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MOLOCHIO 1

torre del palazzo municipale

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Convento dell’immacolata di lourdes

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CHIESA matrice di santa maria de merula

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CHIESA DI san giuseppe

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CHIESA DI san vito

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PALAZZO vernì

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PIAZZE VITTORIO EMANUELE III e MONSignor QUATTRONE

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belvedere catorella

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cascate

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MOLOCHIO 1 - TORRE DEL PALAZZO MUNICIPALE

torre del palazzo municipale è considerata il simbolo di Molochio, costruita dopo il terremoto del 1908 è incorporata nel volume del Palazzo Municipale. La Torre è stata restaurata nel 2000, con interventi volti al consolidamento della struttura portante che si trovava in condizioni alquanto precarie. Nella stessa occasione è stato sostituito l’orologio che si trovava in cima alla torre, da tempo non più funzionante.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura fortificata Tipologia torre Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione buono Stato di conservazione ottimo

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MOLOCHIO 2 - Convento DELL’IMMACOLATA DI LOURDES

CONVENTO MARIANO DELL’IMMACOLATA DI LOURDES Il santuario dell’Immacolata di Lourdes, sito sulla strada che porta a Terranova, dista cinquecento metri dal paese. Sorse, assieme all’annesso convento, per interessamento del cappuccino Padre Francesco Zagari sulla proprietà di Monsignor Rocco Zagari, il quale fece testamento a favore dei Cappuccini. La prima pietra fu posata il 24 luglio 1891 dal cardinale G. Portanova, Arcivescono di Reggio Calabria, e fu il primo santuario in Italia dedicato all’Immacolata di Lourdes, per questo Padre Francesco Zagari, fratello di Monsignor Rocco Zagari, ricevette incoraggiamenti e la benedizione di Papa Leone XIII. La bellissima statua della Madonna di Lourdes, originariamente ospitata nel convento, fu fatta giungere direttamente da Parigi. Il Convento è stato abitato dai Frati Cappuccini fino al 1920. Tuttora si celebra la festa della Madonna di Lourdes, il 2 agosto.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia convento Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo

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MOLOCHIO 3 - CHIESA MATRICE DI SANTA MARIA DE MERULA

chiesa matrice di santa maria de merula La chiesa Matrice di Molochio deve il proprio nome ad un’antica leggenda, da cui è avvolta la statua della Vergine che si trova al suo interno. Si narra infatti che la statua in legno di Santa Maria di Merola, risalente all’incirca al 1550, sia stata ritrovata fra dei rovi del paese vecchio grazie ad un corvo che continuava a cantare. Considerato un evento soprannaturale e ritenendolo una richiesta divina, si decise di erigere una chiesa in onore della Vergine. Quella che troviamo oggi, però, è frutto di svariati interventi di ristrutturazione e ricostruzione, resisi necessari nel corso degli anni a causa dei catastrofici terremoti del 1783 e del 1908 che la distrussero quasi completamente. L’esterno è rivestito da caratteristici mattoni piramidali disposti in maniera omogenea su tutta la superficie della costruzione ed intervallati da aree lisce di colore più chiaro, dalle cornici e dalle due lesene dai capitelli classicheggianti che affiancano il portale di ingresso. Le due navate laterali sono illuminate da finestre ottagonali ad altezza d’uomo, mentre quella centrale riceve luce dall’ampia lunetta che sovrasta il portale. Sulla destra dell’osservatore si erge la torre campanaria dalla particolare sommità: invece della più tradizionale cuspide, infatti, è stato realizzato un tetto a forma di campana intagliando un unico blocco di pietra.

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Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo

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MOLOCHIO 4 - CHIESA DI SAN GIUSEPPE

CHIESA DI SAN GIUSEPPE La chiesa, dedicata al protettore del paese, è situata nell’omonima piazza, all’interno del nucleo antico. Vi si accede tramite una scalinata e l’edificio è caratterizzato dai due campanili merlati, dalle bifore ad arco ogivale e da un portico di ingresso con due bianche colonne rotonde su base quadra. Sopra la trabeazione una balaustrata a colonnine chiude la terrazza del portico. La facciata è arricchita da un rosone. Custodisce la statua processionale del Santo, in bronzo dorato.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione buono Stato di conservazione ottimo

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MOLOCHIO 5 - CHIESA DI SAN VITO

chiesa di san vito Edificata nel XVII secolo ad opera di Don Giuseppe Palermo, la chiesa si trova nella parte più antica del paese, in piazza Umberto I. L’interno è decorato con stucchi e, in una nicchia situata in prossimità dell’altare maggiore, è custodita la statua di San Vito. All’interno sono inoltre presenti una statua della Madonna e una di San Rocco. La festa di San Vito, che richiama fedeli da tutte le campagne del circondario, si festeggia la seconda domenica di luglio.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione buono Stato di conservazione buono

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MOLOCHIO 6 - PALAZZO VERNì

PALAZZO VERNì Tra i più antichi palazzotti nobiliari, presenti nel centro abitato, spicca palazzo Vernì. Costruito alla fine del Settecento, in stile neoclassico, è impreziosito da bei portali in granito. Inoltre, la facciata principale presenta elementi verticali ed orizzontali: lesene che scandiscono gli spazi tra le aperture e fasce orizzontali di bassorilievi floreali vivacizzano la facciata.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo

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MOLOCHIO 7 - PIAZZE VITTORIO EMANUELE III e MONSIGNOR QUATTRONE

piazza vittorio emanuele iii e piazza monsignor quattrone All’interno dell’abitato, lungo l’arioso corso Vito Nunziante, si fronteggiano le due ampie piazze principali del paese, contigue l’una all’altra e separate dal corso Onorevole Alessio. Piazza Monsignor Quattrone fa da anticamera al Palazzo Municipale, mentre piazza Vittorio Emanuele III invita, sul lato opposto, verso la chiesa di Santa Maria de Merula. Agli angoli delle due piazze, all’incrocio tra corso Nunziante e corso Alessio, sono presenti due fontane, una su ciascuna piazza, chiamate comunemente i Camilli. Si tratta di due sculture in pietra risalenti agli Anni Cinquanta e rappresentanti Camillo e Bernardo, due giovani eroi mitologici, mentre soffiano in due otri, dai quali sgorgano due zampilli d’acqua che finiscono nelle due rispettive vasche circolari.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia piazza Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo

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MOLOCHIO 8 - BELVEDERE CATORELLA

belvedere catorella Si trova sul Monte Trepitò, che si eleva fino ad oltre 900 metri sul livello del mare. Dal belvedere si gode la vista panoramica dell’abitato di Molochio così come dell’intera Piana di Gioia Tauro, con lo sfondo della costa tirrenica da Palmi a Capo Vaticano e, nelle giornate prive di foschia, dell’isola di Stromboli.

Paesaggio rurale Patrimonio naturale Categoria punto panoramico Tipologia areale Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione buono

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MOLOCHIO 9 - CASCATE

cascate galasìa, mundo, palata e schioppo di middio Il Comune di Molochio annovera tra le proprie bellezze il territorio montano, ricadente all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Nelle vicinanze dell’abitato scorrono il torrente Barvi ed il torrente Mundo, immersi in una suggestiva vegetazione, tra cui è presente una rara felce preistorica: la Woodwardia radicans. I torrenti formano le Cascate Galasìa, Mundo, Palata, Schioppo di Middio. Le più suggestive sono le cascate Mundo che, con un unico salto di 50 metri si tuffano in una pozza color verde smeraldo. Allo stesso modo il torrente Barvi supera diversi dislivelli attraverso una successione di cascate, la più rilevante delle quali è la cascata Galasìa che, incastonata in mezzo alla rigogliosa vegetazione aspromontana, compie un salto di 35 metri.

Paesaggio rurale Patrimonio naturale Categoria emergenza naturale Tipologia cascata Livello di accessibilità pessimo Livello di percezione mediocre

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MOLOCHIO 10 - TORRENTE BARVI

PERCORSO NATURALISTICO DEL TORRENTE BARVI Il torrente scorre nella parte settentrionale del versante tirrenico del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Con i suoi 3 km di lunghezza copre circa 400 metri di dislivello creando spettacolari serie di cascate, le più alte delle quali, dette cascate Galasìa (nome di derivazione grecanica che significa ‘burrone’), compiono un salto di circa 35 metri e sono raggiungibili tramite un comodo percorso escursionistico. Il letto fluviale, con una portata estiva di circa 20 l/sec, scorre inizialmente in una gola piuttosto aperta e scoscesa a cui segue un vallone selvaggio meno ripido ma molto incassato. Le rocce su cui scorre il torrente sono di origine cristallina e impediscono alle acque di filtrare nel sottosuolo, creando dei limpidi laghetti detti ‘gurnali’. L’ambiente circostante è caratterizzato da un’elevata biodiversità vegetale: vi crescono infatti il tasso (ormai molto raro in Aspromonte), il faggio, il corbezzolo, enormi piante di alloro e, nel sottobosco, il pungitopo e l’agrifoglio. Interessante presenza, che rende la zona unica nel suo genere, è una rara specie di felce preistorica, la Woodwardia radicans, alta fino a due metri, che cresce spontaneamente in alcuni valloni isolati.

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Paesaggio rurale Patrimonio naturale Categoria emergenza naturale Tipologia fiumara Livello di accessibilità pessimo Livello di percezione buono



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