In questo numero 00 EDITORIALE EDITORIALE E COLOPHON DI QUESTO NUMERO
01 DOSSIER 10
COSA STA SUCCEDENDO A GUILD WARS 2 ? a cura di Lorenzo Plini
16
BENVENUTI NELL’ARCADE a cura di Luigi Savinelli
ORTEGA - SKARA 20 Ca ESAR cura di Bruno Manzoni
4 | M3 m3magazine.it
| NUMERO
13 | MARZO 2014
03 ANTEPRIME
04 RECENSIONI
26
THE REPOPULATION a cura di Giacomo Conti
66
30
LIFE IS FEUDAL a cura di Bruno Manzoni
34
RUST a cura di Bruno Manzoni
36
EVERQUEST NEXT - LANDMARK a cura di Bruno Manzoni
44
THE ELDER SCROLLS ONLINE a cura della Redazione
05 COLUMN
02 INTERVISTE
M3 MAGAZINE
38
GILDA VS SOLO di Marco Caldarini
40
DA PANDARIA CON FURORE di Luigi Savinelli
42
SPECIALIZZARSI PER SOPRAVVIVERE di Dario Acquaroli
GTA ONLINE a cura di Francesco Munda
06 RUBRICHE 70
EAST SIDE MMO rubrica su MMO orientali a cura di Marco Caldarini
72
THE MOBILE GAME: DUNGEON KEEPER a cura di Bruno Manzoni
74
CUSTOM PC: NVIDIA 780 GTX TITAN TI a cura di Bruno Manzoni
76
QUARTO SPETTACOLO rubrica di cinema a cura di Giacomo Pizzillo
EVERQUEST NEXT VS LANDMARK
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a cura di Lorenzo Plini
SKARA - THE BLADE REMAINS
a cura di Bruno Manzoni
20
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RUST
a cura di Bruno Manzoni
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THE ELDER SCROLLS ONLINE
a cura della redazione
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REDAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Cesare Arietti DIRETTORE EDITORIALE Bruno Manzoni DIRETTORE CREATIVO Valentina Todero STAFF EDITORIALE Francesco Munda, Sergio Botti, Marco Caldarini COVER ARTIST Dario Vianello CREATIVE DESIGNER Riccardo Munda (M3 Hiring, Logo Font) RESPONSABILE AREA GAMING Davide Piedimonte
CO L L A B O R ATO R I Dario Acquaroli, Santo Furfari, Silvia Jondini, Lorenzo Plini, Giacomo Conti, Luigi Savinelli, Giacomo Pizzillo
RINGRAZIAMENTI Michele Valecce (F.I.S.E.V.) Simone Giorgi (Game) Salvatore Vento (Corsair) Alessandro Delfino (Cooler Master) Cinzia Musati (Nvidia-Preview Italia) Massimiliano Donghi (KobraPC) Francesca Carotti (Activision) Luciana Boscaratto (Electronic Arts) Luca Monticelli, Sara Magri (Star 2 Com) Massimo Nicora, Valentina Vanetti
(Lab. Comunicazione) Giovanna Cosentino, Simon Schuchtrup (Cidiverte) Giuseppe Fiori (Show Reel) Annalisa di Raimondo (Media-Globe) Marco Accordi Rikards (AIOMI) Thalita Malagò, Ilaria Amodeo, Chiara Chisari (AESVI) Giovanni Polito (Quark ADV) Mario Petillo (Gamesource)
Chris Clarke, Derek Reeve (Freeform communication) Laura Inglima, Giulia Mambrini (Ubisoft) Giuseppa Gatto D’Arrigo (Media Hook) Luca Cominelli (Blizzard)
C O N TAT T I SITO UFFICIALE www.m3magazine.it UFFICIO STAMPA press@m3magazine.it INFORMAZIONI info@m3magazine.it MARKETING sales@m3magazine.it
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CASA EDITRICE
AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI VELLETRI - NR. 2/13 DELL’8 FEBBRAIO 2013 Tutti i marchi riportati appartengono ai legittimi proprietari; marchi di terzi, nomi di prodotti, nomi commerciali, nomi corporativi e società citati possono essere marchi di proprietà dei rispettivi titolari o marchi registrati d’altre società e sono stati utilizzati a puro scopo esplicativo ed a beneficio del possessore, senza alcun fine di violazione dei diritti di Copyright vigenti. Tutto il materiale contenuto in questa rivista è di proprietà di M3 Magazine e/o delle aziende rappresentate; ad esso sono applicabili le leggi italiane ed europee in materia di diritto d’autore; eventuali testi prelevati da altre fonti sono anch’essi protetti dai Diritti di Autore e di proprietà dei rispettivi Marchi Proprietari.
al PASSATO BRUNO MANZONI CAPO REDATTORE
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C
on un nome così, The Elder Scrolls Online, era destinato a distinguersi. C’è riuscito abbondantemente, tanto da ottenere la copertina ed un corposo speciale nel numero che “avete tra le mani”. Tecnicamente un gioco buono, ma non certo perfetto (ancora…) TESO può vantare un curriculum di una certa importanza, composto da hype, lore, un’accattivante resa grafica, un PVP a tre fazioni ma anche tante, tantissime critiche figlie di alcune scelte in grado di inviperire anche i fan della saga single player meno appassionati. Il gioco, che vi ricordo essere sviluppato da Zenimax Studios e non da Bethesda che invece lo ha prodotto, è a mio avviso un buon mix tra presente e passato. In un momento di regressione dell’intero settore massivo gli sviluppatori hanno deciso di guardare indietro per cercare di proporre qualcosa di nuovo e, a differenza di molti altri loro illustri colleghi, sono riusciti a creare una sinergia bilanciata guardando i lavori che li hanno preceduti. La santa trinità, i dungeon non istanziati e un’enorme zona dedicata al PVP sono esempi lampanti della volontà di non seguire il trend del momento, ma di evocare alcuni giochi che hanno fatto un’epoca. Una cosa che non mi stancherò mai di ripetere è che TESO non è il nuovo capitolo di TES, ma è un MMORPG (per di più themepark) e come tale ha delle meccaniche pressoché inconciliabili con quanto offerto dai vari Morrowind, Oblivion o Skyrim, perciò scordatevi di provare le emozioni vissute “in solitaria” e preparatevi ad affrontare nuove sfide in gruppo, con i vostri amici e gildanei. The Elder Scrolls Online però non è tutto rose e fiori e ha bisogno di alcuni ritocchi, anche pesanti, di alcune feature che rischiano di inficiare il tutto lo sforzo di Zenimax, uno su tutti? L’abolizione del canone mensile, scelta che non è piaciuta praticamente a nessuno a livello planetario. Di questo e di molto altro vi parliamo in questo numero perciò… Qui finisce l’editoriale e comincia M3 Magazine. (cit.)
m3 n° 12
CORREZIONI Nessun errore noto nel precedente numero.
B. Manzoni
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COSA STA SUCCEDENDO A GUILD WARS 2 ? A CURA DI Lorenzo Plini
TUTTI SI ASPETTAVANO UN’ESPANSIONE NEL CORSO DEL 2013. MA QUALCOSA NON È ANDATO COME PREVISTO...
I
l mondo dei MMORPG, come risaputo, è imprevedibile. Se c’è una cosa, per esempio, su cui tutti i gamer avrebbero scommesso fino a un anno fa è che ogni MMO buy to play che si rispetti si basa sul rilascio di periodiche espansioni a pagamento. Il precedente più illustre, in questo senso, non può non essere proprio l’originale Guild Wars che con tale modello è andato avanti, ed efficacemente, per diversi anni con un ottimo successo di critica e pubblico. Non è questo però il caso del suo successore. Gli sviluppatori di ArenaNet hanno infatti deciso di intraprendere una strada diversa, a loro modo coraggiosa: puntare tutto sulla living story, una serie di eventi che di mese in mese mostrassero la storia del mondo di Tyria e la sua evoluzione dinamica tramite patch gratuite. Intenti sulla carta nobili ma, come si suol dire, spesso la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni, e senza idee chiare basta poco per mancare clamorosamente l’obiettivo: a tal proposito si può dire, a distanza di un anno e quattro mesi dall’inizio della living story, che la politica di ArenaNet con il suo prodotto di punta è stata, senza mezzi termini, piena di passi falsi. Premettiamo che Guild Wars 2 è e resta un titolo di assoluta qualità, ma a lasciare molti dubbi è la sua gestione. La living story permette di progredire con la trama e il lore del gioco? Verissimo. Ma molti degli eventi che si sono susseguiti nei mesi sono stati a conti fatti dimenticabili e, ancor peggio, non
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SOTTO
Lo structured PvP è sicuramente la parte del gioco che più necessita di un rinnovamento.
DESTRA
Con l’update di Marzo assisteremo alla fine della season one
DOSSIER
.. che senso ha il crafting di oggetti soulbound? si capisce perché la quasi totalità delle novità che queste patch apportano siano temporanee, e vengano spazzate via con un colpo di spugna dopo un paio di settimane. Prendiamo il caso di un player che sia tornato a giocare oggi dopo sei mesi di assenza: ciò che si troverebbe davanti, contrariamente alle aspettative, sarebbe simile a quanto lasciato molte lune addietro. Certo, di fix e modifiche ce ne sono state tante, dall’eliminazione del culling al rework del loot dei champion fino all’implementazione del LFG, ma sono cose che non estendono né approfondiscono l’esperienza di gioco. Guild Wars 2 è insomma rimasto sostanzialmente uguale a un anno fa, se si escludono i gold come nuova ricompensa in PVP e il crafting ascended. Su quest’ultima aggiunta poi ci sarebbe molto da dire: gli ascesi, realizzabili solo dietro grande dispendio di energie e materiali, sono rigorosamente soulbound. Ma che senso ha il crafting in un MMORPG se gli oggetti creati non possono essere venduti e scambiati con altri utenti? Risposta non c’è, o forse sì, ma finirebbe per mettere in dubbio la natura “RPG” del titolo. LE ORIGINI DELLA FOLLIA Un gioco così importante e seguito non può prescindere dall’introduzione di nuovo content che ne rinnovi la freschezza. Perché ora come ora il problema è proprio questo: Guild Wars 2 è incredibilmente bello e divertente, ma inizia a sapere di stantio, soprattutto per chi ci gioca da diversi mesi. E la soluzione non è certo l’implementazione di un nuovo gear set, forse fisiologico dopo un anno e mezzo ma che, effettuato così, aumenta il grind e la conseguente puzza di marcio. Impossibile dimenticare come Guild Wars 2 avrebbe dovuto essere il “MMO anti-grind”. Il paradosso è che attualmente i player sono i primi a invocare a gran voce un’espansione a pagamento, mentre i developer tenten-
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DOSSIER
..cose promesse e poi sparite nell’oblio. DESTRA
Dispiace dirlo, ma Scarlet si è rivelata un villain mediocre e poco carismatico.
IN BASSO
nano in modo preoccupante. Nuovi dungeon? Nada. Nuove modalità PVP? Nemmeno. Nuove regioni? Neanche per sogno. Per non parlare delle case di gilda, promesse con un aggiornamento successivo alla release e poi sparite nell’oblio. Gli ultimi due update, The Origins of Madness e Edge of the Mists, hanno partorito due impegnativi boss open world e una nuova mappa WvW: meglio di niente per smuovere le acque dopo mesi di vuoto cosmico, ma ancora insufficiente per ridare vero slancio al gioco. Risulta in ogni caso difficile credere che 350 programmatori siano tutti occupati sugli update della living story, e infatti il game director Colin Johanson ha dichiarato che i nuovi contenuti di cui il gioco necessita sono in sviluppo da tempo, ma non è ancora stato deciso se rilasciarli sotto forma di espansione o patch gratuita. Verrebbe da chiedersi chi deve IN ALTO saperlo, se non loro. L’arrivo dell’Edizione Anniversario sul In fin dei conti, dunque, come mercato nostrano ha lasciato fredda la mai ArenaNet e NCSoft hanno Il gioco verrà presto lanciato anche in Cina.
comunità italiana.
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adottato questa politica? Con buone probabilità, si sono semplicemente accorte di star facendo grandi introiti: il prodotto ha venduto oltre tre milioni e mezzo di copie e l’item shop, ricolmo di oggetti e skin, va a gonfie vele, quindi perché doversi impegnare a sfornare contenuti mensilmente? Se è vero che finora la matematica ha dato loro ragione, in casa ArenaNet deve però suonare un campanello d’allarme: Guild Wars 2 ha avuto la fortuna di uscire in un periodo quasi totalmente privo di concorrenza e anche nel 2013, escluso Final Fantasy XIV, non sono usciti rivali all’altezza del prodotto della softco di Bellevue. L’anno in corso tuttavia pare molto più combattuto, con in dirittura d’arrivo Elder Scrolls Online, WildStar e Warlords of Draenor che non si accontenteranno certo delle briciole. Johanson ha promesso che nel 2014 le cose cambieranno: per marzo è previsto il gran finale di quest’arco narrativo della storyline, che
DOSSIER
IN ALTO
In uscita il 4 febbraio, Edge of the Mists introduce una mappa WvW aggiuntiva.
“cambierà per sempre il volto di per lo più come il tentativo di fare Tyria”. A questo seguirà una patch di qualche altro guadagno con delle feature inedite. copie di magazzino, anche perché scatola a parte il gioco è rimasto in EDIZIONE ANNIVERSARIO: ERA inglese; ed effettivamente il prezPROPRIO IL CASO? zo di 59€ per il gioco e un libro di Doverosa infine una menzione sull’ artwork non è affatto competitivo. ”Edizione Anniversario”, versione L’edizione in questione costituisce scatolata resa disponibile a novem- un’iniziativa del distributore, ed è bre sul solo territorio italico. Un dunque inutile prendersela più di gesto d’avvicinamento alla commu- tanto con ArenaNet. Resta comunnity italiana, magari in vista di una que la perplessità per una mossa futura localizzazione, ma che da francamente evitabile. parte degli utenti è stato recepito M3 m3magazine.it | 13
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DESTRA
BENVENUTI NELL’ ARCADE
Lo scrigno del divertimento
A CURA DI Luigi Savinelli
STANCHI DEL SOLITO STARCRAFT 2? PROVATE QUALCHE MOD. DA OGGI GRATIS PER TUTTI!
E
sistono delle persone nel mondo del gaming che, se dai loro un videogioco e un editor, la loro naturale risposta sarà: “ehi, trasformiamo questo gioco in qualsiasi cosa tranne qualsiasi fosse il suo scopo originario”. E io ringrazio una qualsiasi divinità di vostra preferenza della loro esistenza. Grazie a queste persone oggi abbiamo giochi del calibro di League of Legends, Counterstrike, DotA (1 e 2) e DayZ. E se il gioco fosse del calibro di Starcraft 2 e l’editor fosse uno dei più potenti che si possa immaginare? Beh allora allacciatevi le cinture e fate partire la follia, perché l’arcade è aperto, gente. La sezione Arcade di Starcraft 2, per chi non la conoscesse, contiene mappe e mod fan-made -e non- per il gioco. Alcuni di questi sono vere e proprie gemme nascoste. Quindi se sei stanco dell’en-
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nesimo zerg rush, puoi tranquillamente farti una partita a Bejeweled… senza bisogno nemmeno di chiudere il client! Decine e decine di giochi semplici e veloci direttamente nel client di SC2. E la cosa migliore che potesse accadere all’arcade è stata la recente patch 2.1. Questa patch introduce in Starcraft 2 una serie di attesissimi cambiamenti come l’introduzione delle estensioni, colonna sonora rimasterizzata dello Starcraft originale e una serie di altri ammennicoli di cui, per lo scopo di questo articolo, non ce ne po’ fregà de meno. La cosa importante è che con la patch 2.1 la modalità Arcade diventa inclusa al 100% nella introduzione introduttiva di Starcraft 2, dando la possibilità a tutti di giocarci gratuitamente!
DOSSIER DESTRA
Pensavate scherzassi???
Eccovi quindi una carrellata dei mod più divertenti e interessanti che abbiamo avuto modo di provare per voi in questi giorni. NEXUS WARS Uno dei mostri sacri dell’arcade. Immaginate un MOBA. Immaginate che in questo MOBA non ci siano campioni ma solo minion. Immaginate che voi siate in carica di costruire gli edifici che producono i suddetti minion. Ora, immaginate che i minion non siano solo limitati a un tipo da mischia e uno da distanza ma siano di tantissimi tipi, ognuno con i propri punti di forza e di debolezza. Adesso avete un’idea più o meno precisa di cosa sia Nexus Wars. Il gioco è una sfida da 2 a 8 giocatori divisi in due squadre. Ogni giocatore condivide un percorso con un giocatore avversario e deve cercare di portare le proprie unità nella base avversaria per poterla distruggere. Ovviamente le unità nemiche non staranno certo a guardare. È semplice e divertente, ma riesce anche ad essere profondo a livello strategico. Per vincere dovrai costruire esattamente gli edifici che generano le unità in grado di rispondere alle capacità delle unità nemiche. È un gioco che si vince coi counter, insomma. RAYNOR PARTY Vi è mai capitato di progettare la vostra base Protoss cercando al contempo di difenderla dalle incursioni di quei maledetti Terran, e a un certo punto vi fermate all’improvviso e pensate: “Cavolo, questo gioco mi ricorda tantissimo Mario Party”? Se la risposta è no, siete delle persone tristi e non voglio avere nulla a che fare con voi. Se invece anche voi avete sempre avuto la sensazione che dietro la sempiterna guerra spaziale e i bagni di sangue si nascondesse un’esperienza ludica fatta di coriandoli e cappellini a punta, Raynor Party è fatto
apposta per voi. Proprio come la controparte Nintendiana, il gioco consiste in una serie di mini-giochi che vanno dal “butta il nemico fuori dall’area di gioco” al “scrivi questa frase più velocemente di altri oppure implodi”. Da giocare assolutamente in multiplayer con gli amici. CLOWNZ’S GLADIATOR ARENA Se avete giocato a World of Warcraft nell’istanza “Crusader’s Coliseum”, adorerete questa mappa. Il concetto è essenzialmente lo stesso. Sarete in squadra con altri quattro giocatori e dovrete sconfiggere dei boss di potenza e difficoltà via via maggiore. Dopo ogni vittoria prenderete delle ricompense che potenzieranno il vostro gladiatore… a condizione che siate sopravvissuti allo scontro. La varietà dei boss non è mica da ridere e alcuni sono davvero ostici da sconfiggere. Fino a quando riuscirete a resistere? LOT TERY DEFENCE Una interessante variazione sul tema “Tower Defense”. Nei tower defense classici, bisogna costruire delle torrette non mobili per uccidere i nemici prima che raggiungano un punto chiave. In Lottery Defence, i nemici corrono in cerchio attorno alla vostra “base”. Lo scopo è di distruggerne tutte le ondate nel minor tempo possibile. Per fare ciò, userete dei biglietti della lotteria. In cambio di minerali, comprerete biglietti della lotteria di varia potenza. Ogni biglietto vi darà un’unità casuale
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DOSSIER
tantissimi ruoli e capacità diverse sta a voi scoprirli DESTRA
I minigiochi di Raynor’s Party sono… caratteristici
che userete per distruggere i nemici. Potrete anche combinare le vostre unità in creature più potenti. Potrete potenziare le vostre armate tramite il gas Vespene, ottenuto con altri biglietti comprati sempre tramite i minerali che otterrete distruggendo i nemici. Una divertente alternativa ai soliti tower defense. IN ALTO
Tipica partita a Nexus Wars
IN BASSO
È sempre una soddisfazione grattare un biglietto e vedere apparire Kerrigan
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un’arringa difensiva. Se viene votato colpevole, viene linciato. Quindi ridiventa notte e così via. Ci sono tantissimi ruoli con capacità diverse, ma sta a voi scoprirli. I Cittadini vincono se tutti i mafiosi sono morti e i mafiosi vincono se arrivano ad essere dello stesso numero degli altri giocatori. Ci sono anche altre condizioni di vittoria. Ad esempio il serial killer vince se è MAFIA l’ultimo a restare in gioco. Per chi non conoscesse il gioco Il mod riprende fedelmente da tavolo che questo mod questa formula aggiungendo la riprende, si tratta di un gioco colonna sonora de Il Padrino. in cui ogni giocatore interpreta Cosa chiedere di più? un ruolo (in segreto) datogli da una carta pescata. Il gioco si PICTIONARY intervalla in fasi di notte, dove Yep, avete letto bene. Mother alcuni ruoli agiscono (ad esem- Frigging Pictionary. In Starcraft pio i mafiosi e il serial killer 2. uccidono in segreto qualcuno Direi che nessuno di noi ha più ad ogni notte) a fasi di gior- motivo di lasciare casa. no, in cui i giocatori discutono per cercare di capire chi sono i mafiosi. Segue poi una votazione in cui il cittadino accusato di avere ucciso gli altri, fa
DOSSIER
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INTERVISTA
CESAR ORTEGA
INTERVISTA
Conoscete Skara-The Blade Remains ? Il nuovo MOV - Multiplayer Online and Versus game spiegato dal CFO del progetto in persona ! C I AO C E S A R, P R I M A DI TUT TO GRAZIE PER AVERCI CONCESSA QUESTA INTERVISTA RIGUARD O S KA RA-T H E B LA D E REMAINS. POTRESTI PRESENTARTI AI NOSTRI LETTORI? Ciao, sono Cesar ortega, CFO e co-fondatore di Skara. Sono qui oggi insieme al mi vecchio amico e socio Pablo Rodriguez, CEO e mente dietro l’intero progetto.
H E L LO C E S A R, FIRST OF ALL THANK YOU FOR GIVING US THE OPPORT U N I TY TO I N T E RV I E W YOU ABOUT SKARA-THE BLADE REMAINS. COULD YOU PLEASE INTRODUCE YOURSELF TO OUR READERS? Hello, I´m Cesar Ortega, CFO and Co-founder of Skara and I’m here today with my old buddy and business partner Pablo Rodríguez, CEO and the mind behind our creation.
A CURA DI Bruno “Glazon” Manzoni
INTERVISTA Skara, davvero pericoloso è abitato da cinque razze diverse che lottano per la sopravvivenza. I giocatori possono impersonare un componente di una delle cinque specie presenti.
A CURA DI Andrea Sardanelli
CO M E D E S C R I V E R ESTI SKARA-THE BLADE REMAINS A QUALCUNO CE NON HA MAI SENTITO PARLARE DEL GIOCO? Skara non è catalogabile in nessun genere pre esistente. Abbiamo deciso di inventarne uno nostro, chiamandolo
HOW WOULD YOU DESCRIB E S KA RA-T H E B LA D E REMAINS TO SOMEONE WHO HAS NEVER HEARD OF IT? Skara doesn’t fit into any preexisting game genres. So we invented our own—we call it MOV
“SKARA NON È CATALOGABILE IN NESSUN GENERE ESISTENTE” MOV- Multiplayer Online and Versus game. Per comprendere a pieno il MOV immaginate un Fighting Game fatto di attacchi combo e contromosse, poi espandendetelo fino a 16 giocatori che combattono dentro un’arena. Il mondo di
- Multiplayer Online and Versus game. To understand MOV, think of a Versus Fighting game with combo attacks and adversarial control, but then expand that vision to 16 players, fighting in big multiplayer arenas.
Website
www.thebladeremains. com Fazioni
5 fazioni tra cui scegliere
E S I S T E U N A S TO R I A DI BACKGROUND ALLA BASE DEL GIOCO? SE SI POTRESTI PARLACENE? Skara è un pianeta morente che orbita attorno a due soli. Questa particolare condizione causa gravi problemi ambientali, come ad esempio terremoti. Proprio a casua di queste avversità le cinque razze che lo popolano sono in perenne guerra alla ricerca di risorse primarie per sopravvivere. Ogni razza gode di una propria cultura, dallo stile di combattimento fino alla calligrafia, anche il livello culturale è differente. Durno, Khärn, Shinse, Celea e Tamvaasa saranno in grado di soddisfare le richieste dei giocatori. OLTRE AL PVP IL GIOCO PREVEDERÀ ANCHE UNA S O RTA DI CA M PAG N A PERSONALE ED IL GIOCO IN COOPERATIVA? Stiamo pensando di programmare una sorta di campagna assolutamente libera, da giocare offline. Per movimentare la cosa abbiamo intenzione di scegliere i protagonosti tra la nostra community. In ogni caso però questa feature verrà solo dopo la release, e solo se raccoglieremo i fondi necessari. La parte online invece prevede il gioco in cooperativa grazie alla presenza delle
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Continua
INTERVISTA The world of Skara is a dangerous one, and has five different races competing to stay alive. Players choose a race and then fight solo or in teams. WHAT DOES ALLOW SKARATHE BLADE REMAINS TO STAND OUT IN ITS GENRE? WHY A PLAYER SHOULD PREFER IT TO ANY OTHER NOSGOTH PVP GAME? In Skara, players aren’t just hacking and slashing. We are designing a detailed combat system that will be sensitive and accurate. That makes Skara an extremely competitive game where even someone heavily equipped can be defeated by a new skilled fighter. In Skara, rankings will be driven by the skills of the player and not the stats or “level” of the character. THERE IS A BACKGROUND S TO RY BEHIND THE GAME? CAN YOU TELL US SOMETHING ABOUT IT? Skara is a dying planet orbiting two suns, something that continually causes global instabilities such as earthquakes and other natural disasters, these force its five races into a desperate struggle to control the resources and territories. These races have a unique culture, calligraphy and literacy level, natural territory as well as combat style. Their names are the Durno, the Khärn, the Shinse, the Celea and the Tamvaasa, and their history is being written in a book about the world of Skara that we are currently putting together for our fans. THE GAME WILL OFFER A CAMPAIGN MODE OR SOME OTHER TYPE OF COOPERA-
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fazioni (gruppi) che si danno battaglia per il predominio delle arene. I migliori riceveranno l’onore di dominare le arene man mano che le rilasceremo. POTRESTI DIRCI QUALCOSA DI PIÙ RIGUARDO QUESTE FAZIONI? Questa è una delle prerogative che renderà Skara unico. I giocatori avranno la possibilià di scrivere la storia del gioco cone le propria gesta. Per esempio se la fazione dei Khärn riesce a vincere molte battaglie tutti i componenti delle tribù verranno nominati Heroes and Kings, e ricordati dai giocatori futuri come gli antichi dominatori di Skara.
TIVE GAMEPLAY MODE? We are looking forward to develop a completely free, offline Story Mode for each of the races, and we are choosing the protagonists among our community of players. That´s a feature we will release at some point of the future if we get enough funding. The online version of the game will have cooperative elements as teams (we call them factions) of players will fight others for control of the arenas. We will track their success and award winning teams and players in a large variety of ways. The best of the best will be able to conquer new arenas as we develop them! COULD YOU PLEASE TELL US MORE ABOUT THE FACTIONS AND THE GAMEPLAY THAT THEY OFFER? This is one of the things that makes Skara so unique: the chance for players to write the game’s story through their own actions as well as the success of their factions and races. For example, if all the Khärn factions win many battles, their tribes
INTERVISTA così da permettere anche ai nuovi giocatori di poter duellare con i veterani. Per la prima volta in assoluto noi stiamo cercando di personalizzare lo stile di battaglia permettendo di acquisire movimenti speciali come speciali combo e fatalities. CI SARÀ UN ITEM SHOP DOVE COMPRARE OGGETTI E ARMI? SE SI COSA CI POSSIAMO ASPET TARE DI TROVARE IN VENDITA? POTENTI ARMI E ARMATURE O QUALCOSA DI PIÙ COSMETICO? Skara è un gioco free to win. Comprare item sarà per lo più una questione cosmetica, ma con qualche componente strategica: comprare una heavy armor garantirù maggior resistenza ai colpi subiti, ma rallenterà i movimenti se paragomanta ad un’armatura light. in Skara bisognerà capire che tipo di equipaggiamaneto utilizzare per vincere. Siamo molto eccitati da questa feature, e anche i nostri core fan lo sono. RACCONTACI DELLE MAPPE CHE SARANNO DISPONIBILI. Stiamo lavorando per rilasciare il gioco con cinque mappe, una per ogni razza più il Lava Coliseum, uno spazio riservato agli scontri uno contro uno. Il coliseum rappresenta la scelta più rapida per combattere mentre si aspettano gli amici. Probabilmente daremo ai giocatori la possibilità di creare le proprie arene così da invitare gli avversari. CI SARÀ UNA PROGRESSIONE DEI PERSONAGGI? SARÀ INOLTRE POSSIBILE CUSTOMIZZARE, POTENZIARE ED INCANTARE LE PROPRIE ARMI? Certo. I giocatori potranno modificare l’aspetto del proprio personaggio, dalle armature fino ai tatuaggi. Le statistiche però non aumenterenno con il tempo in modo passivo,
will expand their territories and will be immortalized in the rankings and the game’s history records. Most successful players and characters will be named Heroes and Kings, and remembered in the future as the people who ruled Skara. We are looking to forward to watching this unfold and so are our core base of fans! TELL US SOMETHING ABOUT THE MAPS AVALAIBLE We are planning to release five different arenas – one for each of the races – plus the Lava Coliseum, a suffocating environment where one on one fights and
QUANDO COMINCERÀ LA FASE DI CLOSED BETA? E QUANDO PENSATE CHE IL GIOCO SARÀ PRONTO PER LA RELEASE? Contiamo, nelle prossime settimane, di accedere al sistema Early Access di Steam così da permettere ai nostri fan di giocare la fase Alpha del titolo. Speriamo invece di lanciare la closed beta quest’estate. GRAZIE PER LE RISPOSTE, VUOI AGGIUNGERE QUALCOS’ALTRO PRIMA DI SALUTARCI? Grazie a voi per l’opportunità, per noi è importante parlare del mondo di Skara a più giocatori possibile. S e siete interessati veniteci a
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INTERVISTA tournaments will take place. The Coliseum is the perfect way to play quick games while you wait for your friends to connect to Skara.Besides, if you reach certain level, we will also allow you to create your own arena and invite people to play in it. IS THERE SOME KIND OF P RO G R E S S I O N O F T H E C H A RACT E R? CA N W E CUSTOMIZE, IMPROVE AND ENHANCE OUR HEROES AND WEAPONS? Yes! Players will have control over their character’s appearance, all the way down to its tattoos. However, the stats of a player’s character won’t increase over time, or by accessing new ranks. That means a brand new player can kill a veteran with the right moves. For the first time ever we will also allow players to personalize their fighting style through the acquisition of special movements, fancy combos and really gory fatalities which will differentiate your character from others. THERE WILL BE A CASH SHOP IN THE GAME? IF SO, WHAT WE CAN EXPECT TO FIND INSIDE? POWERFUL WEAPONS AND ARMOR OR MOSTLY COSMETIC STUFF LIKE SKINS AND COSTUMES? Skara is a free to win game so purchased items will only be strategic and cosmetic: a heavy armor will be more resistant than a light one, but will make your character slower, so you need to find the equipment that best fits with your race and your combat style. WHEN THE CLOSED BETA
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illenadraS aerdnA ID ARUC A
https://www. facebook. com/ Skara The Blade Remains Twitter
@Skara TBR
trovare sul nostro sito ufficiale www.thebladeremains. com così da potere entrare a far parte della nostra comunità, siamo sempre a caccia di buone idee! Potete inoltre mettervi in contatto con noi tramite la nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/ SkaraTheBladeRemains , o su Twitter @Skara TBR .
“...NELLE PROSSIME SETTIMANE CONTIAMO DI AVVIARE L’EARLY ACCESS SU STEAM ...“
WILL START AND WHEN YOU EXPECT TO LAUNCH THE GAME? In the next weeks we are looking forward to release a Steam Early Access and let players test the Alpha version of the game, with an eye to launch the closed beta at some point this summer. THANKS FOR ALL THE ANSWERS, WO U L D YO U L I K E TO A D D ANYTHING? Thank you for the opportunity, we want to let as many players as possible know more about the World of Skara, so please check us out at www. thebladeremains.com where we have a very active forum and we always welcome new ideas. You can also connect with us here to hear the last news about Skara: https://www.facebook.com/SkaraTheBladeRemains or @SkaraTBR
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THE REPOPULATION
PC
The Repopulation
IL RITORNO DEL VERO SANDBOX GAME INFO
BLADE & SOUL Dev.Above & Beyond Technologies Gen. Sandbox Piat. PC Data 2014
Finanziato con successo su Kickstarter originariamente nel luglio del 2012 con una somma di 53.000 $, The Repopulation, MMORPG sandbox “di diritto”, ha recentemente concluso la sua seconda campagna, sempre su Kickstarter, acquisendo donazioni per un totale di 176.000 $ da parte di più di duemila persone. Tra la prima e la seconda campagna di crowfunding ve ne è stata una terza, meno pubblicizzata ed anche meno pubblica nei suoi
dati economici, direttamente sul sito ufficiale. Questa bramosia di denaro è giustificata da Above & Beyond Technologies come un’ulteriore possibilità data ai giocatori stessi, nella misura in cui essi, donando il proprio denaro alla causa, avrebbero garantito fondi sufficienti per implementare, già nella cosiddetta “release” o versione 1.0 del gioco, tutta una serie di features che altrimenti sarebbero dovute essere posticipate. Il prodotto è un free-toplay con shop estetico, la
LA STRUTTURA MENO USER- FRIENDLY DEL SANDBOX RENDE IL PRODOTTO PIÙ DIFFICILE DA COMMERCIALIZZARE
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Sopra
Ci saranno due tipologie di server, i normal e gli hardcore Sotto
Con il raggiungimento degli ultimi stretch goals, sono stati garantite le arene PvP e le player cities.
cui beta è prevista per la fine di marzo. Si diceva, MMORPG sandbox “di diritto”. Già, perchè nell’ammasso di videogiochi massivi degli ultimi anni la formula di puro sandbox è propria di pochissimi titoli, ed ancor meno di successo. Se il capostipite del genere fu Ultima Online,
oggi la palma di sanbox più influente spetta senza dubbio ad EVE Online. La struttura meno userfriendly del sandbox rende il prodotto più difficile da commercializzare, ma, se ben reso, incredibilmente più complesso e alla lunga gratificante. Nel sandbox è possibile arricchirsi in un istante e perdere tutto nel giro di un pomeriggio. The Repopulation offre quindi ai suoi giocatori questo tipo di struttura, e come tale è un prodotto di nicchia, adatto solo al giocatore “colto”, a chi cioè abbia voglia di impegnarsi in un gioco utilizzando gli stessi strumenti e facendo gli stessi sforzi con cui si impegna nella vita reale. Il gioco, ambientato su un pianeta di novella colonizzazione in un tempo
Sopra
Le ambientazioni paiono ben curate.
Sotto
Non c’è dubbio che il gioco ricordi molto il mai dimenticato Star Wars Galaxies.
futuro, offre una grafica abbastanza essenziale, ma nella sua profondità una struttura incredibilmente complessa. Ogni elemento è modificabile dal giocatore, escluso soltanto il terreno. Egli sarà in grado di unirsi con altri, di fondare città, di creare armi (a corpo a corpo o a distanza) ed armature attraverso un sistema di crafting di eccezionale livello, che contiene novità e interessanti accorgimenti, come un sistema di eventi dinamici che possono accadere durante lo stesso atto del crafting. Con queste armi e armature acquisirà forza e riuscirà a compiere imprese migliori. Se dapprima il giocatore sarà portato ad unirsi per sicurezza ed inesperienza ad una delle due fazioni canoniche che si combattono per il dominio del pianeta, e delle quali si sa ancora pochissimo, avrà in seguito la possibilità di dichiarare la sua indipendenza e formare la sua stessa Nazione. Con le armi e le armature ricercate e craftate, e con il suo gruppo di amici, inizierà la conquista di territori e di punti risorse, creerà la sua città, combatterà indifferentemente contro NPC e players. Il giocatore veramente dedito sarà premiato dalla fama, e nei sandbox, proprio come nella realtà A CURA DI
Giacomo “Ascz” Conti
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THE REPOPULATION
Sopra
L’housing sarà una parte fondamentale del titolo
Destra
Esplorazione e harvesting di risorse hanno un ruolo di primo piano.
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PC
odierna, la reputazione ha un’importanza principale. All’osso, la struttura profonda di The Repopulation è dunque questa: un piccolo mondo virtuale che dà la possibilità di fare pressochè tutto, ma non dice al giocatore come comportarsi per raggiungere i propri obiettivi: quali essi siano, e come essi verranno perseguiti, è solo appannaggio suo. Ma gli sviluppatori, ben consci del fatto che una simile struttura di gioco regalerebbe divertimento soltanto ad alcuni, hanno deciso di puntare all’innovazione, e di inserire nel titolo alcune componenti di maggior semplicità ed immediatezza. Esse sono le missioni, generate casualmente da un complesso algoritmo che a detta dei developer dovrebbe capire lo stile di gioco dei cari players e affidargli di conseguenza missioni adatte. Queste vengono impartite da NPC incontrati nel corso del gioco, con i quali si interagisce in base alle proprie skill di socialità e diplomazia. Sono presenti missioni di crafting, di raccolta e perfino stealth o inerenti il cosiddetto taming, processo attraverso il quale si addomesticano creature selvagge.
La crescita del personaggio è basata su una miriade di skills e avviene liberamente, a seconda di quanto queste skills vengano utilizzate: non esiste limite di livello. Il dubbio, legittimo, per cui in questo modo i giocatori più anziani avranno la meglio sui nuovi nati è risolto sia dal punto di vista della maggiore importanza dell’abilità individuale del singolo giocatore, sia dal fatto che l’equipaggiamento sarà davvero determinante, sia perchè le skills sono limitate a dieci livelli, raggiunti i quali un personaggio di un mese sarà abile, in quello specifico settore, quanto uno di tre anni. La differenza tra loro la farà il numero di discipline di cui saranno esperti, e soprattutto i contatti acquisiti all’interno del gioco. Il combattimento di The Repopulation pare avverrà seconSotto
Il crafting pare veramente ben sviluppato.
Sopra
Come in ogni sandbox che si rispetti, l’ambiente sarà ostile al giocatore. “SI È DECISO DI PUNTARE SULL’INNOVAZIONE MISSIONI GENERATE CASUALMENTE PERSONALIZZATE”
do un sistema misto, per cui il giocatore potrà scegliere tra una modalità RPG ed una “action”. Differenze e vantaggi sono ancora poco chiari, e costituiscono forse l’unica fonte di dubbi che pervade The Repopulation a questo stadio. Da menzionare, infine, la volontà degli sviluppatori di dare un ruolo serio e fisso
ai giocatori che vorranno intraprendere professioni di non combattimento. La possibilità di intrattenere gli altri con musiche, danze e racconti, non diversamente da come succede con i bardi di D&D, sarà determinante nell’economia del gioco. Lo stesso dicasi per le skill di sopravvivenza, raccolta e furto.
Conclusione
The Repopulation offre quindi una struttura di gioco innovativa, seppur ispirata a grandi classici del passato, come Ultima Online e soprattutto Star Wars Galaxies (da cui gli sviluppatori dicono di aver tratto moltissimi spunti). La curiosità di vedere come verrà realizzato un prodotto veramente nuovo e coraggioso è tanta, e il fatto che si potrà fare gratuitamente, vista la formula F2P, non fa che aumentarla. Promosso a pieni voti.
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LIFE IS FEUDAL
PC
Life is Feudal
UN MEDIEVO SENZA DRAGI, ELFI E NANI? GAME INFO
LIFE IS FEUDAL Dev.BitBox LTD Gen. Sandbox Piat. PC Data TBA
Tra i tanti nomi altisonanti che si preparano a battagliare per la conquista di un posto al sole in questo mercato massivo 2014 non è raro trovare qualche piccola novità interessante presentata da studi indipendenti. Stiamo parlando di Life is Feudal un sandbox che promette di divertire tutti gli appassionati di scatole e sabbia. Sviluppato da Bit Box LtdLife is Feudal è un gioco ambientato in un medio evo assolutamente realistico, quindi, privo di
strane magie e improbabili mostri. Questa particolare scelta degli sviluppatori evidenzia il desiderio di proporre qualcosa che esuli dai soliti cliché tipici del fantasy classico. FACCIAMO CASTELLI DI SABBIA Nonostante l’intento di rendere Life is Feudal un gioco originale, la scelta di pompare il terraforming come feature base del gioco non sembra proprio una cosa mai vista. Ad ogni modo le funzioni messe a disposizione degli
“ ALCUNI LAVORI INDIPENDENTI HANNO TUTTE LE CARTE IN TAVOLA PER IMPORSI SUL MERCATO “
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Sopra
Sandbox e castelli, ma non è come pensate Sotto
Un PVP istanziato e non, potrebbe essere la soluzione al PKing tipico dei sandbox
appassionati di creazioni di mondi è ben fatta e permette molta libertà di movimento. Bella, ad esempio, la possibilità di scavare tunnel a volontà, o di formare montagne alte fino a perdita d’occhio. Gli elementi che compongono il terreno sono di diversa natura, differenziati l’uno dall’altro da caratteristiche
chimico fisiche vicine alle controparti reali. Come ogni buon sandbox LIF permetterà di costruire edifici e articolarli come più si preferisce, arrivando perfino a utilizzare infrastrutture stradali che agevolano i collegamenti e quindi gli scambi tra i diversi insediamenti. Visto e considerata la grandezza del mondo di gioco, circa 450 chilometri quadrati, la possibilità di velocizzare i collegamenti non sembra così banale come potrebbe essere a prima vista. VIVERE E MORIRE NEL MEDIOEVO L’evoluzione del personaggio, assolutamente libera in termine di livelli, si baserà sul sistema basato sull’apprendimento delle skill tramite l’utilizzo. Più si userà
Sopra
Lo sviluppo el vostro personaggio non sarà legato a nessuna barra esperienza Sotto
L’Alchemy è solo una delle 31 abilità di crafting presenti nel gioco.
una determinata abilità più si acquisirà maestria nel compierla. Stando a quanto detto dagli sviluppatori si potrà scegliere tra 25 abilità primarie e 5 secondarie inerenti al combattimento e altrettante legate al crafting. Per evitare di dare un senso d’incompiuto le abilità avranno un cap di 100 punti, regolate su una velocità di crescita sempre più lenta man mano che ci si avvicina al cap. Particolarmente interessanti i mini giochi inseriti all’interno del rafting con l’intento di motivare maggiormente l’utenza a praticare artigianato. La disposizione delle varie risorse, seminate per il mondo di gioco, non saranno rappresentate da modelli statici, perciò il gathering sarà un’operazione da programmare in modo oculato. Segare un albero vorrà anche dire raccoglierlo e trasportarlo, quindi farlo senza un’adeguata programmazione, rischierà solo di far perdere del tempo prezioso. Lo spirito “rivoluzionario” di Life is Feudal si manifesta infine nell’aggiunta delle meccaniche di sopravvivenza, studiate in modo tale da mettere il giocatore in situazioni di quotidiana guerra con l’ambiente circostante, cinico e spietato. Ferirsi durante uno scontro potrebbe essere vitale gra-
A CURA DI
Bruno “Galazon” Manzoni
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LIFE IS FEUDAL
PC
zie all’inserimento di un realistico sistema di gestione delle ferite. TEMPO DI MENARE LE MANI Come ogni sano sandbox il PVP sarà corredato del full loot, e arricchito dalla possibilità di fare assedi e grandi battaglie istanziate nella quali due fazioni ci si contenderanno vari territori della mappa. Al contrario, gli assedi avverranno all’interno del mondo, senza essere relegati dentro alcuna istanza, e così da permettere a qualsiasi giocatore di prendervi parte. Per cercare di limate il PK selvaggio sarà possibile colonizzare la terra e apporvi sopra un particolare monumento, che grazie al suo effetto rende la zona “safe. I tentavi di arginare il PK scriteriato non si fermano solo alla creazione di zone neutre, infatti, sarà inserito un sistema di allineamento basato sul “buono e cattivo”. Durante le sessioni di gameplay le azioni che saranno commesse scandiranno
Destra
La conformazione delle città è fedele alle tradizioni Sotto
Le possibilità edilizie sono davvero immense.
“PER CERCARE DI LIMITARE IL PK SELVAGGIO SARÀ POSSIBILE COLONIZZAR LA TERRA”
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la natura del giocatore tramite un sistema di punti. Rientrare nella categoria “evil”, infine, genererà numerose penalità nella crescita del proprio personaggio, diminuendone considerevolmente la velocità con cui si ottengono i vari punti abilità. CONCLUSIONE Sembra proprio che sulla carta Life is Fedual possa offrire un alto livello di libertà, sia a livello di mutamenti territoriali sia a livello di dominino. La crescita del personaggio, simile a titoli storici molto blasonati, sembra studiata in modo da dare una continuità alla crescita del personaggio, ponendo ei limiti (lontani) ma sensati. Stesso discorso vale per il crafting che promette un realismo lontano da quello offerto dai concorrenti di settore e infine il PVP grazie alla divisione tra istanziato e non, con tanto di full loot, potrebbe garantire lunghe sessioni di endgame generate dai soli utenti. Al momento il gioco sembra promettere davvero molto, ma dopo le molte delusioni recenti, i giocatori di sandbox non sono più inclini a credere alle favolette.
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RUST
PC
Rust
SASSO CARTA O FORBICE? IL SASSO VINCE, SEMPRE GAME INFO
RUST Dev. Facepunch Studios Gen. Sandbox Piat. PC Data TBA Sopra
Gli edifici abbandonati possono nascondere qualche risorsa Destra
Esempio di architettura post atomica
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Early Access di Steam, ormai consolidata realtà, permette ai giocatori di vestire i panni dei tester e lanciarsi alla scoperta dei titoli ancora in fase di alpha o beta. Alcuni giochi sono riusciti a rioscutere un successo quasi inaspettato, e tra tutti Rust è quello che con DayZ si contende lo scettro del pià giocato. Così come il gioco di Dean Hall anche Rust fa della sopravvivenza il suo punto di forza, ama differenza della versione stand alone della famosa MOD, qui l’operosità farà la differenza tra vivere e morire. Una volta lanciato il gioco il “sopravissuto” si trova solo spaesato ed armato di un sasso, dettaglio non
da poco visto che grazie a quel sasso si darà vita ad una serie di eventi sempre più importanti per il proseguo della storia. Grazie alla pietra sarà infatti possibile racimolare altro materiale, ad esempio colpendo la roccia si otterrà del metallo, mentre colpendo i tronchi si otterrà della legna. Il connubio tra legno e metallo consentirà di costruire dei ripari, e credeteci quando vi diciamo che più è resistente un riparo meglio è. Così come nella vita normale la propria casa è davvero l’unico rifugio sicuro, specialmente quando calano le tenebre e gli infetti escono fuori. In Rust gli zombie sono delle povere persone mutate a causa di una forte esposizione alle radiazioni, letali anche per voi, pronte comunque a banchettare con il vostro corpo. I pericoli in ogni caso non si limitano solo alla notte,infatti, durante il gioco bisogna stare sempre attenti “ANCHE SU RUST MORIRE EQUIVARRÀ A PERDERE TUTTO IL NOSTRO EQUIPAGGIAMENTO” Destra
Fatevi riconoscere nella chat vocale o verrete uccisi dagli amici Sotto
La notte, restate dentro il vostro rifugio, è più sicuro!
agli animali selvatici, divisi tra inoffensivi e pericolosi, ma soprattutto bisogna valutare bene le mosse quando si incontra un altro giocatore, che in pieno stile survavial potrebbe essere pronto ad accopparvi con l’intento di depredare il vostro cadavere. Così come voluto dal trend del momento anche su Rust morire equivarrà a perdere tutto il materiale acquisito, con buona pace dei progressi fatti fino a quel punto. CONCLUSIONE Così come DayZ questo gioco riesce a trasmettere quella sensazione di incertezza e di irrequitezza in grado di appassionare l’utenza. Trattandosi di un’Alpha la grafica risulta ancora molto scarna e l’assenza di alcune feature importanti, come la mappa di gioco, non semplifica certo la vita ai neofiti. In ogni caso il gioco offre davvero molti spunti interessanti come il sistema di crafting, quindi se gli sviluppatori riusciranno a seguire le indicazioni dei giocatori c’è il rischio di trovarsi tra le mani un sandbox, fuori dagli schemi, ma divertente ed intrigante.
A CURA DI Bruno Manzoni
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Trova le differe
NEXT
VS
l Landmark arriva con largo anticipo rispetto al gioco vero e proprio, causando nun po’ di confusione all’interno del popolo video ludico.
NEXT Un MMO free to play pensato per essere giocato da migliaia di giocatori contemporaneamente Sebbene completamente innovativo si basa sulla struttura tipica degli MMO, fatta di classi, razzi e quest Utilizza un sistema multi-classe che permette ai giocatori di mischiare abilità di 40 classi diverse Il gioco offrirà diverse quest legate al Lore. Al momento non sono state tutte annunciate, ma sicuramente comprenderanno Nani, Elfi, Umani, Elfi scuri, Kerran e Orchi Il mondo di gioco sarà sempre Norrath perciò i giocatori di EQ ed Eq II ritroveranno molti luoghi familiari Il sistema di combattimento sarà attivo (molto simile a quello dei MOBA) con una configurazione ad 8Keys. Ogni classe avrà due set di armi a disposizione. Gli avversari NPC si adatteranno al vostro stile di combattimento così da rendere più emozionati gli scontri. Il movimento offrirà diverse opzioni, infatti, oltre le slide, i flip ei glide, sarà possibile fare alcuni movimenti vicini al parkour chiamati Hereoic Movement. Ci sarà il sistema di Housing Ci sarà il crafting, ma si sa ancora poco a riguardo Le questline non saranno lineari, fatte solo di corse da un hub ad un altro. I giocatori potranno scegliere come meglio occupare il tempo, ad esempio sarà possibile difendere un villaggio attaccato dagli orchi impugnando le armi e affrontandoli. Grazie ad un sistema voxel-based sarà possibile distruggere e ricostruire il mondo di gioco a piacimento. La distruzione potrebbe portare a scoprire nuove avventure, soprattutto nel sottosuolo. Nessuna notizia riguardo la data di rilascio. 36 | M3 m3magazine.it
L
enze in EVERQUEST
LANDMARK Scoprite con noi quali sono le differenze tra EQ Next ed EQ Next Landmark!
LANDMARK Anche lui è un MMO pensato per essere giocato da migliai di giocatori. Tutto si basa sull’esplorazione e sulla creatività dei giocatori. Sarà possibile vagare per le terre senlvaggie in cerca di risorse utili per costruire il proprio insediamento. Si partirà da un semplice muro fino ad arrivare ai mech o alle navi spaziali. Insomma una versione di Minecraft riveduta e corretta. Sarà presente una sola classe, l’avventuriero che cambia ruolo al cambio delle armi. Al momento è disponibile una sola razza (gli umani), ma SOE sta valutando se implementarne di più in futuro. I giocatori possono costruire quello che vogliono, nei limiti delle regole del gioco ovviamente. Le creazioni possono variare dal fantasy allo sci-fi mutando l’aspetto del mondo di gioco. Nessun combattimento è presente al momento, forse qualcosa sarà implementata in futuro Il sistema di movimento è perfettamente identico a quello che presenterà EQ Next. L’housing è alla base del Landmark…qui si costruisce. I giocatori devono scoprire i materiali. Gli attrezzi e le ricette che gli permettono di portare avanti le loro creazioni. Le quest non sono state sostituite dai punti di interesse, utili ai giocatori per trovare nuovi strumenti. Anche qui si basa tutto sul Vortex. Distruggere vuol dire costruire, e come detto costruire è alla base del gioco. Il Landmark è già disponibile, a patto di comprare un Founder’s Pack M3 m3magazine.it | 37
Marco Caldarini Beta Hunter
GILDA VS
SOLO
Più si è, meglio è? “MARMORN” Di giorno un impiegato come tanti altri, ma quando arriva la sera il suo lato gamer prende il sopravvento. PvP e Siege sono le sue attività preferite; inganna il tempo tra una sessione di gioco e l’altra con serie TV, anime e manga. TWITTER @Marmorn02 YOUTUBE Marco Marmorn FACEBOOK Marco Marmorn Caldarini GOOGLE + Marco Marmorn
TOP 5 LINEAGE 2 (9.5/10)
BALDUR’S GATE (9.5/10)
PLANESCAPE TORMENT (9.5/10)
DARK AGE OF CAMELOT (9/10)
FINAL FANTASY VIII (8.5/10)
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Party, gilde, alleanze. Tutti i gamer hanno familiarità con questi termini e sanno che, per raggiungere certi obiettivi, sono essenziali. Ma è proprio vero? Sì, è innegabile che per completare un’istanza, vincere un siege e mantenere il controllo di un territorio per lungo tempo, una struttura organizzata è necessaria. Si può trovare una gilda che risponda ai nostri requisiti ed esigenze? Sì, ma non è cosa facile. Una volta trovata, spesso l’osservanza delle regole e dei ritmi dei giocatori che la compongono possono essere snervanti e rendere l’esperienza di gioco meno divertente. Essere un solo player? è da sfigati. Nell’ultimo anno sempre più spesso gli MMORPG hanno puntato alla formula del RVR che ha spinto gamer e gilde ad avere una mente più aperta sulla necessità di avere grandi numeri, spingendo quindi verso una maggiore organizzazione. Ovviamente non tutte le gilde sono in grado di offrire gli stessi vantaggi e allo stesso tempo non tutti i gamer di rispettare i requisiti sia per
entrare sia per continuare a farne parte. Ma è essere un solo player è davvero impossibile? Sì, ma allo stesso tempo concede ad ognuno di dedicare il proprio tempo a ciò che più gli preme o a quello a cui si è più interessati. Non è male a pensarci bene, ma come fare senza una gilda? La vostra lista amici è la vostra gilda, la fazione è l’alleanza. Impossibile? Non credo proprio. Chi non ha una lista amici bella corposa, magari organizzata per classe e/o craft? Quale alleanza non cerca qualche giocatore in più durante i siege? Le risposte a queste domande sono entrambe positive. Questo non vuol dire che le gilde siano inutili, ma che spesso sono un muro oltre il quale la gente non vuole andare credendo che non ci sia niente da guadagnare. Vero o non vero? L’esperienza di entrambe le realtà mi ha dato una risposta a questo quesito che di sicuro non è valida per tutti, ma per molti potrebbe rappresentare un nuovo approccio agli MMO e sfavorire una visione con i paraocchi.
Luigi Savinelli Articolista
DA PANDARIA CON FURORE
Come un alcolista che si arrende alla tentazione, sono tornato su WoW “ TH E CU LTI ST ” Laureato (e tuttora studente) in informatica e gamer da sempre. Esimio tuttologo e curioso di natura, i suoi hobby comprendono lettura, videogiochi e insulto creativo
TWITTER @Real_Cultist
TOP 5 PONG (10/10)
FINAL FANTASY VII (9/10)
SUIKODEN 2 (9/10)
BORDERLANDS 2 (8/10)
WORLD OF WARCRAFT (8/10)
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Tra l’anteprima di Reaper of Souls, il dossier di questo mese e questa column, verrò additato come Blizzard fanboy. Correrò il rischio. Per merito (o per colpa) di alcuni amici, di recente ho ripreso a giocare a World of Warcraft e ho comprato l’ultima espansione. Mists of Pandaria è stata una espansione vista di cattivo occhio per via dei famigerati “kung fu pandaren”. Personalmente questo problema non mi ha mai toccato. Come appassionato del lore di Warcraft, conosco bene il ruolo dei pandaren nella storia di Azeroth e il loro inserimento nel gioco non mi ha preso impreparato e non mi ha infastidito. Si potrebbe parlare per ore dell’impatto nel gioco (nel bene e nel male) del nuovo sistema di talenti e dell’implementazione del pet battle system, ma nessuna di queste cose mi ha impressionato più di tanto. Ciò che mi ha colpito è stato l’approccio migliorato verso la trama. FINALMENTE giocando a WoW si ha la sensazione di essere l’eroe della storia. Per la prima volta mi sono sentito
parte di un mondo più grande del semplice “gli gnoll ci attaccano, uccidine 10 e torna da me”. Le cinematiche sono più numerose e aggiungono davvero qualcosa alla percezione del mondo. Ad esempio (e cercando di evitare spoiler), al termine di una quest-line, il mio personaggio e il capo di una fazione di Pandaria -gli Shado-pan- uscivamo da uno scontro da cui mio alleato era rimasto gravemente ferito e stava uscendo dalla stanza sorretto dai suoi discepoli lasciandosi dietro una scia di sangue. Al di fuori del teatro dello scontro, due contingenti di Alleanza ed Orda, che poco prima erano occupati a difendersi dai nemici, stavano battibeccando su argomenti che non vi rivelerò. Lo ShadoPan con uno scatto d’ira e ignorando le ferite, li avverte che questo loro comportamento è ciò che li sta distruggendo e li convince a deporre le armi per questa volta. Certo, sarà poca cosa, ma da uno spessore ai personaggi e agli eventi che fino ad oggi mi era mancato in un mondo con una trama tanto estesa.
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Dario Acquaroli Newser
SPECIALIZZARSI PER
SOPRAVVIVERE I nuovi MMO mono tematici, dubbi e idee
“ E L D” Panzone bergamasco dall’aspetto fanciullesco, amante delle sonore mazzate in PvP e delle fraggate nei peggiori FPS online, si avvicina al gaming PC a 10 anni (AoE II). Dopo aver imparato i primi insulti nei giochi di strategia FX e Sierra, approda online con Vietcong. Da allora prova quasi tutti i MMORPG e FPS free, prima dell’amore-odio della sua vita, Aion (2009). TWITTER @Eld93 YOUTUBE Tudarn FACEBOOK acquabolis
TOP 5 SW: KNIGHTS OF THE OLD REPUBLIC (10/10)
CALL OF DUTY 4 (10/10)
TEAM FORTRESS 2 (9/10)
TES: OBLIVION (9/10)
GTA V (8/10)
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ll mercato di oggi si sta differenziando sempre più in due categorie di MMORPG. Ci sono quei titoli massivi come WoW o Guild Wars, (e le loro brutte copie) che possiedono un sostanziale bilanciamento tra la componente PvE e quella PvP. Ovvio, la lancetta della bilancia penderà più da una parte o dall’altra, anche di molto, ma il pubblico abituato ad alternare Dungeon ad Arene, ossia un buon numero di giocatori, sarà decentemente soddisfatto. L’altra categoria invece è quella degli MMO focalizzati su una sola delle due modalità di gioco. Neverwinter ha fatto del focus sul PvE la propria arma, Camelot Unchained si ripromette di mettere il PvE al servizio del PvP. Questi ultimi si rivolgono ad un pubblico legato ad una sola delle due classiche categorie. Osservando il mercato attuale, si capisce come questa neonata e per ora non molto diffusa polarizzazione provenga da due necessità principali. In primis la volontà di mirare ad una sola fetta di mercato,rubandola ai classici
themepark. In secundis la necessità, una volta preso atto dei fallimentari tentativi di copiare l’esistente, di concentrare i propri sforzi solo su poche features, facendo bene almeno quelle. In un prossimo futuro non è così improbabile quindi che PvE e PvP players siano più separati di quanto non lo siano oggi. Sicuramente in questa situazione il focussing su un pochi obbiettivi stimolerebbe le varie SH a introdurre più innovazioni, creando nuove modalità. Arriviamo però ai problemi pratici, il player non “specializzato” che fa? Per essi è possibile prospettare un futuro in cui passano da un MMO all’altro per godersi le componenti nei due giochi agli antipodi. Si perderebbe così però l’unicità del PG, della gilda e dell’atmosfera di gioco, a cui il giocatore medio è particolarmente affezionato. Problemi grossi,anche se forse superabili con la forza dell’abitudine. Pro e contro per progetti che forse, in futuro, domineranno il mercato e ne detteranno le leggi.
SPECIALE
THE ELDER SCROLLS ONLINE
PC
IMPRESSIONI DALLA PRESS BETA DI THE ELDER SCROLLS ONLINE
ANTEPRIMA
THE ELDER SCROLLS ONLINE
PC
THE ELDER SCROLLS ONLINE
TAMRIEL VISTA CON NUOVI OCCHI MASSIVI
Se siete tra coloro che amano perdersi tra le praterie e i paeseggi di Tamriel guarderete probabilmente con interesse The Elder Scrolls Online sviluppato da Zenimax Studios, e non dalla Bethesda che invece ha magistralmente costruito l’universo fantasy dell’omonima saga single player. A CURA DI Bruno “Galazon” Manzoni IN COLLABORAZIONE CON
Sergio Botti e Valentina Todero
FEATURED
ANTEPRIMA
THE ELDER SCROLLS ONLINE
PC
Anche la decisione di imbrigliare lo spirito non-lineare e senza ruoli predeterminati, simile ad un Sandbox, all’interno di un sistema Themepark che poca libertà lascia ai giocatori, non è stata propriamente osannata dai fan. Questo è il vero punto di forza dell’intera saga ed è stato storpiato e riadattato per renderlo familiare ai giocatori massivi, lasciando come simbolico ‘contentino’ la possibilità di utilizzare qualsiasi armatura o arma presente in gioco. In un clima già aspro, la scelta è caduta su un modello business con il canone mensile (oltre all’acquisto del gioco) per accedere ai server di gioco, in altre parole il famoso e probabilmente vecchio pay to play. La speranza dei videogiocatori, di abbandonare le vecchie formule commerciali, svanisce in una nuvola di fumo all’annuncio di Matt Firor dello scorso Agosto. Probabilmente per una scelta più logica e meno masochistica avrebbero dovuto adottare un modello più fresco come il buy to play, senza sbilanciarsi troppo su formule avanguardistica come free to play e microtransazioni, utilizzate principalmente dal genere MOBA e browser game.
Sopra
La cura nei dettagli è ciò che rende l’atmosfera unica.
Questa volta le schiere di appassionati, ansiosi di rivestire i panni di una delle razze che popolano The Elder Scrolls , non godranno di un’esperienza solitaria perché il nuovo titolo entra nella cerchia dei MMORPG, offrendo ai giocatori la possibilità di esplorare e condividere le proprie esperienze all’interno di un mondo online persistente. La scelta di passare all’online è sicuramente una delle più controverse, TES vanta uno sconfinato numero di sostenitori, che nonostante desiderassero un comparto online hanno mal digerito questo scelta di rotta massiva, rispetto ad una semplice componente multigiocatore.
La decisione di utilizzare la sottoscrizione mensile è destinata a penalizzare più che a valorizzare l’intero prodotto, è corredata da altre scelte di marketing poco sensate, come aprire la closed beta ad un vasto bacino di utenza attraverso una vera e propria pioggia di key, diffondendo opinioni frammentate ed imprecise di utenti insoddisfatti che hanno solo grattato la superficie di un prodotto che da il meglio di se solo dopo diversi livelli. Dobbiamo dunque ringraziare il periodo di prova, aperto alla solo stampa in un server diverso da quello degli stress test, per averci permesso di provare il gioco fino alla sua metà in maniera approfondita, molti dei nostri dubbi sono stati fugati, altri conclamati e con quest’anteprima vogliamo fare chiarezza in un panorama di opinioni discordati che recano danno invece che chiarire, cos’è veramente TESO e cosa troverete alla ormai prossima release.
il piccolo, grande, ok, pi첫 o meno medio blog dedicato al vostro intrattenimento
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THE ELDER SCROLLS ONLINE
PC
TAMRIEL, GRANDE, MAESTOSA E FINALMENTE UNITA …O QUASI The Elder Scrolls Online conquista uno spazio all’interno del cuore dei giocatori, già con l’intento di sfruttare l’intera Tamriel come mondo di gioco, poiché ogni capitolo single player successivo ad Arena (che tuttavia non era RPG) era sempre stato ambientato in una determinata provincia del vasto mondo, ossia Daggerfall, Morrowind, Oblivion e Skyrim. La suddivisione delle razze in tre distinte fazioni in guerra è giustificata dalla collocazione storica in un periodo antecedente alle vicende narrate in Skyrim, diventando l’ideale background per la componente massiva che, a detta degli sviluppatori strizza l’occhio in modo marcato agli amanti degli scontri PVP open world e massivi. A differenza della zona di Cyrodill, completamente open world, tutto il resto del mondo è diviso in istanze e sub-istanze, che frammentano i territori in una sorta di percorso di progressione, dalle zone iniziali più facili a quelle finali per l’end game. L’inizio della storia scatena una sorta di dejavu multiplo, come tante altre volte ci ritroviamo rinchiusi in una cella e l’inizio della nostra avventura comincia con la nostra liberazione. Le Elder Scrolls questa volta narrano dello scontro tra le forze di Tamriel e quelle di Molag Bal, negromante desideroso di trascinare l’intero mondo nel suo piano dell’Oblivion, che grazie a strappi dimensionali, chiamati “ancore oscure” invierà i suoi Daedra con l’unico ordine di sterminare la vita.
ARTEFICI DEL PROPRIO DESTINO Rispetto alla saga TES, la versione online stabilisce immediatamente una netta differenza con i titoli precedenti, subito dopo il lancio del client si chiede al giocatore di prendere delle decisioni che influenzeranno l’intera esperienza ludica:
la scelta della classe, quella della razza e quella della fazione. Scegliere le fattezze del proprio avatar non è mai una cosa semplice e TESO, prendendo spunto dalle scelte precedenti delle Bathesda, non semplifica certo il compito. Le parecchie possibilità messe a disposizione dell’utenza sono indubbiamente in grado di soddisfare anche gli esteti più esigenti e
Sopra
Il mondo di Tamriel
puntigliosi e le acconciature risultano leggermente migliorate nelle texture rispetto alla versione vanilla di Skyrim. Ogni razza condivide le medesime pettinature, diversificandosi invece nei tratti somatici e nei tatuaggi. Il ventaglio delle classi è in completo contrasto rispetto alla tradizionale scelta libera in TES, inoltre può sembrare limitato, perché composto
di solo quattro archetipi: Dragonknigth, Sorcerer, Nightblade e Templar ovvero le classi che compongono la “santa trinità” tank, healer, dps ranged e melee. La ridotta scelta delle classi iniziali non deve però trarre in inganno perché man mano che ci si addentra nel mondo di gioco, l’avatar potrà utilizzare svariati rami di specializzazione legati a qualsiasi cosa come ad esempio l’arma utilizzata;
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PC
statistiche
Le statistiche più importanti per un giocatore sono tre: magicka, stamina e vita. Questi parametri possono essere aumentati durante il livellamento, ogni livello vi donerà 1 punto statistica spendibile in una di queste tre voci. La magicka è utilizzata per tutte le spell, anche quelle melee, mentre la stamina si consuma durante le parate, le schivate, lo sprint e le abilità dell’arma. Durante il combattimento tutti e tre parametri continuano a ricaricarsi, anche se più lentamente rispetto la norma. Non è consigliabile spendere tutti i punti in un solo attributo, poiché il parametro può raggiungere il saturamento se non bilanciato rispetto al vostro livello, concretamente questo renderà praticamente nulli gli ulteriori punti spesi sulla statistica saturata.
la gilda di appartenenza; la fazione; le abilità razziali; le abilità passive e le abilità di crafting. Questo sistema permette di stravolgere completamente l’approccio agli scontri, anche se le capacità primarie saranno sempre legate alla classe di partenza. La più importante scelta che si frappone tra i giocatori e il gioco è quella della fazione di appartenenza. Come in precedenza detto, la decisione di separare le razze di Tamriel sotto tre diverse bandiere è stata motivata dall’esigenza di aumentare la longevità del titolo stesso attraverso una degna offerta PVP a fazioni (RVR) nella zona centrale di Cyrodill. Sarà possibile unirsi ai Daggerfall Covenant fazione formata dall’alle-
anza tra Bretoni, Orchi e Redguard; oppure gli Ebonheart Pact di cui fanno parte gli Argoniani, i Nord e gli Elfi Scuri; e infine gli Aldmeri Dominion rappresentati dagli Alti Elfi, gli Elfi dei Boschi ei Khajiit. A queste razze vanno aggiunti gli Imperiali, esclusi inizialmente per ragioni di trama ma inseriti in un secondo momento e utilizzabili solo ed esclusivamente da chi acquista l’edizione Imperial del gioco. Ogni razza presenta delle caratteristiche razziali adatte ad un certo stile di gioco, ad esempio i Bretoni avranno rami passivi che incrementano la magicka e la resistenza alle spell, mentre gli Orchi un’innata predisposizione agli scudi ed all’aumento della stamina.
THE ELDER SCROLLS…ONLINE Erroneamente molti si sono approcciati a TESO come se si stesse giocando a Skyrim o qualsiasi altro capitolo della saga, in realtà The Elder Scrolls Online è un MMO Themepark perciò, per quanto l’ambientazione venga rispettata fedelmente, è costretto a seguire un percorso diverso dal single player. Il sistema di levelling fonde l’esplorazione, l’uccisione dei nemici e il sistema di quest in modo non troppo lineare a dire il vero. Far progredire il proprio personaggio non si limita solo a macinare livelli su livelli per ottenere punti skill da utilizzare per potenziare le abilità ma sfocia anche nel continuo girovagare alla ricerca di libri spinti dalla sete di conoscenza, e di particolari skyshard seminati in lungo e in largo per le mappe (ma facilmente individuabili grazie alla presenza di un fascio di luce) che fanno guadagnare un punto abilità ogni volta che se ne raccolgono tre. L’esplorazione serve anche per indi-
viduare anche casse speciali, da scassinare, che contengono equipaggiamento e oggetti interessanti. I punti abilità possono essere spesi nei diversi rami di specializzazione, tre relativi alla classe di appartenenza che comprendono sia skill passive che attive, un ramo per ogni tipo di armatura ed arma in gioco, uno per la razza, tre che comprendono la gilda dei maghi, dei guerrieri e degli innominati infine uno è dedicato alla raccolta ed utilizzo delle anime attraverso delle note soul gem. Inoltre, come da tradizione The Elder Scrolls, le singole conoscenze aumentano di livello semplicemente utilizzandole, quindi salendo di livello, ci si troverà di fronte ad una moltitudine di combinazioni da poter usare. Questo sistema quasi identico a quello presente nei capitoli single player, consente di plasmare a proprio piacimento il personaggio, e la scelta di mantenerlo anche nella versione MMO è forse
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THE ELDER SCROLLS ONLINE
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una delle scelte migliori fatte da Zenimax Studios. A differenza della saga probabilmente i punti abilità saranno limitati, dunque dovranno essere spesi saggiamente, fortunatamente il numero di abilità o magie in barra non sono solamente due ma nella versione online aumentano a cinque. Malauguratamente in TESO le decisioni dei giocatori non hanno alcun impatto sul mondo di gioco, fin troppo statico e inerme considerati i predecessori di questo gioco. Per quanto doloroso, e forse fastidioso per i puristi del lavoro di Bethesda, bisogna sottolineare che questo è un limite imposto più dalla tipologia del genere che dalla volontà degli sviluppatori, perciò non crediamo sia possibile modificarlo in corso d’opera.
soul gem
Le soul gem sono particolari pietre magiche in grado di catturare l’anima delle creature attraverso l’incantesimo Soul Trap, che viene automaticamente applicato all’arma del giocatore. Le soul gem vengono impiegate per resuscitare gli alleati e ricaricano gli incantesimi sulle armi e le armature
INSIEME È PIÙ SEMPLICE
Scegliendo questa formula commerciale The Elder Scrolls Online deve soddisfare pienamente le aspettative sui contenuti di gruppo, che decretano la longevità del genere massivo. Già dal dodicesimo livello si sbloccano tre dungeon affrontabili in gruppo, ognuno con una sua ambientazione, storia e tipologia di nemici. I boss finali non sono semplice tank e spank, ma prevedono un minimo di strategia ed abilità nell’evitare gli effetti ad area. Al level cap, fissato al cinquantesimo livello, si sbloccherano le modalità veteran di tutti i dungeon affrontati, questo permetterà di proseguire nella storia, superando gli sbarramenti posti a proteggere gli eroi con poca esperienza. Se non doveste amare particolarmente il PVE, potrete sempre temprarvi ed aumentare di esperienza sui campi di battaglia di Cyrodill. Nella mappa PVP sono disponibili missioni di conquista, distruzione e uccisione. Ogni quest vi premierà con esperienza e moneta PVP, mentre all’avanzare del rank riceverete degli scrigni dalla vostra fazione con all’interno armature ed armi. Il costo delle macchine d’assedio è irrisorio, vista anche la possibilità di riutilizzarle se integre. Le parti distruttibili del keep sono le mura e le porte, che si sgretolano a colpi di trabucchi e mortai, dopo aver conquistato un castello il perimetro non si autoripara, ma devono intervenire i giocatori utilizzando delle risorse. Oltre alle macchine d’assedio sono molto utili i campi di resurrezione, che permettono a 20 giocatori alleati di ressare in un punto più vicino all’assedio, data la vastità della mappa e l’enorme distanza da percorrere tra le strutture, questa è certamente una delle risorse più indispensabili dopo le cavalcature. Anche se potrete accedere a Cyrodill già dal decimo livello, ed utilizzare dei fast travel tra i castelli conquistati, noterete da subito la necessità di dotarsi di una cavalcatura al più presto, cosa che non accadrà fino all’accumulo di una cifra (17500 gold circa) che indicativamente è tutto il patrimonio di un personaggio al venticinquesimo livello. Ogni giorno potrete nutrire la vostra cavalcatura che, a seconda della sua dieta, potenzierà una o più statistiche: sprint, resistenza, capacità di carico o velocità. Sopra
Aprire la mappa o guardae nell’inventario corrisponde a un reale animazione in game
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THE ELDER SCROLLS ONLINE
PC
NON SI VIVE DI SOLO LORE
La pregevole realizzazione tecnica del gioco, non è certo priva di sbavature. L’ottimo comparto grafico è in grado di regalare scorci mozzafiato e stupendi effetti luce/ombra come ad esempio quelli dati dai riflessi della luna e delle luci sulla superficie dell’acqua, o come le ombre create dalle fiaccole nelle profondità dei dungeon, contrariamente lasciano insoddisfatti i modelli del corpo dei personaggi, da un vago “sapore antiquato”, e il combat che si presenta come action, ma che in realtà nasconde un vecchio sistema target locked integrato con schivate e parate, queste ultime sono state realizzate con un meccanismo molto simile al gameplay single player, e spesso sono ciò che permette alle classi con poca armatura di soppravvivere in un combattimento. Il sistema di ‘sneak’ anche se sembra assurdo ha un suo impiego anche in PVP, accovaciarsi ed uscire dalla visuale rende invisibile il personaggio anche ai giocatori di altre fazioni, ovviamente mantenendosi ad un certo raggio di distanza. Doveroso spendere qualche parola anche sulla famosa visuale in prima persona ben riportata anche su questo nuovo capitolo, ma sicuramente poco utile specialmente durante le sessioni di PVP a causa del ridotto raggio visivo che offre. Anche l’audio non riesce tenere testa alla bellissima grafica, infatti, anche se la colonna sonora che accompagna il giocatore è sempre azzeccata ed evocativa gli effetti sonori sono privi di quella “forza coinvolgente” presente invece nei titoli già sul mercato. Per godere a pieno della bellezza offerta da The Elder Scrolls Online è fortemente consigliato munirsi di una macchina di fascia medio/alta, ma l’ampia scalabilità del client consente di potere giocare il titolo ance su PC più datati, a scapito del dettaglio.
conclusioni
Il nostro hands on ha mostrato un The Elder Scrolls Online evoluto rispetto a quanto visto qualche mese fa durante le fiere di settore, dimostrazione come Zenimax stia lavorando alacremente per consegnare un titolo completo alla release. Dobbiamo dire però che se da un lato la grafica superiore alla media del genere, e un’ottima caratterizzazione del personaggio sono “voci” a vantaggio del gioco, dall’altro i dubbi permangono a causa di alcuni punti interrogativi generati dal sistema di combattimento e dalla scelta del modello a sottoscrizione, anacronistico e un po’ troppo caro. Allo stato attuale, nonostante il periodo passato su Tamriel ci abbia divertito, è veramente difficile stabilire se a lungo termine l’obolo della sottoscrizione sia giustificato. Non ci resta che osservare le mosse che Zenimax farà da qui a giorno 4 aprile, data della release ufficiale per PC.
TES VSTESO
AFFINITÀ E CONTRASTI TRA LA SAGA SINGLE PLAYER ED IL NUOVO GIOCO ONLINE A CURA DI Valentina Todero
Ogni titolo che attrae l’attenzione delle masse è sottoposto a grandi pressioni da parte dei giocatori; ognuno di essi ripone grandi aspettative nel prodotto finale e questo genera sempre una quantità enorme di commenti più o meno positivi e del gran flame. Il nuovo prodotto di Zenimax è di sicuro un titolo che attrae l’attenzione delle masse, fa sfoggio della griffe “The Elder Scrolls” e si tratta di un gioco Online, non poteva quindi passare inosservata la prima Closed Beta svolta pochi giorni fa che, come da tradizione, sta facendo esplodere svariati forum nel web. In questo groviglio di sensazioni disparate, si distinguono due versanti opinionistici che dibattono animatamente sul Lore del gioco, quel mondo che alcuni amano tanto, nato dall’unione dei capitoli precedenti della saga The Elder Scrolls: Arena, Daggerfall, Morrowind, Oblivion e Skyrim. In questi giorni di Beta testing molti hanno mosso aspre critiche al gioco, molti invece lo hanno elogiato, atteggiamento questo tipico di un mondo digitale che raggruppa individui da scopi videoludici differenti. Per questo motivo vorrei chia-
rire un punto cruciale: se vi aspettate il purismo della saga The Elder Scrolls nella versione online rimarrete delusi, se vi aspettate di trovare un altro gioco surrealistico con colori sgargianti e armi improbabili, anche in questo caso resterete terribilmente delusi. Questo è un fatto: The Elders Scroll Online non è Morrowind, Oblivion o Skyrim, ma rimane in ogni caso The Elders Scrolls. Non raccapricciatevi della definizione contorta, poiché è la maniera più chiara e limpida per definire lo scoglio che questo gioco deve superare, ossia il passato. Probabilmente sarebbe stato più amato se avesse utilizzato un qualsiasi altro nome, invece in questo modo arranca nel limbo della delusione dei puristi, che volevano vedere un MMO totalmente non lineare e una componente RPG più marcata, e lo sconforto dei neo gamers che non comprendono le scelte stilistiche di questo nuovo titolo per loro troppo distante dai canoni attuali. Il punto, con The Elder Scrolls Online è proprio questo, è sia
troppo che troppo poco, ed è il paradosso che qui analizzeremo. DILEMMA ESTETICO Una prima critica è stata mossa alle apparenze estetiche: secondo alcuni giocatori la grafica di TESO risulterebbe troppo cupa, con abiti spenti e sporchi, ed armature poco fantasiose. Ovviamente questo aspetto è in perfetta sintonia con TES, l’ambientazione cupa, quasi medievale rispetta decisamente il gioco originale. In TESO potrete ritrovare le rovine Dwemer, i funghi delle Shivering Island e le praterie di Oblivion. Non esistono armature/bikini, tacchi a spillo e colori elettrici, ma diversi stili di armature che rispecchiano l’indole del popolo di appartenenza. Si può includere in questo discorso anche le fattezze dei personaggi, ormai si è abituati a razze fantasy belle, quasi eteree, ma questo non è il caso di TES nella sua forma originale (si intende senza MOD nda): la razza degli elfi non è mai stata carina, soprattutto gli Elfi Oscuri, i tratti somatici quasi alienanti sono ciò che un purista vuole vedere, non certo quello che si aspetta un giocatore che proviene da titoli orientali. AVVENTURA Un punto in antitesi rispetto a TES è di certo la storia principale, nella versione single player era di certo ricca di colpi di scena e mistero. Purtroppo questo non avviene nella versione online, dove nei primi 5 minuti di gioco già conosceremo fin troppo della nostra missione principale e verremo subito a conoscenza del nostro scopo nel mondo. Il problema è riconducibile principalmente al genere videoludico; TES in tutti i capitoli della saga era assimilabile alla categoria single player non lineare, dove
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indipendentemente dal livello del personaggio ci si poteva spostare da un contenuto all’altro del gioco senza alcuna linearità e progressione prestabilita; questo non lo rendeva un sandbox, dato che tutte le missioni venivano costruite su una sequenza di step, con punti nodali per avere un numero determinato di conclusioni differenti (svolte in parte presenti anche in TESO nda). Ciò che impedisce invece nel gioco online la non linearità è dunque la presenza di livelli non flessibili, il contenuto non si adatta al livello del giocatore, pertanto la libertà di movimento è minima e segue il percorso di progressione del personaggio. In TESO inoltre la qualità dei dialoghi è blindata ad un sistema non dinamico di interazione con gli NPG, i personaggi non giocanti anche se reagiranno alle scelte che opereremo durante la storia al contrario di quello che succedeva in TES non ameranno né odieranno, non i stringeranno amicizie o alleanze e non si creeranno nemesi, ma anche questo punto è insito dei giochi di ruolo online. COMBATTIMENTO Il sistema di puntamento e skill di TESO è il risultato della somma del combattimento di TES mescolato allo stile action in voga nei MMO degli ultimi 2 anni. TESO propone un semi action con la possibilità di cast delle skill in movimento, uno dei punti fondamentali per parlare di “action combat”, ma il sistema in se presenta parecchie pecche. Le scelte adottate per il puntamento lasciano perplessi: TES ha sempre proposto un combattimento che dava la possibilità ad una buona mira di provocare grossi danni, e allo stesso tempo permetteva, a chi avesse peccato di pazienza o precisione, di usufruire di un buon sistema di combattimento corpo a corpo; tuttavia
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forse per la natura online del titolo e dunque per cercare di bilanciare il combattimento ed eliminare gran parte dei calcoli necessari per stabilire il danno (che avrebbero sovraccaricato il sistema durante i RVR) si è pensato di eliminare le hitbox dei target (niente headshot quindi) che permettevano di uccidere il nemico istantaneamente, lasciando solamente la possibilità di provocare un danno maggiorato se si riuscirà a sorprendere il nemico alle spalle in modalità “sneaking”; di certo non ci si poteva aspettare altrimenti, ciò che però è irragionevole è l’area di effetto delle skill: una volta lanciata, la skill non potrà essere annullata, quindi anche se l’obiettivo uscirà dalla nostra visuale o ci si allontanerà, l’attacco andrà a segno ugualmente. Se il sistema di target è fallace e va certamente sistemato, la mancanza di una hitbox complessa può essere tamponata grazie all’esistenza nel gioco di parate, schivate e parate speciali; se evadere un colpo è un’azione ormai comune negli MMO, non sono molti i giochi online che propongono la parata come tattica di combattimento, meno ancora quelli per propongono parate speciale per bloccare il cast di skill nemiche . Una grande differenza rispetto a TES sono le classi: questo termine è totalmente privo di alcun significato nella saga originaria, ogni personaggio nasce senza limitazioni con un potenziale tutto da sfruttare, al contrario in TESO alla creazione dell’eroe si sceglie un percorso prestabilito che, anche se permette grande libertà su aramature e armi che il nostro alterego userà, impedisce di adottare skill non appar-
tenenti alla classe scelta. OPEN WORLD La definizione di Open world su TES e TESO è simile ma opposta, è dunque insensato parlare di Open world in entrambi i casi: mentre TES aveva un’unica grande mappa con villaggi privi di caricamenti, ma con grotte, cripte, case e città istanziate; TESO ha una grande mappa divisa in zone delimitate, ma con villaggi, città e zone sotterranee prive di caricamento, mentre cripte, grotte (e principali dungeons) ed edifici rimarranno istanziati. Mentre quasi tutto ciò che c’era in TES poteva essere raccolto o rubato, l’interazione con l’ambiente in TESO è notevolmente calata, ma non scomparsa: si troveranno infatti come nel single player libri sparsi qua e là, si avrà la possibilità di frugare in ogni cassa, otre, cesto sparso per le mappe e si potrà “ghaterare” una quantità sorprendente di arbusti, miniere e legni vari; inoltre come ricordo dolce amaro del passato, si potranno raccogliere bottiglie, di ogni genere, senza però ritrovarle nell’inventario. CONCLUSIONI I problemi di The Elder Scrolls Online sono legati come già detto in precedenza alle abitudini del passato, preconcetti e modelli ormai assodati cozzano e si scontrano con alcuni punti fermi dei puristi di TES. A parte constatare dei veri problemi, risolvibili, nel sistema di puntamento, per ciò che riguarda la comunicazione fra lore e prodotto online, non c’è nulla che impedisca tecnicamente di godersi il gioco.
IL CANONE MENSILE UN FAIL ANNUNCIATO
A CURA DI Bruno “Galazon” Manzoni
La fine della press beta, in concomitanza con la caduta dell’NDA, ha inondato il web di anteprime e considerazioni riguardo The Elder Scrolls Online. Nonostante questo evento sia stato pensato per coinvolgere la stampa specializzata mondiale, le reazioni dei diversi redattori non si sono discostate più di tanto le une dalle altre, e avvicinandosi a quelle trapelate in precedenza in barba al veto di pubblicazione. La prima e più violenta critica è stata rivolta alla scelta di Bethesda di utilizzare il sistema di abbonamento mensile per poter giocare al nuovo MMO: critica giustificata non solo da quel sapore anacronistico rispetto all’andamento del mercato, ma anche dal fatto che la nuova fatica di Zenimax Studios si è perfettamente incanalata nei binari tipici dei MMO, e non certo in grado di fare aumentare le palpitazioni nei cuori dei giocatori. Con queste premesse TESO rischia seriamente di essere ricordato più come il disastro del 2014 che come il nuovo punto di riferimento per l’intero genere, passato da una fase di stagnazione a quella di regressione, in termini di interesse. In questo momento, il costo per giocare a The Elder Scrolls Online è decisamente troppo alto anche per molti appassio-
nati: 50 euro per l’acquisto del gioco e 13 euro al mese di abbonamento sono una cifra che si assesta sui 200 euro annuali; non sono certo pochi, considerato che qui si tratta di un videogioco. Fermandosi ad analizzare il mercato massivo non serve certo un esperto per vedere che i titoli in diritto di chiedere un canone mensile ai propri giocatori sono davvero pochi, e questo nuovo capitolo online della famosa saga RPG doveva risultare, già dalle prime apparizioni, un capolavoro assoluto per permettersi di pretendere un esborso di quest’entità. Onestamente bisogna ammettere che i game designer hanno fatto un buon lavoro in questa transizione dal single player all’online game, ma sfortunatamente il concetto su cui si basa l’intera serie TES, ovvero impersonare l’eroe che deve salvare le sorti di intere civiltà girovagando in lungo e in largo per il mondo virtuale, mal si sposa con il concetto stesso dei Themepark, che invece offrono una sorta di avventura preconfezionata agli utenti di turno. Tutti quelli che cercano Skyrim in TESO resteranno molto delusi, perché i punti di contatto sono davvero pochi e marginali. A questo punto il duo Bethesda/ Zenimax deve affrontare la realtà dei fatti: la decisione di chiedere il canone mensile - almeno al momento - si è rivelata un errore che potrebbe compromettere
seriamente le sorti del titolo. Visto il periodo che ci separa dal rilascio finale, forse sarebbe meglio tornare sui propri passi, per rivedere alcune scelte commerciali. Personalmente vedrei molto meglio l’opzione di richiedere il solo acquisto iniziale e l’abolizione del canone mensile. Lasciare liberi i giocatori di usufruire del gioco pagando solo una volta, come fatto con Skyrim (che, ricordiamo, ha venduto più di venti milioni di copie!), dovrebbe garantire un sufficiente incasso sia per coprire le spese di produzione sia per portare in positivo il bilancio dell’operazione. Inseguire il canto delle sirene rappresentato dai 12 milioni di utenti paganti mensilmente, oggi come oggi rappresenta una trappola alla quale nemmeno Ulisse, strafatto di idromele, abboccherebbe.
RECENSIONE GTA ONLINE
PC
GTA ONLINE
RECENSIONE Rilasciato cinque anni dopo GTA IV e salutato come il videogioco che ha venduto piÚ velocemente della storia: 800 milioni di dollari il primo giorno, un miliardo dopo tre. Il quindicesimo titolo della serie GTA e probabilmente una delle ultime gemme per PS3 e 360: Grand Theft Auto V è tutto questo. 66 | M3 m3magazine.it
A CURA DI Francesco Munda
RECENSIONE
A Sinistra
Lo spirito delinquenziale del single player è rimasto intatto
IL CRIMINE
NON HA MAI PAGATO COSÌ BENE Ma è anche un MMORPG, dal momento che Rockstar ha incluso GTA Online in ogni copia, e a tutti gli effetti lo tratta come un prodotto a sé stante, che già circola in 29 milioni di copie. GTAO è un ambiente persistente, dove il nostro personaggio scala le gerarchie del crimine in una violentissima Los Santos, partecipando a “sessioni”, per ora con un massimo di 16 giocatori, e unendosi alle moltissime attività, o andando in giro in “freemode”, quintessenza dell’open world di cui la serie GTA si fa pregio. Le attività sono cooperative (come missioni, soprav-
“LASCIATEVI ALLE SPALLE
UNA SCIA DI ROTTAMI E CADAVERI”
vivenze e gare rally), ma soprattutto competitive: gare per tutti i veicoli, deathmatch (anche a squadre), cattura-la-bandiera, last team standing e poi tennis, golf, braccio di ferro e freccette. Tantissimi veicoli di terra, acqua e aria, e un’infinità di armi potenziabili sono gli strumenti per completare le attività, lasciandosi dietro la solita scia di rottami e cadaveri Sopra nemici. Realizzare i propri circuiti di gara è davvero divertente
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RECENSIONE GTA ONLINE
PC
Sopra
Lo spazio aereo è leggermente intasato, forse è il caso di “prendere in prestito” un elicottero..
Alcune attività possono iniziare anche in freemode, tramite gli appositi marcatori, ma la maggior parte di esse prevedono un’istanza separata alla quale partecipano una selezione di giocatori, invitati dall’host della sessione, o assegnati dai server di gioco per quelle pubbliche. I personaggi datori di missioni vengono in gran parte dalla modalità Storia: gli eventi di GTA V, hanno luogo qualche mese dopo quelli di GTA Online. Rispetto al single player abbiamo alcune differenze e soprattutto un drastico aumento dei costi di armi e accessori auto. Alla fine delle varie attività, si riceve un premio in soldi e in Punti Reputazione (RP); accumulando questi ultimi il personaggio sale di rango e sbloc-
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Sotto
ca l’accesso a equipaggiamenti migliori e attività più remunerative, oltre ad accessori come abbigliamento e tagli di capelli. Soldi ed RP si possono ottenere anche in freemode, ovviamente: eseguire acrobazie, uccidere nemici, sfuggire alla polizia quando ricercati, compiere assalti a furgoni e negozi, e le dozzine di achievement, sono solo alcuni dei modi per salire di rango.
Non mancheranno i momenti adrenalinici
Associazione a delinquere
Sfruttando il Social Club di Rockstar (già noto per Max Payne 3), si può partecipare alle “crew”, analoghi di clan e gilde degli altri giochi. Agire in una crew, privata (massimo 300 membri) o pubblica (illimitati) garantisce dei bonus e delle modalità addizionali di sfide tra bande, oltre a
Sopra
Lo stile rockstar non inganna
RECENSIONE ranze di successo.
Non è tutto oro…
Sopra
Sembra tutto così pacifico
personalizzazioni per abiti e auto. Il gioco punta molto sulla parte sociale e multiplayer: pur potendo creare sessioni in solitaria, e avendo una modalità “passiva” che evita quasi del tutto il PVP non-consensuale, il divertimento è massimo quando ci si butta nella mischia - competendo con altri giocatori, o lasciandosi andare a furibonde risse urbane a base di mitragliatrici e fucili a pompa. A questo si aggiunga la parte cooperativa, potendo vagabondare con gli altri gangster alla ricerca di succosi bersagli, magari cacciando le taglie altrui, o affrontando quelle missioni dove un solo personaggio ha pochissime spe-
Sopra
Secondo voi cosa sta succedendo?
GAME INFO
GTA ONLINE Dev. Rockstar North Gen. Sandbox delinquenziale Piat. PS3, Xbox360
Il gioco, purtroppo, non è esente da difetti, soprattutto di bilanciamento di diversi mezzi, alcuni sgradevoli cheat, e da una generale sensazione di “ancora incompiuto”. Non certo nel reparto tecnico, che è di strepitosa fattura, quanto nella varietà e numero di attività disponibili, alla lunga un po’ ripetitive. Rockstar lavora alacremente e ha già rilasciato diverse patch, nuove categorie di gioco e un DLC gratuito, ma l’utenza reclama a gran voce le annunciate rapine - colpi avventurosi da affrontarsi magistralmente in gruppo, con bottini favolosi. A parziale compensazione, è presente nel gioco un editor semplice e potente per creare i propri deathmatch e i propri circuiti di gara, con le stesse regole di quelli ufficiali, che possono essere pubblicati online e giocati da chiunque, ricevendo feedback e potendo arrivare all’attenzione dei programmatori per essere inseriti in una speciale raccolta di attività “verificate da Rockstar”, che danno prestigio e visibilità alle nostre creature.
VOTO
85
/100
I dettagli sul punteggio sul website m3magazine.it
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A CURA DI
Marco “Marmorn” Caldarini
EAST M
I
Il 2014 è ormai iniziato e come di consuetudine gamer e giornalisti guardano al nuovo calendario per prendere nota degli eventi ai quali non si può mancare: presentazioni, beta e uscite sono sicuramente quelli di maggior importanza. Andiamo quindi a scoprire cosa ci attende nell’anno in corso. Nel mese di Gennaio il protagonista assoluto è stato Kingdom Under Fire II che si è fatto conoscere grazie mostrando un gioco maturo e pronto per lancio, nessun spiacevole sopresa sembra essere emersa durante la fase di testing e le promesse fatte in fase di sviluppo concordano con quanto visto. A dimostrare la maturità del prodotto ci sono alcuni rumors molto convincenti che parlano di una nuova fase di beta per il mese di Febbraio e addirittura il lancio previsto a Marzo.. Sicuramente i 2 titoli che maggiormente hanno catturato l’interesse dei giocatori nel 2013 e per i quali stanno fremendo sono Black Desert Online e Bless Online; entrambi hanno un motore grafico che ha lasciato molte bocche spalancate. Se il primo ha già mostrato le sue potenzialità nella prima beta, entrambi saranno protagonisti assoluti di questo inizio di anno per poter stabilire quale dei due sia il maggior candidato al titolo di miglior MMO 2014. Se la grafica mozzafiato accomuna questi due titoli, il genere di appartenenza cioè quello dei MMORPG lo è solo in parte in quanto Bless Online può essere inserito in questa classificazione generale, al contraio Black Desert Online ha mostrato in più occasioni contenuti e caratteristiche che lo avvicinano al genere sandbox. Sicuramente Black Desert Online non è un sandbox puro, come confermato da Pearl Abyss, ma allo stesso tempo l’attenzione nel ricreare aspetti di “vita quotidiana”, come la caccia, il commercio, la produzione e la casa
S I D E
MMO come fulcro attorno a cui ruota tutto questo ed altro, fa in modo di conferire a BDO un aspetto più maturo e articolato rispetto a un classico MMORPG. Per quanto riguarda Bless Online è stata annunciata la prima fase di beta per il 20 di Febbraio, finalmente avremo modo di conoscere meglio un MMO che ad oggi non ha ancora svelato tutti i suoi segreti. Tra gli MMO anime style uno in particolare mi ha colpito e non vedo l’ora di metterci sopra le mie avide manine. Sto parlando di Closers Online che ha concluso la fase di FGT prevista per l’inizio del 2014. Un altro titolo simile è Soul Worker, ricorda da vicino Kritika online per il tipo di gameplay, presenta un’agenda bella fitta di impegni per il 2014 con un primo FGT, seguito da una closed prevista entro la primavera e l’open per il secondo quarto dell’anno. Ciò che colpisce è la sicurezza che Lion Games nutre nel suo gioco del quale è stato rivelato poco per poter esprimere un giudizio concreto. Per ultimo abbiamo Peria Chronicles, presentato in occassione del passato G Star, il titolo è ancora in fase di sviluppo non a caso la prima fase di beta è prevista per la seconda metà dell’anno. L’aspetto che mi ha colpito di più è la possibilità di far crescere una città grazie alla presenza o meno di giocatori in essa che contribuiscono al suo ampliamento costruendo proprie case; è sicuramente un elemento insolito e non comune. Un altro titolo è Lineage Eternal che si allontana dal gameplay che ha reso famoso il suo predecessore per abbracciare un approccio più action. Quanto presentato finora non mi ha entusiasmato molto come ex giocatore di L2, ma la possibile beta prevista per la seconda metà dell’anno potrebbe rivelare delle sorprese. Concludiamo con una news che conferma sempre di più che Blade & Soul molto difficilmente arriverà sul mercato nostrano, a confermalo è l’ennesima localizzazione prevista per il Giappone che sarà supportata anche dalla presenza di anime che riprenderà le ambientazioni del gioco. Anche per questo mese è tutto alla prossima.
M OG BA IM L E THE
DUNGEON KEEPER A CURA DI Bruno Manzoni
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ltimamente i grandi giochi del passato sembrano avere ritrovato una seconda vita sui dispositivi mobili. Durante la ricerca di una “app passatempo” nei vari store non è raro imbattersi in nomi altisonanti in grado di riportare i giocatori di vecchia data indietro nel tempo. Tra questi titoli possiamo annoverare anche Dungeon Keeper, rivisitazione moderna del capolavoro del ’97 ideato dal grande Molyneux. A scanso di equivoci vi diciamo subito che questo nuovo capitolo non sembra nemme-
no un pallido ricordo del gioco originale: tutte le meccaniche di gioco oltre ad essere state semplificate, sono state completamente snaturate per far posto ad un sistema di microtransazioni, che definire invadente potrebbe risultare quasi un eufemismo. Il concetto portante di Dungeon Keeper è sempre quello, ovvero indossare i panni di un malvagio custode di dungeon sempre pronto a espandere i propri domini grazie alla costruzione di stanze, corridoi e vicoli ciechi. Le prime battute del gioco possono ingan-
nare perché la sana e vecchia cattiveria gratuita, marchio di fabbrica del predecessore, è rimasta immutata. Fustigare i propri sottoposti per forzarli ad aumentare la produttività, oppure trasformare i nemici in polli per poi schiacciarli con una semplice pressione sul touchscreen…da soddisfazioni! Questo, breve, idillio si interrompe bruscamente a causa del ticchettio del timer che appare ogni qualvolta si decide di dedicarsi a un’attività, non importa che essa sia scavare o costruire. Nonostante le prime azioni siano abbastanza rapide con il progredire nel gioco il tempo di attesa, si dilata in modo ridicolo e fastidioso, costringendo il giocatore ad utilizzare apposite gemme presenti nello shop. Queste simpatiche pietrine infatti, sono in grado di azzerare i tempi di attesa per collocare trappole mortali e potenziare il cuore del dungeon. L’utilizzo di alcune dinamiche Tower
defense, legate alla storia principale non riesce certo a risollevare l’intero gioco, che è lento e noioso. Senza tanti giri di parole vi diciamo subito che questa nuova versione di Dungeon Keeper non ha il minimo senso di esistere, inoltre vedere Mythic Entertainmet, gloriosa software house che ha dato tanto al mondo dell’online, ridotta a produrre certi giochi spazzatura dispiace, ma in fin dei conti dopo l’acquisizione da parte di EA la lista d’insuccessi collezionati è stata davvero troppo lunga. Tornando al gioco, noi vi consigliamo di tenervi alla larga da questo mero tentativo di spillare qualche soldo, siamo inoltre convinti che i pochi temerari che lo hanno scaricato lo rimuoveranno ad una velocità inversamente proporzionale, moltiplicata per dieci, rispetto a quella necessaria a costruire un semplice tunnel in game.
NVIDIA GTX 780TI CLOCK DI MEMORIA: 1750MHz (7GHz effettivi)
Ormai da anni la guerra per il dominio del mercato GPu viene combattuta da Nvidia e da AMD, ma “i verdi” restano sempre un passo avanti rispetto la concorrenza anche grazie alle architetture Kepler. Con l’arrivo della coppia R9 290X e 290 di AMD ha però recuperato molto del terreno perduto, costringendo Nvidia ad una contromossa, puntualmente arrivato grazie all’immissione sul mercato di GTX 780 Ti, scheda grafica senz’altro cara ma in grado di offrire delle performance sbalorditive.
BUS DI MEMORIA 384-bit
potenza inaudita
SPECIFICHE TECNICHE CLOCK DEL CORE ENGINE: 876MHz (boost fino a 928MHz) MEMORIA: 3GB GDDR5
BANDA DI MEMORIA di 336GB/s 5.63 TFLOP Single Precision 48 ROP (2880 Stream Processor) 240 unità Compute
A CURA DI Luigi Savinelli
Un rapido sguardo alle specifiche dimostra come Nvidia abbia preso sul serio la nuova sfida di AMD. La velocità di clock del core è aumentata da 863MHz a 876MHz, e l’utilizzo del GPU Boost porta il valore addirittura 928MHz, temperatura ed alimentazione permettendo. quando Un altro aspetto fondamentale riguarda la RAM: il clock di memoria è stato innalzato all’incredibile valore di 7GHz effettivi. Nonostate il bus di memoria a 384-bit e i 3GB di GDDR5, siano inferiori ai 512-bit e 4GB di GDDR5 delle schede di AMD, la 780Ti puà contare su banda più veloce, 336GB/s contro i 320GB/s della 290X. Queste differenze permettono di giocare in modo del tutto fluido con risoluzioni maggiori ai canonoci
1080. Siamo di fronte a una scheda eccezionalmente veloce che supera in ogni categoria non solo la GTX Titan, ma anche la concorrente AMD con l’eccezione dei 48 ROP contro i 64 della rivale. In teoria non ci sono ragioni per cui l’ultima scheda di Nvidia non debba risultare superiore a qualsiasi altra GPU sul mercato, vista la potenza massimizzata dell’architettura Kepler supportata dalla RAM più veloce per contrastare l’eccezionale bus di memoria a 512-bit di AMD.
ma la titan?
A questo punto la domanda nasce spontanea: che ne sarà della GTX Titan? Nvidia ha dichiarato che la GTX 780 Ti è la scheda per giocare più veloce mai realizzata, per di più il nuovo top di gamma è venduto ad un prezzo dicirca 650 euro, anzi per l’esattezza 544 euro più IVA, quindi spendendo meno si avrà maggiore potenza. La GTX Titan continuerà a vivere ovviamente ma andrà a ricoprire il ruolo di soluzione per sviluppatori CUDA, o più in generale per chi ha bisogno delle prestazioni di calcolo a doppia precisione del GK110, ma non necessita della memoria ECC, della funzionalità RDMA o le funzioni Hyper-Q che avete dalle schede Tesla o Quadro.
design
La GeForce GTX 780 Ti ha un design simile a quello che conosciamo. Il nome del modello, inciso nella parte posteriore del sistema di raffreddamento, è ora colorato di nero, una scelta che lo mette in risalto grazie a un maggiore contrasto. Anche l’heatsink al di sotto della finestra in policarbonato è stato colorato di nero. Dato che la GTX 780 Ti è limitata a 3 GB di memoria GDDR5, la differenza rispetto alla GTX Titan è l’assenza di package di memoria nella parte posteriore del PCB. Tutto il resto è simile alla GeForce GTX Titan, dalle dimensioni alla ventola a centrifuga, sino alla connettività posteriore. Anche in questo caso abbiamo due porte dual-link DVI, una HDMI e un connettore DisplayPort
conclusioni
La GeForce GTX 780 Ti è la scheda video più veloce che si possa acquistare in questo momento. Ha un processore incredibilmente complesso e fa un lavoro superbo sotto il profilo del raffreddamento, senza raggiungere elevati livelli di rumorosità. La GeForce GTX 780 Ti non è una scheda perfetta ed il prezzo non è certo dei più competitivi. In ogni caso questa scheda video è fortemente cosigliati per i gamer non certo disposti a scendere a compremessi e quindi ben consci di quello che stanno comprando, ad un prezzo inferiore di ben 350 euro rispetto la Titan.
QUARTO SPETTACOLO
ma chi sono ‘STI GUARDIANI DELLA
GALASSIA? Vi avevo promesso aggiornamenti a “i film più attesi del 2014”? Beh, eccovi il primo!
A CURA DI Giacomo Pizzillo
S
ì, ok, concordo con voi, non è stata una svista da poco, stiamo parlando di un “evento” della Marvel, stiamo parlando dell’ultimo film della Fase 2 prima di Avengers: The Age of Ultron, ma alcune fonti lo davano per l’inizio 2015, altre per la fine di quest’anno, così nell’incertezza… e poi diciamocelo: ma chi diamine sono ‘sti Guardiani della Galassia!?
MANCO TRILLO LO SA!
L’Universo Marvel è sconfinato, più complesso dell’intero albero genealogico delle 28 stagioni di Beautiful, una miriade di nomi da sentirsi come Fantozzi dopo il giro di presentazioni alla festa della Contessa Servelloni Mazzanti (completamenti ubriachi!), dentro cui è difficile districarsi, a meno che non si sia cresciuti con gli albi della Casa delle Idee dentro la culla, e io leggevo Mega Almanacco, ve lo dico! Esiste in ogni cerchia di conoscenze, però, un vero credente, uno che Stan Lee lo chiama L’Uomo, uno che (nel mio caso, tra una Beck’s e un’altra) sputa su ogni supereroe DC Comics e venera ogni creatura Marvel, sciorinando nomi e cognomi manco fossero
di parenti, accendendosi al minimo “non so chi sia”. . . ecco, quello è Trillo… e manco lui sapeva chi fossero i Guardiani della Galassia, lo giuro. MA ALLORA PERCHE’ UN FILM SU DI LORO? La domanda nasce spontanea, e a rispondere è stato proprio il CEO della Marvel, Kevin Feige: “Volevo fare qualcosa che avesse a che fare con lo spazio”. Semplice e conciso, e non avendo per le mani i diritti cinematografici de I Fantastici 4, Silver Surfer o Galactus (tutti venduti ad altre majors negli anni passati), la scelta è stata ben più facile. INDI PER CUI, CHI SONO?! Nati dalla matita di Gene Colan e dai testi di Arnold Drake, fecero la loro prima apparizione nel lontano 1969, ma quelli che vedremo al cinema non sono quelli di questa prima versione del team. I padri di questa nuova avventura (che chissà dove porterà la linea narrativa dei Marvel Studios)
sono Dan Abnett e Andy Lanning, che nel 2008 crearono un nuovo gruppo di mezzidelinquenti e mercenari, cercando di recuperare vecchi personaggi dimenticati negli anni e utilizzati in altre saghe della Grande Famiglia di Fumetti. OK, MA PIU’ PRECISAMENTE? All’ultimo Comic-Con si sono visti (quasi) tutti, alzando l’hype più oltreoceano che da noi, perché là, nei gloriosi States, i Guardiani sono davvero una leggenda! Ricordandovi l’effetto Zanfossi (/Fantozzi) di cui sopra, ecco la formazione al completo: STAR-LORD Il suo vero nome è Peter Jason Quill, e si può dire sia il “capo” di questa allegra combriccola, anche se, ovviamente la storia in realtà è ben più complicata. Sullo
schermo avrà le fattezze di Chris Pratt (Wanted, Zero Dark Thrity, Comic Movie), adatto anche fisicamente a interpretare un ex-astronauta. GAMORA Figlia adottiva del supercriminale interplanetario Thanos, è l’ultima degli Zen Whoberi ancora in vita. Abilissima nel combattimento corpo a corpo e con spade e coltelli, avrà le forme di Zoë Saldaña… ma non la vedrete vestita così, mettetevi il cuore in pace!
Batista Bomb!).
DRAX IL DISTRUTTORE Possente e assetato di vendetta, ha come unico scopo vendicarsi di Thanos (già, il patrigno di Gamora) che gli ha ucciso la moglie, ferito quasi a morte la figlia (che però verrà salvata da Mentore e bla bla bla, diventando l’eroina Dragoluna e bla bla bla), nonché fatto finire al creatore Drax stesso, salvato Kronos che ne prende l’essenza spirituale e la trapianta nel corpo artificiale che nel film avrà i muscoli dell’ex-wrestler Bautista (quello della
GROOT L’unico creato da Stan Lee e Kirby in persona nel 1960 (poi un po’ è cambiato), è un albero senziente dalle fattezze umane che del fast & furious Vin Diesel avrà la voce e le espressioni (quelle poche che sa fare) catturate in motion capture. ROCKET RACCOON Ultimo nell’elenco, ma primo nelle preferenze del pubblico, questo procione è la vera star del film e negli USA ne vanno pazzi: un tenero orsetto lavatore che spara col musetto truce, super intelligente e grande stratega militare, e in più con la voce del sempre più sorprendente Bradley Cooper!? Un cocktail assolutamente vincente! LA TRAMA UFFICIALE Dopo aver rubato una misteriosa sfera a cui ambisce il potente villain Ronan, l’avventuriero Peter Quill è bersaglio di una serrata caccia all’uomo. Si allea con un quartetto di outsider per sfuggirgli, ma quando scopre la vera potenza della sfera e le conseguenze che potrebbe causare, con i suoi nuovi “amici” cercherà di salvare il destino della galassia ormai appeso a un filo. Vi ricordo che Guardians of the Galaxy uscirà nelle nostre sale il 22 ottobre, e che nel cast figurano anche Benicio del Toro, John C. Reilly e Glenn Close.
WEB
SPAZIO A CURA DI
LEGO MARVEL SUPER HEROES: MAXIMUM OVERLOAD Titolo lunghissimo per questa web series che porta l’Universo Marvel dentro il mondo tutto a mattoncini delle mitiche (!) costruzioni LEGO! E lontano dalle costrizioni dei grandi Studios, per la prima volta vedremo gli Avengers insieme a Spider-Man e Wolverine, tutti impegnati nel fronteggiare Loki e il suo team di supercattivi (pescati tra i villain più famosi della Casa delle Idee). Unica pecca: l’essere rigorosamente in inglese.
CINEMA
TV
AGENTS OF S.H.I.E.L.D. Ancora inedita in Italia (ma siamo gente “moderna”, no?!), questa è la prima serie live-action della Marvel Entertainment, da sempre produttrice di cartoons. Alla regia del pilot Mr. Joss Whedon in persona, sempre intento a curare tutto ciò che abbia a che fare con i suoi Avengers. Di certo un’idea interessante, anche se poteva essere meglio sviluppata, e che non può mancare nel bagaglio di ogni appassionato della Casa delle Idee o Meraviglie che dir si voglia.
GUARDIANS OF THE GALAXY D’obbligo questo box, perché il tono dell’articolo non deve trarvi in inganno: questo è un film del nuovo Universo Cinematografico dei Marvel Studios e, diciamocelo, fino a ora non hanno sbagliato un colpo! In più questo ha più eroianti-eroi di tutti gli altri messi insieme e un’ambientazione spaziale che col 3D ci andrà a nozze, tra astronavi, esplosioni e scene action da togliere il fiato, quindi che vada visto è del tutto scontato… a costo di rimaner delusi.