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OPPIDO MAMERTINA 1

EPISCOPIO

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CATTEDRALE DELL’ASSUNTA

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SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE

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CHIESA DI SAN GIUSEPPE

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CHIESA DI SAN LEONE MAGNO

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CHIESA DI SAN NICOLA

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PALAZZO MALARBI

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PALAZZO MIGLIORINI

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PALAZZO GRILLO

10 VILLA FERRARIS 11 CASTELLO (ruderi) 12 CINTA MURARIA (ruderi) 13 CATTEDRALE (ruderi) 14 CONVENTO DEI PAOLOTTI (ruderi) 15 CONVENTO DELLE CLARISSE (ruderi) 16 calvarietto 17 PARCO ARCHEOLOGICO di mella 18 sanatorio


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OPPIDO MAMERTINA 1 - EPISCOPIO

EPISCOPIO L’edificio costituisce un corpo unico con la cattedrale e presenta all’interno una struttura architettonica e degli affreschi di pregio. Di notevole importanza la cappella del seminario ed il giardino, che ospita una bella riproduzione della grotta della Madonna di Lourdes. In questo edificio ha sede il Museo Diocesano d’Arte Sacra.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia palazzo vescovile Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione buono Stato di conservazione ottimo

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OPPIDO MAMERTINA 2 - CATTEDRALE DELL’ASSUNTA

CATTEDRALE DELL’ASSUNTA La nuova cattedrale di Oppido Mamertina, inaugurata nel 1935, con sagrato sopraelevato da una scalinata, si erge sulla piazza Umberto I. La costruzione si rifà allo stile neoclassico ed è tra gli edifici sacri più grandi dalla Calabria. Il campanile (non ancora del tutto completato) con i suoi 33 metri di altezza è, presumibilmente, il più alto della regione. All’ingresso della navata sinistra vi è una statua marmorea della Madonna mutila del Bambino (XVI sec.), forse opera del Gagini e proveniente da Oppido Vecchia. All’ingresso della navata destra vi è un crocifisso ligneo opera di F. De Lorenzo, parroco di Varapodio. Più avanti troviamo: un fonte battesimale in marmo bianco con bassorilievo (1851); il sepolcro del vescovo Santo Bergamo ed il gruppo scultoreo del Cristo morto e della Madonna Addolorata. La cupola è sorretta da quattro pilastri, decorati con dipinti a medaglione di D. Grillo, raffiguranti i quattro evangelisti su un fondo di finto mosaico dorato. Sopra l’altare è posto il gruppo scultoreo in legno dipinto, raffigurante l’Angelo Nunziante e la Vergine, dello scultore napoletano Angelo Testa (1836). L’altare maggiore e i due amboni ai lati del presbiterio sono in marmi policromi con decorazioni ad intarsio e bassorilievi. Nella navata laterale sinistra trova posto, in luogo dell’altare, uno stipo in legno riccamente decorato da intagli e bassorilievi, all’interno del quale viene custodito il trono processionale della SS Annunziata. Dall’ambiente contenente lo stipo, si accede alla sala capitolare, trasformata in museo degli arredi e dei paramenti sacri: mitre intessute di pietre preziose, paramenti ricamati in arabeschi multicolori e fili d’oro, quadri, statue e oggetti particolarmente originali. La cattedrale fu rimaneggiata e ricostruita più volte sia per volere dei Vescovi, sia per i danni causati dai sismi del 1894 e del 1908. Conserva ben poco dell’antica cattedrale, distrutta nel 1783: qualche altare, alcune balaustre, la statua della Madonna con bambino e il piccolo fonte battesimale del ‘500. 150

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia cattedrale Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo


OPPIDO MAMERTINA 3 - SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE

SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE La facciata principale presenta una serie di lesene scanalate e lisce, appare divisa in due ordini da una cornice e termina con una cornice a timpano. Il portale d’ingresso presenta ai lati due nicchie ed è sormontato da un’apertura circolare e, negli scomparti laterali, da due finestre cieche. Il campanile a pianta quadrata è in posizione arretrata sul lato sinistro della chiesa ed è coperto da una cuspide ottagonale. All’interno l’edificio presenta una pianta ad una sola navata con soffitto a cassettoni. Nell’abside è presente un altare a muro che fa da cornice alla nicchia nella quale è riposta la statua della Madonna delle Grazie.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia santuario Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione ottimo

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OPPIDO MAMERTINA 4 - CHIESA DI SAN GIUSEPPE

CHIESA DI SAN GIUSEPPE La chiesa, detta anche della Madonna del Buon Consiglio, fu costruita nel XVI secolo accanto al Convento dei Minimi, prima ancora che il moderno abitato di Oppido le si espandesse intorno. Nei sotterranei della chiesa sono presenti dei locali particolarmente interessanti e suggestivi, come le cripte utilizzate per l’essiccazione dei cadaveri. Questi venivano posti in posizione seduta e legati con un particolare sistema di fermi in ferro. Tutte le nicchie sono collegate da canali di scolo dove confluiva il materiale biologico della decomposizione. Ad essiccazione avvenuta, gli scheletri dei monaci rimanevano in quella peculiare posizione. Legata a questa chiesa è la nascita, nel 1846, della Congrega di San Giuseppe.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione buono

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OPPIDO MAMERTINA 5 - CHIESA DI SAN LEONE MAGNO

CHIESA DI SAN LEONE MAGNO La chiesa presenta una facciata molto deteriorata. Una breve gradinata, di recente costruzione, conduce al portale ad arco a tutto sesto, arricchito da fasci di colonnine e coperto da un timpano triangolare. Sotto il displuvio corre una cornice lavorata ad archetti. All’interno la luce giunge attraverso sei monofore, poste sui prospetti laterali. Accanto vi è il campanile a pianta quadrata, con trifora nella cella campanaria.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione sufficiente

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OPPIDO MAMERTINA 6 - CHIESA DI SAN NICOLA

CHIESA DI SAN NICOLA Le prime notizie di una chiesa Abbazia e della relativa Parrocchia, detta San Nicola extra moenia, retta da un canonico col titolo di abate, risalgono al 1596. La chiesa è ubicata in posizione centralissima dietro la cattedrale, ciò induce ad ipotizzare come la chiesa non fosse in origine quella di San Nicola extra moenia proprio perchè il termine stesso si riferisce ad un edificio sito al di fuori delle mura. Tra il 1510 ed il 1525, dalle documentazioni degli Archivi Vaticani, emerge l’esistenza di una chiesa parrocchiale di Oppido, definita San Nicola del Campo extra moenia od extra muros. Dopo il disastroso terremoto del 5 febbraio 1783, anche l’Abbazia fu riedificata nella sede di contrada Tuba e ad essa fu assegnata una porzione di territorio. La relativa Parrocchia mantenne il nome di San Nicola extra moenia. Il prospetto, come tutti i muri perimetrali, poggia su un basamento di pietra; al centro, un grande arco fiancheggiato da due semicolonne con pinnacoli ingloba il portale sormontato da un grande cartiglio; la parte terminale in alto è definita da un fastigio a cornice mistilinea a volute, coronato da pinnacoli e culminante con una nicchia contornata da decorazioni a bassorilievo e una croce in ferro lavorato.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia abbazia Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione buono

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OPPIDO MAMERTINA 7 - PALAZZO MALARBI

PALAZZO MALARBI Il palazzo, in stile tardo barocco, si sviluppa su due livelli. La facciata ha un alto portale bugnato, con arco a tutto sesto, e gli spazi sono scanditi da lesene scanalate coronate da capitelli ionici. Al piano nobile i finestroni a balcone sono sormontati da timpani a triangolo.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilitĂ ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione buono

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OPPIDO MAMERTINA 8 - PALAZZO MIGLIORINI

PALAZZO MIGLIORINI In stile neoclassico napoletano, il palazzo presenta sulla facciata una serie di bugne in mattoncini a vista, che si susseguono attorno al portone centrale, al centro di un prospetto avanzato rispetto al resto della facciata.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilitĂ ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo

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OPPIDO MAMERTINA 9 - PALAZZO GRILLO

PALAZZO GRILLO L’edificio è organizzato su tre livelli ed ha più ingressi, posti sui diversi lati della costruzione. Le facciate, bugnate nei primi due livelli, sono abbellite da balconi in ghisa e grate in ferro battuto alle finestre del piano terra. I portali sono in pietra. Il palazzo è stato oggetto di restauro e ospita la Biblioteca Comunale e il comando dei Vigili Urbani.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione buono

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OPPIDO MAMERTINA 10 - VILLA FERRARIS

VILLA FERRARIS è una lussuosa villa in stile liberty appartenuta alla famiglia Ferraris. Fu l’abitazione dello stimato ingegnere Giuseppe Ferraris, che vi si trasferì con la moglie nei primi decenni del ‘900. La dimora ha una pianta molto articolata. I prospetti, con alte aperture ad arco a tutto sesto, sono caratterizzati da fasce decorate con motivi floreali, che definiscono la parte alta delle facciate a diretto contatto con i cornicioni. La decorazione continua anche nel finto parapetto, in corrispondenza dell’attico.

Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia villa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo

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OPPIDO MAMERTINA 11 - CASTELLO (ruderi)

RUDERI DEL CASTELLO DI OPPIDO VECCHIA Nella cittĂ medievale di Oppido Vecchia si conserva il castello. Oggi rimangono tre delle quattro torri quadrangolari che dovevano difenderlo. Esse presentano i rimaneggiamenti angioini e aragonesi, caratterizzati da piccoli archetti che segnano tutto il perimetro della torre.

Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura fortificata Tipologia castello Livello di accessibilitĂ pessimo Livello di percezione buono Stato di conservazione pessimo

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OPPIDO MAMERTINA 12 - CINTA MURARIA (ruderi)

RUDERI DELLA CINTA MURARIA DI OPPIDO VECCHIA La città Medievale di Oppido Vecchia, distrutta dal terremoto del 1783, è ubicata a brevissima distanza dal Parco Archeologico di Mella, racchiusa in una cornice di alberi di ulivo. Il sito, risalente all’XI secolo, appare particolarmente affascinante ed interessante e conserva ancora dei resti. La città era protetta da possenti mura e vi si accedeva grazie alle due porte poste agli estremi del lungo asse viario principale; ancora oggi sono ben visibili tanto le mura quanto le porte.

Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura fortificata Tipologia mura difensive Livello di accessibilità pessimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione mediocre

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OPPIDO MAMERTINA 13 - CATTEDRALE (ruderi)

RUDERI DELLA CATTEDRALE DI OPPIDO VECCHIA Un tempo era collegata, tramite una cinta muraria, al seminario e al vescovado. Oggi di questo antico edificio restano, ad Oppido Vecchia, solo i ruderi del campanile, mentre una delle campane dell’antica cattedrale, si trova attualmente nella chiesa dell’Abbazia di Oppido

Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità pessimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo

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OPPIDO MAMERTINA 14 - CONVENTO DEI PAOLOTTI (ruderi)

RUDERI DEL CONVENTO DEI PAOLOTTI DI OPPIDO VECCHIA Ad Oppido Vecchia si trovano i ruderi di questo convento, in cui vi risiedevano i Frati Minimi appartenenti all’ordine di San Francesco di Paola, che diedero il nome all’edificio. Ciò che resta del convento è un chiostro colonnato con archi a tutto sesto. Al centro vi è una cisterna, larga due metri e profonda tre, per la raccolta delle acque piovane, che venivano convogliate attraverso dei pluviali. Nel convento è stata rinvenuta una lapide del 1632 che ricopriva un ossario nel quale venivano sepolti i frati. Inoltre sono state scoperte sepolture singole in cui, probabilmente, venivano inumati i nobili.

Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia convento Livello di accessibilità pessimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo

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OPPIDO MAMERTINA 15 - CONVENTO DELLE CLARISSE (ruderi)

RUDERI DEL CONVENTO DELLE CLARISSE DI OPPIDO VECCHIA Gli unici resti che ci rimangono del covento delle Clarisse, sito ad Oppido Vecchia, sono alcuni frammenti dei muri.

Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia convento Livello di accessibilitĂ pessimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo

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OPPIDO MAMERTINA 16 - CALVARIETTO

CALVARIETTO DI OPPIDO VECCHIA Nella periferia sud del comune, in prossimità della Strada Satatale che conduce verso Santa Cristina d’Aspromonte, vi è questa grande edicola che presenta cinque nicchie ed una effige “In ricordo dei Padri Liguorini”.

Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia edicola Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo

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OPPIDO MAMERTINA 17 - PARCO ARCHEOLOGICO DI MELLA

PARCO ARCHEOLOGICO DI MELLA AD OPPIDO VECCHIA In questo sito di grande interesse, numerosi sono stati i ritrovamenti sia in termini di rilievi urbanistici che numismatici: numerosissime monete appartenenti alle zecche o autorità di Roma, Metaponto, Bretii, Valentia, Locri Epizefiri, Rhegion, Cartaginesi in Italia, Catania, Siracusa e Mamertini. Sono stati ritrovati anche statuette in bronzo, mattonacci, tegole, testine di terra cotta, macine, collane in metallo, ceramiche, utensili vari, anfore da trasporto, lucerne, unguentari ecc. Il proseguimento degli scavi, iniziati negli anni Ottanta, porterà ad una ridefinizione della storia della Piana di Gioia Tauro e di una parte importante della storia dell’Italia Meridionale, colmando finalmente le lacune dei testi antichi giunti fino ai nostri giorni.

Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria sito archeologico Tipologia area archeologica Livello di accessibilità mediocre Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo

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OPPIDO MAMERTINA 18 - SANATORIO

SANATORIO DI ZERVò L’antico Sanatorio Vittorio Emanuele si trova in località Zervò. Un tempo utilizzato come ricovero per i malati di tubercolosi, oggi la struttura è stata completamente restaurata ed ospita la comunità “Incontro”, fondata da Don Gelmini. Essa offre, oltre a numerosi servizi, anche un ostello ed un parco zoologico.

Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia sanatorio Livello di accessibilità buono Livello di percezione pessimo Stato di conservazione ottimo

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