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ALI/TAGLIA
Come sarà il nuovo decollo?
Mensile di di cultura religiosa religiosa e popolare Mensile Mensile di cultura cultura religiosa ee popolare popolare
Dove vanno i nostri soldi
bile, cioè intesa a realizzare il bene comune. Non so quanto questa finalità ideale sia accolta nei programmi ministeriali e praticata nel presente dentro alle aule scolastiche. Si consideri che poi tutto passa attraverso la figura degli insegnanti, a loro volta formati in certe scuole e università. Per cui va a finire che è questione di fortuna, se si incontrano o meno dei buoni docenti, che avvertano la grande e non quantificabile responsabilità di plasmare i discenti. Gli istituti scolastici dovrebbero guadagnarsi la loro buona fama costituendo un complesso di formatori invidiati dai concorrenti, siano pubblici o privati.
on la brutta stagione, nella quale stiamo entrando, con le notti lunghissime e gelide, le piogge prolungate e le nevicate, la loro già precaria situazione peggiorerà ulteriormente. Si sta parlando dei senza casa e senza dimora. La categoria ormai non comprende più soltanto i barboni. La “povertà di strada” si è fatta adesso più variegata. Dai singolari, non di rado coloriti, personaggi quasi... per vocazione orientatisi a campare alla giornata dove e come possibile, in adesione alla propria indole, la categoria si è spinta ad abbracciare altre figure, “sbandati” nostrani oppure immigrati. Quale consistenza numerica ha questo “popolo”, in Italia e in Europa? Qual è, nel dettaglio, la sua esistenza? Nel tentativo di dare risposte esaurienti a questi interrogativi nel vecchio continente nel 2010 si svolgerà l’anno degli homeless. Nel nostro Paese, tra infinite difficoltà, sta procedendo il censimento generale di quelli che un tempo erano denominati “vagabondi”. Conducono l’operazione il Ministero del Welfare, l’Istat, la Caritas, la federazione che raggruppa le circa 70 associazioni di diversa connotazione che si occupano da tempo formalmente e informalmente dei privi di tetto e di residenza stabile. Mettendo a frutto gli elementi nelle loro mani questi organismi hanno sin d’ora messo a punto un quadro approssimativo della realtà. In Italia attualmente gli homeless oscillano tra i 70mila e i 100mila; circa l’82% sono maschi, il 18% sono femmine. La loro età spazia dall’adolescenza alla vecchiaia; prevalgono (30,9%) quelli tra i 28 e i 37 anni; sono parecchi (23,1%) pure quelli fra i 38 e i 47 anni; il 16% hanno dai 48 ai 57 anni; il 15,5% contano meno di 27 anni; l’8,7% vanno dai 58 ai 64 anni; gli ultrasessantacinquenni costituiscono il 5,8% del totale. Tra gli homeless non mancano i laureati (3,9%); più del 17% hanno un diploma di scuola media superiore; il 34% circa hanno ottenuto la licenza media; gli altri, se non sono analfabeti, poco ci manca. Nella massa, come numero, immigrati e italiani si equivalgono, o quasi, negli anni che stanno correndo; in passato il rapporto, ovviamente, era diverso, nel senso che clochards e “barboni” erano quasi tutti indigenti.
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Casa Bianca, lo sprint finale
La situazione finanziaria dall’Oriente all’Occidente è in grave e perdurante difficoltà. Negli USA si assiste alla caduta dei giganti, che produce un pauroso effetto domino. Nelle borse si continua a sentir parlare di giorni neri e di tracolli. Dove stanno andando i nostri risparmi? Intervista, servizi e approfondimenti alle pagine 3, 4 e 5
Claudio Todeschini
Ennesima riforma della scuola: che non sia solo forma
LA
PROMOZIONE PIÙ IMPORTANTE di Ulderico Bernardi*
7 EDUCAZIONE
Il bambino quando è iperattivo Bruno del Frate
9 CANZONI
Il “Signore delle Cime” ha 50 anni Magda Bonetti
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Il popolo della strada di Mario Collarini
Claudio Bonvecchio
STATI UNITI
Anno 50 - Gennaio 2007 / n. 1 Anno 51 Luglio 2007 78 Anno 51 --Agosto - Ottobre 2007 / /n.n. AnnoAnno 51 - 51 Novembre 2008 / n. 1110
sempre da presuntuosi voler dare il voto alla scuola. Dunque, più che sulle forme organizzative e sui percorsi del sistema scolastico nazionale di cui oggi molto si parla, vale la pena ragionare su quale ne sia lo scopo e come si raggiunga. Gli uomini, fin dalla fondazione del mondo hanno avuto il problema di trasmettere il sapere via via accumulato dalle generazioni. Gli animali hanno l’istinto, per cui perfino l’amore diventa un fatto automatico: scatta solo in certi periodi dell’anno. Ma l’uomo è anche un animale. Per certe funzioni biologiche, che condivide con tutte le creature. I suoi bisogni materiali sono comunque indisginguibili da quelli spirituali. Tant’è che sono i valori a stabilire la gerarchia delle necessità fisiche, da soddi-
È
sfare secondo esigenze dettate dalla cultura, in ogni comunità. Il primo studio da farsi - ha scritto Simone Weil, grandissima pensatrice, morta giovane più di sessanta anni fa - è quello dei bisogni che sono per la vita dell’anima l’equivalente dei bisogni di nutrimento, di sonno, di calore, per la vita del corpo. Primo fra tutti è il bisogno di radicamento, di sentirsi parte di una comunità viva, che ha accumulato grazie alla fatica e all’intelligenza degli antenati un patrimonio di conoscenza, una storia di eventi, una memoria di personaggi, una capacità di stabilire dei rapporti tra la terra e il cielo, l’esperienza di leggi naturali ed eterne. Tutto questo forma la bellezza del mondo, ed è precisamente l’obiettivo dell’educazione e dell’istruzione in ogni società sta-
*docente di sociologia dei processi culturali all’Università di Ca’ Foscari, Venezia
I poeti e il futuro dell’italiano Geo De Ròbure a pagina 15