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EMERGENZA
Un Golfo nero di petrolio
Poste Italiane SpA – Sped. In abb. Post. – DL 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) Art. 1, com. 2, DCB PG. Tassa pagata.
Mensile di di cultura religiosa religiosa e popolare Mensile Mensile di cultura cultura religiosa ee popolare popolare
Una casa per i parenti dei malati
PADOVESE
Un altro martire del Vangelo Enzo Dossico
SPETTACOLO
La prima sede dell’almanacco Frate Indovino a Perugia è stata ristrutturata. Due piani sono stati destinati ad accogliere i congiunti di malati lungodegenti nelle strutture sanitarie della città. Dodici stanze con trenta letti. Il 22 giugno si è svolta l’inaugurazione. Da sinistra il Prefetto Enrico Laudanna; il Presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi; l’Assessore alle Infrastrutture della Città, Ilio Liberati; l’Arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti; il Ministro Provinciale dei Cappuccini, P. Antonio M.Tofanelli e la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.
Le opere di misericordia fatte crescere dalla Chiesa
I VIP ritornano in fiction Gino Carrara
3 7 RELAZIONI
Se i figli decidono di convivere Corinne Zaugg
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i politica, intesa come buon governo, abbiamo un bisogno disperato. Di politici, o presunti tali, ne abbiamo a bizzeffe. Qualcosa, dunque, non funziona in questa nostra società italiana. A cominciare dal modo in cui sono organizzate queste persone, che hanno accettato di farsi carico del governo del Paese, in tutte le sue articolazioni. Abbiamo un Parlamento che quanto ai numeri si ritrova quasi alla pari di quello cinese (dove deve rappresentare più di un miliardo di abitanti). Deputati, senatori, membri italiani del Parlamento europeo, sono pagati più d’ogni altro. Perfino gli uscieri della Camera e del Senato prendono uno stipendio sproporzionato. Il decoro dei Ministri, del Presidente del Consiglio e del Presidente della Repubblica è garantito da stuoli di addetti che godono di privilegi fuori misura. Perché l’apparato dello Stato italiano deve somigliare alla corte del Re Sole? Ovviamente, le sedi periferiche, Consigli regionali, e giù giù, Consigli provinciali, fino a quelli comunali (che pure sono i più bistrattati, nelle competenze) tendono a rispecchiare l’andazzo. Un cumulo di spese in spregio alla sobrietà repubblicana.
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Come alla corte del Re Sole di Ulderico Bernardi*
Claudio Todeschini
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Anno 50 - Gennaio 2007 / n. 1 Anno 51 -Agosto Luglio2010 2007/ /n.n.810 78 Anno -Agosto Anno 51 -- Ottobre 2007 Anno 5351
Per il prossimo i potrebbe dire con San Paolo che “L’amore del Cristo ci spinge” (Cor. 5,14). È questa la forza che nei secoli ha mosso e muove la Chiesa all’azione e all’impegno verso tutti, dai bambini ai malati, dagli orfani agli anziani. È una coscienza pastorale, un dovere di fratellanza, un imperativo di umanità. È il senso di missione della Chiesa, la sua consapevolezza di essere e di muoversi al servizio di chi fa fatica, di chi è provato nella vita. Questa è sempre stata una delle forze più grandi della vita. Oggi c’è la tentazione di dare per scontato molte cose. Non pensiamoci: tutto sembra dovuto, tutto sembra già conquistato. Ma non è così. Non lo era prima e non lo è neppure ora e del resto
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vediamo continuare la gemmazione e la fioritura di intuizioni di carità profetiche ieri come oggi. Pensiamo a tutta l’incommensurabile geografia del bene e della solidarietà che la Chiesa, con figure generose a tutti i livelli, consacrate e laiche, ha saputo far fiorire nel tempo e continua a farlo anche nel presente: occupandosi di tutto l’arco della vita dell’uomo, dalla prima infanzia alla vecchiaia. Ogni città ha abbondanza di impronte. È una continua primavera di bene. Attenzione, però. Ce n’era bisogno in passato, quando la Chiesa ha anticipato - e di molto - l’azione stessa dello Stato, dell’istituzione pubblica, aprendo asili, scuole, orfanotrofi, ospedali, ricoveri. Quello che vediamo oggi non è il primo mattino del mondo,
ma è frutto di un lungo percorso di dedizione, di scommessa sul valore, sulla grandezza e sulla dignità della vita in ogni momento, soprattutto quando è più fragile, provata nel fisico e nello spirito ed esige la sensibilità e l’azione dei fratelli, della comunità. La parabola del buon samaritano, del resto, è lì a dirci che dobbiamo credere e puntare - nel nostro soccorso al ferito, all’ammalato - sull’uomo mezzo vivo, da restituire alla completezza del vivere. Non si contano le forme di assistenza, di aiuto, di dedizione che sono attuate ogni giorno, ogni momento ovunque, in tutto il mondo. (*)
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➣ continua a pagina 2 *Docente di Sociologia dei Processi Culturali all’Università di Ca’ Foscari, Venezia
168° Capitolo ordinario elettivo della Provincia Umbra dei Frati Minori Cappuccini Riconfermato
Ministro Provinciale P. Antonio Maria Tofanelli I nuovi Padri Definitori sono:
Vicario P. Alberto Bordellini Secondo Definitore P. Jean Koutoua Bognan Terzo Definitore P. Antonio Biagioli Quarto Definitore P. Franco Galeazzi