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IL CUOCO LA BRIGATA LA CUCINA
Cosa hanno in comune un piatto servito nel miglior ristorante della città, la pizza con gli amici, il banchetto di un matrimonio, lo spuntino veloce consumato al fast food o il pasto alla mensa scolastica, le preparazioni che acquistiamo confezionate al supermercato, dalle merendine ai piatti pronti? In tutti questi casi parliamo di alimenti, certo, cibo che possiamo consumare per nutrirci, ma anche per soddisfare la voglia di qualcosa di gustoso o per il piacere di stare insieme. Cibi diversi per momenti di consumo variamente connotati creano una varietà di combinazioni pressoché infinita, che ha portato il mercato alimentare e ristorativo a un incessante proliferare di locali. C’è ancora qualcosa, però, che accomuna questi esempi: il professionista che li ha preparati o ha contribuito a farlo, il cuoco.
Più che di una persona sola parliamo di un gruppo organizzato di professionisti che collaborano per raggiungere uno stesso obiettivo, una brigata, nella quale ciascuno ha competenze specifiche e contribuisce a creare quella preparazione gastronomica, con precise caratteristiche organolettiche e nutrizionali e uno specifico modo di essere presentata e servita.
Per preparare e servire il piatto perfetto, gli operatori di cucina sono aiutati da tutti i tecnici impegnati nella produzione di grandi e piccole attrezzature. La batteria di cucina comprende tutte le strumentazioni, grandi e piccole, manuali, elettriche e automatiche, che facilitano il lavoro di cucina e rendono l’esecuzione più precisa, ottimizzando nel contempo tempi e modi e producendo, talvolta, risultati innovativi.
L’innovazione è fondamentale e il cuoco è un tecnico in condizione di formazione permanente che,muovendo dalla tradizione della cultura che abita, viaggia nel gusto e nel mondo per trovare nuovi spunti, nuovi ingredienti o nuove tecniche.
Accanto e con i cuochi lavorano i nutrizionisti, perché il benessere parte dall’alimentazione e le preparazioni offerte devono essere gustose e salutari, quindi nutrizionalmente equilibrate. Devono essere sane, genuine, prive di contaminazioni, quindi sicure dal punto di vista chimico, microbiologico e igienico. Devono essere realizzate con materie prime genuine , ottenute nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente, se possibile tipiche o a chilometro zero. In altri termini, il consumatore si aspetta di acquistare e di consumare preparazioni di qualità Non è un caso, quindi, che anche le campagne pubblicitarie dei grandi marchi della ristorazione commerciale facciano oggi della qualità di prodotto nelle sue varie declinazioni il fulcro dell’immagine aziendale. Come non è casuale che sempre più frequentemente a fare da testimonial per prodotti di largo consumo dell’industria alimentare siano nomi fa- mosi della cucina nazionale o internazionale: il cuoco è il professionista che si fa immagine per eccellenza della qualità, garantisce in prima persona, quasi svelando il segreto che sta dietro l’eccellenza della sue preparazioni. Sono queste alcune delle strategie di marketing che devono essere note al cuoco professionista che deve saper comunicare in modo efficace, nella sua cucina, con i suoi collaboratori, nel suo ristorante, con i suoi clienti, sul set, con il grande pubblico.
Deve essere attento alle esigenze dei suoi ospiti, anticipando le loro richieste o guidandoli adeguatamente nelle scelte, proponendo nei suoi menu, studiati ad arte, esattamente quello che essi credono di cercare. Deve saper preparare un piatto buono, ma anche bello, perché la disposizione degli elementi nel piatto e la sua immagine globale sono fondamentali, e non solo per i food stylist, artisti della perfetta immagine del cibo. Ogni cuoco è infatti un po’ artista.
Non stupiamoci se i cuochi sembrano essere ovunque, nei programmi televisivi di successo, nei film, nelle pubblicità, alla radio, nei dibattiti sull’alimentazione e l’enogastronomia, ma anche impegnati a twittare o scrivere nei blog, nei forum e sui social network. Questo è il cuoco in abiti social, ma quando indossa la divisa e mette in capo la toque, torna ad essere il professionista preciso, ordinato e impeccabile, soddisfatto solo ed esclusivamente quando prepara un buon piatto.