Mi chiamo Charlie Chaplin e darò gioia ai tempi moderni

Page 1

UAO

Universale d’Avventure e d’Osservazioni

Brigitte Kernel

Mi chiamo Charlie Chaplin e darò gioia ai tempi moderni disegni di Amélie Dufour

traduzione dal francese di Selvaggia Oricchio

della stessa autrice:

Mi chiamo Albert e ho un sacco di problemi

ISBN 979-12-221-0021-0

Prima edizione italiana aprile 2023

ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0

anno 2027 2026 2025 2024 2023

© 2023 Carlo Gallucci editore srl - Roma

Titolo dell’edizione originale francese:

Charlie Chaplin l’enfant du cinéma

Pubblicato per la prima volta nel 2022

da Flammarion Jeunesse - Paris, Francia testo e disegni © 2022 Flammarion

e il logo sono marchi depositati

Se non riesci a procurarti un nostro titolo in libreria, ordinalo su:

galluccieditore.com

Il marchio FSC® garantisce che questo volume è realizzato con carta proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile e da altre fonti controllate, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’FSC® (Forest Stewardship Council®) è una Organizzazione non governativa internazionale, indipendente e senza scopo di lucro, che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. Per maggiori informazioni vai su https://ic.fsc.org/en e https://it.fsc.org/it-it

Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.

Brigitte Kernel

traduzione dal francese di Selvaggia Oricchio

Ai miei amici d’infanzia nel cortile del 41, rue Général Fabvier a Nancy: Gabriel e Maria Moretti, Corinne Walter, Pascal Najean, Eric e Philippe Biesse; senza dimenticare il nostro compagno di giochi, il mio bellissimo gatto Moumousse che tutti noi amavamo tanto.

Questa è un’opera di fantasia basata su fatti e personaggi reali. Eventuali licenze narrative sono dovute alla trasposizione letteraria e non alla volontà dell’autrice di sviare il lettore o travisare i fatti.

CHARLIE CHAPLIN SONO IO! 1

Il mio nome è Charles!

Ho quasi dieci anni. I miei genitori, mio fratello Sydney e i miei nonni mi chiamano “Charlie”. Mi piacciono due cose in particolare: il mio letto e gli ombrelli.

Perché? Perché adoro rimanere a lungo steso sul letto a fantasticare, soprattutto d’estate, quando le finestre restano aperte tutta la notte. Allora, sdraiato, con la testa sprofondata nel cuscino, guardo fuori e ammiro le stelle. E la Via Lattea, bianca come il velo delle bambine che fanno la prima comunione.

E poi gli ombrelli. Sì, gli ombrelli! Non so perché, ma per me gli ombrelli sono una delle cose più divertenti del mondo. Quando soffia il vento, le stecche si piegano verso l’alto e la tela si gonfia all’insù come una specie di imbuto. Quante smorfie e acroba-

9

zie fanno le persone quando cercano di rimetterlo a posto! Sembra che litighino con uno spaventapasseri ribelle. Che ridere!

Sono nato il 16 aprile 1889 in una casa di Walworth, nel sud di Londra, in Inghilterra.

In quel quartiere le strade sono inquietanti. Decine e decine di topi scheletrici corrono in lungo e in largo. A volte, presi alla sprovvista, ti sbucano davanti di colpo con un balzo, e fanno una paura tremenda. Altre volte sono buffissimi, quando stanno seduti con le zampe anteriori davanti al muso, mentre rosicchiano un pezzetto di pane secco o di formaggio rubato chissà dove.

La cosa che preferisco di Londra è il Tamigi, il fiume che taglia in due la città come una grande striscia luminosa. I gabbiani si posano sulle rive o nelle cavità dei pilastri di pietra che sorreggono i ponti. Il mio preferito è il Tower Bridge. Quando in cielo le nuvole sono grigie, sull’acqua si creano riflessi incredibili. È come se un pittore geniale avesse tracciato delle figure con l’inchiostro di china. Passo ore ad ammirarle, sporgendomi dal parapetto. Osservo le forme che si creano, si muovono, spariscono, ricompaiono.

10

Come è bella l’Inghilterra! Il paese è pieno di campagne verdi, foreste e stagni. Ok, è vero, piove spesso e c’è la nebbia per sei mesi all’anno. Ma con la nebbia fitta si possono fare un sacco di scherzi agli amici, come sbucare dal nulla all’improvviso con un lenzuolo in testa facendo la voce da fantasma.

Non ho ricordi della mia nascita. Peccato! Mi piacerebbe sapere cosa si prova uscendo dalla pancia della mamma, vedere la luce all’improvviso e le facce della gente… È l’inizio di un’avventura incredibile!

Un’avventura che si chiama vita.

Il grande viaggio comincia con mille momenti straordinari. A volte ci sono difficoltà o sfortune, ma capitano anche tante gioie incredibili! Vale la pena scendere sulla Terra.

Sui miei documenti ufficiali c’è scritto: “Charles Spencer Chaplin”. Questo è il mio nome completo.

È orrendo!

Sì, perché si pronuncia la “s” alla fine di Charles e somiglia al sibilo di un serpente.

Suona così: “Ciarlssssss”.

Stessa cosa per Spencer, che sibila anche lui, e pure due volte: “Sssssspensssssserrr”…

Puah, che suoni orribili! Fanno pensare alla lin-

11

gua biforcuta delle vipere. E anche al succo di limone senza zucchero, che schifo!

Dovete sapere che sono sensibile ai suoni, alla musica. Una canzone, per piacermi, non deve fare “ssssss” e nemmeno cigolare come la mandibola di un vecchio fantasma.

Io e mamma la pensiamo allo stesso modo. Lei lo dice sempre: «Non si può fare musica suonando una sega con i denti storti! La vita è tutta così: le cose non funzionano se non vanno per il verso giusto!»

Io ho sempre preferito farmi chiamare “Charlot”!

Con la “o” finale, come una bocca aperta che rimane muta per la sorpresa davanti a un fatto straordinario, come vedere all’improvviso un dinosauro che si aggira per strada o un cavallo alato che vola nel cielo!

Mi piace un sacco la vita quando è sorprendente, così sorprendente da lasciarti senza parole, con gli occhi spalancati come quelli di un clown.

12

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.