Anno 61 - Agosto 2018 / n. 8
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Mensile di cultura religiosa e popolare
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Regole, normativa e burocrazia praticamente a senso unico Occorre un nuovo Stranieri avvantaggiati nei commerci slancio I vitale R ingraziamo Dio che ci sono i nonni. Con mamma e papà che lavorano entrambi, quando ci sono bambini gli anziani genitori diventano preziosi. Li aiutano per la scuola, preparano il pranzo agli alunni, se serve li accompagnano a casa, parlano con loro. In sostanza svolgono un ruolo insostituibile nell’educazione. Va bene per i piccoli ma altrettanto per i vecchi che trovandosi a confronto con i ragazzi imparano a loro volta, mettendosi a contatto quotidiano con le innovazioni (vedi l’uso del computer e l’accesso ai social media che consente a nonni e nipoti di dialogare). Così modernità e tradizione sono aggiornati, riuscendo in qualche modo a ricucire il distacco tra le generazioni, a beneficio della continuità. Che è un valore essenziale, perché ristabilisce la trama della memoria e dell’identità familiare. Naturalmente questo nel migliore dei casi. Il punto debole è dato dai conflitti della coppia, quando separazioni e divorzi mettono in crisi tutti: mamma e papà, figli e nonni. E si apre il vaso di Pandora degli scontri. Rancori, litigi, abbandoni che si traducono nella degenerazione del vissuto di ragazzi incanagliti nelle relazioni con gli altri, si chiamino bullismo, aggressività nei confronti degli insegnanti o nei casi più gravi suicidi minorili. Mamma e papà, ridiventando single, vanno per la loro strada e si cercano altri partner con tutte le asperità che devono affrontare. E i poveri nonni? Per loro c’è il vuoto che si apre e prepara la via dello scoramento, del senso di inutilità, del precipizio esistenziale conseguente allo sconvolgimento dei ruoli, del peggioramento - comunque vada - dello stato fisico che viene dietro all’oscuramento delle risorse spirituali.
Ulderico Bernardi
➢ segue a pagina 10
n ogni città, da qualche anno, ai negozi italiani continuano a subentrare in gran numero svariati esercizi gestiti da stranieri. Perché loro ce la fanno e noi no? Non è un pensiero xenofobo né discriminatorio, ma una domanda che chiunque finisce col porsi. Girano molte leggende metropolitane su leggi e obblighi da cui gli stranieri (cinesi, bengalesi, indiani, arabi di varie nazionalità) sarebbero esentati in quanto tali, e spesso si grida al razzismo contro gli italiani credendo
a semplici dicerie. In teoria tutti sono uguali di fronte alla legge: per aprire bottega bisogna obbedire a certi imperativi, anche se l’osservanza è mitigata da attenuanti che, nei fatti, diventano privilegi. C’è poi la differenza oggettiva fra chi è controllabile al cento per cento, e quindi perseguibile fino all’estinzione totale dei debiti (anche se ciò implica l’estinzione del debitore…) e chi è difficilmente identificabile (quanti capiscono quale sia il nome e quale
Noi e ciò che viviamo nel sonno
il cognome di un cinese?), impossibile da tracciare e immune da multe e balzelli, qualora si renda irreperibile. Perciò la macchina della legge, draconiana con i nostri cittadini grazie a cavilli e minuzie di una burocrazia millimetrica, si impantana davanti ad una fluidità di soggetti e situazioni tale da impossibilitare ogni azione: la vera discriminazione, così, sta nella realtà delle cose…
Nel mondo dei sogni
Emanuela Monego
❏ Servizi alle pagine 2 e 3
In evidenza Ludopatia, Stato spettatore
Il gioco d’azzardo non conviene: la sindrome di guadagnare assicura la rovina del giocatore. Imperversa comunque la pubblicità e lo Stato fa da spettatore. Moretto a pagina 5
Terremotati troppo soli
Due anni fa, il 24 agosto iniziava il terremoto che ha devastato il Centro Italia. La gente è angosciata dalla scosse e logorata dalla lentezza della ricostruzione. Fiorucci alle pagine 6 e 7
Perché tanta violenza?
Perché sogniamo? Che interpretazione diamo a questa esperienza? Ciò che sogniamo che relazione ha poi con la vita? Accade poi qualcosa nel reale? ❏ Alle pagine 19-21
Orfani ormai di relazioni vere
Di fronte a continui, gravi fatti di sangue, molti si chiedono il perché. Che cosa sta accadendo? E quali possono essere le conseguenze sui bambini spettatori innocenti? Mormando a pagina 8
Galantino ad Assisi: la povertà per sorella
Ostaggi del virtuale
L’esempio di Francesco
Giovanissimi e giovani soprattutto, ma non solo, sempre più ostaggi di connessione per ore e ore e inseguimento delle nuove applicazioni. ❏ Barcella e Guidi alle pagine 16 e 17
Francesco 8 secoli fa diede l’esempio: si spogliò di tutto per rivestirsi di Vangelo. Nunzio Galantino ha indicato questa come strada maestra anche per l’uomo d’oggi. ❏ Alle pagine 26 e 27