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Cosa serve per ripartire di Ulderico Bernardi
U
n Quarantotto! Qualcuno ricorderà ancora la popolare espressione che è sinonimo di tumulti, scossoni sociopolitici, aspettative ferventi, ideali delusi e travagli ideologici. In quell’anno dell’Ottocento, la nostra Italia, divisa in tanti Stati grandi e piccoli, ebbe a conoscere tutto questo, specie nelle città. Borghesi e intellettuali fremevano e si sollevavano. Le campagne, al solito, sprofondavano nella carestia e nel servaggio. Ne seguirono repressioni feroci, interventi di truppe straniere e le cocenti sconfitte di quella che si chiamò prima guerra di indipendenza. Ma in tanto disordine cominciò a germogliare la consapevolezza che, solo in una Patria unita, i suoi popoli avrebbero ottenuto pace e prosperità. L’albero mise radici robuste, anche se crebbe storto, per avidità di regnanti e miopia di governanti. Tanto che il costo umano più esoso toccò pagarlo agli umili. Il popolo contadino, a Nord e a Sud, ne ebbe in cambio emigrazione transoceanica, pellagra, fame e miseria nelle famiglie, fino al massacro generale della Grande Guerra. Siamo, ormai, lontanissimi da quello scenario d’altri tempi, ma qualcosa ce lo fa ricordare nel presente. Alzando gli occhi all’Europa di oggi, sullo sfondo dell’economia planetaria, vediamo di nuovo tormenti, conflitti, speranze spezzate. In una guerra che, almeno per ora, ha per ignobili protagonisti gli speculatori, non i generali e le dinastie vogliose di altre corone. Affamatori dei popoli che ai cannoni hanno sostituito lo spread, e alle mitraglie il gioco di Borsa. Lasciando, tuttavia, sul terreno milioni di vittime innocenti: piccoli imprenditori ridotti sul lastrico; disoccupati senza speranza; giovani spenti nello spirito. ➢ continua a pagina 4
europA oggi
una macchina che Viaggia frenata dalla burocrazia Porta a pagina 4
Mensile di cultura religiosa e popolare
Cinque l’italia
Anno 55 - Ottobre 2012 / n. 10
sorelle speCiali
Che non riesCe a Cambiare e mantiene privilegi L’Italia ha 20 Regioni. Di queste, 5 sono a Statuto Speciale. Si tratta di Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia,Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Il Paese sta attraversando una crisi senza precedenti e si concede il lusso di mantenere condizioni e situazioni di privilegio, oggi, inconcepibili e insostenibili. Le Regioni a Statuto Speciale hanno poteri sia legislativi che amministrativi, che le altre non possiedono. Intanto, decidono autonomamente in molti campi, autofinanziandosi anche per conto proprio. Con una particolarità: quando vanno in “rosso” è lo Stato, quindi sono i cittadini delle altre quindici Regioni a ripianare i conti. Quanto avvenuto in Sicilia, proprio ultimamente, lascia senza parole.
Palazzo dei normanni sede della Regione Sicilia.
❏ Bonvecchio a pagina 3
All’interno Chi andrà alla Casa BianCa il 6 novemBre?
Con il timoniere morsi
Verso quale egitto
Grassi a pagina 5
la generazione delle BarBie Zaugg a pagina 11
matrimonio, mogli, mariti e mamme Florio a pagina 12
il disCorso della Luna Carrara a pagina 16
Con i BamBini nel tempo del dolore Zois a pagina 17
il Boia s’è preso qualChe pausa Capodicasa a pagina 21
martini Voce per tutti
U
n uomo di Dio, un tessitore paziente di dialogo, un ricercatore e comunicatore della Parola di Dio, un infaticabile costruttore di speranza. Sono alcuni dei tratti della ricca personalità umana e spirituale del cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002. È morto il 31 agosto a Gallarate. Tracciamo un percorso del suo luminoso magistero. ❏ Zois alle pagine 8 e 9
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otto la cenere, brace. O, per dirla in termini più appropriati a quella realtà, sotto la sabbia del deserto, l’Egitto ribolle di cambiamenti continui. E non si sa dove la calda piazza della “primavera araba”, che ha spazzato via il regime del rais Mubarak e della sua corte, potrà portare il Paese. Intanto, di nuovo c’è l’esperienza di un nuovo Presidente espresso dalla forte maggioranza dei Fratelli Musulmani, Mohamed Morsi. La situazione gli impone di conciliare interessi contrastanti e spesso molto lontani, in un Egitto arcaico chiamato alla sfida della modernità. Abbiamo intervistato su cambiamenti e prospettive, Giorgio Ferrari. ❏ segue pagina 6
in cerca delle Virtù perdute
Iniziamo un viaggio alla ricerca delle virtù perdute, per esempio, l’educazione, come l’estate ci ha documentato. Monego a pag. 13