maggio

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Mensile di cultura religiosa e popolare

www.frateindovino.eu

Salomone

è tornato a Strasburgo

Spedizione in abbonamento postale articolo 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Perugia.

Nel nome dell’Unità

Mediterraneo Dopo Tunisia ed Egitto, popolo in rivolta contro Gheddafi. Gambino e Bonvecchio alle pagine 10 e 11

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All’interno in fiamme

di PIER GIACOMO GRAMPA*

a Grande Camera della Corte Europea per i Diritti dell’uomo ha respinto la richiesta di rimuovere i crocifissi dalle aule scolastiche italiane ed ha ribadito, con sentenza definitiva, che «la presenza del crocifisso nelle aule italiane non è contraria ai diritti fondamentali». Quella della Grande Camera della Corte di Strasburgo (18 marzo 2011) è, semplicemente, una sentenza di buon senso, non ispirata da pregiudizi ideologici di parte, quindi settari, ma che prende atto, con oggettività, della realtà esistente, della concretezza storica di una civiltà, che si esprime nella presenza di segni che la caratterizzano e che sono espressione della volontà ragionata di maggioranze che li hanno voluti, riflesso di un passato e di una storia che non deve venire cancellata, anche nel caso (ma non è ancora il nostro caso) si dimostrasse superata, oggi, nel contesto contemporaneo. Solo i talebani sfigurarono i volti di Budda, perché non li riconoscevano. Una volta ancora si dimostra come la vera laicità non è laicismo dissacratorio o fanatismo iconoclasta ed anche le scuole e gli istituti di cura, sia pur pubblici, non sono istituzioni di nessuno, ma del popolo e della civiltà che le ha volute e questo si esprime attraverso i segni propri di quella civiltà. Inutile affermare che siamo in un Paese di civiltà cristiana, se poi si combattono e si tolgono tutti i segni che questa civiltà ha espresso liberamente, con evidenza solare, che merita considerazione e rispetto. È una sentenza che fa finalmente giustizia, per questo me ne rallegro. Sono diverse le osservazioni meritevoli di essere rilevate. Ad esempio la Corte ha giudicato che: «in merito al ruolo preponderante di una religione nella storia di un Paese, il fatto che, nel programma scolastico le sia accordato uno spazio maggiore rispetto alle altre religioni non costituisce di per sé un’opera di indottrinamento». ➢ continua a pagina 9

Anno 54 - Maggio 2011 / n. 5

Testimoni di carità Dove la causa della dignità chiama, le suore rispondono: in tutto il mondo. Zois alle pagine 14 e 15

L’arcobaleno della felicità È la più ricercata da tutti: le confessioni dei vip e i consigli dello psichiatra. Bernardi a pagina 17

Nel 1861 l’Italia raggiunse l’Unità: quest’anno si celebrano i 150 anni da quello storico evento che fu il traguardo più alto del Risorgimento. Un patrimonio di valori da non disperdere in un tempo e in una nazione tentati dalla disunità. Carissoni, Gambino e Muscardini alle pagine 3, 4 e 5

Davanti all’immensa catastrofe di terra, acqua e aria che ha sconvolto il Paese

Giappone, la forza di risorgere

di Giuseppe Zois

C

hi lo sa quanti saranno, alla fine, i morti per il cataclisma che l’11 marzo ha sconvolto il Giappone? Forse ventimila, forse venticinquemila, forse di più ancora. Un bilancio impressionante che ha lasciato il mondo sconvolto, così come il terremoto e lo tsunami hanno buttato per aria, come fuscelli, case, strade, ferrovie, porti, e insieme auto, treni, navi e per completare il quadro apocalittico, anche la centrale nucleare di Fukushima. Tutta l’umanità di

colpo si è scoperta, enormemente, fragile e impotente di fronte allo scatenarsi, imprevedibile nella violenza, delle viscere della terra. Se però, le immagini e le notizie giunte dal Giappone, a getto continuo, per giorni e giorni, hanno messo in ginocchio il

mondo, d’altro canto lo ha anche confortato per la straordinaria forza di quel popolo, che ha saputo affrontare in piedi la morte. Noi ci siamo angosciati per i rischi che avremmo potuto correre a seguito delle fughe radioattive dalla centrale

degli incubi, loro hanno lottato uniti, coltivando - indomabili la speranza. Noi, a 9.700 km di distanza, abbiamo fibrillato per l’angoscia nucleare; loro, sotto le centrali della paura, hanno insegnato al mondo la compostezza. ➢ continua a pagina 2

Passato&presente

Botta&risposta

Paura&Allarme

Dal 1923 al 2011. Una risposta da dare alla natura Bernardi a pagina 6

Perché sì, perché no

Diffidenza USA

pareri a confronto

sulle radiazioni

sull’atomo

di

Carissoni a pagina 7

Fukushima

Todeschini a pagina 8

08/04/11 09:17


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