Sarò una stella Sotto i riflettori
Elizabeth Barféty
UAO Universale d’Avventure e d’Osservazioni Sarò una stella 14
Si ringraziano per il prezioso aiuto: Élisabeth Platel, direttrice della Scuola di ballo dell’Opéra di Parigi
Astrid Boitel, assistente alla direzione della Scuola di ballo dell’Opéra di Parigi
Anne-Sophie Bach, responsabile dello sviluppo commerciale dell’Opéra di Parigi
Ada d’Adamo, ballerina, scrittrice, editor insostituibile
Elizabeth Barféty
Sarò una stella. Sotto i riflettori disegni di Magalie Foutrier
traduzione dal francese di Camilla Diez
della stessa serie:
Amiche e rivali
Perfetta… o quasi
Sfide in famiglia
Piccola ribelle
La più timida spicca il volo
A tutti i costi
La tournée in Giappone
ISBN 979-12-221-0075-3
Prima, o niente!
Intrigo all’Opéra
La nuova arrivata
L’inchino
Un passo di lato
Il sogno americano
Prima edizione italiana luglio 2023
ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
anno 2027 2026 2025 2024 2023
© 2023 Carlo Gallucci editore srl - Roma
Titolo dell’edizione originale francese: 20, allée de la Danse. Sous les projecteurs
© 2019 Éditions Nathan, Sejer - Parigi, Francia
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Sarò una stella Sotto i riflettori
Elizabeth Barféty
disegni di Magalie Foutrier
traduzione dal francese di Camilla Diez
«Ehi, ma sei già pronto? È prestissimo!»
La voce bisbigliata di Basile scuote Niky dal sonno. Siccome però non è ancora abbastanza sveglio per aprire gli occhi, si limita ad ascoltare la conversazione dei due compagni di stanza.
«Sì, voglio andare a provare un po’, prima che inizino le lezioni» risponde Lucas.
Nel suo letto, Niky aggrotta le sopracciglia.
I tre ragazzi sono allievi della Scuola di ballo dell’Opéra di Parigi, in quinta divisione,
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cioè al secondo anno. E tra i topolini1 del suo livello, Lucas non ha esattamente la reputazione di essere uno sgobbone… Non è da lui alzarsi così presto!
Tanto più che gli allievi hanno già parecchio lavoro. La mattina Niky, che è in prima media, segue lezioni di francese, matematica, inglese, storia e geografia… come tutti gli alunni di qualsiasi scuola! Nel pomeriggio invece prosegue con la danza classica e i corsi complementari: espressione corporea, danza barocca, mimo… Al programma si aggiungono poi le eventuali prove degli spettacoli.
«Per prepararti al casting di Scaramouche, vero?» tira a indovinare Basile. «Sembri tenerci molto a partecipare al film!»
1 I piccoli allievi della Scuola di ballo dell’Opéra vengono chiamati affettuosamente petits rats, “topolini”.
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Niky tende l’orecchio, ma Lucas resta in silenzio. È Basile a continuare:
«Presenterai una variazione, giusto?»
«Preferisco non dire nulla» ribatte Lucas con voce esitante.
«Cosa? Stai scherzando?» chiede Basile.
Il sospiro di Lucas riecheggia nella stanza dell’internato.
«Il mio padrino mi ha consigliato di tenerlo per me. Pensa che qualcuno potrebbe cercare di copiarmi».
Alla Scuola di ballo, il padrino e la madrina sono allievi e allieve più grandi che accompagnano e guidano i più piccoli. Vengono scelti da questi ultimi, e spesso tra loro si creano legami molto forti.
Sempre dal letto, Niky storce il naso. Il suo padrino è Franz, suo fratello, che è in prima
divisione, cioè all’ultimo anno. E Franz non
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gli consiglierebbe mai una cosa del genere. Gli ripete di continuo che i suoi compagni di scuola forse diventeranno colleghi di lavoro, e che conviene mantenere buone relazioni con tutti. Va bene la rivalità, ma solo nella danza… e sempre con fair play!
Il tono di voce della risposta di Basile indica chiaramente che si è offeso:
«Benissimo, allora tieni pure i tuoi segreti per te!»
Nel silenzio che segue, una porta si apre e si richiude. “Lucas è uscito” capisce Niky. Un secondo rumore indica che Basile è entrato in bagno. Poco dopo, l’acqua scorre nella doccia. Niky si decide finalmente a tirarsi su e a scostare la coperta.
È sfinito. Da un mese o due, non saprebbe dirlo con precisione, si sente costantemente stanco. E di venerdì è ancora peggio. E poi
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ha l’impressione di non fare più progressi. A volte ha addirittura la sensazione di regredire! Come se il suo corpo non rispondesse più come prima.
Di solito si rassicura dicendosi che deve resistere solo un altro giorno, e che potrà dormire fino a tardi nel fine settimana. Ma non oggi… perché domani c’è il famoso casting.
La signorina Pita l’ha annunciato qualche settimana fa: un regista girerà un adattamento di Scaramouche in collaborazione con il coreografo del balletto, l’Opéra e la Scuola di ballo. In questa pièce, dei giovani allievi si inventano un mondo meraviglioso in cui i loro sogni diventano realtà. I topolini della Scuola l’hanno già messa in scena durante il gala organizzato in onore della signorina Cordier, una celebre étoile. La loro rappresentazione ha avuto molto successo, e per
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Niky è stata una gioia interpretare il giovane principe. Se potesse ottenere di nuovo quella parte, la cosa lo tranquillizzerebbe… In ogni caso, stando a ciò che ha appena sentito, la prospettiva del casting crea tensioni tra i topolini.
“Per fortuna noi della banda non siamo così” pensa scegliendo gli abiti nell’armadio.
“La banda” è il soprannome del suo gruppetto di amici. Sei topolini dai caratteri molto diversi tra loro, che però da quando sono entrati a Scuola sono inseparabili. Niky dà un’occhiata alla parete della sua parte di stanza. In mezzo ai poster dei ballerini che ammira e alle foto della sua famiglia, sono affissi vari ricordi legati alla banda: biglietti aerei
scarabocchiati, foto, bigliettini… Come ogni volta che guarda quella collezione, sorride. Si
sofferma sulla sua foto di gruppo preferita,
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scattata durante il viaggio in Giappone, quando sono andati in tournée con la Scuola.
C’è la dolce Maina, che ha lasciato il sole della Martinica per studiare qui a Nanterre, e che pensa sempre agli altri prima di pensare a se stessa. Poi Zoe, la più piccola del gruppo, dal carattere grintoso e dotata di un senso dell’umorismo a prova di bomba… Un po’ come Jamal, il grande amico di Niky, che ha la spiacevole abitudine di chiamarlo “moscerino”. C’è anche la seria Constance, talmente perfezionista che viene presa dal panico prima di ogni rappresentazione, e Sofia, la giovane italiana, che lotta quotidianamente contro la propria timidezza.
E poi c’è lui, Niky. Che si considera basso, con i lineamenti troppo infantili e i muscoli non ancora delineati… “Non vedo l’ora di avere uno scatto di crescita!” pensa.
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La porta del bagno si apre ed esce Basile, tutto vestito. «Via libera!» annuncia con tono leggero.
Niky si era immaginato che, dopo lo scambio con Lucas, il compagno sarebbe stato di cattivo umore. Per dimostrargli che i topolini potevano essere solidali, aveva perfino pensato di fargli vedere cosa aveva scelto di presentare al casting.
Per l’occasione, la signorina Pita ha chiesto di preparare un passaggio di Scaramouche da ballare a gruppi di sei, maschi e femmine separati. La maggior parte degli allievi ha deciso di preparare anche una variazione per la prova individuale.
Ma siccome il compagno sembra aver già dimenticato l’accesa discussione avuta con Lucas, Niky non dice nulla e si infila sotto la doccia. “Obiettivo del giorno” dice tra sé “ottenere i complimenti di Fauché”.
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L’insegnante di danza classica dei maschi della quinta divisione è esigente, e da troppo tempo Niky ha l’impressione di deluderlo. “Devo impegnarmi di più!” pensa per incoraggiarsi.
Alla Scuola di ballo la notizia del giorno sono le audizioni per l’adattamento cinematografico del balletto Scaramouche Niky, il “moscerino”, scopre che recitare lo entusiasma: ha avuto uno dei ruoli principali, si sente a suo agio, le riprese vanno a gonfie vele. E se decidesse di abbandonare la danza per dedicarsi esclusivamente al cinema?
I racconti della Scuola di ballo in collaborazione con l’Opéra National de Paris
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