Febbraio

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Anno 60 - FEBBRAIO 2017 / n. 2

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La ragione contro la paura

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uesto è stato il dicembre di sangue 2016: ❱ 18 dicembre: a Karak, a 130 km da Amman, 10 morti e 27 feriti nell’attacco di un gruppo armato. la Giordania fa parte della coalizione internazionale a guida americana e partecipa ai raid aerei in Siria contro l’Isis. ❱ 19 dicembre: strage a berlino, in un mercatino di natale. Un camion irrompe tra la folla vicino alla Chiesa della Misericordia: 12 morti, tra i quali un’italiana, e 48 feriti. Attentato fotocopia di quello compiuto a nizza il 14 luglio con 84 morti, 6 italiani, e 202 feriti, sempre con un camion che travolse la folla nel giorno della festa nazionale francese. ❱ 19 dicembre, ad Ankara: assassinato l’ambasciatore russo in Turchia. Solito grido: “Allah Akbar”, seguito da “Vendetta per Aleppo”. Poi, l’attentatore è stato ammazzato dalla polizia. ❱ notte sul Capodanno 2017: strage in discoteca a Istanbul, 39 morti, di cui 24 stranieri, e 69 feriti. Anche qui carneficina all’urlo di “Allah Akbar”. Caccia serrata all’attentatore (o attentatori). ❱ l’anno è finito nel sangue, in una lunga scia di orrori che avevano avuto per tragici teatri prima bruxelles (22 marzo: 32 morti), poi Monaco (22 luglio: 10 morti). Si aggiunga l’attentato di Dacca nel bangladesh (1° luglio: 29 morti, tra i quali 9 italiani e 6 terroristi).

Giuseppe Zois

➢ segue a pagina 7

Mensile di cultura religiosa e popolare

A che punto è la comunicazione “online” nel nostro Paese

La Rete cresce e l’italia

le hanno chiamate le autostrade del futuro: sono le vie digitali di comunicazione che hanno aperto già da tempo le nuove frontiere per molti e decisivi campi del vivere. Pensiamo al telelavoro innanzitutto ma anche a tutti i molti campi attigui, dalla scuola, all’informazione. E vanno tenute presenti le generazioni native digitali che aumentano in parallelo con l’evoluzione tecnologica in atto. Quali sono le ripercussioni a livello educativo, dai bambini in su? E, ancor più, per quanto riguarda l’estensione della Rete sul territorio nazionale, come siamo messi? Situazione e prospettive aperte. ❏ Mormando e Guidi, inserto alle pagine 19-22

Con conseguenze di alluvioni e disastri

il lungo viaggio dal chicco alla tazzina

Che il clima sia cambiato e sia sempre più soggetto a mutamenti anche rilevanti lo vedono tutti. Come si vedono le conseguenze. Con le tendenze in atto, che cosa accadrà? Florio a pagina 10

Per la stragrande maggioranza di noi tutti è un’abitudine quotidiana che comincia al mattino e si ripete fino a sera: il caffè. Quanti prenderne? Imbimbo e Carini alle pagine 16 e 17

Noi e il clima che cambia Ah, che buono il caffè!

Quel diffuso veleno di nome corruzione

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nostri missionari in giro per i continenti conoscono bene certe infermità, che sembrano essere uscite da tempi arcaici a insidiare corpi e anime. Malattie orribili, che sfigurano l’essere, ne distorcono la figura e comportano amputazioni, piaghe devastanti, cecità, perdita di arti. In questo campionario di calamità, la più ripugnante è la lebbra, tuttora presente in molti Paesi cosiddetti sottosviluppati. Atrocemente visibile ed endemica in questi percorsi di miseria. Eppure, anche da questa tremenda disgrazia si può guarire, se si mettono a disposizione farmaci e cure adeguate,

soprattutto se ci sono persone soccorrevoli, di straordinaria bontà, che volontariamente applicano le loro competenze a sanare quanti sono afflitti dal morbo che li devasta. Purtroppo, anche nei nostri civilissimi Paesi, chiamati “avanzati”, in galoppante sviluppo economico e tecnologico, una certa lebbra è cresciuta a dismisura. Soprattutto in Italia, anche se non si tratta più dell’infezione vistosamente presente in certi villaggi africani o asiatici. Si tratta di ben altro, perché non si rende evidente, anzi si diffonde in silenzio e nella segretezza. Si veste con abiti decorosi. Fa mostra di com-

portamenti cortesi, talvolta melliflui, oppure diciamo più esplicitamente ruffianeschi. Questa lebbra invisibile e corrosiva fin dentro l’anima e la mente è la corruzione, ormai penetrata in profondità nel corpo sociale. Corrode le relazioni tra le persone, a ogni livello. Cancella l’onestà. Rimuove la gratuità. Uccide lo spirito comunitario. Procede in modo inarrestabile, fino a diventare abitudine, normalità accettata, consuetudine scellerata che impone costi umani ed economici altissimi alla nostra società. Ulderico Bernardi ➢ segue a pagina 36

QUesto mese ■ I nostrI soldI l’economia mondiale con l’arrivo di Trump

Moretto e Rocca, a pag. 2

■ costUme

Quante bugie sentiamo e raccontiamo… De Luca a pag. 5

■ malasanItÀ

Quando c’è bisogno di una visita medica Monego a pag. 9


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