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In questo numero
M3 MAGAZINE | NUMERO 12 | FEBBRAIO 2014
00 EDITORIALE
03 ANTEPRIME
04 RECENSIONI
EDITORIALE E COLOPHON DI QUESTO NUMERO
ILDSTAR 16 W a cura di Bruno Manzoni
30
DAYZ a cura di Bruno Manzoni
18
NOSGOTH a cura di Bruno Manzoni
38
20
BLADE & SOUL a cura di Marco Caldarini
FFXIV A REALM AWOKEN a cura di Dario Vianello
42
EVE ONLINE: RUBICON a cura di Francesco Munda
46
TRINE 2 a cura di Lorenzo Plini
01 DOSSIER 10
NINTENDO: SERVE IL PIANO B a cura di Bruno Manzoni
06 RUBRICHE
05 COLUMN
02 INTERVISTE
4 | M3 m3magazine.it
24
UNO SGUARDO DALLA FINESTRA di Marco Caldarini
26
PRIMA O POI USCIRÀ di Luigi Savinelli
28
LA STORIA ED IL MASSIVO di Dario Acquaroli
52
EAST SIDE MMO rubrica su MMO orientali a cura di Marco Caldarini
54
THE MOBILE GAME: SHADOW BLADE a cura di Bruno Manzoni
56
CUSTOM PC: MADCATZ R.A.T. 5 a cura di Luigi Savinelli
58
QUARTO SPETTACOLO rubrica di cinema a cura di Giacomo Pizzillo
TRINE
a cura di Lorenzo Plini
46
NINTENDO, Ăˆ LA FINE?
a cura di Bruno Manzoni
10
16
WILDSTAR
a cura di Bruno Manzoni
30
DAY Z
a cura di Bruno Manzoni
M3 m3magazine.it | 5
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REDAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Cesare Arietti DIRETTORE EDITORIALE Bruno Manzoni DIRETTORE CREATIVO Valentina Todero STAFF EDITORIALE Francesco Munda, Sergio Botti, Marco Caldarini COVER ARTIST Dario Vianello CREATIVE DESIGNER Riccardo Munda (M3 Hiring, Logo Font) RESPONSABILE AREA GAMING Davide Piedimonte
CO L L A B O R ATO R I Dario Acquaroli, Santo Furfari, Silvia Jondini, Lorenzo Plini, Giacomo Conti, Luigi Savinelli, Giacomo Pizzillo
RINGRAZIAMENTI Michele Valecce (F.I.S.E.V.) Simone Giorgi (Game) Salvatore Vento (Corsair) Alessandro Delfino (Cooler Master) Cinzia Musati (Nvidia-Preview Italia) Massimiliano Donghi (KobraPC) Francesca Carotti (Activision) Luciana Boscaratto (Electronic Arts) Luca Monticelli, Sara Magri (Star 2 Com) Massimo Nicora, Valentina Vanetti
(Lab. Comunicazione) Giovanna Cosentino, Simon Schuchtrup (Cidiverte) Giuseppe Fiori (Show Reel) Annalisa di Raimondo (Media-Globe) Marco Accordi Rikards (AIOMI) Thalita Malagò, Ilaria Amodeo, Chiara Chisari (AESVI) Giovanni Polito (Quark ADV) Mario Petillo (Gamesource)
Chris Clarke, Derek Reeve (Freeform communication) Laura Inglima, Giulia Mambrini (Ubisoft) Giuseppa Gatto D’Arrigo (Media Hook) Luca Cominelli (Blizzard)
C O N TAT T I SITO UFFICIALE www.m3magazine.it UFFICIO STAMPA press@m3magazine.it INFORMAZIONI info@m3magazine.it MARKETING sales@m3magazine.it
DISTRIBUTORE DISTRIBUTORE UFFICIALE Gameplayer.it DISTRIBUTORI FISEV , inFerno eSports, Mividatimes.it , Multiplayer-Italia.com , Nerdnet.it , Xlions.eu, Sicut Nox Silent, Gameprog.it, Phoenixgaming.it
CASA EDITRICE
AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI VELLETRI - NR. 2/13 DELL’8 FEBBRAIO 2013 Tutti i marchi riportati appartengono ai legittimi proprietari; marchi di terzi, nomi di prodotti, nomi commerciali, nomi corporativi e società citati possono essere marchi di proprietà dei rispettivi titolari o marchi registrati d’altre società e sono stati utilizzati a puro scopo esplicativo ed a beneficio del possessore, senza alcun fine di violazione dei diritti di Copyright vigenti. Tutto il materiale contenuto in questa rivista è di proprietà di M3 Magazine e/o delle aziende rappresentate; ad esso sono applicabili le leggi italiane ed europee in materia di diritto d’autore; eventuali testi prelevati da altre fonti sono anch’essi protetti dai Diritti di Autore e di proprietà dei rispettivi Marchi Proprietari.
Bu on Compl e a n n o ,
M3 MAGAZINE
F
BRUNO MANZONI CAPO REDATTORE
bruno.manzoni@m3magazine.it
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inalmente ci siamo, M3 Magazine compie il suo primo anno di vita, ed è pronto a festeggiarlo con voi! In questi primi dodici mesi, abbiamo avuto il piacere di raccontarvi il mondo dei multiplayer, massivi e non, ed è per questo che il primo e più grande grazie è rivolto a voi, che ogni mese avete scelto di appoggiare il nostro lavoro leggendo la nostra rivista. Ovviamente ci sono stati moltissimi momenti che sono riusciti a imprimersi, in modo indelebile, nella mia memoria, ma per pietà umana eviterò di raccontarveli tutti: • la trasferta a Los Angeles, in compagnia di Marco per la copertura dell’E3 • i viaggi in giro per l’Italia con l’obbiettivo di dare risalto al panorama, purtroppo sommerso del gaming competitivo nostrano • la gita aziendale a Colonia che ha visto come protagonisti ben 6 redattori annichiliti dalla folla oceanica del Gamescom • il Gamesweek di Milano dove c’erano più paganti che giornalisti, e dove non esisteva un’area che ci permettesse di fare il nostro lavoro. • L’inutile (in termini lavorativi), ma divertentissima a livello personale, traversata per seguire il Tokyo Game Show • E poi tante riunioni, discussioni, fraintendimenti e chiarimenti tipici di un lavoro redazionale condotto da un’instancabile passione. I miei personalissimi ringraziamenti, concedetemelo almeno questa volta, non si fermano solo a voi, ma vanno estesi a tutti gli elementi, nessuno escluso, della redazione che con il loro lavoro hanno costruito a M3 Magazine. Impossibile non iniziare con Valentina, la nostra instancabile art director, la mente creativa dietro ogni singolo numero pubblicato. Se M3 Magazine è una rivista bella e accattivante, il merito è assolutamente suo. Poi ci sono Marco e Sergio, il primo editore e il secondo correttore ma entrambi grandi appassionati di titoli orientali. Tutte le primizie “mangia riso” che siamo riusciti a proporvi. Ci sono le scornate con Dario il nostro copertinista, testardo, ma sempre in grado di tirare fuori l’asso dalla manica. C’è Francesco, un uomo che ha fatto di EVE Online la propria missione di vita, diventando, a pieno titolo, il nostro esperto dell’universo “CCPiano” . Ci sono Lorenzo e Giacomo, in grado di produrre un lavoro esemplare anche in tandem. C’è Luigi che ha iniziato come specialista hardware ed è finito a recensire la maggior parte dei titoli più attesi dall’intera utenza video ludica. C’è Giacomo “il bolognese” grandissimo esperto di cinema, esperienza ampiamente compensata da un ritardo cronico nella consegna degli articoli e una forma alquanto prolissa che fa impazzire i correttori. Ci sono anche gli ultimi arrivati in questa gabbia di matti, Dario e Davide, redattore e appassionato tolkeniano uno e affamato e insaziabile giocatore di MMO l’altro. Last but not least, che fa tanto intenascionall, ci sono tutti i ragazzi, che ci hanno aiutato in questi dodici mesi, ma poi per questioni più importanti sono stati costretti a prendere altre strade: Alessandro, Andrea, Barbara, Irene, Licia, Lorenzo, Mirko, Salvatore, Salvo. Come potete vedere serve tanta gente e tanto lavoro per realizzare una rivista, si si anche il numero che vi apprestate a leggere adesso, ma onestamente tutti i nostri sacrifici sono ampiamente ricompensati dai vostri, preziosissimi attestati di stima, quindi buon compleanno M3 Magazine e cento di questi numeri.
B. Manzoni
m3 n° 11
CORREZIONI Nessun errore noto nel precedente numero.
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NINTENDO SERVE IL PIANO B A CURA DI Bruno Manzoni
LE VOCI DEL TRACOLLO DELLA SOFTCO DI KYOTO SI SUSSEGUONO INSISTENTEMENTE SUL WEB MA, SIAMO SICURI CHE NINENTENDO SIA SULL’ORLO DEL BARATRO?
N
intendo sta vivendo uno dei momenti più difficili della propria storia e tutto quello che sta accadendo attorno alla società che, in fondo rappresenta in mondo implicito l’intero mondo dei videogiochi, sta seriamente mettendo in agitazione mercato, analisti e pure i fan più sfegatati. La Wii U sta lentamente e inesorabilmente affondando, e francamente, a questo punto poco importano i reali motivi di questa terribile debacle. Nonostante la grossa perdita in termini economici, e d’immagine, Nintendo riuscirà a rimanere a galla perché in fin dei conti a Kyoto hanno tutte le carte per rimediare a questa situazione, e ritornare in carreggiata più competitivi di prima. Sebbene io non sarò tra quelli che aiuterà il colosso nipponico a rimettersi in piedi, finanziandolo con l’acquisto dei titoli a venire, è innegabile che Nintendo può contare su alcuni assi nella manica non certo irrilevanti come la grossa capacità di reinventare i titoli classici, quelli di una volta per i giocatori amarcord, la versatilità della propria console in grado di attirare sia i ragazzi sia gli adulti, sia gli hardcore gamer sia i neofiti e infine la più ampia selezione di giochi rivolti ai giovanissimi che unita a un prezzo sensibilmente più basso rispetto ai concorrenti di mercato, rappresenta una sirena non da poco per un genitore che deve accontentare i propri figli. Nintendo ha anche alcuni dei volti più riconoscibili dell’intero settore, e questa è una cosa che davvero poche, anzi pochissime aziende possono vantare. Molte persone non attratte dall’intrattenimento video ludico sono in grado di riconoscere Link (ok
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SOTTO
Basterebbe vendere tutti i pokemon per coprire il buco fatto dalla WiiU
DESTRA
Tocca a Mario guidare la riscossa dell’intera Nintedo”
DOSSIER
Nintendo è leader indiscussa del mercato delle console portatili ok lo chiamerebbero Zelda, però non è il caso di fare i pignoli), ma in quanti saprebbero riconoscere Nathan Drake o Masterchief? Grazie alla grande esperienza generata dai molti anni sulla scena Nintendo ha costruito un formidabile esercito di personaggi che in un modo o in un altro sono riusciti a entrare nella quotidianità della vita “normale”, e questa riconoscibilità è quella che poi a conti fatti porta a vendere i prodotti. Nonostante possa essere scontato e ovvio, basta fermarsi un attimo e pensare al grosso faccione cartoonesco del baffuto idraulico italiano, amante dei funghi per capire immediatamente che ci saranno sempre delle persone felici di iniziare una nuova avventura fatta di draghetti e “pesche”. Un altro punto fondamentale, che molti scettici dimenticano di menzionare quando parlano di fallimento di Nintendo, è che nel mercato delle console portatili non ha in sostanza rivali, provatelo a chiedere a Sony e alla sua Vita. Ammesso e concesso che le loro console domestiche dovessero un giorno tramontare Nintendo potrò sempre contare su un immenso zoccolo duro per ripartire! Proprio grazie ai citati punti sono fermamente convinto che Nintendo riuscirà a tenere la testa fuori dall’acqua e in seguito riprendersi il posto che le spetta in ambito gaming. Schiere di fan sono pronte a evitare il tracollo e nonostante io orami da qualche tempo non segua da vicino le vicende della grande N non sarei certo felice di leggere un “game over” della società che ha saputo regalarmi ore di divertimento durante la mia infanzia grazie a titoli come Breath of Fire di Harvest Mooon e a console come il Super Nintendo o il Gamecube. L’età d’oro è senza lontana ormai, ei momenti di stupore, quelli in grado di generare l’effetto ‘wow’ sono troppo lontani ormai. Uno dei più grossi problemi di Nintendo, e probabilmente
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DOSSIER
Coraggio e innovazione, il giusto mix per il futuro
DESTRA
Il dream team Ninentendo è pronto ad entrare in azione.
IN ALTO
Due facce della stessa medaglia. Una sana l’altra...una sana follia
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anche il suo punto di forza più grande risiede nel fatto che ogni qualvolta un nuovo titolo dei franchise di maggior successo arriva sul mercato genera sì un grande interesse, ma contestualmente non è in grado di innovare realmente i suoi predecessori. La ripetitività sta lentamente rosicchiando le solide fondamenta costruite nel corso degli anni e purtroppo anche se alcuni piccoli elementi mescolano il gameplay o la storia, ritornare a visitare per milionesima volta il Regno dei Funghi o allenare il nuovo pokemon comincia ad avere un’aria un po’ stantia. Certo, la ripetitività non è un problema della sola Nintendo, infatti, anche giochi del calibro di Batman: Arkham Origins sono riusciti a stancarmi dopo qualche ora di gioco, ma forse è arrivato il momento di osare qualcosa di più, mescolando magari qualcosa di realmente nuovo con le formule di successo del passato. Si tratta di un atto coraggioso, anzi di un vero e proprio azzardo
che mostra il fianco a tutta una frangia di puristi che non amano vedere contaminati i propri ricordi video ludici e Nintendo sembra non volere intraprendere questa nuova strada. Prima di essere confuso non dico che a Kyoto sono rimasti incastrati nel passato perché nel corso degli anni d’innovazione né arrivata parecchia partendo dall’hardware per continuare poi con i vari shake-up occasionali tra Mario e Luigi e giochi come ZombieU e Bayonetta 2 giusto per fare alcuni esempi. Tuttavia, nonostante tutti i loro progressi la tendenza a ripercorrere i vecchi e conosciuti percorsi è sempre molto forte. Nintendo sopravvivrà a questo terribile momento, ne sono certo, ma un cambio di rotta è davvero necessario a questo punto. La strada imboccata sembra condurre inesorabilmente verso un muro di mattoni perciò è arrivato il momento di passare al famoso piano B.
DOSSIER
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ANTEPRIMA
WILDSTAR
PC
Wildstar
CARTOON, MA CON STILE E PERSONALITÀ GAME INFO
WILDSTAR Dev.Carbine Studio Pub: NCsoft Gen. MMORPG Piat. PC Data 2014
Il borsino della spesa 2014 degli appassionati di MMO rischia di farsi davvero pesante. Tra le tante novità che promettono di attentare alla vita sociale di ogni giocatore che si rispetti Wildstar sgomita per cercare di prendere una posizione predominante. Il gioco è frutto delle fatiche di Carbine, uno studio con tanto DNA Blizzard, che a prima vista sembrerebbe interamente riversato all’interno di questo nuovo titolo. Bastano, infatti, pochi istanti per associa-
re Wildstar al colosso dei MMO per eccellenza per via della scelta grafica e cromatica. Fortunatamente le similitudini si fermano qui perché Wildstar può contare su una propria personalità ben distinta e affascinante grazie ad un intrigante l’insieme di grafica cartoon, stile di combattimento action-oriented e tante quest in grado di appassionare l’utenza. La prima cosa che si fa apprezzare di Wildstar è il suo lato artistico, impregnato di un umorismo irriverente e a tratti
“Il lato artistico è intriso di umorismo irriverente e a tratti demenziale, ma non sfocia mai nell’infantile 16 | M3 m3magazine.it
Sopra
La fantasia è alla base dell’intero gioco
Sotto
Nel gioco è presente l’housing
demenziale che non supera mai la sottile soglia dell’infantilismo. I personaggi ricordano sensibilmente quelli di WOW, ma una cura a base di bizzarrie sci-fi li differenzia, in modo marcato, redendoli di fatto unici e originali. Il fulcro di tutto il gioco è Nexus, misterioso e pericoloso pianeta che detiene i
segreti degli antichi Eldan. Il mondo di gioco, molto piacevole da esplorare, è un buon mix fatto dall’atmosfera tipica che si respira nei posti di frontiera e le strane e stravaganti composizioni paesaggistiche tanto care alla fantascienza. Le zone sono piene di mostri interessanti, ognuno dei quali può contare su diverse tecniche di combattimento. Proprio grazie a queste diversità gli scontri actionoriented, fluidi e mai scontati, danno il meglio di se mostrando tutta la carica di Wildstar. Come ogni altro MMO prima di iniziare la propria avventura il giocatore è chiamato a fare una scelta di campo: vestire i panni di un membro dei Dominion, potente impero che cerca di espandere la propria ege-
Sopra
Sci-Fi o meno la somiglianza a WOW è lampante.
Sotto
I Path rappresentano indubbiamente una bella carica di novità e divertimento!
monia fine ai confini dell’universo; oppure sposare la causa degli Exile, un gruppo di ribelli il cui scopo è quello di contrastare il predominio imperiale Ogni fazione offre la possibilità di scegliere quattro classi ben distinte l’una dall’altra, così da assecondare le diverse richieste dei giocatori. Una volta deciso che tipo di personaggio essere Carbine pone il giocatore di fronte ad un nuovo, e più originale bivio: il Path. Questo nuovo percorso, una sorta di “secondo di lavoro”, permette di selezionare una categoria tra Soldato, Esploratore, Scienziato e Settler, ognuna con peculiarità e missioni diverse. I Path risultano essere una scelta davvero azzeccata da parte della softco perché, grazie alle differenti mansioni ogni giocatore vive delle emozioni e delle avventure diverse. Il poco tempo a disposizione non ci ha permesso di addentrarci come avremmo voluto però, già dalle prime battute risulta evidente che questo nuovo prodotto targato NCsoft possiede tutte le caratteristiche per fare breccia nel cuore degli appassionati. Wildstar dispone davvero di un ottimo potenziale e se siete alla ricerca di un nuovo MMO, puntare qualche fiches su di lui non sarebbe poi così azzardato.
A CURA DI
Bruno Manzoni
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ANTEPRIMA
NOSGOTH
PC
Nosgoth
LEGACY OF KHAIN È TORNATO, MA NON È COME LO RICORDATE GAME INFO
NOSGOTH Dev. Psyonix Pub: Square Enix Gen. MOBA Piat. PC Data TBA Sopra
I Vampiri puntano tutto sulla forza bruta... Destra
...gli umani invece utilizzano una tecnologia più avanzata 18 | M3 m3magazine.it
Square Enix, in piena operazione amarcord, riesuma l’importante IP Legacy of Kain dal passato per la gioia di tutti i fan dell’indimenticata saga. Questo nuovo capitolo non segue però il filone delle vicende di Raziel e Khain, come sarebbe lecito aspettarsi, ma in realtà, una sorta di MOBA in terza persona assolutamente gratis to play che ricorda per certi versi l’esperimento fatto da EA e Bioware con Warhammer Online: Wrath of the Heroes. Trattandosi di multiplayer online il fulcro dell’intero gioco è chiaramente il PVP, infatti, tutta l’azione si svolge all’interno di arene relativamente piccole, dove si affrontano i
nemici. A differenza dei MOBA classici Nosgoth può contare su un sistema d’inquadrature e di controllo molto più vicino a un MMO, quindi con una visuale in terza persona con la telecamera sempre alle spalle del personaggio. Il mondo di gioco di Nosgoth è una tipica terra fantasy, ricca di castelli, villaggi, sentieri e boschi. Come da tradizione fantasy però questo tranquillo lembo di terra è stato dilaniato dalla faida tra umani e vampiri. Risulta abbastanza chiaro dall’incipit che l’intero gioco si basa proprio sulla feroce rivalità, tra i “succhia sangue” e il genere umano non disposto a fare da main course nel banchetto finale. Il giocatore potrà scegliere una delle due fazioni, che fortunatamente offriranno peculiarità uniche secondo la scelta fatta. I vampiri, ad esempio, tendono a essere agili nei movimenti e prefeririscono lo scontro ravvicinato. Gli umani, dotati di limiti biologici più evidenti, possono invece contare sulla “PSYONIX HA GARANTITO CHE IL GIOCO NON CADRÀ NELLA TRAPPOLA DEL PAY TO WIN” Destra
Non perdete tempo a cercare Raziel, non lo troverete Sotto
Sarai pure forte ma...guarda bene il mio fucile
forza della tecnica e dell’inventiva, e annoverano nel proprio arsenale armature, trappole e una serie di armi che fanno della loro forza gli attacchi a distanza. Ogni schieramento è composto di tre differenti classi: il Reaver agile e letale; il Sentinel forte ma lento e il Tyrant in grado di dominare dall’altro per i vampiri. A disposizione degli umani invece ci sono :Scout munito di arco lungo, Alchemist maestro di bombe e cannoni e Hunter abile balestriere specialisti nel piazzare le trappole. Nonostante il gioco sia ancora in fase Alpha, Nosgoth si presenta già in forma godibile e divertente. Certo alcune dinamiche non sono certo originali ma bisogna ammettere che il titolo è comunque in grado di offrire una discreta varietà negli scontri. Se tutte le promesse fatte da Psyonix riguardo l’assenza di meccaniche pay to win saranno rispettate Nosgoth si potrebbe rivelare un ottimo passatempo per tutti gli amanti del PVP puro non certo inclini a scendere a compromessi in ambito PVE.
A CURA DI Bruno Manzoni
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ANTEPRIMA
BLADE & SOUL
PC
Blade & Soul
DALLA CINA CON FURORE GAME INFO
BLADE & SOUL Dev.NCsoft Pub: NCsoft Gen. MMORPG Piat. PC Data 2014
Uscito a Luglio del 2012 in Corea, lo scorso Novembre è stato rilasciato in Cina dove sono ad oggi attivi pù di 160 server senza IP block. Stiamo parlando di Blade & Soul, action-combat MMO di casa NCsoft per il quale, nonostante nessuna notizia di rilascio per il mercato EU e US sia stata annunciata, un numero elevato di occidentali ha deciso di non perdere l’occasione di provarlo. Le caratteristiche di questo action combat sono ormai state trattate in dettaglio, ma vediamo quali sono i
veri punti di forza di questo gioco. Partiamo dalla grafica: nonostante la presenza di un fan service tutt’altro che poco evidente, non si può negare che sia stata realizzata con ottima cura, in modo da attrarre magicamente i giocatori. Uno degli aspetti che sicuramente va in controtendenza è l’assenza dell’armatura, sostituita dall’outfit che rappresenta solo una skin estetica per il nostro PG; in game troveremo numerosi outfit da poter usare in base alle nostre preferenze. Le statistiche
“Esistono vari tipi di tessere con diverse statistiche come attacco, critico, HP e così via; ogni tessera fa parte di un set composto da 8 pezzi
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del nostro PG sono invece modificate in base all’arma e al Bo Pae; se la prima non rappresenta un vera novità, fatta eccezione per la possibilità di farla “evolvere” con aumenti di stats e cambi di skin; Sotto il Bo Pae invece risulta Il fan service nuovo: si tratta di una regna sovrano, serie di tessere ognuna cosa state delle quali incrementa le
Sopra
Bloody Shark harbor, una delle istanze più conosciute del gioco
fissando?!
stats PG. Esistono vari tipi di tessere con diverse statistiche come attacco, critico, HP e così via; ogni tessera fa parte di un set composto da 8 pezzi e accumulando più tessere dello stesso set è possibile avere bonus aggiuntivi, è inoltre possibile usare tessere di diversi set. Il gameplay risulta ricco di contenuti e solo gli ultimi 10 livelli risultano un po’ grindosi, non bisogna dimenticare comunque che in fase di localizzazione questo aspetto è sempre tenuto presente e soggetto per questo a modifiche. In game, quest, istanze e raid boss non mancano offrendo spunti diversi in modo da non rendere troppo stressante la fase di leveling. Uno degli aspetti che contraddistingue questo gioco dagli altri è il quing gong; questo sistema oltre a
Sopra
I paesaggi sono tutti d’ammirare
permettere ai PG di planare dolcemente dai pendii, permette anche di correre verticalmente e orizzontalmente su qualsiasi superficie verticale (come muri o alberi) conferendo una tridimensianalità alle mappe. Un ultimo aspetto è l’assenza di una classe healer, assenza che in game comunque non si avverte e non ha ripercussioni sul gameplay. Questi sono gli aspetti che meglio identificano il gioco e che hanno catturato l’interesse di tanti gamer in tutto il mondo; non resta che aspettare e (davvero) sperare in una localizzazione europea.
Sotto
l menù dove selezionare le tessere bo pae più utili
A CURA DI
Marco Caldarini
M3 m3magazine.it | 21
Marco Caldarini Beta Hunter
LA REALTÀ
VIRTUALE Uno Sguardo dalla Finestra
“MARMORN” Di giorno un impiegato come tanti altri, ma quando arriva la sera il suo lato gamer prende il sopravvento. PvP e Siege sono le sue attività preferite; inganna il tempo tra una sessione di gioco e l’altra con serie TV, anime e manga. TWITTER @Marmorn02 YOUTUBE Marco Marmorn FACEBOOK Marco Marmorn Caldarini GOOGLE + Marco Marmorn
TOP 5 LINEAGE 2 (9.5/10)
BALDUR’S GATE (9.5/10)
PLANESCAPE TORMENT (9.5/10)
DARK AGE OF CAMELOT (9/10)
FINAL FANTASY VIII (8.5/10)
24 | M3 m3magazine.it
La realtà virtuale è un tema che da decenni stuzzica la fantasia dei gamer. La possibilità di riuscire ad “entrare” nel gioco e farne parte, rappresenta l’ultima frontiera per l’intrattenimento videoludico. Per anni è stata la fantasia ad avere la meglio ma il 2013 è stato l’anno di una svolta significativa; il merito lo si deve a Oculus Rift. Trattasi di un visore che una volta indossato è in grado di ruotare la visuale in gioco secondo i movimenti della nostra testa, permettendo una forte immersione del giocatore negli ambienti di gioco. Nonostante questo dispositivo si trovi ancora in fase di sviluppo molte sono le softco che hanno deciso di testare il prodotto per adattarlo ai loro futuri giochi; questo aspetto fan ben sperare, così come il forte interesse da parte non soltanto degli addetti al settore, ma anche dei privati che non hanno esitato ad acquistare la versione di sviluppo di OR pur di provare l’epserienza 3D. Spostandoci dal settore ludico a quello degli anime, quest’an-
no tra gli anime di cui si è parlato di più c’è anche Sword Art Online. Tralasciando la trama, quello che conta è che la storia è basata su una tecnologia che permette un “full dive”. Indossando un particolare casco ogni giocatore vivrà in prima persona le esperienze di gioco provando sensazioni e stimoli generate dal mondo virtuale, oltre a poter controllare liberamente il proprio PG. Ovviamente il paragone tra realtà e anime non è una cosa facile, rimane vero che spesso e volentieri è la fantasia a stimolare i pensieri che poi a loro volta danno origine a prodotti reali e unici in grado di cambiare radicalmente alcuni aspetti della nostra vita comune. Alla luce di quanto visto finora e delle mie aspettative nel campo della realtà virtuale, credo che OR sia qualcosa di fantastico, ma che rappresenti solo un squardo verso la realtà virtuale rimanendo fermo al davanzale della finestra. Molto deve essere fatto per raggiungere il traguardo che desidero...chissà se entro il 2022.
Luigi Savinelli Articolista
PRIMA O POI USCIRÀ
Siediti sulla riva del fiume e aspetta che passi il cadavere di Half-Life 3 “ TH E CU LTI ST ” Laureato (e tuttora studente) in informatica e gamer da sempre. Esimio tuttologo e curioso di natura, i suoi hobby comprendono lettura, videogiochi e insulto creativo
TWITTER @Real_Cultist
TOP 5 PONG (10/10)
FINAL FANTASY VII (9/10)
SUIKODEN 2 (9/10)
BORDERLANDS 2 (8/10)
WORLD OF WARCRAFT (8/10)
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Dicono che la pazienza sia la virtù dei forti. Se è vero noi che seguiamo il mondo del gaming dovremmo avere le dimensioni di Hulk Hogan. Il ritardo. Parola temuta nel mondo dei videogiochi tanto quanto se pronunciata da una fidanzata dall’aria scossa. Tutti noi abbiamo un gioco che attendiamo in modo trepidante più di altri. Per alcuni della redazione questo gioco è The Elder Scrolls Online. Per qualcun altro è Shroud of the Avatar. Il mio è Watch Dogs. Che, per chi non lo sapesse, doveva essere uno dei titoli di uscita per PS4. Al momento in cui scrivo, la sua data di uscita precisa è ancora da definirsi, nascosta dietro un ingombrante “Spring 2014”. Ora, non voglio assolutamente prendermela con gli sviluppatori dei giochi che vengono ritardati. La maggior parte delle volte i motivi sono più che validi. Magari il gioco non è ancora all’altezza delle intenzioni dei designer. Magari il testing sta rivelando più bug di quanto preventivato. Magari l’implementazione di quella feature pazzesca che tutti noi
attendiamo con ansia richiede più tempo del previsto. Magari la data di uscita iniziale cozza con l’uscita di un nuovo capitolo di una saga famosa e vogliono evitare la concorrenza… ok forse l’ultima ragione è un po’ meno apprezzabile, ma da un punto di vista di business ci può stare. Ci sono milioni di buoni (o meno) motivi che possono spingere alla decisione di rimandare un titolo. Nonostante questo il fegato ci rode allo stesso modo di se avessero giustificato la scelta con un “perché abbiamo deciso così”. Ritardando un gioco, i developer ci rimettono in soldi, credibilità e medicine per la pressione. Lo fanno perché le circostanze lo richiedono. Noi utenti lo sappiamo, ma in quanto gamer la vocina della ragione è spesso soffocata dall’assordante urlo del rage. Shigeru Miyamoto disse sull’argomento: “un gioco che viene rimandato alla fine sarà buono, ma un gioco affrettato sarà brutto per sempre”. Io ci credo fermamente. Poi mi ricordo di Duke Nukem Forever.
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Dario Acquaroli Newser
LA STORIA
ED IL MASSIVO
Tra fallimenti e citazioni, il rapporto tra giochi di ruolo online e la storia dell’umanità “ E L D” Panzone bergamasco dall’aspetto fanciullesco, amante delle sonore mazzate in PvP e delle fraggate nei peggiori FPS online, si avvicina al gaming PC a 10 anni (AoE II). Dopo aver imparato i primi insulti nei giochi di strategia FX e Sierra, approda online con Vietcong. Da allora prova quasi tutti i MMORPG e FPS free, prima dell’amore-odio della sua vita, Aion (2009). TWITTER @Eld93 YOUTUBE Tudarn FACEBOOK acquabolis
TOP 5 SW: KNIGHTS OF THE OLD REPUBLIC (10/10)
CALL OF DUTY 4 (10/10)
TEAM FORTRESS 2 (9/10)
TES: OBLIVION (9/10)
GTA V (8/10)
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La storia è un patrimonio che tutti, consciamente o meno, utilizziamo quando raccontiamo. Siamo affascinati dagli episodi del passato, perchè parlano di noi uomini e delle nostre debolezze, delle milioni di scelte che ci hanno portato qui. I mondi fantastici dei videogiochi non sono altro che copie malriuscite della realtà e il loro “lore” non si avvicina nemmeno lontanamente alla storia dei manuali. La Terra di Mezzo non è convincente come l’Europa alto-medioevale e ogni universo fantasy è limitato dal suo stesso essere fantastico. Ma facciamo un piccolo salto nel mondo dei gamers.Oggi la sviluppata coscienza critica dei giocatori mette in discussione la poca originalità e la scarsa coerenza delle trame videoludiche, data la crescente tendenza delle software house al piattume narrativo. Tutto questo perché nell’era post-moderna dei VG ormai è già stato tutto scritto o visto sullo schermo. Una delle soluzioni per uscire dal circolo vizioso che legano il nuovo/vecchio alla frammen-
tazione narrativa, può essere quella di rifarsi in modo intelligente al passato. Se l’industria videoludica generalista ha sempre posseduto questo spirito da Umberto Eco (Assassin’s Creed è solo l’ultimo esempio), quella massiva è ancora anni luce dallo sfruttamento delle evocative immagini storiche.I pochi MMO che le usano si contano sulle dita di una mano: il fallimentare romanocentrico Gods&Heroes, lo storico Pirates of The Burning Sea ambientato nei Caribi del XVIII secolo, e infine due titoli sulla Cina feudale, Age of Wulin e 9 Dragons. Non parliamo di successi, ma dobbiamo anche considerare il target free to play di questi prodotti. Ora invece immaginiamoci cosa può fare una Blizzard costruendo Titan nell’Italia Rinascimentale, con la sua grande civiltà e personaggi. Non si parla di RPG e né di un libro di Manfredi, più adatti a questo genere di cose, ma dobbiamo pensare che i sassi sotto di noi rimangono un patrimonio a cui possiamo attingere ora che fantasy e scifi hanno perso parte del loro carisma.
ANTEPRIMA
DAYZ
PC
DAYZ
SOLI CONTRO UN MONDO DI PERSONE CATTIVE E ZOMBIE VIOLENTI! Dopo il “mostruoso” successo fatto registrare dalla MOD, Bohemia Interactive offre un assaggio di quello che sarà DayZ standalone. Noi ci siamo messi le maschere antigas e siamo andati a vedere cosa succede a Chernarus! A CURA DI Bruno “Galazon” Manzoni
FEATURED
ANTEPRIMA
DAY Z
PC
Sopra
I giocatori non sono sempre amichevoli. Se cercate un gruppo vi consigliamo il nostro clan multigaming.
Con l’appiattimento della creatività in ambito videoludico non capita spesso di parlare di un gioco capostipite di un nuovo genere. Fortunatamente però ci sono ancora alcuni titoli in grado di spiazzare tutti e imporsi all’attenzione generale scalando la vetta dell’Olimpo, e DayZ è uno di questi. Non ci sono molti videogiochi che possono vantare il percorso del gioco Boemia fatto da storia degna delle migliori fiabe con una finale “alla vissero felici e contenti” …certo se si è in grado di scampare agli assalti di zombie e banditi. Nato da un’idea di Dean Hall, DayZ in principio era una semplice Mod di Arma II, FPS che a dire la verità non aveva fatto
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“LA PACE E LA TRANQUILLITÀ DEI BOSCHI SI INFRANGE OGNI QUALVOLTA SI AVVERTE UN MINIMO RUMORE NEI PARAGGI”
registrare numeri da capogiro. Dopo la zombificazione di “The Rocket” il gioco di Bohemia Interactive è balzato in cima alla classifica delle vendite di Steam, fatto che ha spinto lo studio ceco e il promettente modder a creare una versione Stand Alone del sandbox, pietra miliare e termine di paragone dell’intero genere Survival Horror massivo. Dopo una lunga attesa fatta di trailer, filmati e molti ritardi siamo finalmente riusciti a mettere le mani su una copia del gioco. Purtroppo DayZ, disponibile nella sezione Early Access di Steam, è ancora in fase di Alpha, quindi considerata l’at-
Sopra
L’esplorazione, se oculata porta sempre i propri frutti Sotto Ogni gioco che si ripetti ha i suoi cosplayer
FEATURED
la morte
Sopra
Dissanguarsi vi getterà in uno stato di acromatopsia poco edificante
tuale stato “work in progress” ogni giudizio espresso in quest’anteprima è parziale e soggetto a cambiamenti a seconda degli aggiustamenti dei prossimi mesi. UNA MULTIPROPRIETÀ NELLA RIDENTE CHERNARUS Solitudine, spaesamento, spazi enormi e nessun punto di riferimento. È così che inizia l’avventura di ogni sopravvissuto che muove i primi passi nel mondo di gioco ostico, cattivo e ricco di pericoli. DayZ è un survival il cui scopo è resistere e adattarsi agli eventi che investono il giocatore: scontrarsi a viso aperto con un non morto non è sempre la mossa migliore, così come dirigersi a cuore leggero verso un gruppo di giocatori non è per forza la scelta più oculata. La costante minaccia della morte permanente aggiunge incertezza ed adrenalina a una struttura di gioco già ricca di pathos, alla base del successo della Mod, e probabilmente anche della versione stand alone (che al momento della stesura di quest’articolo ha già venduto più di un milione di copie…NDR). La consapevolezza che ogni decisione, ogni oggetto raccolto o abbandonato, ogni passo fatto contino davvero nel prosieguo di un’avventura spesso angosciante, è l’asso nella manica del lavoro di Dean Hall, l’unico a capire che l’universo dei giochi online aveva bisogno di spostare l’asticella della consapevolezza
GAME INFO
DAYZ Dev. Bohemia Interactive Pub. Bohemia Interactive Gen. Survival Horror Piat. PC Data 2015
A differenza degli altri giochi la morte in DayZ ha un valore veramente formativo: solo sperimentando, si riuscirà ad acquisire quella esperienza necessaria per continuare ad andare avanti. Alcuni cibi e alcune bevande devono essere trattate prima di poterle utilizzare, ma la totale assenza di tutorial o indicazioni forza i giocatori a testare sulla propria pelle ogni nuova scoperta.
“ Dopo la zombificazione di “The Rocket” il gioco di Bohemia Interactive è balzato in cima alla classifica di vendite di Steam ”
In basso
Il paesaggio è cupo e misterioso, proprio come piace a noi.
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ANTEPRIMA
DAY Z
PC
Di lato
È proprio in questi momenti che la moralità viene meno.
oltre gli attuali standard. “I motivi che hanno segnato l’improvviso crollo del numero della popolazione mondiale non sono chiari, così come non è facile ubicare il punto di partenza di questa fottuta apocalisse di zombie. L’unica cosa certa è che bisogna sopravvivere, trovare armi, rifugio e possibilmente aiuto, stando sempre attenti a non morire perché, beh perché una volta morti si perde tutto, si ricomincia da zero, insomma Game-Over”. Esplorando Chernarus, le prime sensazioni ricalcano fedelmente quelle provate ai tempi della Mod, bisogna perciò riconoscere agli sviluppatori il grande merito di non avere modificato il core del gioco. DayZ stand alone è ampiamente in grado di fornire un’esperienza tanto lineare quanto coinvolgente, volutamente ostica all’inizio ma forte di una curva di apprendimento non troppo ripida che permette di addentrarsi tra le stranezze del gioco. LA M AT U RAZ I O N E CHE TUTTI ASPET TAVANO Una volta lanciato il gioco chiunque abbia provato la Mod noterà immediatamente un consistente miglioramento in termini di resa grafica, effetti luce
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Sotto
“L’ADVENTURE MODE È LA VERA La resa grafica PROTAGONISTA è senza dubbio DI QUESTA ESPANSIONE” coinvolgente
Sopra
Correre allunga la vita
Sopra
L’utilizzo dell’invetario necessita ancora di qualche semplificazione
FEATURED poco preciso. Anche i combattimenti hanno bisogno di una profonda revisione, in special modo quelli corpo a corpo penalizzati da un hit-box poco accurato. Ovviamente questi problemi rientrano nelle questioni classiche di questa nuova epoca videoludica fatta di finanziamenti da parte del grande pubblico e di giochi fruibili ancora prima della relase, quindi i presupposti per un miglioramento ci sono tutti.
conclusioni
e conformazione di terreno e centri abitati. Esplorare gli appartamenti deserti è più coinvolgente, produttivo e gratificante. Ad esempio salire sui tetti per ispezionare l’intera zona permetterà di prepararsi in modo adeguato, ma anche di nascondersi in caso di bisogno. Anche la gestione del proprio alter ego virtuale ha subito una rivisitazione ed una nuova UI minal e mai invasiva ha preso il posto delle barre indicanti le statistiche. L’inventario, ancora grezzo e non troppo immediato nell’utilizzo è comunque stato migliorato e anche il vestiario influirà sul gameplay perché finalmente corredato di sta-
tistiche precise, (soprattutto in termini di spazio dove sistemare i propri oggetti). Le proporzioni e il look realistici delle ambientazioni sono di assoluto livello, così come ci si aspetta dalla tradizione Bohemia Interactive. Gran parte della grafica è stata appositamente ridisegnata e il connubio con il nuovo motore di gioco rende DayZ un gioco che, visivamente, merita i 25 euro d’acquisto. Purtroppo una buona resa grafica si scontra con un gameplay ancora lontano dall’essere pronto. Incredibilmente il problema più grosso sono gli zombie! L’intelligenza artificiale fa acqua da tutte le parti, così come il range “dell’aggro”
Allo stato attuale DayZ è un gioco adatto ai semplici appassionati e, così come dichiarato dallo stesso Hall, se siete in dubbio sul prenderlo o meno aspettate ancora qualche mese così da permettere agli sviluppatori di presentarvi un prodotto in uno stato più avanzato e dettagliato. In ogni caso DayZ è un’esperienza unica e affascinante che chiunque dovrebbe quantomeno tenere d’occhio. Il fatto che il gioco non vedrà la luce prima del 2015 ci tranquillizza del fatto che Bohemia Interactive sia realmente intenzionata a fare le cose per bene così da non bruciare la propria gallina dalle uova d’oro.
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il piccolo, grande, ok, pi첫 o meno medio blog dedicato al vostro intrattenimento
RECENSIONE FINAL FANTASY XIV
PC
A REALM AWOKEN
RECENSIONE Focus su Housing e bilanciamenti per la pantagruelica patch 2.1! 38 | M3 m3magazine.it
A CURA DI Dario “Genesx” Vianello
RECENSIONE
PATCH 2.1
OVERVIEW A soli quattro mesi dal lancio di A Realm Reborn Square Enix ha rilasciato la patch 2.1, denominata “A Realm Awoken”, in grado di vantare una mole di nuovi contenuti impressionante!
Fra l’housing di gilda, gli agognati bilanciamenti per le classi combat, il nuovo raid Crystal Tower da 24 persone, l’arena PVP e tanto altro c’è veramente molta carne al fuoco, anche se non mancano le polemiche...
Housing; quanto mi costi?
L’Housing di gilda è stata una delle features più attese per questa patch, ma la doccia fredda non ha tardato ad arrivare quando Square Enix ha reso noti i prezzi per le case di gilda, talmente elevati in alcuni casi da scatenare una reazione a dir poco infuocata da parte della community! A seconda di quale sia il server di appartenenza, infatti, il giocatore si troverà di fronte a prezzi diversi per gli appezzamenti di terreno sui quali costruire la casa
per la propria gilda, e se i prezzi dei server meno ricchi e popolosi sembrano abbordabili solo con una buona dose di duro lavoro e settimane (se non mesi) di impegno, i prezzi nei server Legacy (creati durante la versione 1.0 di FF XIV) sono semplicemente proibitivi: nel caso peggiore servono addirittura 625,000,000 di Gil per permettersi la casa più grande, cinque volte il prezzo (già notevole) dello stesso appezzamento nel server non-legacy più ricco. Nel fare questo possiamo presupporre che Naoki Yoshida abbia voluto creare un money sink, ovvero un modo per rimuovere grosse quantità di valuta virtuale introdotte dai gold sellers, ed evitare al tempo stesso una richiesta eccessiva di appezzamenti di terreno, attualmente limitati a
Sopra
Il summoner, nerfato ma non troppo
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RECENSIONE FINAL FANTASY XIV
PC
causa dell’impossibilità dell’infrastruttura server di gestirne un numero maggiore; tuttavia sarebbe stata preferibile una soluzione migliore, magari maggiormente integrata con l’ottimo sistema di gathering e crafting del gioco, in modo da risollevare le sorti del mercato attualmente stagnante e al tempo stesso evitare il grind ripetitivo per ottenere i Gil necessari.
Bilanciamenti di classe
Decisamente più positivo il primo impatto con i ribilanciamenti delle classi: finalmente il Warrior torna ad essere una prima scelta come tank alla pari del Paladin, che nella patch 2.0 aveva fatto la parte del leone come tank preferito per i contenuti endgame. I meccanismi legati all’autohealing, meccanica distintiva della classe, sono stati migliorati e grazie alla modifica alla skill Holmgang anche i Warrior possono ora contare su una “skill antipanico”, in grado di procurare alcuni preziosi istanti di invulnerabilità (gli HP non potranno scendere a 0) al pari dell’apprezzatissima Hallowed Ground dei Paladin. Anche i melee DPS hanno ricevuto un sostanziale buff al danno, rendendoli nuovamente una scelta appetibile per i contenuti endgame da 8 giocatori. Inoltre sono stati risolti i problemi relativi alle abilità di Salto dei Dragoon, ora con animazioni più fluide e rapide, in modo da evitare i fastidiosi fenomeni di animation block che li rendevano facili bersagli delle abilità AoE. Ci saremmo aspettati invece per il Monk un
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Sopra
La casa large è stupenda e (quasi) irraggiungibile! “ HOUSING ESOSO ED ATTUALMENTE INUTILE ”
aumento della durata del buff Greased Lightning, che invece ha mantenuto la (breve) durata di 12 secondi, ma ha comunque goduto di un innalzamento del buff provveduto al danno. A pescare la paglietta più corta, invece, sono state le classi ranged: l’abilità del Black Mage Thunder, una delle cross-skills preferite dalle altre classi DPS magiche, è stata rimossa come skill selezionabile, privandole così di un ottimo DoT. Inoltre l’abilità Rain of Death del Bardo è stata modificata, rimuovendo il debuff al danno inferto dai nemici del 10% e sostituendolo con una diminuzione della capacità
Sopra
Ho i pugni (buffati) nelle mani!
RECENSIONE di evasione del nemico del 10%, di certo non inutile ma sicuramente meno incisiva. Meno eclatanti infine i cambiamenti alle classi dedicate all’healing, escludendo il miglioramento della gestione del pet ed un aumento di HP recuperati con l’abilità Lustrate per lo Scholar, e la non trascurabile diminuzione della potenza di Holy (incantesimo del White Mage con una potenza di 240 prima della patch e ora ridotta a 200), probabilmente per evitarne l’uso eccessivo in certe “speed run” dove il White Mage diventava a tutti gli effetti il terzo dps del Light Party. Insomma, patch 2.1 promossa in termini di bilanciamenti alle classi ma rimandata per quanto riguarda l’housing, troppo esoso e attualmente inutile.
A destra
...il perché risulta ovvio!
GAME INFO
FINAL FANTASY XIV: A REALM AWOKEN Dev. Square Enix Gen. MMORPG Piat. PC, PS3
Sopra
Limsa Lominsa è la città più scelta per l’housing...
VOTO
82
/100
I dettagli sul punteggio sul website m3magazine.it
M3 m3magazine.it | 41
RECENSIONE EVE ONLINE RUBICON
PC
EVE ONLINE RUBICON
RECENSIONE EVE nasce oltre dieci anni fa, si basa ancora sugli abbonamenti, cresce per numero di utenti, ma tutte le sue espansioni semestrali sono state gratuite. Inclusa questa, la ventesima. 42 | M3 m3magazine.it
A CURA DI Francesco Munda
RECENSIONE
A Sinistra
Le nuove strutture, le prime di una lunga serie
IL DADO
È TRATTO
Eppure EVE è proiettato nel futuro, con dei piani anche di lunghissimo termine già molto chiari sui tavoli dei progettisti. Come se il meglio di quest’universo, anche grazie all’integrazione con Dust e Valkyrie, debba ancora realmente arrivare. Rubicon è un’espansione “di struttura”, dove gran parte dei cambiamenti non sono subito visibili, ma propedeutici a modifiche radicali al futuro gameplay, soprattutto nello spazio conquistabile dai giocatori. Pone le fondamenta per una vera rivoluzione per EVE: i giocatori potranno costruirsi gli stargate e scoprire nuove aree della galassia, altrimenti irraggiungibili.
“SIAMO SOLO ALL’INIZIO DI UNA GRANDE AVVENTURA”
Non si torna indietro!
Il cesariano passaggio del Rubicone verso Roma, per sfidarne il Senato, è il tema che prevede alcune modifiche di sicuro impatto. Innanzitutto la possibilità di conquistare - togliendoli agli imperi - le Dogane Orbitanti (Player Owned Customs Office) in highsec, che applicano tasse all’import/export di materiali dai pianeti. Ridotti in Odyssey gli osceni guadagni passivi delle lune, questi magazzini orbitali potrebbero portare uno stravolgimento dei Sopra flussi economici del gioco, Anche in hisec, dogane orbitali conquistabili
M3 m3magazine.it | 43
RECENSIONE EVE ONLINE RUBICON
PC
Sopra
ISIS, sinossi di tutte le navi presenti in gioco
con grandi profitti da permettere (agli amici) o impedire (ai nemici). Fondamentale anche l’introduzione di quattro strutture ancorabili: finalmente qualcosa a metà tra il container ancorabile - piccolo e poco versatile - e la POS, di cui non commentiamo la gestione, per rispetto di chi legge. Il deposito mobile, con la possibilità di refittare la nave nello spazio senza bisogno di carrier o POS; il modulo trattore, sogno realizzato di tutti gli amanti di PVE e occasione ghiotta per i loro predatori; il sifone lunare, per creare occasioni di scontri depredando le fattorie lunari; l’interdittore di cyno, uno strumento ideale per ridurre il rischio di hotdrop di capital sulle proprie attività,
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aggressive o difensive che siano. E sono già state annunciate altre strutture.
Sotto
Le Sisters of EVE hanno finalmente navi faction
Grandi e piccini
Sul fronte del ribilanciamento delle navi, questa volta tocca a quattro classi tech 2 molto diverse tra loro: i veloci intercettori, che ora sono immuni alle bolle di qualsiasi tipo; le fregate da guerra elettronica, potenziate soprattutto in termini di portata utile; gli inderdictor, ora più resistenti e omogenei tra le razze; infine i marauder, finora relegati al PVE di fascia alta, potrebbero diventare buone piattaforme in PVP, potendo contare sul nuovo modulo “Bastion” (che aumenta volume di fuoco e resistenza tipo il Siege dei dreadnought), e un formidabile bonus sui Micro
Sopra
Potere ai piccoli! Come cambiano i warp
RECENSIONE
Sopra
Kronos, il massiccio marauder Gallente
Jump Drive. Sono stati aggiunti una fregata e un incrociatore delle Sisters of EVE, dedicate all’esplorazione e con un’attenzione particolare alla sopravvivenza in aree ostili. Usano i covop cloak, laser e droni come armi, armatura come difesa. In futuro è prevista anche una corazzata.
Mamma, sono in tv!
Un incoraggiamento alle flotte di navi piccole e veloci è stato dato con la nuova meccanica di warp: da sempre, indipendentemente dalla velocità di warp, tutte le navi avevano la stessa identica accelerazione; questo è stato corretto, e le navi più veloci sono anche quelle che accelerano meglio. Questo
Sopra
Un giorno costruiremo stargate!
GAME INFO
EVE ONINE RUBICON Dev. CCP Games Gen. MMORPG Sandbox Sci-fi Piat. PC/iOS
permette alle navi più scattanti (per esempio, ancora gli intercettori) di coprire enormi distanze in tempi anche parecchio minori rispetto a prima. Di contro, le navi più lente e massicce arrivano alla massima velocità di warp in molto più tempo. Sono stati introdotti i Siti Fantasma, una variante più ricca e pericolosa dei siti da esplorazione, dove la violazione dei sistemi di protezione può attivare trappole esplosive e richiamare navi NPC a difesa dei bottini più ambiti e preziosi. Infine, è stato integrato un client twitch.tv: dopo la creazione di un account sulla famosa piattaforma di streaming, è possibile creare un flusso video delle proprie imprese, molto utile nel caso di video didattici e nei vari tornei che vengono periodicamente organizzati da CCP e dai giocatori stessi.
Verso l’infinito e oltre!
Completano questa ricca espansione, il solito paniere di graditissime modifiche all’UI e di aggiustamenti vari. Ma, come detto in apertura, siamo solo all’inizio di un ciclo che culminerà presto in una nuova avventura tra le stelle.
VOTO
87
/100
I dettagli sul punteggio sul website m3magazine.it
M3 m3magazine.it | 45
RECENSIONE TRINE 2
PC
TRINE 2
COMPLETE STORY
RECENSIONE
Tutta la magia del 2D in una gemma indipendente 46 | M3 m3magazine.it
A CURA DI Lorenzo Plini
RECENSIONE
A Sinistra
C’era una volta un mondo lontano...
C’ERA UNA VOLTA
UN PLATFORM Quando enigmi e puzzle si uniscono per dar vita a un platform fiabesco Solitamente M3 tratta MMO e giochi affini, ma talvolta val la pena fare un’eccezione alla regola: in questo caso è costituita da Trine 2, platform bidimensionale a scorrimento laterale già uscito due anni fa su PC, PS3 e Xbox360, e presto in arrivo anche su PS4. Il prodotto viene ormai venduto su Steam a una manciata di euro nel pacchetto completo composto da gioco base più DLC Goblin Menace e add-on Dwarven Caverns.
e protagonisti. Ci troviamo di nuovo nella più classica delle ambientazioni fantasy, un mondo incantato che sembra appena uscito da una fiaba. Torna l’atipico trio composto da Pontius, Amadeus e Zoya: il primo è un prode guerriero un po’ sovrappeso, sempre alla ricerca di imprese gloriose, il secondo è un mago intelligente ma pasticcione mentre Zoya è una ladra scaltra e agile, esperta nel furto quanto nel tiro con l’arco. Questi personaggi così diversi tra loro formano Il ritorno degli eroi una simpatica e improbabile Sviluppato dai finlande- compagnia di brancaleoniasi Frozenbyte, Trine 2 è il na memoria: i tre sono uniti seguito dell’indie uscito nel dal potere di un misterioso Sopra Un regno da salvare? C’è! Una damigella in 2009 da cui eredita setting manufatto, il Trine appunperiglio? Anche!
M3 m3magazine.it | 47
RECENSIONE TRINE 2
PC
Sopra
I fondali disegnati a mano sono un vera meraviglia per gli occhi.
to, che per qualche insondabile motivo sembra essere legato al loro destino. La storia, in verità, è piuttosto scialba e si limita a fare da cornice fornendo un pretesto per andare avanti nei livelli. Questi ultimi sono tredici nella campagna base e sette tra DLC e add-on per una longevità totale che ammonta a una quindicina abbondanti di ore, le quali saliranno nel caso in cui cerchiamo di scoprire tutti i bonus e i forzieri nascosti. A tal proposito i livelli alternano fasi platform ad altre più prettamente action, in cui è richiesta la nostra abilità nell’affettare orchi, ragni e compagnia varia. I combattimenti avvengono in tempo reale, si basano sul tempismo e vedono favorito Pontius, il più forte negli scontri all’ar-
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“OGNI EROE È DOTATO DI ABILITÀ SPECIALI, ESISTE SEMPRE UN VENTAGLIO DI POSSIBILITÀ”
ma bianca. Al contrario Amadeus può plasmare la materia, creando oggetti dal nulla e spostandoli mediante la telecinesi. Zoya infine può scoccare frecce gelate o infuocate e sfruttare il rampino per raggiungere posizioni sopraelevate. Ognuno degli eroi è quindi dotato di abilità uniche che differenziano il gameplay. Globi e boccette forniscono inoltre punti esperienza che possono essere spesi in un albero delle abilità contenente skill e upgrade utilissimi. La cosa interessante è che esiste sempre un ventaglio di possibilità per superare un passaggio: se ad esempio davanti a noi si para un enorme crepaccio, possiamo scavalcarlo adoperando lo scudo del
Sotto
Dannati goblin!
Sopra
Alcuni scenari ricordano paesaggi da Le Mille e una notte.
RECENSIONE
Sotto
Trine 2 è giocabile con mouse e tastiera o joypad; peccato per una leggera imprecisione nei controlli.
“Il comparto artistico del gioco è in grado di rapire l’attenzione del giocatore ”
cavaliere per planare in aria, costruendo una serie di casse da impilare l’una sull’altra o creando una bolla in assenza di gravità dentro cui poter fluttuare come sulla Luna. Non esiste dunque una soluzione migliore, ma solo quella che noi scegliamo di adottare. La quantità di mezzi possibili è apprezzabile, anche se verso la fine potrebbe subentrare una certa ripetitività, per quanto i developer si siano sforzati nel proporre situazioni variegate. Eccellente poi la simulazione della fisica, soprattutto dei fluidi, grazie al motore physX. Questo ben di dio può essere usufruito anche in multiplayer in co-op, tramite cui al massimo tre player possono giocare i vari capitoli e aiutarsi nella risoluzione degli enigmi. È qui che Trine 2 mostra tutto il suo potenziale, permettendo di sfruttare i poteri di più personaggi insieme per produrre combo efficacissime.
Un’esplosione di colori
Trine 2 stupisce per merito di un comparto artistico eccezionalmente ispirato: le ambientazioni sono ricche di fascino e riempiono lo schermo di effetti di luce mozzafiato. Deliziosa anche la soundtrack, grazie a musiche suggestive e piacevoli, tant’è che su Steam può essere acquistata a parte. In conclusione Trine 2 è un “more of the same”, ma nel senso più positivo del termine. I ragazzi di Frozenbyte hanno preso la formula del titolo originale e l’hanno espansa con un uso più completo della fisica, arricchendo il tutto con un
Sotto
Il gioco dà il meglio di sè in cooperativa.
GAME INFO
TRINE 2 Dev.Frozenbyte Gen. Platform Piat. PC, Xbox360, PS3, PS4, Wii U
comparto estetico stupendo e appagante. Il multi in particolare consente al gioco di fare il salto di qualità, garantendo divertimento e rigiocabilità grazie alle abilità dei tre eroi e al sapiente level design. Se amate i platform e avete qualcuno con cui giocarlo Trine 2 è un acquisto consigliato, soprattutto in virtù del prezzo a cui viene venduto.
VOTO
84/100
I dettagli del punteggio sul website m3magazine.it
M3 m3magazine.it | 49
A CURA DI
Marco “Marmorn” Caldarini
EAST M S I D E
I
l 2013 è ormai finito, di classifiche suoi migliori giochi ne avrete lette molte, quindi vi propongo la mia personale classifica tutta in salsa wasabi. Iniziamo con il miglior titolo rivelazione dell’anno: in un anno in cui anche il G Star non ha saputo infiammare i nostri animi, un titolo tra tutti ha prevalso, si tratta di Tree Of Savior seguito spirituale di Ragnarok. Passiamo al titolo di cui si è parlato maggiormente nell’ultimo anno; si sa il mercato sud asiatico è un vero calderone in continuo fermento e di nuovi titoli più o meno accativanti ce ne sono davvero tanti, ma uno su tutti è riuscito a mettere d’accordo sia ovest che est: l’impresa a dir poco ardua è stata compiuta da Pearl Abyss con il loro Black Desert Online. Di sicuro la comunity internazionale si è sfinita parlando, criticando e godendo di ogni brandello d’informazione che è stata rilasciata nel corso dell’anno passato contribuendo a far conoscere questo titolo. Un aspetto che a volte si dimentica è che i giochi vanno provati a lungo fino al cap level per avere un buona visione di insieme delle caratteristiche che li compongono, ma a volte le beta sono delle vere sorprese e riescono davvero a stupire chi sta testando il prodotto. Ecco a voi il vincitore per la miglior beta dell’anno: ancora una volta è Black Desert Online. Nonostante client e comunity coreani, l’esperienza e le impressioni avute durante la sessione di prova hanno catturato la mia attenzione e sono certo di ritrovarle inalterate in occasione della imminente nuova fase di beta. Si sa i contenuti sono importanti, ma senza una grafica a supportarli a dovere le cose potrebbero non andare nel miglior modo. Diversi titoli si sono fatti apprezzare da questo punto di vista, facendo passare notti insonni sia per la bellezza degli
MMO ambienti sia per i requisiti minimi di sistema. Certamente i primi sono il già citato Black Desert Online e Bless Online che hanno le carte in tavola per vincere questo premio, ma a spuntarla è Wolfknights. Sebbene la fase di beta non sia ancora così vicina le immagini e i video presenti sulla rete sono sbalorditivi in grado di tenere testa a titoli già conosciuti. Arriviamo al piatto forte, il miglior gioco dell’anno. In un anno in cui pochi sono stati i titoli nuovi presentati e anche se al G Star sono stati attribuiti dei premi in tal senso, ritengo che quest’anno non ci siano vincitori degni. I veri vincitori di questo premio sono titoli ormai presenti sul mercato da anni che ormai hanno ampliamente ricevuto i riconoscimenti a loro dovuti. Volendo comunque assegnare questo premio, lo consegno al titolo che più a lungo è stato ed è ancora il titolo più giocato in Sud Corea: League of Legends della Riot Games. Gli anime e i manga spesso e volentieri ispirano il mondo dei videogiochi ecco che il premio per il miglior gioco basato su un anime va a Saint Seiya Online, ispirato al lore dell’anime conosciuto da noi come i Cavalieri dello Zodiaco, questo titolo ricrea le atmosfere e gli scontri che hanno reso la serie apprezzata in tutto il mondo. Chiudiamo le premiazioni con un premio dedicato al gioco a cui ho dedicato il maggior numero di ore, soprattutto notturne, di gioco. Per mia natura sono dedito a provare/giocare titoli anche sui server orientali, nonostante Blade & Soul prima con la versione coreana e poi con quella cinese mi abbiano dato il loro da fare (comprensione delle schermate di gioco a parte), è in assoluto Aion che grazie all’uscita della 4.0 ha saputo rivitalizzare, in parte, un gameplay in particolare per quanto riguarda il PvP che aveva smarrito la sua vena open, mero ricordo dell’espansione 2.0. Per questo mese è tutto, al prossimo per scoprire tutte le novità e appuntamenti del 2014.
M OG BA IM L E THE
SHADOW BLADE A CURA DI Bruno Manzoni
I
I Ninja sono tornati, ma questa volta si preparano a muoversi furtivamente tra i tasti dei nostri cellulari (o dei nostri tablet). Tanto in voga qualche decennio fa i famosi guerrieri ombra giapponesi hanno dominato il panorama de gli action game davvero a lungo. Furtività, agilità, precisione e attacchi letali (no no, non stiamo parlando nel nuovo capitolo di Assassin’s Creed) ecco gli elementi che distinguono un ninja da qualsiasi altro guerriero, e propri da questi tratti i ragazzi si Dead Mage sono partiti per creare Shadow
Blade, il nuovo ninja game per dispositivi IOS. L’inizio del gioco è alquanto nebbioso perché, oltre a non spiegare nulla della trama il giocatore si trova ad affrontare una serie di livelli suddivisi in ambientazioni diverse. Una volta finito il brevissimo tutorial si passa subito all’azione, fortunatamente lo stile di gioco è molto intuitivo perciò lo scoramento dura davvero qualche istante. La scelta da parte di Dead Mage di non inserire alcun tipo di pulsante è abbastanza azzeccata e tutto il gioco si srotola in modo
fluido su un sistema fatto di tocchi e strisciate: è sufficiente tenere premuto il dito da una parte o dall’altra dello schermo per far correre il protagonista in quella direzione, mentre uno swipe fa compiere un balzo e un rapido tap consente di menare un fendente con la propria spada. Il gameplay si sviluppa su un piano rigorosamente bidimensionale, ed è un chiaro tributo a tutto quello che rappresenta il genere action. Aspettatevi di trovare burroni, spuntoni, trampolini e tutto quello che la vostra memoria riesce ad associare al genere tutto timing e azione. Tanta immediatezza e frenesia fanno purtroppo da contraltare a una brevità disarmante! In poco più di un’ora si riescono a completare tutti gli stage presenti,
anche i più difficili, e l’assenza di extra e titoli da sbloccare uccide sul nascere il pensiero di ricominciare. La situazione, non certo rosea, si aggrava maggiormente nel momento in cui ci si rende conto che Shadow Blade non possiede davvero nulla di veramente innovativo e unico. Tutti gli elementi che compongono questo gioco sono solo ed esclusivamente un insieme di cose già viste e metabolizzate (terribilmente noiose le prove di fine livello) . Nonostante una buona grafica e delle animazioni ben fatte Shadow Blade è un gioco breve e e poco originale perciò, se vi trovate nell’App Store e non sapete che titolo prendere…tirate una bomba di fumo e usate tutte le vostre tecniche ninja per nascondervi da questo gioco.
CYBORG R . A .T. 5 A guardarlo sembra un transformer. In effetti da quanto è configurabile potrebbe tranquillamente essere un mini Optimus Prime. Il R. A.T. 5 ha un look insolito, ma non ha niente da invidiare ai fratelli maggiori R. A.T. 7 e R. A.T. 9.
SPECIFICHE TECNICHE DPI RANGE: 125-4000dpi ACCELERAZIONE: 50G POLLING RATE: Up to 1000Hz TRACKING: fino a 6 m/sec PIEDINI: ad attrito ridotto CONNETTORE: USB placcato in oro CAVO: USB rivestito in tessuto
Personalizzabile
La cosa che colpisce di più di questo mouse sono le numerose possibilità di configurazione e personalizzazione del dispositivo. Nello scatolo del prodotto troverete un piccolo contenitore con dei piccoli pesi che possono essere aggiunti al mouse per aumentarne il peso. È anche possibile cambiarne la lunghezza spostando un fermo sul lato inferiore del dispositivo e spostando in avanti o all’indietro il punto di impugnatura.
Configurabile A CURA DI Luigi Savinelli
La maggior parte dei pulsanti del R. A.T. 5 sono configurabili nelle funzioni tramite il software distribuito dalla Mad Catz. Tramite questo programma potrete creare diversi profili per il vostro mouse Cyborg e salvarli per poter poi caricarli quando necessario. Potrete fare in
modo che il vostro mouse funzioni diversamente a seconda del gioco. Non solo. Potrete avere 3 profili diversi caricati contemporaneamente e passare dall’uno all’altro tramite un semplice tasto collocato sapientemente di fianco al tasto sinistro del mouse. Oltre ai tasti classici (sinistro, destro e rotellina centrale), il R. A.T. 5 presenta due tasti laterali configurabili e una seconda rotellina orientata in senso orizzontale e scorrevole a sinistra e destra. Questa rotellina non ha altra funzione che essere a sua volta configurabile in modo da poter operare come due tasti aggiuntivi (a seconda che lo scroll sia in senso orario o antiorario) senza avere l’ingombro di due ulteriori bottoni. Questa rotellina è facilmente accessibile col pollice senza doverlo allontanare troppo dalla posizione di riposo.
Le funzioni
Altri tasti danno accesso alle varie funzioni del mouse. C’è il sopracitato tasto per cambiare profilo. Cliccandolo il mouse cambia il profilo di utilizzo e i relativi binding. Una luce LED sul tasto cambia colore a seconda del profilo selezionato, dando modo di sapere con quale settaggio stiate giocando anche al buio. Al di sotto della rotellina, c’è uno switch che permette di cambiare il DPI del mouse. Possiede quattro profili e, come per il tasto precedente, una luce al LED vi farà sempre sapere con quale settaggio operate. Il R. A.T. 5 può passare da un minimo di 125 a un massimo di 4000 DPI. È anche possibile settare una precisione specifica per ogni asse in uno qualsiasi dei quattro profili selezionabili e modificabili tramite il software. L’ultimo tasto è il “Precision Aim Control”. La sua unica funzione è quella di ridurre il DPI fintanto che lo si tiene premuto, ren-
dendo quindi il puntatore del mouse più lento ma anche più preciso. Come l’icona a forma di reticolo di mira del bottone suggerisce, è una funzione che apprezzeranno particolarmente gli amanti degli FPS e in particolare tutti gli sniper.
I problemi
Non tutto è positivo riguardo a questo mouse. Prima di tutto 4000 DPI è il minimo sindacale per il gaming. Se giocate su schermi con risoluzione molto alta, vi trovereste meglio con dei mouse con precisione superiore. Poi ci sono le dimensioni. Per quanto il R. A.T. 5 non sia un mouse pesante, non è esattamente di dimensioni contenute. I Claw Gripper avranno problemi ad utilizzarlo appieno e anche i Palm Gripper con delle mani piccoline avranno dei problemi ad usare il tasto per la mira di precisione senza dover modificare la presa. In ultimo c’è anche da considerare l’assenza di una memoria interna del mouse. Una volta creati i profili, dovrete salvarli sul PC e portarli con voi a qualsiasi LAN party partecipiate. Il R. A.T. 5 non è in grado di memorizzarli per voi. Dovrete inoltre anche installare il software di configurazione per caricare e usare i settaggi su tutti i PC con cui vorrete usare il mouse. Conclusioni Con un costo base di circa 60€, il Cyborg R. A.T. 5 della Mad Catz, nonostante abbia un paio d’anni sul groppone, è una valida scelta per il gamer attento al portafogli. Personalizzabile, futuristico e affidabile, farà la sua figura sulla vostra scrivania.
QUARTO SPETTACOLO
I film più attesi DEGLI ULTIMI 6 MESI
DEL 2014 A CURA DI Giacomo Pizzillo
S
ignore e Signori, un vento nuovo sembra spirare in questo 2014: sissì, di soldi manco l’ombra, gli “inciuci” sono gli stessi degli ultimi anni e, nonostante l’incendio della Casa, il Grande Fratello tornerà a modellare le aspirazioni delle nuove generazioni giusto in tempo; ma tra le folate di vento stantìo c’è un soffio di novità, che non ci cambia molto, ma che segna l’inizio di una nuova era: da ormai un mese le nuove uscite cinematografiche sono state distribuite solo in formato digitale, pensionando del tutto (dopo più di un secolo di onoratissimo servizio) la pellicola in cellulosa. Il passo quindi è fatto, tornare indietro sembra davvero difficile: nonostante l’avvilimento e l’indignazione dei “puristi”, non resta che adeguarsi, e questo vale soprattutto per le sale cinematografiche, sempre prontissime a spillarti 8 (sudati) euro, quando va bene, ma ancora così brave nell’interrompere i film come neanche Italia Uno sa fare, e usare proiettori dell’anteguerra! Ok, il “tempo” stringe, le uscite degli ultimi (o secondi, che dir si voglia) 6 mesi di quest’appena iniziato 2014 sono tante e davvero interessanti, quindi: bando alle ciance!
AGGIORNAMENTO PRIMI 6 MESI
Prima di smanicarsi per l’arrivo dell’estate in sala, è doveroso recuperare quei pochi titoli sfuggiti all’elenco del mese scorso: primo fra tutti quel Saving Mr. Banks con
Tom Hanks nei panni del papà del cinema d’animazione, Walt Disney, ed Emma Thompson in quelli dell’autrice del romanzo Mary Poppins, Pamela Lyndon Travers; poi il nuovo action-scifi del “sempre scattante” Tom Cruise, quell’The Edge of Tomorrow a metà tra Gears of War, Halo e Source Code, e che fino all’ultimo aveva una data di uscita poco credibile, ma ora sembra ci delizierà (?) in sala dal 29 maggio; stesso giorno di “release” della seconda prova con attori veri del creatore dei Griffin, Seth MacFarlane, che dopo aver dato voce a un orsacchiotto atipico ci porterà nel selvaggio west con A Million Ways To Die in the West; e infine (tagliando per ovvi motivi) il secondo capitolo delle avventure del giovane Hiccup e del suo drago furia buia Sdentato in Dragon Trainer 2 e quello che probabilmente verrà
ricordato come un bieco tentativo di racimolare pochi spicci: la versione grande schermo del famosissimo game Need for Speed. LESTA L’ESTATE Da diversi anni ormai il trend USA è stato abbracciato anche dal nostro Paese, e l’estate si è riempita di film degni di nota. Certo, rimangono i soliti horror filo-giapponesi, ma quelli servono per stringer le
conoscenze estive. Il titolo “grosso” dell’estate 2014 è, senz’ombra di dubbio, Transformer 4 - Age of Extinction, nuovo capitolo della saga dei robottoni della Hasbro sempre marcata Michael Bay e che vede Mark Wahlberg a raccogliere i panni del protagonista lasciati da Shia LeBeouf.
Sempre a luglio un altro titolo di quelli che catturano
l’attenzione: Il Pianeta delle Scimmie: Revolution, che riparte 15 anni dopo gli avvenimenti del primo episodio e che vede sempre il grande Andy Serkin (l’uomo dietro Gollum, per intenderci) nei panni di Caesar/Cesare (il Re delle Scimmie). Se luglio poggerà il suo torrido peso su questi due pilastri, agosto potrà contare, invece, sulle grosse spalle di tutto il massiccio (e stagionato) cast dell’inevitabile I Mercenari 3, e su quelle di due colossal attesissimi: Sin City: A Dame To Kill For, nuova trasposizione filmica della graphic novel di Frank Miller; e la nuova spettacolare, per gli occhi, opera dei fratelli (fratello e da poco
sorella) Wachowski: Jupiter Ascending. COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO Come sempre il meglio del meglio arriva dopo l’estate. Più si avvicina la “brutta” (così la chiamano, ma invece è bellissima) stagione e più spuntano, come funghi, titoli e titoloni che fanno metter mano al portafoglio più volentieri. Il primo, che di certo aprirà più portamonete maschili che femminili (con buona probabilità) è Ninja Turtles, ennesima versione della storia delle Tartarughe Ninja, ma questa volta con una April con le forme di Megan Fox (aggiorno a “ottima” la probabilità, quindi?). Come un diesel la partenza non è col botto, ma ecco i veri “botti” del 2014: il nuovo lavoro del grandissimo David Fincher: Gone Girl (con Ben Affleck); la prima collaborazione tra Marvel e Disney (che ormai fanno parte della stessa enorme famiglia), il cine-comic d’animazione Big Hero 6; gli attesissimi Hunger Games: Il Canto della Rivolta - Parte I e Lo Hobbit: Racconto di un Ritorno, capitoli finali (almeno quello di Peter Jackson) delle rispettive saghe; e il secondo film diretto da Ridley Scott dell’anno, dopo The Counselor (in sala in questi giorni), Exodus, con Christian Bale nei panni di Mosé (che fa pendant con Crowe-Noè!). Per ora questo è tutto. Sempre difficile anticipare così i tempi, tra date sicure e altre lontanamente ipotizzate, notizie certe e altre più simili a pettegolezzi da corridoio, ma ci sarà tempo per i dovuti approfondimenti (in questi mesi) e le doverose rettifiche (nel caso). Per il resto… BUON CINEMA (E 2014) A TUTTI!
SPAZIO A CURA DI
WEB
SERIOUSLY CYRUS Ok, non è proprio un consiglio, non è proprio un “da vedere a tutti i costi” (ma manco per niente!), ma di fiction-docureality che entrano nella vita di famiglie famose ne abbiamo visti a iosa, e uno in più o in meno non ci porterà a diventare matti (come la più famosa Cyrus in circolazione!). E se pensavate che lìex-Hannah Montana fosse il “top”, beh, non avete visto il resto della “banda”. Ahah!
CINEMA
TV
BELIEVE I nomi grossi ci sono, Mr. J.J. Abrams e Alfonso Cuarón (I Figli degli Uomini e il registicamente incredibile Gravity con la coppia Bullock-Clooney), le idee sembra, il danaro (che non guasta mai) pure, ma a volte tutto ciò non basta. In arrivo sugli schermi (quelli piccoli stavolta) USA a metà febbraio, questa ambiziosa serie TV racconta dello strano legame tra un galeotto (innocente) fatto evadere dal braccio della morte per proteggere una bambina con poteri speciali.
INTERSTELLAR Merita uno spazio tutto suo questo film. In uscita a novembre 2014 questa è un’opera di Christopher Nolan! Già solo questo vale il biglietto di ingresso, perché è il suo ritorno alla regia dopo il capitolo finale del suo Cavaliere Oscuro; perché dopo Batman Begins ci ha regalato The Prestige e dopo The Dark Knight, Inception, e quindi questo è il suo nuovo dono per noi, e noi, da ora, gli diciamo grazie.
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