Tony McCarroll: "La mia storia con gli Oasis"

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oasisnotizie.blogspot.com – 22 ottobre 2010

Tony McCarroll: “Ecco la mia storia con gli Oasis” Oasis: The Truth – My Life as Oasis’s Drummer e non Oasis: The Truth, The Noel Truth, Is Nothing Like The Truth. Il nuovo libro di Tony McCarroll (più in basso copertina e indice), disponibile per l’acquisto anche su Amazon dal 4 ottobre, ha cambiato titolo rispetto all’originale previsto, pare per evitare di inasprire ulteriormente la querelle con Noel Gallagher. L'ex batterista degli Oasis racconta il periodo trascorso nella band di Manchester prima della sua cacciata a fine aprile 1995 e non risparmia strali proprio all'indirizzo di Noel, accusandolo di aver attinto a piene mani dal repertorio di numerosi artisti, non solo T-Rex e John Lennon, le cui influenze sugli Oasis sono note, ma anche da band meno conosciute come i Real People (Chris e Tony Griffiths) di Liverpool. Abbiamo tradotto per i lettori di oasisnotizie alcuni estratti del libro di Tony McCarroll Estratto 1 Abbiamo trascorso oltre tre mesi con i Real People e senza di loro non avremmo mai creato Definitely Maybe. I Griffiths erano tipo un'industria musicale. Dopo ogni sessione ci facevano puntualmente sedere e ci suonavano qualcosa di nuovo che avevano composto. Mi ricordo distintamente una canzoncina che Tony aveva buttato giù con la sua tastiera. Questa melodia sarebbe poi stata usata da Noel per costruire il singolo Whatever. A questa si rifacevano anche Columbia, Rocking Chair e Don’t Go Away. Tutte queste canzoni sono state ispirate dai Real People". Il libro di McCarroll, però, annovera anche anche aneddoti più leggeri, come l'occasione in cui Liam e Tony si trovarono in compagnia di una nota groupie newyorchese. Estratto 2 Liam mi chiese se volessi venire in un appartamento. Alzai lo sguardo e vidi una ragazza che avevamo incontrato un po' prima quella sera. La chiamavamo Mary Poppins, per via del suo accento inglese d'alta classe. Era una ex modella ed una tossicodipendente - e quella notte aveva occhi solo per Liam. Ci dirigemmo come concordato verso il suo loft e Liam sparì per alcuni minuti nella stanza da letto, dove gettò i suoi semi rock'n'roll, poi rientrò nella stanza principale, con l'aria confusa e agitata. Quel dannato depravato voleva da me un condom. Lei provò ad appiccicarci su una fottuta etichetta.


oasisnotizie.blogspot.com – 22 ottobre 2010 Poi Mary Poppins aprì lentamente nell'angolo [della stanza] un armadietto di ferro che sembrava un piccolo frigorifero. Rimosse dall'interno un numero di oggetti e tenendoli in mano li portò verso la luce, sventolando una manciata di condom usati con appiccicate sopra delle etichette bianche. Capii improvvisamente il piano di Mary Poppins e cominciai a ridere fragorosamente. "Che c'è sulle etichette?", chiesi a Mary. "I donatori precedenti", fu la replica. Ogni affare di gomma era stato etichettato con la data e l'ora della donazione e anche con l'origine dell’oggetto. Nel piccolo frigorifero in realtà gli affari erano, per così dire, fissati male e pensai che Mary avesse intenzione di creare artificialmente il suo supergruppo. Sulle due etichette che presi io c'era scritto 'Kurt Cobain' e 'Nikki Sixx'.

La stampa britannica osserva che la cosa più interessante di questo episodio sarà la reazione di Noel e Liam e sostiene che McCarroll sarà distrutto dai superfan perché attacca apertamente Noel quando nessun altro finora ha avuto le palle per farlo. Ecco le risposte alle domande che molti vorrebbero fare a Tony. Qual è il motivo per il quale scrivi questo libro dopo tutti questi anni? Lo faccio per me, in fin dei conti. Inoltre spero di avere un buon riscontro. Ci sono molte cose che devo raccontare per come sono andate. Per qualche motivo, come ho affermato nel libro, Noel sembra avercela con me, una cosa che non riesco a spiegarmi. Ho pensato: 'Bene, ecco la mia opinione amico'. In risposta alla tua. Pensi che la gente sarà dalla tua parte? Be', c'è un altro aspetto della storia degli Oasis che penso debba essere riconsiderato. Non si trattava di una sola persona. Senza l'intesa che avevamo all'inizio, non sarebbe durata così tanto. Come wall of sound (muro del suono) quello che avevamo era già consolidato [prima che Noel entrasse nella band]. Ma niente rancori, le canzoni che lui portò sul tavolo erano fantastiche. Ci fecero decollare così tanto. Non lo si può negare. Ma riconosco i meriti di tutti quelli della prima era ... senza Bonehead, Guigs, me, Liam, gli Oasis non sarebbero stati niente. Qual è la tua sensazione su quello che è successo alla band dopo il tuo abbandono? Mi ritengo fortunato di averne fatto parte. Per me la cosa speciale è che eravamo quattro ragazzi di Manchester. Furono gli anni peggiori e migliori della mia vita, credo. Nessuno discute il successo. Ma il successo cambiò tutto. Si trasformò in un mero successo commerciale. Voglio dire: mi sto mettendo contro un marchio maledettamente globale, in fin dei conti.


oasisnotizie.blogspot.com – 22 ottobre 2010 Hai seguito un po' la band dopo il '95? Ero presente all'ultimo concerto che hanno fatto, al V festival 2009, un sabato sera. Ero tra i fan. Non seguo i concerti degli Oasis in modo stabilito. Ma sono andato al V Festival negli ultimi otto o nove anni o giù di lì ed è successo che l'anno scorso suonavano loro e mi sono detto: 'Bene, ci dò un'occhiata'. Sai, non posso stare a criticarli per quello che sono diventati. Hai saputo che reazioni hanno gli altri sull'uscita del libro? Ho sentito che Noel lo sta leggendo, ma non so proprio se sia vero o no. Quanto agli altri, non so. Hanno mai letto un libro in vita loro? Quindi eventuali scuse di Noel non sembrano prevedibili ... No. In nessun modo, non riesco a vederle. Noel è Noel, in fin dei conti. Se da quell'uomo si riesce ad ottenere delle scuse ... Intendo: non penso che riesca a ottenerle neanche suo fratello. Ci hai provato? Credimi, gli ho offerto tante volte il ramoscello d'ulivo. Lui non è stato affatto disponibile. Ecco come sono andate le cose. Continuo a chiedermi perché non ci si sia mai seduti ad un pub dove iniziò tutto e non mi abbia detto: 'Sai, la cosa non funziona. Pacca sulle spalle reciproca', o qualunque cosa. Le cose sarebbero potute andare meglio e per me il libro si basa su quello. Traduzione by frjdoasis - oasisnotizie.blogspot.com

Source: NME, 21 October 2010


oasisnotizie.blogspot.com – 22 ottobre 2010


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