FUTURA MAGAZINE #11– 22 DICEMBRE 2021
«Così lavoriamo per i grandi eventi» Dall’Eurovision al Salone del Libro: un vademecum per chi cerca impieghi a tempo di Elisabetta Rosso
IN SINTESI
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I contratti a chiamata sono un’occasione per i giovani che vogliono lavorare durante gli studi
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Per candidarsi è necessario compilare i form presenti sui siti delle aziende che organizzano i grandi eventi
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Si viene pagati tra i sette e 10 euro all’ora, da considerare anche le trattenute da scalare
proporzionalità: una persona che lavora con un contratto a chiamata deve essere pagato tanto quanto chi svolge la stessa identica mansione lavorando però con un altro tipo di contratto. Non c’è bisogno di partita Iva e l’assunzione è spesso annuale.
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urovision, Atp Finals e Salone del Libro, Torino si prepara ai grandi eventi, e dietro le quinte ci sono loro: i lavoratori intermittenti. Sono soprattutto giovani, liceali o studenti universitari tra i 18 e i 28 anni, cercano contratti a chiamata per arrotondare, ampliare i margini di autonomia: hanno bisogno di impieghi che riescano a incastrarsi con gli studi. Spesso ci si arriva attraverso il passaparola ed entrare nel circuito non è immediato. Ecco alcune cose da sapere.
I PROFILI PIÙ RICHIESTI
Servono soprattutto camerieri, hostess, e professionalità legate all’accoglienza. La pandemia ha creato però un nuovo ruolo all’interno del sistema eventi: ormai è necessario avere sempre qualcuno che controlli il green pass. Una nuova mansione che entra nel circuito dell’ospitalità e che potrebbe aumentare la richiesta di personale.
CHI ASSUME?
Dietro ai grandi appuntamenti della città ci sono le aziende che gestiscono la logistica degli eventi. Sapere quali sono è il primo passo per inviare le proprie candidature. Tra i nomi più importanti c’è la Rear multiservice Group di Grugliasco, la società cooperativa che si è specializzata nella gestione di servizi fieristici e congressuali. La Do&Co Aktiengesellschaft, invece, è una società di catering austriaca, con sede a Vienna, che si occupa principalmente di catering per eventi internazionali. In lista c’è poi la Vicook, che si muove nell’ambito food and service, nata a Bergamo ma attiva in tutta Italia.
PRO E CONTRO CREDIT: STHANLEY DE LEON , UNSPLASH
TORINO 2022 La città si prepara ai grandi eventi
COME CANDIDARSI?
È piuttosto semplice. Sui siti delle aziende è infatti presente la sezione “Lavora con noi”, al suo interno contiene un form dove si inseriscono dati anagrafici, esperienze lavorative pregresse e preferenze sul ruolo per cui ci si candida. Una
volta inviata la richiesta sarà necessario un colloquio conoscitivo per entrare nel circuito dell’azienda firmando un contratto a chiamata. E POI?
E poi si aspetta di essere convocati. Il contratto a chiamata però non obbliga alla risposta, quindi le aziende propongono turni di lavoro che possono o meno essere accettati dai ragazzi che si sono candidati per il ruolo. Nel contratto a chiamata infatti il lavoratore risponde o meno alle richieste del datore in base alla propria disponibilità. COME E QUANTO PAGANO
«C’È UN MONDO DIETRO AGLI EVENTI DI UNA CITTÀ, E C’È MOLTA RICHIESTA DI LAVORO DA PARTE DEI GIOVANI » SARA, LAVORATRICE A CHIAMATA
Si va dai sette ai dieci euro all’ora, da considerare anche le trattenute da scalare. Ma è variabile perchè resta valido il cosiddetto principio di
Il comune di Torino torna ad assumere dentro i primi 100 giovani di E.R.
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concorsi pubblici sono stati fermi un anno a causa della pandemia, ora il comune di Torino torna ad assumere. Si sono aperte nuove posizioni per i giovani, e la macchina amministrativa ha già mosso i primi passi: «Stiamo lavorando per trovare nuove figure professionali che entrino nella Pubblica Amministrazione, entro la fine del 2021 avremo fatto circa un centinaio di assunzioni», spiegano fonti del comune di Torino. Le candidature al bando sono state chiuse il 13 ottobre 2021, adesso sono cominciate le selezioni. I due requisiti per accedere al progetto sono: avere meno di 32 anni, ed essere in possesso di una laurea conforme al ruolo per cui ci si candida. “Mille giovani talenti” è un piano
di assunzione triennale che vuole far fronte al cambiamento del settore pubblico. C’è bisogno di nuovi profili specializzati che sappiano gestire le tecnologie emergenti per far stare al passo con i tempi la Pubblica Amministrazione torinese. «Entro il 2023, 1.000 giovani verranno assunti con un contratto di Formazione e lavoro», spiega una nota del comune di Torino. «Per ora attraverso i colloqui sono stati reclutati 70 professionisti, ed è pronta un’altra tornata, stiamo procedendo lungo il percorso di selezione», aggiunge Marina Marchese, la responsabile delle assunzioni del comune di Torino. La Pubblica Amministrazione nel prossimo triennio affronterà una notevole diminuzione di personale dovuta ai pensionamenti, nel vuoto che si crea si inseriranno i giovani talenti selezionati dal ban-
do. Un progetto che fa leva sui fondi del Next Generation Eu, il programma di finanziamento europeo che vuole investire il 50% dell’importo a sostegno della modernizzazione tramite ricerca, innovazione, e transizioni climatiche. QUALI PROFILI CERCA LA MACCHINA AMMINISTRATIVA?
«Servono profili specializzati, professionisti che vadano a coprire i bisogni di Torino con competenze ad hoc», sono le necessità ribadite dall’amministrazione. Sulla pagina “concorsi” del sito del Comune di Torino si trova la lunga lista di ruoli previsti dal bando. Assistenti sociali, geologi, controllo di gestione, risorse umane, educatori professionali, diciotto esperti giuridici, quindici ingegneri strutturalisti, dodici analisti informatici,
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CREDIT: GIUSEPPE PASTORE
PALAZZO CIVICO DI TORINO in Via Palazzo di Città
Il lavoro intermittente rappresenta una reale opportunità di gu dagno per i ragazzi ma ha alcuni punti deboli: paghe basse, fragile definizione di ruoli e orari spesso lunghi. «La mia prima esperienza è stata un po’ traumatica, ho dovuto gestire una sala da 2000 persone senza che nessuno mi spiegasse cosa dovessi realmente fare, mi sono arrangiata e sono uscita 7 ore dopo, all’una di notte», racconta Sara, studentessa di 21 anni che da tempo si è inserita nel sistema del lavoro intermittente. I contratti di collaborazione lasciano infatti ampi spazi di discrezionalità, un’azienda, per esempio, può prevedere un massimo di 40 ore settimanali ma non deve specificarene la ripartizione «questo vuol dire che potrebbero essere concentrate in tre giorni, e di solito capita così, solo ieri ho finito un turno di 15 ore: è la norma» spiega Sara.
cinque persone specializzate in contabilità giuridica, altre cinque a testa formate in valutazione ambientale strategica e bonifiche, tecnici trasporti e mobilità, tecnici in ambito energetico e pianificatori urbanistici. «Ogni divisione ha una serie di progetti, e per realizzarli servono ovviamente competenze specifiche nei vari ambiti», spiega Marina Marchese. I profili selezionati inizieranno con un contratto di formazione lavoro part-time di 30 ore a settimana per un anno, ed è previsto uno stipendio lordo di 1.500 euro. Alla scadenza dei ventiquattro mesi l’Amministrazione potrà inserire all’interno del Comune i giovani ormai formati attraverso contratti a tempo indeterminato. L’idea è di superare le logiche meramente sostitutive a favore di un piano strutturato, che formi il nuovo personale e lo integri all’interno di un processo più ampio. Il programma, infatti, vuole essere un’opportunità di crescita sia per i giovani specializzati, sia per il comune di Torino.