Il mondo di Fantalà. Due strane creature

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ha studiato filosofia, è stata giornalista e autrice per la televisione e il teatro. Dopo aver avuto successo con i romanzi per adulti Basta un attimo e Ogni giorno come fossi bambina ha finalmente deciso di assecondare un vecchio desiderio e scrivere anche per i ragazzi. È nata così la serie Il mondo di Fantalà.

«Secondo voi» intervenne Simone a un certo punto «possono esistere creature diverse da quelle che conosciamo?» «Alieni?» chiese Lavinia sgranando gli occhi. «No, intendo…» «Fantasmi?» fece Leo. «Angeli?» «Mostri?» «Zombie?»

Simone ha dieci anni e ultimamente non gliene va mai bene una: i genitori hanno poco tempo per lui, a scuola prende brutti voti e in più c’è un nuovo compagno di classe, il Terribile Emiliano, che fa di tutto per rendergli la vita impossibile. Un giorno però a casa di Simone spuntano due strane creature invisibili, Ben e Grimm, e qualcosa comincia a cambiare… Ma in meglio o in peggio?

In copertina Illustrazione: © Claudia Plescia Art director: Francesca Leoneschi Graphic designer: Pietro Piscitelli / theWorldofDOT

Consigliato dagli ai anni

99

8

1 € 9,90


ha studiato filosofia, è stata giornalista e autrice per la televisione e il teatro. Dopo aver avuto successo con i romanzi per adulti Basta un attimo e Ogni giorno come fossi bambina ha finalmente deciso di assecondare un vecchio desiderio e scrivere anche per i ragazzi. È nata così la serie Il mondo di Fantalà.

«Secondo voi» intervenne Simone a un certo punto «possono esistere creature diverse da quelle che conosciamo?» «Alieni?» chiese Lavinia sgranando gli occhi. «No, intendo…» «Fantasmi?» fece Leo. «Angeli?» «Mostri?» «Zombie?»

Simone ha dieci anni e ultimamente non gliene va mai bene una: i genitori hanno poco tempo per lui, a scuola prende brutti voti e in più c’è un nuovo compagno di classe, il Terribile Emiliano, che fa di tutto per rendergli la vita impossibile. Un giorno però a casa di Simone spuntano due strane creature invisibili, Ben e Grimm, e qualcosa comincia a cambiare… Ma in meglio o in peggio?

In copertina Illustrazione: © Claudia Plescia Art director: Francesca Leoneschi Graphic designer: Pietro Piscitelli / theWorldofDOT

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UAO Universale d’Avventure e d’Osservazioni


Michela Tilli Il magico mondo di Fantalà 1 Due strane creature ISBN 978-88-9348-516-6 Prima edizione febbraio 2019 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2023 2022 2021 2020 2019 © 2019 Carlo Gallucci editore srl - Roma

galluccieditore.com

Il marchio FSC® garantisce che la carta di questo volume contiene cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’FSC® (Forest Stewardship Council®) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Per maggiori informazioni vai su www.fsc.org e www.fsc-italia.it Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.


Michela Tilli

Il magico mondo di FantalĂ Due strane creature

LIBRO 1



Il Terribile Emiliano

«Ti prego, ti prego, ti prego» mormorò Simone dal sedile posteriore dell’automobile. Incrociò le dita e chiuse gli occhi. «Ti prego, ti prego, ti prego». Sperava che suo padre, per una volta nella vita, lo facesse scendere proprio davanti al cancello della scuola. E invece l’automobile si fermò, come al solito, all’angolo di Vicolo scuro. «Ti lascio qui, così fai l’ultimo pezzo a piedi con i tuoi compagni» disse il papà, strizzandogli l’occhio nello specchietto retrovisore. A volte Simone si chiedeva se suo padre lo prendesse in giro: dei suoi compagni di scuola non c’era traccia. Anzi, non c’era proprio nessuno per strada e il vicolo era bello deserto. Era troppo presto. La scuola non avrebbe aperto prima di mezz’ora e le poste, lì vicino, ancora più tardi. Al massimo avrebbe potuto trovare in giro il padrone assonnato di qualche cane che doveva fare pipì. Ma Simone era convinto che suo padre non lo facesse apposta. Semplicemente non se ne accorgeva. Non voleva arrivare tardi in ufficio. Da quando l’avevano promosso responsabile delle vendite nella ditta Tagliapietra, il papà era un po’ cambiato. Il nuovo lavoro gli 5


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piaceva di più, e la sera rientrava a casa prima, però la mattina era sempre di corsa. Con il naso incollato al finestrino, che si appannava sotto il suo fiato caldo, Simone rimase seduto, imbronciato. Il padre, impaziente, lo fissava attraverso lo specchietto retrovisore. Era magrolino, come lui, con gli occhiali spessi e i capelli di stoppa: tutti dicevano che padre e figlio si assomigliavano moltissimo. «Dài, Simone, lo sai che se mi infilo in queste stradine perdo un sacco di tempo». Il problema era che al mattino Simone non ne voleva proprio sapere di andare a scuola. Ma non per pigrizia. Quando suo padre lo lasciava all’angolo di Vicolo scuro, per lui iniziava un vero e proprio incubo. Quell’ultimo tratto di strada da fare a piedi non era soltanto lungo e faticoso. Era, soprattutto, molto pericoloso. E il pericolo aveva un nome e un cognome: Emiliano Tagliapietra, figlio del nuovo capo di suo padre, bullo della classe e suo personale tormento. Simone sospirò forte, prese il coraggio a due mani, aprì la portiera e scese. Si guardò intorno, ma c’era solo una signora in tuta da ginnastica che portava a spasso il cagnolino e non badava a lui. Salutò suo padre e lo osservò partire e poi sparire in fondo alla strada. Anche la signora col cane aveva svoltato l’angolo. Adesso era davvero solo. Vicolo scuro non si chiamava così per caso. I palazzi ai lati della strada non lasciavano penetrare la luce del sole e a quell’ora i lampioni erano già spenti. Avrebbe voluto essere grande e grosso come certi ragazzi nei film. In verità gli sarebbe bastato essere alto come la sua amica Lavinia, o anche solo coraggioso quanto lei, che non aveva paura di niente. Si guardò alle spalle. La strada era buia e umida, ma sembrava libera. Di Emiliano nessuna traccia. In fondo al vicolo si intravedeva Via della Posta, un po’ più larga e frequentata già di primo mattino. Con un’andatura veloce avanzò 6


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verso quella direzione, ma arrivato all’incrocio rallentò: aveva sentito qualcuno camminare dietro l’angolo. Trattenne il fiato. Fece un passo e sentì che lo faceva anche l’altro. Pum! Si scontrarono. Quando riconobbe Leo, il suo migliore amico, Simone scoppiò a ridere e tirò un sospiro di sollievo. Si salutarono e si avviarono chiacchierando verso la scuola. Frequentavano la stessa classe, la quinta A della primaria Italo Calvino, e il futuro che li aspettava alle medie era uno dei loro argomenti preferiti. Arrivati davanti alle poste, Leo tirò fuori un mazzo di carte dei Monstermon per fargli vedere i nuovi acquisti. «Facciamo uno scambio?» chiese Simone. «Io posso darti...» Era molto indeciso. «Ieri mi hai detto che doppie non ne hai» gli disse Leo, sospettoso. «È vero, ma posso sempre darti una delle mie». Simone estrasse il suo mazzo dalla tasca del giubbotto e cominciò a passare in rassegna tutte le carte, esaltando le caratteristiche di ciascuna, soprattutto di quelle più comuni, mentre Leo arricciava il naso, poco convinto. Si erano talmente lasciati prendere dalla discussione che si erano fermati e non si erano accorti che qualcuno incombeva alle loro spalle. «Dài, scegline una!» lo incitò Simone. «Dààài, scegline uuuuuuna» gli fece il verso una vocetta stridula e odiosa, seguita da una selva di risate sguaiate. Era il Terribile Emiliano. Accanto a lui, il suo fido compagno Diego, che lo adorava al punto da pettinarsi allo stesso modo, con i capelli rasati ai lati e il ciuffo sulla fronte. Diego spalleggiava l’amico qualunque cosa facesse e rideva ogni volta che quell’altro apriva la bocca. 7


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Leo fu rapidissimo a mettere via le carte, ma Simone no. La mano di Emiliano si allungò come l’artiglio di un rapace, le afferrò e le gettò a terra. Poi, con passo sicuro, il Terribile Emiliano si avviò verso la scuola come se niente fosse, seguito da Diego. Simone lo guardò allontanarsi per qualche secondo, poi mandò avanti Leo – non aveva senso arrivare entrambi in ritardo – e si fermò a raccogliere le carte. L’anno scolastico era cominciato malissimo. Le maestre dicevano alla mamma che era svogliato. Anche i suoi voti erano peggiorati rispetto agli anni precedenti. Lui ci provava a concentrarsi sui quaderni, ma aveva sempre in testa Emiliano e la paura di quello che gli avrebbe fatto il giorno dopo. Il suo aguzzino poteva colpire da un momento all’altro. La maestra si girava per scrivere alla lavagna? Tac. La punta del compasso gli pungeva il fianco. La maestra usciva pochi secondi per dire una cosa alla bidella? Vrumm. Ecco che lo zaino di Simone veniva rovesciato e completamente svuotato in terra. Simone aveva imparato che lamentarsi era peggio. Emiliano era così furbo che alla fine la maestra dava sempre ragione a lui. Come si permetteva di accusare il povero Emiliano, che si era appena inserito nella classe e doveva essere accolto da tutti con affetto e amicizia? Eh, sì. Perché Emiliano era arrivato a scuola solo quell’anno, quando la sua famiglia si era trasferita in città, e subito l’aveva preso di mira. Con gli altri si limitava a fare un po’ l’antipatico, sostenuto da Diego che gli si era incollato come una figurina all’album. Non faceva altro che vantarsi dei soldi, della villa, della forza di suo padre. Con il giubbotto in una mano e lo zaino su una spalla, Simone si diresse abbattuto verso la scuola. Per prima cosa vide il muro grigio dell’edificio, con la scritta rossa che nessuno aveva ancora 8


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fatto cancellare. Era comparsa una mattina, creando grande scompiglio. Diceva: “S.O.S. Scuola Odioso Supplizio”. Tutti si chiedevano chi fosse l’autore. Simone l’aveva visto, ma non l’aveva confessato a nessuno. Quel ragazzo un po’ più grande di lui, con il cappuccio della felpa alzato e la bomboletta spray, che era schizzato via su uno skateboard dopo aver scritto quella amara verità, gli era sembrato uno strano tipo di eroe. Sapeva che era sbagliato. Da parte sua non aveva mai osato nemmeno scrivere a matita sul banco. Però mentre lo osservava, nascosto dietro a una macchina, si era sentito libero, euforico. Il mattino dopo, come gli altri, aveva alzato le spalle ridacchiando e non aveva detto niente. Era tardissimo, ma non aveva la forza di correre. Arrivato davanti al cancello, lo trovò chiuso, dovette suonare il campanello e si beccò un’ennesima nota per essere arrivato in ritardo.

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Stampato per conto di Carlo Gallucci editore srl presso Nuovo Istituto Italiano d’Arti Grafiche S.p.a. (Bergamo) nel mese di febbraio 2019


ha studiato filosofia, è stata giornalista e autrice per la televisione e il teatro. Dopo aver avuto successo con i romanzi per adulti Basta un attimo e Ogni giorno come fossi bambina ha finalmente deciso di assecondare un vecchio desiderio e scrivere anche per i ragazzi. È nata così la serie Il mondo di Fantalà.

«Secondo voi» intervenne Simone a un certo punto «possono esistere creature diverse da quelle che conosciamo?» «Alieni?» chiese Lavinia sgranando gli occhi. «No, intendo…» «Fantasmi?» fece Leo. «Angeli?» «Mostri?» «Zombie?»

Simone ha dieci anni e ultimamente non gliene va mai bene una: i genitori hanno poco tempo per lui, a scuola prende brutti voti e in più c’è un nuovo compagno di classe, il Terribile Emiliano, che fa di tutto per rendergli la vita impossibile. Un giorno però a casa di Simone spuntano due strane creature invisibili, Ben e Grimm, e qualcosa comincia a cambiare… Ma in meglio o in peggio?

In copertina Illustrazione: © Claudia Plescia Art director: Francesca Leoneschi Graphic designer: Pietro Piscitelli / theWorldofDOT

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ha studiato filosofia, è stata giornalista e autrice per la televisione e il teatro. Dopo aver avuto successo con i romanzi per adulti Basta un attimo e Ogni giorno come fossi bambina ha finalmente deciso di assecondare un vecchio desiderio e scrivere anche per i ragazzi. È nata così la serie Il mondo di Fantalà.

«Secondo voi» intervenne Simone a un certo punto «possono esistere creature diverse da quelle che conosciamo?» «Alieni?» chiese Lavinia sgranando gli occhi. «No, intendo…» «Fantasmi?» fece Leo. «Angeli?» «Mostri?» «Zombie?»

Simone ha dieci anni e ultimamente non gliene va mai bene una: i genitori hanno poco tempo per lui, a scuola prende brutti voti e in più c’è un nuovo compagno di classe, il Terribile Emiliano, che fa di tutto per rendergli la vita impossibile. Un giorno però a casa di Simone spuntano due strane creature invisibili, Ben e Grimm, e qualcosa comincia a cambiare… Ma in meglio o in peggio?

In copertina Illustrazione: © Claudia Plescia Art director: Francesca Leoneschi Graphic designer: Pietro Piscitelli / theWorldofDOT

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