Anno VII n. 19 - maggio-agosto 2012 - Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (convertito in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Savona n. 14/2010
I PROFESSIONISTI
VIA COL CAMPER N. 19
E con il camper il nostro viaggio diventa già… vacanza
I
n questi tempi, inutile nasconderlo, economicamente di certo non prosperi, tutti noi cerchiamo di fare delle economie, e vacanze e carburanti rappresentano certamente voci molto rilevanti nei budget familiari. Si potrebbe credere che i viaggi in camper (veicoli notoriamente non parchi nei consumi a causa della mole e del peso) siano destinati a essere penalizzati e questo è vero solo in parte. In effetti, per ovviare a tutto ciò, basterebbe modificare le nostre predisposizioni mentali nei confronti dei viaggi che andiamo a intraprendere. Quando parliamo di vacanze, ci riferiamo a mete come: “Vado a Parigi…”, “Visiterò New York …”, “ Trascorrerò una settimana nei paradisi tropicali…”, eccetera. Mai, o quasi mai, viene in mente di mettere in luce il viaggio in sé, anche perché i potenti mezzi di trasporto moderni (in particolare l’aereo) consentono di attraversare metà del pianeta nel giro di poche ore senza avere la minima idea o la consapevolezza dei luoghi attraversati. Nessuno o quasi si sofferma sul viaggio in quanto tale, evidenziando l’interesse e la bellezza del percorso. Eppure proprio noi italiani abbiamo l’enorme fortuna, anche se raramente ce ne rendiamo conto, di vivere in uno dei Paesi più interessanti e belli del mondo, se non il più bello in assoluto. In particolare noi romani (o centro-italiani in genere) siamo circondati da bellezze naturali, artistiche, storiche
e paesaggistiche che hanno pochi eguali al mondo e, ne sono certo, per la maggior parte sconosciuti a tutti noi. Basta muoversi di poche centinaia di chilometri, talvolta solo di qualche decina, per scoprire borghi sconosciuti, ameni paesaggi incontaminati (potrei citare l’Abruzzo e la Tuscia tra i molti) e opere d’arte o rovine di cui neppure conoscevamo l’esistenza (nei centri minori Toscani o Umbri solo per fare un esempio). E ancora gustare in modo illimitato autentiche delizie enogastronomiche (di cui fare copiosa scorta grazie al nostro camper) e tutto ciò senza dover programmare con largo anticipo, voli, traghetti, alberghi e quant’altro. Possiamo, inoltre, decidere in tempo reale dove andare e quanto restare, secondo le nostre personali esigenze o, semplicemente, le condizioni meteo del momento o la bellezza o l’interesse del luogo che ci ha catturato, realizzando che il camper in sé, strumento dinamico per antonomasia, può regalarci immediatamente quell’aria di vacanza, libertà e indipendenza non appena saliti a bordo. Nel camper saremo avvolti da un senso di familiarità, essendo in grado di equipaggiarlo a nostro piacimento con arredi e oggetti preferiti. Ecco quindi che, senza dover attraversare continenti o nazioni, anche con un solo pieno di gasolio di qualche decina di euro possiamo regalarci una vacanza rilassante e comunque emozionante e coinvolgente. Il camper, o la roulotte, insomma il veicolo ricreazionale in genere, appare come lo strumento che meglio aiuta a vivere e interpretare una famosa citazione di Marcel Proust: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare a tutti costi nuovi orizzonti, ma nell’avere occhi nuovi (sul percorso che attraversiamo)”. Vittorio Costantini
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Anno VII n° 19 - maggio-agosto 2012
Sommario
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Editoriale
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Notizie Parliamo di...
8
News:
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Zaccari Caravan
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Centro Caravan Costantini
14
Tecno Caravan
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Area Camper
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Nuova Riviera
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Dove andare
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Croazia, l’altra costa adriatica
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Monterano Antica
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Colori e luci di Sperlonga - Ponza, isola di sogno
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Cervara di Roma, un museo sotto le stelle
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Incontri ravvicinati di “corna” tipo...
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La Basilica di Santa Cecilia
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in copertina: Primošten - Croazia Fotografia di Franco Salussolia
Registrato al Tribunale Civile di Civitavecchia al n° 3/06 del 16/02/2006 Chiuso in redazione: 26 maggio 2012
Via col Camper è un periodico quadrimestrale a diffusione gratuita della Marco Sabatelli Editore srl Via Servettaz, 39 17100 Savona
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Finito di stampare: giugno 2012 Direttore Editoriale Franco Salussolia Direttore Responsabile Alfonso Zaccari
Redazione: Claudio Clementini, Vittorio Costantini, Vittorio Frattini, Giampiero Latini, Amedeo Zaccari
info-redazione: viacolcamper@alice.it
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Tema libero Un po’ di relax
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Informazioni tecniche Una lunga calda estate
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Campeggio e parcheggio
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La parola al tecnico: Le infiltrazioni d’acqua: prevenzione e cura
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Voglia di nuovo Focus
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Vetrina
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Usato valore certo Zaccari Caravan
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Centro Caravan Costantini
92
Tecno Caravan
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Nuova Riviera
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Via col camper in cucina Le ricette
Hanno collaborato: Lorenzo Bergese, Dino Capodiferro, Franca Cau, Giacomo De Paolis, Fabio Frattini, Stefano Maida, Patrizia Martinelli, Luisa Petri, Massimo Salussolia, Ugo Sarzola, Roberto Vinciguerra
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Stampato presso lo Stabilimento Marco Sabatelli Editore S.r.l. in Savona
Pubblicità: Stefano Maida 392.6151.087 stefano.maida@fastwebnet.it
Progetto Grafico e Impaginazione: CorEditor by Patrizia Corsale patrizia.corsale@alice.it
Sede Redazione: c/o Zaccari Caravan Via Pontina 339 - 00128 ROMA Tel. 06.5087933
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Pubblicità: iProfessionisti, 2a, 4a e 3 - NCA, 3ª Sabatelli Ed., 4 e 89 Zaccari Caravan, 13 e 45 C.C.Costantini, 15 Area Camper, 19 Nuova Riviera, 21 Carthago, 25 Mobilvetta, 27 Arca, 29 Laika, 32 e 33 Elnagh, 39 Rimor, 51 e 93 - McLouis, 59 Giotti, 61 e 97 - Roller Team, 63 Pegaso, 67 - Caravelair, 73 PLA, 91 - Tecno Caravan, 95
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parliamo di… Le proposte “low cost” di “Via col Camper”
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campe
reportage di viaggio quell’incentivo che li porterà verso luoghi lontani e fuori dai confini nazionali, che presumono budget di spesa necessariamente importanti per i chilometri da percorrere, ma accanto a questi, spunti per scoprire o magari riscoprire luoghi “dietro l’angolo”. Da questo numero ecco quindi la novità: una sorta di timbro che suggerisce località a pochi chilometri dalla nostra cit-
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ome ben espresso dall’Editoriale di questo numero a firma di Vittorio Costantini, le spese riguardanti l’uso del camper hanno subito un forte aumento a causa del prezzo del gasolio che ormai sfiora i due euro al litro. La prima soluzione ovvia è quella di sacrificare l’impiego del mezzo stesso, privando la famiglia di momenti di svago e di vacanze irripetibili con altri criteri. Se non a considerare, in ultima analisi, la vendita del camper stesso, soluzione questa ancor più penalizzante. “Via col camper” ben poco può fare per risolvere la difficile situazione creatasi non solo in Italia. Intende però indicare un uso più “economico” del camper e soprattutto privo di rinunce, suggerendo proposte di viaggio “low cost”, cioè a dire a basso prezzo. Gli affezionati lettori troveranno ancora tra le righe dei nostri
a p di ie tà, Roma, così ricca d’itinerari e cose da vedere da “imporre” persino un fine settimana senza il nostro camper per una visita di carattere culturale. “Low cost in camper” e “Low cost a piedi” saranno i timbri-simbolo che indicheranno queste proposte. Buon viaggio in camper e buone passeggiate allora, e buon divertimento a dispetto dell’aumento del gasolio..! (fsalus)
La folle corsa dei dispostivi mobili
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a stima della Cisco, società fondata da due ricercatori, “professoroni” della Stanford Univer sity, mette in luce il prossimo sorpasso dei mezzi digitali nei confronti della popolazione mondiale che ha raggiunto i sette miliardi e duecento milioni. Computer e smartphone collegati in rete (questa la verifica) risultano, infatti, con una tendenza al positivo e arriveranno ben presto a dieci miliardi di unità. La maggiore diffusione di questi apparecchi si registra in Cina e Giappone con un traffico attraverso schede sim pari al 30% del
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valore mondiale. Persino in Africa la crescita è vertiginosa per la maggior facilità di comunicazione offerta dal “mobile” rispetto alla rete viaria che copre una bassa percentuale dell’intero continente. E questa crescita è destinata a valori esponenziali, senza contare le continue iscrizioni su Facebook e YouTube, realtà di rete che coinvolgono ormai un’infinità di individui di ogni parte del mondo, età e interessi. Del resto, è ormai ben difficile trovare un camper con l’equipaggio senza di un telefonino e/o un portatile… (fsalus)
parliamo di… Camper Club “Antichi Casali” La nuova area di sosta vicino Tivoli
È
immersa nella verde campagna di Lunghezza la nuovissima area di sosta del “Camper Club Antichi Casali”, voluta e gestita da due camperisti doc, Salvatore Piedepalumbo e Giacomo De Luca. In un clima di grande cordialità, Salvatore e Giacomo con le rispettive famiglie ospitano equipaggi che amano sostare in spazi attrezzati all’insegna della natura. L’area è a pochi minuti dalla stazione ferroviaria di Lunghezza, collegata direttamente con RomaTiburtina e Tivoli. La distanza dall’area alla stazione è coperta dal servizio di
navetta messo a disposizione dalla direzione. Parcheggiati i camper, è possibile raggiungere inoltre due interessanti luoghi di visita nelle vicinanze di Roma, Villa d’Este a Tivoli e Villa Adriana sulla Tiburtina, sempre accompagnati su richiesta con la navetta dell’area. Ogni attrezzatura necessaria a una comoda sosta è a disposizione dei camperisti: prese 220V, acqua, scarichi, servizi igienici, barbecue, ristorazione su prenotazione, bar, spazi coperti, collegamento wi-fi gratuito, due campi da calcetto con annessi spogliatoi e docce calde.
A Salvatore, a Giacomo e alle loro simpatiche famiglie, le congratulazioni di “Via col camper” e gli auguri di una felice attività. (fsalus) INFO “Camper Club Antichi Casali” tariffa € 15/24H Via di Lunghezzina 302 (400 mt uscita A24 “Lunghezza”) tel. 329.2266440 - 347.8746112 342.7434478 GPS: 41,92991°N 12, 70424°E
Un aiuto per i camperisti da parte della Tomtom
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omtom “GO LIVE Camper & Caravan” (€ 400,00 ca.). Il nuovo prodotto della Tomtom nasce per un utente specifico, quello che viaggia in camper, che trova nel nuovo modello di navigatore satellitare un valido aiuto, assicurandosi in modo automatico percorsi idonei alle
dimensioni del proprio veicolo. Il nuovo strumento eviterà finalmente cattive sorprese a chi si trova alla guida di un camper o traina una roulotte, poiché sarà sufficiente scegliere l’opzione adatta (camper, roulotte o furgone) per garantirsi l’itinerario più idoneo alle dimensioni del mezzo. (fsalus)
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parliamo di… Agricoltura Nuova L’area di sosta a Castel di Leva
A
i numerosi agriturismo che accolgono i camperisti in spazi riservati, si aggiunge alle porte di Roma “Agricoltura Nuova”, che nella sede storica di Via Valle di Perna ha ospitato per anni l’Assocampi, la nota associazione romana di camperisti. Una tradizione che viene da lontano, quindi, e che permette alla nuova sede di Via Castel di Leva di offrire tutti quei servizi già noti a molti romani, ora proposti anche a chi proviene da fuori Roma e vuole sostare con il camper nel verde a pochi metri dal Santuario del Divino Amore, facilmente raggiungibile dal GRA. “Agricoltura Nuova” nasce nel 1977 dall’iniziativa di alcuni giovani interessati a produrre secondo criteri biologici. Allontanata l’idea della vendita a grossisti e supermercati, ma direttamente al consumatore, questi giovani iniziano a produrre cereali, pasta, dolci, formaggi, miele e derivati, frutta, ortaggi, uova, vino e carni di vitello, agnello e maiale, tutto all’insegna della genuinità e nel rispetto dell’ambiente. L’agriturismo offre oltre a uno spaccio di rivendita, un vivaio con varie specie di piante, animali in vista per la gioia
dei bambini, un ristorante con varie specialità semplici ma gustose e ottime pizze di vario tipo al consumatore sensibile al mangiar semplice e sano. Il ristorante è aperto il venerdì, sabato, domenica e festivi con prenotazione obbligatoria ai numeri 06.5070453 - 3421219376: antipasto, due primi, secondo con contorno, caffè, (escluse bevande) € 20/pers. venerdì/sabato, € 25/pers. domenica. Pizzeria con prenotazione obbligatoria: 06.711355091. Alle iniziative presenti, se ne aggiungono altre come raduni e feste. Riuscitissima quella recente della “Festa del vento”, che ha visto il cielo colorarsi di centinaia di aquiloni, di parapendio e, tra il verde, banchi con varie specialità regionali, tutto per la INFO
20 maggio “Festa del vento” 10
“Agricoltura Nuova” Via Castel di Leva, 371 - Roma (zona Divino Amore) www.agricolturanuova.it tel. 06.5070453
felicità di grandi e piccoli.Nella nuova area di sosta realizzata, al momento può trovare posto una diecina di camper, con allaccio alla rete elettrica e con possibilità di carico e scarico acqua. (fsalus)
Il terremoto nell’Emilia-Romagna
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a redazione di Via col camper e “iProfessionisti” sono vicini all’Emilia-Romagna e ai suoi abitanti duramente colpiti dal recente terremoto che ha provocato vittime e danneggiato abitazioni, industrie e monumenti, e rilanciano l’appello per mettere a disposizione di alcune famiglie camper o roulotte. Auspicando idonei interventi per ristabilire le condizioni primarie nella regione, abbracciano cordialmente gli amici camperisti della zona con i quali hanno spesso condiviso piacevoli emozioni di viaggio.
Agricoltura Nuova
Cooperativa Sociale Agricola Biologica dal 1977 l’Agricoltura Sociale a Roma
Ristorante
aperto tutti i fine settimana
ar a sose ta
Punto vendita prodotti da Agricoltura Biologica aperto tutti i giorni orario 9.00-19.00 info e prenotazioni 06.71355091
via Castel di Leva, 371 - Roma
Green Park Caravan
RIMESSAGGIO Via Ardeatina, 802 - 00179 Roma uscita 24 G.R.A. (dir. centro) Tel. 06.50512534 - 06.50991898
Ritira gratuitamente la rivista Via col Camper presso queste strutture consigliate da
RIMESSAGGIO I DELFINI Tel. 06.66160810
Via di Brava, 136 - 00163 Roma
NEWS da...
Zaccari Caravan L’esposizione più “verde” d’Italia Lo possiamo bene affermare, siamo l’azienda più verde d’Italia e anche per questo vi invitiamo a farci visita in modo particolare in questi giorni primaverili. I grandi aceri, di un verde brillante in questo periodo, fanno da ombrello ai vari modelli esposti di
“Camperventure”, il noleggio camper La nostra flotta, sempre rinnovata, è pronta per le vacanze di media e alta stagione a prezzi pressoché confermati che da ben tre anni non subiscono aumenti! Dal comodo e veloce semintegrale “Autoroller 255”, ottimo per la coppia, al capiente “Autoroller 2” capace di ospitare anche sei persone adulte e, per finire, all’“Autoroller Garage” con il grande gavone, capace di stivare moto e biciclette e 12
Autocaravan e Motorhome, così da creare una suggestiva “location”, proprio come quella che sempre vorremmo avere nelle nostre soste. Quest’ultimo scorcio di stagione commerciale è comunque un’ottima occasione per l’acquisto last-time di modelli tutti in pronta consegna, potendo altresì fruire degli sconti o supervalu-
quant’altro nel suo capiente bagagliaio posteriore. Non perdete tempo: prenotando ora potrete fruire di sconti (per noleggi di almeno 15
tazioni riservate agli ultimi modelli ancora disponibili delle passate produzioni. Potrete scegliere con calma, godendo sempre della frescura e per chi non avesse intenzione di cambiare il proprio veicolo approfittare per una visita al nostro market, sempre ricco di novità e proposte specifiche per il “mondo camperista”. (azac)
giorni) e stabilire il periodo a voi più congeniale. Ovviamente le nostre tariffe sono “all inclusive”, senza sorprese alla riconsegna. (azac)
NEWS da...
Centro Caravan Costantini Con la caravan in vacanza, fa rima… convenienza! Facendo la consueta visita alla storica azienda romana, salta subito all’occhio una peculiarità di questo centro: tra i tanti, immancabili, camper che, anche qui, non mancano di certo, notiamo un’insolita, massiccia, presenza di roulotte della Caravelair, della Sterckman, molte della Knaus e alcune della Weinsberg. Ben quattro marchi quindi, che fanno bella mostra di sé sul piazzale, per un totale di oltre una ventina di unità e se andiamo a sfogliare i cataloghi completi di tutte le succitate marche, i modelli disponibili a richiesta arrivano quasi ad un centinaio! Chi segue le pagine di questo giornale, sa che il tema caravan è stato già trattato e approfondito, ma riteniamo che oggi come non mai, con il perdurare purtroppo della crisi, sembra essere tornato di particolare interesse. Ci piace ripeterlo, anche perché l’utenza è sempre nuova e mutevole. Siamo già nel vivo della stagione delle vacanze, ma purtroppo pesanti notizie economiche arrivano da ogni dove; e ormai con la parola risparmio che sembra sia diventata la parola d’ordine di tutti gli ita-
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liani, certamente il termine “campeggio” può tornare di grande attualità. Il campeggio, in effetti, è stato certamente fin dalla sua prima diffusione di massa, negli anni ‘60, (prima si parlava quasi di “pionieri o “esploratori”) sinonimo di libertà e indipendenza, innanzitutto, ma anche di vacanza conveniente (all’epoca il termine low-cost non era ancora stato coniato) in contrapposizione con la ben più costosa formula di “albergo/ristorante”. Ciò valeva essenzialmente, per la tenda o la roulotte. Poi nel corso delle ultime decadi si è persa un po’ tale connotazione: c’è stato l’avvento dell’autocaravan in forma massiccia (dalla metà degli anni ‘80) con veicoli sempre più completi, sofisticati e costosi tanto da raggiungere i prezzi di un appartamentino di provincia. Oggi le immatricolazioni dei camper hanno subìto una vistosa contrazione (va meglio l’usato e, appunto, la caravan) e questo ci fa ricordare che proprio dai prodotti “poveri” è par tito il campeggio. Escludendo la tenda, effettivamente poco pratica, rimane la roulotte che può essere il cavallo vincente in questi periodi. Una roulotte si acquista già con poco più di 10.000 Euro (il
costo di appena un paio di lunghe vacanze per una famiglia in alberghi/ristoranti o villaggi), con costi di gestione del tutto irrisori (neanche 50 Euro annuali per l’assicurazione, meno della metà per il bollo) e una vita media lunghissima (viaggiano ancora sulle strade d’Europa roulotte con venti e più anni in perfetta efficienza e non è raro nei campeggi con uso stanziale trovarne alcune di 30 anni e più!). Pertanto anche il costo dell’ammortamento è minimo: nell’ordine di poche centinaia di euro l’anno. In caso di necessità, è facile se non immediata la rivendita (l’indigestione di camper degli ultimi anni ha lasciato poco spazio alla vendita di roulotte che adesso però, come usato, sono rare a trovarsi), subendo solo una minima svalutazione. Infine, tutte le auto di oggi (a differenza di quanto accadeva negli anni ’60 o ‘70) dispongono di motori con notevoli potenze, consentendo agevolmente il traino di una caravan anche di buone dimensioni e comfort. Come diceva un grande appassionato del plein air, “Aria di casa mia sotto ogni cielo” e –aggiungeremo noi - “…senza dover pagare né ICI né IMU” (maggiorata per le seconde case!). (vcost)
NEWS da...
Tecno Caravan Tecnocaravan: nel suo Club tutta la sua filosofia! Su queste pagine ci siamo soffermati spesso sullo spirito con cui Tecno Caravan, per mano del suo titolare Claudio Clementini, propone il tema della vacanza “open air”. Una dedizio-
100° RADUNO T.C.C.L Parma e Castelli del Parmense 28 aprile – 1° maggio 2012 Per il 100° raduno è difficile dare una definizione che possa esprimere con una sola parola l’atmosfera di grande cordialità di tanti soci insieme, il piacere di rivedere tanti camperisti del nostro Club convenuti a tanti chilometri da Roma per partecipare a questo evento. Ecco una breve sintesi dei suoi aspetti salienti (la versione integrale è sul sito www.tccl.it): area sosta: agli organizzatori va dato atto delle ottime scelte effettuate a cominciare dal parcheggio presso la Corte di Giarola, nel verde e nella tranquillità del Parco fluviale del Taro. Una sistemazione più bella non la si 16
ne ultra trentennale che ha sposato valori impor tanti quali l’amicizia, l’amore per la conoscenza e per la natura, abbinati però al grande rigore organizzativo e alla professionalità, che fanno di Tecno Caravan il più importante concessionario Laika a livello europeo. La creazione del TCCL, il
club appunto, è la sintesi di questa impostazione. E, insieme ai successi commerciali, il TCCL ha raggiunto a sua volta traguardi impensabili: 25 anni di attività fino ad arrivare al 100° raduno! Proprio a quest’ultimo vogliamo dedicare lo spazio che merita. Auguri TCCL!
ricordava dai tempi della Reggia di Caserta o di Mantova;
parmigiano dop, ma ciò che più ha stupito i partecipanti sono stati i locali dove sono stoccate migliaia di forme di formaggio per la stagionatura in altissime colonne; uno spettaco-
il parmigiano reggiano: presso il caseificio “La Traversetolese” ci è stata mostrata la catena di produzione del
Il caseificio “La Traversetolese”
Nel castello di Torrechiara lo per noi inconsueto e davvero stupefacente;
infiammarono gli animi degli italiani nel Risorgimento;
castelli parmensi: la visita all’imponente castello di Torrechiara;
alcuni siti storici di Parma città: sicuramente la suggestione maggiore è stata quella del Teatro, fatto costruire dai Farnese nel sec. XVII, interamente in legno, sul modello del Teatro Olimpico di Vicenza, che abbiamo visitato l’anno passato;
Parma centro: visita imperdibile del Duomo, del Battistero, della Chiesa della Madonna della Steccata, la chiesa di S. Giovanni Evangelista, dottamente illustrate dalla nostra guida dr.ssa Maria Teresa Alinovi, attentamente seguita da tutti i soci. Visita al Teatro Regio: tempio italiano della lirica, uno dei più bei teatri nazionali, conosciuto in tutto il mondo, è stato anche per i non appassionati, una vera chicca; la visita è stata possibile grazie alla gentile concessione al nostro Club da parte del Comune di Parma;
siti celebri della provincia di Parma: la Rocca Sanvitale a Fontanellato, contenente alcuni magnifici affreschi del Parmigianino, la Rocca di Soragna, dove ancora abitano i principi Meli Lupi. Da qui, ci siamo diretti a Roncole Verdi, per vedere la casa natale del nostro grande Giuseppe Verdi, poi a Busseto, dove il maestro compose le sue celebri melodie che gli conquistarono la fama mondiale e
Associazione Arma Aeronautica: la cosa più simpatica, anche perché inaspettata, è stata l’accoglienza preparata dal socio Alberto Bianchi nella sede dell’Associazione Arma Aeronautica, dove il presidente Claudio Bernardini e alcuni membri dell’Associazione stessa hanno allestito un ricco buffet per ospitarci al meglio. Una grande cordialità ha contraddistinto il momento, terminato con i saluti di ri-
brindisi di benvenuto seguito da una cenetta nel Ristorante della Corte. Non è mancato nulla ed il divertimento è stato grande per tutti;
Teatro Regio
Busseto to, il brindisi preceduto dal triplice e unanime grido dell’Aeronautica Militare “Gheregheghez! Ghez!”, lo scambio di gagliardetti e il regalo dei cappellini della loro Associazione ai nostri soci. Il 100° raduno si è così sciolto ufficialmente il giorno successivo il 1° maggio. Fin dal primo mattino alcuni camper, dopo ampi saluti, arrivederci e ringraziamenti, hanno preso la via del rientro. Alla spicciolata hanno seguito gli altri. Un gruppo d’irriducibili (15 equipaggi) si è invece trattenuto fino al giorno successivo, ospitati con i loro camper nientemeno che all’interno della Corte di Giarola. Coadiuvati dall’equipaggio di casa, Alberto e Franca, è stata organizzata una tavolata per il pranzo del 1° maggio nella vicina Azienda agricola Ca’ Nova, e a sera, una goliardica cena sotto i portici della Corte, per concludere in bellezza questa manifestazione. Dino Capodiferro Socio collaboratore del Consiglio Direttivo del T.C.C.L. Presso l’Associazione Arma Aeronautica
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Area Camper Considerazioni Allo stato attuale delle cose, parlare di economia florida è un po’ come parlare dell’esistenza di ulteriori forme di vita civilizzata sugli altri pianeti del sistema solare. Ed è chiaro che questa condizione ci influenzi in quanto la si respira ogni qualvolta si esce di casa. Ma quando si rimane dentro di essa, è dato di fatto, che ritrovare quell’equilibrio che soltanto il clima familiare riesce a donare, risulti decisamente più facile. È questo il pensiero, seppur banale, che ci fa credere che la voglia di camper è ancora viva in tutte quelle persone alla ricerca del “evasione casalinga”. Noi di Area Camper pensiamo alla possibilità di far rimanere i nostri clienti sempre nell’ambiente a loro più caro in modo che, ad ogni apertura della porta del proprio veicolo, che sia esso un Arca, un Dethleffs o un Niesmann+Bischoff, lo scenario di fronte non avrà le connotazioni dell’ennesima grigia giornata di stress, ma di una giornata all’aria aperta e con l’ulteriore possibilità di avere la completa libertà di cambiare in qualsiasi momento quello scenario a piacimento, sia esso di una spiaggia assolata, un sentiero di montagna, un boschetto di collina o di una splendida città d’arte. Mi sembra chiaro non stia dicendo
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nulla di nuovo per il camperista di lungo corso che, credo, potrà soltanto confermare la nostra tesi. Questo discorso risulterebbe, quindi, più d’impatto per il novizio, che spesso fa capolino nelle nostra concessionaria spinto da quella che ho definito come libertà casalinga. Ad oggi però mi rivolgo anche a quella categoria di camperisti esperti e non, che per varie vicissitudini, spesso (troppo spesso…) legate a fattori economico/finanziari, iniziano a pensare di disfarsi della propria casa viaggiante. Spesso, da operatori del settore, ci troviamo di fronte una persona decisamente afflitta dal pensiero di vendere il proprio fidato compagno di avventure, offuscato dalla psicosi della monetizzazione da crisi, non monetizzando però il fattore affettivo, senza poi rendersi conto che la crisi recessiva che stiamo vivendo, soltanto nei casi più disperati (ce ne sono e non mi rivolgo ad essi, ci mancherebbe) dovrebbe intaccare quelli che sono i nostri bisogni. Disfarsi della propria evasione per? Concedersi una settimana di villaggio vacanze? Finire in chissà quale albergo da 4/5 stelle paventate, per ritrovarsi in strutture che poco lasciano spazio allo spirito d’avventura? Mettiamo ciò a confronto con la possibilità, invece, di avere a disposizione un veicolo ricreazionale di
qualità e di una struttura sempre vicina ai propri clienti, ricreando anche in concessionaria quello spirito di famiglia allargata che tanto è avvezza alla nostra cultura. A partire dal settore vendite fino ad arrivare all’officina, in Area Camper per politica aziendale, i clienti troveranno sempre un clima amichevole ed intimistico respirando così, anche semplicemente nei momenti di idea vacanziera, di preparazione ad essa o di totale start-up, quell’assoluto senso libertino di serenità. Potrò sembrare forse troppo di parte, ma lasciateci padroni di pensare che la libertà sia impagabile, soprattutto vivendola tra le pareti della propria casa, soprattutto in un periodo nel quale essa, la libertà, sembrerebbe più utopica che reale. Siamo per il cambiamento, ma che sia atto al miglioramento. Non cambiamo quindi il nostro modo di intendere la vacanza, magari, c’è solo bisogno di rinnovarla un po’. Ed è anche per questo che c’è Area Camper. (glat)
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Nuova Riviera “Camper caput mundi” Il camper, da sempre, suscita attrazione e curiosità nella gente. Anche chi non ha mai avuto l’occa-
sione di avvicinarsi a questo mondo è stuzzicato dall’idea che la sua casa e la sua famiglia possano spostarsi su ruote alla ricerca di una meta diversa ogni giorno. Grande successo, infatti, ha riscosso l’iniziativa dell’APC (Associazione Produttori Caravan e Camper) che, in collaborazione con il Comune di Roma e i Concessionari locali, ha esposto una serie di camper di vari marchi italiani, lo scorso sabato 28 aprile, nel cuore della Città Eterna. Nello straordinario scenario di Via dei Fori Imperiali, in bella mostra alle spalle del Campidoglio e del Vittoriano, i veicoli hanno attratto l’attenzio-
Il camper e la bicicletta: due ottimi amici La bicicletta è una splendida compagna di viaggio per le nostre gite in camper. Il suo spirito indipendente si sposa perfettamente con la libertà che respiriamo nei nostri viaggi. A tal proposito, Nuova Riviera è fiera di sponsorizzare l’Associazione onlus “Tevereinbici” (www.tevereinbici.com) che prende il suo nome dall’annuale appuntamento, organizzato tra i mesi di maggio e giugno, della risalita a tappe del fiume Tevere (450 km di cicloturismo dalla foce alla sorgente “tra riserve naturalistiche, oasi, agriturismi, musei, sapori, patrocini comunali e paesaggi mozzafiato”). La partenza, per quest’anno, è prevista sabato 2 giugno da Ostia con arrivo il 6 giugno alla sorgente sul Monte Fumaiolo nel Comune di Verghereto (FC). L’Associazione si propone di diffondere la conoscenza del territorio coniugando i valori sportivi della bicicletta con la bellezza delle risorse presenti sugli itinerari di volta in volta organizzati (riserve e oasi naturali, musei, monumenti e siti archeologici, borghi e castelli, agriturismi e sapori tipici, ecc.). In una società sempre troppo tendente alla sedentarietà e agli hobby “da divano”, è importante risvegliare in tutti noi e soprattutto nei giovani l’apprezzamento per lo sport e per una mobilità sostenibile. 20
ne di migliaia di turisti, italiani e stranieri, in visita a Roma. Ancora una volta, il Made in Italy ha riscosso consensi e acceso la voglia di turismo itinerante, anche in chi era partito solo per vedere le meraviglie della nostra Capitale. Campagna promozionale 2012 Sogni il camper ma lo hai riposto nel cassetto? Nuova Riviera invita tutti gli aspiranti camperisti a visitare la sua esposizione per scoprire le invitanti promozioni su tutta la gamma nuovo-usato. (ffrat)
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’Adriatico la separa dall’Italia, ma la Croazia, l’antica Dalmatia, è più vicina di quanto si possa immaginare, legata com’è alla nostra penisola sia sotto il profilo storicogeografico sia culturale. I complessi e tormentati scenari di questo Paese, contrassegnati da occupazioni, domini, separazioni etnico-religiose e ancora devastazioni, hanno registrato interessi politici, territoriali e mercantili anche da parte dell’Italia, con l’incontro di culture diverse e l’insediamento massiccio di nostri connazionali a partire dall’era medievale. Ecco quindi il diffondersi della lingua italiana e l’adozione di metodi e stili architettonici che hanno contraddistinto le strutture urbane e le numerose chiese, sorte come risposta a un comune culto religioso. Per questi trascorsi passeggiare sul lungo corso di Dubrovnik può indurre a immaginare di essere in una città veneta, tanti sono i caratteri architettonici di stile indistintamente veneziano che si notano, spesso segnati inoltre dal leone di San Marco. Uscita dalla tragica parentesi della guerra degli anni novanta, che ha mutato l’aspetto istituzionale e la fisionomia territoriale dell’ex Yugoslavia cui apparteneva, rimarginate le ferite e ricostruito ciò che era stato distrutto, la Croazia oggi rappresenta una nazione politicamente stabile, in continua crescita e protesa verso l’Ue, ma soprattutto ben avviata a essere una validissima meta turistica. La grande attrazione è rappresentata dal mare straordinariamente azzurro e limpido, qualità quest’ultima dovuta ai freddi venti di bora, che se talvolta flagellano le coste provocando mare agitato con onde di tre metri, favoriscono il particolare processo “rigenerante” dell’acqua, rendendola cristallina. Uno sviluppo costiero di oltre 1500 chilometri offre città, paesi e isole d’incomparabile bellezza, dove la natura si fonde perfettamente con l’eleganza delle linee architettoniche e con le strutture adatte ad ogni genere di vacanza. Indubbiamente i valori naturalistici della Croazia rappresentano un forte richiamo per il turista che oltre a coste e isole di sogno, trova nelle zone 24
Si parte! interne una natura intatta, corsi d’acqua, laghi e colline ricoperte da fitti boschi, perfettamente fruibili attraverso una capillare rete viaria. La navigabilità dei corsi d’acqua ha consentito inoltre servizi di comunicazione che collegano in alcuni casi i parchi più importanti con le località della costa. Dubrovnik, l’antica Ragusa “Chi cerca il paradiso terrestre, lo troverà a Dubrovnik”. Così George Bernard Show espresse la sua ammirazione per questa città. Raggiungiamo Dubrovnik, seconda
soltanto a Venezia per il suo patrimonio monumentale, tornando da un lungo viaggio attraverso i Balcani. L’avevamo visitata negli anni settanta, quando ancora gli eventi bellici e i loro danni non si potevano neppure immaginare. Pensavamo di non ritrovare lo splendore dell’architettura che tanto ci sorprese, facendoci quasi sentire a Venezia tanto sembrava simile. Fortunatamente, se insensata è stata la distruzione di un patrimonio artistico così notevole, tutto è stato ricostruito con cura e la città può ancora essere Patrimonio dell’Umanità (UNESCO). È sempre molto piacevole passeggiare per lo Stradùn,
Dubrovnik - lo Stradun, il salotto-passeggiata della città
Hvar - la darsena e l'Arsenale su piazza S.Stefano l’elegante via lastricata che attraversa la parte vecchia della città da Porta Pile al mare, su cui confluiscono stretti vicoli a gradoni che dall’alto appaiono come fili di ragnatela. Nella stagione estiva eventi folcloristici e appuntamenti di artisti di varia nazionalità si alternano a mostre, rassegne e spettacoli di strada. L’atmosfera gioiosa e vacanziera della città è già un intrattenimento, cui può aggiungersi il piacere della sosta presso i numerosi bar e ristorantini all’aperto per gustare piatti locali e internazionali. Nella serata saliamo a bordo di un’imbarcazione tipica per vedere dal mare la cerchia delle mura e la città antica nel suggestivo risalto dell’illuminazione notturna.
fre coste e spiagge bellissime, cui si uniscono edifici e chiese in stile veneto di straordinaria eleganza. Piacevole il colpo d’occhio del “mandracchio” veneziano, minuscolo bacino di mare colmo di barche davanti all’Arsenale e la lunga piazza (Pjaca) su cui si affaccia la cattedrale di Santo Stefano (Sv. Stjepan). La Fortezza Spagnola prospetta sul suggestivo scenario della cittadina con i caratteristici tetti rossi delle case articolate sul lungo-
Hvar, l’isola dal profumo di lavanda Ripresa la strada litoranea E65, traghettiamo in circa mezzora per Hvar, l’italiana Lésina, importante centro veneziano nel XII secolo, famosa per i suoi vigneti e per la lavanda che cresce spontanea profumando tutta l’isola, considerata la più assolata dell’Adriatico. Frequentatissimo centro turistico, è persino collegata direttamente con l’Italia con un servizio di aliscafi e of26
Krka a passeggio sulla cascata
mare. A Hvar abbiamo mangiato una zuppa di pesce eccezionale, il “brodet”, e ogni riferimento al dialetto veneziano non è casuale… Spalato, Primošten e il Parco Nazionale di Krka Da Hvar una tranquilla traversata di circa due ore, passando tra le isole di Braˇc (Brazza) e Šolta vicinissime tra
Riflessi sul fiume Krka loro, la prima di grande affluenza turistica, la seconda inesplicabilmente poco conosciuta, ci fa trascorrere una piacevole mattinata sul ponte prendisole della nave tra cielo e mare. Giunti a Spalato ci dirigiamo verso il nucleo antico della città intorno all’imponente palazzo di Diocleziano che testimonia la presenza romana nel passato. Il centro storico si distingue per i frequenti accostamenti di
Spalato 28
stili architettonici gotici, barocchi, di scuola veneta e locale in un’incredibile fusione tra le più originali presenti in tutta l’ex Yugoslavia. La città meriterebbe una visita più approfondita ma ci attende l’incontro con amici a Primošten presso il campeggio Adriatic, uno dei più noti di tutta la Croazia. Da qui ci recheremo nel Parco di Krka (Cherca) con le fantastiche cascate.
Il nucleo di Primošten ha una realtà tutta sua. All’origine l’abitato sorgeva su un’isola, collegata alla terraferma da un ponte levatoio che nella metà del Cinquecento fu sostituito con un terrapieno per unire definitivamente l’isola alla costa. Il piccolo centro offre un’immagine indimenticabile con le case che cingono la parrocchiale di San Giorgio e le sue spiagge frequentatissime, mentre sull’acqua sono alla
Zara - merlettaie sulla via fonda yacht, motoscafi e gommoni. Un veloce servizio di motobarche turistiche porta alle cascate di Krka (raggiungibili anche via terra), con incluso nel prezzo il pranzo a base di pesce e un piacevole intrattenimento musicale con canzoni ovviamente in croato, che se pur incomprensibile, fa cogliere facilmente la piacevole melodia. La lingua croata è certamente
difficile essendo di ceppo slavo, ma tra le persone anziane si può trovare ancora chi parla l’italiano, mentre tra i giovani e nelle strutture turistiche sono comunemente parlati inglese e tedesco. C’è poi il linguaggio dei gesti che ben distingue ogni italiano… Il Parco Nazionale di Krka inizia dall’estuario del fiume omonimo, si risale sino alla splendida cascata Skradin-
Il Maraschino, il liquore che piaceva ai re È un liquore agrodolce ottenuto dalla spremitura delle ciliegie Maraska, originarie della città croata omonima e di Zara. Pressate quelle mature con alcune foglie e rametti, il liquido ottenuto è lasciato a fermentare, distillato e invecchiato. Dopo l’aggiunta di zucchero, è imbottigliato e posto in commercio con il nome di Maraschino, liquore molto apprezzato dalle corti europee sin dagli inizi del Settecento. Un italiano, Girolamo Luxardo, nel 1821 aprì una distilleria per 30
la produzione del Maraschino a Zara, che rimase distrutta dai bombardamenti alleati del 1943. Ancora adesso, a Zara, esiste una distilleria della famiglia Luxardo con il nome di Maraska.
ski buk, alta 45 metri con numerosi salti e una notevole portata d’acqua. Lo spettacolo e il fragore sono assicurati, come pure è piacevole bagnarsi nelle sue fresche acque, in un contorno di boschi di alto fusto attraversati da sentieri segnati. Zara, l’antica Jadera romana Con i nostri camper, al solito sicuri e veloci, proseguiamo sulla costa croata e giungiamo a Zara (Zadar). La città nel passato si estendeva su un isolotto protetto da mura che ancor oggi racchiudono il centro storico, cuore pulsante cittadino con un grande patrimonio monumentale, e le architetture più belle e antiche. È una città votata al turismo con il porto che collega le isole vicine e le altre città dell’Adriatico. Anche qui ci si sente quasi a casa, a prescindere dalla vicinanza con le coste italiane. La città ha visto un forte insediamento italiano dal 1400, quando fu assegnata alla Serenissima, diventando una rocca-
INFO In Croazia la sosta libera non è permessa, pertanto occorre pernottare nei campeggi, notoriamente ben attrezzati o in parcheggi custoditi a pagamento. L’Ente Turistico Croato (Roma e Milano) fornisce ampia documentazione e la lista di tutti i campeggi. Le carte di credito possono non essere accettate in alcuni servizi. Numerosi i bancomat. La moneta è la Kuna (1,00 €/7,50 Kn – Gasolio 10,30 Kn/lt – INA Aprile 2012).
Due tipici piatti di pesce croati. Sopra, scampi alla buzara; Sotto, un antipasto di frutti di mare forte contro le invasioni turche. Come la maggior parte delle città croate, è stata sotto l’Austria, per un breve periodo sotto Napoleone e infine dal 1920 è passata all’Italia fino al 1943. Non è difficile, per questo, trovare persone anziane che parlano un buon italiano; come esperienza personale, ho parlato con una signora che ha confessato con gli occhi lucidi di aver imparato prima la nostra lingua e poi il croato: chissà quanti difficili momenti vissuti dietro quella commozione! Dalla parte nuova della città si passa a quella racchiusa dalle mura attraverso un ponte pedonale, di grande effetto con l’illuminazione serale, entrando tra vicoli, piazze (Piazza della Loggia), slarghi e monumenti di vari stili ed epoche fino all’ariosa Piazza delle Erbe, dove si erge la bella chiesa di S. Donato con il suo campanile (salita con vista panoramica!) e quella di Santa Maria. L’artigianato locale, ben espresso dalle anziane merlettaie, è un’altra attrattiva dei turisti insieme con un insolito organo marino sul lungomare.
Krk e il rientro in Italia Siamo sulla strada del ritorno, ma non ci facciamo sfuggire una veloce visita a Krk, isola di difficile pronuncia (la nostra Veglia), bellissima con il suo centro che si affaccia su un mare che non ha nulla da invidiare a quello sinora visto. Un ponte a pedaggio la unisce alla costa. Qui passeremo l’ultima notte in Croazia. A spasso per i suoi vicoli, visitiamo il Museo del Mare, dove un ex ufficiale della marina militare croata presenta con criteri cronologica vari reperti che ricordano attrezzature ed esperienze vissute in mare. Grazie al suo perfetto italiano, restiamo in piacevole conversazione per buona parte del pomeriggio. Dall’aspetto apparentemente severo e riservato, si scioglie nel suo italiano con inflessione veneta, tipica dei croati, raccontandoci trascorsi personali, per salutarci poi con una calorosa stretta di mano, che ci fa apprezzare senza riserbo la gente croata che non è stata certamente risparmiata dagli eventi storici spesso tragi-
Campeggi: Dubrovnik (Ragusa) Autokamp Solitudo, Vetroslava Lisinskog 17 GPS: 42,66132°N 18,07232°E Hvar Camp Milna GPS: 43,16257°N 16,48676°E Primošten Autokamp Adriatik, Bana Josipa Jelacica 17 GPS: 43,60689°N 15,92179°E Zadar (Zara) Camping Borik Majstora Radovana 7 GPS: 44,13494°N 15,21263°E Krk Park custodito a pagamento sul porto La Croazia si può raggiungere via terra passando da Trieste o via mare utilizzando i numerosi traghetti/aliscafi da Venezia, Ancona, Pescara, Bari con Zara, Spalato, Hvar, Dubrovnik. Alcune tratte sono stagionali.
ci. Il giorno dopo si riparte ed eccoci di nuovo in Italia, a Trieste. Gente talvolta burbera ma sempre ospitale, un mare meraviglioso, una natura incontaminata, una cucina deliziosa dove si ritrovano i nostri sapori, fanno sentire il desiderio di ritornare. Dovidenja, Hrvatska! (arrivederci, Croazia!) 31
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L’acquedotto
Palazzo baronale con la Fontana del Leone
Chiesa di San Rocco 36
e c’è un luogo, dove storia e leggenda si confondono in un clima d’incertezza, questo è Monterano Antica, abbandonata alla fine del Settecento, conosciuta come la “città morta” o “Monteranaccio”, come la chiamano i canalesi d’oggi. Più si legge, più si cerca di sapere, di capire, più si resta confusi. Accettare che per paura si possa lasciare per sempre la propria casa, la terra dove si è nati, dove si sono fatti i primi passi, credere che tutto questo sia possibile, è ben difficile. Eppure Monterano Antica fu abbandonata due secoli fa dai suoi abitanti per il timore di essere uccisi a causa di uno sgarbo fatto ai vicini tolfani, ai quali non vollero far usare la ruota del mulino per macinare il grano raccolto, risorsa alimentare indispensabile quando fame e malaria camminano a braccetto come allora. È dunque una storia di ritorsione, di vendetta, del più forte che prevarica il più debole, con i soldati francesi di stanza a Tolfa che si fanno giustizieri a danno dei monteranesi, che incapaci di organizzare una difesa fuggono, lasciando il paese già decimato dalla malaria . Siamo nel 1799 e una volta lontani, i monteranesi non torneranno più, stanchi del posto diventato ormai insalubre, inospitale e soprattutto insicuro. Le case vanno in rovina, le poche strutture di valore sono depredate dai vandali e il resto lo fa il tempo e l’incuria. Oggi Monterano Antica è una “bella” città morta, che ostenta ancora architetture importanti, pur se diroccate, alcune delle quali portano la firma di Gian Lorenzo Bernini. Il luogo appare come sospeso nel tempo. Tra i ruderi ricoperti dall’edera e dai rami degli alberi, ci si aspetta di incontrare un vecchio sulla porta di casa o un ragazzino scalzo con i vestiti del ‘700, certamente privo di merletti o scarpine col tacco, che porta al pascolo una capretta. L’antico centro è a meno di settanta chilometri da Roma, a cavallo tra i Monti Sabatini e le colline della Tolfa, zona dagli ambienti aspri, alternati ad ampi pianori, che annunciano la selvaggia Maremma. A una manciata di chilometri, Canale Monterano, accogliente e ospitale con le sue trattorie
dove si mangiano ancora cose semplici e genuine. Tutto il territorio costituisce la Riser va Naturale di Monterano, invitante palestra per chi pratica trekking e per chi ama camminare in luoghi dove la natura riesce ancora a esprimersi con fitti boschi, corsi d’acqua e colline, habitat ideale di tassi, cinghiali, lepri, aironi, martin pescatori, nibbi, poiane, barbagianni e gruccioni, che si possono incontrare tra la cospicua fauna locale. Tra le rovine della città morta, spicca fra tutte la chiesa di San Bonaventura con l’annesso convento e la fontana ottagonale davanti ad essa, copia di quella originale portata a Canale Monterano. La struttura della chiesa senza tetto ospita un albero d’alto fusto, prepotentemente rigoglioso tra le mura diroccate, e guarda un ampio pianoro che si raggiunge dal sentiero d’ingresso, creando una vista di grande effetto, suggestivo anticipo degli altri ruderi. Lasciando alle spalle la chiesa, superato un breve dislivello e piegando a destra, si passa attraverso un varco, una volta una delle tre porte d’accesso del paese. Si arriva così al Palazzo Baronale con il leone (originale presso Canale Monterano) che troneggia dall’alto di una parete del palazzo stesso sulla vasca di una fontana, che all’origine si riempiva con l’acqua che cadeva da una zampa dell’animale (Fontana del Leone). Vicine al palazzo, le rovine della chiesa di S. Rocco, che mantiene la sua struttura pur senza tetto con una interessante fuga di archi. Davanti al palazzo, ciò che resta della Cattedrale di Santa Maria Assunta e altre rovine tra il verde della vegetazione che fa da cornice a mura crollate e archi ancora in piedi. Da qui si può riscendere passando attraverso Porta Gradella, ancora perfettamente integra, lungo il pendio ricoperto da basolato romano. Monterano sorge su antiche strutture etrusche e le grotte di allora erano utilizzate per conservare scorte alimentari e soprattutto l’ottimo vino che producevano i monteranesi, l’Alicante, presente persino sulle tavole dei papi. Varie famiglie nobili si alternarono nella proprietà del feudo tra le quali gli Altieri e gli Orsini, ma nes-
Porta Gradella
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Colori intorno a Monterano Antica
suno, né papi, né nobili si adoperarono a favore della ricostruzione della città, distrutta e incendiata dalle truppe francesi-borboniche. Inutili le richieste dei due monaci, unici rientrati dopo la fuga di tutti gli abitanti, che insistevano per ricostruire Monterano, scomparsi i quali, la città cadde inesorabilmente in rovina. Da ricordare che le rovine costituirono un set cinematografico per i film “Ben Hur”, “Brancaleone alle crociate” e “Il Marchese del Grillo”. Terminata la visita, si può approfittare, nei pressi della chiesa di S. Bonaventura, delle due ampie tavole con panche all’ombra di una quercia per una piacevole colazione al sacco o, meglio ancora, per una grigliata improvvisata, sempre con le dovute cautele, per tornare poi ai camper facendo a ritroso la bella camminata fatta per visitare questo interessante luogo poco lontano da Roma.
INFO
Fontanile 38
Monterano Antica, inserita nella Riserva Naturale di Monterano, si raggiunge da Canale Monterano, piccolo centro a pochi chilometri da Manziana. Per portarsi in zona, partendo da Roma, ci sono due possibilità: arrivare a Tolfa dall’Aurelia, proseguendo e seguendo le indicazioni oppure attraverso la Braccianese superando Manziana e seguendo poi le indicazioni per la Riserva Naturale di Monterano. Le vie di accesso alla Riserva/Parco sono strette e impervie, pertanto è necessario lasciare il camper in uno dei due parcheggi indicati, proseguire a piedi o in mountain-bike seguendo le indicazioni. Due le possibilità di sosta: Maneggio Caino, SP BraccianeseClaudia km 34 (area di sosta con servizi, pic-nic, barbecue) tel. 069964137 Canale Monterano, Park comunale c/o Centro Visite Riserva/Parco Naturale Monterano (solo pozzetto) tel. 069962724, GPS 42,13764°N 12,10320°E
La spiaggia di Sperlonga
Colori e luci di Sperlonga
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a lunga e profonda spiaggia di Sperlonga, caratteristico paese arroccato sulla costa meridionale laziale, offre sole e acque cristalline in una cornice di bellezza unica e rappresenta l’espressione più forte di questa località marina, frequentata per la mitezza del clima e per ricettività turistica. Il lungo arenile guarda il paese che si affaccia sul mare con le candide case ancora abitate da chi ha avuto la fortuna di nascere in questo paradiso. Non è comunque difficile trovare tra i suggestivi vicoli vecchie abitazioni ristrutturate, trasformate in accoglienti dimore di villeggiatura. Il piccolo borgo vive dimensioni particolari durante i periodi lontani dalle vacanze quando tranquillità e silenzio sembrano quasi irreali e nei vicoli si scoprono immagini dimenticate: gatti sonnacchiosi sugli usci, panni al sole e donne che s’intrattengono nel tipico 42
dialetto locale che ricorda quello campano, tra il profumo di alici alla sperlonghese con alloro e quello delicato della panicella, dolce tipico locale. La vivacità durante il periodo estivo è invece ben diversa. La fama di Sperlonga inizia con Roma antica. Il primo a frequentare questi luoghi fu l’imperatore Tiberio, che qui volle costruire una villa maestosa includendo nella proprietà anche una grotta naturale aperta sul mare, che arricchì con pregevoli statue. E proprio questa grotta, in latino “spelunca”, dette sicuramente il nome al paese che nel corso degli anni fu costruito sul vicino promontorio, invaso e distrutto più volte dai pirati turchi che infestavano il Mar Tirreno. Occorre giungere a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento per registrare l’inizio di un’economia agricola, accompagnata da quella della pesca. La costruzione della strada costiera
Terracina-Gaeta nel 1957 facilitò, infine, i collegamenti con il retroterra laziale, facendo guadagnare al piccolo borgo la notorietà grazie anche alla frequentazione di attori cinematografici, tra cui, il più assiduo, Raf Vallone che costruì, novello Tiberio, una villa proprio davanti alla splendida spiaggia sotto il paese. Grande attrattiva della zona è rappresentata dal Museo Archeologico di Sperlonga (1960) che raccoglie alcuni importanti reperti recuperati nella villa di Tiberio, quasi certamente degli stessi autori del gruppo del Laocoonte, che testimoniano la conoscenza del mito di Ulisse sin dall’età antica. Altra caratteristica della costa sono le torri che furono edificate per controllare gli attacchi dal mare, in particolare quelli dei pericolosi e sanguinari pirati turchi che una volta sbarcati rappresentavano una seria mi-
naccia per le popolazioni del litorale e dell’interno. Nella necessità di realizzare punti strategici di avvistamento elevati sul mare furono costruite la Torre Centrale, a ridosso del paese e ridotta ormai a un rudere, e quelle del Nibbio, di Capovento e Truglia, proprio sotto l’abitato. Quest’ultima, devastata più volte dalle invasioni piratesche, ricostruita, fu sede poi di un presidio della Guardia di Finanza sino al 1969. Attualmente ospita il Centro Educazione dell’Ambiente Marino del Parco Naturale Regionale “Riviera d’Ulisse”. Le spiagge facilmente raggiungibili con strade litoranee hanno sempre raccolto molto successo tra gli amanti del sole e del mare. Superata Terracina in direzione Sud, inizia la lunga teoria di arenili (Fontana, Canzatora, Salette, Bonifica) che arrivano sino al borgo marinaro, per superarlo con la spiaggia di Angolo, la più bella e la più frequentata. Tra spiagge piccole e grandi, alcune quasi inaccessibili da terra, si giunge a quella di San’AgostiSperlonga a lato Scorcio; sotto Terrazze sul mare
Passeggiando tra i suggestivi vicoli di Sperlonga no, lunga ma poco profonda, per arrivare infine a Gaeta con il caratteristico Borgo Antico. Di particolare bellezza il panorama dal mare e se ne accorge chi a bordo di natanti a remi, a vela o a motore può osservare la costa che precipita in acqua. La pesca come in molti altre parti non è più abbondante come una volta, ma il piacere della vista ben ripaga l’impossibilità di riempire il retino e i fondali offrono sempre colori vivaci agli appassionati di fotografia subacquea. Sempre in barca, procedendo verso Gaeta, si possono raggiungere minuscole calette, spesso
Le bianche case di Sperlonga viste dal mare 44
solitarie e non raggiungibili altrimenti, come pure la famosa Grotta delle Bambole, una delle più visitate di tutta la zona. A sera, dalla terrazza di Sperlonga si potrà assistere allo spettacolo naturale della spiaggia illuminata dagli ultimi raggi del sole, concludendo la giornata in uno dei locali tipici della pittoresca piazzetta tra musica e prelibatezze varie o si potrà scendere a Sperlonga Mare per una lunga passeggiata sul lungomare. E per chi non si vuole allontanare dal camper? Il campeggio dove sostiamo può offrire altri intrattenimenti e saremo inoltre a due passi da questo mare, rimasto ancora azzurro. Dalla spiaggia di Sperlonga con il cielo limpido si scorgono perfettamente le isole Pontine, che sembrano galleggiare all’orizzonte. Pensare di raggiungerle è pressoché scontato, anche se in zona si dice che quando Ponza e le sue gemelle sono visibili, il tempo e il mare peggiorano o quanto meno pioverà. Per esperienza possiamo dire che non sempre questa previsione locale è attendibile, ma certamente ha un fondo di verità. Da Terracina, lontana una ventina di chilometri, è facile raggiungere Ponza utilizzando il traghetto che impiega circa due ore e mezza (linea annuale) per regalarci un’altra chicca di Sperlonga. Potremmo anche cambiare sosta, fermandoci in uno dei campeggi nei pressi di Terracina.
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Chiaia di Luna, Ponza
Ponza, isola di sogno
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a storia di Ponza si perde nella notte dei tempi. Collegata alla penisola attraverso una sottile striscia di terra che la univa anche alle altre isole pontine, questa stessa striscia fu inghiottita dal mare da movimenti tellurici. Già nota nell’antica Roma come buona parte del territorio pontino, ospitò importanti personaggi romani per essere poi abbandonata per la vulnerabilità nei confronti di scorribande e invasioni turche e appartenere poi, una volta ripopolata, al Regno di Napoli. Durante il Ventennio fu utilizzata come colonia penale per i dissidenti del regime e finalmente dopo gli eventi bellici, tornò ad essere la meraviglio46
sa isola che tuttora è, in grado di offrire ottime attrezzature per chi ama le vacanze di mare, ma, purtroppo per noi, non è consentito trasportarvi camper… Giungendo dal mare, il colpo d’occhio delle case sul porto con i loro intensi colori suggella un ricordo indimenticabile, come pure scendere a terra tra il profumo del mare e le piante in fiore, immersi nell’atmosfera festaiola che sempre aleggia sull’isola. I luoghi di visita offriranno ancora l’imbarazzo della scelta, anche se dissesti geologici hanno costretto a chiudere per sicurezza una delle spiagge più belle forse al mondo, quella di Chiaia di Luna, bella già solo per l’armonia del suo nome.
Il Royal Clipper, sulle acque di Ponza
Sulla costa, Ponza Innumerevoli le possibilità di noleggiare una barca o un gommone con o senza timoniere per allontanarsi da Ponza e bagnarsi al largo in un mare incredibilmente pulito e azzurro, spingendosi fino a Palmarola o più lontano a Zannone. Da Ponza il panorama verso la costa sarà veramente mozzafiato!
È necessario allontanarsi molto da Roma e dall’Italia, dunque? Le esperienze di viaggi lontani sono irripetibili, ma non vanno dimenticate le innumerevoli possibilità di visitare anche per la seconda volta luoghi magici a portata di… camper, senza investire fortune in consumi e macinare migliaia di chilometri.
INFO Sperlonga dista da Roma 120 km ca., si raggiunge attraverso la “Pontina” e la “Flacca”. Tutta la zona è molto frequentata per la varietà dei luoghi e, pur se i campeggi nella zona sono numerosi, si consiglia prenotare per soste nel periodo estivo. La fruibilità è garantita fuori stagione, momento in cui si possono apprezzare al meglio luoghi e servizi vari. Camping “Nord Sud” via Flacca km 15,500 Sperlonga LT, GPS 41,25510°N 13,44620°E piazzola (camper + 2 persone + 220V): € 28/48 (secondo periodo), aperto dal 30/03, 31/10 Motonave SNAP Terracina/Ponza e viceversa (servizio annuale), tempo: 2 ore e 30 min. ca. Info/prenotazioni/biglietti: Terracina/Ponza 0814203538 3483706673
Un insolito scoglio dell'isola, Ponza 47
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ncredibile come un paese così piccolo, raggiungibile fino ai primi anni del Novecento solo a dorso di mulo, abbia destato l’interesse di artisti famosi, attratti da un pugno di case arroccate su uno sperone dove hanno trovato l’ispirazione per esprimere la loro arte. Siamo in provincia di Roma (Cervara è il paese più alto con i suoi 1053 mt), nella Valle dell’Aniene, dove incontriamo molti altri caratteristici paesi, ricchi di storia e di arte e, proprio perché a pochi chilometri da Roma, frequentati nel passato da vari artisti alla ricerca di luoghi tranquilli e suggestivi dove trovare spunti paesaggistici e tratti somatici da ritrarre. Tivoli, Subiaco, San Polo, Vicovaro, Anticoli, quest’ultimo ritenuto culla delle donne laziali più belle, sono soltanto alcuni dei paesi della valle, ancor oggi centri molto frequentati. Il nome Cervara sembra derivi dai numerosi cervi presenti un tempo nella zona adatta per la sua asperità a questi agili ungulati. Agli inizi dell’Ottocento, forse con un passaparola, alcuni artisti giunsero a Cervara, scegliendola persino come dimora e iniziarono a ritrarre angoli e scorci offerti da queste case scoscese su ampi panorami. Fu così che pittori italiani e stranieri realizzarono pitture famose tra cui si distingue “Les Cèrvaroles”, tela conservata nel museo d’Orsay di Parigi, di Ernest Hèbert, maestro francese che trascorse molti anni a Cervara. Molti furono i pittori presenti per un periodo della loro vita nel paese: Adrian Richter, Samuel Morse (proprio l’inventore dell’omonimo alfabeto), Sante Monachesi, Domenico Purificato, Aldo Riso, cui si aggiunsero alcuni letterati che lasciarono segni del loro passaggio. Ecco quindi le testimonianze in versi sui muri delle case, sulle ripide scalinate, nei sottoarchi da parte di Ungaretti, Accocca, Bugatti e Pasolini, mentre Ennio Morricone ha lasciato sui muri lo spartito di “Passacaglia per Cervara”. La natura del paese ha ispirato anche Sergio Leone, indimenticabile regista di film western all’italiana, con i panorami circostanti per ambientare alcuni film. Tutti validi motivi questi che si aggiungono alla singolare realtà del pic-
I tetti di Cervara colo paese che vive nella sua atmosfera magica che fece guadagnare a Cervara l’attributo di “paese ideale”, un premio assegnato a centri con meno di 1000 abitanti, in grado di garantire un giusto rapporto tra villaggio e ambiente, abitati per tutto l’arco dell’anno e di assoluto interesse turistico. Cervara dista da Roma 70 km circa e si raggiunge percorrendo per un tratto l’A/24, la Tibur tina e poi la Panoramica sino al piazzale immediatamente sotto il centro abitato.
La visita sarà una continua sorpresa, anzitutto per la bellezza dei panorami e per la struttura insolita del paese che si sviluppa tutto in salita. Gli abitanti, i cervaroli, molto cordiali, dimostrano un forte spirito d’ospitalità, doti che mettono a proprio agio ogni turista. La visita all’Area Faunistica del Cervo potrà essere fatta dopo quella del paese, sostando poi in zona libera nei pressi della Locanda dell’Orso, gustando le specialità della cucina laziale. 49
Dipinti e scritte nei vicoli INFO Cervara è priva di strutture per camper, ma la sosta è consentita per il tempo della visita in Contrada Maddalena, Piazzale Giovanni XXIII (GPS: 41,98778°N 13,06779°E). Da qui una rampa di scale conduce al paese. Per visitare l’Area Faunistica del Cervo occorre riuscire dal parcheggio; al bivio a sinistra per CampaegliPrataglia, seguire le indicazioni. Area Faunistica del Cervo visite guidate su prenotazione tel. 0774.827221 e-mail: promozione.sviluppo@ simbruini.it Locanda dell’Orso GPS: 42,00517°N 13,07648°E tel. 346.6651190 e-mail: info@locandadellorso.it
Scale e muli realtà quotidiana 50
Ernest Hèbert - Les cervaroles (Museo D'Orsay Parigi)
Il mare di Piscinas Cercando l’area di sosta
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a nostra meta era Piscinas, località della splendida Sardegna, dove le dune si estendono nel selvaggio entroterra per qualche chilometro. La curiosità di vedere questo fantastico posto era tanta perché dai racconti di chi ci era stato, dall’enfasi profusa nella descrizione, senz’altro doveva essere un luogo eccezionale, quanto meno suggestivo. Così superata Marina di Arbus, l’ultima località abitata, la strada costiera faceva intendere che effettivamente ci s’inoltrava in un luogo “selvaggio” con poche costruzioni peraltro apparentemente disabitate e una natura ancor più rigogliosa di quella già onnipresente in tutta l’isola. Quando la stretta strada asfaltata divenne bianca, al primo guado, in fondo ad un discesone, mi balenò un dubbio: avrei trovato l’area sosta segnalata dalla guida? Il dubbio divenne quasi certezza 52
quando dopo un safari tra buche e pozzanghere che sembrava dovessero smontare il camper, oltrepassai un secondo guado un po’ più impegnativo anche se per nulla pericoloso.
Sulla strada per Piscinas
Finalmente un bivio con un’indicazione di parcheggio, direzione lato mare! La soffice sabbia prodotta dallo spianamento di una duna convertita a strada poco mi convinceva, costrin-
Incontri ravvicinati di “corna“ tipo …udimmo una sorta di cupo ruggito: ohibò, cosa era stato… c’era forse un leone in giro? di Amedeo Zaccari
gendomi a una perlustrazione pedestre, vista la precedente esperienza d’insabbiamento avvenuta qualche giorno prima. Cammina, cammina, ma del mare
La tipica vegetazione delle dune
non si vedeva segno. Solo dopo un paio di chilometri sotto il sole cocente ne intravidi l’azzurro orizzonte, ma dell’area di sosta nessuna traccia, anzi un bel cartello segnalava l’assoluto
divieto di campeggio! Sudatissimo e sconsolato, ritornato al camper decisi di proseguire ancora qualche centinaio di metri, nella speranza di trovare l’agognata meta, ma purtroppo nulla da fare. All’improvviso ecco spuntare un piccolo camper dei soliti tedeschi e con un po’ d’imbarazzo (io italiano che chiedevo informazioni a turisti stranieri!), chiesi se fossero a conoscenza di un luogo ove sostare. Con qualche difficoltà linguistica, stupiti, m’indicarono una tabella un po’ arrugginita e coperta dalla vegetazione: “Camping Sciopadroxiu”. “Evviva siamo salvi!”, esultai con mia moglie e mio figlio, anche loro sfiniti dal caldo e sfiduciati sulle mie doti di guida. C’eravamo passati davanti, ma la folta vegetazione o forse lo sfiancamento ci aveva occultato l’ingresso in verità nascosto e mal segnalato. Piccolo, immerso nel fitto bosco della macchia mediterranea, il campeggio era accogliente, con molte tende e pochi 53
La spiaggia camper anche perché il terreno era tutto in dislivello. A malapena riuscii a infilarmi sotto una grande sughera e in leggera pendenza: avevamo finalmente messo su il campo e veloci ci infilammo i costumi, giusto il tempo per salire sulla navetta del camping che ci portò al mare, al famoso parcheggio da me poco prima raggiunto a piedi. La spiaggia e il mare ci ripagarono della faticosa avventura e nel
La duna 54
tardo pomeriggio facemmo ritorno al camper. Oramai era l’imbrunire e quando tutti insieme ci recavamo alle docce, distintamente udimmo una sorta di cupo ruggito. Ohibò, cosa era stato… c’era forse un leone in giro? Dopo poco eccone un altro e sembrava ancora più vicino! Il pensiero corse veloce al ricordo di qualche anno addietro quando con mia moglie ci avventu-
rammo in un “camping trek” nel lontano Okawango (Africa Australe), quando al calar del sole nella boscaglia due gruppi di leoni si sfidavano in lontananza a suon di cupi lamenti, ai lati opposti della nostra misera tendina. Svelato l’arcano Ben presto l’arcano fu svelato, poiché si trattava “dell’attrattiva” del campeggio: non erano “ruggiti" ma bramiti di cervi, sardi per la precisione! Il campeggio, al centro di un’area naturalistica, il Parco Geominerario della Sardegna (Patrimonio UNESCO), era stato scelto da una colonia di ungulati come palcoscenico per le loro scorrerie notturne e, come ogni star che si rispetti, tutte le sere si facevano annunciare con i loro richiami, creando eccitazione tra tutti gli ospiti e in particolare tra i bambini e i ragazzi. Anche Edoardo, nostro figlio, allora di sette anni, era tra l’eccitato e l’impaurito e dopo una veloce cena e incalzati sempre più dai bramiti diventati più assillanti e più vicini, armati di fotocamera, ci appostammo nei pressi di un praticello che volutamente i gestori del campeggio tenevano a mo’ di pascolo proprio per i cervi. Ovviamente non eravamo soli, quasi tutto il campeggio era silenziosamente seminascosto, ma i “cornuti” quel-
Un esemplare di Cervo Sardo la sera non si fecero vedere. Stanchi e un po’ delusi, ce ne tornammo al camper e nonostante fosse in pendenza, non ci mettemmo molto ad addormentarci. Il giorno dopo, il mare e le dune impegnarono tutta la splendida mattinata, e dopo un leggero pasto e una robusta pennichella per recuperare la fatica del giorno prima, decidemmo di fare un’escursione sulle dune che separavano il camping dal mare. Il piccolo sentiero si snodava su e giù tra una lussureggiante macchia e radure sabbiose per raggiungere, non senza fatica, la sommità delle dune, vere e proprie colline dalla cui cima si poteva godere di uno spettacolo insolito e affascinante. Una vera e propria euforia si scatenò nel rotolarci sulla sabbia finissima e purissima come talco, quasi lunare! Un saltare e
giocare tra le balze, senza accorgersi che oramai era il tramonto e un bramito vicinissimo ci fece sussultare e ricordare che forse non eravamo del tutto graditi. Ritornati frettolosamente al campo, eravamo un po’ stizziti di non aver ancora visto gli autori di quei versi e così anche quella sera dopo una memorabile cena a base di “porceddu” (il gustoso maialino sardo) innaffiato con Cannonau nell’ottimo ristorante del campeggio, decidemmo di ritornare a fare la “posta”. Eravamo nascosti come il solito, quando a un tratto un sommesso vociare tra i campeggiatori assiepati indicava l’avvistamento dell’ambita preda. Corremmo tutti nella direzione indicata ma inutilmente, forse il troppo trambusto aveva spaventato gli animali e a nulla valse un’ulteriore attesa. Amareggiati e delusi ancora una volta, decidemmo di andare a dormire, anche perché l’indomani saremmo dovuti ripartire presto. Mi addormentai e naturalmente sognai cervi che lanciavano richiami di cui uno più forte degli altri da sembrare vero! Mi svegliai, erano le due del mattino, mi affacciai alla finestra del camper e alla debole luce di un lampione ecco la sagoma inconfondibile: era lui, a pochi metri dal nostro camper, un cervo maestoso!
Eccitato e completamente desto, svegliai mia moglie che saltò su dicendomi: “Ma sei matto?”. Io, bisbigliando, con una mano in segno di silenzio e l’altra indicando la finestra, le dissi: “E’ là fuori!” “Sveglia Edoardo e prendi la macchina fotografica!” Mio figlio saltò su come una molla a una velocità che mi lasciò piacevolmente sorpreso e finalmente, tutti e tre affacciati al finestrone lo vedemmo, bello, fiero e maestoso con le sue imponenti corna. Non era solo, ma in compagnia di due femmine. Ci puntarono, sicuramente avevano sentito il nostro movimento, ma poi continuarono a brucare come se nulla fosse. Ancora qualche minuto, poi d’incanto sparirono nell’oscurità. Finalmente contenti e soddisfatti, chiesi a mia moglie: “Hai fatto le foto?” Lei ci pensò un po’, poi imbarazzata, rispose “Non so, ma temo che le batterie fossero esaurite!”
INFO Camping “Sciopadroxiu - Strada Ingurtosu loc. Piscinas - Marina di Arbus (VS) Tel. 340.5724310 – 349.7707938 – campingsciopadroxiu@tiscali.it GPS 39,52504°N 8,47222°E
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La basilica con la vasca e il maestoso càntaro
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una bella domenica di marzo, di quelle che Roma regala quando l’inverno diventa soltanto un ricordo, come la neve inaspettatamente caduta quest’anno sulla capitale, che ha offerto ai romani un misto di disagi insoliti e di immagini spettacolari. Eccoci nell’ampia piazza su cui si affaccia la Basilica di Santa Cecilia per una visita guidata che ci porterà a scoprire un altro dei tesori della nostra città, lontani dal nostro amato camper, perché attratti da questa iniziativa culturale. Situata in una delle piazze più ampie di Trastevere, questa chiesa è stata più volte rimaneggiata subendo attraverso i secoli trasformazioni che hanno reso difficile riconoscerne l’impianto primario. È dedicata a Cecilia, giovane 58
cristiana del III secolo che appena sposata dichiarò al marito il suo voto di castità, invitandolo a fare altrettanto. Tra storia e leggenda si dice che
dopo la morte violenta del giovane sposo, Cecilia fu perseguitata e subì torture, ma ne uscì illesa, per essere infine decapitata, restando miracolosamente in vita per giorni. Sepolta nelle Catacombe di S. Callisto, i suoi resti furono riesumati dal papa Pasquale I e trasferiti nella cripta della basilica che il pontefice dedicò a lei. Alla fine del ‘500, la basilica fu ristrutturata e il corpo della giovane fu ritrovato ancora integro sebbene fossero passati anni dalla prima sepoltura e posto sotto l’altar maggiore. Stefano Maderno realizzò la statua di straordinaria bellezza che riproduce la vergine al momento del ritrovamento. L’opera lascia sensibilmente sorpresi, oltre che per la mirabile fattura, per l’insolita posizione del capo con la fronte rivolta verso il basso, in un atteggiamento del tutto innaturale, che fa vedere la profonda ferita inferta sul collo al momento della decapitazione, che non impedì alla Santa di restare ancora in vita per alcuni giorni. La monumentale facciata d’ingresso, edificata nel 1742, immette in un giardino con una vasca centrale, dove troneggia un imponente càntaro. L’ingresso della chiesa si apre su un portico sostenuto da colonne e architrave antichi.Al termine dell’ampia navata centrale, troviamo un ciborio, mirabile opera gotica di Arnolfo di Cambio (1293). Il catino dell’abside è arricchito per tutta la sua ampiezza da un mosaico (820 ca.) con le figure del Redentore, di S. Paolo, della Santa, di Pasquale I, di S.Pietro e dei Santi Valeriano e Agata. La basilica ospita un altro capolavo-
La statua di S. Cecilia con il collo ferito (1600-Stefano Maderno)
INFO Piazza di Santa Cecilia, 22 Roma – tel/fax 06.45492739 email: monastero@benedettinesantacecilia.it Ingresso basilica e cripta: libero (9:15/12:45 – 16/18) Affresco Cavallini: € 2,50 (10/12:30 lun/sab) La luminosa navata centrale ro artistico, venuto alla luce durante i lavori del 1900, considerato la più pregiata opera pregiottesca romana, il Giudizio Universale di Pietro Cavallini (1289-93), che è visibile entrando nel Coro della Monache del locale Monastero. Poggiato sulla controfacciata della chiesa, l’affresco si trova, purtroppo, in posizione seminascosta che non rende tutto l’onore che merita (no foto). Nei sotterranei si può visitare un vasto complesso archeologico con costruzioni che risalgono al periodo tardo-repubblicano di Roma e una cripta relativamente recente. Usciti dalla basilica, la tentazione di restare in zona è veramente forte. Siamo, infatti, nel cuore di Trastevere, nella Roma dei Papi, di Mastro Titta, di Pascarella, di Trilussa, caratterizzato da accoglienti trattorie, che una volta ospitavano bettole frequentate da avventori talvolta bonariamente spavaldi e spregiudicati. Siamo anche
Il mosaico del catino dell'abside 60
L'ingresso della basilica con il portico vicinissimi al porto di Ripa Grande sul Tevere, dove approdavano le barche provenienti da Ostia cariche di
merci di ogni genere. Ci troviamo tra vicoli pittoreschi su cui prospettano palazzetti d’epoca, alcuni dei quali eleganti dimore di stranieri, innamorati della bellezza e del colore di questo rione. La scelta del ristorante potrà essere facilitata dai nomi qualche volta originali: “Meo Patacca”, “Taverna dei Mercanti”, “Asinocotto”, “Roma Sparita” e, raggiunta l’Isola Tiberina, “Sora Lella”, scomparsa sorella di Aldo Fabrizi, dove continua la tradizione familiare della ristorazione. Siamo vicini anche al quartiere ebraico, il ghetto, altro luogo al di là del Tevere molto caratteristico. E il nostro camper? La cultura e l’amore per la nostra città questa volta reclamano la loro parte: pochi giorni ancora e saremo pronti a girare la chiave e godercelo come sempre.
Calendario Aperture/Chiusure 2012 de “I Professionisti” di Via Pontina - Roma
Inizio di stagione con le novità dal Salone di Parma
Ottobrata Romana 14 ottobre - Apertura
chiusure Santi Patroni Pietro e Paolo 29-30 giugno
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” di Via Pontina, pur aderendo ad un programma comune di marketing e di etica professionale, sono aziende autonome che rispondono direttamente del proprio operato
Ferie dal 16 al 18 agosto Alcune aziende potrebbero anticipare e/o posticipare la chiusura
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Un po’ di relax... senza schema Orizzontali: 1. Feroce sultano - A me - 2. Indica sangue nelle parole composte - Salita - 3. Fratello di Menelao - 4. Famoso brano dei Pink Floyd - C’è anche quello romano - 5. Più che desiderato - 6. Parallelo geografico a Nord e a Sud dell’equatore - Impone la fermata - 7. Nelle parole composte indica acqua - Azienda Autonoma Trasporti - 8. Incontro sul ring Nome d’uomo - Bevanda ambrata - 9. Località che contraddistingue una specie umana - 10. Esercito Italiano - Verbo che non coniuga l’ozioso - 11. Porgere - Compianto attore di nome Adolfo - 12. Passo che collega Parma a La Spezia - Pugile italiano
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Verticali: 1. Ar ticolo - Nome d‘uomo Diminutivo di Edoardo - 2. I Nabatei vi fonda- 10 rono una città - 3. Agenzia Fotografica Importante nodo ferroviario in provincia di 11 Viterbo - Lettera dell’alfabeto greco - 4. Veicolo 12 lunare - Straordinario, memorabile - 5. Cosi sia - Heavy Noise - 6. Spetta al sacerdote soluzione a pagina 72 (annerire 33 caselle) Automobile Club d’Italia - Gli elementi certi di un problema - 7. Famoso capitano di Giulio Verne - Mezzo tegame - 8. Prefisso per nuovo - Nome di donna e pianta - 9. Abbellita, decorata - Recipiente di pelle - 10. Sul tetto - Inferno inglese - 11. Avversativa - Termine familiare per bambinaia - Pronome personale - 12. Comunità Orobica Montana - Se impermeabile protegge dalla pioggia 62
Una lunga calda estate A cura di Massimo Salussolia (meteorologo)
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uesto numero di “Via col camper” arriverà sotto gli occhi dei nostri, speriamo sempre più appassionati, lettori, sicuramente alle soglie del tanto agognato periodo estivo fatto di ferie, vacanze, viaggi, sole, giornate spensierate all’aria aperta e quale migliore occasione per conoscerne di più sul caldo, inteso da un punto di vista per così dire meteorologico, che tanto, durante le nostre estati, ci siamo ormai abituati ad affrontare con paziente rassegnazione. Anche per quest’anno le previsioni per la prossima estate, da considerare sempre e comunque in linea di massima e con un grosso margine di imponderabilità vista la proiezione a lunghissima scadenza nel tempo, ci proiettano verso giornate calde ed afose nei mesi di luglio ed agosto, sulla falsariga di quanto già avvenuto nel recente passato. Sappiamo bene che a differenza delle zone desertiche e aride, ove si può registrare di norma un caldo secco e torrido ma di certo più facilmente sopportabile, alle latitudini del nostro vecchio continente europeo e soprattutto nelle zone prospicienti il “Mare nostrum”, il Mediterraneo, l’aria è sì temperata ma piena di umidità, di vapore acqueo, grandezze meteorologiche che tanto influenzano la nostra sensazione di afa e caldo opprimente. L’umidità dell’aria infatti è dovuta alla presenza di vapor d’acqua nell’atmosfera terrestre la cui concentrazione e densità è regolata della temperatura; nondimeno due processi fisici limitano l’esistenza del vapore acqueo: l’evaporazione, mediante la quale esso trae origine dalle superfici liquide della terra nonché la condensazione 64
mediante la quale esso si trasforma in goccioline liquide che formano le nebbie in prossimità del terreno e le nubi in quota, a varie altezze. La temperatura dell’aria quindi ne regola entrambi i processi e ne caratterizza gli stadi evolutivi intermedi attraverso cui il vapore passa dall’uno all’altro.
Capannina meteo
La definizione di quale grandezza può in meteorologia indicare lo stadio evolutivo del vapore? È più utile considerare una grandezza igrometrica che indichi cioè, con sufficiente immediatezza, quanto il vapore sia prossimo alla saturazione
e in grado quindi di produrre nebbie e nubi; pertanto possiamo senza ombra di dubbio trovarci in presenza di umidità relativa che rappresenta l’influenza della temperatura sulle caratteristiche fisiche del vapore e sui meccanismi dei cambiamenti di stato. L’umidità dell’aria influisce sulle sensazioni termiche del corpo umano? Nel nostro corpo le calorie prodotte in eccedenza, rispetto a quelle necessarie per mantenere costante la sua temperatura devono essere disperse nell’ambiente circostante; ciò avviene attraverso la pelle per convezione, per irraggiamento e mediante l’evaporazione del sudore. Quest’ultimo fenomeno è condizionato dall’umidità dell’aria: in assenza di vento, quanto maggiore è l’umidità relativa dell’aria che avvolge il corpo umano, tanto minore sarà l’evaporazione del sudore; quando l’umidità relativa raggiunge la percentuale massima del 100% non può esserci evaporazione. L’umidità dell’aria contrasta dunque il naturale processo attraverso il quale il nostro organismo si libera del calore posseduto in eccesso. Tutto ciò induce ad una fastidiosa sensazione di caldo che non possiamo attribuire ad un effettivo aumento della temperatura reale dell’aria a noi circostante. In presenza di vento viene favorita l’evaporazione del sudore e ciò provoca una momentanea sensazione di benessere, aumentando il flusso di calore dal corpo verso l’ambiente esterno e provocando anche una situazione di fresco apparente che però non corrisponde in realtà ad un abbassamento della temperatura dell’aria in quel momento presente. Con umidità relativa inferiore al 100% e in presenza quindi di folate di vento, il corpo umano registra, con le sue sensazioni epidermiche, una temperatura diversa da quella effettiva; solo quando vengono meno l’azione del vento e l’evaporazione del sudore esso registra lo stato termico reale.
Come si misura l’umidità dell’aria? La sua misura viene effettuata con strumenti denominati igrometri; ne esistono vari tipi, nel comune impiego meteorologico, suddivisi in: igrometri a capelli, psicrometri ed igrometri a condensazione. Può far sorridere il primo tipo, ma in effetti viene sfruttata proprio la capacità che possiedono i capelli di allungarsi all’aumentare dell’umidità relativa o di accorciarsi in caso contrario. Da un punto di vista strumentale l’igrometro a capelli è costituito da un fascio di capelli stessi fissati ad una estremità, mentre l’altra è fissata ad un sistema di amplificazione solidale con un indice che si muove sopra una scala graduata evidentemente da 0% a 100%. Gli psicrometri sono costituiti da una coppia di termometri a mercurio identici verticali e affiancati l’uno all’altro; uno dei due ha il bulbo rivestito da una guaina di garza resistente mentre lo strumento è corredato anche di un aspiratore manuale. Per effettuare la misura si bagna la garza con acqua distillata e si aziona l’aspiratore; i due termometri subiscono una ventilazione reciproca e di conseguenza il termometro con “bulbo bagnato” subisce una riduzione di temperatura dovuta all’evaporazione dell’acqua che bagna la garza; a colonnina di mercurio stabilizzata si osserva il valore della T che confrontato con quello del termometro asciutto e mediante l’uso di una appropriata scala, consentirà di apprezzare la quantità di umidità relativa. Infine, gli igrometri a condensazione si basano sulla misura della temperatura alla quale viene fatto condensare, per raffreddamento, del vapore acqueo sopra una superficie speculare. Uno strumento molto impiegato per la misura dell’umidità dell’aria è l’igrografo: esso possiede un fascetto di capelli come elemento sensibile, la cui variazione di lunghezza dovuta alla variazione di umidità viene trasmessa a un pennino scrivente su una carta millimetrata, avvolta su un tamburo rotante con un sistema ad orologeria.
Capannina meteo e palo anemometrico Qual è la loro ubicazione per un corretto rilevamento dei dati? Naturalmente, per il servizio di acquisizione dati, vengono alloggiati nella capannina meteorologica, una sorta di contenitore in legno sufficientemente aerato posto all’esterno che può contenere tutti quegli strumenti di registrazione per la meteorologia quali, oltre all’umidità, la pressione atmosferica, la temperatura dell’aria, le precipitazioni, la direzione ed intensità del vento, queste ultime grandezze con l’ausilio di un palo anemometrico posto nelle immediate vicinanze. 65
Campeggio e parcheggio Un binomio che, se non correttamente interpretato, può rovinare un’uscita o una vacanza A cura di Ugo Sarzola
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o già avuto modo di parlare della duplice natura del camper in un articolo sulla sicurezza e del fatto che, quando viene usato come autoveicolo non può e non deve essere utilizzato come abitazione e viceversa. Questo concetto lapalissiano, può essere applicato anche in altri ambiti ed è proprio da qui che riparto per parlare di altri aspetti che riguardano questo dottor Jekyll e signor Hyde: in special modo voglio parlare di un tema caldo ovvero del rapporto tra camper e codice della strada e dei concetti di parcheggio e campeggio. Camper e codice Il camper o autocaravan com’è denominato sui codici indipendentemente dalle nostre classificazioni (camper puro, mansardato, semintegrale, motorhome ecc.), è in tutto e per tutto classificato come autoveicolo e come
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tale è tenuto a rispettare tutte le regole di circolazione previste. Cer tamente viene anche poi inserito in gruppi similari in base a peso e ingombro. Proprio per questi motivi anche nel caso di parcheggio lungo la pubblica via, si dovranno semplicemente seguire tutte le regole previste per i veicoli in libera circolazione tenendo dunque conto della segnaletica orizzontale e verticale e dei dettami esistenti in quel luogo e in quel momento. Proprio per essere più chiaro possibile vorrei citare, tra virgolette, ciò che il codice recita e analizzarlo ricordando che per sosta s’intende la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente. “La sosta delle auto-caravan, dove consentita, sulla sede stradale non costituisce campeggio, attendamento e simili se l'autoveicolo non poggia sul suolo salvo che con le ruote, non
emette deflussi propri, salvo quelli del propulsore meccanico, e non occupa comunque la sede stradale in misura eccedente l'ingombro proprio dell'autoveicolo medesimo.” Parcheggio o campeggio? Non voglio iniziare con delle banalità aprendo il discorso con il divieto, riportato in altra parte della legge di scarico dei residui organici e delle acque chiare e luride al di fuori degli appositi impianti: in questo caso non stiamo a sofisticare tra termini ma parliamo di veri e propri atti di vandalismo e spregio per qualsiasi elementare norma di civismo. Andiamo invece sulla disamina delle singole affermazioni la prima delle quali è: “L’autoveicolo non poggia sul suolo salvo che con le ruote”. Non potremo essere censurati e multati se eviteremo l’uso di piedini, cunei, zeppe e quant’altro. Come ogni altro veicolo parcheggiato, anche il camper deve essere pronto a muovere immediatamente senza dare l’idea di una fermata quasi stabile sul posto. La seconda affermazione recita: “Non emette deflussi propri, salvo quelli del propulsore meccanico” e qui bisogna fermarsi a ragionare con un poco più di attenzione. A parte i deflussi del motore (che comunque in sosta deve essere spento per rispetto dell’ambiente e…per legge) si possono considerare deflussi da campeggio quelli che escono dal comignolo della cappa della cucina, dalle varie mascherine esterne del frigo, dagli scarichi della stufa/boiler ecc. per cui deve essere posta la massima attenzio-
ne a evitare usi domestici del mezzo se si sosta al di fuori delle aree previste come aree camper o simili. La terza affermazione del nostro articolo di legge, dice che: “Non occupa comunque la sede stradale in misura eccedente l'ingombro proprio dell'autoveicolo medesimo.” Anche in questo caso, basta un poco di attenzione: non aprire finestre a compasso ma solo, eventualmente, quelle scorrevoli. Non ho volutamente citato l’apertura del tendalino in quanto, se qualcuno avesse anche solo fugacemente pensato di aprirlo, che so io, sostando vicino al Duomo di Milano o al Colosseo è del tutto inutile che si addentri ulteriormente nella lettura di queste righe. D’altra parte comunque e per tutti i veicoli “È fatto divieto a chiunque di aprire le porte di un veicolo, di discendere dallo stesso, nonché di lasciare aperte le porte, senza essersi assicurato che ciò non costituisca pericolo o intralcio per gli altri utenti della strada”. Un’accorta aperura della porta della cellula per scendere, non comporta campeggio. In definitiva, tenendo a mente queste poche regole si possono evitare sgradite sorprese. Una sola altra cosa da ricordare per correttezza (e cito ancora tra virgolette): “Nel caso di sosta o parcheggio a pagamento, alle auto-caravan si applicano tariffe maggiorate del 50% rispetto a quelle praticate per le autovetture in analoghi parcheggi della zona.” Giusto per non sentirsi eventualmente perseguitati in caso di contestazione. Volendo fare un’ultima considerazione, possiamo dire che sostando nel rispetto di tutte le regole citate sopra il pernottamento all’interno del mezzo, non ci pone al di fuori della legge. A volte però… si esagera A volte però si esagera! Accade quando certi sedicenti amministratori, male interpretando lo spirito del turismo itinerante, inventano letteralmente regole tendenti a discriminarci. In molte località si possono, infatti, vedere cartelli stradali, all’apparenza del tutto legittimi, che vietano la sosta ai camper: perché? E’ chiaramente legittimo che un amministratore, per 68
comprovati motivi, possa vietare la sosta temporanea (lavori o pulizia delle strade ad esempio) o prolungata nel tempo in alcune aree, ma deve farlo per categorie di veicoli non solo per una certa tipologia: sarebbe come vietare la sosta alle sole Fiat Punto o alle Ford Fiesta (giusto per citare due popolari vetture) e mi sembrerebbe un’evidente bizzarria valida forse solo il primo di aprile… Nel caso si venisse multati per la presenza di segnaletica come quella appena citata, si può senz’altro provare a ricorrere contro il provvedimento. Ci documenteremo fotografando il segnale davanti e dietro poiché dietro dovrebbero essere riportati gli estremi della delibera che ha portato alla collocazione del segnale stesso. Sono certo che cercando in rete si troveranno anche associazioni di camperisti o di consumatori pronti a sostenere i buoni diritti del cittadino. Restando in tema, anche gli sbarra-
menti in altezza posti all’ingresso di molti parcheggi, sono a volte del tutto irregolari. Questi sbarramenti non devono essere piazzati per escludere dalla sosta categorie di veicoli ma solo se, all’interno dell’area di cui sono posti a protezione, esistano reali impedimenti fisici al passaggio di veicoli con sagome al di fuori di certe misure minime. Facciamo cultura Insomma, senza dimenticare che siamo noi i primi a dover fare cultura intorno alla figura del camperista uniformandoci a un comportamento assolutamente irreprensibile anche al di sopra di quello che le leggi richiedono, un’ottima conoscenza delle stesse ci aiuta senz’altro (ma è un discorso valido in tutti i settori della vita quotidiana) a evitare di doversi… mangiare il fegato in caso d’ingiuste imposizioni.
Le infiltrazioni d’acqua: prevenzione e cura A cura di Roberto Vinciguerra (responsabile tecnico “Articar srl”)
Il problema Uno dei problemi più gravi e sentiti che può presentarsi ad un camperista, è quello delle infiltrazioni d’acqua in caso di pioggia o lavaggio del mezzo ma anche per semplici problemi di umidità e condensa. Le vibrazioni cui è sottoposta la cellula abitativa montata sulla telaistica motorizzata e le torsioni tra le varie
parti, possono portare, nel tempo, alla formazione di piccole crepe e fessurazioni o creare dei micro-scollamenti che vanno a minare la continuità tra le varie superfici di giunzione. I punti maggiormente a rischio sono le guarnizioni di portelloni, porte, finestre e oblò a tetto; inoltre –e naturalmente- anche giunti di copertura ed i profili perimetrali di rifinitura rappresentano aree di criticità.
Altri possibili punti d’ingresso dell’acqua sono, certamente, caminetti di qualsiasi tipo, griglie varie e prese d’aria. Dalla teoria alla pratica Uno dei primi consigli pratici riguardanti la prevenzione del problema è di cambiare nel tempo l’assetto del mezzo durante i lunghi periodi di ri-
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messaggio onde evitare ristagni d’acqua. Questo si può ottenere in due modi: attraverso il posizionamento di cunei sotto le ruote o girando il mezzo di tanto in tanto per variarne le pendenze. Inoltre, utilizzando quest’ultima “strategia” limitiamo l’ingiallimento delle superfici dovuto alla prolungata esposizione ai raggi ultravioletti, senza dimenticare che, nel caso ce ne fosse bisogno, spostando il cam-
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per si può approfittare per una ripulitura del terreno sottostante anche rispetto all’erba alta per prevenire umidità e presenza di insetti ed animaletti che potrebbero annidarsi, in seguito, sul camper stesso. Un’altra azione pratica facilmente attuabile da chiunque con un minimo di spesa, tempo e fatica, riguarda il mantenimento delle parti di gomma (guarnizioni di battuta e profili) nel loro stato di morbidezza naturale.
Questo risultato si può facilmente raggiungere mediante l’utilizzo di un normale spray lucida cruscotti (di buona marca) a base siliconica; naturalmente ci presenteremo anche armati anche di un rotolo di carta assorbente per eliminarne gli eccessi. …ma se il danno è fatto… Però, a volte, anche l’attenzione costante può non essere sufficiente ed
allora si deve passare ad una accurata valutazione dell’accaduto. Un’azione diretta è quella di saggiare la consistenza delle pareti interne sia perimetrali sia di copertura. Operando al tatto si prova la “cedevolezza” delle stesse: in questo modo possiamo renderci immediatamente conto dell’estensione e della profondità dell’infiltrazione. Naturalmente se siamo in presenza di rivestimenti - PVC, stoffa od altro - questi andranno rimossi per una sicura valutazione. Anche macchie di umidità ormai asciutte possono testimoniare la necessità di interventi. Evidentemente, in casi come questo, il tempo è determinante, l’infiltrazione cammina e maggiore diventerà la sua estensione più complessa si rivelerà l’opera di bonifica, ma anche in presenza di interventi “importanti”, un’officina specializzata sarà sempre in grado di fornire un accurato preventivo ed una soluzione definitiva del problema. Un ultimo consiglio: i centri specializzati sono in grado di effettuare accurati controlli per cui una piccola spesa per un “tagliando” annuo ci può salvare da un’amara sorpresa e da un esborso che può diventare salato. Oltretutto un salto in officina può servire anche a mettere a punto
strategie diverse come potrebbe essere quella di adottare (ormai ce ne sono di molti tipi) una copertura di protezione da utilizzare nei periodi di fermo del mezzo. Insomma giacché, come dice una nota pubblicità, prevenire è meglio che curare, unendo le
nostre forze riusciremo senz’altro ad allungare la vita di un mezzo che per noi rappresenta non solo un investimento economico da salvaguardare e mantenere ma anche un investimento dal punto di vista affettivo. (ha collaborato Ugo Sarzola)
Consigli finali Oggi anche la chimica viene in nostro soccorso, fornendoci prodotti a bassa nocività ed alta resa: parliamo di siliconi e stucchi morbidi. Nella fattispecie nel nostro centro ci affidiamo a SIKAFLEX e TEROSTAT. Il primo è un sigillante monocomponente poliuretanico. Di facile applicazione, si modella in modo semplice e veloce e non presenta problemi di essiccazione. Il secondo prodotto è una gomma a base butilica che si presenta sotto forma di fettuccia da stendere tra oblò, portelloni, guarnizioni e pareti. Nei casi più semplici l’applicazione di tali prodotti può essere compiuta anche dal diretto interessato previo un passaggio dal fornitore di fiducia non solo per l’acquisto ma anche per qualche consiglio di uso. In ogni caso, due ultime note: occhio alla data di scadenza dei prodotti ed al loro smaltimento: siamo pur sempre camperisti quindi attenti alla salvaguardia dell’ambiente.
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continua per l’estate l’eccezionale opportunità
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Soluzione del cruciverba a pagina 62 S
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* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS * Zaccari Caravan - Roller Team Granduca Garage Dimensioni generose a un prezzo competitivo
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orte della quasi ventennale produzione, la serie Granduca grazie ai continui perfezionamenti è diventata quella più conosciuta e apprezzata dell’intera gamma Roller Team e il modello garage proposto in questo “focus” è il più richiesto della serie per la peculiarità che lo contraddistingue dalla concorrenza oltre che al prezzo decisamente interessante. Il primo elemento determinante è
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senza dubbio il garage di dimensioni generose che con i suoi ben 135 cm di altezza utile, consente lo stivaggio di moto di grandi dimensioni purché il loro peso non superi i 100/130 kg, mentre il secondo è rappresentato dall’interessante sistema di posizionamento del letto matrimoniale Flex Space (opzionale) che consente di adeguare l’altezza del garage secondo le esigenze di spazio richieste.
Il bagno è un altro elemento d’indubbio interesse: con un vano doccia separato da un’elegante porta rigida, è molto ampio e dotato addirittura di una seduta. Il water e il lavabo collocati in modo adiacente sono ben spaziati e sportelli e cassetti corredano e razionalizzano ulteriormente il vano. Il blocco cucina ad angolo è anch’esso generoso con fornelli posti in modo tale da accogliere pentole e tegami di
* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS *
normali dimensioni. Un acquaio grande e un piano di lavoro restante consentono un‘ampia superficie disponibile. Il blocco è completato da tre grandi cassetti e un altro sportello sotto il lavabo. La dinette del tipo avanzato è confortevole e grazie al tavolo traslabile e ai due sedili pivottanti della cabina mette a tavola comodamente cinque persone. Ciò che certamente non passa inosservata è la mansarda che grazie ai suoi 160 cm di profondità e ai 70 cm di altezza è senza dubbio la più capiente di tutte le produzioni nazionali ed estere. Un robusto e razionale mobilio con tonalità melange chiaro/ scuro di design moderno e innovativo, crea un’atmosfera sobria e alla moda, particolari non certo trascurabili all’occhio femminile. Le dotazioni sono di primordine: dal frigo a doppio sportello da 160 lt, alla stufa Webasto a gasolio da 3.5 KW e al boiler a gas Trumatic. Tutto quanto descritto prende posto nell’ormai collaudata scocca Roller Team EXPS costituita da pannelli sandwich senza utilizzo di parti di legno che unitamente alla coibentazione in Styroform, garantiscono una perfetta impermeabilità da infiltrazioni certificata fino a sei anni (azac).
SCHEDA TECNICA Tipologia: mansardato Posti omologati: 5 Posti letto: 6 Lunghezza: 7350 mm Larghezza: 2310 mm Altezza: 3200 mm Passo: 4035 mm Serbatoio acqua: 100 lt Serb. recupero acqua: 108 lt WC: chimico 17 lt Stufa: Webasto a gasolio Frigorifero: 160 lt Motore: Fiat ducato 2,3 mjet 130-150cv – 3,0 180cv Trazione: anteriore
Prezzo chiavi in mano a Partire da
€ 57.380,00
(2,3 mjet 150cv, clima cabina, garage Flex Space, porta due punti, rampa garage)
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* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS * Centro Caravan Costantini - Caravelair Allegra 486 Due più due alla grande!
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a francese Caravelair prosegue con la serie Allegra l’opera di razionalizzazione delle gamme e con l’introduzione di questa nuovissima pianta, la 475, rappresenta un prodotto che dimostra di aver raggiunto la maturità sia a livello qualitativo sia in fatto di dotazioni, a partire già della struttura telaistica composta interamente da componenti Alko. Ma l’aspetto più rimarchevole è il rivesti-
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mento delle pareti e del tetto in vetroresina liscia, dalla quale derivano anche i montanti posteriori in termoformato che integrano i gruppi ottici, mentre il robusto gavone anteriore in ABS stampato ha spazio a sufficienza per la ruota di scorta (di serie), due bombole di gas grandi e tanica standard per il recupero delle acque. Esternamente la caravan è dotata di un portello comunicante con il sot-
* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS * le ante dei numerosi pensili. In cucina gli spazi sono ampi e ben organizzati, come di tutto rispetto risulta essere l’impiantistica, che mostra assemblaggi curati e componentistica attuale.
toletto per agevolare sia dall’interno sia dall’esterno tutte le manovre di carico e gestione dello stivaggio nel gavone.L’interno mostra delle soluzioni classiche distribuite con estrema razionalità: matrimoniale fisso in coda senza smussature di materasso, con bagno affiancato dotato di doppia porta rigida, tale da creare un box doccia ben definito e mai visto su una caravan; cucina fronte-porta in modo che, nell’eventuale utilizzo, i fumi della cucina non si disperdono nella veranda; la dinette è a ferro di cavallo “in testa”, trasformabile in matrimoniale. Gli arredi sono realizzati con tappezzerie e tendaggi di buona fattura, con inserti di tonalità chiare sul-
La distribuzione della termoventilazione è ottima, come pure l’illuminazione a led ed è infine presente un serbatoio fisso per le acque chiare e il boiler.(lberg)
SCHEDA TECNICA Tipologia: caravan Posti letto: 4 Lunghezza: 5640 mm Larghezza: 2300 mm Altezza: 2580 mm Peso: 1102 kg
Prezzo chiavi in mano a Partire da
€ 17.180,00 77
* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS * Tecno Caravan - Laika Kreos 5009 Ad ognuno il suo letto... con classe
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l 5009 ed il 5010 incarnano le ultime tendenze del mercato poiché propongono, sotto le vesti di veicoli semintegrali, gli spazi tipici dei veicoli mansardati. Il merito è dell’innovativo sistema di letto basculante comandato elettricamente. La nuova linea Kreos è stata creata per chi ama il design, l’equilibrio delle forme, l’eleganza ma anche la praticità. Il design esterno raffinato, con mansarda e cupolino color argento, i colori sobri e preziosi rendono unici i Laika Kreos. Quattro modelli e molte varianti interne. Il 5009 si distingue per la particolare disposizione interna. Nella parte posteriore due letti singoli, eventualmente unibili, che sovrastano un enorme vano garage. La parte anteriore è caratterizzata da una zona living estremamente godibile, eventualmente sovrastata da un altro letto con 78
* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS * discesa comandata elettricamente che consente a questo veicolo di avere la capacità di ospitalità paragonabile a quella di un mansardato. Questo letto è un optional. Come nel Kreos 5010, i mobili hanno linee arrotondate ed il loro design, in puro stile Laika, crea un’atmosfera unica grazie anche alle numerose luci a led. La toilette è particolarmente comoda: vano wc e lavabo sono divisi dal box doccia, ma grazie ad un particolare sistema è possibile creare un’ampia zona unica. Ampio vano garage in grado di accogliere le biciclette o la moto. I serbatoi dell’acqua e quelli di recupero sono tutti antigelo, garantendo la possibilità di tranquille vacanze in montagna, anche alle temperature più rigide. Alcune altre caratteristiche che rendono unici questi veicoli: • impiantistica di eccellenza con sistema Laika Termo-Tech (17 metri di radiatori, doppio pavimento riscaldato) • sistema di riscaldamento ALDE di serie • scambiatore di calore Alde (per riscaldamento durante la marcia) • serbatoi acqua su piani riscaldati Laika Calidarium System • impianto idrico completamente protetto dal gelo (posizione antigelo prevista anche per il serbatoio acqua supplementare) • impianto idrico con facile accesso da garage per pulizia • saracinesche degli scarichi serbatoi poste all’interno in posizione antigelo • riscaldamento con radiatori anche nel doppio pavimento, in garage, sotto i sedili guidatore e passeggero e alla congiunzione tra pavimento cellula e cabina. (Laika)
SCHEDA TECNICA Tipologia: profilato Posti omologati: 4-5(opt) Posti letto: 3+1 Lunghezza: 7.470 mm Larghezza: 2.300 mm Altezza: 2.998 mm Passo: 4.340 mm Serbatoio acqua: 62 + 62 lt Serb. recupero acqua: 124 lt WC: 18 lt (antigelo) Stufa: sistema alde Frigorifero: 150 lt Motore: Fiat ducato 2300cc – 3000cc Trazione: anteriore
Prezzo chiavi in mano a Partire da
€ 72.095,00
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* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS * Area Camper - Arca P 697 LSX Forme eleganti e morbide
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n nuovo, prestigioso, tassello della collezione Arca caratterizzato da eleganza, funzionalità, prestazioni e qualità. Sulla meccanica Renault Master Euro 5, è in grado di offrire 6 posti a tavola e altrettanti posti letto. La pianta offre un letto alla francese in coda e un comodo letto basculante elettrico nella zona anteriore. Pensili ispirati al design aeronautico caratterizzato dal raffinato gioco cromatico delle essenze ciliegio e avorio. Dinette da 140 cm, divano laterale e sedili cabina girevoli. Piano cucina e maxi lavello in vetroresina con polvere di marmo, piano cottura e cappa aspiran-
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te in acciaio inox e ampi spazi di stivaggio, frigo con freezer. Bagno con doccia separata, lavello e piatto doccia in vetroresina Arca con oblò. Oltre ai letti già indicati, può essere trasformata anche la dinette offrendo ulteriori letti a disposizione dell’equipaggio. Il pavimento è doppio per alloggiare gli impianti e ottimizzare spazi e coibentazione. Le luci interne sono tutte a led, abbassando così i consumi interni e garantendo sempre un’ottima illuminazione interna. Con l’intenzione di proteggere l’am-
biente, l’Arca fornisce questo bellissimo veicolo di pattumiere per la raccolta differenziata, nel rispetto della filosofia eco-sostenibile dello stile Arca Green cui questo profilato appartiene. (Arca)
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SCHEDA TECNICA Tipologia: profilato Posti omologati: 4 Posti letto: 4 (+2) Lunghezza: 6970 mm Larghezza: 2350 mm Altezza: 3030 mm Passo: 4332 mm Serbatoio acqua: 100 lt Serb. recupero acqua: 100 lt WC: 18 + 38 lt Stufa: truma combi 6000 Frigorifero: 135 lt Motore: renault master 2,3 lt 150cv euro 5 Trazione: anteriore
â‚Ź 69.950,00
(F.F. iva incl, immatricolaz. + trasp. escl, pack viag./stile, sosp aria, comp bordo+cruise ctrl, presdisp allarme, prese ext, cappa inox, sens gas)
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* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS * Nuova Riviera - McLouis Nevis 873 G Confortevole e unico
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o stile e l’eleganza di questo motorhome dell’affermata casa toscana risultano evidenti appena si entra nella cellula o ci si siede in cabina guida per iniziare il viaggio. Ogni particolare è curato al massimo per garantire comfort e funzionalità. La stanza da letto offre due letti gemelli che possono però essere trasformati in letto matrimoniale e sul living può abbassarsi un ampio letto basculante con inclusi tendaggi latera-
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li per una privacy ideale. La zona notte è completata dal bagno realizzato in due vani distinti contrapposti con eleganti accessori. Una porta scorrevole isola la zona notte dal living. In cucina troviamo un piano di cottura con quattro fuochi proprio come a casa, ampi e comodi cassetti e vani per riporre ogni stoviglia al suo posto, come pure gli accessori da utilizzare per cucinare. Un grande frigo da 150 lt consente ampie possibilità di
* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS * conservazione per cibi e bevande in previsione di lunghi e importanti viaggi, che questo motorhome inviterà a fare. Le rifiniture di ogni parte interna ed esterna sono il cavallo di battaglia di questo bel mezzo della McLouis. In particolare risulta altamente piacevole la linea filante della carrozzeria con ampie finestre laterali e un oblò di grandi dimensioni sul tetto.
La lettera “G” indica la presenza di un garage accessibile da entrambi i lati per facilitare le operazioni di carico e scarico di tutto ciò che può essere stivato. La guida è facile e sicura grazie anche all’ampia visibilità della cabi-
na climatizzata di serie. Il modello offerto da Nuova Riviera prevede la motorizzazione da 150 CV, potente e affidabile come ogni Ducato e in linea con le recenti disposizioni europee rispondenti all’Euro 5 (fsalus).
SCHEDA TECNICA Tipologia: motorhome Posti omologati: 4 Posti letto: 4 Lunghezza: 7440 mm Larghezza: 2350 mm Altezza: 2890 mm Passo: 4035 mm Serbatoio acqua: 110 lt Serb. recupero acqua: 110 lt WC: chimico Stufa: riscaldamento canalizzato Frigorifero: 150 lt Motore: Fiat ducato euro 5 2300cc 130/150cv 3000cc 180cv Trazione: anteriore
Prezzo chiavi in mano a Partire da
€ 65.100,00
(2300cc 150cv clim cab, safety pack Fiat, forno Smev, oscur. plissett. Seitz)
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* VETRINA * VETRINA * VETRINA * Zaccari Caravan - PLA Plasy P69 Ideale per due persone SCHEDA TECNICA
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lasy, il camper che si distingue per l’inconfondibile linea esterna e per il facile utilizzo. Il P 69, ultimo nato in casa PLA, è un semintegrale con letti gemelli, che in caso di necessità si uniscono in un unico matrimoniale, e al di sotto dei quali si accede a un ampio gavone che può ospitare un piccolo scooter. La cura particolareggiata delle rifiniture interne e l’assoluto comfort dei suoi ambienti ne fanno un mezzo ideale per due persone che occasionalmente ne ospitano altre due. Nell’abitacolo dominano tinte chiare gradevolmente abbinate alle tappez-
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zerie in microfibra. Il living offre cinque posti a sedere e il blocco cucina è di assoluto riguardo con frigo da160 lt. Completa la cellula un bagno elegante e luminoso con una finestra che assicura una buona areazione. Agile e compatto, completo e razionale, il P 69 è il mezzo dove spazio e funzionalità hanno trovato un connubio perfetto. Allestito su Fiat Ducato 35 L con telaio ribassato, è disponibile con motore da 130/150/180 CV Euro 5. Con il pacchetto optional “comfort body” è possibile personalizzare la cabina di guida (pmart).
Tipologia: semintegrale Posti omologati: 4 Posti letto: 4 Lunghezza: 6950 mm Larghezza: 2320 mm Altezza: 2790 mm Passo: 4035 mm Serbatoio acqua: 100 lt Serb. recupero acqua: 100 lt WC: 19 lt Stufa: truma combi 4000/6000 (opt) Frigorifero: 160 lt Motore: Fiat ducato euro 5 2300cc 130/150cv 3000cc 180cv Trazione: anteriore
Prezzo chiavi in mano a Partire da
€ 46.150,00 (motore 2300cc 130cv 35qt, clima cabina, Plasy pack chassis, pack comfort body, sedili girevoli, oblò su cupolino)
* VETRINA * VETRINA * VETRINA * Centro Caravan Costantini - Rimor Europeo 87P Plus La qualità confermata SCHEDA TECNICA
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iù che di una novità, l’Europeo 87P Plus si conferma con la pianta attualmente più richiesta nel panorama dei profilati con letto basculante. Sviluppato su 7,20mt è composto da un letto matrimoniale in coda con garage sottostante, semi-dinette anteriore con divano e sedili girevoli, al centro cucina a “L” e bagno con doccia separata, tutto completato da un letto basculante elettrico sulla dinette. Decisamente eleganti le nuove linee e colorazioni con il contrasto tra il blu e il grigio metallizzato della cabina guida. Esternamente troviamo le doppie porte simmetriche per il garage, il vano bombole, lo sportello della cassetta wc estraibile e uno specifico vano nelle fasce per l’alloggiamento della batteria. L’abitacolo evi-
denzia subito la raffinatezza dell’abbinamento tra arredi e tappezzeria: la tonalità ciliegio delle pareti dei mobili dalle linee morbide e spezzate da una diversa colorazione del blocco cucina. Il basculante elettrico, silenzioso e preciso nelle manovre, è ancorato sulla dinette e per abbassarlo occorre sfilare il blocco poggiatesta. Completano le dotazioni del veicolo il frigorifero trivalente, la cucina a 3 fuochi, la stufa Truma con canalizzazione, le finestre Seitz di cui una scorrevole sulla dinette, la zanzariera sulla porta di ingresso, l’oblò panoramico sul capolino, i copri-sedili coordinati, l’impianto di illuminazione a led, la luce esterna integrata nello sgocciolatoio della porta. L’87P è motorizzato con il Fiat Ducato Euro 5. (lberg)
Tipologia: : profilato Posti omologati: 5 Posti letto: 5 Lunghezza: 7153 mm Larghezza: 2340 mm Altezza: 2900 mm Passo: 3800 mm Serbatoio acqua: 40 + 60lt Serb. recupero acqua: 100 lt WC: cassetta 15 lt Stufa: truma combi 6 Frigorifero: 145 lt Motore: Fiat ducato X250 2300cc 130/150cv 3000cc 180cv Trazione: anteriore
Prezzo chiavi in mano a Partire da
€ 51.300,00
(2,3 mjt 130cv euro 5, clima cab, airbag x 2, aSr, cruise control, cabina grigio metallo, braccioli sedili guida)
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* VETRINA * VETRINA * VETRINA * Tecno Caravan - Laika Kreos 3010 Un raffinato design esterno SCHEDA TECNICA Tipologia: semintegrale Posti omologati: 4 - 5(opt.) Posti letto: 3+1 Lunghezza: 6.990 mm Larghezza: 2.300 mm Altezza: 2.820 mm Passo: 4.035 mm Serbatoio acqua: 80 + 20 Lt Serbat. recup. acqua: 110 lt WC: 18 lt (antigelo) Stufa: sistema truma 6/alde (opt.) Frigorifero: 160 lt Motore: Fiat ducato 35 Fiat ducato 43 (opt.) Trazione: anteriore
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hi pensa che vivere nel bello migliori la qualità della vita, trova nei Kreos 3000 la serie ideale. I Kreos non sono solo belli, sono anche estremamente funzionali, sviluppati per soddisfare le esigenze dei camperisti più esperti. La linea Kreos 3000 è stata creata per chi ama il design, l'equilibrio delle forme, l'eleganza ma anche la praticità. Il design esterno raffinato, con mansarda e cupolino color argento, i colori sobri e preziosi rendono unici i Laika Kreos. Per chi ama il bello assoluto e vuole concedersi il massimo a bordo di un Kreos 3010 si sentirà piacevolmente avvolto dall’eleganza e dallo stile, veramente di un livello superiore.Tanti elementi faranno sentire in un mondo speciale: il colore caldo dei mobili, il soffitto piacevolmente rivestito del materiale nautico Laika Iso-DeLuxe, le nuove forme della cuscineria, l’illuminazione indiretta ed i tanti dettagli esclusivi. Il 3010 è caratterizzato da un letto matrimoniale posteriore, posto al di sopra del grande gavone. Le cucine Kreos rappresentano il massimo in termini di funzionalità: generosi piani di lavoro ad effetto soft-touch, nuo86
Prezzo chiavi in mano a Partire da
€ 62.960,00
vo miscelatore ergonomico di alta qualità in metallo con collo a cigno, cappa aspirante di design esclusivo Laika, cassetti con rientro automatico Laika- Motion e un frigorifero davvero regale di categoria superiore. (Laika)
* VETRINA * VETRINA * VETRINA * Nuova Riviera - Hymer B – Klasse 598 Una serie ormai collaudata SCHEDA TECNICA Tipologia: motorhome Posti omologati: 4 Posti letto: 4 Lunghezza: 6990 mm Larghezza: 2350 mm Altezza: 2900 mm Passo: 4035 mm Serbatoio acqua: 130 lt Serb. recupero acqua: 90 lt WC: chimico Stufa: Webasto Frigorifero: 150 lt Motore: Fiat ducato 2300cc 150cv Trazione: anteriore
Prezzo chiavi in mano a Partire da
€ 89.400,00
È
caratterizzato dal letto a penisola che offre la massima libertà di movimento durante l’impiego di questo elegante motorhome che ben rappresenta la classe superlativa della produzione Hymer. La zona living ha panche contrapposte per garantire massimo comfort durante i pasti nei momenti di sosta. Tutto il mobilio montato sui veicoli Hymer ha rifiniture di lusso e ogni particolare è curato per essere elegante e funzionale allo stesso tempo,
con possibilità di personalizzare il veicolo con le molteplici opzioni offerte dai pacchetti a richiesta. Molto convincente come sempre la linea esterna grazie alle forme arrotondate della scocca e delle superfici esterne in alluminio (Hymer).
(35/42,5 telaio maxi, clima cabina, cruise control, aibag x2, fendinebbia, carreggiata post. allargata, doppio pavimento, oscuranti plissettati + oscuranti parabrezza elettr, gradino conducente elettr, omologabile pat. c)
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usato Valore certo
Continua l’iniziativa de acquistando un camper usato riprendi i soldi spesi se passi al nuovo entro 12 mesi (escluso spese passaggio, sconti e promozioni)
* Su tutti i prezzi, in promozione e non, è escluso il passaggio di proprietà
L’usato di... Zaccari Caravan ELNAGH CLIPPER 10
Fiat ducato 1,9 td anno 203 posti 5/6 acc. vari € 17.800,00
ADRIATIK CORAL 660
Fiat ducato 2,8 Jtd anno 2004 km 71185 posti 6/5 acc. vari (sosp. aria, gpl) Privato vende € 29.8000 (carlo 347.4534554)
RIMOR SUPERBRIG 678
Ford transit 2,4 td anno 1996 km 80797 Posti 6/6 acc. vari € 16.800,00
ROLLER TEAM GRANDUCA GT
BLUCAMP SKY 20
RAPIDO 903 F
Fiat ducato 3,0 160 cv anno 2007 km 43300 posti 7/4 acc.vari (clima)
Ford 2,4 td anno 2003 Km 82200 posti 4/6 acc.vari
Fiat ducato 2,3 mjet anno 2009 km 24800 posti 4/4 acc.vari (clima cab.)
€ 35.800
€ 18.800,00
€ 53.800,00
WINGAMM OASIS 540
Fiat ducato 2,3 mjet 130 cv anno 2009 km 25.000 posti 4/4 (aBS, aSr, immobilizer, airbag x 2, clima cabina, chiusure centralizzate) € 48.500,00 90
* Su tutti i prezzi, in promozione e non, è escluso il passaggio di proprietà
L’usato di... Centro Caravan Costantini LAIKA ECOVIP 7.1 G
ELNAGH GOLDEN KING Fiat ducato 2,8 Jtd 129 cv anno 2003 km 44000 posti 4 acc vari (clima cab, pann sol, inverter)
Fiat ducato 2,5 tdi anno 1998 km 83900 posti 6 acc vari (pan sol, dolby, forno)
€ 26.000,00
€ 20.000,00
KNAUS SUN TRAVELLER 658 LG
RIMOR BRIG 679
Fiat ducato max 2,8 Jtd anno 04/2005 posti 4 acc vari
Ford transit 2,5 tdi anno 1995 km 67500 posti 6 acc vari
€ 31.000,00
€ 14.000,00
RIMOR SUPERBRIG 678
ARCA FRECCIA
Ford transit 2,4 tdi 140cv anno 06/2010 km 61500 acc vari (clima cab)
Fiat ducato 1,9 td anno 1992 km 71800 posti 5 acc vari (pann sol, sensori retro marcia)
€ 36.500,00 aziendale
€ 10.500,00
PILOTE AVENTURA G710
Fiat ducato 2,3Jtd 130 cv anno 06/2009 km 13000 posti 4 acc vari (clima cab, pann sol, retrocamera, inverter) € 46.000,00 UniPro 92
* Su tutti i prezzi, in promozione e non, è escluso il passaggio di proprietà
L’usato di... Tecno Caravan LAIKA KREOS 3001
LAIKA KREOS 3012
CI MIZAR GARAGE
iveco 3.0 Jtd 2011 Km 9200 letto 6 acc vari
Fiat ducato 3.0 mJet letto 4 2010 Km 9600 acc. vari
Fiat ducato 3.0 mJet 2008 Km 25700 letto 6 acc vari
(trattative riservate)
€ 52.900,00
€ 43.900,00
KNAUS SPORT TRAVELLER
MOBILVETTA BLUELINE ALTAI
ELNAGH MARLIN 65G
Fiat ducato 2.8 Jtd 2007 km 92400 letto 6 acc vari (pannelli solari)
iveco 2.8 Jtd 2005 km 26600 letto 6 acc vari (clima cabina / cellula, grup elettr., forno)
Ford 2400 td anno 2004 km 63000 letto 6 acc vari (clima cabina, inverter, pan sol, doppio serbatoio)
€ 27.900,00
€ 44.900,00
€ 26.900,00
LAIKA X595 R
Fiat ducato 3.0 2010 mjet km 25000 letto 4 acc vari (clima cabina, pann solari, letto basculante anteriore elettrico) € 48.900,00 94
* Su tutti i prezzi, in promozione e non, è escluso il passaggio di proprietà
L’usato di... Nuova Riviera MCLOUIS MC VAN 1
HYMER CAMP 5KCC Ford transit 2,2 td 2007 km 20388 posti 4/6 acc vari (clima cab, sensori park) € 37.500 (-10% senza permuta)
Fiat ducato 2,3/130 2011 km 2250 posti 4/4 acc vari (retrocamera, pann sol, sens park) € 38.000,00
MC LOUIS TANDY 650 Fiat ducato 2,3/130 03/ 2008 km 16700 posti 4/4 acc vari (clima cab, ant sat manuale, pan sol, inverter)
LAIKA KREOS 3012 Fiat ducato 3,0/160 2009 km 73300 posti 4/4 acc vari (clima cab, retrocamera, riscald suppl, pann sol, airbag)
€ 40.000,00 UniPro (-10% senz. perm.)
€ 48.500,00 (-10% senza permuta)
HYMER B614 CL Fiat ducato 3,0/160 03-2008 km 60000 posti 4/4 acc vari (sosp aria, clima cab/cell, pann sol, inverter, sens.park, airbag,tv)
HYMER B CLASSIC 575 mercedes 316 2,7/156 2004 km 33000 posti 5/5 acc vari (clima cab,/cell, pann sol)
€ 64.000,00 (-10% senza permuta)
€ 45.500,00 (-10% senza permuta)
GIOTTILINE GENEFIX 700
iveco 35c17 03/2007 km 9100 posti 4/4 acc vari (sosp aria, clima cab, sens park) € 48.000,00 96
Le ricette di
Via col Camper Ricette rapide e gustose di di Franca Cau
1 – Risotto agli asparagi Ingredienti (x 4 persone): 400 gr. di asparagi,15 cucchiai di riso Carnaroli, uno scalogno, olio evo q.b, mezzo bicchiere di vino bianco secco, una grossa noce di burro, parmigiano q.b, sale q.b, pepe bianco q.b. (se gradito). Preparazione: pelare e lavare gli asparagi, tagliare la parte dura e lessare con un po’ di sale. Affettare finemente lo scalogno, soffriggerlo dolcemente con l’olio, inserire le punte degli asparagi dopo averle tagliuzzate, aggiungere il riso, tostarlo e sfumare con il vino. Continuare la cottura, aggiungendo poco alla volta l’acqua dei gambi. Cotto il riso, spegnere il fuoco, aggiungere il burro, il parmigiano, una spolverata di pepe bianco macinato all’istante e mantecare. Servire caldissimo.
2 – Triangoli alla ghiottona Ingredienti (x 4 persone): otto fette di Fontina (o di Piave, Toma del Piemonte, Caciocavallo, Provolone dolce) alte 1 cm, due uova, farina q.b, pangrattato q.b, olio evo q.b, una noce di burro, sale q.b. Preparazione: togliere la buccia alle fette di formaggio e formare dei triangoli non troppo grandi. Passarli nella farina, nelle uova sbattute (con poco sale), nel pangrattato e friggere nell’olio e il burro fino a doratura. Servire caldi con un contorno a piacere. 98
Anno VII n. 19 - maggio-agosto 2012 - Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (convertito in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Savona n. 14/2010
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