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LUIGI CURCIO

L uigi Curcio è nato a Casabona (KR) nel 1953.

Nel 1968 trasferitosi a Torino frequenta il Liceo artistico e poi l’Accademia Albertina di Torino, dove si è diplomato nel 1978.

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Vive ed esercita la professione insegnante a Torino 1985-86 fa la prima personale all’ Unione culturale presso Palazzo Carignano.

Segnalato dalla commissione “Giovani Artisti a Torino” di cui faceva parte il professore P. Mantovani.

2011 partecipa alla mostra Arte Visive Segni 20x20 ( Singolare e Plurale) presso il Castello di Rivalta, a cura di R. Mastroianni.

2012 è presente alla mostra : lo Stato dell’Arte a cura di V. Sgarbi. Torino - Palazzo Esposizioni. Padiglione Italia 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, iniziativa speciale per il 150° anniversario Unità di Italia 2012 partecipa all’esposizione di Arte & Design - Paratissima (C’ est Moi ) 8. Borgo Filadelfia. Torino - ArtParma 2021 - ArtParma 2022

MACS Museo di Arte Contemporanea Statale

Il MACS, Museo di Arte Contemporanea Statale, è stato inaugurato l’8 ottobre 2016. Il Museo, oggi, possiede una collezione di circa 500 opere di arte, donate da numerosi artisti di fama nazionale e internazionale. E’ situato in via Napoli, vico II, presso la sede del Liceo Artistico Statale “Solimena” di Santa Maria Capua Vetere ed è aperto al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 08.00 alle ore 14.00.

La raccolta, conservazione e l’esposizione di opere consente al Liceo Artistico di formalizzarsi quale polo culturale e sperimentale, diventando punto di incontro reale ed effettivo tra l’arte, cultura e scuola, realizzando uno spazio di libero confronto nel senso più ampio del termine, assicurando contaminazioni creative fra esperienze, stili, linguaggi, territori e generazioni.

Il percorso artistico di Renzo Sbolci, nato a Livorno nel ’47, si è sviluppato a partire dagli anni ’70. Tranne un brevissimo inizio nell’area figurativa ispirata all’opera di Giorgio Morandi, subito si è indirizzato verso la pittura gestuale e materica col rifiuto del conoscibile e la ricerca di forme che avessero carattere simbolico, archetipico. Forme che dovevano vivere in uno spazio fluido privo di connotazioni prospettiche in costante trasformazione. Suoi maestri ed ispiratori in questo percorso sono stati i cubisti ed in particolare Braque e J. Gris, gli astrattisti Malevich e Mondriaan, il futurista Depero ed ancora Chagall e Kandinskij ma anche le cromie delle vetrate gotiche e Liberty…

Dall’inizio del 2000 lo Sbolci abbandona la tela per il legno che gli permette di realizzare opere “aperte” dove i pieni ed i vuoti hanno lo stesso valore; dove presenza ed assenza di materia sono parti inscindibili di un’unica realtà. In questi ultimi anni poi un ulteriore stacco con il passato si è avuto abbandonando pennelli e vernici acriliche per le matite ed i pastelli cerosi che permettono un maggiore contatto fisico con la materia legno. A questo ultimo periodo appartengono i Totem sorta di sculture da vivere sulla parete caratterizzate dalla leggerezza grafica e coloristica tipica del disegno.

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