La forza degli eroi

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DAVID SALA LA FORZA DEGLI EROI

Traduzione di Cinzia Poli

David Sala

La forza degli eroi traduzione dal francese di Cinzia Poli

dello stesso autore: Il giocatore di scacchi

ISBN 979-12-221-0609-0

Prima edizione italiana febbraio 2025 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0

anno 2029 2028 2027 2026 2025 © 2025 Carlo Gallucci editore srl - Roma

Titolo dell’edizione originale: Le Poids des héros © 2021 Éditions Casterman - Bruxelles

Lettering e impaginazione di Maria Letizia Mirabella

Stampato presso Graficki Zavod Hrvatske, Zagabria - Croazia nel mese di gennaio 2025

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Ai miei nonni

DAVID SALA

LA FORZA DEGLI EROI

traduzione di Cinzia Poli

SCRIVERE

UN LIBRO SULL’ORRORE

DELLA GUERRA NON SIGNIFICA DENUNCIARLO, MA PIUTTOSTO SBARAZZARSENE.

ANTONIO SOTO DE TORRADO.
TUO NONNO
È NATO A OLIVA DE LA FRONTERA, NEL SUD DELLA SPAGNA.
PRIMA DI ARRUOLARSI VOLONTARIO NELLA CAVALLERIA DELL’ESERCITO REPUBBLICANO, FACEVA IL PARRUCCHIERE.
Antonio, guarda, arriva qualcuno!
MARIA ERA LA MOGLIE DI SUO ZIO, UN BRACCIO DESTRO DI FRANCO.
Maria, che cosa fai qui a quest’ora?
Vattene, tuo zio ti ha denunciato!
Sei stato condannato a morte, domani vengono a prenderti.
Mio Dio!
NON LE RIVEDRÀ MAI PIÙ.
Addio, madre! Addio, famiglia!

ATTRAVERSERÀ IL PAESE PER RIFUGIARSI IN FRANCIA.

Addio, paese mio.
LA TERRA DI OGNI SPERANZA.
UNA VOLTA ARRIVATO IN FRANCIA, VIENE RINCHIUSO NEL CAMPO DI ARGELÈS-SUR-MER, POI RECLUTATO NELLA XV COMPAGNIA DEI LAVORATORI VOLONTARI SPAGNOLI.
PARTECIPERÀ POI ALLA CAMPAGNA DI FRANCIA E SARÀ CATTURATO DAI TEDESCHI TRA LE DUNE DEL CAMPO DI DUNKERQUE.
RINCHIUSO NELLO STALAG 17 B FINO A DICEMBRE 1941, SARÀ DEPORTATO NEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI MAUTHAUSEN.
NE USCIRÀ VIVO IL 7 MAGGIO 1945.

Il nonno sarà contento di

Non

vederti.
Gli piacerà molto, sono sicura.
Quando torniamo a casa?
Gli farò vedere il mio binocolo!
Fa’ il bravo in ospedale!
correre di qua e di là e non fare confusione Va bene, David?
Be’, dopo, intanto stiamo un po’ insieme al nonno.
Perfetto, allora a tra poco.
Papà, vado a parlare con il medico e torno David, ti ricordi che cosa ci siamo detti, vero?
Ehi, piccolo mio, guarda nel cassetto.
Quello, apri pure.
È bello. Che cosa ci guardi?
Nonno, hai visto il mio binocolo? Si vede molto lontano.
Ma quando giri guarda si vede molto lontano!
Qualche volta miei piedi da molto vicino, altre volte i fiori e, la notte, guardo la luna.
Sono tutti per me?
Ora vedo il tuo occhio!
Certo.
Siccome so che ti piacciono i dolci, te li ho messi da parte.

Le sue condizioni non sono migliorate e, sarò onesto con lei, a questo punto temo che sia questione solo di qualche mese.

Eccomi. Hai fatto il bravo?
Credo che la cosa migliore sia che torni a casa
Starà molto meglio circondato dai suoi cari.
Guarda, mamma, ho un sacco di dolci!

David Sala chiama a raccolta i ricordi dell’infanzia per ricostruire la storia autentica di due eroi della guerra e della Resistenza: i suoi nonni. Antonio, sopravvissuto alla guerra civile spagnola e a quattro anni di deportazione a Mauthausen, e Josep, rifugiatosi in Francia prima di unirsi ai partigiani, più volte sfuggito ai nazisti in modo rocambolesco.

Con il suo caratteristico tratto onirico, un uso del colore spiazzante e ipnotico, l’autore rievoca i racconti degli adulti origliati dalla cameretta, descrive le foto ritrovate per caso, ci mostra il ritratto del giovane Antonio dipinto nel campo di concentramento, con lo sguardo smarrito, di una tristezza infinita: l’unica vera testimonianza della permanenza del nonno all’inferno. E, insieme, ricuce l’eredità morale dei perseguitati con le vite delle generazioni successive in un affresco che emana forza e commozione.

Ogni ricordo è una finestra sull’abisso, un passo doloroso ma necessario del viaggio universale alla ricerca delle radici.

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