aprile

Page 1

Abbonnement - Poste - Taxe Perçue

www.frateindovino.eu Patria, identità e appartenenza

Orgogliosi del tricolore di Ulderico Bernardi

Spedizione in abbonamento postale articolo 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Perugia.

Mensile di cultura religiosa e popolare

Anno 54 - Aprile 2011 / n. 4

Karol Wojtyla camminatore di Dio Il primo maggio in San Pietro sarà proclamato Beato

C’

è stato un tempo in cui tricolore faceva rima con bel suol d’amore. L’Italietta che dichiarava guerra all’Impero Ottomano per diventare potenza coloniale voleva Tripoli. E dimenticava le torme di emigranti che lasciavano i porti di Napoli e Genova diretti alle Americhe, per saziarsi di pane e dignità. Ma nel cuore di questi coraggiosi, che affrontavano l’ignoto e non temevano il lavoro duro, la bandiera dei tre colori restava sempre la più bella. Anche se ricordava una Patria matrigna. Per i loro nipoti e tris nipoti, radicati ormai in tanti continenti, l’onore degli avi, la memoria, il vincolo che mantengono con l’antica appartenenza è impresso nella bandiera italiana. Altrettanto, e forse più, vale per quanti difendono coi denti la loro italianità, dopo che la seconda guerra mondiale li ha lasciati fuori dai confini nazionali o li ha costretti a lasciare la cara terra d’origine. Intendo Dalmati, Fiumani, Istriani, esuli e rimasti, di quella che fu la Venezia Giulia. Poi ci sono gli immigrati, che se non sono in transito, piano piano chiedono di integrarsi, di riconoscersi a loro volta in quei tre colori. Ormai, nella storia presente, è quello il nostro blasone davanti al mondo. Il che non cancella le specificità regionali, che sono la ricchezza dell’Italia intera. E fanno sì che il made in Italy sia ovunque garanzia di creatività, originalità, qualità. La nostra penisola trabocca di differenze. Si parla e si canta in cento lingue locali, si mangiano mille prodotti tipici, si bevono vini che hanno sapori di pianura e di monte. ➢ continua a pagina 2

All’interno

I

mass media ci condizionano Come si informa e come si crea l’opinione pubblica nel presente Saltini a pagina 2 Bonvecchio a pagina 3

Lungo i 220 km del fiume Piave Un corso d’acqua che ha anche un profondo significato storico A pagina 8, Zois

Da Assisi si vede l’Amazzonia MUMA, primo Museo Missionario Multimediale al mondo A pagina 16, Andreozzi e Zois

Mario Botta, matita geniale Sarà l’evento dell’anno in San Pietro: il primo maggio, Benedetto XVI proclamerà Beato il suo predecessore, Giovanni Paolo II. Karol Wojtyla, il Papa dei record come annunciatore del Vangelo nella modernità, fu invocato “Santo subito” già alla morte, avvenuta il 2 aprile del 2005. Attesi a Roma tre milioni di pellegrini. Servizi alle pagine 12, 13, 14 e 15 di Gino Carrara, P. Antonio M. Tofanelli, Giuseppe Zois

quando uccidono gli angeli

L’architettura che viaggia tra memoria e speranza A pagina 17, Briccola

Come educare oggi

Risorgimento

Luoghi e nomi Yara, l’innocenza insanguinata d’Italia: Mameli È durato 92 giorni il calvario della famiglia di Maura e Fulvio Gambirasio a Brembate di Sopra, un dramma che ha tenuto in angoscia tutta l’Italia. e Montecitorio Non si sa, invece, quanto sia durata la straziante agonia di Yara, tredici anni, Muscardini, a pagina 6

000Frate_Aprile2011ok.indd 1

rubata alla vita e agli affetti da un orco senza pietà che l’ha uccisa. Servizi alle pagine 4 e 5 di Bernardi, Di Landro e Zois

Le madri non sbagliano mai Le madri non sbagliano mai, ci ha lasciato detto un grande neuropsichiatra, che ha dedicato tutta la vita ai bambini: Giovanni Bollea, ci ha insegnato l’importanza del sorriso nell’educare. Siamo in un’epoca di crescenti difficoltà per quest’avventura meravigliosa. Situazione e prospettive. Servizi alle pagine 9, 10 e 11 di Carissoni, Carrara, Zois

21/03/11 12:18


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.