Libretto di sala 2008

Page 1

FESTIVAL GALUPPI E DELLA MUSICA

I Luoghi di Baldassare

CONCERTO OPERA

Associazione Festival Galuppi Regione del Veneto Provincia di Venezia Fondazione Gran Teatro La Fenice Consorzio Venezia Nuova

VENEZIA Settembre Ottobre 2008


“I

Luoghi di Baldassare” rappresenta, ormai da ben quattordici edizioni consecutive, una realtà consolidata nel panorama culturale cittadino e si propone come luogo di conoscenza e approfondimento della civiltà musicale veneziana e italiana in particolare, senza tuttavia dimenticare il contesto europeo e internazionale. Come sempre attenta e sensibile a ogni novità che possa risvegliare l’interesse dell’ascoltatore e, perché no, del musicologo e dello studioso più attento, l’Associazione che organizza il Festival ha saputo cogliere nuovi importanti spunti per svilupparli e farli propri. La novità più consistente è rappresentata dalla messa in scena di un’opera, di Antonio Vivaldi, scritta per il Teatro di Praga e considerata perduta, ma che rivedrà la luce per la prima volta a Venezia. Ancora, la sezione Fondaci, che tanto interesse ha destato nel pubblico nella scorsa edizione, si proporrà quest’anno presso un’altra importante comunità straniera, quella dei Greci, ospite e attiva in laguna da svariati secoli. Certo l’apertura della rassegna sarà un dovuto importante omaggio alla Basilica Cattedrale di Torcello per il suo millennio, per il quale l’Associazione ha voluto commissionare un Te Deum proprio per questo avvenimento, ma il Festival non dimentica anche i giovani, sia come ascoltatori che come esecutori. Ampio spazio l’Associazione ha sempre dedicato alle orchestre giovanili, agli esordienti e ai nuovi talenti. Ai giovani sono anche dedicati concerti che descrivono il connubio tra musica e cinema o arrangiamenti di brani da loro conosciuti e amati. Per tutti questi motivi, e per la valorizzazione del contesto lagunare, oltre che per lo sforzo dell’itinerare in luoghi diversi per stimolare l’ascolto e la partecipazione, il Festival spicca e si pone come esempio unico nel suo genere, grazie all’entusiasmo e alla voglia di novità dell’Associazione che lo organizza, in una città internazionale dove gli eventi sono molteplici, ma non devono mai essere ripetitivi. Luana Zanella

Assessora alla Produzione Culturale Comune di Venezia


I

l Festival “I Luoghi di Baldassare” rientra a pieno diritto, per la sua venezianità, fra le manifestazioni care ai residenti nella città e nell’entroterra, che da anni seguono la rassegna, avendo così modo di partecipare a un’iniziativa di riscoperta della civiltà musicale e dei luoghi della città storica che a loro “appartengono”, ma dei quali loro stessi di rado fruiscono e godono. Pensare alla musica in luoghi di interesse storico artistico e paesaggistico è stata fin dall’inizio la formula vincente del Festival, che è cresciuto e si è sviluppato dedicandosi a numerose iniziative, anche di ricerca, come la valorizzazione e scoperta di inediti incentrati sulla figura di Baldassare Galuppi, per continuare con l’attenzione rivolta ai giovani musicisti provenienti da tutta la Regione. Nell’edizione di quest’anno verrà rappresentata un’opera inedita di Antonio Vivaldi, opera che si era perduta e che è stata ritrovata lo scorso anno nella Biblioteca di Ratisbona. La Regione del Veneto ha scelto di appoggiare e sostenere anche quest’anno il Festival, che ancora una volta dimostra di essere una importante proposta culturale che si pone fra le manifestazioni di eccellenza nel nostro territorio e che valorizza questa millenaria civiltà, non dimenticando di porla a confronto con civiltà appartenenti ad altri luoghi e ad altre culture, mostrando la volontà di proseguire lungo un cammino che si rinnova di anno in anno. Giancarlo Galan Presidente della Regione del Veneto

I

l programma in cartellone per il 2008, de “I Luoghi di Baldassare” – Festival Galuppi e della Musica, attinge alle premesse delle passate edizioni per svilupparle e porta avanti proposte nuove, ancora più stimolanti, nell’evitare il mero isterilirsi in formule già note e pertanto prive di interesse da un punto di vista culturale così come del piacere dell’ascolto. Come sempre il Festival seguirà il suo filo conduttore nella scoperta di sedi diverse nella città e nelle isole, quelli che sono appunto i “luoghi”. Attento alle memorie storiche appartenenti alla civiltà veneziana e veneta, il Festival si aprirà, in omaggio ai mille anni dalla dedicazione della Basilica di Santa Maria Assunta di Torcello, con un concerto di musica sacra che comprenderà una composizione inedita commissionata, per l’occasione, dall’Associazione Festival Galuppi stessa al compositore Giovanni Bonato, così da rendere un tributo che non possa far dimenticare le origini cristiane di questa antichissima civiltà. Una nuova interessante iniziativa, che prenderà il via in questa edizione, è la presentazione di strumenti rari, nuovi o ricostruiti dopo secoli di obsolescenza come, in questo caso, il pedalpiano, doppio pianoforte con una pedaliera simile a quella dell’organo, che ha i suoi antenati nel clavicordo e clavicembalo a partire dal XV secolo. Prosegue altresì la proposta di concerti dedicati alle minoranze etniche che hanno vissuto ospiti di questa città cosmopolita creando luoghi di aggregazione e scambi commerciali e culturali, i cosiddetti Fondaci, strutture esistenti soltanto a Venezia, fin dai tempi più antichi. Dopo la musica delle comunità israelitica e armena, che tanto favore di pubblico hanno incontrato nel 2007, nel 2008 il Festival vuole omaggiare la comunità greco-ortodossa. Per la sezione concerti sarà presa in considerazione quest’anno una importante sede come la Sala Grande nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice dove si svolgeranno alcuni concerti di prestigio come un recital del violinista russo Sergej Krylov, vincitore di premi internazionali e uno dei più grandi violinisti viventi, oltre a un concerto dedicato a arie per soprano interpretate dal famoso sopranista Angelo Manzotti molto applaudito nel 2007. Di non minore importanza sarà la presenza, sempre alle Apollinee, del celebre Quartetto d’Archi


della Scala di Milano che presenterà un programma comprendente musiche di Giacomo Puccini di cui l’anno 2008 celebra i centocinquant’anni dalla nascita. Altra sede nuova sarà l’ Hotel Hungaria al Lido di Venezia, per far riscoprire ai veneziani e a chi viene da fuori, un luogo come il Lido che non deve vivere solo per il turismo balneare. Un altro importante appuntamento riguarda la celebrazione dei cinquecento anni dalla nascita di Andrea Palladio, che fornirà l’occasione per un concerto con musiche dei tempi in cui visse il grande architetto. La sede non poteva essere che il capolavoro del Palladio a Venezia, ossia la Chiesa del Redentore alla Giudecca. Nell’anno 2008 è inoltre intenzione dell’Associazione Festival Galuppi proporre un’opera inedita di Antonio Vivaldi, una rarità, dato che ormai tutta la produzione di Vivaldi è edita e conosciuta, che farà conoscere ancor meglio, se mai ce ne fosse bisogno, la figura di un compositore così alto rappresentante della Scuola Veneziana. Si tratta di Argippo, opera scritta nel 1730 per Praga, il cui libretto a stampa è conservato alla Biblioteca Nazionale di Praga e la cui musica si riteneva perduta. Negli ultimi mesi dello scorso anno Øndrej Macek, clavicembalista praghese di fama internazionale e musicologo, è riuscito a trovare nella Biblioteca di Ratisbona un manoscritto che ha permesso la ricostruzione dell’Argippo. La scoperta è stata accolta da tutti gli studiosi con entusiasmo, emozione e meraviglia, visto che quest’opera nonostante i tentativi di recupero, si riteneva ormai perduta. Le novità di questa stagione rendono dunque ancora più fertile e più stimolante il terreno su cui si muove il Festival, indicandone la sua crescita continua e identificandolo nei suoi obiettivi di proposta culturalmente viva e mai stazionaria ma sempre in proficuo movimento. Alessio Benedettelli Presidente Associazione Festival Galuppi

«L’

isola di Torcello, benché non sia affatto dotata di mura cittadine, tuttavia, circondata com’è dalla protezione delle altre isole, giace in mezzo ad esse assai sicura»: le ispirate parole di Giovanni Diacono rappresentano uno tra i primi riferimenti storici alla vita della laguna e ai vicini luoghi romani che inizialmente hanno ispirato la toponomastica delle isole che la compongono. Tra esse Torcello costituisce il legame più prezioso e forse più antico con l’antica derivazione imperiale e il protettorato bizantino che ne seguì. E’ quindi più che giusto che il viaggio del nuovo festival dedicato a Baldassare Galuppi quest’anno prenda le mosse proprio da questi luoghi, che videro presenti e attivi i vari membri della famiglia del musicista sin dal suo primo affacciarsi alla storia nel lontano Cinquecento, e che per generazioni ebbero a intersecarsi con le vicende della stessa famiglia. A mille anni di distanza dalla dedicazione della basilica, vera e propria pietra miliare della storia dell’arte non solo veneziana, la forza propositiva del Festival si concretizza anche nella commissione di un nuovo, ovviamente a noi contemporaneo, Te Deum di ringraziamento dedicato a celebrare e a solennizzare questa importante ricorrenza. E’ con quest’inno, infatti, che tradizionalmente le potenze cristiane celebravano il rientro delle armate vittoriose, è con quest’inno che veniva salutata la cessazione delle pestilenze che più volte ebbero ad affliggere Venezia, è con quest’inno infine che, ancor oggi, la liturgia saluta nel giorno di San Silvestro la conclusione dell’anno solare per riaprirlo, carica di ispirazione, il giorno successivo con il bene augurante Veni Creator. Il legame con Bisanzio, si sa, fu duraturo e solido: l’appoggio e la protezione iniziale vennero pian piano sostituiti con una solida alleanza prima, per cedere il passo poi ad una situazione inversa, con la capitale del regno d’oriente fagocitata da una Venezia in veste e nei panni di un novello Crono. E’ a questo comunque solido legame che allude il concerto di musica ellenica che a buon diritto rientra nel progetto ‘fondaci‘, così apprezzato nella scorsa edizione del festival tanto da ergerlo oggi ad una abitudine preziosa, ad una testimonianza doverosa nel continuo scambio di civiltà tra


Venezia e le altre tradizioni con le quali la città venne a contatto. Ed è sempre su questa linea che va letta anche la celebrazione della nascita di Andrea Palladio, massimo architetto veneto, protagonista della vita artistica della Repubblica e creatore della chiesa del Redentore destinato ad ospitare la serata: con la promessa, poi mantenuta con mercantile puntualità, di erigere un tempio alla figura di Cristo Redentore e di porre ai suoi piedi la protezione di una Venezia impaurita e impoverita, il Senato veneziano chiede e ottiene la cessazione della tremenda pestilenza che in poco più di un anno aveva portato alla morte oltre cinquantacinquemila cittadini. Il tradizionale appuntamento con l’opera è invece rappresentato questa volta da un lavoro di Antonio Vivaldi, una preziosa ripresa della recente prima in tempi moderni: si tratta dell’Argippo, un lavoro rappresentato per la prima volta a Praga nel teatro del Conte di Sporck, successivamente mai più ripreso e ritenuto completamente perduto fino a pochi mesi fa. La meritoria e fortunata riscoperta della parte più ampia delle musiche in un manoscritto altrimenti anonimo conservato nella biblioteca principesca dei Thurn und Taxis di Regensburg ha permesso oggi la ripresa di questo lavoro considerato dalla critica come esemplare della produzione vivaldiana del decennio 1720-1730, contraddistinto dalle presenze veneziane al Sant’Angelo ma anche nei maggiori teatri di Milano, Firenze e Roma. Scritto probabilmente dal librettista Domenico Lalli, più volte oggetto delle attenzioni di Vivaldi, Argippo conferma l’attenzione generosa del compositore veneziano nei confronti degli argomenti di carattere storico, ambientati principalmente in un passato mai troppo remoto eppur fascinoso per la lontananza geografica che li rende oltremodo esotici. La tradizionale scansione in tre atti nasconde però una dimensione assai più contenuta, che non va oltre la presenza di cinque personaggi, tanto da indurre a qualche sospetto circa la reale destinazione dell’opera, forse più vicina alle dimensioni della serenata. Non dimentichiamo che per lunghi anni la presenza di cinque personaggi viene vista come un limite assoluto anche da Pietro Metastasio, che si vide persino costretto a difendere la tenuta del suo Re pastore contraddistinto proprio da un analogo numero di interpreti.

L‘Argippo è naturalmente un dramma per musica, quindi un lavoro serio destinato ad un pubblico fine, ancora non avezzo ad alcune banalità e ad alcune scene caratteristiche di quell’opera buffa che di lì a poco trionferà anche a Venezia proprio grazie agli indubbi meriti di Galuppi; l’ambientazione seria del lavoro vivaldiano, anche se non si può proprio dire eroica, giustifica gli eccessi anche vocali che contraddistinguono buona parte delle arie di furore dell’opera stessa, offrendo in questo modo quella cornice teatrale tanto utile per la proposta di questi preziosi brani. Difficile, dicevamo, parlare di ambientazione eroica: piuttosto si tratta di ambientazione amorosa, visto che - anche se assistiamo a eventi legati al Gran Mogol e quindi ambientati in una improbabile Cina forse ancor più lontana dell’epoca di Marco Polo - il dramma è sotto molti punti di vista assai plebeo, con qualche punta di involontaria ironia. Infatti pur sotto il manto di una ambientazione esotica, pur sotto la pompa dei titoli altisonanti (sono tutti nobili di alto lignaggio: gran mogol, figlia e cugino, e in aggiunta il re di Cingone con relativa sposa, che difficilmente possiamo immaginare di rango inferiore) e nonostante le espressioni volutamente esagerate, la storia rasenta una banale semplicità forse più vicina all’opera buffa: la figlia del Gran Mogol viene infatti circuita e privata dell‘onore dal cugino, che però – complice il buio (ah, com’è lontano l’Almaviva mozartiano delle Nozze di Figaro!) - si spaccia per Argippo. La fanciulla tradita (peraltro all’oscuro di questa macchinazione) induce il padre a pretendere una riparazione impossibile addirittura attraverso l’uccisione della sopravvenuta rivale, salvo poi doversi un po’ tutti ricredere quando il vero colpevole si autoaccusa: «Signor, ferma: se deve / morir chi offese l’onor tuo, son io / quel che deve morir». Il teatro veneziano che coincide con gli ultimi anni di vita del Prete Rosso sta cambiando ancora una volta, e la freschezza delle idee napoletane, emendate ed arricchite dalla visione goldoniana, sta piano piano affacciandosi sulle scene. Franco Rossi


COMITATO D’ONORE Sua Eminenza Cardinale Angelo SCOLA Patriarca di Venezia Dott. Giancarlo GALAN Presidente della Regione Veneto Dott. Guido NARDONE Prefetto di Venezia Prof. Massimo CACCIARI Sindaco di Venezia Davide ZOGGIA Presidente della Provincia di Venezia Prof. Pierfrancesco GHETTI Magnifico Rettore Università di Venezia Prof. Carlo MAGNANI Rettore IUAV Dott. Carlo MORSELLI Questore di Venezia Gen.C.A. Luciano PEZZI Comandante Interregionale dell’Italia Nordorientale della Guardia di Finanza

Annamaria GIANNUZZI MIRAGLIA Presidente Istituto Provinciale per l’infanzia S.M.della Pietà

M° Sonig TCHAKERIAN

Prof. Mauro PIZZIGATI Presidente Casinò di Venezia

M° Giovanni Battista RIGON

M° Massimo SOMENZI

Prof. Giorgio ZANCHIN Dott. Giampaolo VIANELLO Sovrintendente Fondazione Gran Teatro La Fenice

Prof. Beppe CELLA Avv. Andrea FRANCO

Luca DE FUSCO Direttore Teatro Stabile del Veneto Prof. Giovanni BARZOLI Presidente Fondazione G. Cini Dott. Antonio Alberto SEMI Direttore Ateneo Veneto Ing. Giovanni MAZZACURATI Presidente Consorzio Venezia Nuova Dott. Giovanni SAMMARTINI Presidente Cassa di Risparmio di Venezia Prof. Giandomenico ROMANELLI Direttore Musei Civici Veneziana

Avv. Gaio TESSER Dott. Giovanni DIAZ Stefano CONTINI Gallerista Dott. Roberto PAPETTI Direttore de Il Gazzettino Dott. Paolo POSSAMAI Direttore de La Nuova Venezia Dott. Ugo SAVOIA Direttore Corriere del Veneto

Generale di Brigata Stefano ORTI Comandante Mario FUMAGALLI Ammiraglio di Divisione

Dottor Carlo MONTANARO Direttore Accademia Belle Arti Dott. Piergiorgio e Franca COIN

Colonnello Vito PAPARELLA Comandante Provinciale Carabinieri

The Venice Foundation

Generale Walter MANZON Comandante Provinciale Guardia di Finanza di Venezia

Renato e Maria Silvia SCAPINELLO

Col. t.ISSIMI Giulio PILLER Comandante del Reparto Tecnico Logistico Amministrativo dei Reparti Speciali della Guardia di Finanza

M° Sergej KRYLOV

M° Claudio e Clementine SCIMONE

M° Giovanni GUGLIELMO

ASSOCIAZIONE FESTIVAL GALUPPI (ONLUS) Presidente e Direttore Artistico Alessio Benedettelli Consiglieri Giuseppe Maria Pilo Franco Rossi Luigi Candiani

Segreteria Generale Clizia Benedettelli Segreteria Amministrativa Vera Cassetti Comunicazione Rossella Pallucchini


Basilica di Santa Maria Assunta TORCELLO

Ca’ Vendramin Calergi VENEZIA

Teatro Goldoni VENEZIA Teatro La Fenice VENEZIA

San Giorgio dei Greci VENEZIA

Chiesa di S. M. della Pietà VENEZIA Chiesa del Redentore GIUDECCA Hotel Hungaria LIDO


Fondata nel 1993 da giovani musicisti e amici entusiasti, la Schola S.Rocco è fatta di studio, gioia e passione per l’educazione alla musica. La formazione ha tenuto concerti in tutta Italia e all’estero, per importanti associazioni e istituzioni musicali, con repertorio ampio e impegnativo. Numerose e importanti le collaborazioni con compositori che hanno dedicato alla formazione alcuni loro lavori (Morricone, Bonato, Priori, Troncon, Valtinoni, ecc.), direttori d’orchestra, (Schiff, Muus, Spierer, Andretta, Rigon, ecc.), solisti (Schiff, Brunello, Pirgu, Nakajima, Bertagnolli, ecc.), registi (DeBosio, Mentha, De Fusco, Michieletto, Gandini, Cuppone, Patarino), orchestre (Cappella Andrea Barca, Accademia di San Rocco, Orchestra del Teatro Olimpico, Filarmonia Veneta, Streicher Akademie Bozen, Orchestra Monteverdi, I Solisti dell’Olimpico, Il Tempio Armonico, Archicembalo Ensemble, ecc.). Nel 2003 hanno anche cantato per Arvo Pärt, che si è congratulato con commozione. Nel settembre 1997 riprende dopo 400 anni i Chori per Edipo Tiranno di Andrea Gabrieli, la musica che ha inaugurato il Teatro Olimpico di Vicenza, con produzione firmata G.De Bosio, incisi per l’Accademia Olimpica. Nel 1999 l’uscita del Cd Metabolè, con il jazzista Saverio Tasca per Velut Luna con grande successo e vari riconoscimenti presso la stampa specializzata, ripubblicato anche nel 2006 per Audiophile Sound. Successo anche per l’incisione della Missa Jazz di Impulliti del 2001, con Fresu, Tracanna, Trovesi e Favre e per la raccolta dell’integrale del Messiah di Händel con strumenti originali del 2003, con Serafini, Bertral Ribas, Pirgu, Foresti e la direzione di Erle. Nel 2003 ha inciso ancora per il CISA e De Bosio le musiche per Il Gioco del Palazzo, su testo di Howard Burns, e dato vita a una serie di concerti con l’Accademia San Rocco di Venezia. Dopo l’audizione nel 2000 con Andras Schiff, e il suo Così fan tutte con la Cappella Andrea Barca nel 2001, con Harteros, Groop, Rey, Odinius, Ulivieri e Panerai, è tornata nel 2003 a cantare col

domenica 14 settembre ore 11.30 ingresso libero - ore 16.00 ingresso per invito

ISOLA DI TORCELLO Basilica di Santa Maria Assunta CELEBRAZIONI PER IL MILLENARIO DELLA BASILICA

SCHOLA S.ROCCO Direttore

CONCERTO

SCHOLA S.ROCCO

Maestro nella Fantasia Corale di Beethoven nella sua prima interpretazione dell‘opera, e ancora Mozart nel 2004. Del 2004 anche i successi per la prima esecuzione dell’edizione della Messa inedita in re maggiore di Pergolesi approntata da Erle, ripresa unitamente alla Messa per doppio coro di Martin dalla Rai e per la prima rappresentazione del Pigafetta di Erle, spettacolo con Ugo Pagliai andato in scena per la Stagione di spettacoli Classici al Teatro Olimpico con entusiastici consensi di pubblico e critica, cui è seguito nel 2005 con Ugo Pagliai e Paola Gasmann Odisseo, coronato da clamoroso successo, e quest’anno Elettra con Lina Sastri, andato in scena in tutta Italia. La scorsa estate tutta la stampa nazionale austriaca ha osannato la partecipazione di un’ ensemble della Schola S.Rocco alla produzione di Orfeo e Euridice al Festival di Steyr, e in dicembre tutto il coro invece è stato in una breve ma fortunatissima tournée ancora con Andras Schiff e la Streicher Akademie Bozen.

FRANCESCO ERLE

Il Te Deum attraverso i secoli GREGORIANO Te Deum

GIOVANNI CROCE* (1557-1609) Te Deum da Salmi che si cantano a terza di Giovanni Croce Chiozzotto Vice Maestro di Cappella della Serenissima Signoria di Venetia in S.Marco (Venezia 1596)

FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY (1809-1847) Te Deum per doppio coro con soli e basso continuo (Berlino 1826)

FRANCESCO ERLE Diplomato in pianoforte con E.Mabilia e G.Gorini, in Musica Corale, e in Composizione cum laude con W.Dalla Vecchia e B.Coltro. Composizioni eseguite in Italia e all’estero. Ha compiuto studi di direzione d’orchestra e di direzione coro e orchestra, soprattutto con Schola S.Rocco, premi, incisioni e riconoscimenti di pubblico e critica. Docente titolare di Esercitazioni Corali e Musica Vocale d’Insieme al Conservatorio di Bolzano per Concorso nazionale (II assoluto) dal 1994. Grande successo di critica e pubblico per gli ultimi lavori teatrali, Il Gioco del Palazzo di H.Burns con regia di G.F. De Bosio (2003), Pigafetta (2004), Odisseo (2005), Musica per Elettra (2007).

*Edito da Francesco Erle secondo le parti pubblicate da Giacomo Vincenti a Venezia nel 1596 conservate al Museo della Musica di Bologna

MELODIA PATRIARCHINA Te Deum

FRANCESCO ERLE (1962) Te Deum per soprano, coro e doppio quartetto di fiati spazializzati

GIOVANNI BONATO (1961) Te Deum di Torcello per Alphorn, fagotto e coro spazializzati prima esecuzione assoluta Alphorn oboe clarinetto corno fagotto tiorba

ALESSIO BENEDETTELLI ARRIGO PIETROBON, MICHELE ANTONELLO LUIGI MARASCA, ANTONIO GRAZIANI ENRICO BARCHETTA, CHRISTIAN LONGHI LAURA COSTA, ANDREA BRESSAN PIETRO PROSSER

Coro Alessandra Bertazzo, Alessandra Ramina, Antonella Rigo, Arianna Gaudino, Cristina Damian, Elena Piazza, Elisa Piazza, Emanuela Bussolaro, Flavia Morisi, Giovanna Giuliari, Giuliana Re, Giuliana Cappucciati, Nicoletta Possente, Nicoletta Tretto, Romina Maule, Silvia Cazzaro, Alessandra Donadello, Antonella Grando, Elisabetta Cuman, Emanuela Zattin, Ilaria Balbo, Marina Cecchinato, Monica Guadagnin, Paola Bolla, Raffaella Bellato, Rita Carmignan, Carlo Timillero, Giorgio Erle, Giovanni Morisi, Giuseppe Conocarpo, Michele Ciuffreda, Mirto Testolin, Federico Timillero, Flavio Fagan, Fulvio Fonzi, Marco Manzardo, Massimo Bardin, Matteo Rossi, Mauro Ongaro, Niccolò Gobbi, Paolo Targon, Renato de Momi, Renato Girardello. vocalista e solista,

GIOVANNA DAMIAN


SILVIO CELEGHIN Dopo i Magisteri in Pianoforte (M. Caprara), Organo (R. Buja), e Clavicembalo (L. Levi Minzi) ottenuti col massimo dei voti presso i Conservatori di Padova e Castelfranco Veneto, si perfeziona con vari maestri tra i quali V. Pavarana, F. Finotti, J. Guillou. E’ stato premiato in vari concorsi internazionali e nazionali, tra cui il terzo premio al X Concorso Nazionale Pianistico Città di Albenga (SV) nel 1987 e il terzo Premio Assoluto all’ Internationaler Orgelwettbewerb J.J.Froberger di Kaltern (BZ) nel 1995. Dal 1990 suona stabilmente in duo col trombettista Fabiano Maniero, prima tromba del Teatro La Fenice di Venezia; collabora regolarmente dal 1999, come solista e continuista, con I Solisti Veneti di Claudio Scimone, con i quali ha inciso musiche di scuola veneta in vari CD e DVD. Nel 2003 è stato invitato con l’Orchestra de La Fenice all’inaugurazione del rinnovato Teatro veneziano, per i concerti diretti da Riccardo Muti e Marcello Viotti. E’ organista principale della Schola S. Rocco di Vicenza, diretta da F. Erle. Ha inciso per Tring, Velut Luna, Artis Records, Warner Fonit, Azzurra Music, Bottega Discantica, Nalesso Records, RAI Trade. Tra le ultime produzioni il CD Il Duello, inciso a due organi presso la Basilica dei Frari a Venezia. E’ coordinatore artistico del Festival Internazionale Marzo Organistico di Noale (VE). Si è esibito in importanti sedi italiane (La Scala a Milano, Città del Vaticano, Basilica di S.Marco a Venezia, Basilica di Assisi) ed è spesso ospite di prestigiosi festival internazionali in Francia (St.Eustache a Parigi), Inghilterra (Trinity College a Londra), Svizzera, Polonia (Cattedrale di Varsavia), Austria, Croazia, Turchia, Svezia, Belgio, Spagna, Ungheria, Messico (Cattedrale Metropolitana), Finlandia, Germania (Berliner Philarmoniker, Francoforte). E’ docente Accompagnatore al Pianoforte al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia

sabato 20 settembre

Benché la sua introduzione in una sala da concerto suoni bizzarra e inusitata, il pianoforte dotato di una pedaliera simile a quella dell’organo, ha una lunga storia alle spalle. I suoi antenati sono il clavicordo ed il clavicembalo con una o due tastiere che spesso erano dotati di una pedaliera. Già attorno al 1460 compare la prima citazione di un clavicordo con pedaliera nella sezione dedicata agli strumenti musicali nel trattato enciclopedico del letterato Paulus Paulirinus (1413 – 1471). Sì affermò così un tipo di strumento “da studio” che anche gli organisti, se volevano evitare gli aiuti del personale che azionava i mantici, e i rigori invernali delle chiese, potevano utilizzare per esercitarsi nella coordinazione delle mani e dei piedi. J. S. Bach possedette un clavicordo con due manuali e pedaliera per il quale compose le Trio sonate BWV 525-530 , la Passacaglia in Do minore BWV 582 e altre opere. W. A. Mozart nel 1785 possedeva un fortepiano a pedali indipendente, costruito appositamente per lui da Anton Walter. Nel manoscritto autografo del Concerto in re minore K 466, composto in quell’anno, è riflessa l’ampiezza dell’estensione dei bassi. Inoltre nelle lettere del padre è menzionato l’uso, da parte di Wolfgang, del suo pianoforte con pedaliera per improvvisazioni in pubblico. Lo strumento che R. Schumann chiamava Pedalflügel (un pianoforte con pedaliera) fece il suo ingresso nella sua casa di Dresda nel 1845. L’incontro di Schumann con il pianoforte dotato di una pedaliera fu tanto intenso da spingerlo dapprima a comporre tre opere; gli Studi op.56, Schizzi op.58, Sei Fughe su B-A-C-H op.60, ed in seguito a convincere F.Mendelssohn-Bartholdy ad istituire una specifica classe al Conservatorio di Lipsia. Svariati i sistemi con cui una pedaliera fu aggiunta al pianoforte: il più comune era quello di avere un fortepiano con una pedaliera fissata sotto allo strumento che azionava la meccanica-tastiera dello stesso, altro sistema meno frequente, la sovrapposizione di due pianoforti indipendenti, ognuno con propria meccanica e cordiera, come lo strumento costruito da Anton Walter per W. A. Mozart. Nel tempo, seguì un declino di questo strumento polivalente, tanto che le opere scritte appositamente, come quelle di Schumann, vennero in seguito adattate all’organo, oppure trascritte per pianoforte a quattro mani o due pianoforti. Alla fine del secolo appena trascorso, ispirandosi a composizioni scritte, Luigi Borgato ha realizzato un nuovo strumento il DOPPIO BORGATO: un doppio pianoforte in una forma molto ampia, accoppiando un pianoforte da concerto ad un secondo pianoforte azionato da una pedaliera di 37 pedali, aumentandone le possibilità espressive rispetto ai suoi predecessori ottocenteschi.

ore 20.00

VENEZIA Teatro La Fenice Sale Apollinee

SILVIO CELEGHIN

CONCERTO

IL PEDALPIANO

Sezione strumenti rari IL PEDALPIANO DOPPIO BORGATO

ROBERT SCHUMANN (1810-1856) da Six études in form de Canon op.56 n.4 in la bemolle maggiore n.5 in si minore da Quatre Esquisses op.58 n.1 in do minore n.3 in fa minore da Six fugues sur le nom de B-A-C-H op.60: n.1 e n.2

FRANZ LISZT (1811-1886) Fantasia e Fuga sul Corale: Ad nos ad salutarem undam dall’opera Il Profeta di Meyerbeer (1850)

Concerto promosso a cura dell’Associazione COMITATO PER LO SVILUPPO DEL MODELLO ECONOMICO DEL VENETO (CSM Veneto)

in collaborazione con Associazione MARZO ORGANISTICO Noale (Ve)


venerdì 26 settembre VENEZIA Teatro La Fenice Sale Apollinee

SERGEJ KRYLOV violino EUGÈNE-AUGUSTE YSAŸE (1858-1931) SERGEJ KRYLOV Nato a Mosca in una famiglia di musicisti, Sergej Krylov inizia lo studio del violino a cinque anni e dopo appena un anno tiene il suo primo concerto. All’età di dieci anni debutta con l’orchestra e affronta i primi impegni concertistici di rilievo, esibendosi in Russia, Cina, Polonia, Finlandia e Germania; incide appena sedicenne il Concerto di Mozart K.219 e registra trasmissioni per la Radio e la Televisione sovietica. In giovane età Sergej Krylov conquista il Primo Premio al Concorso Internazionale R. Lipizer di Gorizia e, dopo un periodo di perfezionamento con Salvatore Accardo, raggiunge fama internazionale vincendo il Concorso A. Stradivari di Cremona e il Concorso F. Kreisler di Vienna. Da quel momento intraprende una prestigiosa carriera concertistica che lo porta a esibirsi in sale quali Philharmonie di Berlino, Philharmonie di Monaco, Musikverein e Konzerthaus di Vienna, Auditorium di Radio France a Parigi, Bozar di Bruxelles, Megaron di Atene, Suntory Hall di Tokyo, Teatro Colon di Buenos Aires, Teatro La Fenice di Venezia e Teatro alla Scala di Milano. Sergej Krylov collabora con prestigiose orchestre, tra cui Vienna Symphony Orchestra, English Chamber Orchestra, St. Petersburg Philharmonic, Camerata Academica Salzburg, Orchestra Giuseppe Verdi di Milano, NHK Symphony Tokyo, Filarmonica Ceca, Filarmonica Toscanini, Philharmonisches Staat-

sorchester di Amburgo, Copenhagen Philharmonic. Tra le personalità artistiche con cui ha collaborato, Mstislav Rostropovich ha rappresentato un momento fondamentale nella carriera artistica di Krylov per il rapporto di amicizia e stima oltre che per le occasioni di lavoro insieme. Tra gli altri direttori con cui ha collaborato figurano Vladimir Ashkenazy, Julian Kovatchev, Nicola Luisotti, George Pehlivanian, Jutaka Sado, Saulus Sondezkis, Zoltan Kocsis, Gunter Herbig, Muhai Tang e Yuri Bashmet. Oltre ai concerti con orchestra, Sergej Krylov si dedica al repertorio cameristico collaborando con partner quali Maxim Vengerov, Misha Maisky, Yefim Bronfman, Yuri Bashmet, Bruno Canino, Mikhaïl Rudy, Nabuko Imai e Lilya Zilberstein. Tra i principali impegni dei prossimi mesi, oltre ai concerti con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia diretta da Yuri Temirkanov, vi sono importanti appuntamenti con la Russian National Orchestra diretta da Mikhail Pletnev, con l’Orchestra del Marinskij Theater diretta da Valery Gergiev e vari concerti con Yuri Bashmet. Nel corso del 2008 Krylov sarà impegnato in recital per violino solo nelle maggiori città europee tra cui San Pietroburgo, Bruxelles, Roma, Milano e sarà in tournée con la English Chamber Orchestra. La sua discografia include registrazioni per EMI, Melodya e Agorà.

Sonata n.2 per violino solo Obsession (Prèlude), Malinconia, Danse des ombres (Sarabande), Les Furies

JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Ciaccona dalla Partita n.2 in re minore BWV1004

LUCIANO BERIO (1925-2003) Sequenza per violino solo

NICCOLÒ PAGANINI (1782-1840) 12 Capricci dall’op.1 Capriccio n.18 in do maggiore Capriccio n.8 in mi bemolle maggiore Capriccio n.21 in la maggiore Capriccio n.12 in la bemolle Capriccio n.11 in do maggiore Capriccio n.3 in mi minore Capriccio n.7 in la maggiore Capriccio n.4 in do minore Capriccio n.22 in fa maggiore Capriccio n.15 in mi minore Capriccio n.13 in si bemolle maggiore Capriccio n.24 in la minore

CONCERTO

ore 20.00


sabato 27 settembre VENEZIA Teatro La Fenice Sale Apollinee

QUARTETTO D’ARCHI

CONCERTO

ore 20.00

DELLA SCALA

QUARTETTO D’ARCHI DELLA SCALA La prima formazione del Quartetto d’archi della Scala è storica e risale al 1953, quando le prime parti sentirono l’esigenza di sviluppare un importante discorso musicale cameristico seguendo l’ esempio delle più grandi orchestre del mondo. Nel corso dei decenni il Quartetto d’archi della Scala è stato protagonista di importanti eventi musicali e registrazioni; dopo qualche anno di pausa, quattro giovani musicisti, già vincitori di concorsi solistici internazionali e prime parti dell’ orchestra del Teatro, decidono di ridar vita a questa prestigiosa formazione, sviluppando le loro affinità musicali già consolidate all’interno dell’Orchestra, elevandole nella massima espressione cameristica quale è il quartetto d’archi. Numerosi i loro concerti per alcune tra le più prestigiose associazioni concertistiche in Italia (MusicaInsieme a Bologna, Serate Musicali, Società dei concerti e stagione Cantelli a Milano, Associazione Scarlatti a Napoli, Sagra Malatestiana a Rimini, Festival delle Nazioni a Città di Castello, Settimane musicali di Stresa, Asolo musica, Estate Musicale a Portoguaro, Festival Galuppi e Teatro Malibran a Venezia, Ravenna Festival, Amici della musica di Palermo, Stagione del Teatro alla Scala, Teatro Sociale a Como ecc.) e all’estero (Brasile, Perù, Argentina, Uruguay, Giappone, Stati Uniti, Croazia, Germania, Francia, Austria, ecc.). Nel 2008 fanno il loro esordio, con un concerto, al prestigioso Mozarteum di Salisburgo e nello stesso anno ricevono il premio Città di Como per i loro im-

pegni artistici. Hanno inciso per l’ etichetta DAD, per la rivista musicale Amadeus, per il giornale La Provincia di Cremona dove hanno suonato i preziosi strumenti del museo e per Radio 3; attualmente incidono per l’etichetta Fonè. Ha scritto di loro Riccardo Muti:”...quartetto di rara eccellenza tecnica e musicale,…..la bellezza del suono e la preziosa cantabilità, propria di chi ha grande dimestichezza anche con il mondo dell’opera, ne fanno un gruppo da ascoltare con particolare gioia ed emozione”.

Omaggio al Buranello BALDASSARE GALUPPI (1706-1785) Concerto a quattro per archi in sol maggiore Andante-Allegro, Allegro, Andante, Allegro assai

In occasione del centocinquantenario della nascita GIACOMO PUCCINI (1858-1924) Crisantemi Tre minuetti

ANTONIO MELCHIORI (1827-1897) Musiche celebri dall’opera Rigoletto di G.Verdi

CLAUDE DEBUSSY (1862-1918) Quartetto op.10 Animée et très decidé, Assez vif et bien rythmé, Andantino, Très moderé violino viola violoncello

FRANCESCO MANARA, PIERANGELO NEGRI SIMONIDE BRACONI MASSIMO POLIDORI

Concerto realizzato in collaborazione con Intesa San Paolo Private Banking


BETTINA HOFFMANN Diplomata in violoncello alla Musikhochschule di Mannheim, si è perfezionata in viola da gamba sotto la guida di Wieland Kuijken. Come solista e come direttrice dell’ensemble Modo Antiquo ha dato concerti nei maggiori Festival e teatri europei (Concertgebouw Amsterdam, Festival d‘Ambronay, Holland Festival Oude Muziek Utrecht, Tage Alter Musik Herne, Maggio Musicale Fiorentino, Amici della Musica di Firenze, Società del Quartetto di Milano, Festival van Vlaanderen, Ambraser Schloßkonzerte Innsbruck, Europäische Festwochen

domenica 28 settembre ore 17.00

ISOLA DELLA GIUDECCA Chiesa del Redentore

ARCHITETTURA & POLIFONIA Ingresso La musica a Venezia al tempo del Palladio per invito in occasione dei cinquecento anni dalla nascita ENSEMBLE DEL DIPARTIMENTO DI MUSICA ANTICA DEL CONSERVATORIO DI VICENZA Direttore BETTINA

HOFFMANN

ADRIANO WILLAERT (ca.1490-1562) Credidi, propter quod locutus sum, a otto voci in due cori

ANDREA GABRIELI (1557-1602) Ricercar del duodecimo tono

soprani contralti viole da gamba flauti diritti flauti traversi trombe cornetto tromboni dulciana timpani e percussioni organo e clavicembalo tiorba Coro del conservatorio di Vicenza direttore del coro

LUCIA SARTORI, FRANCESCA PROVEZZA, MONICA SCHMIDT ELENA ANTONIAZZI, ELENA VERGA SILVIA DE ROSSO, SOFIA GONZATO, ELENA PONZIO GIULIA FANCHIN, SOFIA GONZATO, GIULIO MENCIOTTI, ILARIA ZANNINI MIRCO BIOLCATO, FABIO CECCARELLI, FEDERICO CORRADO, MASSIMO CRIVELLETTO CATALDO BARBERI, GIACOMO GABRIELE BEZZI ANDREA INGHISCIANO ERMES GIUSSANI, MAURO MORINI, DAVID YACUS GIOVANNI CAVALLARO GIULIO ZANUSO LUCA SARTORE ILARIA FANTIN LAURA MARTELLETTO

CONCERTO

Passau, Regensburger Tage Alter Musik etc.). Tra la vasta produzione discografica (più di cinquanta CD per Naïve, CPO, Amadeus, Opus 111, Dynamic, Brilliant Classic, Tactus e altri) sono da ricordare in particolare l’incisione delle opere di Ortiz e Ganassi, il CD dedicato a Johann Schenck con le suites per viola da gamba e basso continuo dagli Scherzi Musicali op. VI, e l’incisione completa delle opere per violoncello di Domenico Gabrieli. Nel 1997 e nel 2000, con due incisioni di Modo Antiquo, ha avuto la nomination ai Grammy Awards. Bettina Hoffmann è docente di viola da gamba al Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza, e docente di viola da gamba e di musica d’insieme antica alla Scuola di Musica di Fiesole. È autrice del Catalogo della musica solistica e cameristica per viola da gamba, uscito nel 2001 presso l’editore LIM. Per il Bärenreiter-Verlag ha curato l’edizione critica completa delle sonate per violoncello di Vivaldi e quella dell’opera omnia per violoncello di Domenico Gabrieli. Dall’Istituto Italiano Antonio Vivaldi le sono state affidate le edizioni in facsimile delle opere per viola da gamba e delle sonate per violoncello di Vivaldi (edizione S.P.E.S.). Ha edito inoltre il trattato Regulae Concentuum Partiturae di Georg Muffat e ha pubblicato contributi in Recercare, Studi Vivaldiani, per la Telemann-Gesellschaft di Magdeburg e i Symposiumsberichte Herne. Attualmente sta lavorando al volume sulla storia della viola da gamba per l’editore L’Epos, con Modo Antiquo e Brilliant Classic all’incisione completa dell’opera profana vocale di Girolamo Frescobaldi e per il Conservatorio di Vicenza a un progetto sulla musica policorale veneziana e tedesca.

HEINRICH SCHÜTZ (1585-1672) In lectulo per notes SWV272, per soprano, contralto, tre viole da gamba e basso continuo

CLAUDIO MERULO (1533-1604) Canzon Decimottava à 4 & 5 si placet

GIOVANNI GABRIELI (1557-1612) Domine exaudi, a otto voci in due cori

GIUSEPPE GUAMI (1540-ca.1602) Canzon Decimanona à 5

GIOVANNI GABRIELI (1557-1612) Gloria a dodici voci in tre cori

CLAUDIO MERULO (1533-1604) Ricercare d’intabolatura d’organo

HEINRICH SCHÜTZ (1585-1672) Cantate Domino SWV81 a quattro voci

GIUSEPPE GUAMI (1540-ca.1602) La Lucchesina, a otto voci

CLAUDIO MERULO (1533-1604) Homo dei, a otto voci in due cori

ANDREA GABRIELI (1557-1602) Ricercar del Secondo Tono

HEINRICH SCHÜTZ (1585-1672) Danket dem Herrn SWV45 a tre cori con trombe e timpani


PAOLO FALDI L’Orchestra Barocca di Bologna (OBB) è nata dalla passione di alcuni musicisti bolognesi specializzati nell’esecuzione di musica sei-settecentesca con strumenti originali. Dalla formazione cameristica iniziale si è arrivati a una vera e propria orchestra da camera a geometrie variabili, comprendente tutti i tipi di strumenti a fiato. Nell’anno del suo esordio (1995) e’ stata invitata alla stagione degli Amici della Musica di Vicenza per uno spettacolo con musiche di H. Purcell, in collaborazione con la compagnia di ballo antico La Follia e successivamente dal Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano con un programma di musiche inedite di Francescantonio Vallotti (Trento, Bolzano e Tione di Trento) con la collaborazione del gruppo vocale Michelangelo, in prima esecuzione con strumenti storici. Dal 1995 ha proseguito la sua attività eseguendo programmi inediti e non, invitata da prestigiose associazioni e festival come gli Amici della Musica di Arezzo, l’Associazione Musicale Lucchese, la Municipalità di Braunsweig (Germania) per la realizzazione dell’opera in forma scenica Henrico Leone di Agostino Steffani, in prima esecuzione moderna con strumenti storici, in collaborazione con l’Accademia Lirica Mantovana e sotto la direzione di Fabio Pirona. Nel 2000 ha suonato presso gli Amici della Musica di Campobasso. Nel 2002 ha partecipato al Festival di Musica Antica di Regensburg (Germania) con l’esecuzione di musiche di A.Vivaldi e la partecipazione del mezzosoprano Gloria Banditelli, ottenendo enorme successo di pubblico e di critica. Nel 2003 è stata invitata invece dall’Associazione Feste Musicali di Bologna e dal Bologna Festival, al Festival di Brunnenthal (Austria) con musiche di autori vari italiani del Settecento; poi a Musica Insieme Dalle Palme a San Luca con musiche di A. Vivaldi e col soprano Silvia Vajente. Nel 2005 ha preso parte alla rassegna Corti, Chiese e Cortili di Bazzano, con musiche di A.Vivaldi e ha suonato al Circolo della Musica di Imola, con il soprano Silvia Vajente, musiche di A.Vivaldi. Rilevante a partire dal 1998

Paolo Faldi, nato a Firenze nel 1961, si e’ diplomato in oboe con Elia Ovcinnicoff, in oboe barocco con Paolo Grazzi e in flauto dolce con Sergio Balestracci presso il Conservatorio di Genova, la Scuola Civica di Milano e il Conservatorio di Padova. Si e’ perfezionato in oboe barocco con Ku Ebbinge al Conservatorio Reale dell’Aja (Olanda). Nel 1988 ha vinto il posto di Primo Oboe e Flauto Dolce nell’ Orchestra Barocca della Comunita’ Europea (ECBO) diretta da Ton Koopmann e Roy Goodman, effettuando tournée in tutta Europa e registrazioni radiofoniche e televisive in tutti i paesi della UE. Ha suonato con i maggiori gruppi ed orchestre barocche europee tra cui: Les Arts Florissants, Il Giardino Armonico, Accademia Bizantina, I Sonatori della Gioiosa Marca, Europa Galante, Complesso Barocco, Concerto Italiano, Concerto Koln, Armonico Tributo, Cappella Leopoldina, Collegium Aureum, I Barocchisti. Dal 1989 suona con Hesperion XXI, La Capella Reial e Le Concert des Nations diretti da Jordi Savall, con i quali ha inciso per la casa discografica Astrée ed effettuato concerti nei principali festival europei. E’ membro fondatore dei gruppi: Ensemble L’Astrée di Torino, Tripla Concordia di Genova, Cantilena Antiqua di Bologna, Fortepiano Ensemble di Bologna e l’Orchestra Barocca di Bologna di cui e’ direttore artistico. Suona in duo con la clavicembalista Miranda Aureli. Ha diretto il Coro del Friuli Venezia Giulia e l’Orchestra Barocca Tiepolo del Friuli con un programma di Cantate di J.S.Bach. Insegna flauto dolce al Conservatorio di Vicenza: con il dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Vicenza ha diretto: Dido & Aeneas di H.Purcell in forma scenica al Teatro Olimpico di Vicenza; la Passione secondo S.Giovanni di J.S.Bach; il Te Deum di Charpentier; Les Indes Galantes di J.Ph.Rameau; la Missa Alleluia di H.I.von Biber; il Requiem di W.A.Mozart il Dixit Dominus di G.F.Händel e A.Vivaldi, la Juditha Triumphans di A.Vivaldi.

venerdì 3 ottobre ore 20.00

VENEZIA Teatro La Fenice Sale Apollinee

ORCHESTRA BAROCCA DI

CONCERTO

ORCHESTRA BAROCCA DI BOLOGNA (OBB)

la collaborazione con il Laboratorio per la Musica e l’Opera Barocca di Bazzano con l’esecuzione di vari intermezzi ed opere buffe di ambito emiliano e non, anche in prima esecuzione in tempi moderni. Nel 2000 ha inciso un CD per la casa discografica Tactus con musiche di A.Vivaldi (arie da opere e sinfonie) con il sopranista Angelo Manzotti. OBB e’ stata invitata dal Festival di Brezice (Slovenia) per inaugurare il Festival omonimo nel giugno 2006, con la partecipazione della violinista barocca Lina Tur Bonet, recente vincitrice del concorso di interpretazione barocca di Rovereto. Nel 2002 OBB si e’ costituita in Associazione Culturale.

BOLOGNA Direttore

PAOLO FALDI

ANGELO MANZOTTI sopranista

ANTONIO VIVALDI

(Venezia 1678 - Vienna 1741) 330° anniversario della nascita Omaggio al Buranello BALDASSARE GALUPPI (1706-1785) Concerto a quattro in re maggiore Maestoso, Allegro, Andantino

ANTONIO VIVALDI (1678-1741) Concerto in re minore per archi e basso continuo Allegro, Adagio, Allegro da La Griselda: Vede orgogliosa l’onda da Il Giustino: Vedrò con mio diletto Concerto per flauto dolce, archi e basso continuo “La Tempesta di mare” Allegro, Largo, Allegro da La Griselda: Agitata da due venti Concerto in sol minore per archi e basso continuo Allegro, Adagio, Allegro da Bajazet: Sposa son disprezzata Concerto per violino, archi e basso continuo in re maggiore Allegro, Largo, Allegro da Il Teuzzone: Mi va scherzando in sen


ore 20.45

VENEZIA Chiesa di S.Maria della Pietà

AI PIEDI DELLA CROCE

STABAT MATER

ANGELO MANZOTTI Sopranista, si dedica alla riproposta del repertorio storico dei castrati, sviluppatosi dall’inizio del Seicento con particolare riferimento alla produzione settecentesca (Händel, Hasse, Vivaldi, Pergolesi, Mozart, ecc.) in ambito operistico e nell’ambito della musica sacra, ma spingendosi anche alla musica contemporanea. Vincitore nel 1992 del Concorso Internazionale Luciano Pavarotti di Philadelphia e del primo Torneo Internazionale di Musica (Roma 1992), si è aggiudicato il Timbre de Platine di Opéra International con la sua prima registrazione discografica Arie di Farinelli (1995), il cui programma viene portato in tournée dal 1994. Ha registrato per la Rai Italiana per il circuito Eurovisione e per la TV olandese. Ha collaborato con alcuni tra i più prestigiosi ensemble strumentali, esibendosi in Italia, Europa, America e Asia. Tra le opere interpretate: Händel Rinaldo e Tamerlano; di Monteverdi, L’incoronazione di Poppea, Il Ballo delle ingrate, L’Orfeo; di Pergolesi Il Prigionier superbo, di Vivaldi la Griselda; di Cesti la Dori; di Rossini Aureliano in Palmira, di Humperdink Haensel und Gretel e molte altre. Ha registrato per le etichette discografiche Arion, Bongiovanni, Naxos, Tactus, Dynamic, Callisto Records. Dal 1997 è con Piero Nuti protagonista dello spettacolo: Quel delizioso orrore (Vita di Farinelli, evirato cantore) di Cappelletto e Barbieri replicato ormai in Italia e all’estero più di quaranta volte. La sua discografia è costituita da 22 registrazioni tra recital e opere complete in ruoli da protagonista. E’ stato protagonista dell’opera contemporanea L’Angelo e il Golem di F. La Licata, composta espressamente per lui. Recentemente ha tenuto un Recital al Teatro La Fenice di Venezia con la Venice Baroque Orchestra sotto la direzione di Andrea Marcon, un tour di spettacoli imperniati su Farinelli in Festival Musicali in Messico, e concerti a Seoul (Korea) e in Spagna, e ha rappresentato Farinelli al Teatro Regio di Torino. Ha da poco girato un corto-

sabato 4 ottobre

CONCERTO

metraggio su Giovan Battista Velluti, uno degli ultimi castrati che cantò per Rossini. Ha recentemente tenuto una masterclass e concerti a Vancouver (Canada) e si è esibito al Teatro Sociale di Rovigo nell’ambito della stagione lirica. Ha da poco terminato una serie di concerti a Istanbul e Madrid, ha partecipato alla prima esecuzione in tempi moderni del Decebalo di Leonardo Leo e ha terminato la registrazione di un nuovo CD interamente dedicato a Porpora per Tactus.

ANGELO MANZOTTI sopranista ANGELO GALEANO contraltista

ALESSANDRO SCARLATTI (Palermo 1660 – Napoli 1725)

ANGELO GALEANO Diplomato magna cum laude presso il Conservatorio G.Verdi di Torino, si è dedicato allo studio della vocalità controtenorile e del repertorio sei-settecentesco seguendo corsi di perfezionamento con Antonio Abete, Gemma Bertagnolli, Claudio Cavina, Deda Colonna, Manuela Custer, Marco Gemmani, Massimiliano Todi, e con il controtenore inglese Michael Aspinall. Si è esibito in Italia e all’estero in varie sedi fra cui il Teatro Comunale di Alessandria, il Teatro Alighieri di Ravenna, il Teatro Verdi di Trieste, il Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Grande di Brescia, il Teatro Due di Parma, il Teatro Sociale di Como, il Teatro dell’Aquila di Fermo, il Teatro Ariosto di Reggio Emilia, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Piccolo Regio di Torino, il Teatro Dal Verme di Milano, il Teatro Donizetti di Bergamo e presso Liuteria in Festa a Cremona. L’International Short Film Festival di Caparbio, il Festival Internazionale di Musica Antica di Bergamo, il Festival di Musica e Arte Sacra di Roma, il Festival di Musica Antica di Gijon (Spagna), il Festival Laudes Paschales di Torino, il Festival Galuppi di Venezia, Piemonte in Musica, l’Auditorium di Castel Sant’Elmo a Napoli, per le Notti Malatestiane a Rimini, e per le Settimane Musicali di Stresa. Svolge intensa attività concertistica sia come solista che in ensemble come La Terza Pratica, Accademia dei Solinghi, Accademia Bizantina.

Stabat Mater dolorosa, Adagio Cujus animam gementem, Moderato e dolce O quam tristis et afflicta, Poco andante Quam moerebat et dolebat, Adagio Quis est homo, Andante Qui non posset contristari, Andantino Pro peccatis suae gentis, Moderato Vidit suum dulcem natum, Moderato Pia Mater fons amoris, Andantino Sancta Mater, istud agas, Andante moderato Fac ut ardeat cor meum Tui nati vulnerati, Adagio Fac me vere tecum flere, Andante smorzato Virgo virginum praeclara Fac ut portem Cristi mortem, Recitativo, Adagio e piano Inflammatus et accensus, Andantino Fac me cruce custodiri, Recitativo, largo Quando corpus morietur, Adagio e piano Amen, Allegro

GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI (Jesi 1710 – Pozzuoli 1736)

Stabat Mater dolorosa Cujus animam gementem O quam tristis et afflicta Quam moerebat et dolebat Quis est homo Vidit suum dulcem natum Eja Mater fons amoris Fac ut ardeat cor meum Sancta Mater istud agas Fac ut portem Cristi mortem Inflammatus et accensus Quando corpus morietur Amen

violino primo violini secondi

viola violoncello contrabbasso clavicembalo chitarrone concertazione

LUCA RONCONI ISABELLA IMBALZANO, KATIA CIAMPO, MATTEO ZANATTO SILVIA TAROZZI, EMANUELE MARCANTE CECILIA AMADORI GIOVANNI CALCATERRA MIRANDA AURELI STEFANO ROCCO PAOLO FALDI


sabato 11 ottobre LIDO DI VENEZIA Hotel Hungaria

MUSICA E CINEMA

SALONISTI VENETI Ingresso per invito

SALONISTI VENETI Sono quattro musicisti con una diversa provenienza musicale, nell’interesse comune di uscire dagli schemi classici. Si sono trovati portando il meglio dal proprio indirizzo musicale. Günther Sanin è violinista classico di formazione tradizionale, grande carriera sia come solista che come orchestrale. Attualmente, è primo violino di spalla presso l’Orchestra Fondazione Arena di Verona. Günther Sanin conosce diversi stili musicali: si è esibito anche con Milva, con il cantautore Battiato, con Astor Piazzolla e con Lucio Dalla. Anche Fabio Rossato, virtuoso fisarmonicista, conosce le più svariate sfumature della musica essendo uno dei più grandi fisarmonicisti al mondo. Assieme al pianista Ivan Tibolla e al contrabbassista Ivano Avesani, Sanin e i suoi musicisti perlustrano i vari stili tra classica, jazz, film e musica popolare. Nel programma propongono pezzi virtuosi e melodici di Šostakovič, Brahms e Piazzolla, musica da film di Morricone e Bacalov e danze gipsy di Monti. L’ensemble si è esibito in Italia, Austria, Germania, Croazia, Giappone ecc., è stato invitato a rassegne internazionali tra le quali il Festival di Chur (CH), il Festival Musica di Dubrovnik, il Festival di Spalato, Estate Musica di Spoleto, il Festival di Lapedona, il Festival Galuppi di Venezia, il Gardena Festival e altri.

ASTOR PIAZZOLLA (1921-1992) Inverno Porteno

LUIS ENRIQUEZ BACALOV (1933) Il postino

JOHANNES BRAHMS (1833-1897) Dalle Danze Ungheresi, n.5 (arrangiamento)

HENRY MANCINI (1924-1994) Moon River

ENNIO MORRICONE (1928) C’era una volta il West

CARLOS GARDEL (1890-1935) Por una cabeza

DMITRIJ ŠOSTAKOVIČ (1906-1975) Sentimental Walzer (arrangiamento)

ENNIO MORRICONE (1928) Playing love

NINO ROTA (1911-1979) Medley film-music

VITTORIO MONTI (1868-1922)

Seguirà rinfresco Con la collaborazione della Municipalità del Lido-Pellestrina

Si ringrazia Hotel Hungaria

Czárdás violino fisarmonica tastiera contrabbasso

GÜNTHER SANIN FABIO ROSSATO IVAN TIBOLLA IVANO AVESANI

CONCERTO

ore 17.00


domenica 12 ottobre VENEZIA Cortile della Chiesa di San Giorgio dei Greci

Progetto Fondaci COMPLESSO MUSICALE

AFRÒS TOU AIGHAIOU Ingresso per invito AFROS TOU AIGHAIOU Il gruppo nasce a Milano nel 1995 dall’incontro di Mina Mastoraki con alcuni musicisti italiani amanti della musica tradizionale greca. L’intento del gruppo è quello, fin dall’inizio, di presentare le espressioni più valide della tradizione musicale popolare greca, in tutta la sua sensualità, ricchezza ritmica e melodica accumulata attraverso una lunga e complessa tradizione che unisce in sé influenze e concezioni musicali differenti. Afros tou Aighaiou diventa subito punto di riferimento musicale della comunità greca di Milano e delle diverse comunità greche in Italia. Partecipa poi a concerti e Festival dedicati alla musica popolare. Il progetto artistico negli anni arricchisce il suo repertorio e ambisce a unire un’estetica e un linguaggio attuali a un rigore filologico nella scelta delle melodie tradizionali, senza scivolamenti folkloristici. Il gruppo è attualmente composto da Mina Mastoraki (chitarra e voce), e Mauro Sansone (batteria), componenti storici del gruppo, e da Socrate Verona (buzuki e violino) e Agostino Marino (contrabbasso).

In collaborazione con la Comunità Greco Ortodossa e l’Istituto Ellenico di Venezia

musica ellenica Θα πιω απο′ψε το ϕεγγα′ρι Ικαριωτικος Φραγκοσυριανη′ Θα κλει′σω τα μα′τια Ντα′ρι−ντα′ρι Νυ′χτα μμαγ ικια′ Ακρογ ιαλιε′ς Μι′λησε′ μου Ψαροπου′λα ′Ονειρο δεμε′νο

chitarra e voce buzuki, violino e tastiera percussioni contrabbasso

Seguirà rinfresco

CONCERTO

ore 16.00

Stasera voglio bere la luna Isola di Icaria Fragkosyriani Chiuderò gli occhi Isole delle Cicladi Notte magica Spiagge Parlami Piccola pescatrice Sogno legato al mare

MINA MASTORAKI SOKRATIS VERONA MAURO SANSONE AGOSTINO MARINO


sabato 18 ottobre VENEZIA Chiesa di S.Maria della Pietà

GIOACHINO ROSSINI

(Pesaro 1792 – Passy de Paris 1868)

CORO DODECANTUS

MARINA MALAVASI

L’Ensemble vocale Dodecantus, fondato e diretto da Marina Malavasi, ha svolto lunga e intensa attività (inizialmente come Nuovo Coro Polifonico), realizzando oltre duecento concerti in Italia e Spagna e contribuendo alla diffusione della cultura e della musica corale, con particolare riguardo per il repertorio rinascimentale e barocco. Ha partecipato a Festival nazionali e internazionali, conseguendo numerosi premi e riconoscimenti. L’esperienza maturata ha consentito ai suoi componenti di consolidare un repertorio che spazia dalle laudi quattrocentesche alla musica del nostro tempo. Il gruppo ha collaborato con prestigiosi ensemble strumentali (Accademia di San Rocco, Venice Baroque Orchestra, Sonatori de la Gioiosa Marca, Solisti di Venezia, Solisti Veneti…) con famosi solisti e con strumentisti di fama internazionale. Ha realizzato anche prime esecuzioni di musica contemporanea di autori italiani e stranieri (Marco, Fuga, Omizzolo, Furlani, Mosca: di questo autore ha eseguito in prima assoluta l’opera Mister Me, poi registrata in DVD). Collabora stabilmente con il Conservatorio Pollini di Padova per la realizzazione di musiche di Schütz, Albinoni, Vivaldi, Mozart per soli, coro e orchestra. Ha effettuato la prima registrazione mondiale di brani dei Maestri di Cappella del Duomo di Treviso (CD Magnificat, editrice RivoAlto, 1999) e del Primo Libro di Laude di Innocentius Dammonis (Cd O stella matutina, editrice Bongiovanni, 2002); con il suo ensemble maschile Speculum Musicae ha inciso le Lamentationes Hieremiae prophetae di Giovanni Nasco (Bongiovanni editore, 2001), ottenendo grandi riconoscimenti dalla critica internazionale (5 stelle da Amadeus, Disco del mese per Alte Musik Aktuell) e la segnalazione tra i migliori dischi di musica vocale al Premio Internazionale Vivaldi presso la Fondazione Cini di Venezia nel 2002; nel 2003 ha registrato il Requiem a 5 voci di Costanzo Porta. Speculum Musicae si è esibito in Festivals internazionali in Belgio, Croazia e Slovenia.

Si è diplomata in Pianoforte e in Musica Corale presso il Conservatorio di Padova e ha studiato Direzione di Coro con Fosco Corti; si è laureata in filosofia e perfezionata in musicologia con Giulio Cattin. Ha collaborato alla trascrizione di opere inedite di Baldassarre Galuppi e alla stesura di musiche di scena originali per il teatro A l’Avogarìa di Venezia. Come Maestro del coro ha lavorato presso i Teatri di Rovigo e Treviso, partecipando tra l’altro alla prima esecuzione assoluta di opere quali Una favola per Caso di Sani e Gregoretti, Peter Schlemihl di Luca Mosca, Incanto di Natale di Paolo Furlani e Animalie di L.Ronchetti e L. Bianchini. Dal 1984 svolge attività concertistica alla guida del Nuovo Coro Polifonico, dell’Ensemble Dodecantus e del gruppo maschile Speculum Musicae, con i quali ha realizzato alcuni CD di polifonia veneta in prima registrazione mondiale: Magnificat (RivoAlto) sui Maestri di Cappella del Duomo di Treviso; per Bongiovanni, Lamentationes Hieremiae di Giovanni Nasco, O stella matutina dedicato alle laudi di Innocentius Dammonis e Requiem di Costanzo Porta. Ha inoltre realizzato incisioni per Fonit Cetra, La Bottega Discantica, MusicaImmagine Records, Dynamic. E’ stata Maestro del coro presso i Teatri di Rovigo e Treviso dal 1991al 1996, presso il Teatro Donizetti di Bergamo nel 2006 (tour in Giappone gennaio 2007) e nella stagione 2007. E’ docente di Armonia al Conservatorio di Padova.

PETITE MESSE SOLENNELLE

CONCERTO

ore 20.45

per soli, coro, due pianoforti e harmonium

ENSEMBLE VOCALE DODECANTUS Direttore

MARINA MALAVASI

Kyrie, Christe, Kyrie Gloria – Laudamus te Gratias agimus tibi Domine Deus Qui tollis Quondam Cum Sancto Spiritu Credo Crucifixus Et resurrexit Preludio religioso O salutaris hostia Agnus Dei soprano contralto tenore basso pianoforte pianoforte harmonium

COSETTA TOSETTI GIOVANNA BRAGADIN LUCA FAVARON ANTONIO ALBORE GIOVANNI TIRINDELLI BRUNO VOLPATO ALESSANDRO PERIN


tualmente tiene corsi di musica barocca al Church Conservatory di Opava. Dal 1997 ha iniziato a collaborare con la Fondazione del Teatro Barocco al castello di Český Krumlov per la ricerca dell’interpretazione dell’opera barocca.

giovedì 23 ottobre

HOFMUSICI

SZAVOLCS ILLÉS (konzertmeister)

ANTONIO VIVALDI

Hofmusici è un ensemble strumentale di giovani musicisti specializzati nelle esecuzioni di musica barocca. Il nome Hofmusici (che significa Musicisti di Corte) richiama gli ensemble delle corti aristocratiche della più antica monarchia Asburgica durante il periodo barocco. A questa tradizione risale non soltanto il cast internazionale dell’ensemble, ma anche il suo repertorio, focalizzato sulle opere di compositori italiani e viennesi. Hofmusici spesso esegue prime esecuzioni in tempi moderni di composizioni che fino ai nostri giorni sono rimaste sconosciute in archivi musicali cechi e stranieri. L’orchestra è stata fondata a Praga nel 1991 con il nome di Cappella Accademica, e ben presto è diventata una delle principali orchestre di musica antica della Repubblica Ceca.. L’orientamento dell’ensemble verso la messa in scena di opere secondo la prassi del periodo barocco è cominciato nel 1995 con l’inizio della collaborazione con la Fondazione del Teatro Barocco di Český Krumlov. Hofmusici regolarmente partecipa a concerti e festivals nella Repubblica Ceca e all’estero: Primavera di Praga (Repubblica Ceca), Primavera delle Arti a Nantes (Francia), Feste Musicali per San Rocco a Venezia, Internazionale Händel-Festspiele Göttingen (Germania), Baroque à Saint-Roch Liège (Belgio). Il Direttore dell’ensemble è il clavicembalista Øndřej Macek.

Ha studiato violino all’Accademia Ferenc Liszt di Budapest. Dopo il diploma, nel 1995, ha iniziato a specializzarsi nel violino barocco sotto la guida di Dario Luisi (Graz), ha partecipato a molti master, con Enrico Gsatti, Lucy van Dael e Simon Standage. Negli anni 2005-2007 ha studiato violino barocco con Susanne Scholz alla Hochschule für Musik e al Teatro F.Mendelssohn-Bartholdy a Lipsia. Attualmente sta facendo un master a Bruxelles con Sigiswald Kuijen, dove rafforza la sua conoscenza dell’interpretazione barocca. È stato primo violino solista nelle maggiori orchestre d’Europa e ha inciso parecchi CD come solista in ensemble cameristici. Collabora con Hofmusici dal 2007 e dal 2008 ne è primo violino.

ØNDŘEJ MACEK Nato nel 1971, durante l’infanzia impara privatamente a suonare il pianoforte e i primi elementi di composizione da František Kovařiček. Ha studiato clavicembalo sotto la guida del clavicembalista israeliano Shalev Ad-El. Come continuista ha partecipato a festival in Francia (Primavera delle Arti a Nantes, Incontri Musicali al Castello di Villarceux presso Parigi) e in Germania (Internazionale Händel-Akademie a Karlsruhe). Ha studiato musicologia alla Università Carlo a Praga e ha proseguito gli studi alla Masaryk University di Brno. Nel 1991 ha fondato l’ensemble Cappella Accademica, oggi Hofmusici e fin dall’inizio ne è stato il direttore. Negli anni 1996-1999 ha insegnato musica da camera e basso continuo all’Accademia di Musica Antica alla Masaryk University, at-

ZUZANA VRBOVÁ Ha studiato canto al Conservatorio di Teplice e ha continuato gli studi di teoria e interpetazione di musica antica a Praga. Durante gli studi ha iniziato a collaborare con l’Ensemble Cappella Accademica come cantante. Dal 1996 si è interessata di allestimenti, movenze e gestualità tipiche del barocco, basandosi sullo studio di materiale del periodo. Ha esteso le sue conoscenze specializzandosi al master class in Germania (Internationale Händel-Akademie Karlsruhe). Ha collaborato con l‘Hofmusici Ensemble come regista nell’allestimento dell’opera barocca in antichi teatri storici della Repubblica Ceca e spesso anche in prestigiosi festival nella Repubblica Ceca e altrove. (Internationale Händel-Akademie Karlsruhe). Nel 2007 ha cofondato l’Associazione Teatro alla Moda che ha come obiettivo di estendere la ricerca dell’interpretazione scenica barocca nei secoli XVII e XVIII .

La ricostruzione dell’opera è basata sulle seguenti fonti: 1) Fürst Thurn und Taxis Hofbibliothek und Zentralarchiv Regensburg (Prota 4) 2) Sächsische Landesbibliothek – Staats- und Universitätsbibliothek Dresden (2389-J-1) 3) Národní knihovna Praha, Oddělení rukopisů a starých tisků (libretto, 65 E 2744)

ore 20.30

VENEZIA

(Venezia 1678 – Vienna 1741)

ARGIPPO Dramma per musica

OPERA

Teatro Goldoni

(Praga 1730, RV697)

PRIMA ESECUZIONE IN ITALIA Argippo Zanaida Osira Silvero Tisifaro

VERONICA MRÁČOVÁ PAVLA ŠTĚPNIČKOVÁ JANA BÍNOVÁ KOUCKÁ BARBORA SOJKOVÁ ZDENĚK KAPL

Regia

ZUZANA VROBOVÁ

Costumi

TEATRO ALLA MODA ČESKÝ KRUMLOV*

BAROQUE ENSEMBLE HOFMUSICI Direttore e Maestro al cembalo

ØNDŘEJ MACEK

soprani contralti tenori bassi

OLGA KRUMPHOLZOVÁ, ALENA MÁČOVÁ LENKA JAKUBCOVÁ, MARKÉTA RŮŽIČKOVÁ PAVEL VALENTA, VÁCLAV ČIŽEK IVO MICHL, JAN HONEK

paggi

RUBI E SOFIA MIZON (studenti della scuola di Český Krumlov)

*I costumi dei cantanti sono stati creati da Milena Kamalchová seguendo i bozzetti di Daniele Antonio Bertoli (1678-1743). Gli altri costumi e il materiale scenico sono stati prestati dal Teatro Nazionale di Praga e dalla Fondazione del Teatro Barocco di Český Krumlov.


ARGIPPO 1 Atto: La drammatica storia ha luogo ad Agra nel nord dell’India, questo luogo è il centro dell’Impero di Mughal e luogo in cui vive il grande mogol Tisifaro. La figlia, Zanaida, ha due pretendenti : Argippo, re di Cingon e vassallo di Tisifaro; e il giovane Silvero, nipote del grande mogol. Zanaida predilige il primo e Silvero cerca di ingannarla grazie a un astuto piano. Usando il nome di Argippo, combina un matrimonio segreto : con il favore della notte, fingendo la voce di Argippo e avendo una figura simile a quella del concorrente, diviene il marito di Zanaida. Argippo, non sospettando niente, parte per il suo regno e sposa la principessa Osira. La storia inizia qui, quando re Argippo arriva alla corte del grande mogol Tisifaro. Zanaida ingannata è disperata, ma esita a rivelare al padre la causa della sua tristezza. La sua mente è divisa: anche se nel cuore desidera castigare Argippo per il suo tradimento, sente di essere ancora disposta a perdonarlo (“ancora di lento di Se non il fulmine”). Silvero, il solo e vero colpevole, potrebbe confessare l’accaduto al padre, ma non ne ha il coraggio (“Del fallire il rimorso pena della di è!”). Le ovazioni del pubblico già annunciano l’arrivo di Argippo e della sua moglie Osira (“Di Cingone viene di sen di regnante”). Zanaida non può sopportare la vista del traditore ed e se ne va adirata dall’affezionato Silvero. Il re di Cingon non capisca la sua ira, e comparando la rabbia della figlia a un tuono che annuncia un temporale, ci permette di intuire che sta per compiersi una tragedia imminente (“cieco di all’aer di spesso di Tuona”). Anche Osira avverte una paura inspiegabile (“appena di Vidi non baleno di sol”). Le preoccupazioni si materializzeranno molto presto. Zanaida non è capace di dire al padre la verità sulla sua colpa e per la vergogna, gli dà una lettera, dove vi è scritto che Argippo è il suo seduttore e marito segreto. Tisifaro, appresa finalmente la verità, fuma con rabbia meditando sul da farsi (“Non il perdono di v’è”).

2 Atto: Silvero tenta di esprimere a Zanaida il suo amore, ormai la sua frode è lontana e le conseguenze per loro possono essere inaspettate. I due vengono interritti da Osira la quale si dimostra ben disposta a provare a combattere l’odio della principessa, la cui ragione a lei non è chiara. Ma è impossibile per Zanaida accettare l’amicizia offerta da colei che è il ricordo vivente della propria vergogna e del suo continuo dolore (“Del giusto mio dolore”). Il Mogul vuole parlare con Argippo. Osira il cui intuito le fa sospettare l’inizio di un momento funesto, tenta di avvertirlo (“l’aria Chi quel timor condanna di Argippo, aria di Osira Non il certo non così che”). Le sue paure sembrano avere un senso. Il monarca è determinato a sapere da lui la verità (“Io vorrei col sangue, e vita”) e si mostra inizialmente amichevole verso Argippo. Fingendo infatti di chiedergli consiglio come ad un amico cerca di sapere la verità sulla lettera di Zanaida, mostrandola, infine, al giovane. Quando Argippo ascolta quello che Mugol gli dice, rimane scioccato dalla notizia scoperta. Come può un principe comportarsi in tale maniera ? L’onore dell’ “amico” Tisifaro e della figlia del monarca va riscattato se pur tardivamente, ma vi è un solo modo : il traditore deve uccidere sua moglie con la sua propria mano e la stessa mano deve essere data alla figlia. La sentenza è stata emessa e Argippo comprende quanto sia terribile la punizione che gli è stata inflitta e invoca invano giustizia ma Zanaida rimane sorda alle sue parole (“Io figlio era dell’onor mio”). Argippo comprende lentamente che pur non essendo colpevole, ormai non vi è più nessuna speranza (“lamentarsi di ancora di Suole”).

3 Atto: All’inizio dell’ultimo atto troviamo Osira tormentata dai dubbi (“Mi centro di nel di sento”). L’arrivo di Argippo sarà la prova del suo amore. Osira decide di rispettare l’ordine di Mogul e morire, ma all’ultimo Argippo volge la spada contro se stesso. Ferendosi placa così la sua coscienza ma la moglie viene arrestata (“Vado un morir per te”). Argippo è disperato, lui pensa che Osira sia persa per sempre (“Gelido in vena di ogni”). Il desiderio di vendetta di Zanaida è soddisfatto e ora finalmente può ascoltare le parole di Argippo (“pensiere di tuo di L’incerto”) . Silvero decide di metterla alla prova, iniziando a provare, seppur da poco dei sentimenti veri: fingerà che Osira sia morta e metterà alla prova Zanaira che dovrà scegliere tra l’amore e il dovere (“Un

pensiero lusinghiero”). Ci troviamo di fronte all’altare insanguinato dopo il finto sacrificio : ma Zanaida vorrebbe essere bandita piuttosto che sposare Argippo ed egli preferirebbe morire che dare la mano a chi a voluto la morte della moglie. La decisione di Tisifaro è irreversibile. Solo l’arrivo di Osira che tutti credevano morta porta la luce del perdono (“farai di Che? Perdonerai”). Il Mugol passa sopra alla propria decisione, e benedice lui stesso il matrimonio segreto di Zanaida e Silvero che provocarono con il loro comportamento tale confusione, mentre Argippo ed Osira si allietano con la coppia felice. Se si sono ingannati a causa dell’amore, che siano perdonati (“Se d’inganno Amor si pasce”).


sabato 25 ottobre VENEZIA Ca’ Vendramin Calergi Casinò di Venezia

GOMALAN BRASS QUINTET

Ingresso per invito

GOMALANBRASS QUINTET L’obiettivo di suonare bene lavorando per ottenere grandi risultati ha fatto incontrare quasi per caso cinque musicisti provenienti da diverse città italiane, che hanno suonato e suonano come prime parti tra alcune delle più prestigiose orchestre d’Europa e di oltre oceano, tra le quali Chicago Symphony Orchestra, Radio di Monaco, Opera di Francoforte, Teatro alla Scala di Milano, Accademia di Santa Cecilia, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Regio di Torino, Orchestra della Radio Svizzera Italiana di Lugano, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, collaborando con i piu’ grandi direttori del nostro tempo come Metha, Muti, Maazel, Pretre, Sinopoli, Giulini, Chung ecc. Il Gomalan Brass Quintet nasce, con questo tipo di formazione, nel 1999 per esprimere le proprie potenzialità artistiche, abbracciando un repertorio che spazia dal rinascimento alla musica contemporanea senza disdegnare i generi “meno colti”. A soli due anni dalla fondazione il gruppo si aggiudica, nel Novembre 2001, uno dei più prestigiosi riconoscimenti a livello mondiale: il Primo Premio al Concorso Internazionale Citta’ di Passau in Germania, ricevendo entusiastici commenti anche da molte personalità di spicco della comunità internazionale degli ottoni come Roger Bobo, David Ohanian, Steaven

Mead, Dale Clevenger e Froydis Ree Werke che considerano il Gomalan Brass come uno dei gruppi più affascinanti ed emozionanti del panorama internazionale. Regolarmente presente nelle più importanti sale da concerto e festival italiani (Festival di Stresa, Festival I Suoni delle Dolomiti, Auditorium Parco della Musica di Roma, Bolzano, Parma, Bologna, Torino, Milano ecc..), il Gomalan Brass si è esibito anche negli Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Scozia, Germania, Grecia e Svizzera tenendo anche Master Class al Tanglewood Institute of Music, alla Toronto University of Music, al Royal Northern College of Music di Manchester e alla University of Music di Glasgow. Diversi emittenti radiofoniche hanno trasmesso concerti e brani del Gomalan Brass Quintet fra cui Bayerisches Rundfunk, Radio Vaticana, Radio Canada, Radio Tre per la quale ha eseguito diverse prime mondali. Il quintetto ha all’attivo due lavori discografici (un terzo in produzione) pubblicate dalla Summit Records, da molti considerata come la più autorevole etichetta al mondo per quanto riguarda gli ottoni.

GIOVANNI GABRIELI (1557-1612) Canzon per sonar n.2

GIACOMO PUCCINI (1858-1924) Bohème Suite

AA.VV. Space Brass

JOHN WILLIAMS (1932) Schindler’s List

MAURO OTTOLINI (1972) Lisa

FRED BUSCAGLIONE (1921-1960) Ciao Fred

AA.VV. Lupin tromba corno trombone tuba

MARCO BRAITO, MARCO PIEROBON NILO CARACRISTI GIANLUCA SCIPIONI ALESSANDRO FOSSI

CONCERTO

ore 20.45


BIGLIETTI POSTO UNICO

SINGLE TICKETS

• Intero € • Ridotto €

• Full price • Reduced

24 18

€ €

24 18

I biglietti si possono acquistare presso • Biglietteria del Teatro La Fenice • Uffici APT di: Venezia, San Marco 71/f Ascensione; San Marco Venice Pavillion; Stazione Ferroviaria Santa Lucia; Piazzale Roma Garage ASM • Ufficio APT del Lido di Venezia, GranViale, 6/a • Biglietterie del Museo di Ca’ Rezzonico e del Museo Correr. • MESTRE: box office c/o Tabaccheria Mander, Via Cappuccina; Good Music, Via Brenta Vecchia. • La sede dello spettacolo, nel giorno in cui si svolge e nel giorno precedente • Gli inviti si possono ritirare presso la biglietteria del Teatro La Fenice e gli Uffici APT di San Marco Ascensione; Lido, Gran Viale; Piazzale Roma Garage ASM. • Biglietteria on line su www.festivalgaluppi.it

Tickets may be purchased at: • Ticket Office of La Fenice Theatre • The offices of APT in Venice: San Marco 71/f Ascensione; San Marco Venice Pavillion; Railway Station Santa Lucia; Piazzale Roma ASM Parking. • The office APT of Lido: GranViale, 6/a • Ticket Office of Ca’ Rezzonico Museum and Correr Museum • MESTRE: box office c/o Tabaccheria Mander, Via Cappuccina; Good Music, Via Brenta Vecchia. • The place of the performance on the day of the concert or opera and on the day before. • Invitation may be obtained at the ticket office of La Fenice Theatre; Offices of APT, San Marco Ascensione, Lido, Gran Viale and Piazzale Roma ASM Parking • Tickets on line on www.festivalgaluppi.it

RIDUZIONI (non cumulabili) Studenti fino a 26 anni e Persone sopra i 60

REDUCTIONS Students up to 26 years – Senior citizen from the age of 60

Possessori di

Holders of

• • • •

Abbonamento al Teatro La Fenice Abbonamento al Teatro Goldoni Art Pass 2008 Venice Foundation I possessori di tessera Art Pass 2008 Venice Foundation hanno diritto alla riduzione anche per un accompagnatore. • Hanno inoltre diritto alla riduzione i possessori del biglietto d’ingresso ai Musei Civici Veneziani

• Subscriptions to La Fenice theatre • Subscriptions to the Goldoni theatre • Art Pass 2008 Venice Foundation (also for an accompaniying person) • Entrance tickets to the Civic Museums in Venice. (Reductions are not cumulative)

INFO Verona 83 Informazioni e Prenotazioni, tel. 0415209070 APT, tel. 0415298711 e www.turismovenezia.it www.culturaspettacolovenezia.it

FURTHER INFORMATION Verona 83 Informations and Bookings, tel. 0415209070 APT, tel. 0415298711 and www.turismovenezia.it www.culturaspettacolovenezia.it

ASSOCIAZIONE FESTIVAL GALUPPI San Marco 3972 – VENEZIA Tel. e fax: 0415221120 – cell. 3487657154 e-mail: info@festivalgaluppi.it Per acquistare i biglietti on line, prenotazioni e per informazioni sull’Associazione digita www.festivalgaluppi.it

ASSOCIAZIONE FESTIVAL GALUPPI San Marco 3972 – VENEZIA Tel e fax: 0415221120 – mob. 3487657154 e-mail: info@festivalgaluppi.it Tickets on line, booking and informations: www.festivalgaluppi.it


Si ringrazia:

Un ringraziamento particolare alla dott.ssa Paola Chiapperino e Chiara Squarcina dell’archivio del Museo del Tessuto di Palazzo Mocenigo per la collaborazione nel reperimento delle immagini per la rassegna “I luoghi di Baldassare” Progetto grafico PAOLO BERTUZZO 7/2008

Stampa GRAFICHE QUATTRO 041486588


FESTIVAL GALUPPI E DELLA MUSICA

I Luoghi di Baldassare

CONCERTO OPERA

Associazione Festival Galuppi Regione del Veneto Provincia di Venezia Fondazione Gran Teatro La Fenice Consorzio Venezia Nuova

VENEZIA Settembre Ottobre 2008


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.