Settembre

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Anno 59 - SETTEMBRE 2016 / n. 9

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Quando si fa strage della libertà

I

l tallone di ferro per calpestare la strada dei diritti umani o la via larga della democrazia dove il cammino della libertà sia riconosciuto agli uomini? l’Europa della civiltà, dell’arte e del rispetto per la persona, o quella del dominio a muso duro che pretenderebbe di entrare nell’Unione epurando, espellendo, umiliando le intelligenze? Per molte nostre società il momento si è fatto difficile. Fu già così negli anni più crudi della guerra fredda, quando negli Stati Uniti d’America il senatore McCarthy con fanatismo perseguiva registi di valore, docenti, giornalisti, politici e militari ossessionato dal comunismo e dalla sua caccia alle streghe. I momenti bui ci sono stati anche in altre parti dell’occidente, e non solo nei Paesi umiliati dal totalitarismo. Il timore che tornino è presente anche ora sulla porta di casa (vedere alla voce Turchia). Anche se il comunismo è fallito e la globalizzazione sembra avere avviato positive prospettive per il rispetto delle persone e i diritti civili. Al di là delle emergenze e dei soprassalti dittatoriali, bisogna considerare che in un paio di decenni la popolazione mondiale ha visto raddoppiare la concentrazione nelle grandi città, dilatando le periferie e distruggendo in gran parte l’antico tessuto sociale solidaristico.

Ulderico bernardi

➢ segue a pagina 4

Mensile di cultura religiosa e popolare

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Quattro donne e la scelta di una vita da eremite nell’Umbria

Sulle ali del silenzio S

Umbria, terra di verde diffuso, raccoglimento, silenzio, pace e preghiera. alle pagine 16-18

QUeSto meSe

L’uomo e il firmamento

■ miGrAnti

Emergenza che cresce e necessità di regole alle pagine 2 e 3

■ eUropA

Dopo brexit, Unione in cerca di un collante alle pagine 4 e 5

■ piAzzA AFFAri

Prima di investire, un quadro chiaro di opportunità e rischi a pagina 9

■ BeLLAGente

Un’Arca per 36 mila profughi di guerra a pagina 24

Dio e l’uomo, il tempo, il big bang, il mistero dell’universo e del firmamento, visti con la scienza e la teologia dell’astronomo George Coyne. Giorgio Fornoni alle pagine 20 e 21

tiamo lasciandoci alle spalle una stagione di rumori, spesso di frastuono. La vacanza sconfina facilmente in un’evasione assordante. In pochi hanno approfittato delle lunghe giornate estive per “ascoltare” il silenzio, per riannodare i fili della propria interiorità, per risalire alla sorgente del mistero. La parola è figlia del silenzio, ma pochi ci fanno caso. Siamo in una tale babele di parole, anzi di suoni e grida, che il silenzio fa quasi paura, perché fa pensare. Se non “facciamo” qualcosa, ci viene addosso l’horror vacui, il terrore del vuoto. Il silenzio è dentro di noi, ma è difficile farlo emergere, dargli il posto, lo spazio, l’attenzione che merita. Dovremmo imparare ad educarci al silenzio - ci si passi il paradosso - a far parlare il silenzio. E l’autunno può essere stagione ideale, anche attraverso la lezione della natura con le sue tonalità, per riscoprire l’essenzialità solenne del silenzio. Un’esperienza forte, da questo punto di vista, la stanno vivendo e proponendo quattro donne che hanno scelto di vivere da eremite le loro esistenze. Silenzio intercalato da preghiera, suoni del lavoro, “linguaggio” magistrale del creato. Sono le allodole di San Francesco, stanziali della spiritualità a Campello sul Clitunno. Qui, nella Foresteria, accolgono persone decise a viaggiare dentro sé stesse sulle ali del silenzio.

G.Z.

Tornare in forma dopo le ferie Scuola, prima regola: coinvolgere i ragazzi

P

Dopo gli eccessi delle vacanze, quale dieta per riconciliarci con la linea e la bilancia? Carini a pagina 29

artono le rondini (poche) e tornano gli allievi (tanti). I promossi bravi, quelli che ben poco sanno, quelli coi debiti, i bocciati. Nelle classi, con insegnanti o senza, con le sedi o no, ma ferreamente per tutti, senza distinzioni: tutti nella classe designata, con lo stesso programma, con gli stessi vincoli di età. Con gli stessi mugugni. Penso alle scuole sorgenti di vita: ❱ quelle clandestine nei molti

Paesi dove restano proibite; ❱ quelle nelle tende per chi non ha casa; ❱ quelle per le bambine per cui Malala quasi ci lasciava la pelle. E vien da piangere per lo spreco che si fa qui, della scuola. Gli allievi che sbuffano e non studiano. Le attività accessorie e la gran quantità di materie in programma, che possono soltanto promuovere superficialità e pura informazione, perché la formazione della

mente, della cultura di fondo che poi permette di studiare qualunque cosa, gioca su poche e approfondite aree.

Federica Mormando ❏ Servizio a pagina 11

■ coStUme&SocietÀ

padri, figli e nonni

Dentro una famiglia in continua evoluzione, quale ruolo tra padri e figli e tra nonni e nipoti? Un’identità difficile da trovare. ❏ a pagina 14


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