Anteprima-Il primato del sentimento vitale

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Paolo Pinelli

Il primato del sentimento vitale (e la mancanza di una pulsione di morte)

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Š Proprieta letteraria riservata Il Segno dei Gabrielli editori, 2013 Via Cengia 67 - 37029 San Pietro in Cariano (Verona) tel. 045 7725543 - fax 045 6858595 mail: info@gabriellieditori.it www.gabriellieditori.it ISBN 978-88-6099-202-4 Prima edizione Ottobre 2013 Progetto grafico Lucia Gabrielli Stampa Mediagraf S.p.A Via Leonardo Da Vinci, 8 – Monterotondo (Rm)

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A Maria Luisa Lanzoni e agli psicologi dell’Università di Parma

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Come consulente neurologo presso l’IRCCS di Veruno, fui nominato dal Prof. Salvatore Maugeri (subito dopo la chiamata da parte del Rettore Magnifico dell’Università di Milano, Prof. Mantegazza, non attuata come istituto, usurpato dal Prof. Scarlato). Il posto da lui assegnatomi da salvare a Veruno fu confermato dopo la sua morte con una donazione di mia moglie Maria Luisa a nome di Primo Lanzoni. Dopo la morte di mia moglie, come le avevo promesso, iniziai questo saggio come critica del riduzionismo cerebrale e riconoscimento dell’attività mentale come nucleo della componente spirituale dell’uomo e con le nuove leggi morali necessarie nel silenzio e immanenti nel tempo personale senza luoghi in cui restare. 6


Sommario

L’avvento integrativo della componente biologica e della componente spirituale nella persona umana L’uomo dopo Darwin – L’Evoluzione

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Premessa e corollari Sul rapporto di sicurezza e protezione

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Prefazione Componente biologica e componente spirituale

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Introduzione Il lavoro come accettazione del mezzo per assicurare i bisogni di sopravvivenza, considerato alla luce della concezione socio-politica di Lukacs

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Capitolo Primo Il sentimento vitale di amore

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Capitolo Secondo Compartecipazione a partire dal rapporto materno di salvaguardia e sicurezza nella infanzia

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Capitolo Terzo L’uomo-soggetto con al centro il sentimento vitale

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Capitolo Quarto L’originario sentimento di amore vitale può degenerare in pulsione di morte in caso di gravi carenze contestuali

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Epilogo Sull’imposizione di leggi morali

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Appendice Prima Lo psicologo in neuroriabilitazione, prove cliniche sperimentali di verbocronometria

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Appendice Seconda Applicazioni di verbocronometria

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Bibliografia

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I valori della persona umana

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Indice analitico

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Didascalia all’immagine di copertina: “La notte stellata di Vincent Van Gogh”

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Ringraziamenti

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L’avvento integrativo della componente biologica e della componente spirituale nella persona umana

L’uomo dopo Darwin – Evoluzione

Alla fine della evoluzione delle specie, secondo Darwin, inizia l’organizzazione ed evoluzione vera e propria dell’uomo a cominciare dalla unitarietà dell’organismo biologico e della componente psicologica-spirituale denominata spiritualità. Si complementano due processi costitutivi: l’avvento di due componenti e l’evoluzione di quella che è la persona umana unitaria, che si caratterizza per quelle attività di mente e sentimento che contraddistinguono l’evoluzione specie nel lato spirituale. Lo psicologo analizza l’evoluzione della persona unitaria come essa si svolge in corso di sviluppo (o ciclo di evoluzione); si tratta di evoluzione appunto in quanto non è un complesso biologico-psicologico fissato in un Essere, qualcosa di già dato sia come inizio che come fine. Esso si presenterà come evoluzione in attività personale di un uomo in corso di sviluppo nel quale determinate immagini più significative vengono estratte artificialmente per essere esaminate più a fondo a scopo dottrinale-didattico. Alla fine dell’evoluzione biologica darwiniana si è costituito l’uomo nel suo fondamentale substrato biologico, mentre si avvia il secondo tipo di evoluzione con l’integrazione nella persona del sentimento; il processo di conoscenza del mondo si complementa con le 9


adesioni affettive interpersonali sulla spinta dell’amore vitale. I cicli evolutivi si continuano l’uno nell’altro congiungendo quello materialistico con quello edonistico; il substrato di persona umana così formatasi si completa con un altro ciclo evolutivo, quello spiritualistico-religioso-metafisico che permette di collegare nell’ambito della mente il settore del ciclo terrestre con quello che la mente (con la fede interiore) può elaborare dell’aldilà. Lo psicologo inserisce, con la proiezione del sentimento, l’epoca del ciclo evolutivo terreno in quello metafisico dell’aldilà inserendolo mentalmente “tempo psicologico interiore”. Questo tempo interiore costituisce una appropriazione da parte del soggetto di un segmento di epoca temporale del tempo come dimensione generale cosmica; dal punto di vista dell’osservatore questa costituisce una specie di contenitore, un demone che si impone come estraneo al Soggetto che, con la modalità ora detta si appropria di quella che diviene il suo tempo interiore che fa da contenente di una porzione di quello a lui estraneo, che gli impone una quantificazione del presente sdoppiandolo nel passato che può rievocare dalla memoria fissata a livello di eccitabilità nel cervello (Eric Kandel).

In questo modo si realizza un “terzo ciclo di evoluzione”, quella interiore alla persona umana che ne stabilisce un “presente”, con la persona padrona di epoche che è riuscita ad estorcere dal demone esterno del tempo fisico; questo, appunto dall’esterno si imporrebbe in senso oggettivo; in questo senso la vita dell’individuo si imporrebbe a lui come “evoluzione” in una specie 10


di destino autonomo il quale pone dei limiti al libero arbitrio. In ogni modo il tempo psicologico interiore si mantiene come parte principale del Soggetto grazie all’amore vitale biologicamente iscritto nei geni cromosomici. In questo senso il grande ciclo evolutivo abbraccia anche la realtà ultra-terrena, ultra-biologica, nell’ambito spirituale della persona umana rispetto alla componente biologica e dà il senso più vero della persona umana nella componente mentale spirituale che è nell’ambito ultra-empirico ed ultra-logico della mente e assurge a quella spiritualità che trascende il linguaggio convenzionale e richiede l’aggancio del sentimento della Fede interiore, parte integrante della psiche umana, fede che viene ad impegnare il tempo psicologico interiore dando voce a quella che si costituisce come “coscienza morale” che ha una sua realtà fenomenologica husserliana. In questo senso lo psicologo può ricostruire l’attività interiore di un individuo come evoluzione di immagini ed esperienze integrate del tempo interiore. Come concetto referenziale di queste considerazioni che si sviluppano sulla linea del metafisico, si può dire che il tempo, certamente non percepibile di per sé, costituisce un campo di pertinenza della spiritualità; questa in parte lo contiene in quanto lo ingloba nell’amore vitale, e in parte gli fa da substrato in quella che si può sviluppare nelle varie modalità di evoluzione nelle quali si esprime l’intima soggettività della persona umana unitaria. Si conferma nel complesso il processo di evoluzione che trova la sua espressione fondamentale nell’amore vitale di legame interpersonale entro il quale la persona cosciente si muove rispettando le norme etiche sotto la guida del principio etico. 11


1. Una rappresentazione emblematica dell’attualità di tali evoluzioni a livello di singoli protagonisti si può riscontrare in sequenze dei film cinematografici divenuti di classico interesse psicologico. Alla fine dell’evoluzione biologica darwiniana si possono verificare due indirizzi applicativi, l’uno di libera scelta nel senso di equilibrate partecipazioni edonistiche, l’altro nell’impegno lavorativo con compartecipazione, non solo organizzativa ma anche di solidarietà a livello sociale. Nei resoconti dei comportamenti adottati emergeranno due direttive personali: a) La partecipazione edonistica come atteggiamento personale dominante, e b) l’impegno lavorativo nell’organizzazione sociale a favore di un’assistenza protettiva nella vita dei suoi membri. Ne riferiamo nello schema seguente i due contenuti essenziali e i protagonisti dei film accettabili come più emblematici.

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a) La partecipazione edonistica come atteggiamento personale dominante.

b) L’impegno lavorativo nell’ orga-nizzazione sociale.

La linea orientativa dell’atteggiamento personale è di ordine edonistico con rispondenza alle pulsioni biologiche, mentre la componente spirituale si riferisce essenzialmente al controllo delle norme etiche a partire da una profonda coscienza interiore. Il tipo caratterologico è nel senso estroverso con capacità comunicativa abbastanza flessibile.

Nella proiezione dell’amore vitale primario, quale si esplica nel rapporto di tipo materno con la guida e l’assistenza nella famiglia e nell’affermazione in società si assicurano quella protezione e quel margine di sicurezza che consentono al soggetto di fruire dell’indispensabile base di sopravvivenza, contando sulla disponibilità di persone amiche con legami profondi di amicizia in senso morale ed anche spirituale.

Questo tipo di comportamento e i relativi modi di reagire sono ben rappresentati dall’attore Marcello Mastroianni nel famoso film “La dolce vita”.

Questo tipo di comportamento è ben tratteggiato dall’attrice Silvana Mangano in molte sequenze del film “Riso amaro”.

Discontinuità nell’evoluzione della persona umana L’interruzione può svilupparsi all’interno di un ciclo evolutivo oppure alla fine di un ciclo evolutivo come passaggio dall’uno all’altro. Stando al significato stesso di evoluzione, un ciclo dovrebbe contrassegnarsi col raggiungimento di un’acquisizione, nel senso della perfezione o della complessità; qualcosa che rallenti o interrompa il corso del ciclo evolutivo rappresenta un’in13


giuria, e comunque una interferenza negativa nel fluire della vita, considerata nella unitarietà della persona e nel corso del suo stesso sviluppo. Si assiste sempre ad un evento negativo, che contrasta con i fattori psicologici che contribuiscono alla gioia di vita. Può essere una fase di affievolimento graduale di quello che è il “fuoco” vitale di Eraclito a livello dell’individuo, o del cosiddetto “slancio vitale” di Henri Bergson. Questo processo rientra nelle leggi fondamentali dell’evoluzione biologica che si contraddistingue per un andamento parabolico; un’interruzione acuta dipende invece da qualche lesione patologica. Da questo punto di vista la forza spirituale ha un andamento più costante, e può fare da supporto anche ad alcuni di questi tipi di cedimenti; richiede tuttavia fasi di rilassamento che tendono a identificarsi con varianti di modalità di impegno e in particolare con l’attività mentale riflessiva. Ma la caratteristica più tipica dell’evoluzione della persona unitaria, includendo anche la componente spirituale, è data appunto dalla sua conformazione in cicli evolutivi, così che in ognuno si può mantenere la massima efficienza, riducendo ai minimi termini quanto si verifica come processo di fatica, la quale riesce in effetti di secondaria importanza nei cicli evolutivi, in quanto viene prevenuta dal subentrare del ciclo successivo. L’evoluzione si definisce in dipendenza del tempo, il quale non è ben definibile come nelle espressioni linguistiche, tanto da sfuggire e apparire come appartenente al settore metafisico. Nella realtà però, anche a livello spiritualistico, ha una influenza direttiva di guida egemone, stabilisce le caratteristiche e le durate di epoche di evoluzione e dei relativi cicli, mentre l’uomo cerca di impadronirsene per quella parte che assorbe e vive come tempo psicologico interiore. Anche questo 14


tempo, strettamente imperniato nell’organismo biologico, ha tuttavia i suoi limiti, e l’evoluzione della persona ha i suoi termini prefissati dal generale decorso del tempo fisico che, come effettivo contenitore, prende con sé per determinate, limitate epoche. La componente spirituale, dopo la fine dell’epoca terrena, assume quella collocazione indefinita che contraddistingue appunto la natura metafisica in cui viene a trasferirsi. A questo livello l’evoluzione cessa di essere un evento descrivibile in termini linguistici scientifici, essendosi trasferita fuori del conoscibile umano. Può subentrare la Fede, in particolare la fede interiore, ma quanto essa può farci conoscere non è più una evoluzione ma è una consegna dello stesso tempo psicologico interiore individuale al suo primario legittimo contenente, e quella che era un’evoluzione o linea in via di progressione vitale, si ferma nel punto richiesto dal demone del tempo fisico universale. La piccola fiammella che si era individualizzata dalla matrice dell’Essere, spegnendosi, ritorna entro di lui: l’Essere, con il suo slancio di amore creativo universale, mantiene la vitalità ricorrente delle varie componenti dell’Esserci, ma queste si sviluppano ed evolvono in singole parti che finiscono col ricomporsi nell’Essere; questa è la sintesi finale ripetitiva che il filosofo spiritualista riesce ad assegnare alle realtà conoscibili; secondo lo sviluppo del pensiero di Soeren Kierkegaard, queste componenti conducono alla concezione spiritualistica dell’esistenza di Dio. Onde superare il tormento e l’impegno mistico che questa tensione mistica può provocare, si dovrebbe dedicare tutta la propria vita a questa visione estrema: si tratterebbe di quella spirale espansiva, fin verso l’infinito, che abbiamo disegnato simbolicamente nel Capitolo Primo. Per l’uomo della strada il vissuto 15


della componente spirituale può essere mantenuto con riferimenti di livello religioso interiore negli intervalli della sua attività pragmatica. Il tempo, per quanto abbiamo potuto coglierlo come demone dotato di una sua autonomia universale, impone e detta modalità e termini degli stessi cicli evolutivi; l’uomo può però, quando si vale del supporto della spiritualità, cavarne alcune epoche almeno parzialmente includibili nel suo tempo psicologico interiore. Questa considerazione è fondamentale per contribuire con quelle fatte rispetto alla connessione dell’uomo con verità morali e conoscenze assolute universali, sia oggettive, nel cosmo, che soggettive, nelle creazioni simboliche artistiche della poesia e della religione mistica, a elevarlo come persona unitaria ben oltre la realtà materiale nel suo ciclo energetico che ha aspetti mirabili, ma che si riconverte su se stesso senza la possibilità di quella evoluzione-dilatazione ad infinito, che contraddistingue, nella sua unicità, la persona unitaria umana quando, portata a compiere i suoi cicli evolutivi. Mantenendo la sua evolutività e l’aggancio spiritualista dal suo tempo interiore la suddetta tendenza ad un’espansione creativa intenzionale con un’interscambiabile corrispondenza con modalità multiple suscettibili di rinnovamento (grazie ai cicli evolutivi), l’uomo nella sua capacità di visione trascendentale può superare l’annientamento finale insito nella componente organica-biologica e lasciar intuibile una sopravvivenza di natura spirituale: in questo senso la Fede interiore non è una pura costruzione fantastica, ma una specie di evoluzione mentale in senso religioso e metafisico. Questa analisi, con la quale abbiamo condotto lo psicologo a ricostruire la componente tempo nell’ambito e nella interiorità stessa del soggetto, ci ha permesso di 16


confermarne ancora una volta la sua componente dinamica che, a livello della dimensione tempo, si realizza appunto nei vari aspetti delle evoluzioni della persona unitaria. Una rappresentazione realistica di quanto è concepibile come evoluzione, non può ridursi ad una linea, ma deve integrarsi nella coordinata dello spazio: mentre consideriamo l’evoluzione ci troviamo di fronte a qualcosa di consistente che procede in un’area. A completare questa rappresentazione siamo però portati a considerare il nucleo dell’Universo in cui l’uomo si muove nella sua espansione configurabile come volume; la terza dimensione è appunto quella dello spazio che, con questa ulteriore ordinata, si configura nella completezza del volume. Nel caso dell’individuo che procede nella sua vita, la triplice esistenza di ambiente che gli si configura ed egli apprezza come volume, è data da quanto può conoscere nell’ambiente e a livello interpersonale. Ci si riferisce per questo alla scienza fisica fino agli ultimi elementi del mondo subatomico e contemporaneamente all’amore vitale che garantisce la permanenza, pensiero e sentimento, dell’umanità nel passaggio di generazioni su questo mondo.

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