/ agosto 2017
Anno 60 - Agosto 2017 / n. 8
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Mensile di cultura religiosa e popolare
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Luoghi da scoprire Mete come itinerari per viaggi e vacanze (anche interiori)
V
acanza significa periodo vuoto rispetto al solito pieno. Il significato non cambia, attraverso i tempi, cambia invece il tipo di pieno da accantonare. Che oggi è il frenetico affastellarsi, spesso contemporaneo, di comunicazioni anche irrilevanti, ma che richiedono risposte. Da social, mail, messaggi. E ancora: dai tanti piccoli soprusi quotidiani, dalle scadenze, dalle notizie. Dalla fretta, che azzera il pensiero e moltiplica le ansie. La fatica di “fare il vuoto”, è tanta, anche perché non si sa il metodo. Che è per prima cosa immergersi nel silenzio. Senza nulla
in mano e nessuno nei dintorni. Alzando la testa e la mente come a immergersi nel cielo. Senza pensare. Si raggiunge così uno stato di benessere privo di emozioni. Senza aspettarsi nulla, poco a poco ci si ritrova con sé. Non da soli: con sé! E quali pensieri, quali sogni, quali idee da sé stessi verranno, sarà una sorpresa. Un viaggio interiore non esclude un viaggio nello spazio. Fa bene fare qualcosa totalmente differente dal solito, vedere luoghi nuovi e - se i soldi scarseggiano - ce ne sono tanti anche vicini, lontani dai circuiti turistici. In
Questo mese 5 milioni Cresce l’insonnia di veicoli Se vogliamo non assicurati dormire bene
Italia castelli, scorci di paesaggi, nicchie di spettacoli che mai lungo l’anno andremmo a vedere, sono dovunque. Cerchiamo anche di fotografare poco, e di raccogliere ciò che ci colpisce nella memoria, che non richiede Sim né ricarica.
Federica Mormando
Vacanze: un’opportunità per conoscere nuovi mondi, ma anche sé stessi. In questo numero proponiamo, non a caso, itinerari nei giardini dello spirito. ❏ Servizi alle pagine 19-25
La nutrizionista spiega e consiglia
Avanza il biologico in tavola, quanto ci guadagna la salute?
Aumenta il numero delle persone che fanno fatica a prender sonno e a dormire. I motivi sono molti e di varia natura. Influisce parecchio anche l’alimentazione. Maio a pagina 18 Blue Whale
Il brivido dell’estremo Sulle strade italiane circolano 5 milioni di veicoli non assicurati. La cifra tende a salire ed è comunque in difetto rispetto alla realtà. A pagina 3
Il terribile rituale della “balena blu” prevede una serie di prove estreme: situazioni orribili da incubo, per molti anche la morte. È il nuovo nome della fragilità giovanile. Di Teodoro a pagina 33
È il grande momento dell’alimentazione bio. Ma quanto sappiamo su questi prodotti? Li comperiamo - più cari - con la garanzia che non abbiano subìto trattamenti con fertilizzanti chimici o pesticidi. La domanda cruciale è sapere se siano più ricchi di sostanze nutrienti rispetto ai convenzionali. Carini a pagina 32
Tutti in cerca di una difesa dai terroristi
I
n un Paese o nell’altro, con modalità diverse d’attuazione ma che si somigliano tutte nell’orribile finale, si ripetono - e sembrano rincorrersi - gli attentati terroristici. Quasi ogni giorno un bollettino di guerra. Sempre, a strage compiuta, la stessa, lugubre rivendicazione: l’Isis. Terrificante la successione, che pare inarrestabile: una lunga scia di sangue, di morti e feriti, da un Continente all’altro. Nomi di capitali e di città che ci sono entrati nella memoria, alimentando paure e psicosi come effetto collaterale (lo si è visto a Torino, nella piazza trasformata in stadio per la finale di Champions tra Juventus e Real Madrid, il 3 giugno: un’onda umana nel panico, centinaia di feriti, una fattispecie che ha richiamato l’effetto mandria). L’elenco, con il raccapricciante bilancio di vittime, ogni volta, sconvolge il mondo. Il ripetersi ravvicinato degli attacchi sta inoculando, purtroppo, anche un rischio di assuefazione. Ci si impressiona davanti alle immagini o leggendo le notizie e poi la vita riprende il suo corso abitudinario, anche per non essere sopraffatti dall’angoscia. Non possiamo rinunciare a vivere per paura dei kamikaze-killer. Il tragitto del dibattito e della memoria si è accorciato e un evento che fino al passato prossimo ci “prendeva” ed emozionava per giorni, ora ha una durata più breve. Le notizie sono un’onda continua che ci arriva addosso mentre i fatti avvengono, in tutto il mondo. La globalizzazione del terrore pone tuttavia domande angoscianti e ineludibili ed esigerebbe anche un fronte comune, più coeso e convergente nelle misure da mettere in atto.
Giuseppe Zois
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