/ NOVEMBRE 2015
Anno 58 - Novembre 2015 / n. 11
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Mensile di cultura religiosa e popolare
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L’Occidente e l’Islam
Volskwagen, una batosta Alla Mecca, cuore dei musulmani, tragedia con 769 morti epocale
I
ntorno al bacino del Mediterraneo i mondi del Cristianesimo e dell’Islam intrecciano da quasi 14 secoli una fitta trama di contatti e rapporti destinati non solo a continuare, ma a riannodarsi sempre più strettamente. Nel VII secolo d.C., dopo che l’impero romano d’Occidente e la sua cultura erano crollati da tempo sotto l’urto delle invasioni barbariche, mentre ancora sopravviveva in Oriente l’impero bizantino, sulla scena della storia emerse una nuova grande civiltà sotto l’impulso unificante di una nuova religione. Una popolazione in precedenza dispersa in tribù nomadi, in repubbliche aristocratiche di grandi mercanti carovanieri, in principati come quello di Palmira o dei Nabatei a Petra, si trasformò nel popolo che in pochi decenni invase l’impero sasanide e tutte le province asiatiche e africane dell’impero bizantino. In meno di cent’anni l’impero islamico estese i suoi confini da Samarcanda a Toledo. Ma gli islamici non furono solo soldati, bensì rivelarono doti politiche e amministrative, culturali e artistiche di prim’ordine: l’Alhambra di Granada, il Taj Mahal di Agra, le Mille e una notte, il Canone di Avicenna, le Quartine di Omar Khayyam appartengono alla cultura mondiale. Il confronto fra culture può aiutarci a comprenderci meglio reciprocamente. Francesco Imbimbo ❏ alle pagine 2, 3 e 21
P
Alla Mecca, cuore di tutto il mondo musulmano, si va in Pellegrinaggio: è il quinto pilastro (obbligo) dell’Islam. Quest’anno, il 24 settembre, per la calca c’è stata una tragedia con 769 morti e 800 feriti. Servizio alle pagine 2-3
Fare accoglienza, il cuore e la ragione G
li incoerenti governanti dell’Europa occidentale, slalomisti imbattibili, non si smentiscono mai. Capire le intenzioni di Hollande è un’esercitazione da undicesimo grado in alpinismo. Non si sa come la pensi, fino in fondo, e dove voglia andare. Prima chiude le frontiere a Ventimiglia per un manipolo di poveri disperati, fa la voce grossa e picchia i pugni; idem con i migranti che da Calais vogliono salpare verso l’Inghilterra, dove si muove un altro Giano bifronte. Anche Cameron infatti è un bel rebus: frontiere chiuse non solo ai migranti soccorsi nel Mediterraneo dalle navi di Sua Maestà la Regina Elisabetta, e portati sulle coste italiane - ma agli
stessi cittadini europei sprovvisti di permesso di lavoro. Seguendo Frau Merkel, il premier inglese accoglierà 20 mila profughi siriani. Il Primer Ministro spagnolo Rajoy nell’enclave di Madrid in terra africana - Ceuta e Melilla - mostra i muscoli e poi dà il lasciapassare a 15 mila siriani. Da gennaio si parla di quote: Federica Mogherini si era esaltata dopo l’assegnazione a tavolino fatta nel vertice UE; da allora, solo parole e tutti ad alzar le spalle - e muraglioni -, ad eccezione di Italia e Grecia prime spiagge buone per gli “esodanti”. Giuseppe Zois ➢ segue a pagina 16 ❏ alle pagine 4 e 15-18
er la Germania e per la sua immagine è stata una Waterloo dei tempi moderni. Il taroccamento del software per il controllo dell’emissione dei gas di scarico, scoperto negli Stati Uniti, ha causato danni incalcolabili per le casse della Volkswagen ma anche per tutto il Paese e per la sua classe politica. Si calcola che siano 11 milioni i veicoli coinvolti, ma la cifra pare destinata a salire. Lo hanno chiamato “dieselgate” perché riguarda veicoli che funzionano a gasolio. Audi, Seat, Skoda sono i marchi trascinati in questo tsunami della Casa tedesca che, con la Toyota, ha il primato delle vendite nel mondo e oltre 600 mila dipendenti. Il trucco di tutto sta in una centralina… ❏ Servizio a pagina 9
I frutti dell’autunno Preziosi contro i malanni del freddo
L’autunno ha portato e sta portando come sempre molti frutti sulle nostre tavole: tutti a vario titolo preziosi per combattere con noi i malanni dei mesi freddi. Carini a pagina 22
QUESTO MESE
A Nembro in casa Trovesi
Da san Francesco a Papa Francesco
Il cortile dei concertisti
Nel segno della misericordia
■ TRAFFICI
G
L
Birolini a pagina 5
ianluigi Trovesi è un nome affermato su scala internazionale come musicista, pluristrumentista e direttore d’orchestra. È diventato famoso a prezzo di non pochi sacrifici e di grande volontà, cominciando a suonare nel cortile della casa dove abitava. Oggi è a capo di una dinastia di musicisti che comprende 2 figlie, 2 generi e 3 nipoti. Praticamente un’orchestra di famiglia. ❏ Carrara a pagina 19
a rivoluzione di Francesco è silenziosa e forte più dei fragori d’ogni guerra. Non comporta galloni e medaglie, per bandiera impugna solo la croce. Dalla nascita del Bambino, 2015 anni fa, e negli 8 secoli da quando il suo discepolo ha preso a percorrere le vie di Assisi, continuano a muovere le schiere di quanti hanno fame e sete, di chi chiede da vestire,
di coloro che bussano senza soluzione per essere accolti, con il volto dei pellegrini, dei prigionieri, degli infermi; di bimbi, uomini e donne che sono rimasti insepolti nelle mille tragedie di questi nostri giorni travagliati. Nel nome di Cristo, Frate Francesco e Papa Francesco, si ritrovano a proclamare la Parola che salva. Ulderico Bernardi ➢ segue a pagina 20
MORTALI
Armi, purtroppo un mercato senza crisi.
■ VOCI
PROFETICHE
Don Dordi beato: un portatore di Vangelo. Fornoni a pagina 14
■ L’ABISSO
E L’ORRORE Quando la guerra distrugge l’arte.
Martignoni a pagina 21