Anno 61 - Febbraio 2018 / n. 2
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Forza di vita U
na ventina di anni fa, in quell’epoca gravida di eventi che non hanno ancora cessato di turbare terra e cielo, venne pubblicato un libro che suscitò grandi dibattiti nel mondo della cultura in tutto l’Occidente. Autore un economista e storico statunitense, che si chiama Francis Fukuyama. Il libro s’intitolava La fine della storia. Al centro delle riflessioni le conseguenze degli accadimenti successivi alla caduta del Muro di Berlino - con il crollo dell’intero sistema comunista - e l’impressionante serie di avanzamenti tecnologici che da allora continuano a prodursi, in particolare nell’ambito delle comunicazioni di massa. È come se nel mondo si fosse spalancata una grande porta sull’universo. Strumenti sempre più efficienti si sono resi disponibili, sbalordendo i popoli per la facilità di accesso e la relativa contenutezza dei costi. Mutamenti negli stili di vita e nel costume, nei continenti e a ogni livello di comunità. Tradizioni secolari sono state messe a duro confronto con le nuove visioni del mondo: l’apertura delle frontiere e le emigrazioni di massa. Sgretolando lo spirito di comunità e imponendo l’individualismo. La religione che era il collante morale e sociale sbiadisce nello sfondo, fino a rimuovere l’idea stessa di Dio con il nucleo dei valori essenziali, lacerando l’ordine sociale e l’indispensabile vincolo tra visibile e invisibile, tra materiale e spirituale.
Ulderico Bernardi
➢ segue a pagina 36
Mensile di cultura religiosa e popolare
Le indagini archeologiche e le nuove scoperte
I rotoli di Qumran Siamo andati a Qumran, per scoprire i luoghi dove sono stati trovati 71 anni fa i famosi “rotoli”: 950 manoscritti che erano conservati in grotte nel deserto di Giuda. Qui sorgeva un antico insediamento che gli arabi chiamavano Qumran. Si va dalla metà del terzo secolo avanti Cristo fino al 68 dopo Cristo. Questo significa che si è fatto un balzo indietro di mille anni e ora ci è data la possibilità di confrontare le Bibbie nostre con i testi dei tempi di Gesù. Ci ha guidato in questo viaggio a Qumran uno studioso dei rapporti tra Bibbia e archeologia, Marcello Fidanzio, che ci aiuta a scoprire le grotte e a leggere tra le righe dei manoscritti. ❏ Zois alle pagine 14 e 15
Dalla meteo agli influssi della Luna Che ci piaccia o no, viviamo sempre più condizionati o quantomeno orientati dalle previsioni meteorologiche. Andiamo a scrutarle: come nascono oggi, che attendibilità hanno, spaziando anche nel passato, dal primo alfabeto in video con il colonnello Bernacca alla forza dell’esperienza e dei proverbi che da questa sono nati. E oggi abbiamo previsioni aggiornate al minuto in una infinita gamma di offerte che troviamo in internet. Interessante anche “esplorare” gli influssi che esercita la Luna sulla Terra, sulla natura e sull’uomo stesso. ❏ Regazzoni e Brandi alle pagine 2 e 25
Carnevale, stagioni e protagonisti di un mondo senza tempo
Fiabe, coriandoli e felicità F
Cappuccetto Rosso (nell’immagine), Biancaneve, Cenerentola e altri protagonisti come riescono a parlare ai nativi digitali?
Venditori dell’isola che non c’è D opo un quarto di secolo speso in vaniloqui invece che nelle riforme di cui ha conclamato bisogno l’Italia, la “politica” - chiamiamola ancora così, anche se francamente non pare il caso - ha riaperto la caccia al voto. Aspetto impressionante di questa campagna elettorale, che di fatto non è mai stata
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interrotta, è la vacuità. Tutti dicono le stesse cose, tutti criticano tutti, tutti promettono l’impossibile. Rincorsa reciproca, vendendo illusioni e sogni, quasi che l’Italia fosse un Paese che può concedersi determinati lussi. Parrebbe di vivere la magia, solo onirica, di un paese della cuccagna.
iabe di ieri che continuano ad affascinare i bambini di oggi, naturalmente insieme con la nuova narrativa in materia, che ispirazione possono dare oggi alle giovani generazioni? Quali messaggi? Quali i loro profili etici oltre che umani? In un tempo in cui la felicità diventa quasi un’emergenza l’Economist l’ha messa al centro del 2018 - che giovamento possiamo trarre dalle favole? La domanda centrale resta sempre dove trovare questa benedetta felicità. E nel tempo di carnevale, una dritta la suggerisce anche l’intramontabile favola di Arlecchino. ❏ Battistoni e Castelletti alle pagine 19-21
Rohingya, popolo senza più patria
Palermo, capitale della Cultura 2018
Dalpozzo alle pagine 12 e 13
Cambruzzi alle pagine 16 e 17
Che non c’è. In un flash, il presidentissimo della Luxottica Leonardo Del Vecchio ha reso l’idea: “Un teatro dove gli attori promettono tutti più o meno le stesse cose. Oggi il cittadino ha più domande che risposte”.
Giuseppe Zois
➢ segue a pagina 5