ANNA
dai capelli rossi
La casa dei sogni di Anna ROM ANZO 5
Lucy Maud Montgomery traduzione di Angela Ricci
«Vedo tanta felicità per voi» disse il capitano Jim «ma badate bene, so che avrete anche problemi, e preoccupazioni e dolori. Anche quelli arriveranno inevitabilmente e nessuna casa, che sia un palazzo o una casetta dei sogni, potrà fermarli. Ma non potranno avere la meglio, se li affronterete insieme, con amore e fiducia. Se farete di questi sentimenti la vostra bussola e il vostro timone, potrete superare qualsiasi tempesta».
UAO Universale d’Avventure e d’Osservazioni
Lucy Maud Montgomery La casa dei sogni di Anna traduzione dall’inglese di Angela Ricci ISBN 978-88-9348-676-7 Prima edizione novembre 2019 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2023 2022 2021 2020 2019 © 2019 Carlo Gallucci editore srl - Roma Titolo originale: Anne’s House of Dreams Netflix è un marchio originale di Netflix, Inc. e delle sue affiliate
galluccieditore.com
Il marchio FSC® garantisce che questo volume è realizzato con carta proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile e da altre fonti controllate, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’FSC® (Forest Stewardship Council®) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Per maggiori informazioni vai su https://ic.fsc.org/en e https://it.fsc.org/it-it Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.
Lucy Maud Montgomery
La casa dei sogni di Anna Anna dai capelli rossi
ROMANZO 5
traduzione dall’inglese di Angela Ricci
A Laura, in memoria dei vecchi tempi
Nella soffitta di Green Gables
«Grazie al cielo ho chiuso con la geometria, non dovrò mai più studiarla né insegnarla» disse Anna Shirley con un tono vagamente vendicativo, mentre buttava un malconcio volume di Euclide dentro un grosso baule pieno di libri, chiudeva trionfante il coperchio, ci si sedeva sopra e guardava Diana Wright, all’estremità opposta della soffitta, con due occhi grigi come il cielo dell’alba. La soffitta era un luogo delizioso, suggestivo nella sua penombra, come dovrebbero essere tutte le soffitte. Dalla finestra aperta accanto alla quale sedeva Anna, entrava l’aria dolce, profumata e scaldata dal sole di quel pomeriggio di agosto; fuori i rami dei pioppi frusciavano e si agitavano nel vento, e al di là di essi c’erano la foresta, nella quale il Viale degli innamorati si insinuava come un sentiero incantato, e il frutteto, con il suo generoso carico di pomi rosati ancora appeso ai rami. Sopra a tutto questo, una vasta corona di nuvole bianche come la neve si stagliava contro l’azzurro del cielo a sud. Dall’altra finestra, invece, si scorgeva uno scampolo di mare blu, screziato dalla schiuma bianca delle onde: lo splendido Golfo di San Lorenzo, dove galleggiava come un gioiello la terra di Abegweit, un nome dolce e gentile, scelto dai nativi, ma da tempo abbandonato in favore del più prosaico “Isola del Principe Edoardo”. 7
La casa dei sogni di Anna
Nei tre anni trascorsi dall’ultima volta in cui l’abbiamo incontrata, Diana Wright aveva assunto l’aria di una vera madre di famiglia. Ma i suoi occhi erano ancora dello stesso nero brillante, le sue guance rosee e le sue fossette deliziose, come quel giorno lontano in cui lei e Anna Shirley si erano promesse eterna amicizia nel giardino di Orchard Slope. Tra le braccia stringeva una creaturina addormentata dai capelli neri e ricciuti, che da un paio di anni tutta Avonlea conosceva come “la piccola Anna Cordelia”. Tutti sapevano perché Diana l’avesse chiamata Anna, quel “Cordelia” invece aveva lasciato gli abitanti del paese un po’ perplessi. Non risultava nessuna Cordelia né nella famiglia Wright, né nella famiglia Barry. La moglie di Harmon Andrews sosteneva che secondo lei Diana aveva trovato quel nome in qualche romanzaccio e Fred era stato così pazzo da assecondarla. In quelle occasioni Diana e Anna si scambiavano un sorriso furtivo. Loro due sapevano bene da dove veniva il nome della piccola Anna Cordelia. «Hai sempre odiato la geometria» disse Diana sorridendo, mentre pensava al passato. «Immagino che sarai contenta di lasciar perdere l’insegnamento» «In realtà mi è sempre piaciuto insegnare, a parte geometria. Gli ultimi tre anni a Summerside sono stati molto piacevoli. Quando sono tornata, la signora Andrews mi ha detto che probabilmente la vita da sposata non sarà poi molto meglio di quella da insegnante, come forse credevo. Evidentemente è della stessa opinione di Amleto e preferisce “sopportare i mali d’oggi, piuttosto che volare a mali ignoti”». La risata di Anna, come sempre allegra e irresistibile, ma con una nota di dolcezza e maturità in più, risuonò per tutta la soffitta. Marilla, giù in cucina a preparare la conserva di prugne, la sentì e sorrise, poi sospirò al pensiero che negli anni a venire quella cara 8
Nella soffitta di Green Gables
risata avrebbe riecheggiato solo saltuariamente nelle stanze di Green Gables. In tutta la sua vita, niente aveva reso Marilla più felice che sapere che Anna avrebbe sposato Gilbert Blythe, ma ogni gioia porta con sé un’ombra di tristezza. Nei tre anni trascorsi a Summerside, Anna era tornata spesso per le vacanze o nei fine settimana, ma dopo il matrimonio una visita ogni due anni era il massimo che Marilla potesse sperare. «Non preoccuparti per le sciocchezze della signora Andrews» disse Diana con la placida sicurezza di una donna sposata ormai da quattro anni. «Il matrimonio ha i suoi alti e bassi, ovviamente, non puoi aspettarti che vada sempre tutto liscio. Ma Anna, ti assicuro che se hai sposato l’uomo giusto sarai felice». Anna trattenne un sorrisetto, trovava un po’ buffe le arie da esperta di Diana. “Probabilmente mi comporterò allo stesso modo dopo quattro anni di matrimonio” pensò. “Ma forse il mio senso dell’umorismo mi salverà”. «Avete già deciso dove andrete a stare?» chiese Diana, cullando la piccola Anna Cordelia con quell’inimitabile fare materno che non mancava mai di suscitare nel cuore di Anna, pieno di dolci sogni e speranze inespresse, un brivido fatto per metà di puro piacere e per metà di inafferrabile dolore. «Sì, è proprio di questo che volevo parlarti quando ti ho telefonato per invitarti oggi. A proposito, non riesco ad abituarmi all’idea del telefono ad Avonlea. È un aggeggio troppo moderno, anzi contemporaneo, per stare in questo angolino di mondo così caro e tranquillo» «Dobbiamo ringraziare l’Associazione per il Miglioramento Cittadino» disse Diana. «Non sarebbero mai venuti a installare le linee telefoniche se loro non avessero preso in mano la questione. 9
La casa dei sogni di Anna
All’inizio c’era un disfattismo tale da scoraggiare chiunque, ma loro sono andati avanti lo stesso. Hai davvero fatto un grande favore ad Avonlea quando hai fondato l’associazione, Anna. E ti ricordi quanto ci divertivamo alle riunioni? Pensi di poter mai dimenticare la sala comunale tutta dipinta di azzurro, o Judson Parker che voleva tappezzare la sua recinzione con la pubblicità di medicinali?» «Non so se sono davvero grata per la faccenda del telefono» disse Anna. «Oh, riconosco che è molto funzionale, di sicuro più del nostro vecchio sistema di segnalazione con le candele! E come ha detto la signora Rachel: “Avonlea deve tenersi al passo con il progresso, sissignore!” Però allo stesso tempo non vorrei vedere Avonlea rovinata da quelle che il signor Harrison, quando vuole fare lo spiritoso, chiama “disfunzioni moderne”. Mi piacerebbe che questo posto rimanesse uguale a com’era ai nostri tempi. Ma so che è stupido, e sentimentale, e impossibile, perciò mi impegnerò immediatamente per diventare una persona saggia e pratica, per quanto possibile. Il telefono, persino il signor Harrison lo ha ammesso, è “una roba positiva”, anche se sai bene che quando parli probabilmente c’è almeno una mezza dozzina di persone che possono ascoltare quello che dici dai loro apparecchi» «Sì, quello non piace neanche a me» sospirò Diana. «È davvero fastidioso sentire il rumore delle cornette altrui quando chiami qualcuno. Dicono che la signora Andrews si sia fatta installare il telefono in cucina, così può sentire quando squilla senza perdere d’occhio il cibo. E oggi quando mi hai chiamata sono sicura di aver sentito la pendola dei Pye battere l’ora. Di sicuro Josie o Gertie ci stavano ascoltando» «Ah, ecco perché a un certo punto mi hai chiesto se avevamo un nuovo orologio a Green Gables. Non avevo capito cosa intendevi. Non appena l’hai detto però ho sentito un clic sospetto. Immagino 10
Nella soffitta di Green Gables
che fossero le Pye che riattaccavano con una certa energia. Ma non curiamoci troppo di loro. Come dice la signora Rachel: “I Pye ci sono sempre stati e sempre ci saranno, fino alla fine del mondo, amen”. Preferisco parlare di cose più piacevoli. Finalmente so dove sarà la mia nuova casa» «Dove Anna, dove? Spero sia da queste parti» «Ecco, no… questo è il lato negativo della faccenda. Gilbert ha trovato lavoro a Four Winds Harbor, a un centinaio di chilometri da qui» «Un centinaio di chilometri! Tanto valeva che fossero un migliaio» sospirò Diana. «Ora come ora, io riesco al massimo ad arrivare a Charlottetown» «Beh, dovrai trovare il modo di venire a Four Winds. È la baia più bella di tutta l’isola. C’è un piccolo paesino che si chiama Glen St. Mary, dove il dottor David Blythe ha lavorato per cinquant’anni. È il prozio di Gilbert e sta per andare in pensione, perciò lui rileverà la sua attività. Il dottor Blythe però resterà a vivere lì, quindi io e Gilbert dobbiamo cercarci una casa dove stare. Non so ancora come sarà, o meglio dove sarà, ma ho già immaginato e arredato la mia casetta dei sogni… assomiglia a un piccolo castello spagnolo» «Dove andrete in viaggio di nozze?» chiese Diana. «Da nessuna parte. Non guardarmi così, Diana cara, mi sembri la signora Andrews. Di sicuro lei commenterebbe che è molto ragionevole non fare il viaggio di nozze se non ce lo si può permettere, dopodiché mi ricorderebbe che la sua Jane è andata in Europa quando si è sposata. Ma io voglio passare la mia luna di miele a Four Winds, nella mia casa dei sogni» «E non avrai neanche una damigella d’onore!» «Non c’è nessuno che possa farlo. Tu, Phil, Priscilla e Jane mi avete battuta sul tempo con questa storia del matrimonio, e Stella 11
La casa dei sogni di Anna
insegna a Vancouver, troppo lontano. Non c’è nessuno “spirito affine” a disposizione e non ho intenzione di avere una damigella che non lo sia» «Però almeno porterai il velo, giusto?» chiese Diana angosciata. «Sì, certo. Non mi sentirei una vera sposa se non lo avessi. Ricordo che la sera in cui arrivai a Green Gables dissi a Matthew che non pensavo che mi sarei mai sposata, perché ero così bruttina che nessuno mi avrebbe mai voluta, a parte forse qualche pastore missionario. All’epoca ero convinta che i missionari non potessero essere molto schizzinosi riguardo l’aspetto fisico, visto che chiedevano alle loro mogli di rischiare di essere divorate dai cannibali. Ma dovresti vedere il missionario che ha sposato Priscilla! È bello e misterioso come quegli avventurieri che una volta sognavamo di sposare, Diana, ed è anche l’uomo meglio vestito che abbia mai visto, non sfigurava affatto accanto alla bellezza eterea e dorata di Priscilla. Certo, bisogna considerare che in Giappone non ci sono cannibali» «Comunque il tuo vestito da sposa è meraviglioso» sospirò Diana estatica. «Ti fa sembrare una regina, alta e snella. Come fai a rimanere così magra, Anna? Io non sono mai ingrassata tanto, tra un po’ non avrò più un punto vita» «Oh, la testardaggine e la magrezza sono una questione di predestinazione» disse Anna. «Ma almeno la signora Andrews non potrà dirti quello che ha detto a me quando sono tornata da Summerside: “Beh, Anna, sei diventata proprio secca”. Essere “snelli” ha un che di romantico, certo, ma essere “secchi” è tutta un’altra faccenda» «Ha commentato anche il tuo corredo e ha dovuto ammettere che è bello quanto quello di Jane, anche se ovviamente ha precisato che Jane ha sposato un milionario, mentre tu sposerai un giovane dottore senza un soldo in tasca». 12
Nella soffitta di Green Gables
Anna scoppiò a ridere. «Sì, ho dei bei vestiti. Mi piacciono le cose belle. Ricordo perfettamente il primo vestito davvero bello che ho avuto, quello marrone che Matthew mi regalò per lo spettacolo della scuola. Prima il mio guardaroba era davvero bruttino. Quella sera invece mi sembrò di aver messo piede per la prima volta in un mondo nuovo» «Fu la sera in cui Gilbert recitò La cittadina sul Reno e ti guardò mentre diceva i versi: “Ma c’è un’altra, che non è una sorella”. E tu ti sei arrabbiata da morire perché lui si era messo nel taschino la tua rosa di stoffa. All’epoca non immaginavi proprio che l’avresti sposato!» «Oh, beh, anche in questo caso possiamo parlare di predestinazione» disse Anna ridendo mentre scendevano le scale della soffitta.
13
Stampato per conto di Carlo Gallucci editore srl presso Nuovo Istituto Italiano d’Arti Grafiche S.p.a. (Bergamo) nel mese di novembre 2019
Lucy Maud Montgomery nacque a New London, in Canada, nel 1874 e morì a Toronto nel 1942. Nella sua vita pubblicò numerosi libri per ragazzi, raggiungendo l’apice del successo nel 1908 con Anna dai capelli rossi, primo di una serie di otto volumi. Le vicende dell’orfanella erano in parte ispirate all’infanzia dell’autrice, che da piccola aveva perso la madre ed era stata allevata dai nonni. Tradotte in decine di lingue, le storie di Anna hanno continuato ad avere grande seguito fino a oggi, grazie anche alla celebre serie animata giapponese che la tv italiana ha trasmesso a partire dal 1980 e alla recentissima fiction distribuita da Netflix in tutto il mondo.
Della stessa serie: dai capelli rossi
dai capelli rossi
la tv italiana ha trasmesso a partire dal 1980 e alla recentissima fiction distribuita da Netflix in tutto il mondo.
ROM ANZO 1
Lucy Maud Montgomery traduzione di Angela Ricci
dai capelli rossi
Anna Shirley, la piccola orfana adottata dai Cuthbert, è ormai cresciuta ed è diventata maestra. Oltre a sperimentare metodi di insegnamento innovativi, la ragazza si impegna con entusiasmo per animare la vitaROM dellaANZO piccola1 comunità di Avonlea. Passano così due anni e il progetto di proseguire gli studi all’università sembra rimanere solo un sogno. Ma un giorno accade qualcosa che cambierà il corso degli eventi…
“L’Anna che si incamminò lungo il vialetto buio quella sera non era la stessa Anna che l’aveva percorso allegramente in senso inverso solo il giorno prima. Una mano invisibile aveva voltato la pagina della sua fanciullezza e di fronte a lei adesso c’era quella che doveva contenere la sua storia di donna adulta, piena di fascino e mistero, di dolori e di gioie”.
2
Lucy Maud Montgomery
ISBN 978-88-9348-366-7
Immagine di copertina: © Magdalena Russocka / Trevillion Images Progetto grafico: Camille Barrios / ushadesign
traduzione di Angela Ricci
ANNA
dai capelli rossi
ROM ANZO 2
Anna di Avonlea
ANNA
dai capelli rossi
“Un bel pomeriggio di agosto, una ragazza alta e magra, ‘di 16 anni e mezzo’, con gli occhi grigi e i capelli che i suoi amici definivano ramati, se ne stava seduta sull’ampio gradino di arenaria rossa all’ingresso di una fattoria sull’isola del Principe Edoardo, assolutamente determinata a interpretare correttamente i versi di Virgilio. Ma quella giornata d’estate, con l’aria azzurrina che aleggiava sulle colline, la brezza che sussurrava tra i pioppi come le voci degli elfi e lo splendore dei papaveri rossi che si stagliavano sui tronchi dei giovani abeti ai margini del frutteto, era decisamente più adatta ai sogni che alle lingue morte. Il povero Virgilio ben presto scivolò a terra e Anna volò con la mente in un mondo meraviglioso nel quale una certa insegnante stava facendo un ottimo lavoro, plasmando il destino di futuri statisti e ispirando alte e nobili ambizioni nei cuori e nelle menti dei suoi giovani allievi”.
Lucy Maud Montgomery traduzione di Angela Ricci
€ 13,90
ESEC_ANNA_2_con_bollo_Netflix.indd Tutte le pagine
Lucy Maud Montgomery
ISBN 978-88-9348-366-7
ISBN 978-88-9348-365-0
traduzione di Angela Ricciconcessione di Netflix, Immagine di copertina per gentile Inc. € 13,90
dalena Russocka / Trevillion Images s / ushadesign
07/09/18 15:37
dai capelli rossi
Anna di Avonlea
quanto fosse ancora giovane”.
Anna dell’isola
amici definivano ramati, se ne stava seduta sull’ampio gradino di arenaria rossa all’ingresso di una fattoria sull’isola del Principe Edoardo, assolutamente determinata a interpretare ROM ANZO 3 correttamente i versi di Virgilio. Ma quella giornata d’estate, con l’aria azzurrina che aleggiava sulle colline, la brezza che sussurrava tra i pioppi come le voci degli elfi e lo splendore dei papaveri rossi che si stagliavano sui tronchi dei giovani abeti ai margini del frutteto, era decisamente più adatta ai sogni che alle lingue morte. Il povero Virgilio ben presto scivolò a terra e Anna volò con la mente in un mondo meraviglioso nel quale una certa insegnante stava facendo un ottimo lavoro, plasmando il destino di futuri statisti e ispirando alte e nobili ambizioni nei cuori e nelle menti dei suoi giovani allievi”.
Lucy Maud Montgomery
Lucy Maud Montgomery
traduzione di Angela Ricci
traduzione di Angela Ricci
ISBN 978-88-9348-535-7
€ 13,90
Progetto grafico: Camille Barrios / ushadesign
€ 13,90
ANNA
“Un bel pomeriggio di agosto, una ragazza alta e magra,
daiecapelli rossi 3 ‘di 16 anni e mezzo’, con gli occhi grigi i capelli che i suoi
Anna dell’isola
da, nel 1874 e morì a Toronto nel 1942. Nella sua vita pubblicò numerosi libri per ragazzi, raggiungendo l’apice del successo nel 1908 con Anna dai capelli rossi, primo di una serie di otto volumi. Le vicende dell’orfanella erano in parte ispirate all’infanzia dell’autrice, che da piccola aveva perso la madre ed era stata allevata dai nonni. Tradotte in decine di lingue, le storie di Anna hanno continuato ad avere grande seguito fino a oggi, grazie anche alla celebre serie animata giapponese che la tv italiana ha trasmesso a partire dal 1980 e alla recentissima fiction distribuita da Netflix in tutto il mondo.
Della stessa serie:
Anna di Avonlea
ANNA
1
Lucy Maud Montgomery nacque a New London, in Cana-
1
L .M. Montgomery
Anna dai capelli rossi
“L’Anna che si incamminò lungo il vialetto buio stessa Anna serie: che l’aveva percorso quella sera non eraDella la stessa ANNA allegramente in senso inverso giorno prima. di Avonlea dai capelli rossi solo il Anna Una mano invisibile aveva voltato la pagina della sua fanciullezza e di fronte a lei adesso c’era quella che doveva contenere la sua storia di donna adulta, piena di fascino e mistero, di dolori e di gioie”.
ANNA
ANNA
“...una bambina di circa 11 anni, con indosso un abitino dai capelli rossi di flanella tra il giallastro e il grigio, molto corto, molto stretto e molto brutto. Sulla testa aveva un berretto alla marinara color marrone sbiadito e lungo la schiena le scendevano due AnnaIlhavisetto finalmente il suo trecce folte di un rosso acceso. dellacoronato bambina erasogno ROM ANZO 2 si è iscritta laall’Università di Redmond. pallido, smagrito e coperto die lentiggini, bocca era grande Vivere lontano Avonlea non è facile: e così anche gli occhi, che a seconda della da luce sembravano verdi oppure grigi. per fortuna può contare su Gilbert, Questo era ciò che avrebbe visto un osservatore comune, che con il passare del tempo diventa sempre più importante mentre un osservatore acuto per avrebbe anche il mento lei. Lanotato loro storia sembra già scritta, appuntito e pronunciato, nascoste in di sorprese, ma la lavitavivacità di Annae èl’energia una continua girandola quegli occhi grandi, la dolcezza e l’espressività della bocca e dove nulla va mai come ci si aspetta. la fronte ampia e intelligente: in breve, il nostro acuto osserE se la persona giusta per lei non fosse Gilbert Blythe? vatore avrebbe facilmente potuto concludere che nel corpo di quella ragazzina sperduta, dalla quale il timido Matthew “Anna riseintimorito, e sospirò.abitava Si sentiva grande ormai, Cuthbert era così ridicolmente un’anima davvero fuori dal comune”. saggia e matura, ma proprio da questo si capiva
L .M. Montgomery
Anna Shirley, laLucy piccolaMaud orfanaMontgomery adottata dai Cuthbert, nacque a New London, in Cana2 nel 1874 morì a Toronto è ormai da, cresciuta ed è ediventata maestra. nel 1942. Nella sua vita pubblicò numerosi libri per ragazzi, raggiungendo l’apice del sucOltre a sperimentare metodi di insegnamento innovativi, cessosinel 1908 con con entusiasmo Anna dai capelli rossi, primo di una serie di la ragazza impegna otto ROM volumi. Le 1vicende dell’orfanella erano in parte ispirate ANZO per animare la vita della piccola comunità di Avonlea. all’infanzia dell’autrice, che da piccola aveva perso la madre Passano cosìeddueeraanni e il progetto di proseguire stata allevata dai nonni. Tradotte in decine di lingue, le gli studi all’università solo un sogno. storie disembra Annarimanere hanno continuato ad avere grande seguito fino Ma un giorno accadeaqualcosa che cambierà corso degli oggi, grazie anche allail celebre serieeventi… animata giapponese che
L .M. Montgomery
L .M. Montgomery
a Toronto nel 1942. Nella sua vita pubper ragazzi, raggiungendo l’apice del sucAnna dai capelli rossi, primo di una serie di abitudinaria ende dell’orfanella erano in parte ispirate a. ice, che da piccola aveva perso la madre un orfano dai nonni. Tradotte in decine di lingue, le ottoria. continuato ad avere grande seguito fino rfanotrofio, alla celebre serie animata giapponese che messo a dotataa partire di una dal 1980 e alla recentissima Netflix intutti. tutto il mondo. onquistare
Anna diverse, uesto fficile. olto più facile, sante”.
ANNA
ANNA
gomery nacque a New London, in Cana-1
agine
07/09/18 15:37
ANNA
dai capelli rossi
4
ISBN 978-88-9348-577-7
Anna di Windy Poplars
a! Forse tu, port, non lo sai, dei capelli edi”.
L .M. Montgomery
alla realizzazione iventata preside è trasferita Poplars. e tenere lettere li i suoi pensieri ina si rivelerà nti, ma nel cuore Green Gables!
ANNA
dai capelli rossi
Anna di Windy Poplars
Secondo il signor Pringle per gestire il liceo di Summerside c’è bisogno di una mano ferma, preferibilmente quella di un uomo. Io non ho detto nulla, perché se avessi aperto bocca avrei rischiato di dire troppo. Mi sono accontentata di guardarlo dritto negli occhi ripetendo a me stessa: “Brutto vecchiaccio pieno di pregiudizi!”
ROM ANZO 4
Lucy Maud Montgomery traduzione di Angela Ricci
€ 13,90
06/03/19 09:19
Immagine di copertina: © Ildiko Neer / Trevillion Images Progetto grafico: Camille Barrios / ushadesign
«Lascerò qui le mie fantasie e i vecchi sogni per accogliere quelli nuovi che arriveranno» disse Anna guardando la cameretta azzurra, la sua graziosa cameretta azzurra, dove aveva passato tre anni così belli. Si chiese se i sogni rimanessero ad aleggiare come spiriti, se ogni volta che lasciava una stanza dove aveva gioito e sofferto e riso e pianto, qualcosa di lei rimanesse là. Intangibile e invisibile, ma nonostante questo reale: una sorta di ricordo con una sua voce.
Anna Shirley, la ragazzina con la testa sempre piena di avventure, romanticismo e poesia, è diventata la signora Blythe. La sua vita da sposata comincia in una casetta affacciata sulla baia di Four Winds, la “casa dei sogni”, come la chiamano lei e Gilbert. Qui infatti tanti desideri di Anna bambina si avvereranno e nuove importanti amicizie arricchiranno la sua vita: il capitano Jim, vecchio lupo di mare; la misteriosa e bellissima Leslie Moore; l’agguerrita zitella Cornelia Bryant. E per la giovane coppia è in arrivo la gioia più grande...
“Anche da sposati, Gilbert continuava a guardare Anna con gli occhi di un innamorato, senza riuscire a credere fino in fondo che lei fosse davvero sua. Forse era soltanto un sogno, suscitato dalla magia di quella casa”.