ROSENHOLM
Kirstine è dislessica e proviene da una famiglia molto religiosa. Victoria è bella e ricca, ma profondamente tormentata. Kamille è cresciuta in campagna con la madre hippie. Malou, beffarda e ambiziosa, nasconde un passato oscuro. Tutte e quattro vengono ammesse al prestigioso collegio di magia Rosenholm ma, tra amicizie inaspettate, primi amori e la scoperta dei propri poteri, presto diventa chiaro che sulla scuola aleggia l’ombra di un vecchio delitto irrisolto. Per fare luce sul mistero, le ragazze dovranno mettere a rischio le loro stesse vite. «Vuole colpire di nuovo?» Victoria parlò così piano che a malapena si sentì. Stavolta le lettere apparvero veloci sullo specchio: disordinate, come scritte di fretta.
G RY KAPPEL JENSEN ROSENHOLM
ROSE & VIOLE
G RY KAP P E L J E N S E N
ROSE & VIOLE traduzione di Eva Valvo
SÌ!!!
ISBN 978-88-3624-985-5
€ 17,00
UAO Universale d’Avventure e d’Osservazioni
Gry Kappel Jensen Rosenholm. Rose & Viole traduzione dal danese di Eva Valvo ISBN 978-88-3624-985-5 Prima edizione italiana novembre 2023 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2027 2026 2025 2024 2023 © 2023 Carlo Gallucci editore srl - Roma Titolo dell’edizione originale danese: Roser og Violer © 2019 Gry Kappel Jensen e Turbine Pubblicato in accordo con Babel-Bridge Literary Agency
This work has been published with the financial assistance of SKF – Danish Arts Foundation Opera pubblicata con il sostegno di SKF – Danish Arts Foundation La citazione a p. 67 è tratta da Edmund Spenser, La regina delle fate, traduzione, note e guida alla lettura di Luca Manini, Bompiani, Milano 2012, canto VI, stanza 6, p. 867. Gallucci e il logo
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G RY KAP P E L J E N S E N
ROSE & VIOLE ROSENHOLM traduzione dal danese di Eva Valvo
Prologo Mi posa sull’erba. Il cielo è un vortice sopra di me, come quando io e mia sorella giocavamo da bambine. Giravamo e giravamo con la faccia al cielo, le braccia larghe, e i vestiti formavano cerchi perfetti intorno ai nostri corpi. Mi sposta le braccia, sistema le gambe, scioglie i capelli. Mi accarezza la guancia, ha la bocca vicinissima al mio orecchio, il fiato caldo. Canta per me, dice che sono bella, che mi ama. Si china su di me, è una sagoma scura che copre la spirale turbinosa del cielo. So chi è, ma non riesco a vederlo in volto. Vorrei gridare, ma non ci riesco. I pioppi argentati frusciano sopra di me, come fruscia il sangue che mi pompa nelle orecchie, le viole fioriscono tutt’intorno e il cielo si fa nero.
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Prima parte Estate Le rose sono rosse, le viole sono blu, lo zucchero è dolce così come sei tu. Poesia d’amore tradizionale, spesso usata nei libretti dell’amicizia dell’Ottocento
6 LUGLIO ORE 15:45
Kirstine Kirstine era in ascolto. In casa c’era silenzio. Si sforzò di fare un respiro profondo. Tranquilla. Questo non è rubare. In effetti la lettera era sua. Solo che casualmente si trovava nel cassetto superiore della grande scrivania in legno di quercia. Quello dove suo padre conservava i passaporti, i certificati di battesimo e roba del genere. Quello che si poteva chiudere a chiave. Stringeva tra le dita sudate la chiavetta dorata presa nell’angolo della vetrina, dove la nascondevano sempre. «Kirstine, non ti va il caffè? È rimasta un po’ di torta da ieri». Nel sentire la voce della madre in giardino, ebbe un sussulto. «No, grazie!» Chiuse la porta del soggiorno, tentando di ignorare la piccola croce appesa alla parete dietro la scrivania. Gesù la guardava con aria di rimprovero. La chiave girò senza problemi, ma il cassetto non scorreva, così dovette tirarlo con forza. Riconobbe subito la spessa busta bianca in cima a tutto il resto. Stando al timbro sul francobollo, era 9
stata spedita da tempo. E poi c’era il suo nome sopra: “Kirstine Marie Jensen”. Eppure era rimasta chiusa per settimane in un cassetto. Eppure era stata aperta per essere letta. La afferrò e se la infilò in tasca. Passi in cucina. Qualcuno abbassò la maniglia del soggiorno. Kirstine chiuse rapida il cassetto. «Ah, sei qui? Perché non vieni fuori ora che finalmente è uscito il sole?» Lo sguardo della madre scivolò veloce sul viso e sul corpo della figlia. Cercava qualcosa? Aveva visto qualcosa? A Kirstine batteva il cuore all’impazzata. «No, grazie. Mi sa che vado a fare un giro in bici» «Va bene, basta che torni per l’ora di cena…» Kirstine annuì e si infilò nella porta, mezza occupata dalla madre. Mentre apriva il lucchetto della bici, stringeva ancora la chiave in mano e sentiva distintamente la lettera in tasca. Quella sera, dopo che i suoi fossero andati a dormire, doveva rimettere tutto a posto. Aveva appena portato la bici fuori dal cancello che si ritrovò la madre ferma ad aspettarla sulla strada. Doveva essere uscita dalla porta anteriore. «Kirstine, hai preso qualcosa dal cassetto di papà?»
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6 LUGLIO ORE 16:05
Kirstine Mentre il ponente le sferzava il viso, Kirstine pedalava con tanta foga che le bruciavano le cosce e le facevano male le ginocchia per l’acido lattico. Aveva urlato a sua madre. Così forte che dovevano averla sentita anche i vicini. Non era da lei, ma quella lettera era sua e loro non avevano alcun diritto di nascondergliela. E adesso era scappata via. Svoltò a destra verso il bosco. Percorse l’ultimo tratto di sentiero in piedi sui pedali e buttò la bici contro il vecchissimo muro a secco coperto di muschio che circondava la chiesetta bianca. Poi oltrepassò l’edificio e si addentrò nel bosco. Il vento stormiva tra le cime degli alberi, ma in basso, fra i tronchi, c’era silenzio. E odore di aghi di conifere, foglie secche, muschio, acqua, terra. Kirstine seguì il sentiero per un pezzetto, poi però si infilò in mezzo agli alberi, imboccando una direzione tutta sua che non conosceva nemmeno chi andava per funghi. Era stata un’estate piovosa, ma quel giorno il cielo si era schiarito e il sole splendeva tra i rami d’un verde intenso. In un avvallamento del terreno, sotto i suoi passi l’acqua emergeva dallo spesso strato di muschio. Le si bagna11
rono i sandali, così si fermò per toglierseli con gesto rapido e proseguire scalza. Che sensazione insolita poggiare i piedi nudi nel sottobosco grondante di gelida acqua piovana. Quando aveva preso a urlarle addosso, sua madre le era parsa impaurita. Anzi no, non impaurita, terrorizzata. La collinetta si trovava in mezzo a una radura in cui alla fine dell’estate fioriva l’erica e crescevano i finferli. Nel punto più alto c’erano cinque grosse pietre, alcune delle quali si erano rovesciate secoli addietro. Nessuno sapeva più quale fosse la loro funzione originaria. Kirstine si sedette sulla pietra più grande, che era caduta a terra ed era quasi tutta coperta dal l’erba e dall’erica. Tirò fuori la busta, che un pomeriggio di qualche settimana prima era stata poggiata sul ripiano della cucina, in mezzo ai cataloghi pubblicitari e ai giornali locali. All’inizio non ci aveva fatto molto caso ma poi, quando sua madre l’aveva messa via in fretta portandosi il mucchio di posta in soggiorno, aveva avuto la sensazione che la lettera fosse indirizzata a lei. Ora aprì la busta e spiegò il foglio che conteneva. Sentì la carta spessa e ruvida tra le dita. In cima era impresso un logo, una specie di rosa. E sotto si leggeva:
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Collegio Rosenholm, 17 giugno Cara Kirstine Marie Jensen, enholm per giovani il corpo docente del Collegio Ros osi ha il piacere di inviparticolarmente dotati e talentu , al fine di illustrare nel tarti a un colloquio informativo scuola e offrirti un posto dettaglio il funzionamento della per il prossimo anno scolastico. nella splendida corniIl Collegio Rosenholm, immerso d, ha una storia lunga e ce naturale dell’isola di Sjællan coglienza di giovani dai gloriosa ed è specializzato nell’ac una scuola residenziale molteplici talenti. Il Collegio è i tre anni di durata del che ospita circa trecento allievi per diploma finale è equipacorso. L’iscrizione è gratuita e il rato alla maturità liceale. oquio il 7 luglio alle In attesa di vederti al suddetto coll per l’occasione saranno ore 10:00, faccio presente che i genitori. ammessi solo i futuri allievi, non icati l’indirizzo della Nell’opuscolo allegato sono ind to pubblico per raggiunscuola e le possibilità di traspor gerci.
Non vediamo l’ora di conoscerti.
Cordiali saluti,
Birgit Lund
Preside Birgit Lund
ROSENHOLM
Kirstine è dislessica e proviene da una famiglia molto religiosa. Victoria è bella e ricca, ma profondamente tormentata. Kamille è cresciuta in campagna con la madre hippie. Malou, beffarda e ambiziosa, nasconde un passato oscuro. Tutte e quattro vengono ammesse al prestigioso collegio di magia Rosenholm ma, tra amicizie inaspettate, primi amori e la scoperta dei propri poteri, presto diventa chiaro che sulla scuola aleggia l’ombra di un vecchio delitto irrisolto. Per fare luce sul mistero, le ragazze dovranno mettere a rischio le loro stesse vite. «Vuole colpire di nuovo?» Victoria parlò così piano che a malapena si sentì. Stavolta le lettere apparvero veloci sullo specchio: disordinate, come scritte di fretta.
SÌ!!!
G RY KAPPEL JENSEN ROSENHOLM
ROSE & VIOLE
G RY KAP P E L J E N S E N
ROSE & VIOLE traduzione di Eva Valvo