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Mensile di cultura religiosa e popolare

Anno 54 - Gennaio 2011 / n. 1

Questi 150 anni di Unità d’Italia

L’INTERVISTA

di ULDERICO BERNARDI

L

e memorie d’Italia contengono le sue speranze! Lo ha scritto un grande italiano, che non ha potuto dare ulteriormente il suo contributo alla causa nazionale, per la morte sopravvenuta nel 1852, quando tante aspettative venivano maturando. Era Vincenzo Gioberti, sacerdote, sostenitore di un “cristianesimo repubblicano”, e per questo esule dalla sabauda Torino, dov’era nato. Uno dei padri dell’idea federale, che pensava a un’Italia unita nelle sue diversità. Oggi che il nostro giovane Stato si appresta, un poco burocraticamente, a celebrare i 150 anni dalla fondazione, sarebbe quanto mai opportuno riproporre a tutti, ma, in primo luogo, alle giovani generazioni, un pensiero come questo. Per riconoscerci nelle nostre diversità, ed esaltarci nella nostra unità: siamo siciliani e veneti, lombardi e campani, pugliesi e marchigiani, toscani e laziali, e in quanto tali tutti italiani! Lo dicono le nostre storie differenti che questa penisola gettata sul Mediterraneo, in dialogo millenario tra Oriente e Occidente, davanti al mondo è Italia. L’apprendere non è altro che il ricordarsi, insiste Gioberti. E su questa riflessione tornerà un altro grande italiano, il veneto di Dalmazia, Niccolò Tommaseo: La dimenticanza perde i popoli e le nazioni, perché le nazioni altro non sono che memoria! Se, con onestà, la celebrazione dell’Unità italiana volesse sfuggire alla demagogia, dovrebbe svolgersi come un progetto di approfondimento delle nostre storie, nelle case, nelle scuole e nelle piazze in ogni regione.

➢ continua a pagina 2

POLITICA

Avanti adagio

quasi indietro:

Paese a rischio Claudio Bonvecchio a pagina 4

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Il

Un 2011 di buone notizie È cominciato un nuovo anno: tutti abbiamo salutato, disincantati, il vecchio e brindato al nuovo, pieni di speranze. Per come vanno le cose, con i diffusi motivi di preoccupazione che spaziano dal lavoro alla sicurezza sociale, si avverte un bisogno incontenibile di buone notizie. È troppa, infatti, l’ondata di negatività che, quotidianamente, ci viene riversata addosso. Il semplice è il vero e il vero è semplice, dice il Papa ricordando come “il nostro problema consiste nel fatto che, per i troppi alberi, non riusciamo più a vedere la foresta; che con tutto questo sapere, non troviamo più la sapienza”. E a volte gli alberi potrebbero toglierci anche la veduta delle cime (nella foto: inverno in Val Fassa, sulle Dolomiti) che, simbolicamente, la vita è chiamata a raggiungere. Da questa finestra aperta sulla natura gli auguri più sentiti per il 2011.

mondo visto da Susanna

La famosa scrittrice Susanna Tamaro, che sta lavorando a un nuovo libro, si racconta e parla del suo sentire in una lunga intervista a tutto campo: dalla gogna mediatica, imperversante dopo Tangentopoli, alla svalutazione di molto impegno del femminismo, dall’urgenza di un nuovo linguaggio per l’evangelizzazione moderna, all’inciviltà degli sprechi. E poi: l’abdicazione dei genitori, la fragilità dei figli, il disorientamento prodotto dai mass-media… Giuseppe Zois alle pagine 6 e 7

La sua parola nel libro di Seewald

La Finlandia dei primati mondiali

Il Papa illumina il cammino del mondo

fiducia nei governanti

I

nvece degli “strilli” sui consueti argomenti, importanti sì, ma utili principalmente, per fare audience - con il rischio tuttavia di procurargli un’attenzione solo fuggevole ed epidermica -, il recente libro con l’intervista a Benedetto XVI del giornalista tedesco Peter Seewald meritava sicuramente, da parte dei massmedia, una presentazione, più rivolta al suo effettivo e complessivo contenuto, estremamente ricco e variegato. Il volume è nato da una conversazione di 6 ore, sviluppatasi senza uno schema concordato: domande e risposte a ruota libera, insomma. Da qui, la spontaneità e la vivacità del testo. Il Papa parla della sua elezione (nella primavera del 2005) avvenuta mentre aspettava di…

andare in pensione in “pace e tranquillità”. Con comprensibile riserbo, Benedetto XVI riferisce dei suoi ultimi incontri con il predecessore Giovanni Paolo II. Al quesito: “Lei veramente può parlare a nome di Gesù?” replica: “Nell’annuncio della Fede e nella amministrazione dei Sacramenti, ogni sacerdote parla e agisce su mandato di Gesù Cristo (…). Se nel mio intimo accolgo e vivo la Fede di questa Chiesa, e penso a partire da questa Fede, allora quando annuncio Lui (il Cristo), parlo per Lui (…)”. In termini piani, Benedetto XVI spiega come va intesa la “infallibilità” del Papa; “In determinate circostanze e a determinate condizioni egli può prendere decisioni, in ultimo, vincolanti, grazie alle quali diviene chiaro cosa è la Fede della Chiesa e cosa non è”. ➢ Servizio a pagina 9

Il Paese dove c’è

N

ella corsa per il titolo di “miglior Paese del mondo”, secondo “Newsweek”, l’Italia - nella classifica generale - è arrivata al 23° posto, superata (di poco) dalla Spagna (21°) e da Israele (22°), seguita da Slovenia, Repubblica Ceca, Grecia, Portogallo, Croazia, Polonia, Cile (30°). È riuscita a distinguersi, unicamente, per quanto concerne la sanità arrivando sul terzo gradino del podio. Si è ritrovata ventesima (nel mondo) per la qualità della vita, al 22° posto per il “clima politico”, al 34° per gli investimenti e i servizi nell’istruzione pubblica, e addirittura al 454° per dinamismo economico. Come ha fatto la Finlandia ad assicurarsi la leadership assoluta? A renderla una sorta di “paradiso terrestre” hanno contribuito tanti fattori: ha una popolazione di 5 milioni di persone, in un ambiente splendido: piuttosto pochi (2,5%)

risultano gli immigrati. Eccellenti sono le strutture e i servizi (ci sono treni che arrivano sino al Polo Nord). Formidabile è l’assetto dell’istruzione pubblica, che assorbe circa il 7% del Pil; il sistema sociale è fortemente protettivo; grande è l’amore per l’ambiente e per la sua tutela; nella raccolta differenziata dei rifiuti si arriva a 9 specifiche pattumiere; c’è fiducia tra governanti e governati. (g.c.) ➢ Servizio a pagina 3

ECONOMIA OGGI

Donne meglio degli uomini contro la crisi Stefania Briccola a pagina 2

07/12/10 18:08


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