SINOPOLI 1
SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE
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CHIESA DELLA MADONNA ADDOLORATA
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CHIESA DI SAN GIOVANNI DI DIO (ruderi)
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CHIESA DI SAN GIORGIO MARTIRE
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PALAZZO CAPUA
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PALAZZO DE CICCO
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PALAZZO MANGERUVA
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PALAZZO SAN GIORGIO (MUNICIPIO)
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PALAZZO LUPOI
10 CASA DEL FASCIO (EX CINEMA) 11 PALAZZO RUFFO (U PALAZZU)
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SINOPOLI 1 - SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE
SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE L’edificio risale al 1100, quando prendeva il nome di Santa Maria della Renda, forse per le abbondanti rendite annuali che i principi Ruffo ricavavano come beneficio. Nel corso dei secoli subì molti danni, fino ad essere usata come ricovero per gli animali ed i pastori. Oggi la facciata, rifatta in forme neo-rinascimentali, è preceduta da una scalinata che conduce al sagrato sopraelevato rispetto alla piazza. Il prospetto principale, tripartito, ha il settore centrale sporgente, con portale sormontato da un timpano ad arco, e presenta due poderose colonne, con capitelli compositi, sormontate da trabeazione e timpano con croce di ferro in sommità. I settori laterali sono scanditi da due coppie di lesene. Sulla sinistra c’è la torre campanaria, con copertura a gradini e cuspide a forma di pera. Il santuario ospita opere di notevole importanza: la statua marmorea del 1508 di Antonello Gagini, la Madonna del Pilerio o delle Nevi, che raffigura una Madonna col Bambino; un ciborio marmoreo del ’500, forse del Montorsoli, posto sull’altare maggiore in marmi policromi; due sostegni per acquasantiera in pietra scolpita del XVI sec.; una tavola del ’400 con la Madonna col Bambino, purtroppo deteriorata, che viene portata in processione, durante la festa che si celebra ogni anno. Qui si conserva anche una teca contenente il Sacro Capello (capello della Madonna), anch’esso portato in processione ogni anno a settembre. Si narra che un uomo, Giovanni Scarcella, entrato nella chiesa abbandonata e malridotta si chinò a venerare l’Icona di Maria, quando gli apparve una Donna Maestosa che lo invitava a pulire il luogo, dicendo: “Giovanni, io sono la Regina dei Cieli, va’ per questi villaggi e fa loro sapere che vengano a venerarmi in questo luogo. La penuria di pane scomparirà e per mia intercessione abbonderanno i viveri”. La voce dell’apparizione giunse fino a Filippo IV e a tutta la famiglia Ruffo che decise di consacrare la chiesa con il nome di Madonna delle Grazie. per visualizzare le schede complete: www.galbatir.it
I Progetti
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Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia santuario Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione buono Stato di conservazione ottimo
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SINOPOLI 2 - CHIESA DELLA MADONNA ADDOLORATA
chiesa della Madonna dell’Addolorata L’attuale chiesetta venne costruita dai soldati tedeschi negli anni 1908-09, dopo che il violento terremoto distrusse e rese inutilizzabile l’antica chiesa della Madonna Addolorata, collocata in un altro sito (via Francesco Martino). Ha tre navate, visibili anche dalla facciata, che presenta due diverse altezze e pochi elementi decorativi, che consistono nel rosone, negli archetti pensili sotto il cornicione e nel bassorilievo nella lunetta del portale. All’interno, sull’altare, si colloca il quadro che raffigura la Madonna Addolorata, opera di un artista napoletano, realizzata nel 1935, mentre la statua custodita nell’edificio è molto più antica poiché si trovava nella chiesa distrutta dal sisma del 1908. La statua viene portata in processione, ogni anno, l’ultima domenica di settembre. Ma questa non fu l’unica opera a trovar posto in questo nuovo edificio, infatti qui possiamo osservare anche l’antica statua delle Madonna del Carmine, prima collocata in una chiesa in contrada “Cresijola”, oltre alla statua di San Francesco.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità ottimo Livello di percezione sufficiente Stato di conservazione ottimo
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SINOPOLI 3 - CHIESA DI SAN GIOVANNI DI DIO (ruderi)
chiesa dI SaN GIOVANNI DI DIO La chiesa fu costruita dai Ruffo nel 1740 e poi abbandonata; essa faceva parte di un complesso che includeva anche un Sacro Ospedale ed il Convento. Gli edifici furono sequestrati nel 1808, in seguito alle leggi francesi che decisero di sopprimere le corporazioni religiose. La facciata è incompleta, ma mostra il suo schema tripartito con ordine dorico e portale sormontato da un frontone curvilineo che presenta lo stemma degli Agostiniani; lateralmente vi sono delle paraste e delle nicchie decorate con motivi floreali, conchiglie e cherubini. La pianta è ellittica con unica navata e colonne sulle pareti, che inquadrano delle nicchie, il tutto rivestito da stucco, eccetto i capitelli rimasti in laterizio a vista. Di recente è stata restaurata, e tali interventi si notano in particolare nella facciata principale, con i suoi decori, e sul portale finemente lavorato. Questi nuovi elementi contrastano fortemente con il resto della struttura esterna non finita, rispetto alla quale figurano quasi come un corpo estraneo. La copertura è assente.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità pessimo Livello di percezione pessimo Stato di conservazione pessimo
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SINOPOLI 4 - CHIESA DI SAN GIORGIO MARTIRE
chiesa dI SAN GIORGIO MARTIRE La chiesa è tra le più antiche della provincia reggina e sorge a Sinopoli Inferiore su quello che era stato il sito della chiesa dello Spirito Santo, esistente nel ’500, periodo a cui risale il campanile originario. Molti danni sono stati fatti alla chiesa, con interventi di restauro inadeguati. Per esempio sulla facciata è stato inserito un timpano di coronamento che schiaccia molto l’edificio e lo fa apparire più basso del precedente; la superficie esterna è stata intonacata; il tetto di tegole sostituito con una copertura in lamiera zincata, ed il pavimento in cotto sostituito da piastrelle in cemento. Invece sono state mantenute le lesene che dividono la facciata in tre parti. L’interno ha un’unica navata con pareti scandite da lesene doriche, arcate a tutto sesto e, superiormente, da finestre semiarcuate. L’altare è in marmi policromi e comprende una nicchia che contiene la statua dell’Immacolata, del XVI secolo, realizzata da Domenico Mazzolo. Si tratta di un’opera di 1,80 metri, mutilata di alcune dita delle mani. Tra le altre importanti opere, ospita una scultura del 1547, la Madonna delle Grazie, anch’essa di Giovan Battista Mazzolo, sulla cui base vi è un bassorilievo raffigurante l’Annunciazione. La figura della Madonna è alta 1,40 m, scolpita in marmo bianco a tuttotondo, e raffigura Maria con in braccio il Bambino che benedice con la mano destra. Vi sono poi una statua marmorea a tutto tondo di Sant’Antonio da Padova del 1643, con il Santo che sorregge col braccio sinistro il Bambinello in piedi sul libro aperto, ed una statua di San Nicola da Bari, probabilmente entrambe scolpite da Giovan Battista Mazzolo. 312
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura religiosa Tipologia chiesa Livello di accessibilità sufficiente Livello di percezione buono Stato di conservazione buono
SINOPOLI 5 - PALAZZO CAPUA
PALAZZO CAPUA Si trova su corso Umberto I di Sinopoli Superiore, come molti palazzi del Comune, ed oggi è totalmente abbandonato. L’edificio sorge su due livelli, ogni finestra ha particolari decori a ventaglio sugli architravi ed il piano superiore, rientrato rispetto alla facciata di Corso Umberto I, ha una grande terrazza con balaustra.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilità buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione sufficiente
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SINOPOLI 6 - PALAZZO DE CICCO
PALAZZO DE CICCO Si trova su corso Umberto I, di fronte Palazzo Lupoi, e risale al tempo della dittatura fascista. Il palazzo è a due livelli con bei balconi e ringhiere a colonnine. Scandiscono gli spazi tra le aperture alte lesene che arrivano alla trabeazione, ricca di decorazioni liberty, sotto il tetto sporgente.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilitĂ buono Livello di percezione mediocre Stato di conservazione sufficiente
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SINOPOLI 7 - PALAZZO MANGERUVA
PALAZZO MANGERUVA Si trova all’interno dell’abitato, non lontano dalla chiesa Parrocchiale. Come molti altri edifici di Sinopoli, risale al tempo della dittatura fascista, quando fu costruito come dimora del vescovo di Locri e Gerace, monsignor Mangeruva, da cui prende il nome. Attorno all’edificio vi è un ampio giardino.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilità sufficiente Livello di percezione pessimo Stato di conservazione pessimo
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SINOPOLI 8 - PALAZZO SAN GIORGIO (MUNICIPIO)
PALAZZO SAN GIORGIO (MUNICIPIO) Il palazzo che oggi ospita il Municipio venne costruito negli Anni Trenta, in pieno periodo fascista e fu concepito in stile medievale per ricordare il passato storico della cittadina. Sulla destra dell’asimmetrica facciata si staglia, sporgente sui due lati del palazzo, la poderosa Torre dell’Orologio. Per alcuni anni, l’edificio ospitò l’ufficio postale e, successivamente, fu più volte sottoposto ad interventi di ristrutturazione, l’ultima delle quali durata più di dieci anni. La sede municipale venne inaugurata nel 2009, ed un anno dopo, quindi in tempi recentissimi, prese il nome di Palazzo San Giorgio, per rendere omaggio al Santo che per secoli fu il protettore di questo comune per volere della famiglia Ruffo, fino al 1636. Solo dopo il miracolo dell’apparizione della Madonna nella vecchia chiesetta della Renda si decise di trasferire il titolo di Patrono da San Giorgio alla Madonna delle Grazie. Nonostante ciò, il culto di questo Santo è tuttora radicato tra la popolazione sinopolese, e in particolare tra gli abitanti di Sinopoli Inferiore, dove hanno luogo i festeggiamenti in suo onore, ogni 23 aprile.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia municipio Livello di accessibilità buono Livello di percezione buono Stato di conservazione ottimo
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SINOPOLI 9 - PALAZZO LUPOI
PALAZZO LUPOI Sito su corso Umberto I, il palazzo è un elegante edificio su due piani con pianta irregolare, che oggi ospita le Scuole Medie del Comune. L’ingresso è evidenziato da un imponente porticato con colonne quadrangolari che sorreggono una loggia con balaustra. Il portale d’ingresso ha un arco a tutto sesto, mentre le finestre del piano superiore sono sormontate da timpani triangolari.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilità buono Livello di percezione buono Stato di conservazione ottimo
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SINOPOLI 10 - CASA DEL FASCIO (EX CINEMA)
CASA DEL FASCIO (EX CINEMA) L’edificio, sito in Corso Umberto I, esattamente tra Palazzo Lupoi e Palazzo Capua, è ad un unico livello, ma è stato posto su una sorta di podio, in modo da risultare alla stessa altezza dei palazzi circostanti, ed è raggiungibile grazie alla doppia scalinata. In passato l’edificio ha ospitato il cinema del paese, mentre oggi non viene utilizzato per alcuna attività.
Paesaggio urbano Patrimonio culturale Categoria architettura per il terziario ed i servizi Tipologia cinema Livello di accessibilità sufficiente Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo
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SINOPOLI 11 - PALAZZO RUFFO (U PALAZZU)
PALAZZO RUFFO DETTO U PALAZZU Fu costruito nel ’500, in quello che può essere considerato il periodo d’oro di Sinopoli, sotto il governo di Paolo Ruffo, tra il 1530 ed il 1543. Tuttavia, dal momento che i Ruffo decisero di trasferirsi nel castello fortificato di Scilla proprio nel 1543, l’opera rimase incompiuta e non fu mai abitata dai proprietari. Oggi sono visibili i ruderi di questa residenza e, in particolare, si notano i sotterranei, le sale ed i passaggi segreti. Al livello della strada comunale, c’è il portone centrale, imponente e con un notevole arco in granito verde, sul quale vi era un colossale stemma della famiglia Ruffo, trafugato durante la Seconda Guerra Mondiale. L’interno è tipicamente medievale, ma i materiali testimoniano una stratificazione storica ricca, probabilmente perché le varie catastrofi naturali hanno più volte distrutto parti di edificio, alcune delle quali non furono mai ricostruite ed oggi, al loro posto, vediamo solo terreni coltivati ed orti, in parte ricadenti in proprietà privata, ed in parte appartenenti al comune di Sinopoli.
Paesaggio rurale Patrimonio culturale Categoria architettura residenziale Tipologia palazzo Livello di accessibilità mediocre Livello di percezione mediocre Stato di conservazione pessimo
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