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www.giallorosso.lodi.it • Wall-WebZine N. 12 • Giovedì 24 Marzo 2011
NUMERO
GIALLOROSSO.LODI Fulvio D’Attanasio Bilancio e prospettive del Numero 1 giallorosso - pag 3
Giovani & Play Off Tra poco l’atto finale... - pag 4
Inaugurazione del monumento all’hockey su pista GIALLOROSSO
Sabato 26 Marzo 2011 - Ore 11,00 Piazzale della Stazione - Lodi
L’Amatori all’ultima casalinga prima dei play off
Bisogna solo limitare a zero gli errori difensivi, una cosa possibile, decisamente non un utopia. Cominciando a rivedere il match E nella mattina di sabato l’inaugurazione del monumento all’hockey: un giorno storico per la Città! di Valdagno, dove le 9 reti prese sembrano Sabato la giornata hockeystica inizierà al che tutti gli sport rappresentano. L’ opera, puto sfruttare l’occasione di restare lassù. una sberla dalla quale reagire con testa più mattino con un evento che lascerà un se- posizionata nel Piazzale della Stazione, è Ma il cammino sarà ancora lungo, l’ultima che con veemenza, come fosse un pugile gno indelebile nella città: l’inaugurazione stata realizzata dallo scultore cremasco gara dei play off è in programma per l’inizio colpito da una sacco di pugni e finisce al di un monumento all’hockey, esempio di Hervè Barbieri e sarà a carico per metà di Giugno: 2 mesi sono tantissimi e con Ve- tappeto, ma resiste, mentre incassa raamore della collettività verso un sport che della Fondazione Banca Popolare di Lodi e neti e Toscani impegnati in una eventuale giona sui punti deboli dell’avversario, per da anni mette in luce Lodi ed il suo ter- per metà dallo slancio e dall’ entusiasmo di Final eight di Eurolega, ci sarà spazio per poi rialzarsi e sferrare il suo attacco. Così ritorio. La scultura vuole rendere omaggio qualche Amico, che nell’anno in cui ricorre una riapertura dei pronostici. Nonostante dovrà essere il nostro Amatori, tutto conon solo alla nostra disciplina, ma a i valori il trentennale della conquista dello scudet- la certezza ormai di doversi guadagnare raggio, testa e cuore, perché Belli ha una to, vuole lasciare un segno materiale nella prima la finale e poi lo scudetto, andando squadra che fa sognare, nonostante i due Città del Barbarossa. E alla sera l’amore ad espugnare Palalido e Palabarsacchi. Ma ultimi match: si riparte da Sarzana, i rossoneri vanno battuti verso l’hockey si riverserà al Palacastellot- nulla è perduto e O Z R A per ricominciare M ti, per l’ultimo turno casalingo di campio- bisognerà fare di Lodi Palacastellotti a riassaporare il virtù: nato, dove, dopo una cavalcata casalinga necessità Amatori Lodi Sarzana gusto dei 3 puncon 11 vittorie ed 1 sola sconfitta, l’Amatori imparare dagli erSabato ore 20.45 ti, così come le troverà il Sarzana per ricominciare a vin- rori e sfruttare al prossime trasfercere. Si, perché ci eravamo lasciati, prima massimo le proprie te di Molfetta e Bassano devono rifondere possibilità. Questa squadra ha un potenziadelle trasferte a Viareggio e Valdagno, con un Lodi in testa alla classifica e tante spe- le notevole, i cui limiti finora, sembrano solo certezze nei giallorossi. Poi, il 16 aprile, si ranze, frutto di una stagione straordinaria. formati da una specie di blocco psicologico, partirà con l’atto finale: i play off. Lì dovrà Ora ci ritroviamo con un terzo posto quasi perché una squadra che in casa travolge essere tutta un’altra musica! Dal 1981 son certo e l’amaro in bocca per non aver sa- Valdagno e Benfica, può davvero di tutto. passati 30 anni: tanti, davvero troppi…
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L’avversario: Alitech Sarzana
I liguri trascinati da Michele Achilli inseguono un posto nei play off E’ una formazione tutta italiana quella che sarà di scena a Lodi per l’ultima casalinga dei giallorossi. Il Sarzana, realtà che sa quadrare perfettamente il bilancio con il settore giovanile, viene da una vittoria fondamentale per il suo cammino: 7-5 al Forte dei marmi e ottava posizione ipotecata, l’ultima utile per i play off. Ma non
c’è ancora certezza e i rossoneri verranno a Lodi per cercare di portare punti in riva al Tirreno, facendo perno su un ex giallorosso, in forma strepitosa: Michele Achilli. Il difensore di Roccastrada, nell’ultima gara casalinga, ha messo a segno 5 gol, trascinando i suoi al successo e portando a 28 marcature il suo bottino personale.
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Achilli, oltre alla solidità difensiva e ad un tiro potente, possiede carattere ed esperienza per trascinare i suoi compagni, tra i quali spicca la buona stagione di Sterpini (22 reti finora), dell’italo - argentino Sturla e dei giovani Borsi e De Rinaldis, rispettivamente 22 e 23 anni. I rossoneri sono allenati da Mauro Cinquini, che a Lodi giocò un triennio e che in carriera toccò l’apice con il Roller Monza, con il quale vinse quasi tutto. Finora il lavoro del tecnico viareggino ha portato buoni frutti e la conquista di un posto nei play off, porterebbe ulteriore lustro ad una società sana e che avrà futuro, perché non si batte il Valdagno, seppur in tra le mura amiche, se non si possiedono grosse capacità. A completare la rosa dei liguri, troviamo il portiere Stagi, classe ’74, una garanzia in serie A1, che nella gara di andata limitò il passivo: i giallorossi, con una prova convincente, si imposero 5-1, grazie al poker di Ariel Romero e al gol di Platero.
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Romero e la fortuna di giocare a Lodi
E per i play off il “Principito” farà venire il padre dall’Argentina: anche lui vivrà l’atmosfera del Palacastellotti Per lui parlano i gol. O impari a conoscerlo da quel sorriso che regala a tutti e che rassicura. La sua simpatia e la sua sottile ironia stupiscono anche perché Romero derivano da una grandissima padronanza della lingua italiana più che da un carattere davvero estroverso. Ariel Romero, 25 anni, argentino di San Juan, classe cristallina, l’ hockey come poesia, all’Amatori da nemmeno due stagioni, è già entrato nel cuore di tutti i tifosi e ha accettato di parlarci un po’ di sé. Sono il più piccolo di quattro fratelli, due maschi e due femmine. Quando avevo tre anni ho messo i pattini per la prima volta ed è stato per me un passaggio obbligato. Gli
altri tre, anche le femmine, giocavano già a hockey, così non ho avuto altra scelta. Ricordo che agli inizi la scintilla non è scattata subito, ma col tempo le cose sono cambiate e ho così potuto crescere e migliorare; adesso, questo magnifico sport è diventato la mia vita. La trafila nelle giovanili del Conception, le vittorie a livello giovanile di club e in nazionale con Montigel e Platero mi hanno fatto diventare un giocatore vero. - Chi ti ha seguito nel difficile cammino degli inizi? Mio padre è un grande appassionato di hockey, da più di vent’ anni lavora nella segreteria della Federazione Argentina di hockey di San Juan. È stato lui che all’ inizio mi ha aiutato e adesso è il mio primo tifoso. Il prossimo mese gli farò un grande regalo invitandolo a Lodi per stare con me un paio di settimane e realizzare il suo sogno di vedere il PalaCastellotti ribollente di passione. - Nonostante la tua giovane età, sono ormai pa-
recchi anni che sei partito dall’ Argentina.. In Italia ho già vestito le maglie dell’ ASH, a Lodi, e quella del Novara, oltre a un’ esperienza in Portogallo, nel Cambra. Sono stati anni molto importanti per la mia crescita umana e professionale. Anche il distacco dalla mia terra d’ origine ho cercato di trasformarlo in energia positiva... - Che giudizio dai alla stagione che sta per entrare nella sua fase più calda? La formula dei playoff concede poco spazio ai giudizi su ciò che è stato. L’anno scorso di questi tempi avevamo 9 punti in meno rispetto a oggi, e questo dovrebbe farmi dire che stiamo disputando un campionato al di sopra di ogni aspettativa. Ma io penso solo a migliorarmi per arrivare al massimo della forma alle sfide decisive. I conti li faremo alla fine. - Ti è bastato poco tempo per raggiungere il grande traguardo del “miglior marcatore” di que-
sta società... Superare le cento reti mi ha dato una grande gioia. Ma il merito di un attaccante va sempre diviso equamente con tutti i compagni che lo mettono nelle migliori condizioni per poter fare gol. Da parte mia, cerco sempre di essere al servizio della squadra, perché ciò che più conta è crescere come collettivo, se si vuole andare lontano. - Quello che sembra essere proprio la forza dell’ Amatori di quest’ anno… Siamo ben messi in classifica e non ci nascondiamo. Il Valdagno forse rimane un gradino sopra tutti. Non siamo una squadra di fenomeni, e questo lo sappiamo. Ci aiutiamo in pista e siamo grandi amici fuori. Questi sono dettagli che però portano a grandi traguardi. In più noi non abbiamo semplici tifosi, abbiamo un popolo giallorosso che ci sostiene e ci spinge. E anche questo è un dettaglio non da poco: chi è in pista risente inevitabilmente del contesto che lo circonda. E a Lodi è un contesto bellissimo, che ci sprona a dare tutto. Una grande fortuna per noi giocatori e un onore vestire questi colori!! Massimo Stella
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Il Presidente e le ambizioni di questo Amatori
Intervista a 360° con Fulvio D’Attanasio, che, soddisfatto della stagione in corso, invita i tifosi a portare pazienza, promettendo un’Amatori ancora più forte… Abbiamo incontrato il Presidente dell’ Amatori Sporting Lodi, Fulvio D’Attanasio, alla vigilia dell’ ultimo impegno casalingo della stagione regolare. È già tempo di un primo bilancio di questa stagione, che sta confermando la formazione giallorossa ai vertici dell’ hockey nazionale. Stiamo andando bene e sono molto soddisfatto. Del resto, non è solo un mio pensiero, ma sono i numeri che lo dicono. Abbiamo parecchi punti in più dello scorso anno, stiamo stati a lungo in prima posizione, abbiamo inanellato una serie importante di vittorie. Non ultimo, abbiamo portato quattro giocatori all’All Star Game. E tutto questo dentro un processo di ringiovanimento della rosa cominciato l’ anno scorso e che ci garantisce costanti margini di progresso nonché la possibilità di guardare al futuro con una certa fiducia. - Magari per quel progetto di cui si parlava lo scorso anno e che in tre stagioni doveva proiettare la squadra verso un sogno chiamato scudetto? Non si può progettare di vincere, e per fortuna! Progettare vuol dire fare le cose per bene, cercare di prendere la giusta strada, concentrarsi su un unico obiettivo; i giocatori in pista, la società fuori dalla pista. Questo è quello che conta. Le difficoltà, soprattutto economiche, sono tante. Ma, nonostante questo, ce la mettiamo tutta, e i tifosi possono stare tranquilli. Qualsiasi epilogo ci riservi questa stagione, l’anno prossimo saremo ancora più forti. - Parole forti, presidente, che piaceranno ai tifosi. E allora la città le fa un monumento…
XXIV GIORNATA
Giovinazzo - Valdagno Prato - Breganze Forte dei Marmi - Molfetta Bassano ‘54 - Viareggio Follonica - Roller Bassano Seregno - Pordenone Amatori Lodi - Sarzana CLASSIFICA Viareggio: punti 60 - Valdagno: punti 57 - Amatori Lodi: punti 55 Bassano: punti 47 - Breganze: punti 46 - Molfetta: punti 36 Seregno: punti 34 - Sarzana: punti 33 - Forte dei Marmi: punti 31 Giovinazzo: punti 28 - Follonica: punti 20 - Pordenone: punti 15 Prato: punti 9 - Roller Bassano: punti 2
FORMAZIONE IN PISTA Amatori Lodi
Alitech Sarzana
30 3 5 6 7 8 9 23 13 20 all.
1 2 4 7 9 11 13 17 88 10 all.
Losi Bresciani Romero Motaran Montigel Platero Festa Frugoni Cappellini Bassi Aldo Belli
Stagi Pastina Achilli Sterpini Pistelli Borsi Sturla Di Donato De Rinaldis Corona Mauro Cinquini
Le formazioni e i numeri potrebbero subire modifiche prima dell’inizio dell’incontro
Non scherziamo, per favore! Quello che andremo a scoprire sabato è un simbolo sportivo di tutti, che appartiene a tutti. Lodi vive di sport, e in questo momento, lo dico senza presunzioni, soprattutto di hockey. Ma sono i veri valori che accomunano tutti gli sport che ci dovrà ricordare il “ gigante di bronzo” che si staglierà alto nel cuore pulsante della città, ovvero sul piazzale della stazione. La Fondazione Banca Popolare di Lodi, l’ entusiasmo soprattutto dell’ Assessore allo Sport Giuliana Cominetti e lo slancio di qualche amico ci hanno permesso di onorare nel migliore dei modi la grande ricorrenza del trentesimo anno dello scudetto conquistato nel lontano 1981. Colgo l’ occasione per invitare tutta la cittadinanza. Tornando agli aspetti tecnici, come procede il lavoro sulle nuove leve? I giovani sono il nostro futuro ed ogni società che si pone degli obiettivi non può non partire da un grande lavoro sulla base. I risultati degli ultimi due anni stanno inducendo molti bambini a cimentarsi con le rotelle. Questo non può che inorgoglirci. Abbiamo allenatori ed educatori capaci e decine di persone che lavorano lontano dai riflettori, svolgendo un compito non facile, perché non dimentichiamoci che l’ hockey è uno sport dal coefficiente di difficoltà molto alto. Abbiamo ragazzi giovani molto promettenti su cui val la pena di scommettere il futuro. - Tutto è pronto quindi per un grande finale di stagione. Secondo lei c’è la possibilità di allargare i confini della passione per questa squadra, così radicata in città, e farla cioè diventare una sorta di simbolo sportivo di tutta la provincia? Forse dovremo vincere qualcosa di importante. Penso che la nostra visibilità in questo momento sia notevole. Nel nostro palazzetto si respira un’ atmosfera unica, la passione dei tifosi è meravigliosa. Ma per allargare ulteriormente i nostri confini dobbiamo avvicinarci ancora di più al “ grande sogno”. La nostra gente vuole vincere e noi con lei. - Essere presidente di una società significa convivere con grandi responsabilità di gestione, tanto che a volte l’ aspetto tecnico e umano passa quasi in secondo piano. Come vive il rapporto con i suoi giocatori, si sente comunque un punto di riferimento per loro? Non voglio presuntuosamente dire che siamo una grande famiglia. Non mi permetto di scomodare paragoni con ruoli antropologicamente fondamentali. Dico solo però che ai miei giocatori sono legato e che faccio di tutto perché si possano sentire bene nella nostra squadra, nella nostra città. La scorsa domenica alcuni di loro mi hanno mandato dei messaggi di auguri per la Festa del Papà. È stato un gesto che mi ha fatto molto piacere e che non mi dimenticherò mai. Anche questo è indicativo di un clima. Speriamo sia il clima giusto anche per incominciare a vincere.. Massimo Stella
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Le Under 13 & 17 a punteggio pieno Si avvicinano le finale per i giovani giallorossi. C’è chi sogna… In attesa della fase finale dei campionati nazionali giovanili, che si disputeranno a Montebello Vicentino ad inizio maggio, l’Amatori continua a portare a casa buoni risultati. Nella categoria dei più piccoli, l’Under 13, il dominio è assoluto: 6 vittorie nel girone con 56 gol fatti e solo 6 subiti, con una squadra che potrà andare alle finali nazionali con tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista, ed affrontare le pari categoria con buone speranze di fare bene, perché, è giusto ricordarlo, a livello giovanile il Veneto e la Toscana, (nella quale includiamo anche il Sarzana che sta facendo incetta di titoli ad ogni livello giovanile) hanno sempre una marcia in più. Nel campionato Under 15 i maschietti hanno vinto i derby contro le ragazze per 6-1 e si sono portati al secondo posto di un gruppo molto equilibrato, mentre le ragazze hanno compiuto un impresa storica: nel girone dal 5°/8° posto della Coppa Italia, hanno conquistato la loro prima vittoria, ad Agrate, per 2-1, grazie alla doppietta di Ilaria Scotti. Sicura del primo posto è anche l’Under
17, che nel girone viaggia a punteggio pieno e aspetta, come nel caso dei più piccoli, le finali in Veneto come un banco di prova da affrontare con la voglia di portare a casa un risultato davvero importante. L’Under 20, impegnata nel girone emiliano, ha ceduto di schianto al Villa Oro per 14-2, dopo un primo tempo terminato in parità. La formazione di serie B invece ha vinto il suo girone iniziale ed è approdata alla fase finale, che porta la vincitrice a disputare il prossimo campionato di A2, un opzione di cui l’Amatori ha già fruito diverse stagioni fa, ma che non ha portati a buoni risultati. Meglio un serie B divertente per i ragazzi, che una A2 troppo impegnativa. Comunque resta da disputare una fase finale molto interessante, soprattutto in termini geografici, perché i giallorossi di Rinaldo Uggeri si troveranno di fronteil 2 e 3 aprile a Bassano del Grappa C.G.C. Viareggio, Bassano ’54 e Giovinazzo, con la sola vincitrice che approderà alla final four. Paolo Virdi
Vediamo come sarà la lotta per i play off L’Amatori, se non cambierà nulla, incontrerà il Molfetta nei quarti Il 12 Aprile finirà la regoular season e già sabato 16 si partirà con i play off, per vedere chi sarà la regina di questo 2011. La fase finale, su modello del basket, fu inaugurata nel 1982/83, anno in cui l’hockey fece un grande passo avanti verso la modernità, con l’istituzione di una formula che non tramonterà mai, per le incertezze e le emozioni che sa regalare. E l’Amatori fu subito protagonista, con una finale che ormai è storia: a 50” dalla fine di gara 3 era in vantaggio a Vercelli per 2-1 e sentiva lo scudetto sul petto, ma Martinazzo gelò il portiere giallorosso Ricci, portando tutti alla “bella” di Viareggio, dove i piemontesi si imposero facilmente per 6-1. Da allora si sono viste finali epiche, alle
quali i giallorossi parteciparono in un’altra occasione, dieci anni dopo, stagione ‘92-’93: fu il Novara di Crudeli, Mariotti, Bernardini e di un meraviglioso franco Amato, ad imporsi per 2 gare a 0. Ora, dopo tanti, troppi anni bui, i giallorossi sono tornati a recitare un ruolo da protagonisti, con la semifinale persa in gara 3 a Follonica lo scorso anno e un campionato in corso disputato da protagonisti assoluti. Ma vediamo quale potrebbe essere il cammino degli uomini di Aldo Belli e come potrebbe svolgersi l’atto finale del torneo, che durerà quasi 6 settimane. Il Viareggio, presumibilmente, resterà al primo posto e affronterà l’8° classificata: al
momento sarebbe il Sarzana con il suoi 33 punti, che però è seguita dal Forte dei marmi a 31 e dal Giovinazzo a 28, in una indecifrabile lotta a 3, con addirittura lo scontro spareggio Giovinazzo – Sarzana all’ultima giornata. Valdagno e Lodi, presumibilmente seconda e terza, potrebbero trovarsi nei quarti rispettivamente Seregno, settimo a 34 punti, oppure il Molfetta, sesto a 36, ma che potrebbero rischiare addirittura l’esclusione, visto l’esiguo vantaggio nei confronti delle inseguitrici. L’unico quarto di finale certo sarà Bassano – Breganze, che regalerà sicuramente spettacolo e dalla quale uscirà la semifinalista che incontrerà, con molta probabilità, il Viareggio.
Uno che ha segnato 237 gol in 3 anni di maglia giallorossa, merita tutti gli elogi del mondo. In occasione match con il Benfica Miguel Rocha ha fatto ritorno tra la sua gente, emozionandosi come un bambino, tanto da scrivere una lettera aperta ad una città che, a distanza di 23 anni, ricorda il campione portoghese con affetto e amore. La notte del 1987 in cui venne sconfitto il Noya e la Coppa CERS finì nella
bacheca giallorossa è ancora impressa nelle mente di tantissimi lodigiani, insieme a tante, tante reti che Miguel gonfiava con quel suo potente rovescio. Ora c’è la speranza che suo figlio, Miguel Junior, che milita nelle giovanili del Benfica, possa un giorno indossare la “camiseta” giallorossa e magari diventare un idolo, come lo è ancora sua maestà, Miguel Antonio Rocha.
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