Ecco il fiume. È grande, impetuoso.
Testa Rossa non esita. Si tuffa e nuota per raggiungere la sponda opposta.
Qualcuno l’ha visto però, e si è tuffato silenziosamente dietro di lui e lo segue con la bocca spalancata irta di denti aguzzi. È Tumunai, il coccodrillo.
Quanta gente s’è mangiata Tumunai! E non ha mai pianto, perché è il coccodrillo più cattivo che esista sulla Terra.
Tumunai ha tanta fame; per questo ha già aperto la bocca che sembra un forno. Vuol farne un boccone solo, di quell’imprudente monello; e quando crede di averlo a tiro, tack, con uno scatto serra le formidabili mascelle.
UAO
Universale d’Avventure e d’Osservazioni
Alberto Manzi
Testa Rossa
ISBN 979-12-221-0479-9
Prima edizione aprile 2024
ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
anno 2028 2027 2026 2025 2024
© 2024 Carlo Gallucci editore srl - Roma
Le illustrazioni di questo libro sono state elaborate dai disegni di Carlo Frigerio pubblicati nell’edizione originale del 1957.
L’editore si dichiara a piena disposizione per l’assolvimento di quanto occorra nei confronti di eventuali aventi diritto.
Malgrado questo romanzo sia stato scritto da un autore aperto e impegnato come Alberto Manzi, alcuni punti risentono della cultura dell’epoca e potrebbero apparire datati alla sensibilità attuale. Abbiamo tuttavia deciso di mantenere integro il testo originale per rispetto dell’autore e una veritiera conoscenza del suo tempo.
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Alberto Manzi
La Principessa
Dieci case, un verde prato, un ruscello e l’alta torre del campanile che sembra giocare con il cielo: questo è il paese della felicità. Un minuscolo paese, è vero. Ma è il paese più importante di tutto il mondo, perché in esso vive Lei, la Principessa.
Moltissimo tempo fa un angelo, che s’era perduto sulla Terra in una notte nera come l’inchiostro, piangendo aveva fatto cadere una lacrima su d’un fiore.
Da quel fiore e da quella lacrima era nata la più bella fanciulla del mondo: la Principessa.
Tutto il mondo la conosce; tutti i bambini vanno, di notte, a vederla dormire.
È bellissima. I suoi capel-
li, color del cielo al mattino, fanno risaltare ancor più il suo viso splendido.
Ma quel che colpisce il visitatore sono i suoi occhi: limpidi, profondi, buoni.
Vive, ormai da milioni d’anni, in un piccolo palazzo con un solo amico devoto (vecchio come lei, ma giovane sempre come lei).
Eppure in quel palazzo così piccolo vanno tutti: principi e re, presidenti e ministri, maestri e medici, marinai ed aviatori, pescatori e contadini. Tutti, insomma.
Vanno da lei e non chiedono nulla; la guardano semplicemente in viso, vedono i suoi occhi sorridere e ritornano alle loro terre, alle loro città, al loro lavoro.
Vanno da lei ogni volta che qualcosa non va, per sapere quel che debbono fare; ed ogni volta che escono dal suo palazzo, se ne escono a braccetto di colui che credevano loro nemico.
In tutto il mondo, perciò, regna la pace; tutti vivono serenamente e si vogliono bene. E tutto questo perché nel piccolo paese vive lei, la Principessa dagli occhi bellissimi, la Principessa dell’amore.
6
Ma un giorno una grande tempesta s’abbatté sulla terra e quando tornò il sereno, lei non c’era più.
La sua scomparsa portò lo scompiglio nel paesino.
Gli abitanti si accusarono a vicenda d’averla rapita; dai sospetti si passò alle ingiurie e da queste alla lotta.
Non c’era più pace.
Persino il ruscello, che fino allora aveva cantato sommesso tra i ciottoli bianchi, ribollì d’ira e mugghiò frasi di vendetta.
»La Principessa, dov’è la Principessa?» si chiedevano tutti guardandosi in cagnesco.
«L’hai nascosta nella tua casa!» gridava il carrettiere al mugnaio.
«L’hai tu, bugiardo!»
«O tu?» gridavano insieme al barbiere.
«Io?! Vi faccio vedere io!»
E giù, botte da orbi.
«E lei, signor sindaco, non sa dov’è la Principessa?»
«Non lo so»
7 ***
«Come è possibile?»
«Non lo so»
«E lei, signor carabiniere, ha trovato nessuna traccia dei rapitori?»
«No, ma le indagini proseguono»
«Chi l’ha rapita?»
«Tu!»
«Tu!»
«Tu!»
E giù, botte da orbi.
Persino i grossi abeti, sempre composti, sereni, persero la calma.
«Sei stato tu, vecchio tronco?»
«Io?! E perché non tu?»
«Non insultarmi!»
«E tu non offendermi»
«Ladro!»
«Rubaprincipesse!»
«Canaglia!»
«Rubaprincipesse!»
«Assassino!»
«Rubaprincipesse!»
E giù, ad incolparsi a vicenda tra un agitar scomposto di fronde.
8
Persino il vento fischiava inviperito.
Ma la Principessa nessuno riusciva a trovarla. Anche perché, intenti ad incolparsi e a darsele di santa ragione, nessuno la cercava.
O meglio, uno solo andava frugando in ogni angolo per trovarla: Testa Rossa. ***
Voi ragazzi conoscete già chi è Testa Rossa, dato che ogni volta che avete voluto vedere la Principessa, avete dovuto chiedere il permesso a lui. Perché lui è il suo amico devoto, che vive con lei da milioni d’anni; sempre giovane però, sempre ragazzo.
È lui che le porta i fiori ogni mattina, che cura il suo piccolo giardino, che apre la porta a tutti, che le canta dolci canzoni la sera e che gioca con lei.
Testa Rossa è un ragazzo come voi, perché la Principessa non ha voluto nessun “grande” al suo servizio. Ha lui solo, il ragazzo più audace, più furbo (ed anche più monello) di questo mondo.
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È un ragazzo un po’ strano, però, perché non è del tutto come voi. La Principessa lo vide giocare con un raggio di sole e lo prese con sé prima ancora che lui avesse un babbo e una mamma.
Da allora Testa Rossa è sempre vissuto con lei, pur scappando ogni tanto qua e là per il mondo.
Ma questa non è una colpa. E lo sapete bene, perché Testa Rossa scappa per venire a giocare con voi, dato che voi tutti lo avete eletto vostro capo. Egli viene non appena lo chiamate, ed è sempre pronto a giocare ad un gioco nuovo.
Ma da quando la Principessa è stata rapita egli non risponde più a nessuno, perché è intento a cercarla. Ha giurato di ritrovarla e così, dopo aver frugato in ogni angolo della valle, si è inoltrato nella cupa foresta.
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Alberto Manzi, conosciuto come Il Maestro Manzi, docente, pedagogista e scrittore, è stato uno dei volti più noti della televisione degli Anni Sessanta, grazie alla trasmissione Non è mai troppo tardi, che ha permesso a un milione e mezzo di italiani di prendere la licenza elementare. Esempio di cittadinanza attiva e di impegno civile per la lotta a favore del diritto all’infanzia e all’istruzione, il suo metodo educativo ha rappresentato una rivoluzione per la didattica e il pensiero pedagogico.
Illustrazione e grafica di copertina: Margherita Travaglia / studio pym
Testa Rossa è il ragazzo più audace, furbo e scapestrato del mondo. La Principessa, appena lo ha visto giocare con un raggio di sole, ha deciso che sarebbe diventato il suo migliore amico. Così, quando in seguito a una tempesta lei misteriosamente sparisce, portandosi via la pace e l’amore, lui è disposto a frugare in ogni dove pur di salvarla. A dargli una mano arriva una scalcagnata banda di bambini: insieme affronteranno temibili coccodrilli, orribili mostri e una strega molto cattiva… Una storia avventurosa, poetica e giocosa, un piccolo capolavoro a lungo dimenticato e destinato a diventare un classico della letteratura per l’infanzia.
“Voi ragazzi conoscete già chi è Testa Rossa, dato che ogni volta che avete voluto vedere la Principessa, avete dovuto chiedere il permesso a lui. Perché lui è il suo amico devoto, che vive con lei da milioni di anni; sempre giovane però, sempre ragazzo”.
La nuova edizione del romanzo introvabile del Maestro Manzi
Consigliato
dagli 8
ai 99 anni