come emergenze di una complessiva visione del benessere che investe la nozione stessa di bene culturale, proiettandola dalla misura isolata del manufatto a quella piĂš generale del territorio, in una sorta di offerta globale che equipara la degustazione intellettuale a quella sensoriale del cibo, dell’intrattenimento della socialitĂ
Oggi i progetti sono innovativi anche dal punto di vista dell’ecosostenibilità e della qualità degli spazi di lavoro: concetti come bioedilizia, risparmio energetico, ergonomia e ingegneria ambientale guidano le scelte di ogni singolo componente e materiale. Pensare al vino come “oggetto di culto” significa puntare sulla valorizzazione complessiva dei luoghi, dalla cultura e alle tradizioni locali, ma soprattutto è determinante fare leva sull’innovazione complessiva dei processi produttivi, dello spazio architettonico e della comunicazione del prodotto
PRODUZIONE / TRASFORMAZIONE conferimento e scelta delle uve diraspatura e pigiatura fermentazione / TINAIA VINIFICAZIONE sviluppo enologico stabilizzazione laboratorio chimico-fisico wine tasting
CONFEZIONAMENTO imbottigliamento stoccaggio magazzino
CONSERVAZIONE affinamento, a bassa temperatura e controllata invecchiamento Barricaia con spazio degustazione ipogeo bottiglieria
GESTIONE
uffici direzione tecnica direzione commerciale archivio
SOCIALIZZAZIONE / SERVIZI TURISTICI / ACCOGLIENZA spazio ricevimento/accoglienza per i visitatori e clienti, area attesa con eno-biblioteca, wine bar, area degustazione con cucina attrezzata-ristorante, punto vendita, spazio mostre ed esposizione per le arti, enoteca, spazio conferenza, foresteria
ARCHITETTI CHE ASCOLTANO IL LUOGO > GENIUS LOCI > TERROIR LUOGHI DEL CONSUMO E DELLO STATUS SYMBOL
ARCHITETTI CHE TESSONO UN FITTO DIAOLOGO CON TEMATICHE ECOLOGICHE > BASSO CONSUMO ENERGETICO LUOGHI DI RIVITALIZZAZIONE
ARCHITETTI CON FORTE ESPRESSIVITA’ LINGUISTICA CAPACI DI IRROMPERE BRUSCAMENTE NEL PAESAGGIO COL FINE ESCLUSIVO DI STUPIRE E PORSI IN DIALOGO CON LE COMPONENTI PAESISTICHE
VINSKA KLET BRIC SLOVENIA 2002 architetto
BORIS PODRECCA
superficie sup. vitata Produzione annua Vitigni
2660 mq. 35 ettari 300.000 bottiglie malvasia chardonnay pinot grigio muscat giallo sauvignon blanc refosco merlot cabarnet sauvignon cabarnet frank
www.vinabric.si
1. ARCHITETTI CHE ASCOLTANO IL LUOGO > GENIUS LOCI > TERROIR
CANTINA FATTORIA DELLE RIPALTE ISOLA D’ELBA 2010 architetto
TOBIA SCARPA
superficie sup. vitata Produzione annua Vitigni
2040 mq. 13 ettari 45.000 bottiglie aleatico vermentino grenache carignano
www.fattoriadelleripalte.it
1. ARCHITETTI CHE ASCOLTANO IL LUOGO > GENIUS LOCI > TERROIR
QUINTA DE NAPOLES AZIENDA NIEPOORT TEDO - PORTOGALLO 2008 architetto
ANDREAS BURGHARDT
superficie sup. vitata Produzione annua Vitigni
4600 mq. 25 ettari 300.000 bottiglie tinta amarela touriga franca tinta roriz touriga nacional cao sousao alicante de bouchet pinot noir
www.niepoort-vinhos.com
1. ARCHITETTI CHE ASCOLTANO IL LUOGO > GENIUS LOCI > TERROIR
CANTINA PROTOS VALLADOLID – SPAGNA 2008 architetto superficie sup. vitata Vitigni
ROGERS 19450 mq. 100 ettari tinta del pais verdejo
www.bodegasprotos.com
2. ARCHITETTI CHE TESSONO UN FITTO DIAOLOGO CON TEMATICHE ECOLOGICHE > BASSO CONSUMO ENERGETICO
BODEGA INSTITUCIONAL LA GRAJERA LA RIOJA – SPAGNA 2011 architetto
VIRAI ARQUITECTOS
superficie
6900 mq.
2. ARCHITETTI CHE TESSONO UN FITTO DIAOLOGO CON TEMATICHE ECOLOGICHE > BASSO CONSUMO ENERGETICO
BODEGAS PORTIA GRUPPO FAUSTINO RIBERA DEL DUERO SPAGNA 2010 architetto
FOSTER + PARTNERS
superficie
12500 mq. 160 ettari 1.000.000 bottiglie
sup. vitata Produzione annua
Vitigni
tempranillo
www.bodegasportia.com
2. ARCHITETTI CHE TESSONO UN FITTO DIAOLOGO CON TEMATICHE ECOLOGICHE > BASSO CONSUMO ENERGETICO
CANTINA PETRA SUVERETO – ITALIA 2003 architetto
MARIO BOTTA
CHATEAU FAUGERES SAINT EMILION – FRANCIA 2009
WWW.CHATEAU-FAUGERES.COM WWW.PETRAWINE.IT
3. ARCHITETTI CON FORTE ESPRESSIVITA’ LINGUISTICA CAPACI DI IRROMPERE BRUSCAMENTE NEL PAESAGGIO COL FINE ESCLUSIVO DI STUPIRE E PORSI IN DIALOGO CON LE COMPONENTI PAESISTICHE
BODEGAS YSIOS LAGUARDIA, ALAVA SPAGNA 2001 architetto
SANTIAGO CALATRAVA
superficie sup. vitata Produzione annua Vitigni
8000 mq. 80 ettari 250.000 bottiglie tempranillo
www.bodegasysios.com
3. ARCHITETTI CON FORTE ESPRESSIVITA’ LINGUISTICA CAPACI DI IRROMPERE BRUSCAMENTE NEL PAESAGGIO COL FINE ESCLUSIVO DI STUPIRE E PORSI IN DIALOGO CON LE COMPONENTI PAESISTICHE
CANTINA ROCCA DI FRASSINELLO GAVORRANO, GROSSETO ITALIA 2007 architetto
RENZO PIANO
superficie sup. vitata Produzione annua
Vitigni
7500 mq. 70 ettari 1180.000 bottiglie
sangioveto cabernet sauvignon cabernet frank merlot shiraz petit verdot
www.castellare.it
3. ARCHITETTI CON FORTE ESPRESSIVITA’ LINGUISTICA CAPACI DI IRROMPERE BRUSCAMENTE NEL PAESAGGIO COL FINE ESCLUSIVO DI STUPIRE E PORSI IN DIALOGO CON LE COMPONENTI PAESISTICHE
BODEGAS JULIAN CHIVITE NAVARRA, SPAGNA 2001 architetto
RAFAEL MONEO
superficie
10300 mq. 355 ettari
sup. vitata
Vitigni
tempranillo cabernet sauvignon cabernet frank merlot chardonnay
www.bodegaschivite.com
4. LUOGHI DI RIVITALIZZAZIONE
CANTINA TRAMIN TERMENO, BOLZANO, 2010 architetto superficie sup. vitata bottiglie
Vitigni
WERNER TSCHOLL 6300 mq. 230 ettari 1.5000.000 gewurztraminer sauvignon cabernet merlot pinot bianco schiava pinot nero muller thurgau lagrein pinot grigio
www.cantinatramin.it 4. LUOGHI DI RIVITALIZZAZIONE
CANTINA LA BRUNELLA Castiglione Falletto, Cuneo 2006 architetto
GUIDO BOROLI
superficie
1047 mq. 11 ettari 40.000
sup. vitata bottiglie Vitigni
nebbiolo cabernet sauvignon barbera merlot chardonnay dolcetto moscato bianco
www.boroli.it
4. LUOGHI DI RIVITALIZZAZIONE
CENTRO VISITATORI LOISIUM Langenlois, Austria, 2005 architetto
STEVEN HOLL
superficie
8200 mq.
www.loisium.at
5. LUOGHI DEL CONSUMO e DELLO STATUS SYMBOL
WINE CENTER Cooperativa Viticoltori di Caldaro, Bolzano Italia, 2006 architetto
FELD 1972
superficie
1900 mq.
www.winecenter.it
5. LUOGHI DEL CONSUMO e DELLO STATUS SYMBOL
HOTEL E WINE SPA Vinos Herederos de Marques, Alava Spagna, 2003 architetto
FRANK O. GEHRY
superficie
3.200 mq.
www.marquesderiscal.com
5. LUOGHI DEL CONSUMO e DELLO STATUS SYMBOL
SONO TUTTI INTERVENTI CHE DIMOSTRANO CHE IL PAESAGGIO NON E’ SINONIMO DI SPAZIO NATURALE CONTRAPPOSTO A SPAZIO COSTRUITO.
MA SONO INTERVENTI CHE TENDONO A FORTI RELAZIONI MORFOLOGICHE CON IL CONTESTO EVITANDO QUALSIASI MIMESI CON ESSO INOLTRE, SONO INTERVENTI CHE : .- pongono un grande impegno (professionale e imprenditoriale) per una giusta attenzione al mondo agricolo .- hanno una tendenza a diventare delle tappe all’interno di nuovi itinerari enoturistici, puntando oltre che sulle qualità delle proprie produzioni vinicole sul richiamo esercitato dai nomi degli architetti e dalle loro opere di architettura
… Luca Maroni
L’avviluppamento dei temi … Così inscindibilmente avvinghiati da evocare in immagine la torsione/compulsione del tronco di una vite L’architettura d’un luogo è il suo carattere, la sua fisicità e la sua atmosfera, lo spirito materiale. Così il vino, immateriale spirito della stessa nativa natura
BUONA DEGUSTAZIONE bevete il nostro vino e visitate il terroir da cui proviene ! speriamo che il buono prevalga sul banale e il diverso sull’uniforme
LUOGO/STRUMENTO
ARCHITETTO/ENOLOGO
FORMA/FUNZIONE