Watercolor, Andrea Mancini

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WATER COLOURS Acquerelli su car ta

ANDREA MANCINI



WATER COLOURS Acquerelli su car ta

ANDREA MANCINI

Curated by Mary Madeleine De Regnauld de Bellescize Jen nifer Kelly Hoskins Haley Markham Sadie Sullivan

Andrea Mancini entered the art field with cartooning

between humans and the use of the iPhones and

in order to tell a story with his art. Through travel and

computers on our daily lives. Mancini follows a strong

studies his work evolved to focus on lighting and general

belief that beauty is not the same in reality and that

forms. In this series Mancini explores the use of water

when working with paint, the paint teaches the artist.

colours in order to express his unique vision.

According to Mancini, there is an exchange between the painting and the self.

Inspired by the history of the different social gaps,

From Andrea Mancini’s travels to New York City, and

Andrea Mancini has created his own reinterpretation

Paris, meeting various artists, emerged an admiration for

of the famous painting The Fourth State, by Pellizza

Pop Culture. He strayed away from advertising and found

de Volpedo. The message he wants to deliver with his

that he could better express his ideas through paintings.

paintings is how the socioeconomic classes differ from

Mancini is an exceptional artist that works with a wide

each other.

array of mediums including: water color, oil, pencil and

At a young age, Mancini was inspired by storytelling. He

textile. However, the viewer is invited to explore Mancini’s

saw the conditions of the people in Volpedo’s painting

water color works this week at the Ganzo gallery. The

and wanted to recreate what he felt. Working with blues

artist wants to show us that first impressions in art are

and similar darker watercolors, Mancini’s painting shows

the best; meaning that he works quickly in the “alla

a group of people who are separated by social classes.

prima” style. From his technique, you get a sense of

Like many of his other works, the paintings lack detail

reality, and that what is, is. He very rarely goes back on a

and focuses on the blur and the general shape, rather

piece. Because Mancini’s works are not so technical and

than what is actually there. He chose to use watercolor

detail oriented, the viewer is able to develop their own

as his medium of choice because it is fast-drying, forcing

interpretation. “The paintings are blurred, not so defined.

him to work quickly. Unlike oil, watercolor embodies less

Everyone can recognize themselves” is what Mancini

saturation so there is stronger attention to the forms on

had to say about his rapid technique used in his figure

the paper rather than coloration.

paintings. He focuses on lighting, shadows and depth;

The focus is on the absence of the middle class and how

not so much the detail in the subject. Mancini starts off by

there is a large gap between the rich and poor, and no

drawing his subjects out in his sketchbook as soon as he

in-between. Tying in some characteristics of modern

sees the subject he will recreate because this technique,

day technology, Mancini wants to show the relationship

“is better than an iPhone.”


Water Colours, acquerelli su carta La Mostra

Questa mostra è pensata e dedicata a quella parte del

illustratore, e in seguito per l’editoria scolastica e per

mio lavoro che io chiamo “pittura leggera”, sono tutti

ragazzi. Con il lavoro per l’arte e poi con la moda per lo

acquerelli su carta da me realizzati negli ultimi anni per la

stilista Massimo Alba ho iniziato ad usare gli acquerelli

moda, l’illustrazione o il collezionismo privato.

in pigmento, affascinato dal loro enorme potenziale

Il mio incontro con l’acquerello risale a tanti anni fa, al

espressivo, passando dai formati medio-piccoli degli inizi

periodo della scuola d’arte. In principio furono le Ecoline,

a quelli anche grandissimi che uso oggi.

e fu da allievo di Leonardo Mattioli, grande illustratore

Ed è proprio un grande formato che presento in

e graphic designer italiano, che imparai ad usarle; più

esclusiva: il “Quarto stato 2.0”, una carta di 140x400 cm,

“tecnologiche” degli acquerelli per la loro rapidità d’uso,

un personale tributo a Pellizza Da Volpedo, o forse alla

le Ecoline mi servirono ad apprendere il linguaggio dei

gente a tutti noi oggi, visti come un grande larghissimo

colori e delle trasparenze. Agli inizi usavo pochissimi

movimento in cerca di un nuovo orizzonte in cui sperare.

colori, a volte anche uno solo. Dopo mi dissero che una

Nella rassegna espongo altre tavole originali in formato

delle sfide più difficili per un artista era dipingere con una

50x35 cm create per i cataloghi delle collezioni di

tavolozza limitata; non lo immaginavo e la mia più che una

Massimo Alba e per lo shop-online inglese “MrPorter.

sfida era una limitazione della mia pigrizia di comperare

com”, insieme a lavori in altri formati: proposte inedite

altri colori. Ma ben presto dovetti ampliare la mia gamma

o ricerche autonome, spontanee, ancora in cerca di un

cromatica perchè iniziai a lavorare per la pubblicità come

collezionista o un editore.

“Perchè il lavoro creativo è ricerca, non si ferma mai. Una lunga incessante ricerca fuori e dentro di noi” Andrea Mancini, settembre 2014

WATER COLOURS ACQUERELLI SU CARTA ANDREA MANCINI


Andrea Mancini Riflessioni sull’acquerello

“Amo l’acquerello. è una tecnica lieve ma decisa, fatta di

digitali in arrivo di lì a qualche anno.

luce e velature quasi invisibili. Essenziale e imprevedibile,

Personalmente ho un debito assoluto, nella mia prima

è l’arte della leggerezza.”

formazione artistica, verso due tra i più famosi illustratori e graphic designer degli anni 70/80: Milton Glaser e

Watercolours significa acquerelli ed è una parola unica,

Jean Michel Folon. Sono stati per me autentici punti di

ma spezzandola in due si crea una curiosa e strana magia:

riferimento, veri maestri di leggerezza espressiva ed

puoi leggerla sia come un modo di descrivere la realtà

hanno dimostrato le infinite possibilità creative, e non

con i colori freschi e purissimi dell’acqua, oppure come

solo illustrative, dell’acquerello moderno.

quella tecnica con cui sciogli in acqua dei pigmenti

Da lì in poi molti gli incroci, le fusioni e gli incontri con

coloratissimi per ottenere una pittura fresca e leggera,

altre discipline e linguaggi che hanno ricercato non più la

ma così leggera da apparire quasi effimera a molti. Critici

sovrapposizione, ma la trasparenza.

compresi.

L’acquerello è, se vogliamo, l’arte del “togliere”. Tanto

Del resto parliamoci chiaro: l’acquerello in Italia viene

più lasci bianchi carta, tanto meglio descrivi gli spazi e

considerato per secoli come un preliminare, come una

i volumi. La luce risplende e funziona solo dove il colore

tecnica di studio e abbozzo propedeutica alla stesura

lascia scoperto il fondo e il pennello indugia nel coprirlo.

“in bella” dell’opera definitiva; un fratello minore del più

Io per scelta non uso mai dipingere fondi nei miei

“materico” ed ambito olio su tela, a cui viene riservato

acquerelli. O meglio, lascio che il fondo esca dalla carta,

niente di più di qualche sporadica parentesi di autentico

o se preferite dalla luce.

virtuosismo

napoletano.

In questi anni ho imparato a conoscere il carattere

Nel novecento è la tecnica in prevalenza usata dagli

assolutamente indipendente dell’acquerello, del tutto

illustratori, dai “cartellonisti” (insieme alla tradizionale

ingovernabile ed imprevedibile. Puoi guidarlo ma devi

tempera) ma si stenta a trovare sul nostro mercato opere

lasciarlo subito libero, sarà tanto più generoso di emozioni

di ingente valore eseguite ad acquerello.

quanto più sarà autonomo nel respirare e muoversi nel

Nel resto d’Europa, ma soprattutto in Inghilterra e Stati

foglio a sua discrezione. Sembra pensare, l’acquerello;

Uniti, l’acquerello ha invece una tradizione più radicata.

agire secondo una propria logica, mai uguale a se

Da Turner in poi si diffuse rapidamente un vero e proprio

stessa. Negli anni ho progressivamente verticalizzato la

culto di questa tecnica, specialmente tra gli specialisti

posizione del mio piano di lavoro, passando dalla carta

della natura e del paesaggio.

stesa sul tavolo in orizzontale, al cartone affisso al muro

Ma bisogna arrivare al secolo scorso per vedere una vera

o al cavalletto. È una guerra senza fine contro la forza di

e propria riabilitazione. Da Kandinskij in poi comincia ad

gravità, ma i risultati vengono con l’esperienza e come

apparire sempre più spesso nella variegata ricerca degli

dicono i giapponesi la forza sarà con chi è cedevole. Ed

espressionisti e poi tra gli informali. Si dovranno però

in questo l’acqua (e quindi l’acquerello) è campione di

aspettare ancora i decenni ottanta/novanta per assistere

cedevolezza, e per questo straordinariamente potente e

alla rivalsa di questo mezzo per mano dei maggiori

forte. Non resta quindi che assecondarlo e concedergli il

artisti contemporanei; lo troviamo ad esempio nei cicli

suo tempo per rendere merito alla bellezza. La bellezza

di Gerhard Richter, che usa l’acquerello sulla carta da

dell’acquerello sta in questo: indipendenza, essenzialità

fotocopie, o David Hockney nei suoi puzzle metropolitani,

e leggerezza. Lasciamo quindi che la bellezza sgorghi

e ancora il pop-artista Chuck Close nei suoi giganteschi

spontanea, senza forzature, e che dalla sorgente si faccia

ritratti iperrealisti annacquando gradazioni tonali così

strada nella roccia più dura, come solo la fresca e pura

impercettibili da fare invidia ai più sofisticati scanner

acqua sa fare.

nell’ottocento

veneziano

e

WATER COLOURS ACQUERELLI SU CARTA ANDREA MANCINI


BOTTLES | 2013 | 30X30 CM


PLASTIC | 2013 | 30X30 CM

WATER COLOURS ACQUERELLI SU CARTA ANDREA MANCINI


TIRES | 2013 | 30X30 CM


GIBSON GUITAR | 2013 | 50X35 CM

WATER COLOURS ACQUERELLI SU CARTA ANDREA MANCINI


IL QUARTO STATO 2.0 | 2014 | 100X405 CM

IL QUARTO STATO 2.0 | PARTICOLARE


WATER COLOURS ACQUERELLI SU CARTA ANDREA MANCINI


PORTRAIT OF A MAN | 2014 | 50X35 CM | COURTESY MRPORTER.COM


PORTRAIT OF A MAN | 2014 | 50X35 CM | COURTESY MASSIMO ALBA

WATER COLOURS ACQUERELLI SU CARTA ANDREA MANCINI


LAPO | 2014 | 140X80 CM


BAGNANTI | 2012 | 50X35 CM

WATER COLOURS ACQUERELLI SU CARTA ANDREA MANCINI


ACKNOWLEDGEMENTS Ringraziamenti

WATER COLOURS ACQUERELLI SU CARTA Andrea Mancini Curated by

Mary Madeleine De Regnauld de Bellescize Jennifer Kelly Hoskins Haley Markham Sadie Sullivan September 24 | October 13, 2014 GANZO Via dei Macci 85/r Firenze

CATALOG Intro

Mary Madeleine De Regnauld de Bellescize Jennifer Kelly Hoskins Haley Markham Sadie Sullivan Texts

Andrea Mancini Graphics

Alberto Simoncioni Photo credits

Andrea Mancini

Press Offi ce Palazzi

Susanna Bausi Logistic and Management

Ganzo Staff, Curatorial team, Susanna Bausi, Lucia Giardino Exhibition Photoreporter

Silvia Mancini Welcome Speaker

Mary Madeleine De Regnauld de Bellescize Jennifer Kelly Hoskins Haley Markham Sadie Sullivan

A SPECIAL THANKS TO Gabriella Ganugi President of Palazzi and Florence University of The Arts Ganzo and its great staff

ANDREA MANICINI WOULD LIKE TO THANK Massimo Alba Cashmere Mary Madeleine De Regnauld de Bellescize, Jennifer Kelly Hoskins, Haley Markham, Sadie Sullivan are the curatorial team of Ganzo for Fall 2014. They are students in the course of Gallery Management and Exhibition Curating at Florence University of the Arts, by professor Giovanni Rossiello.


Andrea Mancini in his studio | Photo credits: Jennifer Kelly Hoskins

166A Studio D’arte, via Cavour 166/a 50121 Firenze www.166a.it 055 5389062 - 329 812 6256


BIOGRAPHY Biografia

Andrea Mancini nasce a Firenze nel 1958. Frequenta giovanissimo i corsi di disegno animato di Tomislav Spikic all’Accademia Cappiello e si diploma in Fotografia e Graphic Design all’Istituto d’arte di Porta Romana nel 1978 con Leonardo Mattioli. Illustratore e fumettista prima, nel 1979 entra alla “Leader” dove inizierà una carriera da pubblicitario d’agenzia ed in seguito come creativo free-lance. Nel 1982 è a Parigi, nel 1983 a New York in viaggi di approfondimento professionale presso studi di artisti e designers come Massimo Vignelli, Lubalin e Peckolick, Seymour Chwast, e Andy Warhol. Negli anni ‘90 espone opere in mostre collettive e personali in Italia, Giappone e Germania. Nel 1999 partecipa alle scenografie del Lohengrin di Luca Ronconi e nel 2000 consegue il Premio Fiorino per le arti visive. Nel 2002 alcune sue opere vengono acquisite dal Museo Marino Marini e dal Museo Diocesano di Firenze. Tiene workshops di illustrazione e pittura in scuole e accademie. Vive e lavora a Firenze.

Andrea Mancini was born in Florence, Italy, in 1958. He attended a Tomislav Spikic cartoonist course at Cappiello Academy at an early age. He graduated in 1978 from the Florence Art Institute “Istituto D’Arte di Firenze”, with a degree in Photography and Graphic Design. Mancini studied with Leonardo Mattioli, one of the most famous Italian illustrator and graphic designers. In ’79 Andrea begins his career as graphic & creative designer at “LEADER” advertising Agency. He then continued as a free-lance creative & commercial illustrator in the years to come. From 1982 -1983 he travelled first to Paris, then to New York to pursue his artistic growth and broaden his experience. There he knew many great artists and designers such as Massimo Vignelli, Seymour Chwast, Lubalin and Peckolick, and Andy Warhol. In 1990, he exhibited his first works on paper in tempera in one man shows and group exhibits in Italy, Japan and Germany. In 2000 he won the “Premio Fiorino” of Florence, one of the most prestigious awards for the visual arts. In 2002 a selection of his works were acquired by the Marino Marino Museum and the Diocesan Museums in Florence. Andrea Mancini lives and works in Florence as a fine artist and illustrator artist for fashion, advertising and publishing.


WATER COLOURS Acquer elli su car ta

ANDREA MANCINI


GANZO Via dei Macci 85 firenze www.ganzoflorence.it


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