luglio

Page 1

/ LUGLIO 2013

Anno 56 - Luglio 2013 / n. 7

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C1/PG/2012

Abbonnement - Poste - Taxe Perçue

www.frateindovino.eu

Mensile di cultura religiosa e popolare

Una giornata in clausura

OLTRE

LE GRATE

IL

www.facebook.com/frateindovino

La città di Francesco e Chiara

BISOGNO DI

ASSISI

Come vivono le monache di clausura? Cosa fanno durante il giorno, fedeli interpreti dell’antica regola di san Benedetto, “ora et labora”, prega e lavora? Quando e come pregano? Non pesano il silenzio e la rinuncia al mondo, che pulsa appena oltre i loro monasteri? Per i trecento anni del Monastero della Visitazione Santa Maria, a Milano, siamo andati oltre le grate, per respirare e raccontare l’aria di clausura. Massari e frAM alle pagine 8 e 9

I

FRATE INDOVINO DA PAPA FRANCESCO O

Una delegazione di Frate Indovino è stata ricevuta in Vaticano da Papa Francesco. È stato un evento che rimarrà nella memoria e nei sentimenti, per la grande cordialità che il Pontefice ha riservato ai Cappuccini. Si è trattato del primo incontro con Papa Francesco, ma è una tradizione antica quella di presentare il Calendario di Frate Indovino in anteprima, con tutte le iniziative editoriali, al Papa. Del Frate a pagina 17

❏ L’Italia affonda

in un mare di parole…

Bonvecchio a pagina 7

INSERTO EDUCAZIONE ❏ V come vivere Virtù perdute: modestia Medicina e prevenzione alle pagine 11, 12 e 13

❏ Il tempo libero

degli immigrati in Italia

Galeazzi a pagina 18

❏ RICERCA: Lollini e l’herpes anticancro

Borea a pagina 19

NOSTRI RISPARMI

gni giorno è una raffica di notizie negative. Ci si interroga sulla capacità di tenuta del Paese, mentre molte imprese non ce la fanno più e chiudono o delocalizzano, sotto il peso di costi crescenti. Il cittadino si chiede cosa fare dei suoi piccoli risparmi (quando li ha). Cominciamo da oggi un nuovo servizio per aiutare a capire qualcosa di più in fatto di finanza. Lo facciamo con due prestigiose firme in materia: Matteo Rocca ed Enrico Moretto. ❏ a pagina 10

LA TENTAZIONE DEI GESTI VIOLENTI Perché gli italiani non ne possono più del loro Paese di ULDERICO BERNARDI

D

al male non può venire che male, ammoniva Simone Weil rivolta a quanti guardavano alla rivoluzione come via d’uscita da un mondo ingiusto. E il male è la violenza sotto qualsiasi forma. Aggredisca una persona o popoli interi. Sia fatta di parole usate per lapidare un avversario o faccia scorrere il sangue per le strade. I più anziani ricordano ancora la guerra, madre di tutte le violenze. Gli uomini e

le donne di mezza età hanno impressi nella memoria gli anni di piombo, gli assassinati, gli azzoppati, i bastonati a colpi di spranga. Ma la dimenticanza o il non avere vissuto i fatti sembra riportare nelle nuove generazioni la tentazione dei gesti violenti. E, invece, di essere aiutati a conoscere il male, trovano personaggi adulti che li seguono e li incoraggiano a praticarlo. La critica non viene ritenuta efficace se non è aggressiva e astiosa. La satira non piace

se non in forma sprezzante. Le trasmissioni televisive spacciate per servizio pubblico traboccano di odio. L’insulto più bruciante, le bestemmie, le urla, l’inveire reciprocamente, in modo tale da annullare la comprensione di quello che i contendenti si stanno rovesciando addosso, sono comportamenti ormai accettati e sotto gli occhi di tutti. Per strada, nei campi di calcio, sui mezzi pubblici, in Parlamento. ➢ continua a pagina 4

L’

avvicinamento ad Assisi comincia dai colori quasi paradossali che assume il suo centro urbano, grazie a quelle case e chiese costruite con la pietra rosa del monte Subasio. Pietra. Assisi accoglie e ripara tra le sue “quasi-umane” braccia rosa e, al contempo, mostra e racconta la parte più dolce del paesaggio umbro, quello della valle tra Foligno e Perugia. Non a caso questa mistura di emozioni profonde ha generato figli come Chiara e Francesco, fratelli in questa terra d’Umbria di tanti altri santi e mistici. Non a caso chi ha visitato Assisi gli riconosce un primato: quello di riportare l’uomo (dopo averlo “abbracciato”) in comunicazione con tutto ciò che lo riconduce all’essenza delle sue domande ancestrali, ottenendo -tramite l’anima- tanto silenziose quanto ovvie ed evidenti risposte. Sarà per questo che Assisi, così prepotentemente, richiama l’attenzione di culture e sensibilità tanto diverse tra loro? ❏ AMF a pagina 3

NOTIZIE & WEB

COME SIAMO INFORMATI E COME DIFENDERCI Gambino e Guidi alle pagine 4 e 5


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.