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L’osservazione dell’acqua The Observation of Water I numerosi disegni contenuti nei codici provano come l’interesse di Leonardo per le opere idrauliche e per l’acqua non sia che un aspetto del suo metodo di osservazione e rappresentazione del paesaggio, allo stesso tempo, artistico, naturalistico e ingegneristico. Che cosa è acqua Acqua è fra i quattro elementi il secondo men greve e di seconda volubilità. Questa non ha mai requie insino che si congiunge al suo marittimo elemento […]. Volentieri si leva per lo caldo in sottile vapore per l’aria. Il freddo la congela, stabilità la corrompe. […] Piglia ogni odore, colore e sapore e da sé non ha niente. Penetra tutti i porosi corpi, al suo furore non vale alcuno umano riparo e, se vale, non fia permanente. Manoscritto C, f. 26v
The many drawings in Leonardo’s codices prove how his interest for hydraulic works and for water were but a single aspect of his method of observation and representation of landscapes; at the same time, this representation made use of points of view that were equally artistic, naturalistic, and engineering. Leonardo da Vinci, Uomo seduto e vortici d’acqua, RL 12579, Windsor, Royal Library
A man seated beside eddies of water, from Leonardo da Vinci, RL 12579, Windsor, Royal Library
“What water is. Water is, among the four elements, the second least heavy and the second least stable. It never has any rest until it reaches its maritime element […] It rises voluntarily by the cause of heat into delicate vapor within the air. The cold freezes it; stability corrupts it. […] It takes every odor, color, and flavor, and of itself it has nothing. It penetrates all porous bodies. No human defense can withstand its furor, and, if it can withstand, it does not do so permanently.” Paris Manuscript C, f. 26 v.
L’opera degli idraulici pratici è una grande fonte di insegnamento per Leonardo: si discuteva di problemi di idraulica, di grandi progetti e delle maggiori questioni teoriche. Leonardo da un contributo straordinario per comprendere l’acqua, elemento affascinante e occasione per comporre in un trattato organico tutte le conoscenze accumulate in Lombardia sul suo comportamento e natura. Lombardy, as a school, was a great source of learning for Leonardo: he passed from practical problems of hydraulics to large-scale projects and to the greatest of theoretical questions. Leonardo’s participation included an extraordinary contribution toward the understanding of water, not only a fascinating element in the aesthetic sense, but also an occasion for uniting together into an organic treatise all the cases and observations regarding its behavior and nature that he accumulated while in Lombardy. Leonardo da Vinci, Gorghi d’acqua, RL 12660, Windsor, Royal Library Whirlpools of water, from Leonardo da Vinci, RL 12660, Windsor, Royal Library.
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La rappresentazione del paesaggio Landscape Representation Commissionata a Leonardo nel 1483, la Vergine delle Rocce è un dipinto rivoluzionario di forte impatto naturalistico: il paesaggio è “geologico” e ricco d’emozione soprattutto nell’attento studio dal vero e per la funzione dinamica delle acque che ne plasmano la struttura. Leonardo sfuma i dettagli in lontananza per rappresentare la profondità dell’atmosfera in quella che definisce una prospettiva aerea. Evvi un’altra prospettiva, la quale chiamo aerea imperò che per la varietà dell’aria si può conoscere le diverse distanzie […] Tu sai che in simile aria l’ultime cose viste in quella, come le montagne, per la grande quantità dell’aria che si trova infra l’occhio tuo e la montagna, quella pare azzurra, quasi del colore dell’aria (Codice Ashburnham II, f. 25)
Leonardo da Vinci, Fiume che scorre tra le rocce, RL 12395, Windsor, Royal Library A river flowing through the rocks, from Leonardo da Vinci, RL 12395, Windsor, Royal Library.
The Virgin of the Rocks, commissioned of Leonardo in 1483, is a revolutionary painting with a strong naturalistic impact. The landscape is “geological” and rich with emotion, especially for the intensely realistic study and for the dynamics of the waters that provide form for the structure. Leonardo shades the details of the depths of the landscape to represent the varying degrees of the atmosphere receding through the distance, providing the effects of “aerial perspective.” “There is another perspective, which I call aerial, since it is through the variation of the air that varying distances […] can be distinguished. You know that the farthest things seen within such air, like the mountains, appear azure, almost the same color as the air, because of the great quantity of the air between your eye and the mountain.” Codex Ashburnham II, f. 25
Leonardo da Vinci, La Vergine delle Rocce, part., 1483, Parigi, Musée du Louvre Con il contributo scientifico di
Leonardo da Vinci, detail of The Virgin of the Rocks, 1483. Paris, Musée du Louvre.
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La rappresentazione di Milano Milan in Representation Durante il primo soggiorno milanese (1482-1499), Leonardo disegna una suggestiva pianta della città: per la prima volta appare nella cartografia di Milano il tratto del Naviglio della Martesana tra Porta Nuova e Piazza San Marco. Manforte 350 Porta Rensa 195 185 362 Porta Nova 475 Strada nova 100 100 205 Navilio 55 433 Porta Cumana 500 Barco 550 Porta Giovia 585 Porta Vercellina 740 Porta Sancto Ambrogio 75 100 550 100 410 Porta Tesinese 490 Torre de lo ‘mperatore 305 60 100 Porta Lodovica 530 acqua […]
During Leonardo’s first stay in Milan (1482-1499), Leonardo drew a suggestive map of the city: for the very first time, the tract of the Martesana Canal between Porta Nuova and Piazza San Marco appeared on the map of Milan. “Manforte 350 Porta Rensa 195 185 362 Porta Nova 475 Strada nova 100 100 205 Navilio 55 433 Porta Cumana 500 Barco 550 Porta Giovia 585 Porta Vercellina 740 Porta Sancto Ambrogio 75 100 550 100 410 Porta Tesinese 490 Torre de lo ‘mperatore 305 60 100 Porta Lodovica 530 acqua […]”
Leonardo annota le porte di Milano con le loro distanze espresse in braccia milanesi, e segnala il Naviglio della Martesana, tra la Strada Nova e la Porta Cumana. Nella parte inferiore del foglio è disegnata una suggestiva veduta assonometrica della città con gli edifici principali, tra i quali si distinguono il Castello Sforzesco e il Duomo in costruzione. Giuseppe Diotti, La corte di Ludovico il Moro, Lodi, Museo Civico Giuseppe Diotti, The Court of Ludovico il Moro, Lodi, Museo Civico
Leonardo made notations regarding the city gates of Milan, with indications of their distances from the Strada Nova and the Porta Cumana. The notations also included the Martesana Canal. The lower part of the folio presents a suggestive aerial view of the city, showing the main buildings. Among these, we see the Castello Sforzesco and the cathedral, under construction.
Leonardo da Vinci, Pianta Veduta di Milano, Codice Atlantico f. 199 v, Milano, Biblioteca Ambrosiana Map of Milan, from Leonardo da Vinci, Codex Atlanticus, f. 199 v. Milan, Biblioteca Ambrosiana.
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Un promemoria per Milano A Memorandum for Milan Prima di arrivare a Milano nel 1482, Leonardo scrive a Ludovico il Moro di sapere “condurre acque da un loco a un altro”. In partenza per la capitale del Ducato, porta con sé “cierti strumenti per novili”. Come ogni ingegnere chiamato a una corte così importante, Leonardo appunta un promemoria con le cose da fare, da vedere e da verificare a Milano. Misura di Milano e borghi. Misura del Castello. Misura di naviglio, conche e sostegni e barche maggiori, e spesa. Trova uno maestro d’acqua e fatti dire i ripari d’essa e quella che costa. Un riparo e una conca e uno naviglio e uno molino ala lombarda. Un nipote di Gian Angelo dipintore ha uno libro d’acque, che fu del padre. Pagolino, detto Assiolo, è bono maestro d’acque.
Before arriving in Milan in 1482, Leonardo wrote to Ludovico Il Moro, stating that he knew “how to conduct water from one location to another.” As he was leaving for the capital of the duchy, he bore with himself “certain instruments for Canals.” Just as any engineer called to court would have done, Leonardo prepared himself a list of the things he needed to do, to see, and to verify in Milan: “Measurement of Milan and the villages. Measurement of the Castle. Measurement of the canal, the basins and supports, and the larger boats, and the cost. Find a master of water, and have him tell you the remedies against this, and what it costs. A shelter, a basin, a canal, and a mill, Lombard-style. A nephew of Gian Angelo, the painter, has a book of waters, which was his father’s. Pagolino, called Assiolo, is a good master of waters.”
Milano, racchiusa dalla cerchia dei Navigli, utilizza il fossato difensivo costruito tra il 1157 e il 1158 per l’irrigazione delle campagne, il movimento delle ruote idrauliche e la navigazione. All’arrivo di Leonardo il fossato si sta trasformando in un porto circolare, un canale mercantile tra la città e i suoi borghi esterni. Closed within its circle of canals, Milan utilized the defensive moat system, constructed between 1157 and 1158, to irrigate fields, for the movement of hydraulic wheels, and for navigation. At the time Leonardo arrived in Milan, the moat was in the process of changing into a circular port, a commercial channel for use between the city and the outer suburbs.
Cristoforo De Predis, Giuseppe e Maria con Gesù davanti alla città di Gerusalemme, in Leggendario libro della fine del mondo, 1476, Torino, Biblioteca Reale Joseph and Mary with Jesus, before the city of Jerusalem. Cristoforo De Predis, a detail from Leggendario libro della fine del mondo, 1476, Turin, Biblioteca Reale.
Leonardo da Vinci, Lista di cose da ricordare, da fare e da conoscere, Codice Atlantico f. 661a r, Milano, Biblioteca Ambrosiana A list of things to remember, to do, and to find out, from Leonardo da Vinci, Codex Atlanticus, f. 661a r. Milan, Biblioteca Ambrosiana.
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Il rilievo dei corsi d’acqua Surveying of the Water Courses Sono tanti i piccoli fiumi che attraversavano la città, “situata in una bella, ricca e fertile pianura”, come la descrive Bonvesin de la Riva nel XIII secolo “ […] tra due mirabili fiumi equidistanti, il Ticino e l’Adda”. Leonardo rileva tra questi un tratto del Nirone prima della sua derivazione al ponte dell’Archetto. Qui si trovava la chiusa della Vettabbia, il canale di origine romana lungo il quale si affollavano i mulini e le ruote idrauliche. Nello stesso foglio, annota una riflessione sull’utilità della scienza dell’acque. Molte furono le terre principali delle province, le qual’essendo poste sopra li lor fiumi principali, sono state consumate e distrutte da essi fiumi […]. E la scienza dell’acqua dà cognizion precisa delli suoi ripari. Leonardo da Vinci, Rilievo del Nirone, Codice Atlantico f. 831 r, Milano, Biblioteca Ambrosiana Survey of the Nirone, from Leonardo da Vinci, Codice Atlantico f. 831 r, Milano, Biblioteca Ambrosiana
There were many small rivers that crossed the city, as Bonvesin de la Riva described in the thirteenth century: “situated in a beautiful, rich, and fertile plain […] equidistant between two marvelous rivers, the Ticino and the Adda.” Leonardo surveyed a tract of the Nirone before its diversion at the Ponte dell’Archetto. This was the location of the Vettabbia lock, a canal dating back to Roman times, along which were many mills and hydraulic wheels. On the same folio, Leonardo noted his reflections on the utility of the science of waters. “There were many primary lands in the province, positioned upon their primary rivers, that were consumed and destroyed by these rivers […]. And the science of water will give precise knowledge for remedying this.”
Nel 1480, pochi anni prima dell’arrivo di Leonardo in città, il fiorentino Giovanni Ridolfi sottolinea l’operosità di Milano, “molto ben artigianata […] de ogni arte”, colma di ruote idrauliche usate per “follare i tessuti, preparare la carta, segare il legname, battere il metallo, macinare il grano”. In 1480, a few years before Leonardo arrived in Milan, the Florentine Giovanni Ridolfi highlighted the industriousness of the city, its “excellent artisanship […] in every art.” It was filled with hydraulic wheels, which were used for “fulling textiles, preparing paper, sawing lumber, striking metal, grinding grain.”
Iacopo del Massaio, Mediolanum, 1456, Codice Latino 4802 Iacopo del Massaio, Mediolanum, 1456, Codex Latinus 4802
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il CODICE di eonardo da vinci nel castello sforzesco Leonardo da Vinci, Naviglio di San Cristoforo, Codice Atlantico f. 831 r, Milano, Biblioteca Ambrosiana San Cristoforo’s Canal, from Leonardo da Vinci, Codex Atlanticus, f. 831 r. Milan, Biblioteca Ambrosiana.
Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone, Madonna col Bambino, Santa Caterina e un Certosino, part., Milano, Pinacoteca di Brera Ambrogio da Fossano, known as Il Bergognone, detail of The Madonna and Child, Saint Catherine, and a Carthusian Monk. Milan, Pinacoteca di Brera.
Il Naviglio Grande e le sue “bocche” The Naviglio Grande and Its “Mouths” “Prima farò alcuna esperienza avanti che io proceda”, annota Leonardo quando decide di impegnarsi nel miglioramento delle opere idrauliche. Tra i Navigli Milanesi quello a cui Leonardo dedica maggiore attenzione è il Naviglio Grande, costruito e prolungato fino a Milano tra la seconda metà del XII secolo e la seconda metà del XIII secolo. “Vale 50 ducati d’oro, rende 125 mila ducati l’anno il Naviglio ed è lungo 40 miglia e largo braccia 20”. Così lo definisce Leonardo, sintetizzando le caratteristiche economiche e tecniche del Naviglio prima di elaborare le note idrauliche sulle quantità d’acqua erogate dalle “bocche”. “Before proceeding, first I will undertake some experiments,” noted Leonardo, when he decided to apply himself to improving the hydraulic works. Among the canals of Milan, the one to which Leonardo dedicated the greatest attention was the Naviglio Grande (Grand Canal), which was constructed and extended to Milan between the second half of the twelfth century and the second half of the thirteenth century. “The Canal is worth 50 gold ducats, it produces 125 thousand ducats a year, and it is 40 miles long [71.4 km] and 20 braccia wide [11.9 m],” observed Leonardo, in synthesizing the economical and technical characteristics of the Canal, before developing his hydraulic notes on the quantities of water produced from the bocche, “mouths.”
Anche all’epoca di Leonardo l’acqua di irrigazione veniva fatta pagare. Era quindi fondamentale risolvere il problema di far corrispondere le once d’acqua effettivamente derivate al prezzo pagato. Irrigation water was paid for, even during Leonardo’s time. Thus, it was fundamental to resolve the problem of making the ounces of water effectively produced correspond to the price that was paid for these.
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Il ruolo della Martesana The Role of the Martesana Nel 1457 il duca Francesco Sforza ordina la costruzione di un canale sul fronte est del Ducato, in posizione simmetrica al Naviglio Grande, per condurre a Milano le acque dell’Adda. Scavato nella roccia di ceppo lungo l’argine destro del fiume, il Naviglio della Martesana viene costruito sotto la direzione di Bertola da Novate in soli 7 anni (1457-1463). […] facendo il canal di Martigiana (Martesana) e si diminuisce l’acqua all’Adda la quale è distribuita in molti paesi al servitio de prati”.
In 1457, the duke Francesco Sforza ordered the construction of a canal on the east side of the duchy, in symmetry with the Naviglio Grande, to bring the waters of the Adda to Milan. Excavated from the base rock along the right bank of the river, the Martesana Canal was constructed by Bertola da Novate in just 7 years (14571463). “[…] when the Martesana Canal was made, this diminished the waters of the Adda, which are now distributed throughout many villages, in service of the fields.”
Dal Castello di Trezzo sull’Adda le acque derivate dal fiume raggiungevano Cassano d’Adda e, voltate verso Milano, confluivano nel Seveso che all’ora incrementava la portata delle acque del fossato di Milano.
From Castello di Trezzo on the Adda, the river waters make their way to Cassano d’Adda, turn toward Milan, and flow into the Seveso, increasing the volume of the waters in the moats around Milan. Leonardo da Vinci, L’Adda e la Martesana tra Vaprio e Trezzo, RL 12398, Windsor, Royal Library The Adda and the Martesana, between Vaprio and Trezzo, from Leonardo da Vinci, RL 12398, Windsor, Royal Librar
Il territorio tra Adda e Brembo, XVIII sec, Venezia, Archivio di Stato The territory between the Adda and Brembo, 13th century, Venice, Archivio di Stato
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il CODICE di eonardo da vinci nel castello sforzesco Leonardo da Vinci, L’Adda e la Martesana alla Rocca di Concesa, RL 12399, Windsor, Royal Library The Adda and the Martesana at the Rocca di Concesa, from Leonardo da Vinci, RL 12399, Windsor, Royal Library.
Il Fiume Adda da Brivio a Trezzo, 1753, Milano, Archivio di Stato Il Fiume Adda da Brivio a Trezzo, 1753. Milan, Archivio di Stato.
Il Naviglio Martesana e i suoi “scaricatori” The Martesana Canal and its Spillways Leonardo manifesta una grande attenzione per le opere realizzate dagli “idraulici pratici”, e in particolare per i manufatti dei Navigli e la resistenza delle loro sponde. Il suo interesse è evidente nel disegno del Naviglio della Martesana dove è raffigurato uno degli scaricatori con cui il Naviglio restituisce al fiume le acque durante l’asciutta. Nessun canale che esca fuori dai fiumi sarà durevole se l’acqua del fiume donde nasce, non è integralmente rinchiusa come il Canal di Martigiana (Martesana) e quel ch’esce di Tesino (il Naviglio Grande).” Cod Atl. f. 184 v.
Leonardo displayed a great interest for works of practical hydraulics, especially for the constructions of the Canals and the resistance of their banks. His interest is obvious in his design for the Martesana Canal, in which he depicts one of the spillways used for the canal to return waters to the river during low flow. “No canal that flows out of rivers will last if the water of the river from which it arises is not completely enclosed, as in the Martesana Canal and the one that flows out of the Ticino [the Naviglio Grande].” Codex Atlanticus, f. 184 v.
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La navigazione all’interno della città Navigation within the City Nel 1439 il duca Filippo Maria Visconti ordina a Filippo degli Organi e a Fioravanti da Bologna, entrambi ingegneri della Fabbrica del Duomo, di rendere navigabile la fossa della città. Nello stesso anno viene sostituito il tratto del canale che congiungeva il Laghetto Vecchio di Sant’Eustorgio con il Laghetto Nuovo di Santo Stefano. Lungo questo canale viene costruita una conca per superare il dislivello del terreno lungo un corso d’acqua o tra due vie d’acqua. E ‘l medesimo si po’ fare alla conca di Santa Maria e con questo modo si po’ fare il primo sostegno senza finestre ed è perfetto e sicuro e la conca s’empie presto
Leonardo da Vinci, Studi sull’acqua, RL 12662, Windsor, Royal Library Studies of Water, from Leonardo da Vinci, RL 12662, Windsor, Royal Library.
In 1439, the duke Filippo Maria Visconti ordered Filippo degli Organi and Fioravanti da Bologna, both of whom were engineers involved in the construction of the cathedral, to make the city’s moat system navigable. During that same year, the tract of the canal joining the Laghetto Vecchio di Sant’Eustorgio with the Laghetto Nuovo di Santo Stefano was substituted. A lock was then constructed along this canal: a system for overcoming the differences in ground levels along a watercourse or between two waterways. “And the same can be done with the lock of Santa Maria, and using this method, the first support can be made without gaps. And this is perfect, and secure, and the lock fills quickly.”
Un documento del 1448 accorda alla Fabbrica del Duomo il dazio sopra le barche che transitavano per la conca, in cambio della sua manutenzione. Secondo alcuni storici, la Conca della Fabbrica è la prima costruita in Europa. Il disegno indica al centro la dicitura “Conca della Fabbrica” che Leonardo rileva e studia attentamente. There is a document dating from 1448 according the Fabbrica del Duomo (the management of the cathedral construction works) the levy on boats transiting through the lock, in exchange for the maintenance of the lock. According to some historians, the Conca della Fabbrica was the first to be constructed in Europe. At the center of the drawing is the inscription “Conca della Fabbrica” (Lock of the Construction Works), which Leonardo surveyed and studied carefully. Leonardo da Vinci, Rilievo della Conca della Fabbrica, f. 401 r., Milano, Biblioteca Ambrosiana Survey of the Conca della Fabbrica, from Leonardo da Vinci, Codex Atlanticus, f. 401 r. Milan, Biblioteca Ambrosiana.
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I barconi e il trasporto dei materiali Barges and Transportation of Material Il sistema idroviario del Ducato, dotato di porticcioli e di depositi di materiali chiamati sciostre, consente a Milano di ricevere, con minor spesa, pietre, calcine, grano, ferro e soprattutto il legname. Si rimedia così alla mancanza di grande fiume. Leonardo osserva e rileva le imbarcazioni sui Navigli. Le maggiori barche che si faccino, sono larghe 7 braccia e 1/2 e lunghe 42 braccia e alte di sponde 1 braccio e 1/2
The duchy’s waterway system, with its small ports and its depots, permitted Milan to receive at low cost the various materials in arrival: stone, lime, grain, iron, and especially lumber, compensating for the lack of any large river. Leonardo made observations and surveys relating to the water vessels on the canals. “The largest boats made are 71/2 braccia wide [4.5 m] and 42 braccia long [25 m], with sides 11/2 braccia high [0.9 m].”
Le barche dovevano essere solide per poter trasportare il prezioso marmo di Candoglia usato per il Duomo, che dal Lago Maggiore arrivava via acqua fino al Laghetto di Santo Stefano, da dove veniva poi scaricato grazie a uno speciale argano chiamato “falcone”. Le barche erano dotate inoltre di un particolare remo-timone ben fissato alla loro struttura. The boats needed to be solid in order to be able to transport the precious Candoglia marble used for the cathedral. The marble arrived from Lago Maggiore via water, until Laghetto di Santo Stefano, where it was then unloaded using a special winch called a “falcone.” The boats were also equipped with a special “oar-rudder” that was well fixed onto the structure.
Leonardo da Vinci, Barcone, Codice Atlantico f. 27, Milano, Biblioteca Ambrosiana Barge, from Leonardo da Vinci, Codex Atlanticus, f. 27. Milan, Biblioteca Ambrosiana.
Anonimo, Il Falcone al laghetto di Santo Stefano, XIX secolo Anonymous, The Falcone at Laghetto di Santo Stefano, nineteenth century.
Angelo Inganni, Veduta sulla piazza del Duomo con il coperto dei Figini, 1838, Milano, Civiche Raccolte Storiche Angelo Inganni, Veduta sulla piazza del Duomo con il coperto dei Figini, 1838. Milan, Civiche Raccolte Storiche. Con il contributo scientifico di
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Energia idraulica e macchine utensili Hydraulic Energy and Utensil Machines La fitta rete di canali e conche forniscono energia alle molte ruote idrauliche che, nel XV secolo, contribuiscono a rendere il sistema produttivo milanese uno dei più sviluppati in Europa. Leonardo disegna e progetta numerose macchine utensili che sfruttano l’energia dell’acqua. Utilizza le sue conoscenze di meccanica per produrre movimenti sempre più complessi e automatizzati. Milan’s closely-knit network of canals and locks provided energy for its many hydraulic wheels, which contributed to making its production system of the fifteenth century one of the most highly developed in Europe. Leonardo drew and projected numerous utensil machines that made use of water energy. He utilized his knowledge of mechanics to produce increasingly complex movements in the process of automation.
Nei disegni osserva e descrive numerose macchine per il sollevamento dell’acqua, come la coclea o vite di Archimede, proponendo miglioramenti significativi. Through his drawings, Leonardo described numerous machines for the raising of water, like the cochlea or the Archimedean screw, also proposing significant improvements for these.
Leonardo da Vinci, Sega idraulica, Codice Atlantico f. 1078a r, Milano, Biblioteca Ambrosiana
Sega Idraulica, Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Hydraulic saw, from Leonardo da Vinci, Codex Atlanticus, f. 1078a r. Milan, Biblioteca Ambrosiana.
Hydraulic saw. Milan, The “Leonardo da Vinci” National Museum of Science and Technology.
Leonardo da Vinci, Viti di Archimede e sistemi per sollevare l’acqua, Codice Atlantico f. 26 v, Milano, Biblioteca Ambrosiana Archimedean screws and systems for raising water, from Leonardo da Vinci, Codex Atlanticus, f. 26 v. Milan, Biblioteca Ambrosiana. Con il contributo scientifico di
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Leonardo e il tessile Leonardo and Textiles L’industria tessile lombarda in età sforzesca è molto vivace e sviluppata e il commercio di tessuti di lusso ha una grande importanza per l’economia del Ducato. Leonardo si occupa di studi di macchine tessili, sia nel campo della filatura che in quello della tessitura vera e propria. Questa è seconda alla stampa delle lettere e non meno utile e esercitata dalli omini e di più guadagno, e più bella e sottile invenzione”.
The textile industry in Lombardy during the age of the Sforzas was thriving and highly developed; and the trade of luxury textiles was very important for the economy of the duchy. Leonardo was involved with studies of many textile machines, both for spinning and for the actual weaving. “This is second to the printing of letters, and it is no less useful and operational for men, and it provides greater gain and is more beautiful and subtle in invention.”
In un suo disegno progetta e descrive il funzionamento di un telaio completamente automatico anticipando di tre secoli i modelli utilizzati durante la Rivoluzione Industriale. In his drawing, Leonardo projects and describes the operation of a completely automatic weaving loom, anticipating the models used during the Industrial Revolution by three centuries.
Telaio meccanico da tessitura, Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Mechanical weaving loom, Milan, The “Leonardo da Vinci” National Museum of Science and Technology.
Leonardo da Vinci, Telaio meccanico da tessitura, Codice Atlantico f. 985 r, Milano, Biblioteca Ambrosiana Mechanical weaving loom, from Leonardo da Vinci, Codex Atlanticus, f. 985 r. Milan, Biblioteca Ambrosiana.
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Finanziare la costruzione dei canali “Project Financing” for the Martesana Leonardo non si limita a indicare la nuova connessione tra il Naviglio della Martesana e il fossato di Milano nella pianta della città. Rimarca infatti la necessità del prolungamento del Naviglio fino alla cerchia, suggerendo il modo per realizzare l’opera con il ricorso al finanziamento privato e la successiva cessione dell’opera al Ducato. Ecco, signor, molti gentiluomini che faranno in fra loro godere l’intervento delle acque, mulina a passaggio di Navili, e quando i sarà renduto loro il prezzo, lor renderanno il Navilio di Martigiana ( Martesana) Codice Leicester, f. 15r)
Leonardo did not limit his interests to indicating the new connection between the Martesana Canal and the moats of Milan in his city map. In fact, he pointed out the necessity of extending the Canal to the ring, suggesting also the way to realize the work, with private financing, and that the work would be finally ceded to the duchy: “So, Sir, there are many gentlemen who will arrange among themselves to provide for the intervention regarding the waters, and a mill over the Canals; and when their financing shall have been repaid them, they will deliver the Canal of Martesana.” Codex Leicester, f. 15 r.
Portello di chiusa a porte battenti, Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Hatch of a lock, with movable wings. Milan, The “Leonardo da Vinci” National Museum of Science and Technology.
Angelo Inganni, Il Naviglio al ponte di San Marco, 1834-37, Collezione Banca Intesa Angelo Inganni, Il Naviglio al ponte di San Marco, 1834-37, Banca Intesa Collection.
Leonardo da Vinci, Portello di chiusa a porte battenti, Codice Atlantico f. 656a r, Milano, Biblioteca Ambrosiana Hatch of a lock, with movable wings, from Leonardo da Vinci, Codex Atlanticus, f. 656a-r. Milan, Biblioteca Ambrosiana.
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Il perfezionamento delle conche Perfecting the Locks Leonardo, osservando e rilevando le conche in uso nel Milanese, descrive (o progetta?) alcuni miglioramenti, come il disegno dei gradoni e l’inserimento di un portello inferiore incluso nelle porte ad angolo. Il sistema di apertura del portello e dei portoni avveniva da terra ed è descritto in dettaglio nei suoi disegni e note. Bisogna legare i Navili che non abbiano cagione di correre innanzi verso il loco basso, dove cade l’acqua del Portello, che giungendo là l’acqua, che cade d’esso Portello infra l’altra acqua poi cadrebbe nella barca e subito la empirebbe e sommergerebbe.
Cherubino Cornienti, Leonardo mostra le conche del naviglio a Ludovico il Moro, 1858-59, Milano, Galleria d’Arte Moderna Cherubino Cornienti, Leonardo Showing the Canal Locks to Ludovico Il Moro, 1858-59. Milan, Galleria d’Arte Moderna.
Based on his observations and surveys of the locks used in Milan, Leonardo described (or projected?) some improvements, such as the design for the graduated levels and introducing a hatch below, to be included in the corner doors. The system for opening the hatch and the large doors was activated from land, and it is described in detail in Leonardo’s drawings and notes. “It is necessary to connect the Canals that do not tend to flow forward to low places, to where the water falls through the hatch of lock. Then, when the water arrives there, it will fall through this hatch among the other water, then fall into the boat and immediately fill it and submerge it.”
La Conca dell’Incoronata, Milano, The Lock of L’Incoronata, Milan
Leonardo da Vinci, Perfezionamento di una conca, Codice Atlantico f. 935 v, Milano, Biblioteca Ambrosiana Perfecting a lock, from Leonardo da Vinci, Codex Atlanticus, f. 935 v. Milan, Biblioteca Ambrosiana.
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I dettagli del portello Details of the Hatch Leonardo descrive i dettagli costruttivi del portello inferiore: un perno decentrato di sua ideazione garantisce un’apertura graduale sotto la spinta dell’acqua. Il portello viene azionato da un chiavistello manovrabile dall’alto, permettendo una migliore regolazione della pressione che l’acqua esercita sulle porte delle chiuse, azionate di continuo durante il passaggio delle imbarcazioni. Leonardo describes the details of the construction of the lower hatch: an off-center hinge he designed would make sure that the hatch would open gradually under the pressure of the water. The hatch is activated by a deadbolt that can be operated from above, better permitting a regulation of the water pressure on the doors of the locks, which were in continuous action during the passage of water vessels.
Leonardo studia le conche già nei primi anni di permanenza a Milano, durante le visite a Pavia e al Naviglio di Bereguardo, derivato dal Naviglio Grande ad Abbiategrasso. Leonardo had already made studies of locks during his earliest years in Milan, during his visits to Pavia, and in his observations of the locks of the Bereguardo Canal, which diverts from the Naviglio Grande at Abbiategrasso. Portello della Conca dell’Incoronata, Milano Detail of the hatch of the Lock of L’Incoronata. Milan.
Leonardo da Vinci, Portello di chiusa, Codice Atlantico f. 408 v, Milano, Biblioteca Ambrosiana Hatch for the lock, from Leonardo da Vinci, Codex Atlanticus, f. 408 v. Milan, Biblioteca Ambrosiana.
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