A lfonso P anzetta
600 opere inedite dal fondo italiano dell’artista
Mantenendo la nostra specifica fisionomia di mercanti d’arte, oggi è sempre più difficile - oneroso ed impegnativo - tener fede all’originario significato della parola “antiquario”: antico sinonimo di “appassionato cultore e studioso delle cose antiche”. Rapportata al nostro tempo tale definizione ha il significato, invariato nel suo senso profondo, di continuare a fare ricerca sul campo per rintracciare inediti capolavori, poterli pubblicare prima di consegnarli alle case private del collezionismo illuminato, condividendo così con la comunità degli studi e con un più ampio pubblico di appassionati cultori, quella profonda e fragile emozione che scaturisce dalla scoperta di un frammento della nostra storia, antica o recente. Oggi, è per noi motivo di profondo orgoglio e soddisfazione l’aver scoperto il fondo inedito di opere di Jared French, personalità suggestiva e di singolare qualità, riportando così l’artista – già noto al pubblico americano - agli onori dell’attenzione pubblica e collezionistica anche in Europa, contribuendo così alla sua corretta conoscenza e valorizzazione. Guido e Stefano Cribiori Luisa De Antoni Maurizio Nobile
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The history of art is filled with artists who achieved important stature early in their careers but whose reputations eventually diminished due to shifting tastes and fashions. One such figure is the American artist Jared French. From the 1930s through the 1950s, French was at the center of a dazzling and influential group of American artists and writers based in New York, including the painters Paul Cadmus and George Tooker, photographer George Platt Lynes, and novelist Glenway Westcott. Deeply influenced by exposure to the European Surrealist artists who were relocating to the United States during the year leading up to World War II, they regularly exhibited in America’s most prestigious museums and galleries and their works were sought out by the country’s most adventurous collectors. But by the 1950s, works by French and his colleagues began to fall out favor as Abstract Expressionism and later, Pop Art, gained in prominence among galleries, museums and collectors. Recently, thanks to a new generation of curators, scholars and art dealers, this work is experiencing a revival of interest. Maurizio Nobile, his colleagues Stefano and Guido Cribiori, together with Luisa De Antoni and Allemandi publishers are to be congratulated and thanked for helping to encourage this revival through the publication of this important monograph on the work of Jared French. And a special word of praise should be given to Professor Alfonso Panzetta for his incisive and scholarly appraisal of French’s work and its place in the history of 20th century art. As Director of the Smithsonian Institution’s Archives of American Art, I am particularly grateful for their efforts. The Archives is the world’s largest and most comprehensive research institute devoted to the study of American art and artists and our mission is to support and encourage a greater understanding and deeper appreciation of American art history. By presenting Jared French’s work with such care and thoughtfulness, this project will undoubtedly spark further interest among both scholars and the general public alike. John W. Smith Director, Archives of American Art Washington, DC
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Il volume Jared French by Jared French. 600 opere inedite dal fondo italiano dell’artista, è edito con il patrocinio di
Si ringraziano:
Stefano Grandesso e Carlo Virgilio
Acquisizione digitale delle immagini
Per la segnalazione dell’esistenza e della disponibilità del fondo di Jared French
Fabio Balduzzi
Bruno Nocco
Stefano Mazzali
Per la collaborazione alla ricerca sull’artista e nel riordino del materiale iconografico
Enrico Ceci Per aver messo a disposizione le cornici antiche utilizzate per l’allestimento della mostra di Jared French
Andrea Cesati Per aver effettuato la prima catalogazione di tutte le opere del fondo italiano di Jared French
Rachel George
Fotografie Progetto grafico e impaginazione
Leonardo Nassini Pubbliche relazioni e press office:
Per l’Italia - Wilma Sarchi, MyStudio75 - Milano www.mystudio75.it Per la Francia - Romane Dargent e Sylvia Beder per Sylvia Beder communication culture - Paris www.sylviabeder.com
per la traduzione dei testi in francese
Diego Gomiero Per aver prestato due opere di Jared French
Sara Cattelani e Roberta Granato Per la collaborazione nella traduzione dallo spagnolo di alcune iscrizioni presenti sui disegni
Lawrence W. Nichols e Amy Gilman del Toledo Museum of Art Per l’interessamento all’iniziativa ed il proficuo scambio di materiale relativo a Jared French
Tom Melvin University of Delaware Per averci fornito preziose indicazioni bibliografiche
Paolo Bertuzzi Per aver messo a disposizione lo spazio in via Manzoni 41 a Milano
Si ringraziano inoltre: Bruna Aversano, Laura Marchesini, lo Studio di Restauro di Elena Almici, Bologna.
Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzaziome scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore
© 2010 Guido e Stefano Cribiori, Luisa De Antoni, Maurizio Nobile Proprietà letteraria riservata © 2010 Alfonso Panzetta
Sommario
Il ritorno di Jared 11 Prologo 17 La formazione, gli esordi, gli anni Trenta e PaJaMa 25 Gli anni Quaranta e Cinquanta 38 Gli anni Sessanta e la maturitĂ 41 221 227 237 317
Disegni, dipinti e sculture Altri disegni di difficile collocazione cronologica Altre incisioni Fotografie e PaJaMa Altre opere documentate da fotografie presenti nel fondo italiano dell’artista
345 Schede delle opere Appendice 363 Il fondo documentario di Jared di Davide Trevisani
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Il ritorno di Jared Prologo Rinvenire e pubblicare un fondo omogeneo di opere inedite è sempre occasione di importanti e fondamentali riflessioni sull’opera di un’artista, ma l’occasione è ancora più rilevante se il gruppo di opere non proviene da un collezionista – che nel tempo ha scelto e selezionato oculatamente le opere raccolte – ma direttamente dall’artista, dalla sua casa, dal suo privato. Un fondo, infatti, è per la maggior parte formato da pensieri grafici, ragionamenti compositivi, fogli di preparazione, studi e appunti, e costituisce sempre uno spaccato del lavoro, il riflesso più genuino della prassi creativa e, come nel caso di Jared French, illumina sui percorsi mentali dell’artista, altrimenti impossibili da desumere con la semplice visione diretta dell’opera finita. Il fondo di opere dell’artista americano Jared French, nato il 4 febbraio 1905 a Ossining, New York, è importantissimo e proviene direttamente dalla sua ultima residenza, a Roma, dove ha vissuto, quasi in esilio volontario, gli ultimi vent’anni della sua vita sino alla morte avvenuta il 15 gennaio 19881. La consistenza del nucleo è notevolissima: circa seicento
Dall’esigua bibliografia specifica su Jared French si evidenzia da subito una discrepanza sulle date anagrafiche. La monografia del 1992 dedicata all’attività di fotografo, con Margaret French e Paul Cadmus (Collaboration. The Photographs of Paul Cadmus, Margaret French and Jared French, Singapore 1992), lo dice nato nel 1902 e morto nel 1989. Nello stesso 1992, in occasione della prima mostra personale postuma organizzata dalla Midtown Payson Galleries di New York ed allestita anche al Mead Art Museum, Amherst College, Massachusetts (J. Wechsler, The rediscovery of Jared French, Midtown Payson Galleries New York, Dalton, MA 1992), le date riportate sono 1905-1988. Tali estremi cronologici sono confermati anche nell’unica monografia dedicata all’artista ad opera di Nancy Grimes nel 1993, che
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opere tra studi di composizione, schizzi, disegni dal vero, disegni finiti e preparatori per incisioni o dipinti, tempere, acquerelli, incisioni, sculture e fotografie, unitamente ad un gruppo di altre fotografie che documentano suoi lavori – noti e meno noti – e un nucleo di circa 280 lettere private, ancora in fase di analisi, tra le quali una trentina di Paul Cadmus. Nel fondo documentario, la cui ricognizione effettuata da Davide Trevisani compare in appendice al volume, sono compresi appunti riguardanti la propria ricetta sulla tecnica della tempera all’uovo e illuminanti schemi sull’impianto iconologico generale sotteso alla sua produzione pittorica più impenetrabile e mentale degli anni Quaranta e Cinquanta (tavv. I-V). Come già rilevato da Nancy Grimes2, la vita di French è oscura quasi come i suoi quadri, e anche due delle persone a lui più vicine (la moglie Margaret e il pittore Paul Cadmus), hanno sempre manifestato una naturale reticenza a parlarne, reticenza che, di fatto, è riflesso della reticenza stessa dell’artista. Sino ad oggi di French esiste uno schema biografico di massima, ma non sono emerse lettere, diari o memorie di amici intimi a colmare le lacune esistenti3. Lui stesso ha scritto pochissimo sulla propria rarissima e ridotta produzione pittorica4, parlandone sporadicamente anche a chi gli si suppone abbia avuto accesso a documenti attendibili (N. Grimes, Jared French’s Myths, San Francisco, CA, 1993), e che, in quest’occasione, è traccia utile per organizzare il fondo in esame. La monografia della Grimes, che pubblica ben 51 opere dell’artista, è il punto di riferimento bibliografico essenziale per tutte le successive trattazioni di French a partire da: F. K. Pohl, In the Eye of the Storm: An Art of Conscience, 1930-1970, Selections from the Collection of Philip J. & Suzanne Schiller, catalogo della mostra, San Francisco CA 1995. 2 Grimes, op. cit., 1993, p. IX. 3 Anche il più recente e ponderoso volume di David Leddick, centrato sull’arte newyorchese tra gli anni Trenta e Cinquanta e sulla cerchia che gravitava intorno al fotografo George Platt Lynes, al pittore Paul Cadmus e al critico Lincoln Kristein, creatori di quel world of gay esthetics and desire in art, ancora oggi esistente, dedica a Jared French tre pagine con notizie stereotipe e risapute (D. Leddick, Intimate Companions. A Triography of George Platt Lynes, Paul Cadmus, Lincoln Kristein, and their Circle, New York 2000, pp. 223-225). Il tema dell’estetica gay in arte è stato variamente affrontato in diverse pubblicazioni dove, tra l’altro, singole opere di French sono state incluse per i soggetti di nudo maschile, ma di fatto queste non evidenziano, se non in un solo caso, tematiche scopertamente omosessuali: J. Weinberg, Male Desire. The Homoerotic in American Art, Spain 2005, pp. 91 e 95; P. Weiermair, Treasure of Gay Art from the Leslie/Lohman Gay Art Foundation, Bologna 2008, pp. 33 e 76. 4 L’unica vera dichiarazione sulla propria arte è quella comparsa nell’aprile del 1968 sulla rivista «Art International», ripubblicata in occasione dell’ultima personale allestita presso la
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era vicino e certamente non facendo nulla per promuoverla, quasi volesse oscurarne le tracce in modo deliberato5. In virtù di questa situazione, il fondo in esame risulta quindi essere ancor più importante ed esclusivo, poiché fornisce una messe di informazioni enorme riguardanti uno dei più insoliti e misteriosi artisti americani del Novecento, un artista che ha saputo attraversare il XX secolo percorrendo una strada propria, peculiare ed esclusiva, pur nell’assoluta coscienza di ciò che, formalmente e culturalmente, avveniva nel suo tempo. È davvero curioso come un artista dell’originale levatura di Jared French che negli Stati Uniti, tra il 1934 e 1988, ha partecipato a un considerevole numero di mostre collettive, allestito sette esposizioni personali, viaggiato per molti anni in Europa e in Italia attingendo alla cultura rinascimentale e contemporanea, sino ad eleggere Roma come sua residenza definitiva, sia del tutto sconosciuto in Europa; un artista che, pur presente nei grandi musei americani con alcuni dei suoi rarissimi dipinti, sia ancora oggi, nell’era della comunicazione globale, noto solo a pochi specialisti nel suo Paese. Scorrendo la cronologia espositiva puntualmente compilata da Mark Cole per il volume della Grimes, comprendente anche le esposizioni postume dell’artista sino al 19936, ci si rende però conto che l’artista è pressoché assente dalla scena espositiva europea, dove è presente due sole volte, precisamente nel 1937 in una collettiva di incisione presso la Galerie Marcel Guiot di Parigi, e nel 1950 alla rassegna “Symbolic Realism in American Painting 1940-1950” dell’Institute of Contemporary Art di Londra. Per ritrovare un’opera di French visibile nel vecchio continente bisognerà attendere la mostra “Ideal and Reality -The Classical Nude in XXth Century Art from Bonnard to Warhol”, allestita a Salisburgo in Austria nel 19987. Jared French è artista la cui definizione ed incasellamento è tutt’oggi ardua e sfuggente. La sua produzione, soprattutto a far capo dagli anni Quaranta è criptica, mentale, allusiva e simbolica ad un tempo, in grado
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Banfer Gallery di New York nel 1969 (Jared French. 25 Years of Paintings and Drawings from 1944 to 1969, pieghevole della mostra, Banfer Gallery, New York 1969). 5 Grimes, op. cit., 1993, pp. VI-VII. 6 M. Cole, Chronology and Exhibition History, in: Grimes, op. cit., 1993. 7 L’informazione proviene dal sito internet della DC More Gallery di New York, dove la cronologia di Mark Cole risulta aggiornata al 2005 (www.dcmooregallery.com).
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di incantare l’osservatore per rapirlo in un labirinto di interpretazioni filosoficamente speculative che, propagandosi come le onde sonore, invadono il campo della psicologia e della sociologia. Nel valutarne la produzione, cercando di interpretare il significato di taluni dipinti, talvolta con forzature discutibili e fantasiose, la critica americana ha tuttavia etichettato French di un generico simbolismo, altre volte lo ha inserito nel realismo magico, poi lo ha considerato un surrealista8, o ancora un metafisico. French non è nulla di tutto questo singolarmente, ma è tutto questo nella sua totalità; poliedrico risultato della cultura occidentale del Novecento. E se talora si è tentati di richiamare il realismo magico di Edward Hopper, Grant Wood o Christian Schad per talune opere dal clima rarefatto e incantato, a ben guardare i suoi soggetti non riferiscono mai, o mai solamente, di una realtà sospesa in un alone di quotidianità rituale. Allo stesso tempo le similitudini con surrealisti come Yves Tanguy, Salvador Dalì o Henry Moore sono del tutto incidentali, come incidentali sono le tangenze metafisiche esistenti con le opere di Paul Delvaux, René Magritte, Giorgio De Chirico o Carlo Carrà. French è un artista internazionale e forse con De Chirico e Carrà, ma anche con Pablo Picasso, con Massimo Campigli e con tanti altri artisti del “ritorno all’ordine”, condivide il recupero dell’arte del Quattrocento italiano, dell’antico e del classicismo, portandone però la sua personale visione – scevra di nostalgia e di motivazioni essenzialmente formali – fin dentro gli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento, utilizzandola per dipingere distillatissimi assiomi filosofici con lenticolare lucidità. In questo Jared French è geniale, unico e non confrontabile. In assenza, ancora oggi, di una monografia ampia e strutturata dedicata a French, la conoscenza della sua produzione si deve essenzialmente al lavoro di Nancy Grimes del 19939, che pubblica a colori ben 32 dipinti datati o databili tra il 1939 e il 1964, 2 lavori della seconda metà degli anni Sessanta e 17 opere in bianco e nero che riferiscono della produzione giovanile sino agli anni Trenta e di quella della maturità della fine degli anni Sessanta. Tra i 51 lavori pubblicati vi sono pochi disegni, quei pochi tutti
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I. Dervaux, Surrealism USA, catalogo della mostra di New York e Phoenix, New York 2005, p. 159. 9 Grimes, op. cit., 1993.
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“finitissimi” o preparatori per altre opere, ma nessuno studio intermedio o di composizione. Per la conoscenza del corpus artistico di French, ai 51 lavori resi noti dalla Grimes si dovranno aggiungere una trentina di immagini, tra dipinti e disegni, che compaiono nel web – facenti parte del patrimonio di qualche galleria americana o comparsi sul mercato internazionale – e qualche singola opera presentata negli ultimi vent’anni in esposizioni dedicate all’arte americana, nulla più. In questa situazione, quindi, il presente lavoro che rende noti i 413 fogli e dipinti inediti provenienti dal fondo romano di French, cui si aggiungono le fotografie che riproducono altre sue opere realizzate (e tra queste, 45 delle 79 esistenti riferiscono di lavori che non compaiono altrove), e le 150 fotografie PaJaMa originali ed inedite, pur non potendosi connotare come una monografia sul geniale artista americano, certo costituisce un importante contributo alla conoscenza di una personalità che ha vissuto lungamente in Europa e in Italia, senza che nessuno ponesse mai l’accento sulla singolarità del suo lavoro. Il fondo in esame riferisce dell’intero arco cronologico e produttivo dell’artista, dagli esordi alla fine degli anni Venti sino alla maturità. Il suo riordino cronologico, proprio per l’assenza o la rarità di opere simili “a confronto”, è stato complesso e faticoso, portando alla decisione di enucleare i lavori per macrogruppi riferibili ad un decennio. Alcune opere datate con precisione hanno fornito una griglia minima di base, mentre il riconoscimento di alcuni gruppi di disegni come preparatori per un dipinto già noto e datato da altri studiosi, ha fornito ulteriori punti di riferimento nella cronologia; in questi casi si è scelto di richiamare visivamente il dipinto finale. Altri gruppi di disegni sono vistosamente preparatori per complesse composizioni pittoriche, senza che queste siano state al momento individuate, ma non è da escludere che forse non furono mai portate a compimento. La cosa più straordinaria che emerge da questo fondo è la prassi creativa e progettuale dell’opera, maniacale e meticolosa, che in fogli diversi, con rapidi segni o con la ripetizione del soggetto con varianti minime – talvolta infinitesimali – ragiona su composizione, spazi, proporzioni. La libertà e la rapidità di questi studi contrasta sempre con l’algida e rarefatta atmosfera poi presente nella redazione definitiva, certamente frutto anche della lentezza di esecuzione del dipinto dovuta all’utilizzo della tempera all’uovo o alla caseina.
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Non di tutti i suoi lavori più importanti o delle sue attività vi è traccia nel fondo, e per questo la presente trattazione non potrà essere considerata una monografia tout court, ma per ogni periodo creativo sono presenti opere significative ed importantissime che permettono comunque di tracciare un profilo sintetico, ma coerente, dello svolgimento dell’evoluzione artistica di Jared French.
La formazione, gli esordi, gli anni Trenta e PaJaMa Cresciuto nella parte orientale del New Jersey, all’interno di una solida famiglia della media borghesia, malgrado la madre – artista dilettante – lo scoraggi ad intraprendere studi artistici, nel 1921 Jared French si iscrive al College di Amherst, nel Massachusetts, dove studia arte, musica, letteratura e la poesia di Robert Frost, lavorando anche come assistente alla redazione della rivista «Amherst Olio». Dopo aver conseguito la laurea nel 1925, Jared si trasferisce a New York iniziando a lavorare come impiegato a Wall Street; contemporaneamente si iscrive all’Art Students League dove frequenta i corsi di Boardman Robinson, Kimon Nicolaides, Allen Lewis e Charles Locke, che influenzeranno profondamente la sua arte iniziale orientandolo alla raffigurazione della vita quotidiana10. In questi primi anni a New York il lavoro di French si rivela come una sperimentazione a ruota libera nell’alveo della pittura tradizionale con suggestioni europee, moderniste e classicheggianti11. A questo periodo, sullo scorcio degli anni Venti, potrebbero riferirsi le prime opere del fondo romano (figg. 1-13), tra le quali disegni finitissimi di figure in interni (fig. 1), un dipinto con una scena di delitto (fig. 2), opere che risentono della scomposizione cubista europea (figg. 3-4), altre più sensibili al classicismo (figg. 5-7), e altri studi più rapidi raffiguranti uomini e cavalli, verosimilmente preparatori per il dipinto di analogo soggetto (figg. 9-13). Dopo il crollo di Wall Street del 1929, Jared perde il lavoro ed inizia a frequentare a tempo pieno l’Art Students League dove incontra Paul Cadmus12, giovane artista come lui, che diviene suo amante ed amico per la vita, ai due si unirà in seguito anche il più giovane George Tooker (nato nel 1920)13. Cadmus sarà per Jared una guida importante e sarà lui a con10 Ibidem, p. IX. 11 Wechsler, op. cit., 1992, p. 6. 12 Paul Cadmus (1904-1999), pittore e incisore. J. Spring, Paul Cadmus. The Male Nude, New
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York 2002; Leddick, op. cit., 2000, pp. 37-51, 114-124, 176-185, 217-222, 236-241 e 279283. 13 R. Cozzolino, M. N. Price, M. M. Wolfe (a cura di), George Tooker, catalogo della mostra
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vincerlo ad abbandonare l’arte commerciale per una ricerca pittorica differente e maggiormente radicata nella rappresentazione della vita americana, urbana e rurale, compromessa con la passione per l’arte rinascimentale e per il recupero dell’antica tecnica della tempera all’uovo14. Una passione sostenuta e favorita dagli insegnamenti di artisti come Kenneth Miller Hayes, che proponevano il rispetto e l’imitazione degli antichi maestri italiani, della loro volumetria rigorosa e del loro colore nitido e cristallino. Il revival della pittura con la tecnica della tempera all’uovo origina proprio in questi anni e la sua metodologia sarà resa popolare dalla pubblicazione di diversi libri di Daniel V. Thompson Jr., in particolare da quel “The Practice of Egg Tempera Painting” del 1936 fondamentale per French15. La critica americana ha oggi correttamente individuato nella triade Cadmus, French e Tooker un preciso e distinto sottogruppo del movimento figurativo americano tra gli anni Trenta e Quaranta, certamente solidali nella comune passione per la figura e la rappresentazione della vita americana16. I tre artisti, tutti omosessuali o, come nel caso di French, bisessuali, condivisero i medesimi valori ed obiettivi estetici, in una libertà di costumi che nell’America puritana di quegli anni risultava ancor più spregiudicata e avanguardistica di quanto non lo possa essere ancora oggi. Nel corso degli anni Trenta la produzione pittorica di Jared French – il più intellettuale e purista dei tre – mostra precise similitudini e tangenze con quella di Cadmus, una produzione che pare all’origine ed in anticipo sull’immaginario omoerotico diffuso da riviste americane come «Beefcake» o «Physique Pictorial» negli anni Cinquanta17, momento in cui, come vedremo, Jared sarà ormai distante e totalmente assorbito da una differente sfera immaginativa.
di New York, Columbus (OH) e Philadelphia (PA), 2008. 14 Grimes, op. cit., 1993, p. VII. Sull’utilizzo della Tempera all’uovo o alla caseina da parte di
numerosi artisti americani a partire dagli anni Trenta si veda il catalogo della mostra allestita nel 2002 al Brandywine River Museum di Chadds Ford (Pennsylvania), al The Akron Art Museum di Akron (Ohio) e allo Spencer Museum of Art di Lawrence (Kansas): R. J. Boyle, H. Brown e R. Newman, Milk and Eggs: The American Revival of Tempera Painting, 1930-1960, catalogo della mostra, Lancaster PA 2002. 15 Wechsler, op. cit., 1992, p. 6. 16 Grimes, op. cit., 1993, p. VII. 17 F. V. Hooven, Beefcake. The Muscle Magazines of America 1950-1970, Germany 1995.
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Nel 1931, con Paul Cadmus, French compie il suo primo viaggio in Europa, visitano l’Austria, la Germania e soprattutto l’Italia per studiare i capolavori antichi di Mantegna, Signorelli, Piero della Francesca e Giovanni Bellini18. Dopo aver girato la Francia e la Spagna in bicicletta, i due artisti si stabiliscono a Puerto de Andraitx, un piccolo villaggio di pescatori sull’isola di Mallorca, dipingendo intensamente ed applicando le formule della pittura figurativa americana ai soggetti locali; una “bella vita” che si protrae sino al 1933, quando la scadenza dei passaporti e la mancanza di denaro li costringe al rientro a New York19. A questo periodo si riferiscono con certezza i tre ritratti di Paul Cadmus (figg. 76-78), il primo dei quali datato con precisione “Mallorca 1932”, ma dentro gli anni Trenta si collocano, verosimilmente, anche il nutrito gruppo di disegni raffiguranti soprattutto studi di nudi maschili e femminili (figg. 14-76), che documentano l’intenso esercizio del disegno di figura con le tecniche e i modi più vari. Spesso sono disegni dal vero, modelli in posa, fatto questo che confuta la comune opinione dell’impiego esclusivo della fotografia come modello di partenza20. Riferibili al periodo immediatamente seguente il suo rientro in America sono un gruppo di disegni su carta scura (figg. 80-89), con molte figure tracciate rapidamente a matita grassa, i cui soggetti abbastanza misteriosi riferiscono di un ambiente certamente più urbano, ormai lontano dall’idilliaca atmosfera italiana o spagnola. Chiudono la sequenza due fogli che ragionano del medesimo soggetto da due angolazioni lievemente differenti (figg. 90-91), uno dei quali datato “N. Y. 1934”. Nessun disegno presente nel fondo romano riferisce dell’attività di Jared French per il WPA (Works of Art Project), l’importante progetto che lo coinvolge nell’esecuzione, tra il 1935 e il 1939, di una serie di estesi murales in spazi pubblici sui temi della storia e della vita in America21, ad eccezione di un paio di fotografie riprodotte nel gruppo delle opere documentate (F.5 18 Tra
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i documenti conservati nel fondo French figurano anche una ventina di fotografie Anderson e Alinari di opere d’arte italiana tra le quali quelle di Piero della Francesca (ciclo di Arezzo) e Mantegna (Camera degli sposi e chiesa degli Eremitani). 19 Grimes, op. cit., 1993, p. IX. 20 Wechsler, op. cit., 1992, p. 6. 21 Per la vicenda del “New Deal program for visual artists” del Public Works of Art Project (PWAP) si veda: Grimes, op. cit., 1993, p. IX.
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e F.10), ma il fondo è muto anche sull’attività di scenografo e disegnatore di costumi per “Billy the Kid”, di Lincoln Edward Kirstein con la coreografia di LeRoy Kerpestein, prodotto dall’American Ballet di New York ed andato in scena il 16 ottobre 1938 al Civic Opera House di Chicago22. Nel 1935 French e Cadmus affittano uno studio in Greenwich Village, e nei tre anni successivi Jared inizierà un’intensa attività espositiva. Nella seconda metà degli anni Trenta, alla ricerca della propria fisionomia artistica, French dipinge molto e inizia a produrre anche qualche incisione (figg. 100-111); l’interesse per la figura umana – già dichiarato nelle opere della prima metà del decennio – si precisa maggiormente sviluppando immagini e scene di vita americana, urbana e rurale (figg. 93-99), che mostrano un preciso orientamento nel proporre un’intensa ed atletica fisicità dei soggetti (figg. 98-109, 114-116). In queste opere anche la tecnica inizia a mutare: Jared accosta alla china e al chiaroscuro della matita, metalliche e precise lumeggiature a biacca che, se da un lato orientano questi lavori nella direzione di una lucidità descrittiva e quasi glaciale, memore della Nuova Oggettività tedesca (fig. 113), dall’altro, soprattutto nella morbidezza dei volumi (figg. 92-93, 114-115), dichiarano la conoscenza dell’opera di Reginald Marsh, attivo in quegli anni a New York. Tra le opere eseguite allo scadere del decennio si colloca anche il finitissimo disegno a matita e biacca che ritrae Paul Cadmus sulla poltrona del dentista, preparatorio per il dipinto «Dr. Roos, Miss Schodecle and Paul Cadmus» del 1939, un capolavoro che mostra il raggiungimento di una certa maturità da parte di Jared, una maturità che nulla lascia presagire del drastico e repentino mutamento di rotta che prenderà la sua ricerca già nello stesso 1939. Nel 1937 French sposa Margaret Hoening (1889-1973)23, anch’essa artista, e da questo momento inizierà un ménage à trois che connota i tre artisti di una sorprendente emancipazione mentale e – per l’epoca – una singolare
22 http://www.amadeusonline.net/almanacco.php?Start=375&Giorno=16&Mese=&Anno=&Gio
rnata=Domenica&Testo 23 Gli estremi cronologici di Margaret Hoening, più anziana di Jared, compaiono in numerosi
repertori e archivi di case d’asta americane, tuttavia si segnala che nel sito internet del “New York Times” compare un annuncio della sua morte avvenuta il 18 novembre 1998. Anche il The Oxford dictionary of American Art and Artists come data di morte indica il 1998, ma ne ignora la data di nascita.
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libertà di costumi, vissuta in modo estremamente naturale, che si protrarrà per oltre vent’anni. Nello stesso anno, Jared, Margaret e Paul Cadmus affittano un cottage nel villaggio di Saltaire, su Fire Island, che per gli otto anni seguenti, cioè sino al 1945, diviene il loro studio estivo. All’epoca l’isola doveva offrire uno scenario ancora incontaminato e a tratti primordiale, con la spiaggia, battuta dall’oceano e dai venti, disseminata di tronchi arrivati dal mare; un paesaggio rarefatto di forte suggestione che sarà fondamentale per l’ispirazione di tutti e tre gli artisti, ma soprattutto per quella di Jared. Su Fire Island prende vita la vicenda del collettivo fotografico sperimentale noto con il nome di PaJaMa, un acronimo derivato dalle prime lettere dei nomi Paul, Jared e Margaret24. PaJaMa sarà attivo per circa vent’anni: l’estate al mare (Fire Island, Provincetown, Nantucket, Venezia), gli inverni nel loro studio di New York o a Hoboken (New Jersey). A Fire Island, i tre venivano spesso raggiunti da amici e collaboratori come il critico e loro sostenitore Lincoln Kristein25, Josè Martinez26, Chuck Howard27, Fred Melton28, George Tooker, Fidelma Cadmus29 – sorella di Paul –, lo scrittore Glenway Wescott30, il fotografo George Platt Lynes31 e Monroe Wheeler32, re24 Collaboration, op. cit., 1992, p. 5. 25 Lincoln
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Kristein (1907-1996), anche scrittore e impresario teatrale. Leddick, op. cit., 2000, pp. 52-73, 130-142, 186-192, 226-230, 242-249 e 284-295. 26 Josè “Pete” Martinez (morto nel 1997), danzatore dell’American Ballet di New York, amante di Lincoln Kristein. Leddick, op. cit., 2000, pp. 131, 133, 142, 187-188 e 290. 27 Charles “Chuck” Howard (1927-2002), stilista per «Vogue America» a partire dagli anni Cinquanta e modello preferito dal fotografo Platt Lynes e dagli artisti della sua cerchia. Ibidem, pp. 194, 209, 210, 222, 251 e 253. L’annuncio della sua morte avvenuta nel 2002 è stata reperita nel sito del «New York Times»: http://www.nytimes.com/2002/10/05/nyregion/chuck-howard-ex-designer-is-dead-at-75.html 28 Fred Melton, grafico e fotografo, amico di Lincoln Kristein e gestore della serigrafia Pippin Press di proprietà del suo compagno Wilbur Pippin. Leddick, op. cit., 2000, pp. XIII-XIV e 210. 29 Fidelma Cadmus (1906-1991), pittrice, sorella di Paul e moglie di Lincoln Kristein che sposa nel 1941. Ibidem, pp. 193-194. 30 Glenway Wescott (1901-1987), romanziere, poeta, saggista, recensore e appassionato d’arte, compagno di Monroe Wheeler. Ibidem, pp. 103-108. 31 George Platt Lynes (1907-1955), artista-fotografo del fashion system internazionale, del teatro di balletto e dell’ambiente hollywoodiano, molto in vista nella società newyorkese, compagno di Ted Starkowski. Ibidem, pp. 12-36, 83-102, 159-175, 201-212, 250-270 e 275-278. 32 Monroe Wheeler (1899-1988), anche saggista e direttore di riviste d’arte, compagno di
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sponsabile delle mostre del Museum of Modern Art, che si prestavano come modelli per riprese, molto spesso fortemente costruite e “pensate”33. Il fondo romano di French conserva 158 fotografie (figg. 414-570), il cui riordino e datazione è risultato piuttosto complesso. Di questo nucleo, le prime nove immagini (figg. 414-422) potrebbero verosimilmente riferirsi al periodo 1931-33, corrispondente al primo viaggio in Europa di Jared con Paul Cadmus e quindi da considerare come foto “ricordo” non pertinenti alla vicenda PaJaMa; quattro immagini che ritraggono Jared sono di Carl Van Vechten (figg. 424-427)34, che da una ricerca “on line” risultano scattate il 25 Gennaio 193935; una che ritrae Paul Cadmus vicino ad una finestra è stata scattata dal pittore surrealista americano Charles Howard (1899-1978) (fig. 556), mentre le restanti 144 sono verosimilmente tutte da considerare frutto del collettivo PaJaMa. Alcune di queste lo sono con assoluta certezza, o perché compaiono riprodotte nell’unico volume esistente sull’argomento, “Collaboration. The Photographs of Paul Cadmus, Margaret French and Jared French”, edito nel 199236, o perché riconosciute come scatti della medesima serie. I confronti tra le fotografie presenti nel volume del 1992, quelle che compaiono nel web, le altre riprodotte su pubblicazioni
Glenway Wescott. Ibidem, pp. 109-113. 33 Grimes, op. cit., 1993, p. X. 34 Carl
Van Vechten (1880-1964), scrittore e fotografo americano, sostenitore del movimento culturale denominato Harlem Renaissance tra gli anni Venti e Trenta, detentore dei diritti d’autore di Gertrude Stein. B. Kellner, A Bibliography of the Work of Carl Van Vechten, Westport 1980; J. Smalls, The Homoerotic Photography of Car Van Vechten. Public Face, Private Thoughts, Philadelphia 2006. 35 http://anonymousworks.blogspot.com/2010/06/artist-jared-french-photographed-by.html All’indirizzo web compare una foto datata che ritrae Jared French, del tutto simile ad una di quelle presenti nel fondo in esame, certamente uno scatto della serie. 36 Il volume riproduce 65 fotografie con datazioni comprese tra il 1934 e il 1954. Ma la cronologia, che nell’introduzione si sostiene essere stata indicata da Paul Cadmus, presenta una discrepanza da sottolineare: PaJaMa prende vita dal 1937, non si giustifica quindi come la foto che ritrae Fidelma Cadmus e Margaret French a Fire Island sia datata 1934 c. (Collaboration, op. cit., 1992, p. 12). Senza voler mettere in dubbio l’attendibilità della fonte, per similitudine di soggetto e di ambiente si data al medesimo anno anche la foto presente in archivio (fig. 423), anche se, per alcuni dettagli presenti, sarebbe più credibile collocarla alla metà degli anni Quaranta. Le immagini presenti nel fondo e riprodotte nel volume sono le figg. 429 (stampata in controparte), 470, 539, 543, 546, 557, 566 e 568.
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riguardanti i personaggi del periodo, insieme ad una laboriosa ricerca iconografica sulla cerchia di amici di Jared, hanno reso possibile il riconoscimento di alcune personalità, mentre decisamente più difficoltosa è risultata, talvolta, una precisa datazione delle riprese. Di là dai problemi cronologici e identificativi di luoghi e personaggi, emerge però il fatto che nel gruppo delle fotografie sono presenti alcune immagini di nudo maschile di grandissima qualità e fascino. Se negli anni precedenti la nascita di PaJaMa la fotografia era già stata ampiamente usata come medium di partenza per la produzione pittorica, dalla fine degli anni Trenta French la utilizzerà in modo pressoché esclusivo, studiando con rigore – nella loro interezza o per talune pose e dettagli – la composizione dei suoi dipinti attraverso la macchina fotografica. L’impatto della fotografia sulla costruzione compositiva è evidentissimo già nei capolavori datati 1939 come «Summer’s Ending», documentato nel fondo da un finitissimo disegno preparatorio dal tratto preciso e meticoloso (fig. 118); la visione ariosa e rarefatta, la controllata giustapposizione delle figure sulla spiaggia è la medesima che si riscontra nelle fotografie riprese a Saltaire e contrasta con la composizione – tutta in primo piano – del già citato «Dr. Roos, Miss Schodecle and Paul Cadmus», dipinto in precedenza, ma nello stesso anno. Ulteriore e inequivocabile conferma della prassi progettuale di Jared, che dalla fotografia muove verso la pittura, distillandone e sintetizzandone i dettagli realistici, nello stesso 1939 è data dal dipinto «Washing the White Blood from Daniel Boone», forse il più simbolista dei soggetti di French, la cui inedita fonte fotografica è presente nel fondo e ritrae Jared a braccia aperte con Paul alla sua sinistra, nell’identica posizione che assumeranno Daniel Boone e la figura all’estrema destra del quadro (fig. 440), ma verosimilmente anche le due fotografie seguenti sono da considerare studi per la medesima composizione pittorica (figg. 441-442)37. Con questo dipinto, vero e proprio punto di svolta del percorso artistico, Jared prende le distanze dalla produzione di poco precedente e dalle 37 Un altro gruppo di immagini che riprendono un nudo maschile su di un lettino da giardino,
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verosimilmente databili nella seconda metà degli anni Quaranta (figg. 521-528), servirono con certezza per comporre «The Bench» (F.52), finitissimo disegno dell’inizio degli anni Cinquanta. I riscontri tra fotografie e dipinti sono moltissimi ma, compresa la prassi, il riconoscimento e la loro ricongiunzione risulterebbe uno sterile e mero esercizio visivo.
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evidenti tangenze con quella di Cadmus, trova la sua singolare originalità e inizia un percorso creativo personale ed unico. Un percorso che si traduce anche in una regia accanita e in un controllo ossessivo e mentale che pervade le immagini di monumentalità e simmetria, scopertamente dichiarando la sua passione per l’arte italiana e per lo studio di quelle armoniose proporzioni antiche e rinascimentali che, pur di derivazione matematica, assumevano il valore filosofico di paradigma dell’ordine macrocosmico divino, riflesso nel microcosmo dell’uomo. La suggestione dal «Battesimo di Cristo» di Piero della Francesca è plateale e deliberata, anche se l’originario senso mistico-religioso è addomesticato e declinato in senso mitico-tribale, verosimilmente reinterpretando un apocrifo riguardante il mito degli Indiani d’America che simbolicamente lavano l’ascendenza dell’uomo bianco per farlo divenire parte della loro cultura38. Non è questa la sede per entrare nell’ampio dibattito delle differenti e talvolta fantasiose interpretazioni, simbolico-sociologiche o riguardanti la sfera sessuale39, che la critica americana ha proposto per questo dipinto e per tutti i dipinti della produzione successiva di Jared, ma è ancora da sottolineare un dato oggettivo: «Washing the White Blood from Daniel Boone» è il primo dipinto eseguito con la tempera all’uovo, tecnica che sostituisce la tempera e l’olio, precedentemente usate, per tutti i suoi lavori più importanti dal 1940 in poi. Come sostiene Nancy Grimes, il lentissimo e meticoloso processo della stesura della tempera all’uovo, paradossalmente libera la fantasia di French40, anzi, aggiungiamo, pare imporre quel controllo gestuale che libererà la sua mente a speculazioni più alte e filosofiche, facendo scaturire associazioni che sovrapponevano – senza soluzione di continuità – il più remoto passato alla realtà contemporanea. La superficie smaltata e opalescente della tempera all’uovo permetterà a Jared di comporre figure e volumi cesellati, connotando gli incarnati di una qualità materica irreale e divina, quasi artificiale e sintetica, sospesa tra la carne, la cera e la consistenza lapidea.
38 Wechsler, op. cit., 1992, p. 8. 39 Grimes, op. cit., 1993, p. XII. 40 Grimes, op. cit., 1993, p. XI.
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Gli anni Quaranta e Cinquanta A far capo dagli anni Quaranta il cambio di rotta nella produzione di Jared French è repentino ed irreversibile. Pur continuando a produrre disegni “finitissimi” di nudo e ritratti di amici con una tecnica eccellente, da questo momento la sua pittura diviene “ferma”, mentale e “assiomatica”, espressione purissima di un’umanità simbolica, immagini di un codice figurale utilizzato per esprimere concetti e ragionamenti filosofici che scavano nell’essenza profonda dell’Uomo. Tale mutazione di interesse è confermata da una delle rarissime e concise dichiarazioni – a posteriori – sul proprio lavoro, comparsa nell’aprile del 1968 sulla rivista «Art International», ripubblicata in occasione dell’ultima personale allestita presso la Banfer Gallery di New York nel 1969, Jared scrive: “Il mio lavoro è stato a lungo radicato sulla rappresentazione dei diversi aspetti dell’uomo e del suo universo. In una prima fase ha riguardato principalmente il suo universo e aspetto fisico. Gradualmente ho iniziato a rappresentare gli aspetti della sua psiche, fino a «The Sea» (1946) e «Evasion» (1947) ho dimostrato abbastanza chiaramente il mio interesse per la realtà interiore dell’uomo.”41. Breve e conciso, French fornisce precisi punti di riferimento, generali e particolari, a partire dal suo dichiarato interesse per l’Uomo. Nei lavori degli anni Trenta celebra il fisico, il corpo erotico e sessuale, talvolta suggerendo un parallelo letterario con i romanzi di D. H. Lawrence; dal 1940 si allontana dal mondo materiale per iniziare uno scandaglio dell’interiorità e della psiche umana, indicando come punto di arrivo le opere «The Sea» del 1946 e «Evasion» del 1947, entrambe documentate nel fondo con due studi preparatori (figg. 173 e 175), il secondo dei quali ricco di appunti e note. Ma punto altissimo è anche «State Park», sempre del 1946 e oggi conservato 41 “My
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work has long been concerned with the representation of diverse aspect of man and his universe. At first it was mainly concerned with his physical universe. Gradually I began to represent aspect of his psyche, until in “The Sea” (1946) and “Evasion” (1947) I showed quite clearly my interest in man’s inner reality.”. Jared French, op.cit., 1969, p. 3.
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al Whitney Museum of American Art di New York, anch’esso qui documentato dal lucidissimo disegno finale e preparatorio per il dipinto (fig. 174). Una qualità estremamente sofisticata di forma e contenuto che French sa mantenere costante anche per tutta la produzione successiva, sino ai primi anni Sessanta, ma che è anticipata da altri capolavori come «Three Women and the Lifeguard», documentato nel fondo da ben otto disegni su carta con stampigliatura “Saltaire” (figg. 163-170), che portano quindi a datare l’opera tra il 1941 e il 194542; o come il «Portrait of Margaret French» del 1944 circa, documentato da due disegni (figg. 157-158). Nel contesto della nuova direzione creativa di French è utile riflettere sul fatto che “Archetypes and the Collective Unconscious”, di Carl Jung, è stato pubblicato a New York nel 1939 e che alcuni concetti base della sua teoria sull’inconscio collettivo paiono tornare con precisione nella pittura rarefatta di Jared. Secondo Nancy Grimes, intorno al 1940 French inizia a leggere in profondità gli scritti di Jung e, già fortemente critico sull’atteggiamento repressivo della società americana nei confronti della sensualità, non poteva rimanere insensibile alla convinzione di Jung che, con il culto della scienza, il mondo moderno soffriva di impoverimento spirituale. Jung riteneva che l’uomo del XX secolo, idolatrando la Ragione e la Razionalità, alienava la vita dello spirito recidendo il collegamento con il proprio passato atavico; un passato da cui Jared era sempre stato attratto43. Senza voler entrare nel dettaglio di come questo tipo di visione sia stata utilizzata per “decifrare” i soggetti dipinti da Jared, è comunque verosimile che l’artista fu
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dipinto è passato recentemente all’asta Sotheby’s New York del 4 dicembre 2002 (lotto n. 85) e pubblicato in catalogo con data 1941, mentre nel web compare con data 1945 circa. Certamente da collocare nei primi anni Quaranta per l’enigmatica rarefazione compositiva e per il taglio fotografico (a tal proposito le fotografie presenti nel fondo, del 1939 c., di Margaret drappeggiata con un telo bianco, figg. 430-431, potrebbero verosimilmente essere considerati scatti di studio per il dipinto), si propende a considerare un errore la data 1938 che compare nella didascalia a fianco della riproduzione del dipinto, in un ritaglio di catalogo a stampa presente nell’archivio documentario dell’artista (per altro senza nessuna indicazione di provenienza), poiché, se accolta, l’opera dovrebbe addirittura precedere il già citato «Dr. Roos, Miss Schodecle and Paul Cadmus», capolavoro del 1939, conclusivo della prima fase produttiva dell’artista, risultando quindi totalmente avulsa e fuori dal contesto sia artistico che cronologico di Jared. 43 Grimes, op. cit., 1993, pp. XIII-XIV.
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affascinato dalla teoria che la mente potesse contenere una memoria atavica – l’inconscio collettivo – fatta di archetipi e simboli arcaici, che cumulasse la conoscenza e l’esperienza dell’uomo in tutta la sua millenaria esistenza, e che questa riaffiorasse nel mito, nel sogno o nella fantasia, spesso assumendo sembianze umane44. Insieme a quello di Carl Jung, Nancy Grimes sostiene che un altro libro pare aver ugualmente suggestionato la produzione di Jared. Nel 1937 William Butler Yeats pubblica la seconda edizione, radicalmente riveduta, del trattato “A Vision”, dove lo scrittore e mistico irlandese espone il suo articolato sistema storico-astrologico nel quale – in sintesi – tenta di illustrare la natura dell’uomo, il suo presente, il suo passato e tutta la storia attraverso un complesso schema simbolico-numerico basato su due spirali concatenate, “gyres”, simboleggianti soggettività e oggettività. Secondo la Grimes, l’influenza di “A Vision” è evidente nell’ambiziosa volontà di Jared di definire tutta la natura umana attraverso un complesso sistema allegorico, come si evince da una serie di grafici nei quali divide l’uomo in sette aspetti principali, ciascuno declinato in sette sottogruppi – definiti da Jared “non una progressione, ma un caleidoscopio di concetti” – che forniscono i soggetti o i temi per i dipinti o i disegni45. La suggestione o l’influenza della opera di Yeats, suggerita dalla Grimes, sugli schemi grafici stilati da French appare inconsistente e labile, rievocabile solamente per l’incidentale similitudine nell’utilizzo di una suddivisione numerica. Nel contenuto, infatti, non vi è nulla che rimandi minimamente la mistica visionarietà dell’autore irlandese. Molto più pertinente e fondante è invece il richiamo all’opera di Jung, alla quale pare riferirsi puntualmente la volontà dell’artista di individuare aspetti, concetti e funzioni legate alla natura umana, intesi in maniera archetipica. Nancy Grimes dichiara di aver consultato alcuni grafici dell’artista senza indicare quali e senza chiarirne la loro provenienza, ma si suppone possano essere molto simili ai cinque schemi conservati nell’archivio documentario del fondo romano dell’artista che qui si riproducono (Tavv. I-V). Sono schemi non datati e redatti in tempi diversi, ma non troppo lontani tra loro,
44 Ibidem, p. XIV; Wechsler, op. cit., 1992, p. 10.
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45 Grimes, op. cit., 1993, pp. XV.
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Tavola I
Tavola II
Tavola III
quasi redazioni conseguenti nella ricerca di una configurazione grafico/ visiva, funzionale all’impianto iconologico pensato da French; un canovaccio sul quale l’artista interviene a più riprese, e in tempi diversi, con aggiunte e precisazioni dei contenuti. Tutti riportano la medesima suddivisione dell’Uomo in sette aspetti primari, a loro volta suddivisi in sette sottocategorie che talvolta individuano con più parole il contenuto/significato dei dipinti o dei disegni da eseguire, ad eccezione del primo (Tav. I), verosimilmente il più antico, nel quale l’aspetto di partenza non è esplicitato (mentre sono già indicate le sette sottocategorie), e il settimo aspetto non è ancora stato declinato nelle sue categorie relative. Gli aspetti primari sono “Body”, “Functions”, “Work”, “Play”, “Man”, “Nature” e “Creation”, e dalle immagini è possibile desumere la definizione e gli ambiti di riflessione di tutte le 49 sottocategorie nelle differenti, anche se pur minime varianti; spesso si individuano i titoli delle opere portate a termine. Nello schema riprodotto alla tav. IV, ad esempio, quella meno fitta di appunti sovrapposti, Jared indica, tra virgolette, il titolo dei lavori già esistenti, scrivendolo nella precisa posizione in cui si colloca nell’architettura generale della sua visione creativa. Analizzando il documento in funzione delle opere presenti nel fondo, si riscontrano allora indicazioni molto importanti che confermano alcune ipotesi avanzate: per la fitta sequenza di studi su carta azzurra (figg. 176-198), raffiguranti quattro nudi maschili in piedi, orientati secondo traiettorie radiali, non essendo stata rintracciata l’opera finale si è ipotizzata l’esistenza di un dipinto dal titolo «Man», che fosse a pendant di quello titolato «Women» del 1947, proposto come confronto. Nel primo degli aspetti primari dell’Uomo, “Body”, la terza sottocategoria è proprio “Man” e non è indicata come opera realizzata, ma forse Jared non la realizzò mai. In “Function”, il secondo aspetto primario, la quinta sottocategoria è “Sleeping” e reca a fianco il titolo «Sleep», corrispondente allo straordinario disegno riprodotto alla fig. 162 e già pubblicato dalla Grimes nel 199346; nel quarto aspetto primario, “Man”, a fianco della terza sottocategoria, “arbitration, government”, è indicato «State Park» (fig. 174); nel quinto, “Play”, alla seconda sottocategoria, “Solitary amusements…”, è «Spectators», dipinto
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46 Ibidem, p. XVII.
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tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta (fig. 359); nel sesto aspetto primario, “Nature”, vicino alla settima sottocategoria, “Pleasure in Nature”, compare «The Sea» (fig. 173). Nel settimo e ultimo aspetto primario, “Creation”, alla prima sottocategoria, “Chaos…”, corrisponde «Evasion» (fig. 175); alla seconda, “The decorative arts (architecture, self-decoration, […], dancing)”, corrispondono due opere, «Face to Face» (fig. 222) e «Architecture»; la terza e la settima sottocategoria, “Painting” e “Sculpture…”, non riportano nessun titolo, ma confluiranno in un’unica opera documentata nel fondo, «Painting and Sculpture» (figg. 218-221). Infine un’ultima riflessione sulla quarta sottocategoria, “Prose (Egyptian hieroglyphics - related to drawing)”, che nel documento non corrisponde a nessun titolo, ma che si concretizzerà in «Prose», qui documentato da un disegno preparatorio di grandissima qualità (fig. 217); nel fondo è però presente un gruppo di ventisei disegni riguardanti una composizione di tre figure fortemente suggestionate dalla pittura parietale egizia (figg. 131-156), per i quali non è stato individuato il dipinto nella redazione finale, ma che, in riferimento all’indicazione autografa “Egyptian hieroglyphics - related to drawing”, potrebbero essere considerati il primo progetto, poi abbandonato, per «Prose». French non completò mai la serie prefissata di opere, ma questi documenti sono certamente i punti di partenza fondamentali per la comprensione delle sibilline e misteriose immagini dipinte e disegnate da French. Tali schemi – veri e propri canovacci progettuali di lavoro ai quali Jared si riferisce per quasi un ventennio – sono l’unico strumento oggettivo e attendibile per decodificare le sue opere, da intendersi come figurali messaggi di un codice personalissimo e strutturato. Chiari ed inequivocabili nel mostrare l’architettura del pensiero dell’artista, gli autografi sbaragliano tutte le fantasiose interpretazioni psicologiche e psicoanalitiche nelle quali si è cimentata gran parte della critica americana, ostinandosi a valutare le sue opere singolarmente e non come parti di un ragionamento ampio, più complesso e concatenato. In piena similitudine con l’antico artista che nel Rinascimento riceveva da un religioso, o da un umanista/letterato, il preciso “programma iconografico e iconologico” cui attenersi, allo stesso modo Jared French – profondo e appassionato amante della cultura italiana quattrocentesca – studia e stende per iscritto il proprio autonomo e organico “progetto iconografico e iconologico”, sotteso ad una sequenza di
Tavola IV
Tavola V
opere il cui tema principale sarà uno solo: l’Uomo e il suo universo fisico e spirituale. Non tutti i lavori realizzati da French in questo torno d’anni, pur sempre riferibili all’esclusivo interesse per l’Uomo, saranno da inserire con precisione e consequenzialità all’interno del programma iconologico da lui elaborato, da intendersi come un’unica e complessa opera. Certamente alcuni lavori sono ancora legati a quella; è il caso di «In a Room» (1950 circa), che non compare indicato nei suoi appunti/schemi, ma il cui studio preparatorio conservato nel fondo riporta a margine una serie di note riferibili alle sottocategorie di “Creation” (fig. 233). Ma nell’ambito della riflessione di French sugli scritti di Carl Jung è da collocare anche la cristallina versione di «The Double» (F. 56), eseguita dopo la prima redazione del quadro con uguale titolo, dalla composizione più ermetica e cervellotica, del 1950 circa (F. 42). La seconda redazione del dipinto affronta in modo diretto e folgorante il tema del Sé, rappresentante l’unità e la totalità della personalità nella sua parte conscia e inconscia. Jung descrive questa dualità come una coppia di Dioscuri, di cui uno mortale e l’altro immortale, e che, pur sempre insieme, non potranno mai essere completamente uno. Jared raffigura un giovane nudo, che, guardando nella nebbia, scopre una versione fantasma di se stesso e quasi sussulta di sorpresa stupita. Il dipinto ebbe una gestazione creativa lunghissima, dal 1950 al 1962, documentato nel fondo in esame da trentuno studi preparatori: dai primi rapidi schizzi di composizione, sino a quelli più prossimi alla redazione finale (figg. 299-327). Altri lavori sono da considerare espressioni autonome dell’altissima qualità grafica e disegnativa raggiunta dall’artista nel ritrarre i suoi amici più intimi, come il «Ted Starkowski» riprodotto alla fig. 23747; altri ancora, ed è il caso dell’assolato e rarefatto dipinto «Mediterranean Street Corner» del 1954 (fig. 332), risultato della suggestione desunta dai suoi soggiorni italiani. Sul fronte biografico è da rilevare che l’incontro con George Tooker avviene nel 1944, anno in cui il giovane artista si unisce al gruppo frequentando il cottege di Saltaire su Fire Island e figurando in numerose fotografie PaJaMa, alcune delle quali presenti nel fondo. Nel 1946 trascorrono l’estate
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“Ted” Starkowski era il compagno del fotografo George Platt Lynes e modello favorito dagli artisti e fotografi dell’epoca.
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a Siasconset sull’isola di Nantucket, nel Massachusetts, dove Jared, Paul e Margaret eseguono intense immagini PaJaMa (figg. 549-551), e nello stesso anno French inizia a produrre disegni utilizzando l’antica tecnica della “punta d’argento”, documentata nel fondo da due opere (figg. 171-172). Nel 1947 conosce e incontra E. M. Forster, uno dei suoi autori preferiti, che passa l’estate a Provincetown (Massachusetts), insieme a Margaret, Cadmus e Tooker; durante il soggiorno lo scrittore legge al gruppo il suo “Maurice”, romanzo ancora inedito su di un amore omosessuale. Il gruppo si riunirà nel sud dell’Italia nella primavera del 1949, in occasione di un viaggio attraverso la Francia e l’Italia, un incontro documentato da ben due fotografie presenti nel fondo (figg. 475-476), la prima delle quali conservata anche nell’Archives of American Art presso lo Smithsonian Institution48, e da un ritratto dello scrittore a matita forse riferibile al 1947 (fig. 160). Al 1949 si data anche uno dei soggiorni del gruppo a Venezia, documentato dalla fotografia PaJaMa che ritrae Paul e Margaret al Lido nell’estate di quell’anno (fig. 568). Con Margaret e Paul Cadmus, il soggiorno in Europa si protrarrà sino al 1953. Nel 1950 visitano Copenaghen in Danimarca, passando poi in Germania (Amburgo, Bonn, Friburgo), Svizzera (Lucerna), Italia (Venezia, Capri) e Spagna (Minorca), trascorrendo i mesi invernali in una residenza a Beaulieau-sur-Mer, sulla costa sud-occidentale della Francia. Nel 1951 il gruppo è a Parigi, Londra e Roma, stabilendosi poi a Firenze dove affittano uno studio mantenendolo sino al 1953. Con base a Firenze, gli artisti effettuano comunque escursioni in Austria (Salisburgo, Vienna), visitano numerose città italiane (Venezia, Bologna, Roma), soggiornando anche a Concarneau, un villaggio bretone di pescatori sul Golfo di Biscaglia. Al periodo fiorentino si riferisce con certezza il disegno a matita firmato e datato 1952 (fig. 235), presente nel fondo in esame. Al rientro negli Stati Uniti, nel 1956 Jared acquista una fattoria ad Hartland nel Vermont, trascorrendovi parte dell’anno per tutto il decennio successivo ed oltre, e dal 1957 inizia la sua attività di scultore, rappresentata nel fondo da un solido «Autoritratto» in bronzo (fig. 328), da un nudo femminile in gesso dall’impostazione memore della scultura greca arcaica (fig.
48 Spring, Op. Cit., 2002, p. 43, fig. 62.
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329), e da due nudi maschili, uno in gesso dallo smaccato realismo che lo connota come un ritratto (fig. 330) e uno in bronzo dorato, piÚ sintetico e rarefatto, certamente coerente con la sua coeva ricerca pittorica (fig. 331). Dal punto di vista dell’attività espositiva, gli anni Quaranta e Cinquanta sono per French molto intensi e lo vedono presente in numerose collettive allestite in America, soprattutto a New York, ma anche a San Francisco, Chicago, Philadelphia, Toronto, Pittsburgh, Worcester, Minneapolis, e Lincoln; solamente due le mostre personali, entrambe alla Edwin Hewitt Gallery di New York, la prima nel 1950 di soli disegni, la seconda nel 1955 di dipinti e disegni49.
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49 Cole, op. cit., 1993.
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Gli anni Sessanta e la maturità La produzione di Jared French della prima metà degli anni Sessanta è ancora assolutamente in linea con quella dei due decenni precedenti. A questo periodo si riferiscono certamente «That French Island» del 1962-64, la cui lunghissima gestazione è documentata nel fondo da ben ventidue studi preparatori (figg. 334-355), nei quali l’artista, da un’iniziale e complessa composizione orizzontale a più figure, ripetuta in maniera maniacale spesso con minime variazioni di posizione delle stesse, passa poi a quella verticale definitiva, con il nudo maschile di spalle – dominante il primo piano della scena e di chiara impostazione classica – per il quale sono anche presenti tre disegni specifici (figg. 354 recto/verso e 355). Ma allo stesso periodo devono riferirsi, verosimilmente, i tre dipinti con le nitide e visionarie “città ideali”, denominate «Architettura italiana» (figg. 356-358), e un disegno con analogo soggetto (fig. 360). Anche se un po’ meno intensa, l’attività espositiva di French nei primi anni Sessanta prosegue con mostre collettive sia pubbliche a New York e a Rochester, sia private alla Robert Isaacson Gallery e alla Banfer Gallery a New York e con l’allestimento di una personale, “Jared French: Paintings and Drawings”, nel 1962 alla Robert Isaacson Gallery, mentre, dal 1961 l’artista mantiene una residenza a Roma con l’idea di trasferirsi un giorno definitivamente. Nel 1964 Jared inizia una produzione di dipinti (pochissimi) e grandi disegni totalmente differente, nella quale pare prendere le distanze dalla figurazione “simbolista” e allegorica condotta sino a quel momento. Il cambio è a favore di un biomorfismo che, se da un lato rimanda alla mente le contemporanee e monumentali forme di Henry Moore, dall’altro si precisa in una singolarità del tutto personale nell’allestire visioni di un roccioso paesaggio antropomorfizzato. Un paesaggio fortemente connotato in direzione atavicamente sensuale ed erotica, composto da forme cheratiniche e da turgori solidamente elastici, in uno stato metamorfico evolutivo di derivazione umana. È come se l’umanità fisica, così come la si conosce, fosse stata destrutturata e frammentata per lasciare che, entropicamentre, si possa ricomporre in forme libere e inedite, riaffioranti da un passato primordiale e mitico.
I primi risultati di questa ricerca visiva sono esposti dall’artista alla mostra personale “Jared French: 20 New Works”, allestita alla Banfer Gallery di New York nel 1967 – che già dal 1963 era diventata la sua esclusiva galleria di riferimento – nel medesimo anno in cui riceve anche l’importante riconoscimento onorario dell’American Academy and National Institute of Arts and Letters. Verosimilmente, la mostra alla Banfer Gallery con il nuovo corso dell’arte di French venne accolta dalla critica americana in maniera tiepida, fatto questo che giustifica la “breve dichiarazione da Roma”, con sfumature lievemente polemiche nel finale, che l’artista pubblica sulla rivista «Art International» del 20 aprile 1968; una dichiarazione ristampata in occasione della sua ultima mostra personale e antologica, sempre alla Banfer Gallery, allestita tra febbraio e marzo 1969, nella quale tratteggia il senso del suo lavoro, rivendicando un’ideale continuità di temi e soggetti rispetto alla produzione precedente: “Nel 1964, senza previsione cosciente, ho iniziato una serie di schizzi che hanno portato al mio lavoro attuale. Può sembrare a prima vista che questo lavoro segni una rottura con il precedente. Ma è in realtà uno sviluppo e un ulteriore chiarimento. Questo sviluppo mi ha portato a relegare gli altri aspetti del mio lavoro in posizione di importanza relativa. È stato affermato che, in questo momento, l’arte è diventata solo un’attività marginale. Se è così, l’artista difficilmente può essere di aiuto a renderla chiara. L’artista propone, la società decide quando accettare e se vuole l’arte vicino al centro del suo mondo.”50. La stroncatura dell’imperante critica americana, fortemente intrisa di teorie estetiche formaliste e che aveva dimenticato il gusto per la rappresentazione simbolica e per la sua interpretazione, arriva feroce, pesante, totale e
50 “In 1964, without conscious prevision, I began a series of sketches that led to my present work. It may seem
Il ritorno di Jared
at first sight that this work marks a break with what went before. But it is in reality a development and a further clarification. This development has resulted in my relegating other aspects of my work to position of relative unimportance. It has been asserted that art at the present time has become only a marginal activity. If this is so, the artist can hardly be help to account. The artist present, Society decides when it wants to accept; and whether it wants art near the center of its world.”. Jared French, op.cit., 1969, p. 3.
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Jared French by Jared French
spesso coinvolgente l’intera produzione di Jared: Rackstraw Downes, sulle pagine di «Art News», parla di lui come di un genuino realista ostinatosi in lavori dall’artificialità teatrale e poco convincente51; in «Arts», Gordon Brown tratta della sua ultima produzione – fraintendendola e interpretandola come immagini di rovine biomorfiche – e la definisce un efficace commento sulla follia dell’uomo52; mentre James R. Mellow, in «Art International», tratta Jared come un realista magico le cui opere migliori sono quelle del periodo centrale, interpretate come espressione di temi e sentimenti che riferiscono di una nostalgia per la perduta giovinezza e virilità53. Di quest’ultimo e straordinario periodo, il fondo conserva due dei suoi rarissimi dipinti, forse da considerare tra i primi che segnano l’attraversamento, il passaggio dalla visione più mentale e simbolica dell’uomo, a quella più surreale, altrettanto simbolica e mentale (figg. 361-362), e undici disegni inediti eseguiti con un segno sicuro, raffinato e lieve (figg. 364-373 e 375). Certamente deluso e sconfortato dall’assoluta incomprensione e indifferenza della critica newyorkese, Jared si ritira dalla scena espositiva stabilendosi definitivamente a Roma. Inizia ad avere problemi alla vista, che si aggraveranno nel 1974, ma seguiterà a lavorare, mentre le opere del periodo compreso tra gli anni Trenta e Cinquanta continueranno a figurare nelle collettive pubbliche dedicate all’arte americana del Novecento. In una sorta di esilio volontario, Jared French concluderà la sua visionaria e profonda esistenza, dai costumi che ancora oggi sono da considerare all’avanguardia, il 15 gennaio 1988, a Roma. Negli anni Ottanta, chi scrive, ha soggiornato più volte e per lunghi periodi a Roma, impegnato in laboriose ricerche sulle cose dell’arte, totalmente ignaro che la “città eterna”, la fascinosa e caotica capitale della dolce vita ospitasse, appartato e pressoché dimenticato, un uomo e un artista dalla personalità dirompente e unica. Rimane il rammarico di non averlo potuto incrociare e conoscere.
51 R. Downes, «Art News», febbraio 1969, p. 14. 52 G. Brown, «Arts», marzo 1969, p. 60. 53 J. R. Mellow, «Art International», marzo 1969, p. 36.
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1 • “(Coppia)”, (anni ’20). 2 • “(Scena di delitto)”, (anni ’20).
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2
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3 • “(Studio)”, (anni ’20).
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Disegni, dipinti e sculture
4 • “(Studio)”, (anni ’20).
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6
7r
5 • “(Studio)”, (anni ’20). 6 • “(Studio)”, (anni ’20). 7 • recto. “(Natura morta)” , (anni ’20).
verso.
“(Studio di figura)” , (anni ’20).
Disegni, dipinti e sculture
7v
47
8
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“(Figure con cavalli)”, (fine anni ’20).
10
8 • “(Studio)”, (anni ’20). 9 • “(Studio di figure e cavalli), (fine anni ’20). 10 • “(Studio di figure e cavalli), (fine anni ’20).
Disegni, dipinti e sculture
9
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11
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13 v
13 r 11 • “(Studio di figura e cavallo)”, (fine anni ’20). 12 • “(Studio di figure e cavalli)”, (fine anni ’20) 13 • recto. “(Studio di figure e cavalli)”, (fine anni ’20).
“(Natura morta)”. 14 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 15 • “(Figura maschile)”, (anni ’30).
50
verso.
Disegni, dipinti e sculture
14
15
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16 17
16 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 17 • “(Figure femminili)”, (anni ’30). 18 • “(Figura femminile)”, (anni ’30).
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Disegni, dipinti e sculture
18
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19 21
19 • “(Figura maschile - Paul Cadmus ?)”,(anni ’30). 20 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 21 • “(Figura maschile)”, (anni ’30).
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Disegni, dipinti e sculture
20
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25
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22 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 23 • “(Figura femminile)”, (anni ’30). 24 • “(Figura femminile)”, (anni ’30). 25 • “(Figura femminile)”, (anni ’30).
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Disegni, dipinti e sculture
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27
26 • “(Figura femminile)”, (anni ’30). 27 • “(Figura femminile)”, (anni ’30). 28 • “(Studio da Böecklin)”, (anni ’30). 29 • “(Testa femminile -Fidelma Cadmus ?)”, (anni ’30).
58
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30 • “(Studio)”, (anni ’30). 31 • “(Figura femminile)”, (anni ’30). 32 • “(Figura femminile)”, (anni ’30).
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33 34
33 • “(Figura femminile)”, (anni ’30). 34 • “(Figura femminile)”, (anni ’30). 35 • “(Figura femminile)”, (anni ’30). 36 • “(Figura femminile)”, (anni ’30).
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Disegni, dipinti e sculture
36
35
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39
37 37 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 38 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 39 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 40 • “(Figura maschile)”, (anni ’30).
64
Disegni, dipinti e sculture
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44
41 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 42 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 43 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 44 • “(Figura femminile)”, (anni ’30). 45 • “(Studio di figure)”, (anni ’30).
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46 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 47 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 48 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 49 • “(Figura maschile)”, (anni ’30).
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50 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 51 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 52 • “(Figura maschile)”, (anni ’30).
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53
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53 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 54 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 55 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 56 • “(Testa femminile)”, (anni ’30).
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61
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57 • “(Figura maschile e altre figure)”, (anni ’30). 58 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 59 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 60 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 61 • “(Figura maschile)”, (anni ’30).
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Disegni, dipinti e sculture
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62 • “(Figura femminile)”, (anni ’30). 63 • “(Figura femminile)”, (anni ’30). 64 • “(Figura femminile)”, (anni ’30).
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65 • “(Figura femminile)”, (anni ’30). 66 • “(Figura femminile)”, (anni ’30). 67 • “(Figura femminile)”, (anni ’30). 68 • “(Figure femminili)”, (anni ’30). 69 • “(Figura maschile)”, (anni ’30).
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70 r
71
70 v
70 • recto.“(Figura maschile)”, (anni ’30).
“(Studio di gambe maschili)”, (anni ’30). 71 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 72 • “(Figura maschile)”, (anni ’30).
80
verso.
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72
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73
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82 74 r
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76
73 • “(Studio di braccio maschile)”, (anni ’30). 74 • recto. “(Figura maschile)”, (anni ’30).
“(Studio di gambe maschili)”, (anni ’30). 75 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 76 • “(Studio di figure)”, (anni ’30).
verso.
Disegni, dipinti e sculture
75
83
77
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79
77 • “Paul Cadmus”, 1932. 78 • “Paul Cadmus”, (anni ’30). 79 • “Paul Cadmus”, (anni ’30).
Disegni, dipinti e sculture
78
85
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82
81
83
80 • “(Studio)”, (anni ’30). 81 • “(Studio)”, (anni ’30). 82 • “(Attempted suicide)”, (anni ’30). 83 • “(Studio)”, (anni ’30).
86
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84 • “(Studio)”, (anni ’30). 85 • “(Studio)”, (anni ’30). 86 • “(Studio)”, (anni ’30).
86
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85
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87 • “(Studio)”, (anni ’30). 88 • “(Studio di figure)”, (anni ’30). 89 • “(Studio)”, (anni ’30).
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88
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89
91
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90 • “(Studio)”, 1934. 91 • “(Studio)”, (1934). 92 • “Ruins”, 1935.
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92
91
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93 94
93 • “(Studio)”, (anni ’30). 94 • “(Figure maschili)”, (anni ’30). 95 • “(Studio di cani)”, (anni ’30). 96 • “(Studio di figure)”, (anni ’30).
92
Disegni, dipinti e sculture
95
96
93
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97
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97 • “(Negro worker)”, (anni ’30). 98 • “(Figura maschile)”, (anni ’30). 99 • “Street fight”, 1935.
94
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99
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100 101
100 • “(Coppia di figure)”, (anni ’30). 101 • “(Coppia di figure)”, (anni ’30). 102 • “(Coppia di figure)”, (anni ’30).
96
Disegni, dipinti e sculture
102
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103 104
103 • “(Coppia di figure)”, (anni ’30). 104 • “(Coppia di figure)”, (anni ’30). 105 • “(Interno con figure)”, (anni ’30). 106 • “(Interno con figure)”, (anni ’30). 107 • “(Interno con figure)”, (anni ’30).
98
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105 106
99
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108
108 • “(Interno con figure)”, (anni ’30). 109 • “(Interno con figure)”, (anni ’30).
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110 • “(The Prizefighter and the lady)”, (1936).
102
Disegni, dipinti e sculture
111 • “The Prizefighter and the lady”, 1936.
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112 • “(Interno con figure)”, (anni ’30). 113 • “(Interno con figure)”, (anni ’30).
112
113
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114 • “(Tre figure maschili)”, 1937.
105
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115 • “(Interno con figure)”, (anni ’30).
106
116 • “(Study of a man holding a medicine ball)”, (anni ’30).
Disegni, dipinti e sculture
“Study of a man holding a medicine ball”, (fine anni ’30).
107
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“Dr. Ross, Miss Schodecle e Paul Cadmus”, 1939.
117 • “(Dr. Ross, Miss Schodecle e Paul Cadmus)”, (1939).
108
118 • “Summer’s Ending”, (1939).
Disegni, dipinti e sculture
“Summer’s Ending”, 1939.
109
119 120
110
Jared French by Jared French
119 • “(Studio)”, (anni ’40). 120 • “(Studio)”, (anni ’40). 121 • “(Studio)”, (anni ’40).
Disegni, dipinti e sculture
121
111
122
112
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124
125
122 • “(Studio)”, (anni ’40). 123 • “(Ritratto maschile)”, (anni ’40). 124 • “(Ritratto maschile)”, (anni ’40). 125 • “(Studio di figure)”, (anni ’40).
Disegni, dipinti e sculture
123
113
126
127
114
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128
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126 • “(Studio)”, 1942. 127 • “The four quarters”, (anni ’40). 128 • “(Terror)”, (anni ’40). 129 • “Terror”, (anni ’40). 130 • “Terror”, (anni ’40).
Disegni, dipinti e sculture
130
115
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132 133
131 • “(Studio)”, (anni ’40). 132 • “(Studio)”, (anni ’40). 133 • “(Studio)”, (anni ’40). 134 • “(Studio)”, (anni ’40). 135 • “(Studio)”, (anni ’40). 136 • “(Studio)”, (anni ’40). 137 • “(Studio)”, (anni ’40).
116
135
136 137
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134
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138
139
140
141
138 • “(Studio)”, (anni ’40). 139 • “(Studio)”, (anni ’40). 140 • “(Studio)”, (anni ’40). 141 • “(Studio)”, (anni ’40).
118
142 • “(Studio)”, (anni ’40). 143 • “(Studio)”, (anni ’40). 144 • “(Studio)”, (anni ’40). 145 • “(Studio)”, (anni ’40).
143 145
Disegni, dipinti e sculture
142 144
119
120 146 147
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151
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146 • “(Studio)”, (anni ’40).
150 • “(Studio)”, (anni ’40).
147 • “(Studio)”, (anni ’40).
151 • “(Studio)”, (anni ’40).
148 • “(Studio)”, (anni ’40).
152 • “(Studio)”, (anni ’40).
149 • “(Studio)”, (anni ’40).
153 • “(Studio)”, (anni ’40).
Disegni, dipinti e sculture
150
121
Jared French by Jared French 154
155
156
154 • “(Studio)”, (anni ’40). 155 • “(Studio)”, (anni ’40). 156 • “(Studio)”, (anni ’40).
122
“Portrait of Margaret French”, (1944 c.).
157
157 • “(Portrait of Margaret French)”, (1944). 158 • “(Portrait of Margaret French)”, (1944).
Disegni, dipinti e sculture
158
123
Jared French by Jared French
159 • “(Paul Cadmus)”, (anni ‘40).
124
Disegni, dipinti e sculture
160 • “(Ritratto di E. M. Forster)”, (anni ‘40).
125
Jared French by Jared French
“Woman and boys”, 1944.
161 • “(Studio)”, (anni ‘40).
126
Disegni, dipinti e sculture
162 • “Sleep”, (anni ‘40).
127
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“Three Women and the Lifeguard”, (1941-1945 c.).
163
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128
168
167
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163 • “(Studio per ‘Three Women and a Lifeguard’)”, (1941-1945 c.). 164 • “(Studi per ‘Three Women and a Lifeguard’)”, (1941-1945 c.). 165 • “(Studi per ‘Three Women and a Lifeguard’)”, (1941-1945 c.). 166 • “(Studio per ‘Three Women and a Lifeguard’)”, (1941-1945 c.). 167 • “(Studio per ‘Three Women and a Lifeguard’)”, (1941-1945 c.). 168 • “(Studio per ‘Three Women and a Lifeguard’)”, (1941-1945 c.).
Disegni, dipinti e sculture
165
129
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170
169 • “(Studio per ‘Three Women and a Lifeguard’)”, (1941-1945 c.). 170 • “(Studi per ‘Three Women and a Lifeguard’)”, (1941-1945 c.). 171 • “(Ritratto di bimba)”, (1946 c.). 172 • “(Due figure maschili)”, (1946 c.).
130
Disegni, dipinti e sculture
172 171
131
Jared French by Jared French
“The Sea”, 1946.
173 • “(Studio per ‘The Sea’)”, (1946).
132
174 • “(Studio per ‘State Park’)”, (1946).
Disegni, dipinti e sculture
“State Park”, 1946, New York, Whitney Museum of American Art.
133
Jared French by Jared French
“Evasion”, 1947.
175 r
175 • recto. “(Studi per ‘Evasion’)”, (1947). verso. “(Studio per ‘Evasion’)”, (1947).
134
Disegni, dipinti e sculture
175 v
135
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“Woman”, 1947.
176
177
178
179
181
182
183
176 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40).
180 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40).
177 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40).
181 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40).
178 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40).
182 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40).
179 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40).
183 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40).
Disegni, dipinti e sculture
180
137
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185
186
187
184 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40). 185 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40). 186 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40). 187 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40).
138
189
190
191
188 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40). 189 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40). 190 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40). 191 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40).
Disegni, dipinti e sculture
188
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192 v
193
194
192 • recto. “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40).
“(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ’40). 193 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40). 194 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40).
140
verso.
196
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195 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40). 196 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40). 197 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40). 198 • “(Studio per ‘Man’ ?)”, (anni ‘40).
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141
199
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199 • “(Studio)”, (anni ‘40). 200 • “(Studio)”, (anni ‘40). 201 • “(Studio)”, (anni ‘40).
201
Disegni, dipinti e sculture
200
143
202
203
144
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204 v
205
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202 • “(Studio)”, (anni ‘40).
205 • “(Studio di figura)”, (anni ‘40).
203 • “(Studi)”, (anni ‘40).
206 • “(Studi di figure)”, (anni ‘40).
204 • recto. “(Studio di figura)”, (anni ‘40).
verso.
“(Studio di figura)”, (anni ‘40).
Disegni, dipinti e sculture
204 r
145
146 207 208
209 210
Jared French by Jared French
211
212
213
208 • “(Studio di figure)”, (anni ‘40). 209 • “(Studio di figure)”, (anni ‘40). 210 • “(Studio di figure)”, (anni ‘40). 211 • “(Studio di figure)”, (anni ‘40). 212 • “(Studio di figura)”, (anni ‘40). 213 • “(Studio di figure)”, (anni ‘40). 214 • “(Studio di figure)”, (anni ‘40).
214
Disegni, dipinti e sculture
207 • “(Studio di figure)”, (anni ‘40).
147
Jared French by Jared French 215
216
215 • “(Studio di figure)”, (anni ‘40). 216 • “(Studi)”, (anni ‘40). 217 • “(Studio per ‘Prose’)”, (1948).
148
217
Disegni, dipinti e sculture
“Prose”, (1948 c.).
149
Jared French by Jared French
“Painting and Sculpture”, (1949 c.).
218
219
218 • “(Studio per ‘Painting and sculpture’)”, (1949). 219 • “(Studi per ‘Painting and sculpture’)”, 1949. 220 • “(Studio per ‘Painting and sculpture’)”, (1949).
150
Disegni, dipinti e sculture
220
151
Jared French by Jared French
221 • “(Studio per ‘Painting and sculpture’)”, (1949).
152
222 • “(Studio per ‘Face to Face’)”, (1949 c.).
Disegni, dipinti e sculture
“Face to Face”, 1949.
153
Jared French by Jared French
223 • “(Studio di figura)”, (anni ‘40). 224 • “(Studio di figure)”, (anni ‘40). 225 • “(Studio di figure)”, (anni ‘40). 226 • “(Studio di figure)”, (anni ‘40).
223 224
154
Disegni, dipinti e sculture
225
226
155
227
229
156 228
Jared French by Jared French
230
231
227 • “(Studio di figure)”, (anni ‘40). 228 • “(Studio di figura)”, (anni ’40 - ‘50). 229 • “(Studio di figure)”, (anni ’40 - ‘50). 230 • “(Studio di figure)”, (anni ’40 - ‘50). 231 • “(Studio di figure)”, (anni ’40 - ‘50). 232 • “(Studio di figure)”, (anni ’40 - ‘50).
Disegni, dipinti e sculture
232
157
Jared French by Jared French
“In a Room”, (1950 c.).
233 • “(Studio per ‘In a Room’)”, (1950 c.).
158
Disegni, dipinti e sculture
234 • “(Studio di figure)”, (anni ‘50).
159
Jared French by Jared French
235 r
160
235 •
recto.“Office”,
verso.
1952. “(Studi)”, 1952.
Disegni, dipinti e sculture
235 v
161
Jared French by Jared French
236 • “Ted Starkowski”, (anni ‘50).
162
Disegni, dipinti e sculture
237 • “(Ritratto maschile)”, (anni ‘50).
163
Jared French by Jared French 238
238 • “(Ritratto maschile)”, (anni ‘50). 239 • “(Studio di figure)”, (anni ‘50). 240 • “(Studio)”, (anni ‘50). 241 • “Spectators”, (anni ‘50).
164
Disegni, dipinti e sculture
239 240
241
165
Jared French by Jared French
245 244
242 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50). 243 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50). 244 • “(Studio di figure maschili)”, (anni ‘50). 245 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50).
166
Disegni, dipinti e sculture
242
243
167
Jared French by Jared French
246 • “(Studi)”, (anni ‘50). 247 • “(Studio di figure)”, (anni ‘50). 248 • “(Studio di figure)”, (anni ‘50). 249 • “(Studio di figure)”, (anni ‘50). 250 • “(Studio di figure)”, (anni ‘50).
246
168
247
Disegni, dipinti e sculture
248 249
250
169
251
252 r
170 252 v
Jared French by Jared French
253
251 • “(Studio di figure femminili)”, (anni ‘50). 252 • recto. “(Studio di figure)”, (anni ‘50).
“(Studio di figure)”, (anni ‘50). 253 • “(Studio di figure)”, (anni ‘50). 254 • “(Studio di figure)”, (anni ‘50).
verso.
Disegni, dipinti e sculture
254
171
Jared French by Jared French 255
256
257
255 • “(Studio di figure femminili)”, (anni ‘50). 256 • “(Studio di figura femminile)”, (anni ‘50). 257 • “(Studio di figura e uccello)”, (anni ‘50). 258 • “(Studio di figura femminile con bambino)”, (anni ‘50). 259 • “(Studio di figure e architetture)”, (anni ‘50).
172
Disegni, dipinti e sculture
258
259
173
260
174 262
261
Jared French by Jared French
263
260 • “(Studio di figure in costume)”, (anni ‘50). 261 • “(Studio di figure in costume)”, (anni ‘50). 262 • “(Studio di figure in costume)”, (anni ‘50). 263 • “(Studio di figure in costume)”, (anni ‘50). 264 • “(Studio di figura in costume)”, (anni ‘50). 264 bis • Fonte fotografica per il disegno.
264
Disegni, dipinti e sculture
264 bis
175
Jared French by Jared French 265
266
265 bis
267
265 • “(Studio di figure tribali)”, (anni ‘50). 265 bis • Fonte fotografica per il disegno. 266 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50). 267 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50).
176
268
268 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50). 269 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50). 270 • “(Studio di figure maschili)”, (anni ‘50). 271 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50).
269
Disegni, dipinti e sculture
271
270
177
272
178 273
Jared French by Jared French
274
275
272 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50). 273 • “(Studio)”, (anni ‘50). 274 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50). 275 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50). 276 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50).
Disegni, dipinti e sculture
276
179
180 277 r 277 v
278 279
Jared French by Jared French
281
280
277 • recto. “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50).
“(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50). 278 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50). 279 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50). 280 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50). 281 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50). 282 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50). 283 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50).
verso.
Disegni, dipinti e sculture
282
283
181
Jared French by Jared French 284
285
286
287
284 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50).
288 • “(Studio di testa maschile)”, (anni ‘50).
285 • “(Studio di figura maschile)”, (anni ‘50).
289 • “(Studio di busto maschile)”, (anni ‘50).
286 • “(Studio di teste maschili)”, (anni ‘50).
290 • “(Studio di torso maschile)”, (anni ‘50).
287 • “(Studio di testa maschile)”, (anni ‘50).
182
289
Disegni, dipinti e sculture
288
290
183
Jared French by Jared French 291
292
293
184
291 • “(Studio di torso maschile)”, (anni ‘50).
295 • “(Studio di busto maschile)”, (anni ‘50).
292 • “(Studio di gambe maschili)”, (anni ‘50).
296 • “(Studio di gambe maschili)”, (anni ‘50).
293 • “(Studio di braccia maschili)”, (anni ‘50).
297 • “(Studio di braccio maschile)”, (anni ‘50).
294 • “(Studio di testa maschile)”, (anni ‘50).
298 • “(Studio di braccio maschile)”, (anni ‘50).
296
Disegni, dipinti e sculture
294
297
295
298
185
Jared French by Jared French 186
“The Double”, 1950-62.
299
300
301
302
304
305
306
307
308
299 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
304 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
300 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
305 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
301 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
306 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
302 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
307 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
303 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
308 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
Disegni, dipinti e sculture
303
187
Jared French by Jared French 309
311
312
310
188
309 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
313 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
310 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
314 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
311 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
315 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
312 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
316 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
316
315
Disegni, dipinti e sculture
313
314
189
317
319
190 318 320
Jared French by Jared French
321 v
322
323
317 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
321 • recto.“(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
318 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
“(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962). 322 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962). 323 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
319 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962). 320 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
verso.
Disegni, dipinti e sculture
321 r
191
Jared French by Jared French 324
325 r
325 v
326
324 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962). 325 • recto. “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
“(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962). 326 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962). 327 • “(Studio per ‘The Double’)”, (1950-1962).
192
verso.
Disegni, dipinti e sculture
327
193
Jared French by Jared French
328 • “Autoritratto”, (1950-1960).
194
Disegni, dipinti e sculture
329 • “Nudo femminile”, (1950-1960).
195
Jared French by Jared French
330 • “Nudo maschile”, (1950-1960).
196
Disegni, dipinti e sculture
331 • “Nudo maschile”, (1950-1960).
197
Jared French by Jared French
332 • “Mediterranean Street Corner” (1954).
198
Disegni, dipinti e sculture
333 • “(Studio di teste di bimbo)”, (1960).
199
Jared French by Jared French
“That French Island”, 1962-64.
334 335
336 337
334 • “(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 335 • “(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 336 • “(Studi per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 337 • “(Studi per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 338 • recto. “(Studi per ‘That French Island’)”, (1962-
1964). verso. “(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 339 • “(Studi per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 340 • “(Studi per ‘That French Island’)”, (1962-1964).
200
338 v
339 340
Disegni, dipinti e sculture
338 r
201
Jared French by Jared French 341 344
342 343
341 • “(Studi per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 342 • “(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 343 • “(Studi per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 344 • “(Studi per ‘That French Island’)”, (1962-1964).
202
345
347
345 • “(Studi per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 346 • “(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 347 • “(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964).
Disegni, dipinti e sculture
346
203
Jared French by Jared French 348 349
348 • “(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 349 • “(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 350 • “(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 351 • “(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964).
204
350
352 • “(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 353 • recto.“(Studio per ‘That French Island’)”,
(1962-1964). verso. “(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964).
Disegni, dipinti e sculture
351 352
353 v
353 r
205
Jared French by Jared French 354 r
354 v
354 • recto. “(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964).
“(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964). 355 • “(Studio per ‘That French Island’)”, (1962-1964).
206
verso.
Disegni, dipinti e sculture
355
207
Jared French by Jared French 356
358
356 • “(Architettura Italiana)”, (anni ‘60). 357 • “(Architettura Italiana)”, (anni ‘60). 358 • “(Architettura Italiana)”, (anni ‘60).
208
Disegni, dipinti e sculture
357
209
Jared French by Jared French
359 • “Spectators”, (1963).
210
Disegni, dipinti e sculture
360 • “(Architettura Italiana)”, (anni ‘60).
211
Jared French by Jared French
361 • “(Figura maschile e roccia antropomorfa)”, (anni ’60).
212
Disegni, dipinti e sculture
362 • “(Figure surreali)”, (anni ’60).
213
Jared French by Jared French
363 • “(Testa maschile)”, (anni ’60). 364 • “Harpy”, (seconda metà anni ’60). 365 • “(Rocce antropomorfe)”,
363
214
(seconda metà anni ’60).
365
Disegni, dipinti e sculture
364
215
Jared French by Jared French 368 367
366
366 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). 367 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). 368 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). 369 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). 370 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). 371 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60).
216
369
Disegni, dipinti e sculture
370
371
217
373
374
218
Jared French by Jared French
372 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). 373 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). 374 • “(Studi)”, (anni ’60).
Disegni, dipinti e sculture
372
219
Jared French by Jared French
375 • “(Roccia antropomorfa)”, (seconda metà anni ’60).
220
Altri disegni di difficile collocazione cronologica
Jared French by Jared French 376
378
377
376 • “Madre di Jerry”. 377 • “(Figura)”. 378 • “(Figura in barca)”. 379 • “(Figura maschile accovacciata)”. 380 • “(Figura femminile)”.
222
Altri disegni di difficile collocazione cronologica
379
380
223
381
382
224
Jared French by Jared French
383
384
385 386
381 • “(Interno con figure)”. 382 • “(Figure e nave)”. 383 • “(Figura in carrozza)”. 384 • “(Interno con figura femminile)”. 385 • “(Studio di fiori)”. 386 • “(Figura archeologica)”. 387 • “(Due figure)”.
Altri disegni di difficile collocazione cronologica
387
225
Jared French by Jared French 388
389
390
391
388 • “(Studio di mano)”. 389 • “(Studio)”. 390 • “(Studio)”. 391 • “(Studio)”.
226
Altre incisioni
Jared French by Jared French
392 • “(Ritratto di ragazza)”, (anni ’30).
228
Altre incisioni
393 • “(Ritratto di donna)”, (anni ’30).
229
394
395
230
396
Jared French by Jared French
397
399
398
400
394 • “(Albero)”, (anni ’30). 395 • “(Albero)”, (anni ’30). 397 • “(Casa con patio)”, (anni ’30). 398 • “(Casa con patio)”, (anni ’30). 399 • “(Casa con patio)”, (anni ’30). 400 • “(Casa con patio)”, (anni ’30).
Altre incisioni
396 • “(Albero)”, (anni ’30).
231
Jared French by Jared French 401 403
402 404
401 • “(Casa con patio)”. 402 • “(Casa con patio)”. 403 • “(Casa con patio)”. 404 • “(Casa con patio)”. 405 • “(Testa maschile)”. 406 • “(Testa maschile)”. 407 • “(Testa maschile)”. 408 • “(Testa maschile)”.
232
406 408
Altre incisioni
405 407
233
409
410
234
Jared French by Jared French
409 • “(Testa maschile)”. 410 • “(Testa maschile)”. 411 • “(Albero)”. 412 • “(Albero)”.
412
Altre incisioni
411
235
413 • “(Albero)”.
236
Jared French by Jared French
Fotografie e PaJaMa
Jared French by Jared French 414
415
416 418
238
417 419
414 • “(Esterno Italiano)”, (1931-33 c.).
416 • “(Monumento Beckwith)”, (1931-33 c.). 418 • “(Bassorilievo romanico)”, (1931-33 c.).
415 • “(Affresco italiano del XIV
417 • “(Compianto di Nicolò dell’Arca)”,
secolo)”, (1931-33 c.).
Bologna, (1931-33 c.).
419 • “(Architettura Toscana)”, (1931-33 c.).
421
420 • “(Jared French)”, Italia, (1931-33 c.). 421 • “(Paul Cadmus e Jared French)”, Italia, (1931-33 c.).
422
422 • “(Jared French)”, Italia, (1931-33 c.).
Fotografie e PaJaMa
420
239
Jared French by Jared French
423 • “(Fidelma Cadmus)”, Fire Island, (1934 c.).
240
424 • Carl Van Vechten, “Jared French”, 25 Gennaio 1939. 425 • Carl Van Vechten, “Jared French”, 25 Gennaio 1939. 426 • Carl Van Vechten, “Jared French”, (25 Gennaio 1939). 427 • Carl Van Vechten, “Jared French”, (25 Gennaio 1939).
425 426
Fotografie e PaJaMa
424 427
241
Jared French by Jared French 428 429
428 • “(Paul Cadmus e Jared French ?)”, Fire Island (?), (1939 c.). 429 • PaJaMa, “Fidelma Cadmus, Margaret French e Paul Cadmus”, Fire Island, 1939. 430 • PaJaMa, “Margaret French”, Fire Island , (1939 c.). 431 • PaJaMa, “Margaret French”, Fire Island, (1939 c.).
242
430
Fotografie e PaJaMa
431
243
432
244 433
Jared French by Jared French
435
432 • “(Ragazzo che corre con telo)”, (1939 c.). 433 • “(Composizione)”, Fire Island (?), (1939 c.). 434 • PaJaMa, “Jared French e Paul Cadmus”, Fire Island (?), (1939 c.). 435 • “Margaret French”, (1939 c.).
Fotografie e PaJaMa
434
245
436
246
Jared French by Jared French
437
438
436 • PaJaMa, “Jared French, Margaret
French e Josè Martinez”, Fire Island, 1939. 437 • PaJaMa, “Josè Martinez”, Fire Island, 1939. 438 • PaJaMa, “Josè Martinez”, Fire Island, 1939. 439 • PaJaMa, “Josè Martinez”, Fire Island, 1939.
Fotografie e PaJaMa
439
247
Jared French by Jared French
“Washing the white blood from Daniel Boone”, 1939.
440
440 • “Jared French e Paul Cadmus”, (1939 c.). 441 • “(Figura maschile)”, (1939 c.). 442 • “Jared French”, (1939 c.).
248
Fotografie e PaJaMa
441
442
249
Jared French by Jared French 443 444
443 • “(Figure maschili sulla spiaggia)”, (1939 c.). 444 • “(Figure maschili sulla spiaggia)”, (1939 c.). 445 • “Jared French”, (1939-40). 446 • “(Figura maschile)”, (1939-40).
250
Fotografie e PaJaMa
446
445
251
448
447
252
449
Jared French by Jared French
447 • “(Figura femminile)”, (1939-40). 448 • “Margaret French e Paul Cadmus”, (1939-40). 449 • “(Margaret French)”, (1939-40). 450 • “Jared French”, (1939-40). 451 • “Margaret French”, (1939-40).
451
Fotografie e PaJaMa
450
253
452
453
454
254
Jared French by Jared French
455
452 • “(Paesaggio Italiano)”, (1939-40). 453 • “(Paesaggio Italiano)”, (1939-40). 454 • “(Neve in giardino)”, (1939-40). 455 • “Jared French”, (1940 c.). 456 • “Jared French”, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
456
255
458 457
256
Jared French by Jared French
459
457 • “Jared French e Paul Cadmus (?)”, (1940 c.). 458 • “Jared French”, (1940 c.). 459 • “Jared French e Paul Cadmus”, (1940 c.). 460 • “Jared French e Margaret French”, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
460
257
461
258
Jared French by Jared French
461 • “George Tooker (?)”, (1940 c.). 462 • PaJaMa (?), “Jared French e George Tooker”, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
462
259
464
260 463
Jared French by Jared French
463 • “Paul Cadmus”, (1940 c.). 464 • “Paul Cadmus”, (1940 c.). 465 • “(Nudo maschile sdraiato)”, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
465
261
466
262
Jared French by Jared French
466 • “Margaret French”, (1940 c.). 467 • PaJaMa, “George Platt Lynes e Jared French”, Fire Island, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
467
263
Jared French by Jared French 468
468 • PaJaMa, “Glenway Wescott”, Fire Island, (1940 c.). 469 • PaJaMa, “Glenway Wescott”, Fire Island, (1940 c.). 470 • PaJaMa, “Glenway Wescott”, Fire Island, (1940 c.).
264
Fotografie e PaJaMa
469
470
265
471
472
266 473
Jared French by Jared French
471 • “Folly Beach - South Carolina”, (1940 c.). 472 • “(Nuvole)”, (1940 c.). 473 • “(Nuvole)”, (1940 c.). 474 • “(Figura sulla spiaggia)”, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
474
267
475
268 476
Jared French by Jared French
475 • “E. M. Forster, Geroge Tooker e Paul Cadmus”, Italia del sud, 1949. 476 • “E. M. Forster che dorme col gatto”, Italia del sud (?), 1949. 477 • “Paul Cadmus e Margaret French”, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
477
269
478 479
270
Jared French by Jared French
478 • “Paul Cadmus”, (1940 c.).
480 • “Paul Cadmus”, (1940 c.).
479 • “(Barche)”, (1940 c.).
481 • “(Esterno americano)”, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
481 480
271
482 484
272 483
Jared French by Jared French
482 • “Jared French”, (1940 c.). 483 • “Jared French”, (1940 c.). 484 • “Jared French”, (1940 c.). 485 • “Jared French”, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
485
273
486
274
Jared French by Jared French
486 • “Jared French”, (1940 c.). 487 • “Jared French (?)”, (1940 c.). 488 • “Jared French”, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
487 488
275
489
276
Jared French by Jared French
491
492
489 • “Margaret French”, (1940 c.). 490 • “(Coppia di figure sulla spiaggia)”, (1940 c.). 491 • “Jared French”, (1940 c.). 492 • “Jared French”, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
490
277
Jared French by Jared French 493 494
494 • “Jared French”, (1940 c.). 494 • “Paul Cadmus e (?)”,(1940 c.). 495 • “(Nudo maschile e specchio)”, (1940 c.).
278
Fotografie e PaJaMa
495
279
Jared French by Jared French
496 • “(Nudo maschile in bagno)”, (1940 c.).
280
Fotografie e PaJaMa
497 • “Chuck Howard”, (1940 c.).
281
498
499
282
Jared French by Jared French
501 502
498 • “(Nudo maschile sul divano)”, (1940 c.). 499 • “(Figura velata in interno)”, (1940 c.). 500 • “(Jared French)”, (1940 c.). 501 • “(Jared French)”, (1940 c.). 502 • “(Jared French)”, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
500
283
503
504
284
Jared French by Jared French
505
503 • “Jared French”, (1940 c.). 504 • “(Jared French)”, (1940 c.). 505 • “(Nudo maschile)”, (1940 c.). 506 • “(Nudo maschile)”, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
506
285
Jared French by Jared French 507
508
507 • “(Nudo maschile)”, (1940 c.). 508 • “(Nudo maschile)”, (1940 c.). 509 • “(Nudo maschile su staccionata)”, (1940 c.). 510 • “(Nudo maschile con cane)”, (1940 c.).
286
Fotografie e PaJaMa
509 510
287
511
288
Jared French by Jared French
511 • “(Nudo maschile con automobile)”, (1940 c.). 512 • “(Nudo maschile di spalle)”, (1940 c.). 513 • “(Nudo maschile di spalle)”, (1940 c.).
513
Fotografie e PaJaMa
512
289
514
515
516
290
Jared French by Jared French
520
517
518
514 • “(Figura maschile sul prato)”, (1940 c.).
518 • “(Figura maschile sul lettino)”, (1940 c.).
515 • “(Figura maschile sul prato)”, (1940 c.).
519 • “(Figura maschile sul lettino)”, (1940 c.).
516 • “(Figura maschile sul prato)”, (1940 c.).
520 • “(Figura maschile sul lettino)”, (1940 c.).
517 • “(Figura maschile sul prato)”, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
519
291
Jared French by Jared French
“The Bench”, (anni ’50).
521 522
292
521 • “(Nudo maschile sul lettino)”, (1940 c.). 522 • “(Nudo maschile sul lettino)”, (1940 c.). 523 • “(Nudo maschile sul lettino)”, (1940 c.). 524 • “(Nudo maschile sul lettino)”, (1940 c.). 525 • “(Nudo maschile sul lettino)”, (1940 c.).
525
Fotografie e PaJaMa
523 524
293
526
294
Jared French by Jared French
526 • “(Nudo maschile sul lettino)”, (1940 c.). 527 • “(Nudo maschile sul lettino)”, (1940 c.). 528 • “(Nudo maschile sul lettino)”, (1940 c.).
Fotografie e PaJaMa
527 528
295
529
530
531
296
Jared French by Jared French
532
529 • “(Nudo maschile su muretto)”, (1940 c.). 530 • “(Nudo maschile su muretto)”, (1940 c.). 531 • “(Nudo maschile su muretto)”, (1940 c.). 532 • “Jared French e Margaret French”, (1940 c.). 533 • “Jared French”, (1940 c.). 534 • “Jared French”, (1940 c.).
534
Fotografie e PaJaMa
533
297
Jared French by Jared French 535
536
537
538
535 • “Jared French”, (1940 c.).
538 • “Jared French”, (1940 c.).
536 • “Jared French”, (1940 c.).
539 • PaJaMa, “Jared French”, Clinton, New Jersey, 1941.
537 • “Jared French”, (1940 c.).
298
Fotografie e PaJaMa
539
299
Jared French by Jared French
540 • PaJaMa (?), “Jared French”, Fire Island, (1942 c.). 541 • PaJaMa (?), “Jared French”, Fire Island, (1942 c.). 542 • “Jared French”, (1944 c.). 543 • PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”,
540 541
300
Fire Island, (1944 c.).
Fotografie e PaJaMa
542
543
301
Jared French by Jared French 544
544 • PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”, Fire Island, (1944 c.). 545 • PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”, Fire Island, (1944 c.). 546 • PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”, Fire Island, (1944 c.).
302
Fotografie e PaJaMa
545
546
303
Jared French by Jared French 547 548
547 • PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”,
Fire Island, (1944 c.). 548 • “(Nudo maschile sul letto)”, (1945 c.). 549 • PaJaMa, “Margaret French”, Nantucket, (1946 c.).
304
Fotografie e PaJaMa
549
305
Jared French by Jared French 551 550
550 • PaJaMa, “(Figura maschile distesa)”,
Nantucket, (1946 c.). 551 • PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”, Nantucket, (1946 c.). 552 • PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”, Fire Island, (1940 c.). 553 • PaJaMa, “Jared French”, Hoboken, New Jersey, (1946 c.). 554 • PaJaMa, “Jared French”, Hoboken, New Jersey, (1946 c.).
306
553
Fotografie e PaJaMa
552
554
307
Jared French by Jared French
555 556
555 • PaJaMa, “Jared French”,
Hoboken, New Jersey, (1946 c.). 556 • Charles Howard, “Paul Cadmus”, (1940 c.). 557 • PaJaMa, “Jared French e Margaret French”, Nantucket, 1946. 558 • PaJaMa, “Jared French”, Provincetown, (1947 c.). 559 • PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”, Provincetown, (1947 c.).
308
Fotografie e PaJaMa
557
558
559
309
Jared French by Jared French 560 561
560 • PaJaMa, “Jared French e Margaret French”,
Provincetown, (1947 c.). 561 • PaJaMa, “Jared French e Margaret French”, Provincetown, (1947 c.). 562 • PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”, Provincetown, (1947 c.). 563 • PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”, Provincetown, (1947 c.).
310
Fotografie e PaJaMa
562
563
311
564
565
312
Jared French by Jared French
564 • PaJaMa, “Jared French (?)”, Provincetown, (1947 c.). 565 • PaJaMa, “Jared French”, Provincetown, (1947 c.). 566 • PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”, Provincetown, 1947.
Fotografie e PaJaMa
566
313
Jared French by Jared French
567 • “Paul Cadmus”, Venezia, (1949). 568 • PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”,
Lido, Venezia, 1949. 569 • “Jared French e Margaret French”, Venezia, (1949).
569 567
314
Fotografie e PaJaMa
568
315
Jared French by Jared French
570 • “(Jared French, Fred Melton, Josè Martinez, e (?))”, (1954).
316
Altre opere documentate
da fotografie presenti nel fondo italiano dell’artista
Jared French by Jared French
F1
F3
F2
F 1 • “(Arlecchino)”, (1920 c.). F 2 • “(Figure con cavalli)”, (fine anni ’20). F 3 • “Thirteen Women”, (1933 c.). F 4 • “Picnic”, (1933 c.). F 5 • “The origins of Food” (particolare), “William Byrd”, “Walter Ralfigh”,
1939, New York State Vocational Institution West Coxsacie, New York. F 6 • “Victorian Gentleman”, 1935. F 7 • “Robinson”, 1936.
318
Altre opere documentate
F5
F4
F6 F7
319
F 11
F9
F8
F 10
320
Jared French by Jared French
F 8 • “Model not posing”, (anni ’30). F 9 • “Paul Cadmus”, (1938 c.). F 10 • “Murales” (particolare), Richmond - Virginia Post Office, (1938 c.). F 11 • “Testa di ragazzo”, (anni ’30). F 12 • “Study of a man holding a medicine ball”, (fine anni ’30). F 13 • “Dr. Ross, Miss Schodecle e Paul Cadmus”, 1939. F 14 • “Summer’s Ending”, 1939.
F 12
F 14
Altre opere documentate
F 13
321
Jared French by Jared French F 15 F 16
322
F 17
F 15 • “Washing the white blood from Daniel Boone”, 1939.
F 18 • “(Atleti)”, (fine anni ’30).
F 16 • “(Amanti)”, tappeto, (1939-43).
F 19 • “Standing and Leaping Men”, (fine anni ’30).
F 17 • “(Atleti)”, (fine anni ’30).
F 20 • “Figure on a beach - The beach”, (1938-40).
F 19
Altre opere documentate
F 18
F 20
323
Jared French by Jared French F 21
F 22
F 23
F 21 • “Glenway Wescott”, (1940 c.). F 22 • “George Platt Lynes”, (1941-42). F 23 • “Monroe Wheeler”, (1940-42). F 24 • “Woman and boys”, 1944. F 25 • “(Ritratto femminile)”, (anni ’40). F 26 • “Portrait of Margaret French”, (1944 c.).
324
F 26
Altre opere documentate
F 24
F 25
325
F 27
F 28
326 F 29
Jared French by Jared French
F 30
F 31
F 27 • “Muscles”, 1944. F 28 • “Poetry”, (anni ’40). F 29 • “Three Women and the Lifeguard”, (1941-1945 c.). F 30 • “Elemental play”, 1946. F 31 • “Learning”, 1946. F 32 • “State Park”, 1946.
Altre opere documentate
F 32
327
F 33
F 34
328 F 35
Jared French by Jared French
F 36
F 38
F 33 • “The Sea”, 1946. F 34 • “Evasion”, 1947. F 35 • “Woman”, 1947. F 36 • “Architecture”, 1948. F 37 • “Prose”, (1948 c.). F 38 • “(Architectura)”, (fine anni ‘40). F 39 • “(Model not posing)”, (anni ‘40).
F 39
Altre opere documentate
F 37
329
Jared French by Jared French
F 42
F 40
F 41 F 40 • “Painting and Sculpture”, (1949 c.). F 41 • “Eat”, (fine anni ‘40). F 42 • “Face to Face”, 1949. F 43 • “In a Room”, (1950 c.). F 44 • “Joe Santoro”, (1950). F 45 • “(Testa di ragazzo)”, (anni ‘50). F 46 • “Division N.1”, (1950 c.). F 47 • “The Double”, (1950 c.). F 48 • “Margaret French”, 15 Aprile 1950. F 49 • “Charles Howard”, 17 Febbraio 1950.
330
F 43
F 44
F 46
F 45
F 47 F 48
Altre opere documentate
F 49
331
Jared French by Jared French F 50
F 51
F 52
F 53
F 50 • “(Testa maschile)”, (anni ’50). F 51 • “(Testa maschile)”, (anni ’50). F 52 • “(Testa maschile)”, (anni ’50). F 53 • “Ted Starkowski”, Luglio 1954. F 54 • “Coupla Girls”, 1954. F 55 • “Back View, Side View (Umberto Jacon)”, 1955. F 56 • “Seated Man - Umberto Jacon”, (anni ’50).
332
Altre opere documentate
F 54 F 56
F 55
333
F 57
F 58
334 F 59
Jared French by Jared French
F 60
F 62
F 57 • “The Bench”, (anni ’50). F 58 • “The Athlete”, (anni ’50). F 59 • “(Paesaggio)”, (anni ’50). F 60 • “(Paesaggio)”, (anni ’50). F 61 • “The Double”, 1950-62. F 62 • “Seats by the Sea”, (1959).
Altre opere documentate
F 61
335
Jared French by Jared French
F 64
F 63
F 66
F 63 • “That French Island”, 1962-64. F 64 • “(Teste), (seconda metà anni ’60). F 65 • “Chimera”, (seconda metà anni ’60). F 66 • “Offended Gods”, (seconda metà anni ’60). F 67 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60).
336
Altre opere documentate
F 65
F 67
337
F 68
F 69
338 F 70
Jared French by Jared French
F 71
F 68 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). F 69 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). F 70 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). F 71 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). F 72 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). F 73 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60).
F 73
Altre opere documentate
F 72
339
F 75
F 76
F 74
340
Jared French by Jared French
F 78
F 77
F 74 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). F 75 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). F 76 • “(Rocce antropomorfe)”, (seconda metà anni ’60). F 77 • “Ritual”, (seconda metà anni ’60). F 78 • “Libido”, 1966. F 79 • “Abstraction”, (seconda metà anni ’60).
Altre opere documentate
F 79
341
Jared French by Jared French
F 80 F 81
F 80 • “Hero”, 1965. F 81 • “The Guardian”, 1966-67. F 82 • “Nest”, 1968-69. F 83 • “Nest”, 1968-69.
342
Altre opere documentate
F 82
F 83
343
Jared French by Jared French
F 84 • “Animus, Anima”, 1968-69.
344
Schede delle opere
Jared French by Jared French
16
1
“(Coppia)”
(anni ’20), matita, china diluita e biacca, 28,7x15,4 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”. 2
“(Scena di delitto)”
“(Figura maschile)” (anni ’30), china su carta, 20,8x25,6 cm. 17
“(Figure femminili)” (anni ’30), china su carta, 24,6x21,2 cm.
(anni ’20), tempera su tela, 49x45,7 cm.
18
3
(anni ’30), china su carta, 26,8x19,4 cm.
“(Studio)”
“(Figura femminile)”
32
“(Figura femminile)” (anni ’30), matita su carta, 20,7x17,4 cm. Iscrizioni: in alto a destra “10”. 33
“(Figura femminile)” (anni ’30), matita su carta, 29,7x20,3 cm. 34
“(Figura femminile)”
(anni ’20), pastello su carta velina, 23,8x29,7 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”. Sul verso, in basso a destra “Jared”.
19
(anni ’30), matita su carta, 28,6x22,9 cm. Firmato in basso a sinistra “Jared French”.
(anni ’30), china su carta, 27x21,3 cm.
35
4
20
(anni ’30), matita su carta, 20,6x13 cm.
(anni ’20), pastelli e matita su carta giallina, 24,3x18,3 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”.
(anni ’30), china su carta, 27,8x21,2 cm.
36
21
5
(anni ’30), china su carta, 26,9x19,5 cm.
(anni ’30), matita e pastello su carta, 30,5x21 cm. Iscrizioni: in alto “Closer to head”; in basso “Chartreuse towel white robe?”.
22
37
“(Figura maschile)”
“(Studio)”
“(Studio)”
(anni ’20), matita e china su carta, 34,5x24,3 cm. 6
“(Figura maschile)” “(Figura maschile)” (anni ’30), china su carta, 26,9x19,4 cm.
“(Studio)”
(anni ’20), matita su carta, 24,3x32,5 cm. Firmato in basso a sinistra “Jared French”. Sul bordo destro iscrizioni illeggibili. 7
“(Figura maschile - Paul Cadmus ?)”
recto. “(Natura
morta)”
(anni ’20), acquerello su carta, 12,1x19,2 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”. verso. “(Studio di figura)” (anni ’20), acquerello su carta. 8
“(Studio)”
(anni ’20), matita su carta, 28,1x19,8 cm. In alto e su bordo destro numeri e calcoli.
23
“(Figura femminile)” (anni ’30), china su carta, 30,9x24,9 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”. 24
“(Figura femminile)” (anni ’30), matita e china su carta, 34,7x24,3 cm. 25
“(Figura femminile)” “(Figura femminile)”
“(Figura maschile)” (anni ’30), matita su carta, 27,7x12,3 cm. 38
“(Figura maschile)” (anni ’30), matita su carta, 29,6x21,7 cm. 39
“(Figura maschile)” (anni ’30), matita su carta, 30,3x21,9 cm. 40
“(Figura femminile)”
“(Figura maschile)”
(anni ’30), matita e china su carta, 35x23,5 cm. Firmato in basso a sinistra “Jared French”. Courtesy Galleria Gomiero, Milano.
(anni ’30), matita su carta, 26,3x20,8 cm. 41
26
(anni ’30), matita su carta, 26,1x21,3 cm.
“(Figura maschile)”
9
“(Figura femminile)”
(fine anni ’20), matita e china su carta, 15,7x12,7 cm.
27
10
(anni ’30), china su carta, 34,8x24,2 cm.
43
28
(anni ’30), matita su carta, 21,4x26,1 cm.
“(Studio di figure e cavalli)”
“(Studio di figure e cavalli)”
(fine anni ’20), matita e china su carta, 16,9x12,1 cm.
(anni ’30), matita e china su carta, 35x24,4 cm.
“(Figura femminile)” “(Studio da Böecklin)”
42
“(Figura maschile)” (anni ’30), matita su carta, 29,5x21,8 cm.
“(Figura maschile)”
(anni ’30), matita su carta, 12,7x20,2 cm. Iscrizioni: “Lamentation” (after Böecklin)”.
44
11
(fine anni ’20), matita su carta, 14,6x14,7 cm.
29
(anni ’30), matita su carta, 26,6x11,6 cm.
12
(anni ’30), matita su carta, 26,9x19,4 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”.
“(Studio di figura e cavallo)” “(Studio di figure e cavalli)”
(fine anni ’20), matita su carta, 18,7x15 cm. 13
recto. ”(Studio
di figure e cavalli)”
“(Testa femminile -Fidelma Cadmus ?)”
30
“(Studio)”
(anni ’30), china su carta, 25,5x19,2 cm.
(anni ’30), matita su carta, 19,7x12,5 cm. Iscrizioni: al centro “[…] on floor in open space under leg body fits in chair”; al centro in verticale “flesh against wall subtle= more less tall than wall”; sul bordo inferiore “bright red […] chair bluer red carpet […] wall […] coat brown wood”.
15
31
(anni ’30), china su carta, 21,7x15,1 cm.
(anni ’30), matita su carta, 30,5x24,6 cm.
(fine anni ’20), matita su carta, 20,3x13,6 cm. verso. “(Natura morta)”, matita su carta. 14
“(Figura maschile)” “(Figura maschile)”
“(Figura femminile)”
“(Figura femminile)” 45
“(Studio di figure)” (anni ’30), matita su carta velina, 26,8x21,1 cm. 46
“(Figura maschile)” (anni ’30), matita su carta velina, 29,6x12 cm. 47
“(Figura maschile)” (anni ’30), matita su carta velina, 28,2x21,7 cm. 48
“(Figura maschile)” (anni ’30), matita su carta, 27x20,8 cm.
346
49
66
80
“(Figura maschile)”
“(Figura femminile)”
“(Studio)”
50
“(Figura maschile)”
(anni ’30), matita su carta giallina, 29,7x16,6 cm. 67
(anni ’30), matita su carta, 25,4x35,4 cm. Firmato in basso a sinistra “Jared French”.
“(Figura femminile)”
51
68
“(Figura maschile)”
“(Figure femminili)”
(anni ’30), matita su carta, 29,2x21,9 cm.
(anni ’30), matita su carta giallina, 29,6x17,7 cm.
(anni ’30), matita su carta giallina, 21,8x28 cm.
52
69
“(Figura maschile)”
“(Figura maschile)”
(anni ’30), matita su carta, 29,2x22 cm. 53
“(Figura maschile)”
(anni ’30), matita su carta, 20,6x13 cm.
(anni ’30), matita su carta giallina, 21,7x17,1 cm. 70 recto.“(Figura
maschile)”
(anni ’30), matita su carta, 20,6x13 cm.
(anni ’30), matita su carta giallina, 23,7x13,2 cm. verso. “(Studio di gambe maschili)” (anni ’30), matita su carta giallina.
55
71
54
“(Figura maschile)”
“(Figura maschile)”
(anni ’30), matita su carta, 20,6x13 cm. 56
“(Testa femminile)”
(anni ’30), matita su carta giallina, 27,5x22 cm.
“(Figura maschile)”
(anni ’30), matita su carta giallina, 30x20,7 cm. 72
“(Figura maschile)”
57
(anni ’30), matita su carta giallina, 28x21,8 cm. Firmato in basso al centro “Jared French”.
“(Figura maschile e altre figure)”
73
(anni ’30), matita su carta giallina, 28,1x21,7 cm.
“(Studio di braccio maschile)”
58
(anni ’30), matita su carta giallina, 20,7x10,8 cm.
“(Figura maschile)”
74
(anni ’30), matita su carta, 25,9x21,8 cm. 59
“(Figura maschile)”
(anni ’30), matita su carta, 29,2x21,3 cm. 60
recto. “(Figura
maschile)”
(anni ’30), matita su carta giallina, 11,7x12,7 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “Back of Belmar/people on platform”; in basso al centro “also cruelty”. 81
“(Studio)”
(anni ’30), matita su carta giallina, 11,9x10 cm. 82
“(Attempted suicide)”
(anni ’30), matita su carta giallina, 21,6x17,2 cm. Iscrizioni: al centro “attempted suicide/all dark nearby indicate lateness/evening dress”. 83
“(Studio)”
(anni ’30), matita su carta giallina, 30,2x19,2 cm. 84
“(Studio)”
(anni ’30), matita su carta giallina, 19,9x29,2 cm. 85
“(Studio)”
(anni ’30), matita su carta, 13,3x21,5 cm. 86
“(Studio)”
(anni ’30), matita su carta giallina, 18,2x12,7 cm. 87
“(Studio)”
(anni ’30), matita e pastello su carta giallina, 27,2x19,9 cm. 88
(anni ’30), matita su carta giallina, 29,7x13,4 cm. verso. “(Studio di gambe maschili)” (anni ’30), matita su carta giallina.
“(Studio di figure)”
75
“(Studio)”
“(Figura maschile)”
(anni ’30), matita su carta giallina, 14,5x27,9 cm. 89
(anni ’30), matita su carta giallina, 25x18 cm.
(anni ’30), matita su carta giallina, 15x14,5 cm. Iscrizioni: sul bordo destro “also a Monkey?/legs longer”.
76
90
61
“(Studio di figure)”
“(Studio)”
(anni ’30), matita su carta, 22,4x20 cm. Firmato in basso al centro “Jared French”.
77
62
1932, matita e pastello bianco su carta velina azzurra, 22,2x31,8 cm. Iscrizioni: in alto a destra “Paul Cadmus in Mallorca 1932/by Jared French”.
“(Figura maschile)”
(anni ’30), matita su carta, 29,2x21,7 cm. Iscrizioni: in basso a destra “10”.
“(Figura maschile)”
“(Figura femminile)”
(anni ’30), matita su carta, 34,8x24,8 cm. 63
“(Figura femminile)”
(anni ’30), matita su carta, 35,3x24,8 cm. 64
“(Figura femminile)”
(anni ’30), matita su carta, 35,3x24,3 cm. 65
“(Figura femminile)”
(anni ’30), matita su carta giallina, 29,6x12,7 cm.
(anni ’30), matita su carta, 18,7x13,5 cm.
“Paul Cadmus”
78
“Paul Cadmus”
(anni ’30), matita su carta, 27,8x21,6 cm. Iscrizioni: in basso a destra “Paul Cadmus/by Jared French”. 79
“Paul Cadmus”
(anni ’30), china su carta, 21x13,5 cm. Iscrizioni: in basso “Paul reading la Buena Vida/de Luis de […]”. Al verso iscrizioni in spagnolo.
1934, matita su carta giallina, 16,9x16,8 cm. Firmato e datato in basso al centro “Jared French/N.Y. 1934”. 91
“(Studio)”
(1934), matita su carta giallina, 14,2x19,4 cm. Firmato in alto a destra “Jared French”. 92
“(Ruins)”
1935, tempera e matita su carta giallina, 27,2x23,5 cm. Firmato e datato in basso a destra “Jared French 1935”. Iscrizioni: sul bordo superiore “Ruins”; sul bordo destro: “man/[…]/broken/wall/at top/right/ holding/a […]/and/[…]”; sul bordo inferiore: “if possible the girl smaller than the men […] at left lower and a window upper right with […] something in it - A bird? A cage? – Flow [...] something […] and dead – handsome – one man on branch of tree”.
Schede delle opere
(anni ’30), matita su carta, 22x29,2 cm.
347
Jared French by Jared French
93
106
118
“(Studio)”
“(Interno con figure)”
“Summer’s Ending”
(anni ’30), incisione, 23,6x14,7 cm.
(1939), matita e china su carta, 28,8x47,1 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”. Iscrizioni: sul bordo sinistro “Summer’s Ending”.
(anni ’30), matita e china e biacca su carta giallina, 19,3x15,5 cm. Iscrizioni: sul bordo sinistro “reflected light”; sul bordo destro “sun […] horizon”; in basso a destra “sheels”. 94
“(Figure maschili)”
“(Interno con figure)” (anni ’30), incisione, 22,5x20,2 cm. 108
(anni ’30), matita e china su carta, 26,1x21,4 cm. Iscrizioni: al centro “hand”.
“(Interno con figure)”
95
109
“(Studio di cani)”
(anni ’30), matita su carta, 9,1x9,8 cm.
(anni ’30), incisione, 29,4x17,3 cm.
“(Interno con figure)”
96
(anni ’30), incisione, 40,3x17,3 cm. Firmata a matita in basso a destra “Jared French”.
“(Studio di figure)”
110
(anni ’30), matita grassa su cartone, 17,9x16,8 cm. Iscrizioni: sul bordo destroy “2 negro workers/dk green hat […] shirt/dk blue/chartreuse […] red/warning/flag/grey frayed/belt cut/round”; sul bordo sinistro “[…] more/back longer”.
“(The Prizefighter and the lady)”
97
“The Prizefighter and the lady”
(1936), matita su carta, 21x31,4 cm. Iscrizioni: in alto a destra “Prize – fighter … lady”. 111
(anni ’30), matita su carta, 14,7x14,3 cm. Iscrizioni: a sinistra “negro worker” e indicazioni di colori dell’abbigliamento.
1936, incisione, 19,8x23,1 cm. Firmata a matita in basso a destra “Jared French”. Iscrizioni: in basso a sinistra “The Prizefighter and the lady/1936”.
98
112
“(Negro worker)”
“(Figura maschile)”
“(Interno con figure)”
(anni ’30), matita su carta stampata “Siasconset, Mass.”, 20,4x12,7 cm.
(anni ’30), matita su carta, 29,8x21,2 cm.
99
“(Interno con figure)”
“Street fight”
1935, incisione, 29,6x40,3 cm. Firmata a matita in basso a destra “Jared French”. Iscrizioni: in basso a sinistra “Street Fight/$ 12.00/edition of 25/1935/Jared French/S. St. Luke’s […] – N.Y.C.”. 100
“(Coppia di figure)”
(anni ’30), incisione, 31,9x24,5 cm. verso. Siglato in basso a destra “JF”. 101
“(Coppia di figure)”
113
119
“(Studio)” (anni ’40), matita, china e china acquerellata su carta, 24,3x30,4 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”. Iscrizioni: sul bordo superiore “the female pawn a little out of place/PREY”; sul bordo destro “[…] a magnificent camellias + pine/ guess faces/pawn faces/colored […]/reverse the wh[ite] and red/the sea [...] tree/the desert on”; sul bordo inferiore “highway man (2 or 3)/with mask/ crowns/bishops mitre/whore/dress-suit/evening dress/ ballet-tights on kings/long dress on queen/a little boy/ in battery –trucks”. 120
“(Studio)” (anni ’40), matita e tempera diluita su carta, 18,5x22,7 cm. 121
“(Studio)” (anni ’40), matita su carta, 39,5x34 cm. Iscrizioni: sul bordo sinistro “[…] aller”; sul bordo inferiore “thicker”. 122
“(Studio)”
(anni ’30), matita, biacca e china diluita su carta giallina, 23,2x31,6 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “second”; sul bordo sinistro “the inside dimension” e calcoli numerici.
(anni ’40), matita su carta, 20,4x12,6 cm. Iscrizioni: sul bordo inferiore a destra “foreboding/or/shapes to come”; sul bordo inferiore a sinistra “gesture of archer/after he has/shot his arrow”.
114
123
“(Tre figure maschili)”
“(Ritratto maschile)”
1937, matita e biacca su carta, 38,7x29 cm. Firmato e datato in basso a destra “1937/Jared French”. Iscrizioni: sul bordo superiore “red hair/ yellow/lavendar sky”; sul bordo inferiore “Roy Graham and Sonny – Boy Schultz/legs longer?/ […] some shoes dusty”.
(anni ’40), matita su carta, 35,5x25,2 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”. 124
“(Ritratto maschile)” (anni ’40), matita su carta, 24,6x34,6 cm.
115
125
“(Interno con figure)”
“(Studio di figure)”
(anni ’30), incisione, 25,9x23,4 cm. Siglato a rovescio in alto a sinistra “JF”.
(anni ’30), tempera e china su carta, 35,5x25,5 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”. Iscrizioni: sul bordo superiore “head lower […]”.
126
103
116
“(Coppia di figure)”
“(Study of a man holding a medicine ball)”
(anni ’30), incisione, 31,7x23,9 cm. Siglato a matita in basso a destra “JF”. 102
“(Coppia di figure)”
(anni ’30), incisione, 32x24,3 cm. Siglato a matita basso a destra “JF”. 104
“(Coppia di figure)”
(anni ’30), matita e pastello su carta, 29,4x21,3 cm. Iscrizioni: sul bordo destro “back leg light underneeth”. 117
(anni ’30), incisione, 31,8x24 cm. Siglato a matita in basso a destra “JF”.
“(Dr. Ross, Miss Schodecle e Paul Cadmus)”
105
(1939), matita e biacca su carta, 29,9x37,4 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”.
“(Interno con figure)”
(anni ’30), incisione e matita, 22,8x18,3 cm.
348
107
(anni ’40), matita su carta, 24x14,9 cm.
“(Studio)” 1942, matita su carta, 21x26,1 cm. Firmato e datato in basso a destra “Jared French 1942”. Iscrizioni: sul bordo superiore “discovery or what every child knows/make belive/ridicule”; sul bordo destro “2”. 127
“The four quarters” (anni ’40), matita su carta, 25,2x39,5 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “snow/white/pink red brown/THE FOUR QUARTERS”; sul bordo inferiore “influence # 5”.
128
140
155
“(Terror)”
“(Studio)”
“(Studio)”
129
“Terror”
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 21,2x13,8 cm.
(anni ’40), matita su carta, 17,3x11,1 cm.
141
“(Studio)”
“(Studio)”
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 21,7x13,7 cm. 142
156 (anni ’40), matita su carta, 21,6x28 cm. 157
“(Portrait of Margaret French)”
(1944), matita su carta, 20x25,2 cm. Iscrizioni: sul bordo inferiore “[…] drawings to help with framing”.
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 13,7x21,5 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “Terror”; sul bordo destro “Power Union destroy the what I call human the whole physical man?”; “Power/Union/Destroy/The Human”; “Power/Union/Destroy/The/Human”.
“(Studio)”
130
143
“Terror”
“(Studio)”
“(Paul Cadmus)”
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 21,5x13,8 cm.
(anni ‘40), matita su carta, 25,7x20,3 cm. Siglato in basso a destra “J.F.”.
144
160
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 10,8x13,8 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “The Group/Deep gold, brown hair/ Deep gold black hair? or red hair? or brown hair”; sul bordo destro “It’s all/about/money/Big Men,/Little Man/Big Man/Little Man/Union/Individual/6”; sul bordo sinistro “Turquoise/Pale/pink/red hair/United/ we support each other/or fall/Divided/no stand on our own/or fall”; sul bordo inferiore “TERROR/ Groups/Big Men Little Man”.
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 21,3x13,7 cm. Iscrizioni: nel disegno in alto “black purple”, in basso “blue”; sul bordo inferiore a destra “striped mattress?/dark brown/bodies white dress/striped shorts?”.
“(Studio)”
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 21,5x13,8 cm. 145
“(Studio)”
131
(anni ’40), matita su carta, 15,1x10,6 cm. Iscrizioni: in basso a destra “dark dress”.
“(Studio)”
146
(anni ’40), matita su carta, 10,5x27,5 cm. 132
“(Studio)”
(anni ’40), matita su carta, 28,6x21,6 cm. 133
“(Studio)”
“(Studio)”
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 21,2x13,8 cm. 147
“(Studio)”
(anni ’40), matita su carta, 8,8x12,4 cm.
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 21,3x13,7 cm.
134
148
“(Studio)”
“(Studio)”
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 21,4x13,8 cm. 135
“(Studio)”
(anni ’40), matita su carta, 12,6x8,4 cm. 136
“(Studio)”
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 21,5x13,8 cm. 137
“(Studio)”
(anni ’40), matita su carta stampata al verso “Saltaire/Fire Island. N.Y.”, 21,5x13,8 cm. 138
“(Studio)”
(anni ’40), matita su carta, 15,7x11,1 cm. 149
“(Portrait of Margaret French)”
(1944), matita su carta, 25,3x20 cm. 159
“(Ritratto di E. M. Forster)”
(anni ‘40), matita su carta, 21,2x25,3 cm. Iscrizioni: sul bordo sinistro “E. M. Forster by Jared French”. 161
“(Studio)”
(anni ‘40), matita su carta, 18,1x18,8 cm. 162
“Sleep”
(anni ‘40), matita, pastello, china e tempera su carta, 41,2x75,3 cm. Firmato in basso a sinistra “Jared French”. Iscrizioni: sul bordo superiore “sand lighter/[…]/black boat?/[…]” e calcoli numerici in pollici; sul bordo inferiore calcoli numerici in pollici. 163
“(Studio per ‘Three Woman and a Lifeguard’)”
(1941-1945 c.), matita su carta stampata “Saltaire/Fire Island. N.Y.”, 13,8x21,5 cm.
“(Studio)”
164
150
(1941-1945 c.), matita su carta stampata “Saltaire/Fire Island. N.Y.”, 13,8x21,5 cm.
(anni ’40), matita su carta, 14,5x10,4 cm.
“(Studio)”
“(Studi per ‘Three Woman and a Lifeguard’)”
(anni ’40), matita su carta, 14,5x11,7 cm.
165
151
“(Studi per ‘Three Woman and a Lifeguard’)”
“(Studio)”
(anni ’40), matita su carta, 16,5x12,3 cm. 152
(1941-1945 c.), matita e china su carta stampata “Saltaire/Fire Island. N.Y.”, 13,8x21,5 cm.
“(Studio)”
166
153
(1941-1945 c.), matita su carta stampata “Saltaire/Fire Island. N.Y.”, 18,2x21,6 cm.
(anni ’40), matita su carta, 16,8x12,2 cm.
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 21,5x13,8 cm.
“(Studio)”
139
154
“(Studio)”
“(Studio)”
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 21,5x13,8 cm.
158
(anni ’40), matita su carta, 16x11,8 cm.
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 21,3x13,7 cm.
“(Studio per ‘Three Woman and a Lifeguard’)” 167
“(Studio per ‘Three Woman and a Lifeguard’)”
(1941-1945 c.), matita e china su carta stampata “Saltaire/Fire Island. N.Y.”, 13,8x18 cm.
Schede delle opere
(anni ’40), matita su carta stampata “Saltaire/ Fire Island. N.Y.”, 11,1x13,3 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “There is not a connection by roof top/ or even above ground. Rather/in the cellar/ cellar a Groups Power”; sul bordo destro “3 b/the Group”.
349
Jared French by Jared French
168
176
191
“(Studio per ‘Three Woman and a Lifeguard’)”
“(Studio per ‘Man’ ?)”
“(Studio per ‘Man’ ?)”
(1941-1945 c.), china su carta stampata “Saltaire/Fire Island. N.Y.”, 13,8x16,9 cm. 169
“(Studio per ‘Three Woman and a Lifeguard’)”
(1941-1945 c.), china su carta, 10,7x17,3 cm. 170
“(Studi per ‘Three Woman and a Lifeguard’)”
(1941-1945 c.), china su carta, 11,6x20 cm. Iscrizioni: sul bordo sinistro “Pink clouds/ lavendar orizon/grey clouds”. 171
“(Ritratto di bimba)”
(1946 c.), punta d’argento su cartone preparato, 17,4x13 cm. 172
“(Due figure maschili)”
(1946 c.), punta d’argento su cartone preparato, 20,2x26,7 cm. Iscrizioni: sul bordo destro “From Photograf”. 173
“(Studio per ‘The Sea’)”
(1946), china su carta da lucido, 18,2x30,1 cm. 174
“(Studio per ‘State Park’)”
(1946), matita su carta, 29,8x31 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”. 175 recto. “(Studi
per ‘Evasion’)”
(1947), matita su carta, 31x38,7 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “attic […]/narrower hall/ heads may […] on beams”; sul bordo destro “some empty doorways/break up the beams/with a couple of black ones/not going darck – but/on even greyish light/always breaking […] and stopping/the eye must all instantaneously, not in progression/Do not progress in diagonals from head to head/a […] unprogressive space”, “sweetness/sentiment/Disgust loathing/and mortification are/all there _/and therefore must/be considered – but/the art must be in terms of greatest/serenity greatest wonder […]/this wonder is/an intellectual sensual/passion/Do not imitate but/ […] our own style/the front middle figure slightly/in advance?”; sul bordo inferiore “hard/white/[…]/ hard/white painting/[…] too/where – The Family?/ The Mother?”; sul bordo destro dell’aletta trapezoidale “many stair[s]/wooden stai[rs]”; sul bordo inferiore dell’aletta trapezoidale “light from/dim from non direction/”. verso. “(Studio per ‘Evasion’)” (1947), matita e pastello su carta. Iscrizioni: sul bordo superiore “on the left bare […]/on right in underwear,/suitcases only on right”; sul bordo destro “paint whole/doorway black/first/figures too big/suitcases as […]/hands holding things/a few parts of figures/beams across/ceiling/obstructed +/slowed down/beams on top of/doorways/like ostriches”.
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm. 177
192
“(Studio per ‘Man’ ?)”
recto. “(Studio
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm. 178
“(Studio per ‘Man’ ?)”
per ‘Man’ ?)”
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm. verso. “(Studio per ‘Man’ ?)” (anni ‘40), matita su carta azzurra.
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm.
193
179
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm.
“(Studio per ‘Man’ ?)”
“(Studio per ‘Man’ ?)”
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm.
194
180
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm.
“(Studio per ‘Man’ ?)”
“(Studio per ‘Man’ ?)”
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm.
195
181
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm.
(anni ‘40), matita su carta, 12,3x11 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “pale warm yellow sand over a/purple underpainting”; sul bordo destro “pale green/slightly darky and lavenderish/lights clouds/pale green/warm yellow sand”; sul bordo inferiore “all pale green/dark/and brown […]/Dark figures against a light sky/light sand lighter clouds light water”.
183
196
“(Studio per ‘Man’ ?)”
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm. 182
“(Studio per ‘Man’ ?)”
“(Studio per ‘Man’ ?)”
“(Studio per ‘Man’ ?)”
“(Studio per ‘Man’ ?)”
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm.
(anni ‘40), matita su carta, 12,4x10,8 cm.
184
“(Studio per ‘Man’ ?)”
“(Studio per ‘Man’ ?)”
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm.
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm.
197
198
185
“(Studio per ‘Man’ ?)”
“(Studio per ‘Man’ ?)”
(anni ‘40), matita su carta, 16,1x15,2 cm. Iscrizioni: in basso a destra “one leg forward”.
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm.
199
186
“(Studio)”
“(Studio per ‘Man’ ?)”
(anni ‘40), matita su carta, 11,2x12,9 cm.
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm.
200
187
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 21,3x14 cm.
“(Studio per ‘Man’ ?)”
(anni ‘40), matita su carta, 17,7x15,9 cm. 188
“(Studio per ‘Man’ ?)”
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm. 189
“(Studio per ‘Man’ ?)”
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm. 190
“(Studio per ‘Man’ ?)”
(anni ‘40), matita su carta, 23,8x17,7 cm.
350
(anni ‘40), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm.
“(Studio)” 201
“(Studio)” (anni ‘40), matita su carta azzurra, 21,4x13,9 cm. 202
“(Studio)” (anni ‘40), penna nera su carta, 21,6x27,9 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “the rows can be rows of flowers”. 203
“(Studi)” (anni ‘40), china su carta giallina, 12,6x18,6 cm.
recto. “(Studio
di figura)”
(anni ‘40), penna su carta giallina, 18,4x12,5 cm. verso. “(Studio di figura)” (anni ‘40), penna su carta giallina. 205
“(Studio di figura)”
(anni ‘40), penna su carta giallina, 18,4x12,5 cm. 206
“(Studi di figure)”
(anni ‘40), penna su carta giallina, 18,4x12,5 cm. 207
“(Studio di figure)”
218
230
“(Studio per ‘Painting and sculpture’)”
“(Studio di figure)”
(1949), matita su carta velina, 27,9x21,6 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “same height”; sul bordo sinistro “hand on by”; sul bordo destro “as though/[…] out/of mist/lighter at bottom/separated on 2 planes”. 219
“(Studi per ‘Painting and sculpture’)”
“(Studio per ‘Painting and sculpture’)”
“(Studio per ‘Painting and sculpture’)”
209
(1949), pastelli su carta azzurra, 56,3x33 cm. Firmato in basso a sinistra “Jared French”.
“(Studio di figure)”
222
“(Studio di figure)”
(anni ‘40), penna su carta giallina, 18,4x12,5 cm. 211
“(Studio di figure)”
(anni ‘40), penna su carta giallina, 18,4x12,5 cm. 212
“(Studio di figura)”
(anni ‘40), penna blu su carta velina, 23,5x16,1 cm. 213
“(Studio di figure)”
(anni ‘40), penna blu su carta velina, 16,1x23,5 cm. 214
“(Studio di figure)”
(anni ‘40), penna blu su carta velina, 15,2x21,6 cm. 215
“(Studio di figure)”
(anni ‘40), penna blu su carta velina, 21,7x13 cm. 216
“(Studi)”
232
“(Studio di figure)”
“(Studio per ‘In a Room’)”
221
210
(anni ’40 - ‘50), penna su carta, 18,6x28 cm.
220
208
(anni ‘40), penna su carta giallina, 18,4x12,5 cm.
“(Studio di figure)”
(anni ’40 - ‘50), matita, penna e pastello su carta, 17,3x25,5 cm.
(anni ‘40), penna su carta giallina, 18,4x12,5 cm.
(anni ‘40), penna su carta giallina, 18,4x12,5 cm.
231
1949, matita e tempera su carta, 62,4x45,8 cm. Firmato e datato in basso a sinistra “Jared French 1949”.
(1949), tempera su carta, 57x32 cm. Firmato in basso a sinistra “Jared French”.
“(Studio di figure)”
(anni ’40 - ‘50), penna su carta, 17x27,8 cm.
“(Studio per ‘Face to Face’)”
(1949 c.), matita su carta, 35,5x25,4 cm. Iscrizioni: sul bordo destro “contemporary/ dilemma/solution/1.evasion/2.face to face/3.baby early/music/4.children/poetry/5.adolescence/prose/6. maturity/architecture/7.end (and beginning)/painting and sculpture”, “in maturity man/has made himself/a framework/the intuitive in/the reason”, “take 2 photos – one/full back-view and the/other slightly from side/ combine/take photo fairly far/from side”, “main figure full back/view, but added to/on the side like a column”. 223
“(Studio di figura)”
(anni ‘40), matita su carta millimetrata, 28x21,7 cm. 224
“(Studio di figure)”
(anni ‘40), china e matita su carta, 12,5x16,1 cm.
233 (1950 c.), matita su carta, 19,6x15,5 cm. Iscrizioni: sul bordo destro “same numbers of holes”; sul bordo inferiore “evasion/courage (face to face)/architecture/poetry/poetry/music/music/ architecture/prose/prose/painting/sculpture/14 in high/ man/figure”. 234
“(Studio di figure)”
(anni ‘50), matita e pastello su carta, 28x21,8 cm. 235 recto.“Office”
1952, matita su carta, 22x21,5 cm. Firmato e datato in alto a destra “Jared French 1952”. Iscrizioni: sul bordo inferiore “Office/ Lowerham[…]”; sul bordo destro “desk […]/ wall […]/plags”. verso. “(Studi)” 1952, matita su carta gialla. 236
“Ted Starkowski”
(anni ‘50), china diluita, china e pastelli su carta con bordi in carta gommata, 38,8x28,1 cm. Firmato in alto a destra “French”. 237
“(Ritratto maschile)”
225
(anni ‘50), china diluita, china, matita e pastello su carta, 34,8x25 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”.
“(Studio di figure)”
238
(anni ‘40), matita su carta, 13,9x17,3 cm. 226
“(Ritratto maschile)”
“(Studio di figure)”
(anni ‘40), matita su carta, 32,3x36,6 cm.
(anni ‘50), olio su carta, 41,8x34,1 cm. Al verso disegno sommario a matita del medesimo soggetto.
227
239
(anni ‘40), penna su carta giallina, 20,3x12,7 cm.
“(Studio di figure)”
“(Studio di figure)”
(anni ‘40), matita su carta, 29,4x18,1 cm.
(anni ‘50), matita su carta azzurra, 21,4x14 cm.
217
228
240
“(Studio per ‘Prose’)”
“(Studio di figura)”
(1948), matita grassa su carta, 62,6x47,9 cm. Firmato in basso a sinistra “Jared French”. Iscrizioni: sul bordo superiore ”it is the business of art to declare/I think no/pole should carry lower (yes) ? little […] cloudy/top of mirror higner”; sul bordo destro “should it be a mirror with a reflection instead of a shadow?/horizon higher”; all’interno dello specchio “A MAN IS”.
“(Studio)”
(anni ’40-‘50), china e pastelli su carta, 35,5x20,1 cm. Firmato in basso al centro “Jared French”.
(anni ‘50), matita su carta, 28,5x18 cm.
229
(anni ‘50), matita su carta, 15,8x18,5 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “Spectators ”.
“(Studio di figure)”
(anni ’40 - ‘50), penna nera e blu su carta, 10,2x15,3 cm.
241
“Spectators” 242
“(Studio di figura maschile)”
(anni ‘50), matita su carta, 29,5x21,5 cm.
Schede delle opere
204
351
Jared French by Jared French
243
257
271
“(Studio di figura maschile)”
“(Studio di figura e uccello)”
“(Studio di figura maschile)”
(anni ‘50), matita e china diluita su carta, 23,9x12,4 cm.
(anni ‘50), penna blu su carta, 14,8x10,2 cm.
244
“(Studio di figura femminile con bambino)”
272
259
(anni ‘50), penna rossa e nera su carta, 27,9x21,6 cm.
“(Studio di figure maschili)” (anni ‘50), matita e pastello su carta, 40,9x29,8 cm. 245
“(Studio di figura maschile)” (anni ‘50), matita su carta, 26x16,3 cm. 246
“(Studi)” (anni ‘50), matita su carta, 30x19,9 cm. 247
“(Studio di figure)” (anni ‘50), penna nera su carta, 12,6x20,3 cm. 248
(anni ‘50), pastelli su carta, 12x9,9 cm.
“(Studio di figure e architetture)”
“(Studio di figura maschile)”
(anni ‘50), penna blu e rossa su carta, 21,5x28 cm. Iscrizioni: al centro del disegno “all black/ but the face/no change/in costume”, nella metà destra del disegno “all looking/straight/at the spectator”, “[…] strap atlete/against a white/ground?”, “not all black/some in varius colors?”, “all in different/grays”.
273
260
(anni ‘50), matita sanguigna su carta, 28x21,7 cm.
“(Studio di figure in costume)”
(anni ‘50), matita su carta, 15,7x9,7 cm. 261
“(Studio di figure in costume)”
“(Studio)”
(anni ‘50), matita e penna rossa su carta, 11,1x13,7 cm. 274
“(Studio di figura maschile)” 275
“(Studio di figura maschile)”
(anni ‘50), matita su carta, 14,8x12,6 cm.
(anni ‘50), penna su busta di carta, 16,4x9,3 cm.
(anni ‘50), matita sanguigna su carta, 28x21,7 cm.
262
276
249
“(Studio di figure in costume)”
(anni ‘50), matita e penna su carta, 15x10,6 cm.
“(Studio di figura maschile)”
“(Studio di figure)”
“(Studio di figure)” (anni ‘50), penna nera su carta, 13x9,7 cm. 250
“(Studio di figure)” (anni ‘50), penna nera su carta, 13,9x21,3 cm. Iscrizioni: sul bordo inferiore “Woman”. 251
“(Studio di figure femminili)” (anni ‘50), matita e penna su cartoncino, 16,5x14,1 cm. 252 recto. “(Studio
di figure)”
(anni ‘50), penna su carta, 18,6x7,2 cm. verso. “(Studio di figure)” (anni ‘50), penna su carta. 253
“(Studio di figure)”
263
“(Studio di figure in costume)”
264
278
“(Studio di figura in costume)”
“(Studio di figura maschile)”
(anni ‘50), penna su carta giallina, 18,6x12,6 cm. Iscrizioni: sul bordo inferiore “Book I/fig 315”. 265
“(Studio di figure tribali)”
(anni ‘50), penna su carta giallina, 18,6x12,6 cm. Iscrizioni: sul bordo inferiore “Book I/fig 107”. 266
254
(anni ‘50), penna rossa su carta, 21,6x27,9 cm.
(anni ‘50), penna rossa e nera su carta, 27,9x21,6 cm. 267
“(Studio di figura maschile)” 268
“(Studio di figura maschile)”
255
(anni ‘50), penna rossa e nera su carta, 21,6x27,9 cm.
“(Studio di figure femminili)”
269
(anni ‘50), matita, penna rossa e nera su carta, 27,9x21,1 cm.
“(Studio di figura maschile)”
256
(anni ‘50), matita, penna rossa e nera su carta, 21,6x27,9 cm.
“(Studio di figura femminile)”
270
(anni ‘50), penna su carta, 27,9x21,6 cm. Siglato in basso a destra “J.F.”.
277 recto. “(Studio
“(Studio di figura maschile)”
(anni ‘50), penna blu su cartoncino, 24x16,8 cm.
(anni ‘50), matita grassa e pastello su carta, 28x21,7 cm.
(anni ‘50), penna su carta, 21,5x28 cm. Iscrizioni: dall’alto in basso “exits/from shed/female impersonator/drunk/girl performer/girl rider/the acrobat +/the girl with the/whip together/[…]view/platform/ close together/blond/a negress named olga”.
(anni ‘50), penna su carta, 17,8x21,2 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “Large Paper Eraser 6H, 5H, 4H Pencils”; sul bordo destro “Carlo Emilio Gadda/Tobino, Calvino, Flaiano/ Parise, Gadda/C.E./Gadda “Eros e Priapo”.
“(Studio di figure)”
352
258
(anni ‘50), penna rossa e nera su carta, 27,9x21,6 cm.
“(Studio di figure maschili)”
(anni ‘50), penna rossa e nera su carta, 27,9x21,6 cm.
di figura maschile)”
(anni ‘50), matita e sanguigna su carta, 28x21,7 cm. verso. “(Studio di figura maschile)” (anni ‘50), matita sanguigna su carta.
(anni ‘50), matita su carta, 28x21,7 cm. 279
“(Studio di figura maschile)”
(anni ‘50), matita e sanguigna su carta, 28x21,8 cm. 280
“(Studio di figura maschile)”
(anni ‘50), matita su carta, 28x21,7 cm. 281
“(Studio di figura maschile)”
(anni ‘50), matita e sanguigna su carta, 21,7x28 cm. 282
“(Studio di figura maschile)”
(anni ‘50), matita su carta, 21,7x28 cm. 283
“(Studio di figura maschile)”
(anni ‘50), matita e sanguigna su carta, 28x21,7 cm. 284
“(Studio di figura maschile)”
(anni ‘50), sanguigna su carta, 28x21,7 cm. 285
“(Studio di figura maschile)”
(anni ‘50), matita e sanguigna su carta, 28x21,8 cm.
286
302
316
“(Studio di teste maschili)”
“(Studio per ‘The Double’)”
“(Studio per ‘The Double’)”
287
“(Studio di testa maschile)”
(anni ‘50), matita e sanguigna su carta, 28x21,8 cm. 288
“(Studio di testa maschile)”
(anni ‘50), matita e pastello su carta, 21,7x28 cm. 289
“(Studio di busto maschile)”
(anni ‘50), matita e pastello su carta, 28x21,8 cm. 290
“(Studio di torso maschile)”
(anni ‘50), matita, pastello e penna su carta, 27,5x21,5 cm. 291
“(Studio di torso maschile)”
(anni ‘50), matita e sanguigna su carta, 28x21,8 cm. 292
“(Studio di gambe maschili)”
(anni ‘50), matita su carta, 27,5x21,5 cm. 293
(1950-1962), matita su carta azzurra, 12x6,9 cm.
(1950-1962), pastello su carta azzurra, 13,7x10,7 cm.
303
317
“(Studio per ‘The Double’)”
“(Studio per ‘The Double’)”
(1950-1962), matita su carta azzurra, 12x6,9 cm.
(1950-1962), pastello su carta azzurra, 13,7x10,7 cm.
304
318
“(Studio per ‘The Double’)”
“(Studio per ‘The Double’)”
(1950-1962), matita su carta azzurra, 12x6,9 cm.
(1950-1962), pastello su carta azzurra, 10,6x6,3 cm.
305
319
“(Studio per ‘The Double’)” (1950-1962), matita su carta azzurra, 12x6,9 cm. 306
“(Studio per ‘The Double’)” (1950-1962), matita su carta azzurra, 13,8x10,7 cm. 307
“(Studio per ‘The Double’)” (1950-1962), matita su carta azzurra, 12x6,9 cm. 308
“(Studio per ‘The Double’)” (1950-1962), matita su carta azzurra, 12x7 cm.
“(Studio di braccia maschili)”
309
(anni ‘50), matita su carta, 10,6x14,7 cm.
“(Studio per ‘The Double’)”
294
(1950-1962), matita su carta azzurra, 12x6,9 cm.
“(Studio di testa maschile)”
(anni ‘50), matita su carta, 21,1x16 cm. 295
310
“(Studio per ‘The Double’)”
“(Studio di busto maschile)”
(anni ‘50), matita su carta, 21,2x19,2 cm.
(1950-1962), matita su cartoncino, 15x20,7 cm. Iscrizioni: sul bordo inferiore “the Double (white statue at right)/come out of the/ foggy sea”.
296
311
“(Studio di gambe maschili)”
(anni ‘50), matita su carta, 22,6x19,6 cm.
“(Studio per ‘The Double’)”
297
(1950-1962), matita su carta azzurra, 12x6,9 cm.
“(Studio di braccio maschile)”
312
(anni ‘50), matita su carta, 30,3x19,4 cm.
“(Studio per ‘The Double’)”
298
(1950-1962), matita su carta azzurra, 12x7 cm.
“(Studio di braccio maschile)”
313
“(Studio per ‘The Double’)”
(1950-1962), pastello su carta azzurra, 10,7x13,7 cm. Iscrizione: sulla metà sinistra “try with […] background/+ less space/statue on sand only”; in alto a destra “right hand/figure lower + more space on right”; in basso a destra “[…] on marble”. 320
“(Studio per ‘The Double’)”
(1950-1962), pastello su carta azzurra, 13,7x10,7 cm. 321 recto. “(Studio per ‘The Double’)”
(1950-1962), matita su carta, 11,2x9,2 cm. verso. “(Studio per ‘The Double’)” (1950-1962), matita su carta. 322
“(Studio per ‘The Double’)”
(1950-1962), matita e pastello su carta velina, 27,9x21,6 cm. Iscrizioni: sul bordo destro “16548 St+le men”. 323
“(Studio per ‘The Double’)”
(1950-1962), matita su cartoncino, 29,9x21,8 cm. 324
“(Studio per ‘The Double’)”
(1950-1962), matita, penna blu e rossa su cartoncino, 28,2x19,2 cm. 325 recto. “(Studio
per ‘The Double’)”
(1950-1962), matita su carta velina, 28x21,7 cm. verso. “(Studio per ‘The Double’)” (1950-1962), penna e matita su velina.
(anni ‘50), matita su carta, 30,6x19,5 cm.
“(Studio per ‘The Double’)”
299
(1950-1962), matita su carta azzurra, 6,9x12 cm.
326
(1950-1962), matita su carta azzurra, 12x6,9 cm.
314
300
(1950-1962), matita su carta azzurra, 6,9x12 cm.
(1950-1962), matita su carta, 25,1x40,5 cm. Iscrizioni: sul bordo inferiore “Double very pale iridescent/a slight emanation/on the ground/around each figures” e calcoli matematici.
(1950-1962), matita su carta azzurra, 12x6,9 cm.
315
327
301
(1950-1962), matita e pastello su carta azzurra, 13,7x10,7 cm. Iscrizioni: sul bordo destro “1 tree/1 column/all white/black sky”.
“(Studio per ‘The Double’)”
“(Studio per ‘The Double’)”
“(Studio per ‘The Double’)”
(1950-1962), matita su carta azzurra, 12x6,9 cm.
“(Studio per ‘The Double’)”
“(Studio per ‘The Double’)”
“(Studio per ‘The Double’)”
“(Studio per ‘The Double’)”
(1950-1962), pastello su carta, 33,7x25,6 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “no surprise/only attention/feet less a part”, “head[…]/feet together/ still […]waiting”; sul bordo inferiore “more still/ near together?”.
Schede delle opere
(anni ‘50), matita su carta, 28x21,7 cm.
353
Jared French by Jared French
328
342
355
“Autoritratto”
“(Studio per ‘That French Island’)”
“(Studio per ‘That French Island’)”
(1962-1964), penna su carta, 21,6x18,6 cm.
(1962-1964), matita su carta, 30,5x21 cm.
329
343
356
“Nudo femminile”
“(Studi per ‘That French Island’)”
“(Architettura Italiana)”
(1950-1960), bronzo, h. 35 cm.
(1950-1960), gesso, h. 79 cm. 330
“Nudo maschile” (1950-1960), gesso patinato, h. 36,3 cm. 331
(anni ‘60), tempera alla caseina su cartone, 78x29,8 cm.
344
357
“(Studi per ‘That French Island’)”
“(Architettura Italiana)”
(1962-1964), penna su carta, 21,7x28,6 cm.
“Nudo maschile”
345
(1950-1960), bronzo dorato, h. 52 cm. Firmato “J. French”.
“(Studi per ‘That French Island’)” (1962-1964), penna su carta, 28,5x21,5 cm.
332
346
“Mediterranean Street Corner”
“(Studio per ‘That French Island’)”
(1954) tempera alla caseina su cartone, 69,5x45,8 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”. Sul verso etichetta della “Banfer Gallery”, della mostra “American Art at Mid Century” e cartiglio con il numero “171”. Iscrizioni: “Mediterranean street Corner”. 333
“(Studio di teste di bimbo)” (1960), penna verde su calendario del 1960, 13,6,x7,8 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “American boy thinking”. 334
“(Studio per ‘That French Island’)” (1962-1964), penna su carta, 11,6x21,6 cm. 335
“(Studio per ‘That French Island’)”
(1962-1964), penna su carta, 10,7x21,5 cm. 347
“(Studio per ‘That French Island’)” (1962-1964), penna su carta, 17,3x17 cm. 348
“(Studio per ‘That French Island’)” (1962-1964), penna su carta, 14,2x21,7 cm. Iscrizioni: sul bordo inferiore “a little smaller”. 349
“(Studio per ‘That French Island’)” (1962-1964), penna su carta, 28,6x21,5 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “3”. 350
“(Studio per ‘That French Island’)”
(1962-1964), penna su carta, 14,3x21,4 cm.
(1962-1964), penna su carta, 28,6x21,7 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “4”.
336
351
“(Studi per ‘That French Island’)”
“(Studio per ‘That French Island’)”
(1962-1964), penna su carta, 13,3x21,2 cm. 337
“(Studi per ‘That French Island’)” (1962-1964), penna su carta velina, 14,3x21,4 cm. 338 recto. “(Studi per ‘That French Island’)”
(1962-1964), penna su carta, 28,6x21,7 cm. verso. “(Studio per ‘That French
Island’)”
(1962-1964), penna su carta. 339
“(Studi per ‘That French Island’)” (1962-1964), penna nera e blu su carta, 28,6x21,2 cm. 340
“(Studi per ‘That French Island’)” (1962-1964), penna su carta, 28,6x21,5 cm. 341
“(Studi per ‘That French Island’)” (1962-1964), penna su carta, 28,6x21,5 cm.
354
(1962-1964), penna su carta velina, 27,9x21,6 cm.
(1962-1964), penna su carta, 28,6x21,7 cm. Iscrizioni: sul bordo superiore “5”, “he winks”; sul bordo sinistro “she half-looks/or spectator (?)”; sul bordo inferiore “she start to/cover him with towel/or robe”.
“(Studio per ‘That French Island’)” (1962-1964), penna su carta, 23,9x21,2 cm. 353
Island’)”
358
“(Architettura Italiana)”
(anni ‘60), tempera alla caseina su cartone, 56,6x19,9 cm. 359
“Spectators”
(1963), tempera alla caseina su cartone, 79,2x39,4 cm. Firmato in basso a sinistra “Jared French”. Sul verso timbro della “Banfer Gallery Inc./23 East 67 Street/New York 21, N.Y.” e l’iscrizione “Spectators/Jared French”. 360
“(Architettura Italiana)”
(anni ‘60), matita su carta, 46x31 cm. 361
“(Figura maschile e roccia antropomorfa)” (anni ’60), tempera alla caseina su cartone, 85,3x47,3 cm. 362
“(Figure surreali)”
(anni ’60), tempera alla caseina su masonite, 75,8x76,1 cm. 363
“(Testa maschile)”
(anni ’60), matita su carta, 40,1x28,9 cm. Firmato in basso a sinistra “Jared French”. 364
“Harpy”
352
recto.“(Studio
(anni ‘60), pastello su cartone preparato, 47,9x64,5 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”.
per ‘That French
(1962-1964), matita, penna e china su carta velina, 13,4x21,1 cm. verso. “(Studio per ‘That French Island’)” (1962-1964), matita, penna e china su carta velina. Iscrizioni: sul bordo superiore “valed face?”. 354
(seconda metà anni ’60), matita su carta, 103,7x63,4 cm. Firmato in basso a sinistra “Jared French”. 365
“(Roccia antropomorfa)”
(seconda metà anni ’60), matita su carta, 24,8x33,4 cm. 366
“(Roccia antropomorfa)”
(seconda metà anni ’60), matita su carta, 23,9x31,2 cm. Iscrizioni: in basso a sinistra “M”; in basso a destra “6”
recto. “(Studio per ‘That French Island’)”
367
(1962-1964), matita su carta, 30,8x21 cm. Iscrizioni: in basso a destra “half length”. verso. “(Studio per ‘That French
(seconda metà anni ’60), matita su carta, 44,5x31 cm.
Island’)”
(1962-1964), matita su carta. Iscrizioni: in basso a destra “thinner”.
“(Roccia antropomorfa)” 368
“(Roccia antropomorfa)”
(seconda metà anni ’60), matita su carta, 30,9x45,9 cm.
369
385
402
“(Roccia antropomorfa)”
“(Studio di fiori)”
“(Casa con patio)”
370
“(Roccia antropomorfa)”
(seconda metà anni ’60), matita su carta, 24x30,8 cm.
matita su carta, 24,9x34,6 cm. 386
“(Figura archeologica)”
penna su carta velina, 20,3x12,6 cm. 387
incisione xilografica su carta, colorata a tempera diluita, 157x149 mm. Siglato in basso a sinistra “F”. 403
“(Casa con patio)”
“(Due figure)”
china su carta, 13,2x15,3 cm.
(seconda metà anni ’60), matita su carta, 33,7x25 cm. Iscrizioni: in alto a destra “Major André”.
incisione xilografica su carta azzurra, colorata a tempera diluita, 176x153 mm. Siglato in basso a sinistra “F”.
388
404
372
matita su carta, 11,2x9,8 cm.
371
“(Roccia antropomorfa)”
“(Roccia antropomorfa)”
(seconda metà anni ’60), matita su carta, 23,9x31,6 cm. 373
“(Roccia antropomorfa)”
“(Studio di mano)” 389
“(Studio)”
“(Casa con patio)” incisione xilografica su carta velina, colorata a tempera diluita, 173x165 mm. Siglato in basso a sinistra “F”.
penna blu su carta, 21,7x28,7 cm.
405
390
“(Testa maschile)”
(seconda metà anni ’60), matita su carta, 16x23,9 cm.
“(Studio)”
374
391
“(Studi)”
“(Studio)”
(anni ’60), matita su carta, 25x33,7 cm.
penna su carta, 22,5x14,4 cm.
375
392
“(Roccia antropomorfa)”
“(Ritratto di ragazza)”
matita su carta, 28x20,7 cm.
monotipo xilografico su carta, 280x208 mm. Siglato in basso a destra “J”. 406
“(Testa maschile)” monotipo xilografico su carta, 276x215 mm. Siglato in basso a destra “J”. 407
“(Testa maschile)”
(seconda metà anni ’60), matita su carta, 33,7x25 cm.
(anni ’30), incisione su carta, 199x157 mm. 393
monotipo xilografico su carta, 257x210 mm. Siglato in basso a destra “J”.
376
“(Ritratto di donna)”
408
“Madre di Jerry”
(anni ’30), incisione su carta, 317x247 mm.
“(Testa maschile)”
china su carta, 15,6x10,3 cm. Siglato in basso “J.F.”. Iscrizioni: sul supporto “Madre di Jerry”.
394
377
(anni ’30), incisione su carta, 332x242 mm.
409
395
“(Testa maschile)”
“(Figura)”
penna su carta, 6,8x8 cm. 378
“(Figura in barca)”
penna su carta, 6,4x9,9 cm. 379
“(Figura maschile accovacciata)” matita su carta, 9,3x8,7 cm. 380
“(Figura femminile)”
china diluita su carta giallina, 28,1x20,5 cm. 381
“(Interno con figure)”
matita su carta velina, 21,6x27,9 cm. 382
“(Figure e nave)”
matita su carta velina, 21,6x27,9 cm. 383
“(Figura in carrozza)”
penna su carta, 19,5x21,6 cm. 384
“(Interno con figura femminile)”
china su carta, 35,7x25,4 cm. Firmato in basso a destra “Jared French”.
“(Albero)”
“(Albero)”
monotipo xilografico su carta, 273x212 mm. Siglato in basso a destra “J”.
(anni ’30), incisione su carta, 321x254 mm.
incisione su carta rilevata a biacca, 146x136 mm.
396
410
“(Albero)”
“(Testa maschile)”
(anni ’30), incisione su carta, 320x243 mm. 397
“(Casa con patio)”
(anni ’30), incisione su carta, 218x299 mm. 398
“(Casa con patio)”
(anni ’30), incisione su carta, 199x280 mm. 399
incisione su carta rilevata a biacca, 145x138 mm. 411
“(Albero)” incisione xilografica su carta di riso, 230x174 mm. 412
“(Albero)” incisione xilografica su carta azzurra, 252x195 mm.
“(Casa con patio)”
413
(anni ’30), incisione su carta, 244x321 mm.
“(Albero)”
400
incisione xilografica a inchiostro blu, su carta di riso, 249x159 mm.
“(Casa con patio)”
(anni ’30), incisione su carta, 245x312 mm. Firmato in basso a destra “Jared French”. 401
“(Casa con patio)”
incisione xilografica su carta, colorata a tempera diluita, 175x155 mm. Siglato in basso a sinistra “F”.
414
“(Esterno Italiano)” (1931-33 c.), 60x88 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “46”. 415
“(Affresco italiano del XIV secolo)” (1931-33 c.), 88x61 mm.
Schede delle opere
(seconda metà anni ’60), matita su carta, 45,8x30,9 cm.
355
Jared French by Jared French
416
429
444
“(Monumento Beckwith)”
PaJaMa, “Fidelma Cadmus, Margaret French e Paul Cadmus”
“(Figure maschili sulla spiaggia)”
(1931-33 c.), 176x126 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “I 4”.
Fire Island, 1939, 113x169 mm.
445
417
430
“(Compianto di Nicolò dell’Arca)”
PaJaMa, “Margaret French”
Bologna, (1931-33 c.), 60x88 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “21”.
Fire Island , (1939 c.), 106x36 mm.
(1939-40), 125x176 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “Deep compare”.
431
446
418
PaJaMa, “Margaret French”
“(Figura maschile)”
(1931-33 c.), 60x87 mm.
Fire Island, (1939 c.), 74x43 mm. Iscrizioni: sul verso a penna blu “A or 13”.
419
432
“(Bassorilievo romanico)”
“(Architettura Toscana)” (1931-33 c.), 88x59 mm. 420
“(Jared French)” Italia, (1931-33 c.), 176x126 mm. 421
“(Paul Cadmus e Jared French)” Italia, (1931-33 c.), 126x177 mm. 422
“(Jared French)”
“(Ragazzo che corre con telo)”
(1939 c.), 112x87,5 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “B4 Dup”. 433
“(Composizione)”
Fire Island (?), (1939 c.), 80x116 mm. 434
PaJaMa, “Jared French e Paul Cadmus” Fire Island (?), (1939 c.), 98,5x73 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “GW neg GML(?),MaL”, a inchiostro nero “#23”.
Italia, (1931-33 c.), 177x126 mm.
435
423
“Margaret French”
“(Fidelma Cadmus)” Fire Island, (1934 c.), 176,5x127 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “J 5”. 424
Carl Van Vechten, “Jared French” 25 Gennaio 1939, 253x185 mm. Iscrizioni: sul verso a penna stilografica “VII O:16”; timbro a impressione sul recto e a inchiostro sul verso “Photograph by Carl Van Vechten”. 425
Carl Van Vechten, “Jared French” 25 Gennaio 1939, 252x195,5 mm. Iscrizioni: sul verso a penna stilografica “VII O:21”; timbro a impressione sul recto e a inchiostro sul verso “Photograph by Carl Van Vechten”. 426
Carl Van Vechten, “Jared French” (25 Gennaio 1939), 253x183 mm. Iscrizioni: sul verso a penna stilografica “VII O:12”, timbro a impressione sul recto e a inchiostro sul verso “Photograph by Carl Van Vechten”.
(1939 c.), 169x155 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “J 7”. 436
PaJaMa, “Jared French, Margaret French e Josè Martinez” Fire Island, 1939, 168x106 mm. 437
PaJaMa, “Josè Martinez”
Fire Island, 1939, 176x125,5 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “C 17”. 438
PaJaMa, “Josè Martinez”
Fire Island, 1939, 176x125,5 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “C 17”. 439
“Josè Martinez”
Fire Island, 1939, 176x125,5 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “C 17”. 440
“Jared French e Paul Cadmus”
427
(1939 c.), 126x176 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “C 2”.
Carl Van Vechten, “Jared French”
441
(25 Gennaio 1939), 252x195,5 mm. Iscrizioni: sul verso a penna stilografica “VIII O:0”, timbro a impressione sul recto e a inchiostro sul verso “Photograph by Carl Van Vechten”.
“(Figura maschile)”
428
(1939 c.), 177x125 mm. Iscrizioni: sul verso a penna blu “C 20 (2)”.
“(Paul Cadmus e Jared French ?)” Fire Island (?), (1939 c.), 118x178 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “M”.
(1939 c.), 177x126 mm. 442
“Jared French” 443
“(Figure maschili sulla spiaggia)” (1939 c.), 109,5x166 mm.
356
(1939 c.), 110x165 mm.
“Jared French”
(1939-40), 175,5x177 mm. 447
“(Figura femminile)”
(1939-40), 127x91 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “B 11, Dup”. 448
“Margaret French e Paul Cadmus” (1939-40), 126x177 mm. 449
“(Margaret French)”
(1939-40), 240,5x155 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “M 28”. 450
“Jared French”
(1939-40), 161x107 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “I 3”. 451
“Margaret French”
(1939-40), 156x242 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “M 28”. 452
“(Paesaggio Italiano)”
(1939-40), 88x139 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “58 IV”. 453
“(Paesaggio Italiano)”
(1939-40), 89x139,5 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “58 IV”. 454
“(Neve in giardino)”
(1939-40), 53x79 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “H 11”. 455
“Jared French”
(1940 c.), 177x116,5 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “m”. 456
“Jared French”
(1940 c.), 198x118 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “F.K.”, “m”. 457
“Jared French e Paul Cadmus (?)”
(1940 c.), 154x235,5 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “F.K.”, a penna blu “L 16? ”. 458
“Jared French”
(1940 c.), 78x52 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “H 11”.
459
474
488
“Jared French e Paul Cadmus”
“(Figura sulla spiaggia)”
“Jared French”
(1940 c.), 210x252 mm.
(1940 c.), 104,5x75 mm.
475
489
“E. M. Forster, Geroge Tooker e Paul Cadmus”
“Margaret French”
460
“Jared French e Margaret French”
(1940 c.), 263x153 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “h 16?”. 461
“George Tooker (?)”
(1940 c.), 176x126 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “K I 3”. 462
PaJaMa (?), “Jared French e George Tooker” (1940 c.), 108x172 mm. 463
“Paul Cadmus”
Italia del sud, 1949, 126x176 mm.
(1940 c.), 176x126 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “F 8”.
476
490
“E. M. Forster che dorme col gatto”
“(Coppia di figure sulla spiaggia)”
Italia del sud (?), 1949.168x121 mm. 477
“Paul Cadmus e Margaret French” (1940 c.), 126x177 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “F.K.”. 478
“Paul Cadmus”
(1940 c.), 128,5x103,5 mm.
(1940 c.), 126x177 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “B 10”.
464
479
“Paul Cadmus”
(1940 c.), 126x176 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “K 12”. 491
“Jared French” (1940 c.), 62x90 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “H”. 492
“Jared French” (1940 c.), 113x170 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “H”.
“(Barche)”
493
“Jared French” (1940 c.), 90x137 mm.
465
(1940 c.), 205x257 mm. Iscrizioni: sul verso timbro a inchiostro blu “667.”, timbro a inchiostro nero “PIX PUBLISHING INC”.
“(Nudo maschile sdraiato)”
480
“Paul Cadmus e (?)”
(1940 c.), 79x188,5 mm. Iscrizioni: sul verso a inchiostro nero “#25”, a matita “[…]”.
(1940 c.), 105x163 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “N 4”. 466
“Margaret French”
(1940 c.), 54x80 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “Dup”. 467
PaJaMa, “George Platt Lynes e Jared French”
Fire Island, (1940 c.), 178x179 mm. Iscrizioni: sul verso a penna blu “SENZA NEGATIVO”. 468
PaJaMa, “Glenway Wescott”
“Paul Cadmus” (1940 c.), 126x176 mm. 481
“(Esterno americano)” (1940 c.), 61x88 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “L 1”, a penna blu “L 1”, a pastello rosso “m”. 482
494 (1940 c.), 84x119 mm. 495
“(Nudo maschile e specchio)” (1940 c.), 240x122 mm. 496
“(Nudo maschile in bagno)” (1940 c.), 252x202 mm.
“Jared French”
497
(1940 c.), 126x87 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “C 20 (2)”.
“Chuck Howard” (1940 c.), 252x202 mm.
483
498
“Jared French”
“(Nudo maschile sul divano)”
(1940 c.), 176x126 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “C 20 (2) ”.
(1940 c.), 104x151 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “J 7 o I (?)”.
PaJaMa, “Glenway Wescott”
484
499
Fire Island, (1940 c.), 112,5x169 mm.
“Jared French”
“(Figura velata in interno)”
470
(1940 c.), 176,5x127 mm. Iscrizioni: sul verso a penna blu “C 20 (2)”.
(1940 c.), 166x108 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “J 6”.
485
500
“Jared French”
“(Jared French)”
Fire Island, (1940 c.), 111x152,5 mm. 469
PaJaMa, “Glenway Wescott”
Fire Island, (1940 c.), 126x176,5 mm. 471
“Folly Beach - South Carolina”
(1940 c.), 88x61 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “L 1”, a penna blu “L 1”. 472
“(Nuvole)”
(1940 c.), 126x176,5 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “C 22”. 473
“(Nuvole)”
(1940 c.), 176x126 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “C 22”.
(1940 c.), 125x100 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “C 2”.
(1940 c.), 151x68 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “B 6”.
486
501
“Jared French”
“(Jared French)”
(1940 c.), 104x51 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “C 22 (2)”.
(1940 c.), 156x91,5 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “B 6”.
487
502
“Jared French (?)”
“(Jared French)”
(1940 c.), 76x104 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “X”, a penna blu “morbida”.
(1940 c.), 153 102mm. Iscrizioni: sul verso a matita “B 6”.
Schede delle opere
(1940 c.), 154x235 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “h 16?”.
357
Jared French by Jared French
503
520
537
“Jared French”
“(Figura maschile sul lettino)”
“Jared French”
(1940 c.), 101x153 mm. Iscrizioni: sul verso a penna blu “A 29”. 504
“(Jared French)”
(1940 c.), 78x120 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “I 9 (?) 7 ‘P.C.’”, a penna blu “A 29”. 505
“(Nudo maschile)”
(1940 c.), 117x166 mm. 506
“(Nudo maschile)”
521
“(Nudo maschile sul lettino)” (1940 c.), 126x201,5 mm. 522
“(Nudo maschile sul lettino)”
538
“Jared French”
(1940 c.), 176x126 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “K 17”. 539
523
Clinton, New Jersey, 1941, 153x108 mm.
“(Nudo maschile sul lettino)” (1940 c.), 201,5x124 mm. 524
507
“(Nudo maschile sul lettino)” (1940 c.), 126x201,5 mm.
(1940 c.), 167,5x114 mm.
525
508
“(Nudo maschile sul lettino)”
“(Nudo maschile)”
(1940 c.), 177x127 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “K 17”.
(1940 c.), 126x201,5 mm.
(1940 c.), 43x103 mm.
“(Nudo maschile)”
(1940 c.), 201,5x127 mm.
PaJaMa, “Jared French” 540
PaJaMa (?), “Jared French”
Fire Island, (1942 c.), 111x82 mm. 541
PaJaMa (?), “Jared French”
Fire Island, (1942 c.), 84x111 mm. 542
“Jared French”
(1940 c.), 127x72 mm.
526
509
“(Nudo maschile sul lettino)”
(1944 c.), 112x169 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “I 4”.
(1940 c.), 127x201,5 mm.
543
(1940 c.), 113,5x92 mm. Iscrizioni: sul verso a pastello rosso “A”.
527
PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”
510
(1940 c.), 127x201,5 mm.
Fire Island, (1944 c.), 114x167 mm.
“(Nudo maschile con cane)”
528
544
“(Nudo maschile su staccionata)”
(1940 c.), 112,5x91 mm. Iscrizioni: sul verso a pastello rosso “A”. 511
“(Nudo maschile con automobile)”
(1940 c.), 113x92 mm. Iscrizioni: sul verso a pastello rosso “A”. 512
“(Nudo maschile sul lettino)”
“(Nudo maschile sul lettino)” (1940 c.), 124x201,5 mm. 529
“(Nudo maschile su muretto)” (1940 c.), 126x201,5 mm. 530
“(Nudo maschile di spalle)”
“(Nudo maschile su muretto)”
(1940 c.), 202x126 mm.
(1940 c.), 126x201,5 mm.
513
531
PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French” Fire Island, (1944 c.), 253x202 mm. 545
PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French” Fire Island, (1944 c.), 160x241 mm. 546
PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”
“(Nudo maschile di spalle)”
“(Nudo maschile su muretto)”
(1940 c.), 202x126 mm.
(1940 c.), 126x202 mm.
547
514
532
PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”
Fire Island, (1944 c.), 165x248,5 mm.
“(Figura maschile sul prato)”
“Jared French e Margaret French”
(1940 c.), 124x201,5 mm.
(1940 c.), 126x176 mm.
Fire Island, (1944 c.), 154x217 mm.
515
533
548
“(Figura maschile sul prato)”
“Jared French”
(1940 c.), 201,5x251,5 mm.
(1940 c.), 126x177 mm.
516
534
“(Figura maschile sul prato)”
“Jared French”
517
535
“(Figura maschile sul prato)”
Nantucket, (1946 c.), 177x126 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “J 5”.
“Jared French”
550
518
(1940 c.), 176x125 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “K 21”.
“(Figura maschile sul lettino)”
536
Nantucket, (1946 c.), 170x109 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “J 7”.
(1940 c.), 127x201,5 mm.
“Jared French” (1940 c.), 176x125,5 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “K 21”.
551
519
(1940 c.), 126x201,5 mm.
(1940 c.), 126x201,5 mm.
“(Figura maschile sul lettino)” (1940 c.), 126x201,5 mm.
358
(1940 c.), 202x126 mm.
(1940 c.), 126x177 mm.
“(Nudo maschile sul letto)”
(1945 c.), 112x92 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “O (?) 8”. 549
PaJaMa, “Margaret French”
PaJaMa, “(Figura maschile distesa)”
PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”
Nantucket, (1946 c.), 127x177 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “J 4”.
552
559
565
PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”
PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”
PaJaMa, “Jared French”
PaJaMa, “Jared French”
560
566
PaJaMa, “Jared French e Margaret French”
554
Provincetown, (1947 c.), 126x176 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “K 21”.
PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”
553 Hoboken, New Jersey, (1946 c.), 164,5x109 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “J 6”.
PaJaMa, “Jared French”
Hoboken, New Jersey, (1946 c.), 163x109 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “J 6”. 555
PaJaMa, “Jared French”
Hoboken, New Jersey, (1946 c.), 163x109 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “J 6” 556
Charles Howard, “Paul Cadmus”
(1940 c.), 210x190 mm. Iscrizioni: sul verso timbro a inchiostro nero “Charles Howard 145 East 52 Street New York” 557
PaJaMa, “Jared French e Margaret French”
Provincetown, (1947 c.), 126x176 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “K 21”.
561
PaJaMa, “Jared French e Margaret French”
Provincetown, (1947 c.), 253x202 mm. 562
PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French” Provincetown, (1947 c.), 177x127 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “K 21”. 563
PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French”
Provincetown, (1947 c.), 126,5x177 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “K 21”.
Nantucket, 1946, 126x177 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “J 4”.
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Provincetown, (1947 c.), 126x176 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “K 13”, a penna blu “misc not wanted by JF”.
PaJaMa, “Jared French”
Provincetown, (1947 c.), 126x176 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “K 13”.
PaJaMa, “Jared French (?)”
Provincetown, (1947 c.), 127x177 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “K 21”.
Provincetown, 1947, 176x126 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “K 13”. 567
“Paul Cadmus” Venezia, (1949), 100x156 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “Q”. 568
PaJaMa, “Paul Cadmus e Margaret French” Lido, Venezia, 1949, 240x159 mm. 569
“Jared French e Margaret French” Venezia, (1949), 177x126 mm. 570
“(Jared French, Fred Melton, Josè Martinez, e (?))” (1954), 127x179 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “3 I B2 ‘Paul’”.
Schede delle opere
Fire Island, (1940 c.), 126x176 mm. Iscrizioni: sul verso a matita “F 8”.
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Appendice
Il fondo documentario di Jared di Davide Trevisani
Unito al fondo romano di opere inedite di Jared French è presente un suo archivio documentario che l’artista ha sempre custodito gelosamente presso di sé. L’intero fondo documentario di Jared French è costituito, tra lettere manoscritte o dattiloscritte, ritagli di giornali e riproduzioni fotografiche, da un totale di circa 450 documenti raccolti in 8 fascicoli organizzati in due gruppi principali. Il primo, suddiviso in tre raccoglitori, forma a tutti gli effetti il portfolio personale dell’artista; vi si trovano riunite infatti le riproduzioni fotografiche di molte delle opere prodotte nel corso della sua carriera. Il secondo, distribuito nei rimanenti 5 fascicoli, è il suo archivio epistolare. L’archivio fotografico raduna un totale di 165 fotografie – di formati differenti, in bianco e nero e a colori – di cui 144 riproducenti lavori di sua mano molti dei quali inediti. Le restanti 21, custodite all’interno di una carpetta inserita in uno dei tre raccoglitori, riproducono opere di pittori suoi contemporanei, ma non solo. L’archivio epistolare, costituito da appunti, memorie personali e in prevalenze da lettere, contiene poco più di 280 fogli di cui un terzo circa compilati anche sul verso. Distinto in tre sottogruppi, è di assoluta rilevanza poiché permette di percorrere con una certa continuità l’ultimo arco cronologico della vita di Jared French: dalla fine del 1964, da un momento pertanto coevo al definitivo trasferimento dell’artista a Roma, fino dopo la data della sua morte, concludendosi con due lettere datate agosto e ottobre 1989 inviate dall’Archives of American Art e dallo Smithsonian Institution al suo compagno ed erede italiano. Il nucleo di lettere più consistente è sistemato in tre raccoglitori secondo una precisa progressione cronologica1. Il primo conserva un lungo carteggio di corrispondenza con Thomas Ferdinand (direttore della Banfer Gallery, la galleria newyorkese per lungo tempo concessionaria dell’esclusiva di vendita delle opere di Jared French sul territorio americano). Gli altri contengono comunicazioni
Sulla costa di ciascun raccoglitore è riportato un cartiglio con la dicitura “JARED FRENCH ART-BUSINESS-LETTERS”. Il primo riporta la sottodicitura “BANFER GALLERY – 1965-1969”; il secondo “JAN. 9, 1984 TO DEC. 24, 1984”; l’ultimo “JAN. 3, 1985 TO AUG. 3, 1988”.
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scritte da amici, da suoi estimatori, da collezionisti, da altri galleristi, da case editrici, musei e istituzioni. Il fiore all’occhiello di questo primo sottogruppo è tuttavia rappresentato dal gruppo di lettere di Paul Cadmus che vi si rintracciano. Pur nella loro esiguità, esse spiccano su tutto il resto per la prospettiva intima e umana che dischiudono sulla personalità altrimenti sfuggente e forse anche un po’ coriacea di Jared French, stando almeno all’irreprensibile fermezza con cui egli gestisce i propri affari. Il secondo sottogruppo si compone di un esteso carteggio epistolare intercorso fra Jared French e C. P. Fox, direttore del Circus World Museum, relativo alla lunga trattativa di vendita di un timpano decorativo per un carro da parata circense di proprietà dell’artista. Tale trattativa, già apertasi nel corso del 1969, come si intuisce dalla prima lettera risalente al gennaio 1970, si concluderà nell’ottobre del 1972 a favore di Jared French il quale riuscì a spuntare il prezzo più alto coinvolgendo astutamente nei “giochi” un altro acquirente. All’interno dello stesso raccoglitore, in più buste trasparenti legate assieme, sono archiviati numerosi ritagli di giornali a comporre una miscellanea di recensioni critiche sui propri lavori esposti in mostre collettive o personali. Pur con alcune lacune, essi permettono di abbracciare un arco temporale compreso fra il 1938 e il 1972. Il terzo e ultimo sottogruppo è riunito in un unico raccoglitore indicativamente intitolato “JARED FRENCH – ART LISTS”. Come la stessa dicitura lascia intuire, esso è per lo più composto da una lunga sequenza inventariale di lavori – disegni (a penna, a matita, a china, a punta d’argento o a tecnica mista), incisioni e dipinti – redatta con estrema precisione. Di ogni singolo articolo, infatti, l’artista indica titolo, misure, tecnica, supporto, anno di esecuzione e prezzo di vendita. Questa lista elenca un totale di 57 lavori prodotti fra il 1925 e il 1950. La data più precoce si riferisce a un conté crayon raffigurante un nudo femminile visto frontalmente, mentre la più avanzata – nonché presumibilmente anche quella cui questo elenco risale – fa riferimento a un disegno a matita intitolato «Image» (particolarmente interessante se Jared French annota la necessità di fotografarlo in caso di vendita), a una tempera alla caseina dal titolo «Surprised» e a un altro disegno probabilmente preparatorio per la prima versione di «Double». Oltre a questo elenco e ad altri analoghi, ma di minore entità e meno precisi nelle informazioni offerteci, se ne rintraccia un altro altrettanto interessante poiché dispiega una prospettiva, finora mai sondata, sull’acquirente o sull’estimatore tipo dei suoi lavori, permettendo così di tracciare uno studio sui passaggi collezionistici delle sue opere. Jared infatti elenca dove siano collocate o a chi in quel momento appartenessero (la calligrafia sembra rimandare ai primi anni ’60) molte delle sue opere oggi più note. Fra i tanti nomi, si scoprono anche quelli dei suoi amici più stretti, tra i quali citerò solo i più importanti.
Sotto la dicitura LK (iniziali di Lincoln Kirstein, cognato di Paul Cadmus) sono elencati «Muscles», «Figures on the Beach», «Woman and Boys», «The Double» e il ritratto a olio di «Fidelma» Cadmus. Sotto la dicitura MW GW (iniziali di Monroe Wheeler e Glenway Wescott), sono citati, oltre ai loro noti ritratti nudi assieme al terzo ritraente George Platt Lynes, un’opera intitolata «Marezze» e uno dei capolavori del primo periodo di Jared French «Washing the White Blood from Daniel Boone» il quale, da una lettera di Paul Cadmus, si scopre essere stato venduto da Wheeler per la notevole cifra di 30.000 dollari nell’ottobre del 1986. Opere invece come «Crew», «Woman», «Architecture», «Nude & Dress Suit» e «Evasion» sono in custodia di MF (Margaret French) e, come Jared precisa in una sua risposta a Thomas Ferdinand che lo incalza affinché gli permetta di concludere almeno un affare importante dopo la personale organizzatagli nel 1969 presso la Banfer Gallery, non sono in vendita perché i preferiti di sua moglie. La vera motivazione che sottende questo diniego è tuttavia ben altra, come espressamente è più volte sottolineata da Jared nelle lettere inviate a Ferdinand. Semplicemente Jared non si fida più del suo mediatore cui contesta, e sarà questa una delle ragioni che porteranno alla chiusura dei rapporti fra i due, la troppa libertà nel ritoccare i prezzi di vendita pattuiti per le sue opere. Scorrendo velocemente l’elenco risulta che Emilio Baz di Mexico City possiede «Athlete Resting»; un certo Bobtkis «Murder», «Shelter» e «Prose» (acquistati in blocco da John Axelrod nel 1987, come Paul Cadmus scrive in una sua lettera del 9 aprile dello stesso anno); Mrs. O. Phipps è proprietaria di «Three Women and a Lifeguard» (venduto nel 2002 ad un’asta newyorkese Sotheby’s)2 mentre, da ultimo, i non meglio identificati Don & Sandy possiedono «Home Sickness» e «Music». In fase di spoglio, le carte conservate in questo sottogruppo si sono rivelate in assoluto le più preziose soprattutto per le fondamentali nozioni che alcune di esse permettono di ricavare sugli aspetti tecnici e soprattutto estetici dell’intera opera di Jared French. È da questo nucleo archivistico che provengono i cinque schemi (significativamente posti dall’artista in capo al raccoglitore – tavv. I-V) componenti, utilizzando la felice formula coniata dal Professor Panzetta in questo catalogo, quel “canovaccio progettuale” “funzionale all’impianto iconologico pensato da French”: d’ora in avanti imprescindibili strumenti per la comprensione e la decodificazione del suo intero universo figurativo. Limitatamente invece all’acribia con cui Jared French cerca di dotarsi della “formula” principe per governare al meglio il medium pittorico da lui preferito, quello della tempera all’uovo o alla caseina, particolarmente interessante è il Sotheby’s, New York, 4/12/2002, asta 7854, lotto n° 85.
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Jared French by Jared French
gruppo di fogli che compongono il suo “ricettario personale” per la preparazione a gesso del fondo o per quella adatta a disegnare con la punta d’argento e con quella d’oro. L’individuazione della formula più appropriata, se mai egli la trovò, non sembra essere stato frutto di un’operazione immediata. Il riscontro calligrafico dimostra infatti che Jared elaborò e sviluppò questa ricerca su di un lungo arco di tempo, a partire almeno dalla metà degli anni trenta3, procedendo all’elaborazione di continue varianti. Su questi fogli è un continuo succedersi di calcoli proporzionali, di conversioni in differenti sistemi di misure di capacità e peso, di strane miscele di leganti etc. nell’unico intento di scovare il rapporto ideale fra tutti gli ingredienti. Non sempre i risultati erano tuttavia convincenti, se, all’ennesimo tentativo fallito, con tono sconsolato, egli commenta su di una sua nuova formula «Ricetta (I believe) for gessos panels». Questo insieme di fogli ha nondimeno il pregio di mettere in luce una caparbia propensione verso la sperimentazione che ben si può valutare qualora si osservi in un colpo d’occhio l’intero corpus d’opera di Jared French. Si apprezzerà allora ancor di più la profonda metamorfosi imposta dall’artista al proprio stile nel passaggio, cruciale per giungere alle forme di lui più note nella coscienza collettiva, dagli anni ’30 agli anni ‘40. Per mutar di pelle, per poter accedere a questo nuovo sé, Jared dovette dotarsi di nuovi strumenti e modalità espressive. La via da seguire la individuò anche nell’esempio dei grandi maestri della pittura italiana del ‘400, in particolare Piero della Francesca e Andrea Mantegna. È soprattutto di ingrandimenti e riproduzioni (Alinari o Anderson) delle loro opere a fresco più celebri – del ciclo aretino della Vera Croce per il primo, della Camera degli Sposi e della Cappella Ovetari, nel caso del secondo –, oltre a immagini tratte dalla scultura romanica o gotica centroitaliana, che si compone quella carpetta di 21 foto presente nell’archivio fotografico cui si è fatto cenno nel paragrafo iniziale. Di quanto il loro studio da parte dell’artista sia stato acuto e lenticolare è attestato dai due splendidi ritratti maschili (catt. 236-237) in cui il tratteggio incrociato del pastello rosa elabora in maniera del tutto personale le sottili pennellate usate da Mantegna nei volti del ciclo di Palazzo Ducale, indagate da Jared, ad esempio, attraverso un ingrandimento Alinari (n. 18717) ritraente il giovane uomo raffigurato fra Ludovico II e il cardinale Francesco. Questioni di tempo hanno purtroppo permesso di procedere soltanto a una rapida lettura di questo ricco e prezioso archivio. Le finestre che permetterebbe
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Su una lettera inviata l’11 aprile 1988 dalla casa d’aste Christie’s a Paul Cadmus e da questi girata a Margaret French con cui si richiede un’opinione circa l’autenticità di un’opera in loro possesso attribuita a Jared, Paul annota “he hadn’t worked in oil since 1934”.
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di aprire sull’attività, sulla vita pubblica e privata dell’artista sarebbero innumerevoli; se n’è fornito qui soltanto uno stralcio, riferendo dettagli pertinenti esclusivamente al suo lavoro. Vi sarebbero molti aspetti da approfondire. Fra i tanti il rifiuto categorico che egli oppone ai tanti editori che, nel corso degli anni ’80, lo contattano per pubblicare monografie sul suo lavoro. O ancora, il diniego con cui egli risponde a chi lo contatta per procurarsi delle sue opere, collezionista o gallerista che sia. Dopo la personale del 1969 alla Banfer Gallery che non riscosse né grande interesse di pubblico né soprattutto di critica, Jared si ritirò in un esilio forzato, sempre più blindato e refrattario. Forse sentiva di non essere capito, certamente non era personalità disposta a darsi a chi non capisse lui e soprattutto la sua arte. Un solo argomento mi preme sottolineare prima di concludere: è il ruolo recitato nella vita di Jared French da due esseri di nome Paul e Margaret. Così come affiora dall’archivio, per il primo, è la narrazione di una grande presenza, costante, affettuosa, ironica, energica; per la seconda, è il racconto di un’assenza altrettanto fondamentale e grande. Di lei si rintracciano poche righe scritte di suo pugno, ma era Margaret che a New York gestiva tutti gli affari di Jared. Qualunque fosse l’entità del loro rapporto, lei in pianta stabile in America, lui a Roma col proprio compagno italiano, quella fra Paul, Jared e Margaret, come per PaJaMa, lui al centro dei due, è la storia di un singolare sodalizio, della mente e dell’anima, di un’affinità elettiva che li unirà per la vita, nell’arte.
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Finito di stampare nel mese di agosto 2010