Lettori pdf

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uG universale Gallucci


Giovanni Previdi disegni di Alessandro Sanna

lettori variazioni sul tipo ISBN 978-88-6145-905-2 Prima edizione dicembre 2015 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2019 2018 2017 2016 2015 © 2015 Carlo Gallucci editore srl - Roma per le illustrazioni © Alessandro Sanna g a l l u c c i H D. c o m Il marchio FSC® garantisce che la carta di questo volume contiene cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’FSC® (Forest Stewardship Council®) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Per maggiori informazioni vai su www.fsc.org e www.fsc-italia.it

ecosostenibile

Il bilancio dell’anidride carbonica generata da questo libro è uguale a zero. Le emissioni di CO2 prodotte per la realizzazione del volume, infatti, sono state calcolate da NatureOffice e compensate con progetti di rimboschimento, realizzati anch’essi da NatureOffice e finanziati in proporzione dall’editore. NatureOffice è una società di consulenza che studia e sviluppa strategie sostenibili per la salvaguardia del clima su base volontaria. È attiva in Europa e nel Nord e Sud America. Per saperne di più visita il sito www.natureoffice.com Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.


Giovanni Previdi

disegni di Alessandro Sanna

lettori variazioni sul tipo


Il lettore annusatore Sarebbe normale ritenere che, nei lettori, l’organo di senso più sollecitato sia la vista. Falso. È l’olfatto. Per l’annusatore di libri poco conta quel che ci sia scritto dentro al volume: più importante, ai fini dell’acquisto, sembrerebbe l’evocazione di un profumo. Apre il libro (circa a metà), ci ficca dentro il naso, chiude gli occhi, inspira profondamente e comincia, inebriato, a sbattere le palpebre a gran velocità, come le ali di un colibrì che sugge il nettare. La causa, probabilmente, va rintracciata nell’esorbitante proliferazione di libri che per titolo hanno i profumi più diversi: delle foglie di limone, della rosa di mezzanotte, del pane alla lavanda, della pioggia nei Balcani, dei fiori in Iraq, delle mele rosse, delle bugie, del cioccolato, del sangue, del caffè, del ghiaccio, della meringa, della cannella, dell’amore, del timo, delle spezie proibite, del diavolo e dello zenzero, solo per citarne alcuni. Di questo passo, l’esasperata sollecitazione olfattiva, creata ad hoc dal marketing editoriale, tramuterà i lettori in veri e propri nasi, e i libri saranno venduti in boccette.

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Il lettore da rimorchio Le statistiche parlano chiaro: su cento lettori, settanta sono donne e trenta uomini. Buona parte di questi trenta legge con lo scopo di portarsi a letto una o più di quelle settanta. Funziona così. Dopo un periodo di appostamenti, il lettore scopre che il traffico di lettrici in libreria raggiunge il picco massimo nel fine settimana. In quei giorni, tutto azzimato, il lettore dà inizio all’adescamento che durerà circa una settimana. I primi tre giorni sono dedicati ad avvistare la preda e all’acquisto, furtivo, dei suoi stessi titoli. Dal lunedì al giovedì legge nottetempo, ma con una comprensione del testo piuttosto scadente a causa del ritmo di lettura incalzante al quale non è abituato. Il venerdì successivo comincia l’assalto in libreria. Rintraccia la preda, l’avvicina con nonchalance e prende a disquisire sulle medesime letture. La lettrice rimane esterrefatta della coincidenza (quale miglior inizio per un’avventura amorosa…) e si mostra da subito disponibile alla chiacchiera. Il lettore non perde tempo e la invita all’aperitivo. Finiscono a letto. Il mattino dopo, uscito dalla doccia, lui vuole strafare e le dice: «Adoro Il Gattopardo di Calvino. L’hai letto?» Lei si riveste e scappa via. Non si rivedranno mai più. 6



Il lettore immaginario Siamo tutti, potenzialmente, lettori immaginari a patto che si sappia leggere, va da sé, e, soprattutto, si abbia un conto in banca. Molti scrittori, infatti, davanti al foglio bianco, chiudono un occhio, con l’altro guardano dentro un mirino fittizio e, prima di premere il grilletto, individuano la preda come cecchini spietati. Ad alta voce chiedono: «Chi leggerà il mio libro?» Tuttavia, la domanda è un’altra: «Chi comprerà il mio libro?» Non appena il lettore immaginario è stato messo a fuoco: Bang! Bang! Esplodono il colpo narrativo che, qualche volta, va a segno. In realtà, diceva Giorgio Manganelli, gli scrittori sono convinti segretamente di essere letti da Dio ma ciò, non essendo Lui munito di portafogli, non basta. Allora abbassano il tiro, contro il povero lettore in carne e ossa.

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La lettrice sovrana C’è una particolare specie di lettrice detta la sovrana. È spocchiosa e, forse perché donna (l’esemplare maschio è assai raro), la sua preda preferita sono i librai uomini. Possibilmente quelli dall’aria gentile. Appena entra in libreria attira l’attenzione emettendo un verso simile al paupulàre del pavone. Non cerca mai i libri da sola perché deve far sapere cosa legge. Il suo divertimento più grande è trovare i librai impreparati. Affranca una ciocca di capelli dietro l’orecchio, rischiara la voce, e s’immagina di sorseggiare uno champagne a Montmartre. Solo allora sussurra il titolo, impaziente.

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