Correggio

Page 1

Dario Fo

Correggio che dipingeva appeso in cielo a cura di Franca Rame


Correggio FO imp:_FO Miche NEW

20-05-2010

16:02

Pagina 70

Le vicissitudini provocano a Isabella un dolore che la porta a gonfiarsi come affetta da obesità straripante, al punto da non riuscire più a salire le scale, costretta perciò a vivere al pian terreno del castello dei Gonzaga. Si butta con disperato impegno a scrivere lettere e inviare messaggeri presso la Repubblica veneta e perfino al papa per fare sì che il traditore venga perdonato e tolto di galera. Dopo numerosi tentativi andati a vuoto Isabella riesce a ridare al marito la libertà. Dopo qualche anno, nel 1519, Francesco, consumato dalla orrenda malattia, muore.

70

La cupola di San Giovanni

52

Siamo nella primavera del 1517, una data per l’Allegri fondamentale, diremmo magica, quando gli viene messa a disposizione un’enorme stanza nel complesso del monastero dei Benedettini di Parma perché egli possa eseguire i cartoni per l’affresco che dovrà decorare l’intera cupola del San Giovanni Evangelista. Il Correggio ha deciso di far apparire Cristo lassù nel centro della cupola dentro un immenso catino lungo 9 metri e largo 8. Nel cielo il corpo di Gesù alluderà nei gesti a un lento volo. Intorno a lui le teste di centinaia di bimbi si vedranno affiorare appena illuminate dalla luce dorata proiettata dalla figura del figlio di Dio che qui rappresenterà il Sole. Intorno appariranno i dodici apostoli sdraiati su nubi sorrette e spinte da putti che agiranno come in una grande giostra. Ogni figura si muoverà sottolineata dal vento che agita i capelli, le vesti e i mantelli dei santi. La luce costante che dà vita agli apostoli, alle nubi e ai putti proviene da Cristo. Qui l’idea del turbinare astronomico si sviluppa con una forza allegorica sconvolgente. Naturalmente la trasposizione metaforica permetteva di cela-


Correggio FO imp:_FO Miche NEW

20-05-2010

16:02

Pagina 71

52 Parma, Abbazia di San Giovanni. Correggio, la cupola con il Cristo e la corona degli Apostoli.

71

52


Correggio FO imp:_FO Miche NEW

20-05-2010

16:02

Pagina 72

53 La Controriforma.

72

53

53

re l’esplicito discorso scientifico rivoluzionario dell’universo. Siamo nel 1517, proprio negli anni in cui si organizza la Riforma, e in quel clima non era molto agevole e conveniente dichiararsi entusiasti del capovolgimento che negava la teoria tolemaica. Infatti Copernico, proveniente da Varsavia, trovandosi all’università di Ferrara, invitato dal papa Leone X a Roma a illustrare la propria idea del creato, glissò decisamente l’invito e ritornò nella sua più tranquilla Polonia, per non scendere mai più in Italia. Quando si dice: il terrore di scoprirsi inquisiti dal Santo Tribunale. Ma protetto come si sentiva l’Allegri dai Benedettini, il timore di trovarsi sotto indagine non lo sfiorava nemmeno. È la prima volta nella storia della pittura che un artista riesce


Correggio FO imp:_FO Miche NEW

20-05-2010

16:02

Pagina 73

54 Parma, Abbazia di San Giovanni. Correggio, la cupola, particolare.

73

54


Correggio FO imp:_FO Miche NEW

20-05-2010

16:02

Pagina 74

55 L’astrolabio.

74

55


Correggio FO imp:_FO Miche NEW

20-05-2010

16:02

Pagina 75

56 Proiezione schematica di un astrolabio sopra la cupola dell’Abbazia di San Giovanni a Parma.

75

56


Correggio FO imp:_FO Miche NEW

20-05-2010

16:02

Pagina 76

57 Salita di cantiere paradossale.

76

57


Correggio FO imp:_FO Miche NEW

20-05-2010

16:02

Pagina 77

a realizzare una serie d’opere tanto azzardate, quasi impossibili: stiamo parlando tanto della cupola di San Giovanni che di quella nel Duomo di Parma. Va ricordato che la Cappella Sistina e le sue volte furono affrescate da Michelangelo circa 15 anni dopo e il Giudizio Universale tra il 1536 e il 1541, cioè 18 anni più tardi. E ancora, prima dell’Allegri nessuno mai aveva realizzato un affresco su una cupola posta così in alto. Nel primo grande affresco di Parma, su un lato, nel cerchio di base, è evidente la figura di San Giovanni. Infatti la scena è dedicata al racconto della sua visione, evento accaduto poco prima della morte. Sembra quasi di udire la voce del quarto Evangelista che narra la nascita dell’universo; noi abbiamo scelto di pubblicarla nella traduzione dall’originale greco proposta da Giovanni Diodati, uno dei primi traduttori in volgare della Bibbia, alla fine del Cinquecento: “Nel principio la Parola era, e la parola era appresso Dio, e la Parola era Dio. In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. E la luce riluce nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno compresa. Colui che è la luce vera, la quale allumina ogni huomo che viene nel mondo, era”. Per dipingere la visione di San Giovanni narrata sull’intera conca della cupola, il Correggio impiegò due anni, dall’inizio del 1520 alla fine del 1521. Per riuscirvi inventò macchine e si servì di apparecchiature inusitate. Innanzitutto, è quasi certo che disegnò l’intera azione scenica sul pavimento quasi a specchio della cupola. Per riportare sul piano di base dell’arcata le distanze e le collocazioni dei personaggi che avrebbe dovuto dipingere lassù, realizzava sul pavimento i calcoli per mezzo dell’astrolabio, l’apparecchio a cerchi intersecati e concentrici di cui si servivano i marinai per orientarsi misurando la distanza che intercorre fra le stelle. Mostriamo qui una paradossale allusione scenica del progetto

77

55, 56

57


Correggio FO imp:_FO Miche NEW

20-05-2010

16:02

Pagina 78

58 Ricostruzione di un progetto cinquecentesco di città italiana.

dell’impalcatura che sale per l’intera cupola, voluta e gestita dai monaci che a Parma sono anche gli impresari del Duomo, anch’esso in ristrutturazione.

78

Parma

58

Parma da ormai mezzo secolo è diventata un solo enorme cantiere: non si progettano e costruiscono solo chiese, ma anche un gigantesco e altamente operativo ospitale, più numerosi edifici pubblici per la gestione amministrativa dell’intera città.

58


Correggio FO imp:_FO Miche NEW

20-05-2010

16:02

Pagina 79

Ma dove e in conseguenza di che situazione è nato e sta sviluppandosi questo particolare momento positivo di Parma? Tutto ha origine e si propaga nell’intera Lombardia grazie a un nobile decesso, o se preferite, al decesso di un nobile ... nonché principe: costui è Filippo Maria Visconti che muore nel palazzo ducale della capitale lombarda nel 1447 creando un impressionante vuoto di potere nella città e nell’intera regione. Dopo un attimo di sgomento la popolazione di Milano proclama l’Aurea Repubblica Ambrosiana. Lo stato visconteo si era esteso in quel tempo fino a Parma, Bologna, Pisa, Siena, Lucca e Perugia e all’istante il vuoto di potere si sparge anche nel nucleo più antico delle città lombarde. Parma diventa la proclamatrice della “libertas comunalis”, acquistando, come Mantova, Cremona, Brescia e tutte le città della piana del Po, una completa autonomia politica e giuridica: riappare la “libera magistratura della ragione” gestita con il ritorno degli anziani ‘rettori’ dei Comuni. Nel governo della città rientrano i mercanti e gli artigiani, i popolari e i meccanici. In questa situazione ancora incerta, i Veneziani cercano di approfittare dell’empasse politico e amministrativo per appropriarsi dei territori e delle città meno protette. Ma i ‘liberati’ non ne vogliono sapere di questa prepotente ingerenza e organizzano la resistenza. Nel 1448 a Casalmaggiore i lombardi guidati da Francesco Sforza sconfiggono i Veneziani, ma vedremo che, come succede spesso, gli alleati, guerrieri di professione, riusciranno a mangiarsi terre e autonomia degli insorti. Come ci spiega Marzio Dell’Acqua nel testo Correggio e le sue cupole, la creazione della Repubblica parmigiana, la fragilità politica e militare delle nuove strutture, le contraddizioni fra il ripristino dell’antico e le difficoltà di dare forma al nuovo, spingono capitani che avevano militato nelle armate di Filippo Maria Vi-

79

61

62


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.