catalogo Raptuz

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Luigi“RA P T U Z � M u r a t o r e - Strada Madre -

Galleria Schubert Via Fontana,11 - 20122 Milano - Telefono: + 3 9 02 54101633


Luigi“RAPTUZ”Muratore - Strada Madre Febbraio / Marzo 2012


La faccia al muro e piedi sull’asfalto: lo specchio del nostro tempo.

“Ringrazio mia moglie Rossana, i miei Zwergschnauzer Adolf e Heidi, la mia Famiglia, ed i miei fratelli di sempre: TDK Crew Milano, CBS Crew Los Angeles.”

Luigi “RAPTUZ” Muratore - Strada Madre 21 FEBBRAIO / 9 MARZO 2012 GALLERIA SCHUBERT Via Fontana, 11 - 20122 Milano.

Con il patrocinio di: INWARD (Osservatorio Nazionale Sulla Creatività Urbana)

CURATORE e TESTI: Lorenzo Bonini PROGETTO GRAFICO: Raptuz Creative Services - www.raptuz.com CREDITI FOTOGRAFICI: Daniele Barraco Photography - www.danielebarraco.com PARTNERS:

di Lorenzo Bonini

Il nostro è un mondo onnivoro che ci consuma e perpetua i travagli della quotidianità attraverso un continuo flusso di sollecitazioni e di esigenze. Noi siamo fatti di ciò che vediamo e che assimiliamo con acritica ossessione, con indifferente necessità, quasi come un rito dovuto alla vita o alla sua finzione. Le opere di Raptuz ci appaiono come lo specchio fedele di una tale situazione. Si propongono ai nostri occhi quale lucida metafora di un comportamento che ci compete e ci identifica in maniera anche impietosa e palpabile malessere esistenziale. L’uomo è schiacciato, spezzato, travolto dalle cose che si fanno pensieri. E sono l’alimento, il veleno necessario per riavviare ogni giorno il desiderio di ricominciare, di rimettersi in pista, di correre verso l’immediato futuro dei minuti e delle ore che incombono. Per documentare tutto questo occorre una pittura efficacemente caotica e incisivamente descrittiva, simbolista e riconoscibile. Raptuz spreme il suo estro, allenato fin dai lontani anni dell’apprendistato e triturato nelle frenetiche notti di lavoro sulla strada, racconta lui stesso: “Il mio background è indiscutibilmente legato alla strada, in strada ho vissuto metà della mia vita, in strada ho dipinto affinando la tecnica, in strada ho sudato, avuto freddo, litigato e versato sangue (e fatto versare), ma anche molto riso e gioito...alcuni dei più bei momenti della mia vita li ho passati con la faccia attaccata ad un muro ed i piedi ben piantati sull’asfalto”. Dopo avere chiamato a raccolta i fantasmi dell’espressionismo selvaggio armato di bombolette spray percorre le strade del mondo, procede su muri e tele investite da colori acrilici. Egli rinnova il tempo delle ossessioni e delle desolazioni, citando i periferici plumbei quartieri emar-


ginanti a contrapporre l’arroganza attraverso pitture iconografiche pop di personaggi popolari. Oppure vedute angolari smembrate di quartieri in città definite moderne. Viste in un agglomerato che invade il proscenio come sotto la stimolo di un cataclisma che trasforma oggetti e pensieri, seguendo quella deriva metamorfica d’immagini e di concetti in perpetuo divenire. Frantumarsi e confondersi con richiami a elementi della città e del quotidiano, dove l’idea si materializza e s’inserisce sostituendo la naturale veduta, alimentando il percorso d’insieme della visione, attraverso interventi pittorici decisi schematici, rabbiosi e dinamici, senza perplessità e pentimenti. Quindi interviene attraverso il ritmo notturno dei toni che inseguono talora accensioni di gialli, ocra, rossi con bianchi lattiginosi e bruni mattonati. Ricorrenti sono le grandi scritte gotiche create e realizzate con un lettering crudo, lineare e tagliente, di solito presenti nei suoi pezzi e nelle opere da atelier, marchio riconoscibile che ne diventa simbolo del carattere basico, sincero, diretto e concreto come nei dipinti. Le sue opere si generano e nascono nelle città plumbee dei dormitori, dei gasometri, nella terra promessa delle periferie dei sobborghi, lì dove si offrono solo falsi riflessi della vita e l’illusoria fuga del pensiero nella messa in scena di un mondo artificiale, lontano, se non addirittura opposto ai fragori solari del giorno e dall’incantevole armonia della città vetusta. Questa per Raptuz è stata: “La strada madre” (sua la definizione) è quella che le ha dato la consapevolezza di valere qualcosa, di crescere come uomo e artista a tal proposito ci dice: “La strada mi ha dato guai, ma mi ha anche tolto dai guai, dal momento in cui ho focalizzato la mia energia sul writing piuttosto che sulle altre mille cattive strade che avrei potuto facilmente prendere. Le mie “strade madri” sono state Centro Satellite Pioltello; Rodano; Via Padova e zona Cimiano a Milano; Santa Ana, West Hollywood, Los Angeles - California – USA.

Alcune opere qui pubblicate sono appunto ispirate al reticolo di strade che intersecano con Melrose Avenue e portano tutte al vicolo dove dipingo, quando sono a Los Angeles, casa e palestra pittorica della mia storica seconda famiglia la CBS Crew Hollywood (California Bomb Squad).” Il caos narrativo pittorico esaltato dall’invenzione compositiva e dagli accostamenti cromatici è la sintesi di uno sconcerto che assale e permea la perenne rincorsa delle lusinghe. Le tecniche e i materiali sono quelli classici della tradizione writing, soprattutto: vernice spray, acrilici e smalti, idropitture, le tele sono preparate in modo da simulare il muro grezzo, spesso utilizza stencils tagliati a mano e poi distrutti dopo un solo utilizzo. Non disdegna l’utilizzo di applicazioni di oggetti che hanno un significato simbolico, che conosce bene e fanno parte del suo vissuto, tipo: pennelli, matite da muratore, pezzi di cartone, bombolette, proiettili, bandane e naturalmente il talento. La Kobra una delle marche leader di bombolette spray per writers con la quale collabora in qualità di consulente e testimonial, ha creato e dedicato uno specifico colore della gamma dei verdi: codice kob 10057 “Raptuz Green”, emblematico. La movimentata frantumazione nelle opere pubblicate in monografia rimanda sempre a quel clima sicuramente di assonanza nell’unione delle composizioni, dove pensieri, tormenti e sollecitazioni fantastiche s’incontrano combinandosi, si materializzano concretamente dando origine all’opera. Sono questi validi risultati che ci mostrano il quadro riflesso su questo nostro artista di strada, nato e cresciuto nella vasta periferia milanese, che lascia intravvedere anche in modo drammatico la sua storia di vita nel corso dei suoi venticinque anni da writer, di muri, di treni, di vagoni, di metropolitane, di ponti, sottopassi, di cavalcavia, di scavalcamenti, di guardie, di fughe, di arrampicate col fiato corto e il cuore in gola ma sempre alla ricerca del fantastico per stupire e affascinare per amore.


Oserei dire - venticinque anni di marciapiede - con la faccia rivolta al muro e piedi sull’asfalto. Le stagioni si succedevano, ma lui sempre arduo e ostinato, vagabondo sui marciapiedi di mezzo mondo, sempre con la faccia al muro e i piedi sull’asfalto con l’immaginazione tra le maglie della ricerca e le spalle rivolte sulla strada di periferia, là, laggiù alla ricerca di quell’Agorà che non c’è, con l’illusione e la speranza che quel muro barriera contro le libertà, figlio altri tristi muri. Osservato, fissato, scrutato, esaminato, studiato, indagato per venticinque anni poi pitturato, ripitturato e ripitturato ancora…Basta! Che sparisca dissolvendosi in nuvola, non si faccia più vedere, trovare e tutte volte che ti capita di fronte, muso a muso, giragli le spalle. Scappa con lo sguardo rivolto alla strada della libertà. Esplodi sdegno pensiero di desolazione, sgretolandoti scaglia i resti nel culo dell’ignoranza, madre dell’idiozia. William Faulkner drammaturgo statunitense e Premio Nobel per la letteratura, disse: “Lo scopo di ogni artista è arrestare il moto e il gesto, che è vita, con mezzi artificiali, e tenerlo fermo in tal modo che cent’anni dopo, quando un estraneo lo guarderà, torni a muoversi perché è vita e libertà.”

NO MERCY cm.150x150 spray su tela anno 2012


UNDERCOVER WORDS cm.150x150 spray su tela anno 2012


PASSION STILL BURN cm.150x150 spray su tela anno 2012


CONCRETE JUNGLE cm.150x150 spray su tela anno 2012


BASIC INSTINCT cm.120x120 tecnica mista su tela anno 2011


LITTLE GLIORY - LITTLE HATE LITTLE FAITH - LITTLE HOPE cm.30x30 tecnica mista su tela anno 2011

FAIRFAX RULEZ cm.100x100 tecnica mista su tela anno 2011


LA HARDCORE cm.100x100 tecnica mista su tela anno 2011


LA BREA ROCKERS cm.100x100 tecnica mista su tela anno 2011


SIERRA BONITA LOVE

CURSON AVENUE STANLEY AVENUE GARDNER STREET cm.60x30 tecnica mista su tela anno 2011

cm.150x70 tecnica mista su tela anno 2011


YELLOW FOG II cm.200x80 tecnica mista su tela anno 2011


FREEDOM cm.70x100 tecnica mista su tela anno 2011


Trittico: POINSETTIA PLACE FORMOSA AVENUE DETROIT STREET cm.200x150 tecnica mista su tela anno 2011


Biografia Nasce nel 1968 Nell’hinterland Milanese, fin da piccolo viene a contatto con le realtà di una provincia disagiata e non propriamente “tranquilla”. Dopo le scuole dell’obbligo, si diploma alla “Scuola del fumetto” di Milano dove apprende i fondamenti e le tecniche del disegno, dell’illustrazione e della grafica pubblicitaria. Nel 1987 Raptuz si affaccia al mondo del Writing, un mondo che sentirà suo a tal punto da non abbandonarlo più. Adempie ai doveri militari nello storico“183° NEMBO” della Brigata Paracadutisti Folgore, Nel 1990 fonda con un gruppo di artisti la TDK Crew, che in breve tempo diventa un vero e proprio mito nell’ambiente del writing italiano. La Crew, conosciuta sia per gli innumerevoli lavori su commissione, sia e soprattutto per la sua “parte oscura”, come l’artista stesso ama definire l‘attività “non proprio autorizzata” su treni e metropolitane, resta tutt’ora un punto di riferimento nello scenario Italiano. Poco più tardi assieme al rapper J.AX, Raptuz fonda la Spaghetti Funk Crew, con la quale nei primi anni novanta, inventa di fatto in Italia le esibizioni (ora molto di moda) “Live Painting” sul palco, durante concerti, festival, e negli show televisivi, contribuendo a diffondere il Writing fin nei più remoti comuni italiani, arrivando sino ad un’apparizione cinematografica, interpretando se stesso, nel film “Senza Filtro” del 2001. Nel 1991 in Italia i tempi non sono ancora maturi per vivere solamente della sua arte e Raptuz tenta l’avventura americana partendo senza un soldo in tasca per Los Angeles. Le regole della vita di strada apprese nella dura provincia milanese prima, e nei quartieri malfamati di Milano poi, si rivelano subito utili anche oltre oceano, ed in breve tempo si guadagna il rispetto dei “duri” writers locali, in una Los Angeles devastata dai “Riots” per l’assassinio di Rodney King ed in piena lotta tra le gang dei “Crips” e dei “Bloods”, entrando anche a far parte della storica crew di West Hollywood “CBS”, della quale ne è tutt’ora onorato membro. A livello artistico L’esperienza Americana frutta, oltre alle moltissime commissioni in giro per la California meridionale, anche la partecipazione nel 1996 ai “Vargas Awards” (Las Vegas) e nel 1998 al “Festival of Arts” (Laguna Beach).

Tornato a Milano, e diventato nel frattempo anche un apprezzato grafico e designer, Raptuz collabora negli anni con molte grandi aziende e partecipa esibendosi live, in innumerevoli eventi, concerti e tour italiani. Nel 2005 fonda una delle prime ACU (Associazioni per la Creatività Urbana) italiane “Associazione Italiana Writers - Tribù Dell’Indice” della quale è tutt’ora il presidente, e con la quale, inoltre, organizza eventi benefici come l’ormai noto “Write for Food” ed eventi di interscambio artistico-culturali per giovani writers italiani a Los Angeles: la “LA-Goldrush”. Nel 2008 Raptuz fonda la “TDK Art D-Vision” creando e promuovendo esposizioni collettive e mostre personali di streetartists sia già affermati, che emergenti. Raptuz, forte del proprio unico mix di entusiasmo e professionalità, negli anni espone le sue opere in gallerie e musei importanti, come il PAC di Milano, La Triennale di Milano, il MART di Trento e Rovereto, la Galleria Civica di Monza, il Museo Civico e la Galleria Civica di Bolzano, la Crewest Gallery di Los Angeles.


Esposizioni recenti 2011 - “Street Art e Post Graffitismo” Asta - (FarsettiArte/Stradedarts, Milano) “More Rock’N’Roll” Mostra Collettiva (XL Combines Gallery, Milano) “Broken Windows Theory” Mostra Collettiva (Subspace Gallery, Los Angeles - USA) “Century Icons” Mostra Personale (XL Combines Gallery, Milano) “500 Contemporary Art Meeting” Mostra Collettiva (Spazio Concept, Milano) “Stadio Street Players” Mostra Collettiva (San Siro Museum, Milano) “Identities” Mostra Collettiva TDK Crew (Paola Rescio Gallery, Milano) “Abissi” Mostra Collettiva (Acquario Civico, Milano) “Writing The History” Mostra Collettiva (The Don Gallery, Milano) “Amazing Day” Mostra Collettiva (Spazio Concept, Milano) 2010 - “Street Erotique” Mostra Collettiva (Spazio Azimut, Torino) “MOA” Mostra Personale (Villa Erba, Cernobbio CO) “La Forma Delle Reti” Mostra Collettiva (Museo Leonardo Da Vinci, Milano) “Gallarate in Wonderwall” evento-urbano (Palazzo Manzoni, Gallarate VA) “Vivere Milano In Green” mostra collettiva (Viale Sarca 336, Milano) “My Lodi, My Idol” mostra collettiva (Sala Delle Colonne, Lodi) “Freedom” mostra collettiva (Museo Civico di Bolzano) 2009 - “La Street Art nell’Urban Hotel ” mostra collettiva (Hotel Boscolo Exedra Milano) “Oltre il Muro” mostra collettiva (Galleria Civica di Bolzano) “Breaking Walls” mostra collettiva (Museo Fondazione Luciana Matalon, Milano) “Write For Abruzzo” mostra collettiva benefica (From Spoon To City Gallery, Torino) “L’infanzia a Colori” mostra-evento benefico (Palazzo Giureconsulti, MIlano) “Colori, Profumi, Sapori, Suoni” mostra-evento (Lungomare Marconi, Vallecrosia IM) “Smack” mostra collettiva(Quaranta 40, MIlano) “T.V.T.B” mostra collettiva (Galleria Civica di Monza) “Vernice Art Fair” mostra collettiva (Fiera di Forlì) 2008 - “Vuote a Rendere” mostra collettiva (Arte Due Gallery, Milano) “Downtown Artwalk” mostra collettiva (Crewest Gallery, Los Angeles, USA.) “LA Goldrush Live” mostra collettiva (Crewest Gallery Los Angeles, USA.) “Menu Kebab” mostra personale (Piazza Mercantile, Bari) “Write For Food” asta benefica (AIW, Milano) – 2007 – 2008 – 2009 - 2010 2007 - “Street Art, Sweet Art” (Padiglione Arte Contenporanea, Milano) “My Name Is” mostra collettiva (Triennale Bovisa, Milano) “Italian Master” mostra collettiva (Crewest Gallery, Los Angeles, USA.)



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