Anno 60 - Ottobre 2017 / n. 10
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C1/PG/2012
Abonnements - Poste - Taxe Perçue
www.frateindovino.eu
Un Paese di croniche carenze
S
i sa che in Italia nessuno ha mai colpa quando succede qualcosa. C’è sempre qualcun altro su cui scaricare e, spesso, si chiama in causa il solito Destino. O la Sfortuna. O l’Avversità. Nessuno che si assuma la responsabilità di dire che si è sbagliato, che è mancata la prevenzione, che non si è fatto ciò che da tempo si attende e che viene promesso ad ogni nuovo evento catastrofico, vedere alle voci terremoti, alluvioni, incendi di boschi… Usciti dall’emergenza più acuta, tutto è accuratamente riposto nel cassetto delle pratiche che possono attendere… È vero che la malasorte è cieca e le catastrofi accadono ovunque, ma altrove c’è l’efficienza che in Italia resta sempre un progetto. Sulle zone colpite dai terremoti che si sono susseguiti - dal 24 agosto 2016 fino al 18 gennaio di quest’anno - si sono recate tutte le più alte cariche della Repubblica, dal Presidente Mattarella ai premier Renzi e Gentiloni, ai Presidenti del Senato, Grasso e della Camera, Boldrini, fino al Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. A queste vanno aggiunte le autorità di Paesi stranieri che hanno voluto recarsi sui luoghi disastrati dal sisma, queste ultime con esemplare compostezza, con generosa e concreta solidarietà, senza concessioni alla retorica.
Giuseppe Zois
➢ segue a pagina 36
Mensile di cultura religiosa e popolare
www.facebook.com/frateindovino
Quanto percepiscono al mese i parlamentari italiani
La busta paga degli eletti Quando in Italia si dice politica o, ancor più, politici, il più delle volte si assiste ad una smorfia sul volto dell’interlocutore, che esprime in modo visibile quanto l’argomento sia sgradito e sgradevole. Molti si indignano, accomunando tutti nella disistima. Si parla di casta, sta montando il populismo. Colpa di troppi privilegi, di onorari eccessivi, di vitalizi giudicati inaccettabili. Abbiamo voluto vedere, nero su bianco, quanto percepisce mensilmente un deputato uno dei 630 - della nostra Repubblica. E abbiamo raccolto il giudizio, anche molto autocritico, dell’austero Mario Sberna. ❏ Alle pagine 2 e 3
Dalla Spogliazione al Cantico…
Le origini del mais dai campi alla tavola
La lezione di Francesco
Da dove viene la polenta
O
ttobre ha in calendario una data che è nel cuore di tutti: il 4, san Francesco. E il pensiero corre ad Assisi, con tutta una scia di riflessioni, di domande sul percorso di vita che ciascuno di noi sta tracciando. Francesco fu capace di un gesto rivoluzionario che ha segnato e conquistato il mondo intero e ancora oggi, a distanza di 8 secoli, continua ad affascinare. Non una strada comoda o facile, ma garantita come dispensatrice di serenità e di letizia. Si provi a immaginare cosa significhi, allora come oggi, la rinuncia a ogni bene terreno, in cambio di una libertà interiore totale, che insegna a guardare in alto, capace di ispirare un inno universale di meraviglia che non si attenua come il Can-
tico delle creature. Questo per Assisi è un anno speciale. Il Vescovo Domenico Sorrentino ha voluto che il luogo in cui Francesco rinunciò a tutto per abbracciare la povertà sia una sorgente dove l’uomo del XXI secolo possa attingere i valori che non si usurano. E ha elevato la chiesa del Battesimo di Francesco - Santa Maria Maggiore - a Santuario. Qui avvenne la Spogliazione. “Qui dobbiamo sostare - ci ha detto in un’intervista - per riscoprire il vero senso della vita. E la pienezza del Vangelo abbracciata da Francesco può essere la risposta di cui abbiamo bisogno perché contiene la forza capace di ricostruire la speranza e la rete di fraternità”. ➢ Alle pagine 16 e 17
Q
uello del mais alla volta delle nostre tavole, sotto forma di fumigante polenta, è un viaggio che inizia lontano nel tempo e nel mondo. Il 5 novembre 1492, nel giornale di bordo, Cristoforo Colombo annotava: “C’erano grandi campi coltivati con radici, una specie di fava e una specie di grano chiamato mahiz”. Quel cereale, poi introdotto in Andalusia e da qui propagatosi, avrebbe sfamato generazioni. E oggi? ➢ Imbimbo e Carini alle pagine 12 e 13
Questo mese All’origine della crisi
Attentati terroristici
Dannosi per l’agricoltura
Pianeta educazione
Siamo da tempo in una situazione paradossale. Quelli che dovrebbero spingere la ripresa economica, sono in crisi. Parliamo delle banche malate. Perché? Moretto a pagina 4
Possono accadere ovunque e stanno accadendo: dalla Catalogna in Spagna a Turku in Finlandia. È possibile imparare a convivere con l’orrore e con la paura? Mormando a pagina 8
Su un territorio storicamente modellato dall’uomo, sono giudicati troppi e dannosi: branchi di cinghiali imperversano ovunque con danni all’agricoltura. Che fare? Carissoni a pagina 10
Il mito della prestazione per alcuni sta diventando un’ossessione. Tra modelli super e assenze educative, con le imboscate di internet, ci scopriamo più vulnerabili. Inserto alle pagine 19-22
Il male oscuro delle banche
Convivere con la paura
La devastazione Dai prestanti dei cinghiali ai troppo fragili