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Anno 56 - Febbraio 2013 / n. 2

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Mensile di cultura religiosa e popolare

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Con l’evento tv di Frate indovino

Le basi necessarie per iL nostro avvenire di Ulderico bernardi

“L’

Un ponte lanciato nella modernità S

an Francesco parlava agli uccelli e ammansiva il lupo. Frate Indovino ha cominciato la sua avventura rivolgendosi ai contadini e portando nelle loro case - quando dovevano essere ancora inventate quelle via radio-tv - le previsioni meteo. Fu una bella e non facile scommessa, giocata sul patrimonio d’esperienza, acquisita nei conventi cappuccini in secoli di storia. Oltre al tempo che avrebbe fatto, Frate Indovino indicava anche cosa c’era da fare nei campi, nell’orto, con gli alberi da frutta, nella vigna e in cantina. Strada facendo le rubriche si sono moltiplicate e allargate come aree di interesse. Frate Indovino oggi è ancora - e saldamente - il Calendario degli italiani, il numero uno nelle case, una presenza che è diventata una tradizione. Come il panettone a Natale o la colomba a Pasqua. Ma in un’epoca in cui si è velocizzato tutto, è vietato star fermi. Occorre trovare percorsi per restare

Shoppingmania

collegati al presente, alla modernità. I Cappuccini hanno pescato una carta vincente. Si chiama “Buon Natale con Frate Indovino”. Che è lo sforzo, l’impegno, la ricerca di una presenza nuova, di una comunicazione con la gente d’oggi attraverso un collegamento di grande impatto. “Buon Natale con Frate Indovino” esprime questa volontà di essere presenti con un messaggio rivolto all’uomo d’oggi frastornato, disorientato, inquieto e fragile, che ha bisogno comunque di una luce. Anche nel XXI secolo si sente nostalgia di Dio, di una fede comunque, di un Bambino che scende dalle stelle, di una speranza che è più forte di tutto il buio e di tutte le notti. Alienati come siamo a parlare con le stelle, dobbiamo trovare raggi che illuminino un cammino, una traccia e una speranza per l’uomo e le sue solitudini. Quest’uomo, nel suo deserto e nei suoi silenzi tristi, pur con le certezze e le risposte della scienza e della tecnologia, cancella le sue

viva verdi

ombre, attenua i suoi tormenti con la speranza. Il leitmotiv di questo evento del 2012 si è rivelato premiante con i contatti che ha acceso e con le luci che è riuscito a portare. Con semplicità, da Assisi è stato lanciato fra le pareti delle case un simbolico ponte che unisce il tempo, le attese di chi chiede un aiuto, la solidarietà non ridotta a slogan, il vero discorso del Natale e di tutto il mistero irradiato da Betlemme all’umanità. Grazie alla trasmissione di Assisi, si è stabilito un contatto irrinunciabile con il mondo della cultura, dell’informazione, dello spettacolo. Flavio Insinna, con la sua interpretazione, ha sublimato il “Cantico delle Creature” ed è riuscito a far comprendere la straordinaria attualità dopo otto secoli di quelle parole di San Francesco. I frutti non potranno che maturare abbondanti. Giuseppe Zois ❏ servizio a pagina 9

❏ Vittorino Andreoli:

ci salveranno i “Nessuno”.

uomo il quale, spendendo la sua energia totalmente per gli affari privati, rifiuta di prendersi pena degli affari pubblici, ponendo tutta la sua saggezza nel pensare ai suoi propri affari, è cieco al fatto che il suo proprio interesse è solo possibile con la conservazione della salute pubblica, e che perde tutto per i difetti degli assesti governativi. Dove ci sono uomini che pensano come lui, dove, per conseguenza, gli uffici vengono compiuti da avventurieri politici e l’opinione pubblica è dominata da demagoghi, dove la corruzione vizia l’amministrazione della legge e rende abituale la frode nelle negoziazioni politiche, gravi punizioni cadono sulla comunità in generale, e fra gli altri, su coloro i quali hanno fatto tutto per sé e nulla per la società”. Una citazione forse troppo lunga, ma necessaria per il nostro tempo. Sono parole del sociologo Herbert Spencer, che nel 1886, dunque più di cento e trenta anni fa, rifletteva su “Le basi della morale”. È da credere che nessuno possa negare l’attualità di questo pensiero. Che, in tempi di egoismo e di individualismo trionfanti, torna a proporsi con drammatica urgenza. ➢ continua a pagina 2

il Futuro paSSa dall’aSia

Zois a pagina 3

❏ Crisi della ricerca. Maurizio Casiraghi: mancanza di fondi e gerontocrazia. Borea a pagina 10

❏ Virtù perdute: la tolleranza. Monego a pagina 13

lo shopping sta diventando sempre di più la misura della nuova festa. Zaugg a pagina 12

nel 2013 ricorrono i 200 anni dalla nascita di Giuseppe Verdi, genio italiano. Carrara a pagina 15

❏ Città che vai: Palermo la sua ricca storia dalle dominazioni al fascino degli opposti. Borea a pagina 17

le analisi degli addetti ai lavori e le tendenze in atto dicono che il futuro passa dall’asia e avrà il suo cuore nella cina, che sta diventando sempre più potente ed è già al secondo posto nell’economia, alle spalle degli USa. Gambino a pagina 7


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