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Due giorni prima dell’inizio

Due giorni prima dell’inizio…

Ai margini della cittadina di Barbaville, nel giardino di una vecchia villa, tra un cassone della sabbia e un’altalena, era inginocchiato un bambino. Aveva passato tutta la mattina a raccogliere muschio e foglie, e a intrecciare rametti per costruire una cuccia al suo peluche.

E finalmente era pronta.

«Ti piace, Icy?» domandò al suo amico peloso che, appoggiato al tronco del melo, lo osservava con gli occhi neri a bottone. «Forza, proviamola!»

Il bambino saltò in piedi, si scrollò qualche filo d’erba dalle ginocchia e adagiò Icy sul soffice muschio. Lo coprì con una foglia di castagno e gli diede un bacino sul muso.

«Ora devo andare. Torno presto! Intanto tu puoi dormire qui». Corse verso casa e salì di slancio i quattro gradini fino alla veranda.

La porta si era appena richiusa alle sue spalle, che un’ombra nera strisciò in giardino.

Per fortuna era già sparita quando il bambino uscì di nuovo.

Purtroppo, però, era sparito anche Icy.

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