editoriale animali arte plurale chiaroscuro interfacce ora eLabora videozoom speciali martina roncarelli luigi caiffa - sensations mara vignato
21 artisti
Frattura Scomposta da i numeri In questo editoriale non voglio parlare di mostre o polemizzare, sarà il fatto che siamo in agosto e c’è un clima vacanziero anche se non sono state bellissime giornate di sole, invece quello che vorrei fare, è il punto della situazione di questa piccola realtà editoriale in costante crescita, che, con questa uscita, è arrivata al quarto numero contando anche il numero pilota. Dunque…… Sono state pubblicate Sono stati redatti 23 Sono state presentate Sono stati realizzati particolare interesse Sono stati presentati
in totale 348 pagine formato A4 articoli 9 iniziative 7 speciali riguardanti artisti di complessivamente 66 artisti emergenti
Questo per quanto riguarda i contenuti, per quanto riguarda l’interesse del pubblico, se le statistiche lato server sono da ritenersi veritiere abbiamo…. Numero 0 – 897 download Numero 1 – 2374 download Numero 2 – 3827 download Naturalmente essi, rappresentano dati in costante mutamento, questa non è altro che la fotografia al 27 agosto 2005 La rivista è stata recensita da 7 portali d’arte fra italiani e stranieri, Exibart ha scritto un articolo interessante a tal proposito, potrete trovarlo alla seguente pagina: http://www.exibart.com/notizia.asp/IDNotizia/13157/ IDCategoria/219
Animali opere di RICCARDO CORTI - MARCO MAFFEI - GUIDO MORELLI - MARCO SAVIOZZI Comune di Camaiore Assessorato alla Cultura Circoscrizione 3 'Lido di Camaiore' Martedì 9 agosto 2005 alle ore 21.30, presso la Galleria Europa in viale Europa 41 a Lido di Camaiore (Lu), si inaugura la mostra "Animali". In esposizione opere pittoriche e grafiche di Riccardo Corti, Marco Maffei, Guido Morelli e Marco Saviozzi. 4 artisti che da sempre hanno riservato agli animali un ruolo significativo nell'ambito dei rispettivi universi creativi. 4 autori, differenti per formazione estetica e cifra stilistica, ma accomunati da un profondo spirito di ricerca nel settore della figurazione contemporanea. Corti (nato a Firenze nel 1952, residente a Lido di Camaiore) presenta oli su tela nei quali raffigura cavalli che perdono la loro natura terrestre per assumere le sembianze di esseri fantastici, imperturbabili messaggeri appartenenti ad una dimensione altra. Sono chiamati Minotauri, nello spaesante tentativo di riscattare così uno dei mostri più spaventosi della mitologia. Maffei (nato nel 1956 a Viareggio, dove vive e lavora) propone tecniche miste su carta nelle quali uccelli e cani, scimmie e conigli costituiscono un singolare geroglifico, privo però del senso sacro-storico, al quale si sostituisce una vena ludica, ironica e autoironica. Sono animali svuotati del contenuto della rappresentazione, ormai trasformati in sigle, codici referenziali, ideogrammi ridotti ad un elemento. Morelli (nato a La Spezia nel 1967, residente a Piacenza) è autore di oli nei quali accentua la dimensione della memoria, raffigurando in modo sintetico vari animali domestici. L'artista riduce al minimo ogni aspetto descrittivo, mirando ad una pura fusione di colore e luminosità, in un'atmosfera ricca di assonanze e di corrispondenze. Saviozzi (nato nel 1963 a Lucca, dove vive e lavora) prende spunto da fotografie per raffigurare animali esotici in dipinti ad acrilico collocabili tra la Pop Art ed il fumetto. I colori stesi in campiture piatte, senza sfumature, ed un segno nitido, quasi inciso, pongono le immagini in una sorta di piano atemporale, lontano dai condizionamenti del realismo. La mostra è curata da Gianni Costa ed è corredata di brochure a colori. Resterà aperta fino al 23 agosto, tutti i giorni, in orario 21 - 23.30. E' patrocinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Camaiore e dalla Circoscrizione 3 ' Lido di Camaiore'. Per info: tel. 0584 619104. Galleria Europa viale Europa 41 Lido di Camaiore (Lu) http://www.mercurioviareggio.com/animali.htm
Arte Plurale Concorso. Un progetto di arte contemporanea - a carattere relazionale - in contesti educativi L’evento è rivolto ad artisti, studenti, insegnanti, educatori ed operatori del settore che intendono presentare opere realizzate in forma partecipativa con persone diversamente abili: ogni elaborato dovrà essere realizzato da due o più persone e mostrare una progettualità, sia rispetto alla forma sia al contenuto, indicante un dialogo operativo ed un effettivo incontro e condivisione fra le parti. Gli interessati possono partecipare con pitture, sculture, fotografie, installazioni, video, ecc. impiegando modalità espressive dell’arte contemporanea. Arte Plurale nasce da una trasformazione della più che decennale manifestazione “L’ho dipinto con…”; l’intento è ampliare, sostenere la sperimentazione e la ricerca di esperienze espressive - a carattere relazionale -attive in campo artistico ed educativo. Con questa iniziativa si vogliono valorizzare le potenzialità coevolutive -di un agire creativo che nasce dall’incontro bilanciato tra saperi ed esperienze diversi e si materializza in opere -concrete. L’aspettativa è che un simile procedere possa essere la spinta alla creazione di immagini inedite e di -relazioni significanti. A conclusione dell’evento si terrà un’asta il cui ricavato sarà devoluto ad organizzazioni umanitarie a sostegno di progetti di solidarietà sociale. Il progetto è a cura della Città di Torino e della Provincia di Torino in collaborazione con l’UNITRE (Università della terza età), il Servizio Educativo della GAM (Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Torino), il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea, il Dipartimento Educazione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, il Dipartimento Educazione del Kunst Museum di Bonn, l’ACPAV (associazione culturale per un Parco d’Arte Vivente) e l’Opera Barolo. L’esposizione avrà luogo a Torino nel mese di ottobre 2006 in sede da definirsi. MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: L’iniziativa è gratuita ed è aperta a partecipanti di qualsiasi paese europeo ed extraeuropeo. Tema e tecniche sono liberi. Obiettivo del progetto è rendere visibile una cultura operativa anche attraverso la qualità delle realizzazioni per cui si invitano i partecipanti a curare il contenuto, la fattura e la presentazione delle opere. Non sono ammesse opere individuali. Ogni opera può essere realizzata: da una coppia composta da un artista o studente e una persona diversamente abile; da più autori: i gruppi devono essere in collaborazione con persone diversamente abili. Ogni partecipante deve avere sviluppato una ricerca artistica personale o un percorso espressivo compiuto all’interno dei laboratori pubblici e privati, in atelier d’artista o per proprio conto. Saranno presi in considerazione solo gli elaborati che mostreranno una evidente integrazione tra gli autori. Una Commissione Artistica di esperti valuterà le opere indicando quelle che avranno maggiormente rispecchiato le qualità di ricerca estetica, artistica e di incontro fra culture e persone che Arte Plurale vuole promuovere. La valutazione della Commissione è insindacabile. Ogni opera candidata dovrà essere accompagnata da: un modulo di iscrizionedebitamente compilato a caratteri leggibili e corredato di documentazione fotografica professionale e di una sintesi di curriculum di ogni partecipante; una breve relazione indicante il progetto di lavoro e le riflessioni sul processo di realizzazione; è preferibile se il tutto è accompagnato da una documentazione fotografica del percorso; una scheda tecnica (apposta sull’opera stessa dove è possibile) indicante: nominativo degli autori, titolo, tecnica, misure e indirizzo di riferimento; un solido imballaggio, riutilizzabile, indicante: nominativo degli autori, titolo, tecnica, misure e indirizzo di riferimento. una dichiarazione che autorizzi la vendita all’asta dell’opera stessa, la dichiarazione dovrà essere controfirmata dagli interessati o dai loro legali rappresentanti. Le opere dovranno pervenire entro il 31 marzo 2006 Tutte le spese di spedizione e doganali sono a carico dei partecipanti. Le opere non saranno restituite. L’organizzazione si riserva il diritto di riprodurre le opere su cataloghi, riviste quotidiani, antologie, internet, ecc. senza alcun compenso a favore degli autori. La partecipazione alla kermesse implica l’accettazione incondizionata del presente regolamento. Le opere dovranno essere spedite a: Centro di Attivita’ – Laboratorio “La Galleria” C.so Sicilia 53 - Torino Per comunicazioni e informazioni: Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie Manifestazioni e Comunicazioni: Simona Marmello tel. 011.4425473 meeting.sociali@comune.torino.it
Chiaroscuro Mostra Curata da JOHN KIRBY – In Collaborazione con Il Polittico, Roma Giuseppe Bergomi - Andrea Boldrini - Eleonora Ciroli - Paolo Dell'Aquila – Aron Demetz - Stefano Di Stasio - Stefania Fabrizi - Carlos Forns Bada – Paola Gandolfi - Anna Keen - Alberto Mingotti - Lithian Ricci - Livio Scarpella Giuseppe Tirelli - Dino Valls Flowers East ha il piacere di annunciare una mostra collettiva di quindici artisti, curata dal pittore John Kirby, e in collaborazione con la galleria Il Polittico di Roma. Il Polittico è stato fondato nel 1990, sulla base di una forte alleanza creata tra lo scrittore e curatore Arnaldo Romani Brizzi, il designer e collezionista Massimo Caggiano e un gruppo di artisti provenienti dalle esperienze concettuali e dalle performances che, insoddisfatti dai limiti dell’avanguardia, così come svolta negli anni Settanta e Ottanta, decisero di ritornare alla pittura tradizionalmente intesa. Si trattava di una decisione coraggiosa, considerato il peso schiacciante del loro passato artistico, ma scoprirono di essere in grado di utilizzare queste tecniche antiche per dire qualcosa di nuovo e attuale riguardo il mondo moderno. Questa mostra presenta una panoramica della pittura e della scultura figurative che costituiscono la linea di proposta de Il Politico. Non tutti gli artisti sono italiani, ma John Kirby ha selezionato delle opere che attraverso il chiaroscuro riflettono il lato scuro dell’Italia. Il chiaroscuro caravaggesco non è così lontano: la sua opera definisce Roma ed egli rimane una luminosa presenza di artista moderno, certo rilevante anche nei nostri attuali e complessi anni. Per altre informazioni, si prega di contattare Cate Rickards, tel. 020 79207777 e-mail cate@flowerseast.com Private View 10 August Flowers East 82 Kingsland Road London E2 8DP Orario di apertura: Martedì – Sabato, dalle 10 alle 18 - Domenica, dalle 11 alle 17
Interfacce Concorso. Sezione Vetrine Interfacce è una manifestazione annuale e interdisciplinare dedicata ai linguaggi della contemporaneità a base tecnologica e all’ICT: fotografia, video, cinema ed effetti speciali, musica elettronica, modellazione e animazione 3D, internet e interazione uomo-macchina sono i principali argomenti trattati. Accanto ai forum e ai workshops che costituiscono rispettivamente gli ambiti di scambio e di produzione di Interfacce, di particolare rilievo per la promozione della creatività giovanile sono le cinque vetrine: Fotoesordio, Kortometrica, OskaRoma, Sonus, Medialab riservate ai giovani talenti di età inferiore ai 35 anni. Nella fattispecie Fotoesordio è la vetrina dedicata al linguaggio fotografico, Kortometrica ai cortometraggi e videoclip, OskaRoma alla modellazione e animazione 3D, Sonus alla musica elettronica e MediaLab all’interazione uomo-macchina quindi allo sviluppo di prototipi hardware e software, ambientazioni interattive e quanto altro rientri nell'ambito della ‘comunicazione mediata’. La partecipazione alle vetrine è regolata da un bando di concorso che mira a selezionare, attraverso un’apposita commissione, le migliori proposte sui temi della rassegna. L’iscrizione al concorso – effettuabile anche on-line – è gratuita e si apre a partire dal 1° Luglio p.v. La scadenza, invece, è prevista per il 20 Settembre p.v. Maggiori dettagli si possono desumere dal testo integrale del bando allegato al presente comunicato e consultabile anche sul sito dedicato all’intera manifestazione: http://interfacce.mifav.uniroma2.it; dallo stesso sito si potranno avere informazioni circa particolari premi e/o borse di studio messe a disposizione per alcune delle vetrine. Tutti i lavori che risulteranno vincitori del concorso verranno presentati in mostre dedicate e/o giornate di proiezione/presentazione, e saranno oggetto della pubblicazione di un catalogo sia cartaceo che elettronico. Organizzatori di Interfacce 2005 sono il Mifav dell’Università di Roma Tor Vergata, il Comune di Roma (Ufficio politiche giovanili), l’Unione degli Industriali di Roma (Gruppo Giovani Imprenditori) con la collaborazione della DARC (Ministero Beni Culturali), dell’INARCH e del Conservatorio di Musica di Roma “S. Cecilia” e con il sostegno di MidiWare-Steinberg, Proxima, Guida Monaci, del settimanale di informazione sulla capitale «Romac'è» e del mensile su creatività e lavoro «Next Exit». Organizzazione - MIFAV Università di Roma Tor Vergata e MIFAV-SI - Comune di Roma, Ufficio politiche giovanili - Unione degli Industriali di Roma, Gruppo Giovani Imprenditori con la collaborazione di: - Conservatorio di musica “S. Cecilia”, Roma - DARC, Ministero Beni Culturali - INARCH - ISIM Lab E con il sostegno di: - MidiWare-Steinberg - Proxima - Guida Monaci - «Romac'è», settimanale di informazione sulla capitale - «Next Exit», mensile di creatività e lavoro Recapito opere all’att. di C. Giovannella c/o MIFAV – Dip. di Fisica Università di Roma Tor Vergata Via della Ricerca Scientifica 1 I- 00133 Roma Per maggiori informazioni • Carlo Giovannella (MediaLab), info@mifav.uniroma2.it • Ufficio stampa Interfacce05: Maria Rita Intrieri m.intrieri@mifav.uniroma2.it - tel.: 3334889177
Ora ELabora Artisti in mostra: Oscar Baccilieri, Maurizio Battaglia, Antonia Ciampi, Oscar Dominguez, Giovanni Gurioli, Ana Cecilia Hillar, Alessandra Lazzaris, Chiara Lecca, Massimo Sansavini, Giuseppe Strano, Ketty Tagliatti, Mattia Vernocchi. A partire dal famoso motto ''Ora et Labora'' rappresentativo della tradizione monastica occidentale, invitati dalla particolare e suggestiva location dell'ex Convento dei Cappuccini e volendo giocare semanticamente con i molteplici significati che nascono dalla scomposizione e ricomposizione delle sillabe, Ora ELabora vuole essere un momento di riflessione sull'arte intesa come ''rappresentazione dell'invisibile''. In questo modo l'Ora-preghiera inteso come momento di comunicazione con il trascendente, diviene l'Ora-tempo (qui e adesso) nello stesso istante in cui il labora-lavoro diviena ''elabora'', lo svolgere e portare a compimento l'idea che si trasforma in opera. Parallelamente all'evento si svolgerĂ anche una rassegna musicale Blues, la musica che per eccellenza rappresenta la preghiera (l'Ora), ma anche l'urlo rivolto al cielo, dei neri d'america. Organizzazione: Associazione Area. Direttore artistico: Giovanni Gurioli; coordinatori: Anna Alpi, Stefano Liverani. Testi in catalogo di Daniela Del Moro, Marco Monti. Immagine: Chiara Lecca, Water me!, tecnica mista con pelle d'agnello ex Convento dei Cappuccini- sede Campus Incamminati via dei Frati, 11 Modigliana (FC) Aperto: domenica e festivi: dalle ore 17:00 alle ore 23:00; venerdi'- sabato: alle ore 19:00 alle ore 23:00 e su appuntamento (0546 941783/949515) TITOLO Ora ELabora PERIODO dal 13/8/05 al 18/9/05 CITTĂ€ Modigliana (FC) NAZIONE Italia SEDE ex Convento dei Cappuccini INDIRIZZO via dei Frati, 11 TELEFONO 0546 941783/949515 chiaralecca@libero.it
Videozoom Videoartisti iraniani Beams of Blue DIRETTORE ARTISTICO: Antonella Pisilli - Associazione Culturale KYO A CURA DI: Hamid Severi, Babak Tavassoli – Tehran Museum of Contemporary Art Mary Angela Schroth – Galleria Sala 1 ARTISTI: Mania Akbari; Morteza Darehbaghi; Ameneh Zohreh Eskandari; Barbad Golshiri; Ebrahim Haghighi; Farid Jafari-Samarghandi; Simin Keramati; Khosro Khosravi; Dariush Mehrjui; Maryam Niazadeh; Neda Razavipur; Seifollah Samadian; Rozita Sharaf-Jahan La rassegna dal titolo VIDEOZOOM videoartisti iraniani è un’accurata selezione di tredici videoartisti curata da Hamid Reza Severi e Babak A. Tavassoli del Tehran Museum of Contemporary Art e da Mary Angela Schroth direttrice della Galleria Sala 1. VIDEOZOOM videoartisti iraniani si propone attraverso il confronto delle diverse tematiche e metodologie, di far conoscere l'attuale ricerca della videoarte in Iran. La scelta degli artisti include sia talenti emergenti che artisti affermati e registi di fama. Le opere selezionate offrono un ampio spettro di stili e di interpretazioni della realtà, dei dilemmi individuali e delle tematiche sociali. Il video di Khosro Khosravi "The Port" del 2004, é una metafora sulla storia e sul tempo, attraverso la rappresentazione del porto come simbolo della vita, un attracco che traccia la linea di confine tra l'orizzonte del mare e noi, un foro per osservare le cose, un piccolo portello per lanciare uno sguardo nell'aldilà. Applica lo stesso approccio Rozita Sharaf-Jahan in "Depression", ritraendo il momento in cui il tempo si ferma, tutto si arresta e non c'é più nessun posto dove andare, niente da ascoltare e le immagini svaniscono. Rimane solo la volontà di andare sempre più nel profondo. Neda Razavipour mostra la ripresa video della sua scultura "The Seated Woman" del 2002, realizzata in materiale semi trasparente insieme ad immagini, sia ferme che in movimento, le quali riflettono i suoi pensieri e le sue fantasie. Maryam Niazadeh con "Sun Alphabets" usa effetti speciali astratti, Amaneh Zohreh Eskandari in "Stranger" presenta tematiche documentarie e narrative, Simin Keramati in "Through the Small Gates of Loneliness" propone un sofisticato e levigato lavoro a colori. "ABC TV", del 2001, é una parodia del XX secolo e della scatola dei sogni che é la televisione, l'autore, Ebrahim Haghighi, mostra come questa, occupando la maggior parte del tempo libero, ha cambiato la sensibilità e le relazioni con gli eventi: le catastrofi dell'Iraq e dell'Afghanistan sembrano avere lo stesso rilievo delle soap opera. Barbad Golshiri nel suo "What Has Befallen Us, Barbad?" (2002) utilizza l'happening, riferimenti all'action painting di Jackson Pollock e ai suoi processi di creazione. Il titolo é tratto da una breve storia sul nome dell'artista, dove un giovane ragazzo testimone del regime di prigionia di suo padre, smette di parlare e inizia a dipingere degli orribili e infantili dipinti. "Tazieh: A Modern View" (2003) di Morteza Darehbaghi é una nuova variazione sul vecchio tema della Tazieh (letteralmente rituali giornalieri) che commemora le eroiche morti di Shiite Imam terzo e i discepoli di Karbala. "The White Station" (1999), di Seifollah Samadian, é stato ripreso dal suo appartamento in Tehran. E’ una sorta di poesia haiku in forma filmica focalizzata su una donna avvolta in un nero chador che lotta contro una tempesta di neve, con il suo nero ombrello, mentre aspetta il bus. Non ci sono dialoghi. Samadian usa i suoni diretti dei corvi e del vento in contrappunto ai rumori della città attenuati dalla neve. PERIODO RASSEGNA: dal 20 al 28 agosto per appuntamento Tel 0761 340378 RASSEGNA FULL TIME: dal 29 al 30 agosto dalle 16 alle 20 Finissage: 30 agosto ore 18,00 Ufficio Stampa: Massimiliano Del Ninno PERIODO dal 20/8/05 al 31/8/05 Viterbo TELEFONO 0761 340378 FAX 0761 340378 antonellapisilli@tele2.it
martina roncarelli Martina Roncarelli, classe 1977, frequenta l’Istituto Marangoni in Milano con specializzazione in Fashion Designer; nel 2001 si diploma a pieni voti. Nel Luglio 2003 crea il suo magazine on line www.ineedadog.net aggiornato ogni mese, ricco di foto, disegni, colori, idee… Recentemente ha iniziato il lavoro da VJ ed opera nei locali e club milanesi con installazioni video. Eventi: Febbraio 2004, partecipa al Karnemvale del Leoncavallo in Milano con una installazione video. Marzo 2004, performance di VJ set per la One Night al Ventaglio Caffè come supporter di Andy Flatcher (Depeche Mode) + Client, Boosta (Subsonica). Luglio 2004, partecipa alla mostra collettiva “Immacolata j4” che si tiene a jesi -An- presentando video e poster. Gennaio 2005, fonda “ineedadog” la sua linea di abbigliamento, uomo e donna, incentrata sulla ricerca e sullo studio di forme e decorazioni. La linea è composta di soli pezzi unici, a metà fra arte e moda. La sua opera è fortemente influenzata sia dal graffitismo degli anni’80, con la sua spontaneità ed immediatezza, sia dal mondo della moda ed i suoi repentini mutamenti. I suoi schizzi, realizzati a mano, prendono forma e vita quando vengono ri-elaborati al computer, così come le foto (molte delle quali autoscatti). Spesso poi le grandi stampe digitali vengono ritoccate ed arricchite da interventi puramente pittorici o “sartoriali”(come l’ applicazione di borchie o inserti di tessuto). Adotta la stratificazione di Basquiat, come l’ impiego di colori puri della pop-art di Wharol. Fondamentale è l’intervento della tecnologia nella sua produzione artistica, è affascinata dall’ approccio che diversi artisti hanno avuto con i video, partendo da Nam Jun Paik a Tony Oursler, fino ad arrivare a Matthew Barney. Oltre alla produzione di poster e stampe, crea video caratterizzati da un martellante susseguirsi di immagini e colori che ipnotizzano lo spettatore.
www.ineedadog.net info@ineedadog.net
martina roncarelli
www.ineedadog.net info@ineedadog.net
martina roncarelli
www.ineedadog.net info@ineedadog.net
martina roncarelli
www.ineedadog.net info@ineedadog.net
martina roncarelli
www.ineedadog.net info@ineedadog.net
martina roncarelli
www.ineedadog.net info@ineedadog.net
martina roncarelli
www.ineedadog.net info@ineedadog.net
martina roncarelli
www.ineedadog.net info@ineedadog.net
martina roncarelli
www.ineedadog.net info@ineedadog.net
luigi caiffa Esposizione di Arte Contemporanea dell’Artista LUIGI CAIFFA TITOLO: SENSATIONS PARTY INAUGURALE: SABATO 20 AGOSTO ORE 21,00 DURATA: DAL 20 AGOSTO AL 9 SETTEMBRE 2005 INGRESSO:LIBERO ORARI GALLERIA: 19 – 22 mattina su appuntamento CURATORE: DORES SACQUEGNA L’artista Luigi Caiffa, nasce a Gallipoli (Le) nel 1960, vive ed opera tra Gallipoli, Roma e Francoforte. L'artista, ha operato in passato con la tecnica dello zucchero su supporti di tela e tavola. In galleria saranno presenti una certa quantità di opere selezionate con criterio di anno di produzione. Le opere sono divise in due modalità espressive: pezzi unici (serie fiori, ritratti tecnica dello zucchero) ed edizione di n.3 esemplari unici per le fotografie della serie: serie Mani, Bahlam, Futura. Nella serie delle mani, l’artista dedica dodici movimenti gestuali che Comunicano oggettivamente e visivamente la storia dell’arte da Barthes a Vattimo ma anche al Caravaggio, per i contrasti di luce nell’azione e nel movimento quasi erotico delle mani. L’azione ed il concetto vengono evocati attraverso un livello estetico. L’elaborazione digitale di queste immagini fotografiche richiama la materia Cristallina dello zucchero, con la quale l’artista per anni ha realizzato i suoi lavori (ved. fiori, palazzi, ritratti), ma questa volta la materia viene evocata attraverso tecniche grafiche digitali visibili sulla superficie patinata della lambda-print. Luigi Caiffa, ha esposto in Italia e all’estero: recentemente alla Biennale d’arte contemporanea Crysalys (curata da Grazia De Palma, nei castelli svevi di Bari e Trani, una rassegna tra la Puglia e l’Olanda); presso l’Auditorium di San Francesco alla Scarpa a Lecce (serie Bahlam, riti della settimana santa) ed in corso al Museo Civico di Gallipoli (Le) in concomitanza con il Festival cittadino. Gli eventi sono stati sponsorizzati dalla Fondazione Tito Schipa, il comune di Gallipoli, la Provincia di Lecce, l’Azienda di Promozione Turistica di Lecce e la Pro loco di Gallipoli ed altri sponsor privati. Dal 20 agosto al 9 settembre le sue opere saranno esposte con una grande Personale nelle sale di Primo Piano LivinGallery a Lecce. E’ rappresentato in Italia da Primo Piano LivinGallery.
PRIMO PIANO LIVINGALLERY Arte Contemporanea Viale G. Marconi 4 Lecce Tel/fax: 0832.304014 www.primopianogallery.com
luigi caiffa
PRIMO PIANO LIVINGALLERY www.primopianogallery.com
luigi caiffa
PRIMO PIANO LIVINGALLERY www.primopianogallery.com
luigi caiffa
PRIMO PIANO LIVINGALLERY www.primopianogallery.com
luigi caiffa
PRIMO PIANO LIVINGALLERY www.primopianogallery.com
mara vignato
Consegue la maturità artistica al Liceo Artistico Statale di Valdagno. Dopo un 2° diploma di stilista, collabora con un affermato stilista-designer e lavora nel decennio ’80-’90 a MILANO responsabile ufficio creativo. Alcuni suoi disegni vengono pubblicati su importanti riviste del settore. Per diversi anni disegna e realizza per PARIGI, MILANO,FIRENZE e ROMA una linea di ART-bijoux. 2001 - Mostra personale Media Gallery VICENZA 2002 - Fa parte del G.I.S. gruppo incisori Sovizzo “spazio arte”Sovizzo VI 2003 – Partecipa “ARTE ROMA” Fiera Arte contemporanea 2003 – Mostra collettiva di incisioni “SPAZIO ARTE” Sovizzo VI 2003 - Partecipa fiera di PARMA “ARTISTI IN FIERA” 2003 - Mostra di pittura e PREMIO DI PITTURA Città S. Bonifacio – VR 2° edizione 2003 - Concorso nazionale di pittura “arte e tradizione del vino” PREMIO BARDOLINO 3° ediz. 2003- Partecipa fiera ARTE contemporanea “IMMAGINA” Reggio Emilia 2004 - Partecipa al “Salon des Artistes independants” PARIS 2004 - alla galleria(ARTCOURT) f.g.St.Honoré PARIS. Sono in esp. Permanente alcune sue opere 2004 - Vincitrice concorso internazionale “29° RASSEGNA D’ARTE LA TELACCIA D’ORO” Torino sezione a tema fisso 2004 - Partecipa “Salon d’Art Contemporain en Aquitaine” BORDEAUX 2004 - Partecipa alla rassegna PREMIO CELESTE “Concorso per la promozione pittura figurativa in italia”S.Giminiano SIENA con pubbl.nel catalogo 2004-Personale galleria Nicole Velletri ROMA 2004-Partecipa fiera ARTE PADOVA 2004-Personale “I VOLTI” Galleria, SALA D’UOMO Carpi MO 2005-Partecipa programma su RAI 1 D.r GABRIELE LAPORTA esibendo l’opera Metamorfosi 2005-E’ ospite rubrica POLTRONISSIMA dove presenta 10 opere recenti emittente TELE VITA Lazio 2005-Esposizione MOMART CAFE Roma 2005-Partecipa alla collettiva “DE VISU” Galleria LOGOS Roma 2005-Personale Gall. ARTtime lignano UD
vignato1@interfree.it
mara vignato
vignato1@interfree.it
mara vignato
vignato1@interfree.it
mara vignato
vignato1@interfree.it
mara vignato
vignato1@interfree.it
mara vignato
vignato1@interfree.it
mara vignato
vignato1@interfree.it
mara vignato
vignato1@interfree.it
mara vignato
vignato1@interfree.it
alberto cavallari angelo mazzoleni eduardo recife vincenzo balsamo kelly moore kerry roper luciano viani luiz henrique vieira maurizio gjivovich myron campbell oli goldsmith andy potts bard hole standal franco cioni helge barske james jean kenichi hoshine linda zacks luigi de giovanni marcos chin matteo landi
alberto cavallari
www.albertocavallari.it info@albertocavallari.it
alberto cavallari
www.albertocavallari.it info@albertocavallari.it
alberto cavallari
www.albertocavallari.it info@albertocavallari.it
angelo mazzoleni Alcune opere degli anni ottanta ,partono ,come è logico, dalla superfice di questo mio percorso, sia nelle elaborazioni grafiche, che in quelle pittoriche,in ogni caso, si nota già l’intento di superare l’elemento prospettico e la dimensionalità delle forme. Quanto alla varietà delle tecniche e dei contenuti,posso dire che al di là della inevitabilità di questo ,dovendo condensare in sito più di vent’anni di attività di ricerca ,ancora oggi ,sono fermamente convinto della necessità di evitare la ripetitività e l’identificazione in un unico stile per essere più “riconoscibile “, anche a costo di cadere in un eccessivo eclettismo. La sperimentazione e la ricerca permanente sono, per me ,elementi indispensabili per l’evoluzione artistica in quanto non ho mai condivisole omologazioni a fini puramente commerciali. Sono perciò presenti opere degli anni ottanta-novanta ispirati all’arte primitiva, che ritengo l’arte informale per eccellenza, ed altre più recenti dove si manifesta la sperimentazione di alcune tecniche materiche e influenze simboliste intese come ricerca di figure archetipiche fino alla scoperta della dimensione "ovulare " e del "sincretismo contemporaneo". Sono opere, paradossalmente, fuori dal tempo” come ,il dipinto :“ la Grande Madre”, tra forma e non forma ,colore e non colore ,tra presenza ed assenza, dove ,sullo sfondo, traspare già quell’universo materico che troverà spazio sempre maggiore nelle opere successive. In seguito, l’esplorazione pittorica si è mossa in più direzioni con molti ripensamenti dall’indagine delle pure forme , a quella storica- primitiva,dalla scomposizione in piani della realtà,alla scoperta del macrocosmo ,fino alle innovazioni di questi miei ultimi anni di lavoro,dove, l’utilizzo di materiali diversi accanto all’olio, diventa un elemento fondamentale.Tale scelta oltre ,ad essere legata a fattori interni ed istintivi, si è radicata in me anche sul piano razionale sulla base della considerazione che ,in futuro, l’evoluzione tecnologica tenderà a proporre sempre più modelli artificiali di arte, col fischio di annullare la manualità Perciò credo sarà sempre più importante per un artista, lavorare con la materia “dipingere con essa”. Per quel che mi riguarda, i materiali utilizzati sono soprattutto quelli forniti dalla natura ,per il loro fascino ,le tinte e le sfumature particolari ,una natura che rischia di scomparire e anche questo è stato per me stimolo ulteriore per riproporla sulla tela,quasi come un messaggio disperato al mondo.Si spiegano così accanto all’uso di materiali cretacei (per gli ovuli ,i templi ecc.) il parallelo utilizzo di paglia ,sabbia, foglie pressate ,iuta e sughero,terra ecc. ( per la creazione sia di composizioni ancora legate alla figura ,sia di altre più astratte o informali). Verso il "Neosincretismo" Le ultime opere grafiche e pittoriche ,rappresentano ,un percorso di indagine Nuovo anche dal punto di vista concettuale e tematico. Da un lato, come accennato, la ricerca di altri spazi attraverso l'utilizzo di composizioni materiche o “ovuliformi”,a volte allusive di paesaggi che in realtà sono dimensioni perché la materia di cui sono costituiti esce o entra nella tela come un’unica scultura o bassorilievo pittorico,altre volte prive di ogni riferimento reale in quanto di per se stesse significanti.Alla base dello sviluppo di questo percorso, sta il tentativo di cogliere l’energia più profonda, la luce, il mistero, la religiosità,benché non riferibile ai canoni ufficiali né ad alcuna religione in particolare.
angelo mazzoleni
www.artemazzoleni.com mazzoleniangelo@libero.it
angelo mazzoleni
www.artemazzoleni.com mazzoleniangelo@libero.it
angelo mazzoleni
www.artemazzoleni.com mazzoleniangelo@libero.it
eduardo recife
www.misprintedtype.com recife@misprintedtype.com
eduardo recife
www.misprintedtype.com recife@misprintedtype.com
eduardo recife
www.misprintedtype.com recife@misprintedtype.com
kelly moore
www.kellymoore.net kelly@kellymoore.net
kelly moore
www.kellymoore.net kelly@kellymoore.net
kelly moore
www.kellymoore.net kelly@kellymoore.net
vincenzo balsamo Gli elementi strutturali che sapientemente Vincenzo Balsamo delinea sulla tela, invadono a poco a poco il supporto, riempiono ogni minimo spazio; lo articolano, anzi, in un testo, un testo visivo compiuto. Il riguardante lascia scorrere, infatti, i movimenti dell’occhio lungo le linee che fluiscono all’interno Delle composizioni. Spinte da un ordine di libere forze, Movimentano la superficie pittorica e insieme la smaterializzano quasi del tutto. Questa serie di cinquantotto piccoli formati che l’autore propone, sollecita insomma la piena visibilità dell’opera così da permettere un’attenzione percettiva sempre nuova e rinvigorita. Una visione che non invita ad allontanarsi dal dipinto, per tutto coglierlo da un angolo visuale più ampio, ma piuttosto ad avvicinarsi, a chinarvisi sopra, a protendersi su di esso per entrare in un mondo segreto di analitiche scritture. Il codice che l’artista mette sotto i nostri occhi richiama i maestri dell’astrattismo novecentesco, amati col rispetto dei padri ma originalmente rivissuti in totale autonomia. L’artista ci sollecita subito ad avvalerci della sua officina creativa, a rintracciare il suo linguaggio-mondo, ad uscire con fermezza dal nostro modo di vedere abituale. Colpisce immediatamente l’osservatore l’aspetto "grafico" delle sue opere. Sono linee che si spezzano, divagando flussi repentinamente interrotti oppure sono equilibri fluttuanti, che pure hanno una loro tenuta costante. In questo caso il ductus lineare percorre tutta l’estensione dipinta, non si interrompe, ma svia piuttosto in altre direzioni, in una sua potenziale estensione all’infinito. Eppure le linee esplorano spazi sempre nuovi, racchiudono isole, rivelano geometrie leggere. Esili esse stesse come capelli, si accavallano, si affiancano, si sorpassano, ma mantengono una loro vita del tutto autonoma. Suggeriscono soprattutto labirinti di segni grafici, di direzioni formali e, principalmente, di ritmi compositivi. L’alto e il basso sono ben definiti dalla intenzionalità dell’autore che vuole suscitare in chi guarda le stesse emozioni da lui provate nel tracciarle, pur lasciandolo libero di leggervi solo ciò che maggiormente l’attrae. L’assenza stessa di titoli va intesa in questo senso. Gianni Cerioli
vincenzo balsamo
www.vincenzobalsamo.com info@vincenzobalsamo.com
vincenzo balsamo
www.vincenzobalsamo.com info@vincenzobalsamo.com
vincenzo balsamo
www.vincenzobalsamo.com info@vincenzobalsamo.com
kerry roper
www.youarebeautiful.co.uk kerry@youarebeautiful.co.uk
kerry roper
www.youarebeautiful.co.uk kerry@youarebeautiful.co.uk
kerry roper
www.youarebeautiful.co.uk kerry@youarebeautiful.co.uk
luciano viani
www.lucianoviani.it viani@libero.it
luciano viani
www.lucianoviani.it viani@libero.it
luciano viani
www.lucianoviani.it viani@libero.it
luiz henrique vieira "... Creio na existência do que poderíamos chamar de" gravador essencial ", isto é, aquele artista que consegue se expressar com plenitude nessa área a ponto de prescindir de qualquer outra. Talvez Luiz Henrique seja um deles. Embora não conheça em detalhes a atual produção gráfica de Minas, posso assegurar que, dos exemplos que chegam ao meu conhecimento, Luiz Henrique é dos mais brilhantes. E a lito que, na abstração, já deu aí casos definitivos, como o de Lótus Lobo, passa a contar com um figurativo de escol...". Olívio Tavares de Araújo, São Paulo, 1983. "... Luiz Henrique Vieira, cuja criação é uma característica natural, foi escolhido por unanimidade, dos sete jurados, e o aplauso dos organizadores e dos patrocinadores". Um trabalho de dimensão estética corajosa e pleno de singularidade nas situações. A relação entre objeto e símbolo é perfeita, conquanto liberta do objetivismo formal. Na sua constante linguagem, do mais alto conceito modernista, Luiz Henrique Vieira propôs diferentes níveis de leitura para o seu trabalho conceitual, na imagem visual do símbolo - uma forma de produzir imagens reais. A pintura, de um imenso poder plástico, diz da consciência e maturidade de um jovem artista, e se completa nas conotações exatas dos objetos escolhidos para compor a instalação..."". Maristela Tristão, Jornal Estado de Minas, 13 de abril de 1988. "... Nome de destaque em cartaz, e há quase três décadas em atividade, o belo horizontino Luiz Henrique Vieira é um" camaleão "que trafega por várias linguagens. Ele ganha merecida individual que, além de fazer uma revisão de sua carreira, procura sintetizar suas Experiências e influências. Familiarizado com a arte de retratar a figura humana, Vieira agora investe numa investigação sobre a sua própria imagem, em série de auto-retratos em que homenageia, com doses máximas de bom humor, o estilo dos grandes mestres...". Morgan da Motta, Jornal Hoje em dia, 17 de novembro de 2003. "... São caprichadíssimas gravuras digitais, produto de um artista mineiro que, até pagando o preço da injusta marginalidade por ficar alheio aos modismos, vem há décadas, construindo uma pesquisa Plástica cuja coerência e questões que coloca merecem atenção". Como, de outras vezes, o artista volta a fustigar a questão do corpo. Mas de um ponto de vista estranho: o que não é o corpo -ele tem, por exemplo, uma pintura que retrata apenas a roupa -de Elvis Presley (trabalho de 1991)..."". Walter Sebastião, Jornal Estado de Minas, 30 de outubro de 2003. Carlos Perktold, Jornal Hoje em dia, 12 de maio de 2002.
luiz henrique vieira
www.luizhenriquevieira.com vieira@luizhenriquevieira.com
luiz henrique vieira
www.luizhenriquevieira.com vieira@luizhenriquevieira.com
luiz henrique vieira
www.luizhenriquevieira.com vieira@luizhenriquevieira.com
maurizio gjivovich
Nasce ad Ivrea il 22 Maggio 1975 , comincia come collaboratore e assistente di studio con alcuni professionisti della zona di Torino . Nel 2000 partecipa alla Biennale Giovani artisti Off Torino, successivamente nel 2001realizza un reportage in Bosnia Erzegovina dal titolo Sarajevo “una tregua apparente “ sarà poi pubblicato un libro edito da La Voce Alessandrina. Nel 2002 partecipa ad una collettiva alla Biennale Giovani artisti di Torino in collaborazione con l’Istituto Europeo Desing di Torino, un progetto dal titolo S.O.S. ARTE, installazione fotografica digitale in bianco e nero. Sempre nello stesso anno parte per il Kosovo per realizzare un documentario sulla situazione del conflitto politico militare . Un anno dopo viene pubblicato un volume dal titolo “Oggi in Kosovo” edizioni Gruppo Abele. Nel 2003 realizza un reportage in Palestina dal titolo “incrociare gli sguardi , incontro con artisti palestinesi“, un documentario da Ramalla a Nazareth , con li contributo della Regione Piemonte si realizza una mostra a Torino “Amantes”. Nel 2004 continua il progetto in palestina realizzando nuovamente un reportage sugli artisti palestinesi, il servizio è stato pubblicato su Gente di Fotografia 2005. Nel 2005 viene ospitato al LECCOIMAGEFESTIVAL 2005 con un lavoro inedito "Repertorio crudele dei gesti di cucina" Nel 2005 realizza in collaborazione con ALISEI ONG, un reportage sull Georgia. "Georgia i mille volti dell'indipendenza"
maurizio gjivovich
www.gjivovich.it info@gjivovich.it
maurizio gjivovich
www.gjivovich.it info@gjivovich.it
maurizio gjivovich
www.gjivovich.it info@gjivovich.it
myron campbell
www.notsosimpleton.com/2005 bignippleofcanada@notsosimpleton.com
myron campbell
www.notsosimpleton.com/2005 bignippleofcanada@notsosimpleton.com
myron campbell
www.notsosimpleton.com/2005 bignippleofcanada@notsosimpleton.com
oli goldsmith Growing up at the dawn of “new media” Oli has always been comfortable crossing between and blending creative fields. In elementary school he began publishing his own independent magazines, where he gained early knowledge of desktop publishing and graphic design. As emerging tools were born for creative media authoring on the computer, Oli’s interests expanded to multimedia, web design and digital video. While attending the ‘Claude Watson’ art program at Earl Haig Secondary School as a visual arts major, he involved himself in numerous projects to build these skills. There he developed and released Canada’s first CD-Rom ‘yeardisc’ in grade ten, documented his entire school in an elaborate QuickTime VR walkthrough, and created numerous prototypes for CD-Rom projects of his own such as the interactive 3d Children’s title “the Adventures of Parsley Man”. Working freelance on the side he also completed various design projects for companies ranging from Alliance Communications and Mövenpick Restaurants to Packard Bell NEC. Oli’s interest in Fine Art also blossomed while at Claude Watson, where he found a receptive atmosphere to his explorations in the mixing of digital techniques with more traditional and painterly forms. Oli began building his art career outside of class, exhibiting his fine art in group and solo shows from the age of 16. Early opportunities, such as participation in the SVA’s Digital Salon in New York and Madrid, as well as the TOAE at home, and solo shows at Toronto’s East Queen Gallery helped lead to recognition for his work. In 1998 Oli was awarded the national YTV Achievement Award for visual art, later Oli was recognized through the Toronto Arts Awards protégé honours, and media attention such as a feature spot on TVO’s Studio2 soon followed. Frustrated by the slow pace of York University’s Fine Art Cultural Studies program, and eager to get on with things, Oli left to join Toronto new-media company Bitcasters as Creative Director at age 19, where he helped build a brand recognized for its innovation and quality of work. Through this role he was responsible for the design and development of projects for major clients around the globe such as Miramax, Universal and Sony Music. As always Oli persisted with a range of creative projects of his own such as making electronic music and publishing his first book “the Moral of the Story”. He continued to paint throughout this time, and in 2001 his fine art was spotted by the art director for Sony Music Canada. Oli landed the job of creating a comprehensive body of original packaging for Canadian recording artist “Our Lady Peace” for their album “Spiritual Machines”.
oli goldsmith
www.oligoldsmith.com oli@oligoldsmith.com
oli goldsmith
www.oligoldsmith.com oli@oligoldsmith.com
oli goldsmith
www.oligoldsmith.com oli@oligoldsmith.com
andy potts
www.andy-potts.com andy.potts@abbeyroad.com
andy potts
www.andy-potts.com andy.potts@abbeyroad.com
andy potts
www.andy-potts.com andy.potts@abbeyroad.com
bard hole standal
Name: Bard Hole Standal Age: 21 (3rd May, 1983) Location: London, UK / Aalesund, Norway Occupation: Graphic designer / Illustrator Hobbies: Riding magic ponies, drawing, running across unholy rainbows, painting, putting the fear of the gods in monkeys, photography, snowboarding Lengthy and utterly boring description One handfull of dirt from the darkest pits of Hell, two dashes of magic extracts from twilight rainbows and three gallons of ancient viking semen. Ten thousand years, ten million lightyears, ten extraterrestrial beings. One vehicle of universal transport, One beam. One Man in the making. A Man of such unholyness that the Vatican released a press release about His arrival in 1983. They must have felt the repercussions in the cosmic forces as He descended unto the Earth's unsoiled crust. Priests, they obviously have some talents. Who would have known. Much like His inverse equal 2004 years ago, not much is written or known about His youth. We can but read the Signs, hear the rampant words of His prophets and take in what He tells us around the burning churches that warm us through the nights. Nights, which grow darker and darker as He gathers His strength. We walk with him, perform His every bidding, bring Him his offerings and sharpen His blades. No matter how macabre His actions may seem to the unenlightened, we will always stand behind Him; for He is the Unmaker, the Destroyer, He who will deconstruct that which has been constructed. He who will cleanse the world of its purity, and create it all anew in His image.
bard hole standal
www.hellobard.com bard@hellobard.com
bard hole standal
www.hellobard.com bard@hellobard.com
bard hole standal
www.hellobard.com bard@hellobard.com
franco cioni Fuga dall'assenza di Franco Cioni "La mia pittura offre un racconto disincantato di quell’altrove che è invece lo spazio dove consumare quotidianamente l’esperienza di vivere. Che è anche, o forse soprattutto, colloquio con le cose, con gli altri: un colloquio che non sale inevitabilmente alle parole, ma rimane possibilità inespressa. Congelata nell’atto di guardare". "La cognizione, o meglio la presunzione della verità, che è il corridoio mentale per giungere all’espressione di un giudizio, è estranea al mio universo. Ecco perché il mio occhio si appoggia sulle cose, sugli altri come l’occhio infallibile ma cieco della macchina fotografica, che registra tutto senza vedere niente. Senza esprimere, se non un giudizio, a volte nemmeno un punto di vista." "Dipingo dalla fotografia, dal video e dalla memoria. Il sintetizzare nella pittura i molteplici modi di vedere le cose, fisicamente, tecnologicamente, psicologicamente, risulta in quadri che sono matrici visuali. La loro verità sperimentale è una verità condizionale della visività". L’assenza definisce il mio lavoro, esattamente come definisce la nostra epoca, lo spazio ed il pensiero in cui viviamo, inevitabilmente come l’aria che respiriamo, sono lo spazio post-industriale e la teoria postmoderna e rappresentano la presenza dell’assenza. Con la mente paralizzata dalle promesse non mantenute della modernità e del capitale, svuotati dalla dissoluzione della trascendenza, inconsapevolmente costantemente fuggiamo. La verità ormai rimane agli orli del nostro mondo come una strada di periferia vuota e desolata nel cuore della notte. Ogni elemento, visuale o narrativo, si fa metafora della inarrestabile decadenza del nostro mondo. "Vorrei che i miei quadri vivessero positivamente attraverso la degenerazione, che vivano in quella crepa della strada che a sua volta contiene la fine del mondo". Assaporare la corrosione, rivela la protesta d’inossidabilità fisica e mentale della nostra epoca ma anche la protesta verso i falsi valori di superficialità dorata di cui dobbiamo essere rivestiti. Così come "la sospensione del tempo in cui vivono i miei personaggi“ è la relazione alla nostra convulsa quotidianità che maschera, con la liturgia di futili ed irrinunciabili azioni, la vera e purtroppo smarrita cognizione della finalità che sola potrebbe giustificare questa nostra traversata del tempo. La pittura ancora una volta funge da interprete e messaggera. Come una lente di ingrandimento coglie l’interiorità del nostro tempo, il malessere quotidiano del vivere anche le situazioni più comuni. "Dipingo in modo realistico persone attonite, persone che si fermano a riflettere, che hanno paura o che fuggono da metropoli industriali.
franco cioni
www.artegiovane.it francocioni@libero.it
franco cioni
www.artegiovane.it francocioni@libero.it
franco cioni
www.artegiovane.it francocioni@libero.it
helge barske
www.barske.com helge@barske.com
helge barske
www.barske.com helge@barske.com
helge barske
www.barske.com helge@barske.com
james jean
James Jean was educated at the School of Visual Arts in New York and earned his BFA in 2001. He currently lives in Los Angeles. Past clients include DC, the New York Times, the Washinton Post, TIME, Simon & Schuster, Warner Books, Scholastic, Atlantic Records, Elektra Records, Interscope Records, Mother Jones, NYLON, Playboy, SPIN, Men's Health, Men's Health Germany, Runner's World, Upper Deck, TOR Books, ESPN the Magazine, Columbia University Magazine, Baseline, Security Management, Archaeology, Society for Human Resource Management, TORO Magazine, Marvel, the New York Academy of Sciences. Awards include Gold Medal Society of Illustrators LA, 2004 Eisner Award Best Cover Artist, 2005 Harvey Award Best Cover Artist, American Illustration Society of Illustrators
james jean
www.jamesjean.com mail@jamesjean.com
james jean
www.jamesjean.com mail@jamesjean.com
james jean
www.jamesjean.com mail@jamesjean.com
kenichi hoshine
www.kenichihoshine.com kenichi@kenichihoshine.com
kenichi hoshine
www.kenichihoshine.com kenichi@kenichihoshine.com
kenichi hoshine
www.kenichihoshine.com kenichi@kenichihoshine.com
linda zacks
www.extra-oomph.com lindA@extra-oomph.com
linda zacks
www.extra-oomph.com lindA@extra-oomph.com
linda zacks
www.extra-oomph.com lindA@extra-oomph.com
luigi de giovanni
Le nature vive di un pittore che reinventa il paesaggio Ditelo con i fiori: la parabola internazionale di Luigi De Giovanni tra informale ed espressionismo Il tormentoso percorso artistico di Luigi De Giovanni si è trasformato in un frenetico itinerario geografico. Firenze, Milano, Roma, Pisa, New York, Madrid: i pop-jeans, i fiori, i paesaggi della Barbagia di Seulo lasciano la ristretta confusione dell’atelier cagliaritano per conquistare orizzonti lontani. Il Duemila, potrebbe dirsi, ha aperto il mondo al pittore leccese naturalizzato sardo: bonario cinghiale che non va a vedere le sue mostre oltre i confini dell'isola perché tutto gli si può chiedere fuorché di metter piede su un aereo. Un paradosso, forse, come apparentemente paradossale è il suo pendolarismo pittorico fra il cupo pessimismo informale e l'abbagliante gaiezza espressionista delle nature vive. Ma l'apparenza inganna, perché i due momenti stilistici - mai trascurati l'uno per l'altro, mai definitivamente,,,,,,, ,,,Ma, parallelamente, ecco l'innamoramento per il chiarismo, la scoperta dell'abbacinante luce che deriva dalla primordialità di un paesaggio solare, quello trovato in Sardegna: distese bruciate, verdi e gialli tenui o brillanti, panorami selvaggi, boschi, alberi, frutta, fiori, fiori, e ancora fiori. Lavora su tela, si prepara la tempera all'uovo, adopera gli acrilici riuscendo a dare vitalità e sfumature calde. Viva la luce, viva il colore! Il contrasto non è contraddittorio. Mauro Manunza
luigi de giovanni
www.degiovanniluigi.com arts@degiovanniluigi.com
luigi de giovanni
www.degiovanniluigi.com arts@degiovanniluigi.com
luigi de giovanni
www.degiovanniluigi.com arts@degiovanniluigi.com
marcos chin
Marcos Chin graduated from the Ontario College of Art and Design in 1999. His client list has included The New Yorker, Rolling Stone, New York Times, and Sports Illustrated. Award annuals such as The Society of Illustrators, American Illustration, Communication Arts and Applied Arts have recognized his work. Chin's illustrations have helped brand Lavalife's international advertising campaign, appeaing on subways, billboards, print and online. Early this year, these images were animated and shown in London, England's "Trafalgar Square".
marcos chin
www.marcoschin.com marcos@marcoschin.com
marcos chin
www.marcoschin.com marcos@marcoschin.com
marcos chin
www.marcoschin.com marcos@marcoschin.com
matteo landi
Matteo Landi nasce a Salerno nel dicembre del 1955. A Torino compie il suo percorso scolastico, indirizzato nel campo delle discipline pittoriche, iscrivendosi dapprima al Liceo Artistico e successivamente all'Accademia di Belle Arti.Negli anni che seguono si dedica all'insegnamento e, parallelamente, al restauro. Mostre 2001- collettiva arti figurative della città di Pianezza. 2000- concorso dal titolo "Pianezza e il suo Palio". 1999- collettiva presso la Promotrice delle Belle Arti della città di Torino. 1998- collettiva del gruppo Logotomia, con il quale Landi progetta dal '95 presso la Sala delle Arti della Certosa Reale della città di Collegno. 1997- collettiva all'Arepo in cui si incontrano arte e poesia. 1996- "viaggio intorno alla materia" al Circolo Culturale Arepo. 1996- personale nella galleria Zutart di vicolo S. Lorenzo, dal titolo "Viaggio intorno alla materia". 1995- personale nella galleria Zutart di vicolo S. Lorenzo dal titolo " Urgenze". 1992,'93,'94- ospite alle mostre del Circolo Ebdò di Torino. 1990- prima collettiva dal titolo "Parole e ombre tra le immagini" presso la Sala Colonne della Cascina Marchesa.
matteo landi
www.matteolandi.it ma.landi@tiscalinet.it
matteo landi
www.matteolandi.it ma.landi@tiscalinet.it
matteo landi
www.matteolandi.it ma.landi@tiscalinet.it
By sergio curtacci www.curtacci.net sergio.curtacci@libero.it