FESTIVAL GALUPPI E DELLA MUSICA
I Luoghi di Baldassare
CONCERTO ORATORIO
Associazione Festival Galuppi Regione del Veneto Provincia di Venezia Fondazione Gran Teatro La Fenice Consorzio Venezia Nuova
VENEZIA Settembre Ottobre 2009
L’
Associazione Festival Galuppi presenta anche quest’anno, il quindicesimo, “I Luoghi di Baldassare”, rassegna che si è guadagnata, nei suoi anni di attività, l’appoggio di istituzioni pubbliche e private, primo fra tutte l’Assessorato alla Produzione Culturale del Comune di Venezia, che ne ha fatto una delle proprie manifestazioni di spicco. Il Festival, che è sempre stato caratterizzato dalla ricchezza delle proposte e dall’esuberanza delle idee, si presenta quest’anno ancora più vario e più interessante, ampliando i programmi e le iniziative, nel contesto di una proposta che interessa tutti gli ascoltatori, a partire dai residenti a Venezia, cui è offerta l’occasione di scoprire aspetti insoliti della cultura storico artistica e musicale veneta, e i turisti sempre presenti in città. Negli oltre duecento concerti proposti in ben tre lustri di attività non sono mai mancate le iniziative, sempre portate avanti con la consapevolezza di voler parlare non soltanto agli specialisti, ma a un ben più vasto pubblico di ascoltatori, divertendo oltre a fare cultura e a proporre interpreti di spicco. Da non dimenticare, ma anzi da sottolineare, la presenza di alcuni concerti per invito, inseriti all’interno della programmazione proprio per favorire l’ascolto e l’accesso a un pubblico sempre più vasto. Numerosi e variegati sono gli spunti di questa edizione, che vanno dalla presentazione di strumenti insoliti utilizzati per il repertorio classico, alla celebrazione di importanti centenari che caratterizzano l’anno musicale corrente, fino alla visita al Fondaco dei Turchi per un contatto con quella cultura musicale, proseguendo così un’iniziativa, quella delle visite ai Fondaci, avviata alcune edizioni fa. Di particolare rilevanza anche quest’anno la presentazione di inediti di Galuppi, da sempre promossa e realizzata dal Festival e l’inizio della collaborazione con le Settimane Musicali al Teatro Olimpico e con Antiruggine. Il Festival Galuppi prosegue il suo cammino senza esitazioni e con l’entusiasmo che da sempre ha caratterizzato l’Associazione che lo promuove, costituendo un importante punto di riferimento per il numeroso pubblico che lo segue e che lo ama fin dai suoi esordi. Luana Zanella Assesssore alla Produzione Culturale Comune di Venezia
L’
Associazione Festival Galuppi, con l’edizione di quest’anno de “I Luoghi di Baldassare”, giunge al suo quindicesimo anno di attività dedicata con cura e professionalità alla riscoperta e alla riproposta della figura di uno dei più grandi compositori nati e vissuti nella nostra regione. Non a caso il programma di questa edizione è particolarmente ricco di “novità galuppiane” che rappresentano tappe importanti della produzione del compositore, nonché preziosi apporti offerti all’ascoltatore per la conoscenza della sua opera. Molti e svariati sono stati i progetti che l’Associazione ha proposto e portato avanti in questi anni, esplorando territori musicali diversi e spesso insoliti, sperimentando direzioni musicali nuove e inedite, soprattutto cercando sempre di contestualizzare la musica nei luoghi in cui è stata composta e che ne hanno determinato le caratteristiche, avendo inoltre il merito di far conoscere meglio e, a volte, di scoprire angoli dimenticati della nostra laguna e del nostro estuario, che rappresentano un ambiente unico e sorprendente. Per queste sue peculiari caratteristiche il Festival si pone come una manifestazione unica nel suo genere, che costituisce un punto di riferimento culturale per Venezia e il Veneto di cui tende a mettere in rilievo gli aspetti maggiormente positivi. Ci auguriamo che l’attività di questa realtà, nella quale la Regione del Veneto ha creduto e crede, possa continuare e, perché no, espandersi, arricchendosi di nuove proposte e nuove iniziative negli anni a venire. Giancarlo Galan Presidente della Regione del Veneto
L’
edizione 2009 de “I Luoghi di Baldassare” Festival Galuppi e della Musica presenta novità di grande interesse culturale e musicologico. Proseguirà altresì su iniziative già avviate e realizzate con grande successo nelle precedenti edizioni, legando una edizione all’altra in una logica di progresso nell’invito all’ascolto. La rassegna di quest’anno sarà caratterizzata da due linee guida principali: la celebrazione dei centenari di Purcell e Händel e Haydn, e una consistente presenza di musiche di Galuppi che offriranno spunto a un’indagine più approfondita del musicista veneziano. Il Festival si aprirà infatti con un concerto dedicato al compositore di Burano di cui verranno eseguiti i Trii per due violini e basso continuo, inediti, che rappresentano una importante proposta. Altra novità legata al nome di questo compositore, sarà la presentazione di Sonate per tastiera nell’esecuzione del pianista Andrea Bacchetti che ne ha curato, assieme a Mario Marcarini, l’edizione sulle fonti manoscritte conservate alla Fondazione Levi di Venezia. Non meno rilevante, sul piano della ricostruzione dell’opera galuppiana, l’Oratorio Jahel che il Festival presenta in prima esecuzione in tempi moderni con l’Ensemble vocale Cappella Artemisia e l’Orchestra Barocca di Bologna, oltre a un prezioso Dixit Dominus inedito, presentato dal Coro Lotti accanto al celebre Gloria di Vivaldi. Nella sezione strumenti rari, insoliti o caduti in disuso, quest’anno verranno presentati il maultrommel, comunemente chiamato scacciapensieri, e la mandora, anche conosciuta con i nomi di gallizona o gallichon, una sorta di liuto barocco in uso nel diciottesimo e diciannovesimo secolo. Con questi due affascinanti strumenti verranno eseguite musiche di Albrechtsberger, musicista austriaco che fu maestro di Hummel e Beethoven, e di cui quest’anno ricorre il bicentenario della morte. Un altra importante sezione, inaugurata nel 2007 e giunta al suo terzo anno, è il Progetto Fondaci che intende esplorare gli aspetti musicali di quelle comunità provenienti da altri paesi, che si sono stanziate a Venezia e ne hanno intrapreso scambi commerciali e culturali con grande vantaggio per entrambi. Sarà ricordata la presenza dell’etnia turca con un concerto di musica ottomana eseguita su strumenti tipici di quella tradizione, in un’ambientazione ad essa consona come il Fondaco dei Turchi sul Canal Grande.
La celebrazione di questi centenari sarà lo spunto per il concerto realizzato in collaborazione con Settimane Musicali del Teatro Olimpico di Vicenza e con Antiruggine, affidato a interpreti come Sonig Tchakerian, Danilo Rossi, Mario Brunello, e Massimo Somenzi, accanto a giovani promettenti frequentanti gli stage di Antiruggine, in coerenza con la Linea Verde avviata anni or sono dal Festival con grande successo. Altra presenza di rilievo sarà il Trio di Parma che si esibirà in un concerto che rende omaggio ancora una volta al grande F.J.Haydn, accanto a Beethoven e Ravel e ancora per celebrare i compositori nelle loro ricorrenze, verranno presentate arie d’opera di G.F. Händel e J.Haydn proposte dal sopranista Angelo Manzotti. Si andrà poi, come di consueto, alla ricerca di nuovi ‘luoghi’ all’interno di Venezia e dell’estuario. Fra le novità il Santuario della Madonna dell’Apparizione nell’Isola di Pellestrina, con un concerto del duo Giovanni Guglielmo al violino e Ezio Mabilia al clavicembalo. Inoltre al Grande Albergo Ausonia & Hungaria al Lido di Venezia, si intende esplorare e valorizzare il periodo del Liberty, con musiche dei primi anni del ventesimo secolo. Una stagione artistica che ha lasciato i suoi frutti nell’isola che visse proprio allora il suo massimo splendore e di cui l’edificio che ospita il concerto rappresenta un indiscusso capolavoro. Anche quest’anno dunque la rassegna fa un passo in avanti nel suo itinerario all’interno della cultura e della storia della città, aspetti che offrono ancora molto da scoprire e che comunque vanno vissuti in maniera contestuale così da delineare meglio la fisionomia di quella che fu la Serenissima per molti secoli e che, crediamo, possa essere ancora oggi e nel futuro. Alessio Benedettelli Presidente Associazione Festival Galuppi
È
il 1687 quando le armate veneziane, capitanate dal vecchio e mai domo doge Francesco Morosini, con una salva di cannone fanno saltare le munizioni che la difesa turca aveva improvvidamente stipato nell’incolpevole Partenone, contribuendo alla distruzione di uno dei più bei monumenti dell’antichità. Ma la campagna del Peloponnesiaco (così da quel momento verrà soprannominato il buon Morosini) non si limiterà a scontri navali e coinvolgerà anche combattimenti terrestri nei quali persino i temibili giannizzeri verranno brutalmente annientati. Erano passati pochi anni dallo smacco di Candia, e questi eventi guerreschi contribuirono una volta tanto piuttosto che ad esacerbare ulteriormente gli animi, a creare una sorta di appagamento ai veneziani, che piano piano da quel momento ritornarono a vedere nel turco non solo i lati negativi, inevitabili in tempo di guerra, quanto invece quelli positivi, trasformando il feroce Solimano nel saggio e misurato Selim del Ratto dal Serraglio. Una consolazione, tra le tante desolazioni che ciascuna guerra porta e che tanto dovrebbero far riflettere, è data dal fatto che il bottino di guerra del prode e vecchio Francesco Morosini (il cui palazzo natale si trova a pochi metri dalla chiesa dell’Ospedaletto) comprendeva non solo armi e oggetti di valore, ma anche gli strumenti di una intera e pressoché completa banda dei giannizzeri, oggi ben conservati nei fantastici depositi del Museo Correr, ancor più valorizzati dal fatto che materiali analoghi sono pressoché scomparsi nell’attuale Turchia. E’ quindi con particolare favore che il percorso dedicato alla musica nei fondaci veneziani si arricchisce quest’anno di un episodio ambientato nel Fondaco dei Turchi e che si rifà proprio a questa grande tradizione di contatti anche commerciali, di rapporti profondamente culturali testimoniati anche da una musica di straordinario interesse che sarebbe limitante restringere a sole valenze etniche. Oltre a queste tematiche, preziose anche nella loro complessità, forse mai come quest’anno la figura di Baldassare Galuppi emerge prepotente da questa rassegna: sono ben quattro i concerti parzialmente o interamente dedicati al compositore eponimo. La rassegna è aperta dalle sei triosonate per archi e basso continuo conservate manoscritte in Svezia, testimonianza di una tradizione altrimenti poco frequente nel Buranello, che si cimenta in questo difficile genere solo in un’altro lavoro simile ma dedicato ai fiati, almeno stando alle attuali conoscenze circa la inesauribile mappa della produzione galuppia-
na. A completare il difficile impegno di rendere con precisione ed esaustività la produzione sacra ecco la prima ripresa dello Jahel del 1747, lavoro che poi il compositore ebbe a riscrivere nel 1770 non più per i Mendicanti ma per gli Incurabili. Gli ospedali rivestono infatti per il musicista la prima e forse più importante consacrazione della carriera: quando nel 1740 assume la carica di maestro di coro ai Mendicanti (il termine ‘maestro di cappella’ non veniva usato in questi ambienti) l’astro di Galuppi sta rapidamente ascendendo: un primo effetto, puramente biografico, è il trasferimento della famiglia da Burano alla parrocchia di San Felice, non a caso a ben poca distanza dal nosocomio, all’interno di una logica di affari, di parentele, di legami di varia natura che sfruttano in questo caso i buoni rapporti con la nobile famiglia Priuli proprio per ottenere un primo luogo nel quale ospitare una famiglia che cresce vorticosamente. Ed è certamente la musica sacra, ben più di quella strumentale e di quella destinata all’opera buffa, a muovere ancor oggi tutta l’ammirazione nei confronti del compositore, proprio grazie ad una scrittura che in questi anni e in questa città si dimostra del tutto priva di possibili confronti. E’ un panorama complesso e coinvolgente quello che emerge dal concerto proposto da Giovanni Guglielmo e da Ezio Mabilia, la dimostrazione di un fervere dell’attività musicale cittadina nella quale ad Albinoni e a Dall’Abaco si alternano le figure di Tartini e di Veracini, di Vivaldi e di Bonporti: non era certamente in errore Giuseppe Rovani, quando nello straordinario Cent’anni ridisegna i rapporti tra musicisti, uomini di cultura e uomini di stato, fornendo un quadro in parte ricostruito con la fantasia ma certamente basato su ampi strati di verità e che dimostra una ricchezza veramente inesauribile; documenta ampiamente questi legami anche il concerto a San Rocco, dove al Buranello vengono accostati questa volta il suo più grande predecessore, Antonio Vivaldi, e il suo autentico maestro, Antonio Lotti. E il completamento ideale di questo repertorio è dato dall’Omaggio a Purcell, Händel e Haydn di Angelo Manzotti, che permette di spingere la nostra visuale oltre i confini delle Alpi per raggiungere quella musica d’oltralpe che degnamente completa il panorama europeo. Ad arricchire ulteriormente il contributo strumentale ecco il pianoforte di Andrea Bacchetti, che propone con uno strumento moderno brani poco conosciuti concepiti per l’organo e per il clavicembalo: volutamente al di fuori di ottiche filologiche, vanno indicati almeno i tentativi, documentati dalle fonti, di accedere a dinamiche e a sonorità nuove; la neonata opera omnia della musica strumentale (edita da Armelin Musica di Padova) offrirà agli esecutori e agli appassionati di valutare fino in fondo questo repertorio di straordinaria bellezza.
Altri appuntamenti si concentrano invece sul tema delle ricorrenze, dei centenari: come già detto, alla celebrazione händeliana (duecentocinquanta anni dalla morte) ecco accostarsi Haydn (duecento anni sempre dalla morte) e Mendelssohn (duecento anni dalla nascita), degnamente celebrati dagli archi di Tchakerian e Brunello (tra gli altri) e dal pianoforte di Massimo Somenzi, mentre una ulteriore ed affascinante fuga in avanti si nota nel sorprendente programma musicale del Trio di Parma.
Jahel Lungo tutti gli anni della propria vita, Galuppi oltre ad essere uno tra i migliori e più celebri compositori d’opera, dedica una parte ampia ed importante del proprio tempo alla musica sacra, sia a quella liturgica (messe e parti di messa, brani dell’ufficio delle ore) sia alle numerose composizioni a carattere oratoriale che riserva specialmente agli ospedali dei Mendicanti prima, degli Incurabili poi. Possiamo affermare che una parte non piccola di tutto il suo successo sia proprio legato a queste esecuzioni, la cui attesa in città era continua e appassionata. Tradizionalmente a partire dalla metà del Settecento prevale negli ospedali la forma latina del testo, laddove la parallela tradizione filippina (vedi la chiesa della Fava, sempre a Venezia) privilegiava le versioni in italiano. Gli argomenti sono comunque comuni e attingono quasi sempre ad argomenti presenti nell’antico testamento, in particolare nei libri di Giuditta, di Ester, forse ancor più frequentemente, nel libro dei Giudici. Assistiamo ad un sostanziale rispetto della tradizione scritturale nei testi, anche se talvolta non mancano inserimenti di personaggi la cui presenza è dettata dalla necessità di ampliare il panorama vocale ma anche i contenuti stessi della storia. Tra i drammi più considerati anche dagli spettatori contemporanei a Galuppi c’è lo Jahel, eseguito due volte ai Mendicanti e poi ripreso (ma manca il libretto di quest’ultimo) agli Incurabili, probabilmente con integrazioni e modifiche anche pesanti. L’interesse di queste composizioni, in tutto e per tutto rivali delle contemporanee espressioni operistiche, è certamente elevato, anche per la straordinaria qualità delle esecutrici, tradizionalmente tutte donne, la cui unica occupazione era proprio la musica, tanto da giungere ad esiti di straordinario interesse testimoniati da ogni viaggiatore dell’epoca, tra i quali forse il più illustre (anche se assai tardivo sotto il profilo cronologico) è sicuramente Johann Wolfgang Goethe, il grande poeta e scrittore tedesco. Franco Rossi
COMITATO D’ONORE Sua Eminenza Cardinale Angelo Scola Patriarca di Venezia Dott. Giancarlo Galan Presidente della Regione del Veneto Dott. Michele LEPRI GALLERANO Prefetto di Venezia Prof. Massimo Cacciari Sindaco di Venezia Dott.ssa Francesca ZACCARIOTTO Presidente della Provincia di Venezia Dott. Franco MANZATO Vicepresidente della Regione del Veneto Assessore all’Identità Veneta Dott. Raffaele SPERANZON Assessore alla Cultura Provincia di Venezia Prof. Pierfrancesco GHETTI Magnifico Rettore Università di Venezia Prof. Carlo MAGNANI Rettore IUAV
Generale Walter MANZON Comandante Provinciale Guardia di Finanza di Venezia Col.t.ISSMI dr. Giulio PILLER Comandante del Reparto Tecnico Logistico Amministrativo dei Reparti Speciali della Guardia di Finanza Annamaria GIANNUZZI MIRAGLIA Presidente Istituto Provinciale per l’Infanzia S.M.della Pietà
Prof. Giandomenico ROMANELLI Direttore Musei Civici Veneziani
Dott. Giampaolo VIANELLO Sovrintendente Fondazione Gran Teatro La Fenice
Prof. Giorgio ZANCHIN
Dott. Carlo MONTANARO Direttore Accademia Belle Arti
Avv. Andrea FRANCO
Dott. Piergiorgio e Franca COIN
Avv. Gaio TESSER
The Venice Foundation
Dott. Giovanni DIAZ
Renato e Maria Silvia SCAPINELLO
Stefano CONTINI Gallerista
M° Claudio e Clementine SCIMONE M° Sergej KRYLOV
Prof. Mauro PIZZIGATI Presidente Casinò di Venezia
M° Giovanni Battista RIGON
M° Giovanni GUGLIELMO
Dott. Roberto PAPETTI Direttore de Il Gazzettino Dott. Antonello FRANCICA Direttore de La Nuova Venezia
M° Sonig TCHAKERIAN M° Massimo SOMENZI
Dott. Ugo SAVOIA Direttore Corriere del Veneto
M° Gianni TANGUCCI Direttore Artistico Fondazione Arena di Verona M° Umberto FANNI Direttore Artistico Teatro Giuseppe Verdi di Trieste
Dott. Fulvio DELLA ROCCA Questore di Venezia
Luca DE FUSCO Direttore Teatro Stabile del Veneto
Gen. C.A. Luciano Pezzi Comandante Interregionale dell’Italia Nordorientale della Guardia di Finanza
Prof. Giovanni BAZOLI Presidente Fondazione G.Cini
Generale di Brigata Stefano ORTI
Dott. Antonio Alberto SEMI Presidente Ateneo Veneto
Comandante Mario FUMAGALLI Ammiraglio di Squadra
Ing. Giovanni MAZZACURATI Presidente Consorzio Venezia Nuova
Colonnello Vito PAPARELLA Comandante Provinciale dei Carabinieri
Dott. Giovanni SAMMARTINI Presidente Cassa di Risparmio di Venezia
ASSOCIAZIONE FESTIVAL GALUPPI (ONLUS) Presidente e Direttore Artistico Alessio Benedettelli Consiglieri Giuseppe Maria Pilo Franco Rossi Luigi Candiani
Segreteria Generale Clizia Benedettelli Segreteria Amministrativa Vera Cassetti Comunicazione Rossella Pallucchini
Basilica di Santa Maria Assunta TORCELLO
Fondaco dei Turchi VENEZIA Teatro Goldoni VENEZIA Teatro La Fenice VENEZIA Scuola Grande di San Rocco VENEZIA
Hotel Hungaria LIDO
Santuario dell’ Apparizione PELLESTRINA
Rita Peiretti
(Burano 1706 - Venezia 1785)
Nata a Torino, dopo essersi diplomata brillantemente in pianoforte in giovane età, si è dedicata allo studio della musica antica e perfezionata in clavicembalo sotto la guida di R.Veyron La-Croix e G. Leonhardt. Interprete versatile e raffinata, è stata invitata dalle più importanti associazioni musicali italiane (Festival Internazionale di Cervo, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, i Concerti di San Maurizio a Milano, il Teatro Regio e Settembre Musica a Torino, l’Arena di Verona, Villa Medici a Roma, Associazione Clavicembalistica di Bologna, Echi Lontani di Cagliari, il Festival Galuppi di Venezia, e altri). Ha suonato in quasi tutti gli stati europei, in nord Africa, in Messico e negli Stati Uniti. Dal 1990 è direttore al cembalo dell’ensemble e dell’orchestra barocca L’Accademia dei Solinghi con la quale ha inciso, per la casa discografica Dynamic di Genova, l’integrale dei Concerti per clavicembalo e orchestra di B.Galuppi e due cd con nove concerti per clavicembalo di T.Giordani. Ha inoltre inciso cd per le etichette Claudiana, Stradivarius e Rugginenti, Casa Editrice Musicale milanese per la quale ha anche pubblicato una raccolta di arie antiche intitolata A Voce Sola. Ha partecipato a numerosi programmi radiofonici e televisivi. Margherita Monnet Si è diplomata in violoncello presso il Conservatorio di Cuneo, sotto la guida di D. Destefano. Si è poi perfezionata con R. Filippini presso l’Accademia W.Stauffer di Cremona, e con M. Polidori presso il Conservatorio di Fribourg. Ha seguito il corso di violoncello barocco tenuto da G. Nasillo presso la Scuola di Musica di Fiesole e, in duo col pianoforte, il corso di musica da camera all’ Accademia Internazionale di Musica da Camera del Trio di Trieste. Fa parte di diverse formazioni da camera, il Toujours Ensemble, la Banda Baretti, l’ Accademia dei Solinghi. Ha collaborato con numerose orchestre da camera e sinfoniche, come l’Orchestra Giovanile del Piemonte, l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Orchestra Sinfonica della Valle d’Aosta, l’Academia Montis Regalis di Mondovì, l’Orchestra Sinfonica Italiana, l’Orchestra Sinfonica Haydn di Bolzano e Trento, l’ Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. È inoltre diplomata in canto e collabora con il Coro Filarmonico R.Maghini. Svolge attività didattica presso il Civico Istituto Musicale A.Corelli di Pinerolo e il Civico Istituto Musicale di Saluzzo.
ore 18.00
ISOLA DI TORCELLO Basilica di S.M. Assunta
BALDASSARE GALUPPI
SONATE DA CHIESA Ingresso per invito
CONCERTO
domenica 13 settembre
CONCERTO
Claudio Andriani Si è diplomato in violino nel 1998 presso il Conservatorio G. Verdi di Torino. Nel 1999 ha conseguito il diploma di viola, con il massimo dei voti, presso il Conservatorio N. Piccinni di Bari. Si è perfezionato in viola con Bruno Giuranna, presso l’Accademia W. Stauffer di Cremona e in violino con D. Schwartzberg, presso l’Accademia Romanini di Brescia. Nel 2003 ha conseguito con il massimo dei voti il Diploma di Concertismo in viola presso la Hocschule fur Musik der Musik-Akademie der Stadt Basel (Svizzera). Nel 2006 ha conseguito con il massimo dei voti e la lode il Diploma di Concertismo presso la Hochschule fur Musik und Theater Felix MendelssohnBartholdy in Leipzig (Germania). Nel 2008 ha conseguito con il massimo dei voti, il diploma in Violino Barocco presso il Conservatorio G. Verdi di Milano. Dal 1998 si dedica intensamente all’attività del Quartetto d’Archi, prima con il quartetto Andriani con il quale ha suonato in tutta Europa (Italia, Gran Bretagna, Spagna, Germania, Austria, Olanda, Repubblica Ceca), ha vinto numerosi premi ed è stato invitato come Quartetto in Residence presso la Britten-Pears School ad Aldeburgh in Gran Bretagna, poi con il Quartetto Xenakis, anch’esso vincitore in numerosi concorsi. Dal 1997 collabora all’attività dell’ensemble di musica antica Accademia dei Solinghi diretto da Rita Peiretti, esibendosi in concerti in Italia,Tunisia, Albania. Ha collaborato con numerose formazioni: il Sestetto L.Boccherini, l’Ensemble Europeo Antidogma Musica, con il quale si è esibito in Italia e Uzbekistan, l’Ensemble di Musica Contemporanea Fiarì di Torino, l’ensemble barocco Festa Rustica, con l’ attrice Lina Sastri ed il corpo di ballo dell’ Opera di Roma, in una rappresentazione per il centenario della nascita di Shostakovitch. DIEGO CASTELLI Svolge gli studi violinistici sotto la guida di Cinzia Barbagelata presso il Conservatorio G. Verdi di Milano dove si diploma nel giugno 2006 a pieni voti. Attraverso il Conservatorio G. Verdi di Milano ha potuto partecipare ad alcune Master Class tenute da C. Busch, M. Dancila, H. V. Freiberger, R. Clemencic e K. Leister. Con la formazione del quintetto con il clarinetto, è stato segnalato al concorso Beltrami, ha partecipato all’ VIII edizione del Rencontres Musicales de Méditerranée in Corsica e si è esibito presso il Lingotto di Torino raccogliendo unanime entusiasmo. Nel 2002 ha inoltre potuto partecipare ad una
importante tourneè in Argentina quale membro dell’orchestra giovanile del Conservatorio di Milano. E’ stato violino di spalla nell’orchestra giovanile J. Futura di Trento. Con la stessa orchestra, si è esibito a Bruxelles presso il Consiglio dei Ministri Europei, e, in qualità di secondo violino solista presso il Parlamento Europeo. Dal 2008 collabora con l’Orchestra Verdi di Milano. Presso il Conservatorio di Milano ha seguito corsi didattici sul repertorio violinistico e da camera del Seicento e del Settecento e svolgendo attività concertistica quale membro dell’orchestra d’archi barocca Arcantico.
INEDITE
a due violini e basso continuo Sonata I in la maggiore
Allegro, Adagio, Allegro Sonata II in fa maggiore
Allegro, Larghetto, Allegro Sonata III in re maggiore
Allegro, Largo, Andantino Sonata IV in sol maggiore
Allegro non presto, Largo, Allegro Sonata V in si bemolle maggiore
Allegro non presto, Largo, Allegro Sonata VI in mi maggiore
Allegro moderato, Dialogo tra Pasquino e Marforio, Ritornello larghetto violini CLAUDIO ANDRIANI, DIEGO CASTELLI violoncello MARGHERITA MONNET clavicembalo RITA PEIRETTI
ACCADEMIA DEI SOLINGHI Nel 1990, in occasione della prima edizione di Invito a Corte rassegna di spettacoli itineranti nei castelli organizzata dalla Regione Piemonte, si sentì la necessità di fondare un gruppo vocalestrumentale che si specializzasse nell’esecuzione di opere di compositori attivi presso i Savoia tra il XVI e il XVIII secolo (repertorio ancora in gran parte sconosciuto). Il nome del complesso venne scelto in omaggio alla dotta Accademia fondata nel ‘600 dal Cardinale Maurizio di Savoia e alla sua guida venne chiamata Rita Peiretti, rinomata sia per gli studi che per le esecuzioni di musica antica. Nel corso di questi anni i Solinghi hanno tenuto concerti per le più prestigiose associazioni concertistiche, sia in Italia (Associazione per la Musica Antica di Palermo, i Concerti di Musica Antica di Ravello, Il Festival di Musica Antica di Ventimiglia, il Festival delle Dimore Alfieriane a Santena, i Concerti per La Sindone e le Laudes Paschales a Torino, il Festival Galuppi di Venezia, il Festival Echi Lontani di Cagliari e altri) che all’estero (l’Auditorium del Museo del Prado di Madrid, Ottobre Musicale dell’Acropoleum di Cartagine, S.Celicia Hall di Edinburgo, Università di Hacettepe Ankara, Devlet Opera il di Smirne, Teatro dell’Opera di Tirana). Ai Solinghi si deve la prima rappresentazione in epoca contemporanea di moltissime composizioni barocche, sia da camera che per orchestra (da ricordare la prima esecuzione del Miserere di Galuppi per soli coro e orchestra - manoscritto presso il Fondo Foà Giordano della Biblioteca Nazionale di Torino - eseguito il 14 ottobre 2006 nella chiesa di Santa Maria Della Pietà di Venezia in occasione della riapertura della chiesa al pubblico dopo anni di restauri) e delle opere: La Zalizura (1618?) di Sigismondo d’India, Mitridate Re del Ponto (1767) di Quirino Gasparini e degli Intermedi delle Sirene (1595) di Pietro Veccoli (tutti musicisti operanti alla corte dei Savoia). L’Accademia ha inciso 4 cd per le etichette Claudiana di Torino, Stradivarius e Rugginenti di Milano, con musiche strumentali di Händel e Albinoni, cantate di Bach, Khunau e Telemann, due cd con l’integrale dei concerti per clavicembalo e
sabato 19 settembre
ANGELO MANZOTTI
Teatro La Fenice - Sale Apollinee
Sopranista, si dedica alla riproposta del repertorio storico dei castrati, sviluppatosi dall’inizio del Seicento con particolare riferimento alla produzione settecentesca (Händel, Hasse, Vivaldi, Pergolesi, Mozart, ecc.) in ambito operistico e nell’ambito della musica sacra, ma spingendosi anche alla musica contemporanea. Vincitore nel 1992 del Concorso Internazionale Luciano Pavarotti di Philadelphia e del primo Torneo Internazionale di Musica (Roma 1992), si è aggiudicato il Timbre de Platine di Opéra International con la sua prima registrazione discografica Arie di Farinelli (1995), il cui programma viene portato in tournée dal 1994. Ha registrato per la Rai Italiana per il circuito Eurovisione e per la TV olandese. Ha collaborato con alcuni tra i più prestigiosi ensemble strumentali, esibendosi in Italia, Europa, America e Asia. Tra le opere interpretate: di Händel Rinaldo e Tamerlano, di Monteverdi L’incoronazione di Poppea, Il Ballo delle ingrate, L’Orfeo, di Pergolesi Il Prigionier superbo, di Vivaldi la Griselda, di Cesti La Dori, di Rossini Aureliano in Palmira, di Humperdink Hänsel und Gretel e molte altre. Ha registrato per le etichette discografiche Arion, Bongiovanni, Naxos, Tactus, Dynamic, Callisto Records. Dal 1997 è con Piero Nuti protagonista dello spettacolo: Quel delizioso orrore (Vita di Farinelli, evirato cantore) di Cappelletto e Barbieri replicato ormai in Italia e all’estero più di quaranta volte. La sua discografia è costituita da 22 registrazioni tra recital e opere complete in ruoli da protagonista. E’ stato protagonista dell’opera contemporanea L’Angelo e il Golem di F. La Licata, composta espressamente per lui. Ha tenuto un Recital al Teatro La Fenice di Venezia con la Venice Baroque Orchestra sotto la direzione di Andrea Marcon, un tour di spettacoli imperniati su Farinelli in Festival Musicali in Messico, e concerti a Seoul (Corea) e in Spagna, e ha rappresentato Farinelli al Teatro Regio di Torino. Ha da poco girato un cortometraggio su Giovan Battista Velluti, uno degli ultimi castrati che cantò per Rossini. Ha recentemente tenuto una masterclass e concerti a Vancouver (Canada) e si è esibito al Teatro Sociale di Rovigo nell’ambito della stagione lirica. Ha da poco terminato una serie di concerti a Istanbul e Madrid, ha partecipato alla prima esecuzione in tempi moderni del Decebalo di Leonardo Leo e ha terminato la registrazione di un nuovo CD interamente dedicato a Porpora per Tactus.
ore 20.00
VENEZIA
OMAGGIO A
CONCERTO
orchestra di Galuppi e due con nove concerti per clavicembalo e orchestra di Giordani (entrambe in prima incisione mondiale) per la Dynamic di Genova.
PURCELL, HÄNDEL E HAYDN ACCADEMIA DEI SOLINGHI Maestro al cembalo
RITA PEIRETTI
ANGELO MANZOTTI
sopranista
HENRY PURCELL (1659-1695) da Oedipus: Music for a while per voce e basso continuo GEORG FRIEDRICH HÄNDEL (1685-1759) da Rinaldo: Cara sposa da Ariodante: Dopo notte Triosonata in sol maggiore op.5 n.4
Allegro, Allegro non presto, Passacaille, Gigue, Menuet da Ariodante: Scherza infida da Partenope: Furibondo spira il vento
FRANZ JOSEPH HAYDN (1732-1809) Quartetto in do maggiore op.54 n.2
Vivace, Adagio, Menuetto allegro - Trio - Menuetto I, Finale adagio, Presto
Arianna a Nasso cantata per soprano, archi e basso continuo
violini viola violoncello
EFIX PULEO, CLAUDIO ANDRIANI FULVIA CORAZZA MARGHERITA MONNET
LIDO DI VENEZIA
Grande Albergo Ausonia & Hungaria
DAL LIBERTY AGLI ANNI TRENTA
CONCERTO
ore 17.00
CONCERTO
CONCERTO
domenica 20 settembre
GOMALANBRASS Ingresso per invito
GEORGE GERSCHWIN (1898-1937) An American in Paris
HAROLD ARLEN (1905-1986)
GOMALANBRASS QUINTET L’obiettivo di suonare bene lavorando per ottenere grandi risultati ha fatto incontrare quasi per caso cinque musicisti provenienti da diverse città italiane, che hanno suonato e suonano come prime parti in alcune delle più prestigiose orchestre d’Europa e di oltre oceano, tra le quali Chicago Symphony Orchestra, Radio di Monaco, Opera di Francoforte, Teatro alla Scala di Milano, Accademia di Santa Cecilia, Maggio Musicale Forentino, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Regio di Torino, Orchestra della Radio Svizzera Italiana di Lugano, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, collaborando con i piu’ grandi direttori del nostro tempo come Metha, Muti, Maazel, Prêtre, Sinopoli, Giulini, Chung, ecc. Il Gomalan Brass Quintet nasce, con questo tipo di formazione, nel 1999 per esprimere le proprie potenzialità artistiche, abbracciando un repertorio che spazia dal rinascimento alla musica contemporanea senza disdegnare i generi ‘meno colti’. A soli due anni dalla fondazione il gruppo si aggiudica, nel novembre 2001, uno dei più prestigiosi riconoscimenti a livello mondiale: il Primo Premio al Concorso Internazionale Città di Passau in Germania, ricevendo entusiastici commenti anche da molte personalità di spicco della comunità internazionale degli
QUINTET Over the rainbow
ottoni come Roger Bobo, David Ohanian, Steaven Mead, Dale Clevenger e Froydis Ree Werke che considerano il Gomalan Brass come uno dei gruppi più affascinanti ed emozionanti del panorama internazionale. Regolarmente presente nelle più importanti sale da concerto e festival italiani (Festival di Stresa, Festival I Suoni delle Dolomiti, Auditorium Parco della Musica di Roma, Bolzano, Parma, Bologna, Torino, Milano), il Gomalan Brass si è esibito anche negli Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Scozia, Germania, Grecia e Svizzera tenendo anche Master Class al Tanglewood Institute of Music (Boston), alla Toronto University of Music, al Royal Northern College of Music di Manchester e alla University of Music di Glasgow. Diverse emittenti radiofoniche hanno trasmesso concerti e brani del Gomalan Brass Quintet fra cui Bayerisches Rundfunk, Radio Vaticana, Radio Canada, Radio Tre per la quale ha eseguito diverse prime mondali. Il quintetto ha all’attivo due lavori discografici (un terzo in produzione) pubblicati dalla Summit Records, da molti considerata come la più autorevole etichetta al mondo per quanto riguarda gli ottoni.
MAURO OTTOLINI (1972) Buster Keaton Blues
ERNESTO NAZARETH (1863-1934) Escovado
COUNT BASIE (1904-1984) Suite
GIOVANNI DANZI (1906-1974) Divinamente musica
LOUIS PRIMA (1910-1978) Sing Sing Sing
Seguirà rinfresco Si ringrazia Grande Albergo Ausonia & Hungaria
LEW POLLACK (1895-1946) That’s a Planty
tromba corno trombone tuba
MARCO BRAITO, MARCO PIEROBON NILO CARACRISTI GIANLUCA SCIPIONI ALESSANDRO FOSSI
Il termine ‘concerto’ ha nella storia della musica, il significato originario di ‘gruppo’, in tal senso il nome dell ́ensemble deve intendersi come ‘piccolo gruppo’. Piccolo Concerto nasce a Vienna nel 1993, dall’incontro di quattro musicisti con gli stessi interessi e le cui opinioni, relative a questioni interpretative, si completano a vicenda. Nel corso del tempo, Piccolo Concerto si è trasformato in un gruppo di musicisti dotati di grande fantasia, che si riunisce di volta in volta attorno a Roberto Sensi e il cui interesse comune è la musica da camera al di là delle vie tradizionali, nonché la passione per gli strumenti storici e la voglia di sperimentare. Il loro scopo è di creare spazio, oltre che per compositori quali Mozart, Haydn, Beethoven, Boccherini, Schubert, Mendelssohn e Rossini, anche per i maestri meno famosi, come Pleyel, J.M.Haydn, Albrechtsberger, Gassmann, Wagenseil, L. Mozart, Devienne, Brevál, Stamitz e per opere sconosciute che spesso sono strumentate in modo veramente originale e meritano di essere presentate in sala da concerto. Ciascuno dei membri di Piccolo Concerto ha svolto una intensa carriera free lance nelle formazioni europee piú famose nel campo dell’esecuzione di musica antica su strumenti originali; le esperienze accumulate fanno parte del patrimonio ideale e musicale dell’ensemble, creando in tal modo una solida base per l’interpretazione continua e produttiva dei temi musicali scelti. Il gruppo si esibisce regolarmente in rinomate sale da concerto europee, completando la propria attività con produzioni radiofoniche e discografiche che trovano sempre una forte eco nella stampa internazionale specializzata. PIETRO PROSSER Nato nel 1965, si è diplomato in chitarra presso il Conservatorio di Trento. Iniziato successivamente lo studio del liuto presso la Civica Scuola di Musica di Milano con Paul Beier, ha proseguito a Parma con Andrea Damiani, sotto la guida del quale si è diplomato presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma.
ore 20.00
VENEZIA
Teatro La Fenice - Sale Apollinee
PICCOLO
CONCERTO - Wien Sezione strumenti rari
IL MAULTROMMEL E LA MANDORA
JOHANN GEORG ALBRECHTSBERGER (1736-1809)
In occasione del bicentenario della morte Concerto in fa a cinque per Maultrommel, Mandora, due violini e basso continuo
ALBIN PAULUS Nato nel 1972 a Monaco (Germania) da genitori austriaci, trascorre l’infanzia a Braunschweig (Germania). All’età di cinque anni fa i primi tentativi con lo scacciapensieri. Prende lezioni di flauto a becco, di clarinetto, di sassofono (con QuangHo) e di pianoforte. Studia musicologia a Vienna e Cremona. Nel 1999 si laurea con tesi su Cornamusa e viella a ruota (ghironda) in Austria e loro ruolo nella musica colta. Dal 1991 studia intensamente con lo scacciapensieri la tecnica virtuosistica nel XVIII secolo. Nel 2003 registra l’opera completa per scacciapensieri di Johann Geoerg Albrechtsberger. Dal 1994 grande passione per la cornamusa. Inizialmente autodidatta prende poi lezioni da Horst Grimm. nel 1997 e nel 2005 secondo premio al Concorso per Vielle e Cornamuse di Sanit Chartier (Francia). Si dedica al clarinetto e altri strumenti ad ancia nella musica tradizionale. Numerosi concerti in Europa e oltremare. È insegnante di scacciapensieri, di differenti cornamuse (Bock, Sackpfeife, Dudey) e di musica d’insieme presso l’Università di Musica di Vienna. Dal 2000 compie ricerche sulla musica dell’antichità celtica e sulla ricostruzione di strumenti dell’età del ferro. Ha fatto pubblicazioni di celtologia e musicologia. Concerti e registrazioni nel campo della musica tradizionale con Hotel Palindrone, Schikaneders Jugend e della musica antica con Roberto Sensi - Piccolo Concerto, Christophe Coin - Ensemble Barocco di Llimoges, Unicorn, l’Orfeo Barockorchester, Concilium Musicum. Ha compiuto numerose registrazioni.
CONCERTO
sabato 26 settembre
CONCERTO
PICCOLO CONCERTO
Come continuista e solista si esibisce assieme a numerose formazioni italiane – Baroque Bozen Orchestra, L’Arte dell’arco, Orchestra Barocca di Venezia, Accademia Bizantina, Academia Montis Regalis, Ensemble Cordia, Consortium Carissimi, I Solisti Veneti – e straniere – Capella Savaria (Ungheria), Collegium 1704 (Praga), Piccolo Concerto (Vienna), - partecipando a concerti, spettacoli e registrazioni in Italia (ultimamente: I Concerti del Quirinale), Germania (ospite fisso ai Festival der Laute della Deutsche Lautengesellschaft), Austria (Salzburger Festspiele - Salisburgo, Internazionale Barocktage - Melk), Inghilterra, Danimarca (Sommerkoncerter i Nordsjælland), Ungheria, Repubblica ceca (Passion-Pasije ’99), Polonia (II Europejski Festival Musyki Organowej i Kameralnej), Grecia, Portogallo, Giappone, Sudamerica. Con calichon e mandora ha proposto programmi a solo e in ensemble in prima moderna, tra cui l’integrale dei doppi-concerti per mandora, scacciapensieri e archi di Johann Georg Albrechtsberger. Ha inciso tra l’altro per Tactus, Stradivarius, Bongiovanni, Sarx, Dynamics, Chandos, Brilliant, per Rai-Radio3 e orf. Dal 2005 è stato invitato come rappresentante europeo all’International Lute Meeting, esibendosi presso il teatro Megaron di Atene a fianco dei maggiori liutisti e oudisti di cultura araba. Dal 2007 è liutista stabile di Divino Sospiro, orchestra residente del CCB di Lisbona. Si è laureato nel 1996 presso la Facoltà di Musicologia di Cremona dell’Università di Pavia con una tesi storico-bibliografica su mandora e calichon e svolge attività di ricerca sulle fonti per liuto, con particolare attenzione ai territori centroeuropei.
Allegro moderato, Andante, Menuetto-Trio, Finale, Allegro molto
FRANZ JOSEPH HAYDN (1732-1809)
Divertimento in re, Hob.III:8 a liuto, violino, viola e basso rielaborazione presumibilmente di Karl Kohaut (1726-1784) dal Divertimento a quattro in mi, Hob.III:8
Allegro molto, Minuetto-Trio, Adagio, Minuetto-Trio, Presto
Divertimento in do, Hob.II:C5 a due violini, violoncello e basso
Presto, Minuetto, Adagio, Minuetto, Adagio con Variazioni
JOHANN GEORG ALBRECHTSBERGER (1736-1809)
Concertino in re per Maultrommel, Mandora, due violini e basso
A tempo, Andante, Minuetto-Trio, Allegro
maultrommel ALBIN PAULUS mandora e liuto PIETRO PROSSER violino JENPING CHIEN violino e viola JOHANNA GAMERITH violoncello BALÀZS MÀTÈ violone ROBERTO SENSI fagotto ELENA BIANCHI
Fondaco dei Turchi
Progetto Fondaci
Avviciniamoci agli strumenti e ai loro suonatori. Il termine zarb (di origine araba) significa “tempo, misura, battuta”; insieme a questo termine colto se ne impiega correntemente uno più popolare e onomatopeico, tombâk. Per molto tempo lo zarb servì a ‘segnare il tempo’ della musica classica persiana (radîf) ma verso la seconda metà del 1940 comparve il virtuoso Hossein Tehrâni che ne rivoluzionò la tecnica strumentale. Con lui si formò Jâmshîd Shemirânî, che verso la fine degli anni Sessanta si trasferì a Parigi. Qui Shemirânî ebbe numerosi studenti e due magnifici figli, Bijân e Keyvân che ne continuano la tradizione: con la famiglia Shemirânî, e con Behnâm Samânî, studia da anni Francesco Clera. Il flauto di canna ney è uno strumento dal passato millenario: i primi resti archeologici datano al 2500 a.C. ma esso assunse un nuovo ruolo all’interno dell’incontro cerimoniale sufi detto samâ‘, e, soprattutto, nell’opera di Mevlâna Jalâl ud-Dîn Rûmî e nei repertori della mevlevîye. Con il M.o Kudsi Erguner, solista di ney ottomano-turco di tradizione mevlevî, e con il suo primo allievo Stéphane Gallet, studia da anni Giovanni De Zorzi, che è anche dottore di
Giovanni De Zorzi
MÂRAGHÎ
Tra il palazzo e i centri sufi percorsi nella musica ottomana
CONCERTO
ricerca in Etnomusicologia e docete di flauto ney al Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza. La giovane cantante Sepideh Raissadat ha studiato sin dal 1989 con i maggiori maestri viventi della tradizione di musica colta persiana (radîf): vanno ricordati, tra i cantanti, la stella Parissa e il grande Muhammad Reza Shajarian; tra gli strumentisti, i maestri Parviz Meshkatian, Hossein ‘Alizadeh e Muhammad Reza Lotfî. Questa attività di studio si è concretizzata in cinque registrazioni edite. Da un punto di vista accademico, diplomatasi nel 2003 presso l’Accademia di Belle Arti di Tehran, si è laureata nel marzo 2009 in Musicologia all’Università di Bologna. È attualmente assai attiva come solista e didatta in Canada, Iran e in Europa. Descrivere il liuto a manico corto ‘ud ci porta di nuovo in viaggio: seguendo le vie carovaniere, liuti, vielle, oboi, cetre e percussioni nati in Asia centrale giungono sino in Europa così come nel più lontano Oriente. Il liuto a manico corto barbat appare sulle terre dell’attuale Tajikistân raffigurato in figurine di terracotta che datano al I secolo d. C., si ritrova poco dopo nell’India nordoccidentale e più tardi in Persia, durante il regno di Shâpur I (III d. C.). Esso riappare quindi in Cina e Giappone, dove esiste ancor oggi con i nomi biwa e pi’pa, (termine, quest’ultimo, che deriverebbe direttamente da barbat). Gli arabi lo incontrano e lo adottano in occasione della loro invasione della Persia nel VII secolo d. C.: con alcune modifiche organologiche esso diviene l’ ‘ud, liuto a manico corto con cinque corde doppie in budello. La successiva storia dell’‘ud arabo in Europa è ben nota: risalendo dal Maghreb verso l’Andalusia esso diviene al-liud, liud, raggiunge la Provenza e diviene luth, trasformandosi in lëuto (nell’accezione dantesca) e liuto. Giovanni Tufano ha studiato ‘ud con il libanese Gazi Makhoul e percussioni con Michael Metzler, con la famiglia Shemirânî e con Behnâm Samânî. Pur se nato di recente, l’Ensemble Marâghî ha già avuto modo di partecipare ad importanti rassegne e festival italiani ma, soprattutto, ha avuto l’onore di essere l’unico gruppo occidentale selezionato per il prestigioso Festival internazionale curato dall’UNESCO e dal Ministero della Cultura dell’Azerbaijan intitolato The Space of Mugham, tenutosi a Baku tra il 16 e il 26 marzo 2009, interamente dedicato alle culture musicali sviluppatesi nella vasta area della musica classica islamica (maqâm) che va dalla Spagna alla Cina occidentale.
CONCERTO
ENSEMBLE MARAGHI L’Ensemble Marâghî propone composizioni nate tra la corte e i centri sufi di Costantinopoli in epoca ottomana (1326-1923). Per il suo nome, il gruppo si ispira in maniera molto personale alla figura del grande musicista, compositore e musicologo ‘Abd ul-Qâdir Marâghî, nato a Marâghe, nell’attuale Azerbaijân iraniano, verso il 1360, e scomparso ad Herât, attuale Afghanistân (Khorasan storico) nel 1435. Come tutti gli artisti e gli intellettuali del suo tempo egli fu un cosmopolita: nacque in Azerbaijân, visse in Irak, scrisse in persiano, fu attivo alle corti di Tabriz, Costantinopoli, Samarcanda e lasciò, infine, questo mondo ad Herât, esercitando ovunque un’influenza fondamentale per le tradizioni musicali della vasta area nella quale visse. L’Ensemble si ispira a Marâghî soprattutto per due motivi: innanzitutto, per sottolineare sin dal proprio nome il tipo di ricerca che lo caratterizza, dedicata alle composizioni d’epoca ottomana antica; in secondo luogo, la figura storica di Marâghî, uomo non vincolabile ad un unico luogo e ad un’unica cultura intende sottolineare un valore caro all’Ensemble: l’interculturalità. Il gruppo, infatti, viene inteso come luogo di incontro tra musicisti che non sono Occidentali, o Orientali, italiani, iraniani o turchi o arabi, ma musicisti che amano e studiano queste tradizioni musicali.
ENSEMBLE
CONCERTO
VENEZIA
CONCERTO
ore 17.00
ORATORIO
CONCERTO
domenica 27 settembre
Ingresso per invito
Beyati Peşrev (neyzen Emin Dede Yazici, 1853-1945) MAKÂM UŞŞAK Uşşak Ilâhi, “Bu akl ü fikr ile” (anonimo); Uşşak Ilâhi, “Devraniler Zikri” (anonimo); Uşşak Son Peşrev, “Bülbül Uşşaki” (anonimo); MAKÂM GERDÂNIYE Gerdâniye Ilâhi, “Severim Seni Ben”; (Musica/Beste: Anonimo; Testo/Güfte: Yunûs Emre, m. 1320); Gerdâniye Ilâhi, “Milk-i Bekadan gelmişen”; (Beste: Yakubzâde Mehmet Efendi; Güfte: Yunûs Emre); MAKÂM RAST Rast Kâr-i Muhteşem (‘Abd ul-Qâdir Marâghî, 1360? - 1435) Rast Nakiş Beste “Amed Nesim-i Subh Dem” (‘Abd ul-Qâdir Marâghî, 1360? - 1435); Rast Nakiş Beste “Hem Kamer Hem Zuhre” (Acemler, post Tabriz 1514?); MAKÂM FERÂHFEZA Ferahfeza Peşrev (Hâmmamizâde İsmail Dede Efendi (1778–1846); Ferahfeza Son Peşrev (Zeki Mehmed Ağa, 1776–1846); Ferahfeza Son Yürük Semai (Zeki Mehmed Ağa, 1776–1846); MAKÂM MAHÛR Mahûr Peşrev (Gazi Giray Khan, 1554–1607) Mahûr Saz Semâisi (Gazi Giray Khan, 1554–1607) MAKÂM SEGÂH Segâh Saz Semâisi (kutb-u nâyi ‘Osman Dede, 1652-1730) Segâh Ilâhi “Sordum sari çiceğe” (Beste: ?; Güfte: Yunûs Emre (? - 1320) Segâh Ilâhi “Server-i Ser Bülendimiz” (Beste: Ebul Hâmis; Güfte: Sâdi); Segâh Peşrev (serneyzen Yusuf Paşa, 1821-84). Segâh Niyaz Ilâhi, (Beste: ?; Güfte: Sultân Veled, m. 1318)
Seguirà rinfresco
tamburo a cornice bendir, tamburo a calice zarb FRANCESCO CLERA flauto ney, voce direzione musicale GIOVANNI DE ZORZI liuto a manico lungo setâr voce SEPIDEH RAISSADAT liuto a manico corto ’ud GIOVANNI TUFANO
Paolo Morigia, 1595
Troviamo in tutto il tardo Cinquecento e il Seicento cronache di storici e viaggiatori in Italia che dipingono un mondo musicale meraviglioso abitato da donne – cantatrici, suonatrici e persino compositrici. Tali immagini sono ancora più affascinanti se si considerano le restrizioni draconiane a cui erano sottoposte queste donne nella loro vita claustrale, in particolar modo per quanto concerne la musica. Un velo di mistero copre questo repertorio. Allora, come si eseguiva questa musica? Cappella Artemisia è un ensemble di voci e strumenti che cerca di dare risposta a questa domanda. Formatosi intorno ad un nucleo di voci femminili, questo complesso si dedica alle musiche dei monasteri femminili italiani del Cinquecento e del Seicento. Il suo repertorio comprende sia opere sconosciute composte dalle suore stesse, che brani scritti da compositori più noti, ma proposti qui per la prima volta nella loro guisa originale, cioè senza voci maschili. Le musiciste che fanno parte di Cappella Artemisia sono esecutrici specializzate e affermate nel campo della musica antica. Tutte collaborano regolarmente con altri complessi di musica antica come Il Concerto Italiano, L’Accademia Bizantina, Hesperion XXI, Malapunica, La Reverdie, Cantar lontano, ModoAntiquo, Tetraktys, L’Accademia Strumentale e tanti altri. Candace Smith, fondatrice e direttrice dell’ensemble (americana d’origine ma in Italia dal 1978) si occupa da molti anni della musica antica composta da donne, ed estende il suo interesse anche alla musica contemporanea, cabarettistica e i musicals. Dalla sua nascita nel 1991, la Cappella Artemisia ha avuto lusinghieri riscontri, sia per la rarità e l’originalità del suo repertorio, sia per l’alta qualità delle sue esecuzioni. E’ stata invitata a diversi
ORATORIO
monache di San Vito. E’ in programmazione una registrazione dedicato alle musiche della Settimana Santa nei conventi. Il nome di Cappella Artemisia si ispira alla pittrice Artemisia Gentileschi, una figura significativa nell’Italia secentesca il cui valore artistico comincia solo ora a guadagnarsi il riconoscimento che merita. Noi speriamo che, sotto i suoi auspici, potremo riportare questo stesso riconoscimento alle ignorate opere musicali delle sue contemporanee dentro le mura dei conventi. ORCHESTRA BAROCCA DI BOLOGNA Ensemble specializzato nell’esecuzione di musiche del Sei-Settecento con strumenti storici, è stata fondata nel 1995 da Paolo Faldi e Gianni Lazzari. Ha effettuato concerti in Festival europei quali Regensburg, Brunnenthal, Brezice, Callas partecipando a registrazioni radiofoniche e televisive. Collabora con numerosi artisti di fama fra cui Gloria Banditelli ed Angelo Manzotti, con i quali ha registrato due cd per la casa editrice Tactus con Arie di Vivaldi e musica sacra di G.A.Perti (in prima mondiale in tempi moderni). E’ stata ospite di numerose associazioni concertistiche italiane fra cui Il Festival Galuppi di Venezia, Amici della Musica di Vicenza, Amici della Musica di Arezzo, Amici della Musica di Cosenza, Amici della Musica di Campobasso, Emilia-Romagna Festival, Musica e Poesia a S.Maurizio, Bologna Festival, Feste Musicali di Bologna. PAOLO FALDI Diplomato in oboe, flauto dolce ed oboe barocco. Ha vinto la selezione per primo oboe e flauto dolce nell’Orchestra Barocca Europea nel 1988, effettuando tournée in tutta Europa sotto la guida di Roy Goodman e Ton Koopman. Dal 1989 suona con Hesperion XXI e Le Concert de Nations diretti da Jordi Savall, partecipando a numerosi concerti, incisioni discografiche e tournée in Europa, America ed Asia. Ha suonato con i maggiori gruppi italiani ed europei di musica antica. E’ fondatore dell’Orchestra Barocca di Bologna.
VENEZIA
CONCERTO
Quasi tutti i monasteri delle monache fanno professione di Musica, così del suono di più sorte d’instromenti musicali, come di cantare. Et in alcuni monasteri ci sono voci tanto rare, che paiono angeliche, e a sembianza di sirene allettano la nobiltà di Milano d’andargli ad udirle.
ore 20.30
CONCERTO
CAPPELLA ARTEMISIA
siche nei monasteri femminili del ‘600 a Bologna; I Vespri Natalizi di Suor Chiara Margarita Cozzolani (1650); Rosa mistica: musiche delle monache lombarde del ‘600; e Sulpitia Cesis: I mottetti spirituali (1619); Soror mea, sponsa mea: il Cantico dei Cantici nei Conventi; Raphaella Aleotti e le
sabato 3 ottobre
CONCERTO
festival prestigiosi di musica antica in Europa e Nord America, quali il Festival Olandese di Musica Antica (Utrecht), il Festival delle Fiandre (Bruges), il Festival Monteverdiano di Cremona, l’Osterfestival di Innsbruck, il festival Women and Music (Chard, Inghilterra), Les Fêtes Musicales de Savoie (Francia), Tage Alter Musik (Regensburg e Herne, Germania), le rassegne di Early Music a Vancouver, Houston, San Diego ed altre città americane, nonché numerose altre rassegne importanti in tutta Italia. I suoi cd sono tutti stati favorevolmente accolti da critici musicali e storici in Italia e all’estero. Sono: Canti nel chiostro: Mu-
Scuola Grande di San Rocco
BALDASSARE GALUPPI (Burano 1706 - Venezia 1785)
JAHEL
Oratorio (Venezia 1747)
PRIMA ESECUZIONE IN TEMPI MODERNI
ENSEMBLE VOCALE CAPPELLA ARTEMISIA Direttore
CANDACE SMITH
ORCHESTRA BAROCCA DI BOLOGNA con strumenti originali Concertatore
PAOLO FALDI
Nato a Genova (Italia) nel 1977. Giovanissimo ha incontrato e raccolto i consigli di musicisti come Karajan, Magaloff, Baumgartner, Berio e Horszowski. Premiato con prestigiose Borse di Studio dal Mozarteum di Salisburgo, dalla Yamaha Music Foundation di Londra, dal Conservatorio Nazionale di Parigi che gli hanno consentito di frequentare Maestri quali Dorenski, Kammerling, Perticaroli, Perahia, Goode, Lonquich, Weissenberg. Diplomato Master all’Accademia di Imola con F. Scala. Debutta a 11 anni a Milano con i Solisti Veneti diretti da C. Scimone. Da allora ha suonato frequentemente in festivals internazionali quali Lucerna, Salisburgo, Belgrado, Santander, Antibes, Vicenza, Bologna, Menorca, Brescia e Bergamo, Sermoneta, Camerino, Sorrento, Ravello, Torino, Como, La Coruna, Pesaro, Milano, Bellinzona, Salamanca, Cervo, Badworishofen, Husum, Ravenna ecc. e presso importanti centri musicali come Konzerthaus, Berlino; Salle Pleyel, Salle Gaveau, Piano 4, Parigi; Rudolfinum Dvorak Hall, Praga; Palais des Beaux Arts (Bruxelles – Europalia 2008); Teatro La Fenice, Venezia; Teatro alla Scala e Sala Verdi, Milano; Teatro Coliseo, Buenos Aires; Ateneo Rumeno, Bucarest; Rachmaninoff Saal, The Moscow State Philarmonic Society, Conservatorio Mosca; Auditorium National d’Espagna (ciclo grandi interpreti de Scherzo), Teatro Real, Teatro Monumental, Madrid; Mozarteum Brasilero, San Paolo; Zentrum Paul Klee, Berna; Gewandhaus, Lipsia; Auditorium M.Delibes, Valladolid; Università La Sapienza, Accademia Filarmonica, Concerti al Palazzo del Quirinale, Roma; ha partecipato a Milano in Sala Verdi al ricordo di L. Berio insieme all’Ensemble Intercontemporain e P. Boulez; tournèe in Giap-
ore 18.00
VENEZIA Teatro Goldoni
BALDASSARE GALUPPI (Burano 1706 - Venezia 1785)
SONATE
CONCERTO
domenica 4 ottobre
PER TASTIERA
CONCERTO
ANDREA BACCHETTI
pone, Sud America, e con direttori ed orchestre di rilievo internazionale come Camerata Salzburg, Lucerne Festival Strings, Cappella Istropolitana, Bratislava; Prague Chamber Orchestra, Filarmonica della Scala, MDR Sinfonie Orchestra, Lipsia; RTVE Radiotelevisione Spagnola, Madrid; SDWO Sud-WestDeuschteOrchestra, Pforzheim; Philarmonie der Nationen, Amburgo; Enescu Philarmonic, Bucarest; ONBA, Bordeaux; Philarmonique de Nice e de Cannes; Sinfonica Castilla Y Leon; Sinfonica dell’Asturia; Sinfonica dell’Estado del Paranà, Curitiba ecc. In Italia suona regolarmente con le maggiori orchestre e per le principali associazioni concertistiche. E’ ospite regolare dal 1998 delle Serate Musicali di Milano, dove ha in corso di esecuzione un programma pluriennale con l’integrale dell’opera per tastiera di Bach. Suona in duo con R. Filippini, con il Quartetto Prazak, i Quartetti di Cremona, della Scala, di Venezia, il Quartetto Ysaye. Le sue Suite Inglesi di Bach (Decca) hanno raccolto unanimemente consensi particolarmente entusiastici dalla stampa specializzata e non, ed hanno ricevuto il premio dalla prestigiosa rivista americana Classics Today e della francese Diapason. Il cd Berio Piano Works (Decca) - particolarmente voluto ed apprezzato dal compositore con il quale Bacchetti ha studiato e collaborato fin da quando aveva 11 anni - ha avuto la nomination al Premio Amadeus 2005; segnalato tra le migliori incisioni dell’anno dalle più autorevoli riviste musicali italiane; fra quelle più autentiche e significative in assoluto da CD Compact, Mundoclasico (Spagna) e Muzika 21 (Polonia). Il SACD con l’integrale delle 6 Sonatas di Cherubini e CD Galuppi Piano Sonatas (RCA RED SEAL – Sony Music) hanno raccolto giudizi artistici elevatissimi dalla critica internazionale; i 5 Diapason dell’omonima rivista francese, le 5 Stelle di Musica, Amadeus, Ritmo, Fonoforum, Crescendo, Luister, Musik und Theater, Pizzicato, Le Monde de la Musique e delle altre maggiori riviste europee, oltre ai più importanti quotidiani italiani e al prestigioso El Pais. L’integrale del Gradus ad Parnassum di Clementi (ARTS) è stata premiata dalla rivista giapponese Record Gejiutsu. Il DVD Arthaus con le Variazioni Goldberg di Bach, con ampia monografia, trasmesso con grande successo da SKY Classica, è stato segnalato tra i migliori DVD dell’anno dalla stampa specializzata europea e americana. Sono da ricordare le 5 stelle di BBC Music Magazine,di Amadeus, Musica, Scherzo; la raccomandazione di Gramophone, International Record Review, il premio di Classics Today France, American Record Guide, Fanfare, Japan Record Gejiutsu, Gramofon, Piano News, International Piano, Piano Magazine, oltre che la nomination al premio della critica italiana 2008 della rivista Classic Voice. Suoi concerti sono trasmessi da RadioTre, BBC Radio3 (UK), ORF, Radio France (la Roque d’Anteron), RTSI, Radio della Nuova Zelanda, RNE (Spagna), MDR Lipsia, ecc. Nel 2010 sono previste tournèe in Giappone e Sud-America ed il debutto alla Carnegie Hall di N.Y.
ANDREA BACCHETTI pianoforte
Nuova edizione sulle fonti a cura di Andrea Bacchetti e Mario Marcarini
Il concerto sarà preceduto da una presentazione del Prof. Franco Rossi
Sonata in si bemolle maggiore
Larghetto, Allegro Sonata in do minore
Allegro moderato, Allegretto Sonata in do maggiore
Adagio, Allegro
Sonata in la minore
Siciliana, Allegro Sonata in re minore
Andantino, Presto Sonata in si bemolle maggiore “Buranello All.°” Levi CF C 26
Allegro, Presto
Il pianoforte YAMAHA CF III S per la prima volta a Venezia è gentilmente offerto dalla ditta Di Marco
Scuola Grande di San Rocco
COMPLESSO VOCALE ANTONIO LOTTI
I VIRTUOSI VENETI
CONCERTO
ORATORIO
CONCERTO
VENEZIA
CONCERTO
e orchestra di Antonio Vivaldi e ha proposto nel 1993 una prima esecuzione in tempi moderni di un Magnificat di Giovanni Legrenzi. Ha presentato nel 1999 una prima esecuzione del Credo a quattro per coro e orchestra di Antonio Lotti. Ha inciso nel 2000, per la Rivo Alto, un cd con musiche di Giovanni Gabrieli, Giovanni Croce, Hans Leo Hassler, Antonino Biffi, Claudio Monteverdi, Antonio Lotti, Giovanni Legrenzi, Baldassare Galuppi. Ha registrato, per festeggiare il trentennale di attività, musiche vocali e strumentali sacre e profane di Antonio Lotti. La sezione maschile del coro, desiderando dar vita ai canti come vengono riproposti dai più antichi manoscritti, ha iniziato lo studio per la riproposta del repertorio del Canto Gregoriano. Il Complesso è diretto da Paolo Cammozzo, Presidente dell’Associazione Musicale Antonio Lotti è il Dott. Luigi Candiani. PAOLO CAMMOZZO Nato a Venezia nel 1952 ha iniziato la sua carriera artistica come corista nella Cappella della Basilica di San Marco, ha studiato canto con Antonio Ticcò, pianoforte e composizione dapprima con Carmelo Pavan, Alfredo Bravi e poi con il maestro Aldo Casati. E’ diplomato in musica corale e direzione di coro presso il Conservatorio B.Marcello di Venezia. Ha seguito corsi di aggiornamento e perfezionamento sulla musica corale e la direzione di coro con Adone Zecchi, Bruno Zagni, Roberto Gabbiani, Jurgen Jurgens, Giovanni Acciai, Peter Neumann.
L’Ensemble I Virtuosi Veneti, costituito da musicisti che insegnano nei più prestigiosi Conservatori d’Italia e che hanno fatto parte di orchestre liricosinfoniche e di ensemble e complessi come I Solisti Italiani, l’Arte dell’Arco, La Magnifica Comunità e I Solisti Veneti di Claudio Scimone, è nato per iniziativa di Alessio Benedettelli, anch’egli, per oltre venticinque anni, componente del prestigioso scomplesso cameristico. I musicisti che compongono questo ensemble hanno avuto importanti esperienze avendo lavorato con importanti direttori d’orchestra come George Prêtre, Kurt Masur, Karl Böhm, Elhiau Inbal, Claudio Abbado, Kiril Kondrascin, Yuri Temirkanov, Yuri Aronovitch, Riccardo Muti e altri ancora. In questi anni I Virtuosi Veneti sono stati presenti nei più importanti eventi nazionali e internazionali come congressi, inaugurazione di mostre, di istituti finanziari, convegni e feste del mondo dello spettacolo. Tra gli altri ricordiamo l’inaugurazione de La Vittoriosa, sede a Malta del Casinò di Venezia, galà per la Schroeder International a Palazzo Pisani Moretta, Cerimonia d’apertura della Michigan University, nel 2006 la presenza al Convegno The Future of Science organizzato dalla Fondazione Veronesi a Palazzo Ducale, e altri eventi ancora. Hanno collaborato con solisti di chiara fama, vincitori di premi internazionali come il Concorso di Monaco di Baviera (ARD), Premio Paganini a Genova, Premio Kreisler a Vienna, e altri. La possibilità di lavorare con questi grandi solisti pone I Virtuosi Veneti in una posizione privilegiata, di particolare prestigio tanto da far distinguere l’ensemble da tutti gli altri complessi.
ore 20.30
CONCERTO
Beatus vir RV598, il Laudate Dominum V606, il Gloria RV589 e il Magnificat RV610 per soli, coro
I VIRTUOSI VENETI
sabato 10 ottobre
CONCERTO
COMPLESSO VOCALE ANTONIO LOTTI Il Complesso Vocale Antonio Lotti di Venezia è un coro misto sorto nel 1975 alla Madonna dell’Orto dove da allora ha la sua sede. Il suo impegno è rivolto principalmente allo studio, al recupero ed alla diffusione di composizioni vocali e/o strumentali di qualsiasi epoca e stile con particolare riguardo alle musiche di autori di Scuola Veneziana. Il Complesso Vocale ha tenuto molti concerti, ha partecipato a concorsi nazionali, organizza ed è presente in rassegne nell’ambito della propria città e della Regione Veneto collaborando pure a iniziative di vari Enti. Ha partecipato nel 1985 a A Piece for Peace concerto radiofonico composto da Alvin Curran e trasmesso in diretta simultanea da tre città (Venezia, Amsterdam, Francoforte sul Meno). Il coro ha effettuato tournées in Ungheria, in Francia e ha preso parte alla ventisettesima Rassegna Internazionale di Cappelle Musicali che si è svolta a Loreto. Ha eseguito il
Ha collaborato come organista e clavicembalista ad esecuzione di musiche del ‘500 e del ‘700 e come voce solista (con accompagnamento di liuto) all’esecuzione di musiche del XIV e XV secolo. Dal 1975 dirige il Complesso vocale Antonio Lotti di Venezia, coro misto il cui impegno è rivolto principalmente allo studio, al recupero ed alla diffusione di composizioni vocali e/o strumentali di qualsiasi epoca e stile con particolare riguardo alle musiche di autori di Scuola Veneziana. Ha diretto dal 1984 al 1987 il Coro Alpino Veneziano, gruppo corale che oltre alla diffusione dei tradizionali canti popolari svolgeva una costante ricerca per la ricostruzione e la riproposta di vecchie cantate venete e non. Con tale gruppo ha tenuto numerosi concerti ed ha effettuato tournée in Svizzera, Germania, Ungheria, Grecia; nel 1986 ha vinto il Premio Venezianello per la diffusione della musica e delle tradizioni popolari. Ha collaborato - con l’invio di inediti musicali di importanti autori veneti - alle riviste Musica Viva e La Cartellina di Milano. Ha curato la trascrizione e la pubblicazione di mottetti inediti di Antonio Lotti, Giovanni Legrenzi, Baldassarre Galuppi; ha pubblicato alcune sue composizioni per coro a voci miste; ha curato la trascrizione di un Gloria, di un Magnificat a quattro voci con violini di Giovanni Legrenzi, di un Credo a 4 con orchestra e della Messa a 4 voci piena di Antonio Lotti eseguita dalle corali partecipanti al 31° Incontro Internazionale di Cappelle Musicali di Loreto. Sta curando la catalogazione delle musiche sacre di Antonio Lotti.
direttore PAOLO CAMMOZZO LA MUSICA IN SAN MARCO E NEI PII HOSPITALI DI VENEZIA ANTONIO LOTTI (1667-1740)
Kyrie dalla Missa Sapientiae per soli, coro e orchestra (trascrizione e revisione a cura di Paolo Cammozzo)
ANTONIO VIVALDI (1678-1741) Magnificat RV610 per soli, coro e orchestra
BALDASSARE GALUPPI (1706-1785)
Dixit Dominus per soli, coro e orchestra (trascrizione e revisione a cura di Paolo Cammozzo)
PRIMA ESECUZIONE MONDIALE ANTONIO VIVALDI (1678-1741) Gloria RV589 per soli, coro e orchestra
soprano contralto tenore basso
MARIA LIA RIGOTTI FRANCESCA POROPAT BO SCHUNESSON FRANCO ZANETTE
Teatro La Fenice - Sale Apollinee
CONCERTO
CONCERTO
CONCERTO
ORATORIO
VENEZIA
DI PARMA CONCERTO
Bruno Giuranna, Alessandro Carbonare, Eduard Brunner; ha partecipato a numerose registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI e per diverse emittenti estere (Bayerischer Rundfunk, NDR, WDR, MDR, Radio Bremen, ORT, ABC-Classic Australia). Ha inoltre inciso le opere integrali di Brahms per l’UNICEF, di Beethoven e Ravel per la rivista Amadeus e di Schostakovich per Stradivarius, premiato, quest’ultimo, come miglior disco dell’anno 2008 dalla rivista Classic Voice. Il Trio di Parma, oltre ad un impegno didattico costante in Conservatorio, tiene corsi alla Scuola Superiore Internazionale di Musica da Camera di Duino e alla Scuola di Musica di Fiesole.
ore 20.00
TRIO CONCERTO
CONCERTO Il Trio di Parma si è formato nel 1990 al Conservatorio A. Boito di Parma e successivamente si è perfezionato con il Trio di Trieste presso la Scuola di Musica di Fiesole e l’Accademia Chigiana di Siena. Il Trio di Parma ha ottenuto i riconoscimenti più prestigiosi con le affermazioni al Concorso Internazionale Vittorio Gui di Firenze, al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Melbourne, al Concorso Internazionale della ARD di Monaco ed al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Lione. Inoltre, l’Associazione Nazionale della Critica Musicale ha assegnato al Trio di Parma il Premio Abbiati per il 1994 quale miglior complesso cameristico. Il Trio di Parma è stato invitato dalle più importanti istituzioni musicali in Italia (Accademia di S.Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Milano, Amici della Musica di Firenze, Unione Musicale di Torino, Gran Teatro La Fenice di Venezia, Unione Musicale di Torino, GOG di Genova, Accademia Filarmonica Romana) e all’estero (Filarmonica di Berlino, Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Wigmore Hall di Londra, Konzerthaus di Vienna, Filarmonica di S. Pietroburgo, Festival di Lockenhaus, Teatro Coliseo di Buenos Aires, Amburgo, Dublino, Varsavia, Los Angeles, Washington, Barossa Music Festival Adelaide, Rio de Janeiro, San Paolo). Ha collaborato con importanti musicisti quali Vladimir Delman, Carl Melles, Pavel Vernikov,
CONCERTO
TRIO DI PARMA
domenica 11 ottobre
FRANZ JOSEPH HAYDN (1732-1809) Trio in mi bemolle maggiore Hob.XV:29
Poco allegretto, Andantino e innocentemente, Finale “in the German Style”, Presto assai
LUIS DE PABLO (1930) Trio n.1 I. Esbozo de Arabesco II. Trampantojo III. Melodias en perspectiva
FRANZ JOSEPH HAYDN (1732-1809) Trio in sol bemolle maggiore Hob.XV:25”Gipsy”
Andante, Poco adagio, Rondò “in the Gypsies Styile”, Presto
MAURICE RAVEL (1875-1937) Trio in La minore
Moderé, Pantouom. Assez vif, Passacaille, Très large, Final. Animé
violino violoncello pianoforte
IVAN RABAGLIA ENRICO BRONZI ALBERTO MIODINI
EZIO MABILIA Nato nel 1944 a Cittadella di Padova, si diploma col massimo dei voti e la lode nel 1964 al Conservatorio B. Marcello di Venezia studiando con Vincenzo Per-
ISOLA DI PELLESTRINA Santuario della Madonna dell’Apparizione
GUGLIELMO CONCERTO
Ingresso per invito
EZIO MABILIA
TOMMASO ALBINONI (1671-1750)
Sonata da chiesa in fa maggiore op.4 n.3 per violino e continuo
Sonata in sol minore op.1 n.5 per violino e continuo
Andante, Ciaccona, Adagio, Giga
FRANCESCO ANTONIO BONPORTI
clavicembalo
(1644-1704)
dai “Mysterien aus dem Leben Mariae” Sonata I in re minore per violino e continuo “L’ Annunciazione”
Largo, Allegro, Adagio, Giga
(1675-1742)
violino
HEINRICH IGNAZ FRANZ VON BIBER
Praeludium, Aria (Allegro), Adagio, Finale
EVARISTO FELICE DALL’ABACO
zione, nel 1975, della Orchestra Didattica di Vicenza e, pochi anni dopo, con Giovanni Guglielmo costituisce l’Orchestra Arrigo Pedrollo di Vicenza di cui sarà direttore stabile per un decennio. Successivamente è chiamato alla direzione dell’Orchestra L’Estro Armonico di Mirano-Venezia. Nella sua attività di pianista e di direttore viene a collaborare con affermati interpreti e collabora alla formazione di molti giovani musicisti. Ha suonato con i direttori d’orchestra Ettore Gracis, Piero Bellugi, Christofer Hogwood. Dal 1968 ad oggi suona col violinista Giovanni Guglielmo. Il Duo ha svolto una brillante attività in Italia e in Europa chiamato da importanti Istituzioni ed Enti concertistici. Ripetutamente invitato dal Goskonzert di Mosca si è esibito presso le Società Filarmoniche di Leningrado, Kiev, Mosca, Karkov, Tallin, Riga, Vilnius. Ha registrato per la RAI, Radio Lugano, per la Velut-Luna; per la Sicut-Sol, nel 1999 incide un cd realizzato dall’Accademia Olimpica di Vicenza, con la prima registrazione assoluta delle sonate per violino e pianoforte di A. Pedrollo, A. Girotto, G. Orefice. Sostenuto dall’amico pedagogista Marcello Peretti, già insigne docente all’Università di Padova, dagli anni ’80 è attivo nell’ambito della divulgazione musicale tenendo corsi e seminari di Formazione all’ascolto della musica presso Università Popolari, Scuole e Associazioni musicali.
CONCERTO
CONCERTO
ORATORIO
CONCERTO
ore 17.00
CONCERTO
Si è diplomato al Conservatorio B. Marcello di Venezia avendo studiato con i maestri Ettore Bonelli e Luigi Ferro. Primo premio assoluto al Concorso Nazionale di Violino Città di Vittorio Veneto nel 1962. Ha fatto parte del prestigioso complesso I Virtuosi di Roma e del Sestetto Chigiano. Ha fatto Duo con Riccardo Castagnone e con Ezio Mabilia . E’ stato primo violino solista dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia e dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Fondatore di famosi gruppi cameristici come L’Arte dell’Arco (per l’esecuzione di musiche antiche con strumenti originali) e I Solisti Filarmonici Italiani. E’ attivamente impegnato sia in veste editoriale come pure in campo discografico riguardo la musica rara e inedita del 700 italiano (sta completando l’incisione integrale dei Concerti per violino di G. Tartini). Incide per Deutsche Harmonia Mundi, Dynamic e Chandons, Denon Nippon Columbia, Tactus. Il suo repertorio spazia in tutto l’arco della produzione violinistica (da Corelli a Maderna ed altri contemporanei). Ha suonato, per quanto concerne l’attività solistica, con i direttori Sinopoli, Gracis, Pesko, Constant, Gelmetti, Sawallisch e con importanti orchestre sinfoniche. È stato direttore artistico delle orchestre sinfoniche di San Remo e del Teatro Olimpico di Vicenza. Titolare della cattedra di violino dapprima nei Conservatori di Padova, Venezia e Vicenza, è stato poi direttore del Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza. Tiene Corsi di Perfezionamento in varie Istituzioni Musicali italiane ed estere. Ha pubblicato opere didattiche e revisionato varie composizioni del 700 italiano. Suona un Bernardo Calcanius del 1712 con montatura barocca ed un Francesco Godetti del 1721 con montatura moderna . È Accademico dell’Accademia Olimpica di Vicenza e Socio Corrispondente dell’Accademia Galileiana di Padova.
domenica 18 ottobre
GIOVANNI CONCERTO
GIOVANNI GUGLIELMO
tile; contemporaneamente si dedica allo studio della composizione con Bruno Coltro. Si perfeziona in Musica da Camera con Sergio Lorenzi all’Accademia Chigiana di Siena dove collabora come pianista nelle classi di Franco Gulli e di Severino Gazzelloni. Premiato più volte in Concorsi pianistici nazionali, inizia un’attività che lo vedrà dedicarsi alla didattica, impegnarsi nel campo concertistico solistico, in varie formazioni cameristiche e nella direzione d’orchestra. Nel 1965 è chiamato ad insegnare pianoforte principale presso l’allora Liceo Musicale Pareggiato, poi Conservatorio C. Pollini di Padova. Dal 1975 è titolare di cattedra di pianoforte principale presso il Conservatorio B. Marcello di Venezia. Fa parte di affermati complessi: suona per anni col Trio Bartok (violinista Giovanni Guglielmo e clarinettista Elio Peruzzi), collabora ed incide con I Solisti Italiani, per decenni è membro stabile del gruppo cameristico Ensemble di Venezia. Partecipa ad importanti Festival (Brescia, Venezia, Istanbul, Smirne), incide per la Denon, Ricordi, Lyrinx, Dynamic. Come direttore d’orchestra contribuisce alla fonda-
GIUSEPPE TARTINI (1692-1770)
Sonata in la minore Ba3 per violino solo
Praeludium, Aria (Allegro), Adagio,
(1672-1749)
VIII Invenzione “La Pace” in mi miFinale nore per violino e continuo ANTONIO VIVALDI Andante, Balletto, Adagio, Giga
FRANCESCO MARIA VERACINI
(1678-1741)
Sonata in la maggiore op.2 n.2 per violino e continuo
(1690-1768)
Sonata in la maggiore op.1 n.7 per violino e continuo
Seguirà rinfresco
Cantabile, Allegro, Largo, Allegro
Preludio a capriccio, Presto, Corrente, Adagio, Giga, Allegro
sabato 24 ottobre ore 20.00
VENEZIA
Teatro La Fenice - Sale Apollinee
TRE GRANDI
CONCERTO
violino e orchestra di Haydn (come direttore-solista con l’Orchestra di Padova e del Veneto), l’integrale di violino e pianoforte di Ravel (con Giovanni Battista Rigon). Tra le sue ultime realizzazioni, in cd live con il Rondò capriccioso di Saint-Saens ed il Quinto Concerto di Vieuxtemps, pubblicato in un numero speciale di Audiophile Sound. Assieme ad Andrea Lucchesini sta eseguendo il ciclo completo delle Sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven. Ha suonato più volte in concerto anche la serie integrale dei 24 Capricci di Nicolò Paganini. MARIO BRUNELLO Ha studiato con Adriano Vendramelli e Antonio Janigro; nel 1986 ha vinto il primo premio medaglia d’oro all’ottavo Concorso Čajkowskij di Mosca; da allora è ospite dei maggiori centri musicali di tutto il mondo, collaborando con celebri direttori e con le più famose orchestre. Interessato a tutte le forme musicali, Brunello non si adagia nella consuetudine ripetitiva, ai pilastri della letteratura classica e romantica accosta l’antico, il Novecento storico, la prassi esecutiva barocca, il repertorio contemporaneo, scegliendo anche programmi cameristici con diverse formazioni. Nel 1988 ha avuto il Premio Abbiati quale miglior interprete dell’anno, è Accademico di Santa Cecilia, tiene dal 1997 la cattedra di violoncello all’Accademia Musicale Chigiana ed è direttore dell’Orchestra d’Archi Italiana. Suona su un prezioso violoncello Maggini del Seicento DANILO ROSSI Diplomatosi col massimo dei voti e la lode nel 1985, perfezionatosi con Dino Asciolla, Piero Farulli e Yuri Bashmet, a soli vent’anni viene scelto da Riccardo Muti a ricoprire il ruolo che ancora oggi ricopre, di Prima Viola Solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala, divenendo la più giovane prima viola nella storia del prestigioso Teatro milanese. Premiato in una decina di concorsi nazionali e internazionali, fra cui Vittorio Veneto, Stresa e Mosca, e per due anni Diploma d’Onore dell’Accademia Chigiana, Danilo Rossi viene regolarmente invitato nei maggiori Festival internazionali Asolo, Stresa, Ravenna, Ferrara, Cork, Nijny Novgorod, Elba, Joliette, St. Moritz, Vicenza, Mosca, Settembre Musica di Torino con Azzolini, Brandis, Baschmet, Brunello, Canino, Carmignola, Chung, Dindo, Gallois, Gerart, Ghiglia, Lucchesini, Muti, Tortelier, il Quartetto Arditti, il Nuovo Quartetto Italiano, il Trio Italiano, il Quartetto Vanbrugh. E’ stato inoltre per diversi anni membro del Trio d’Archi della Scala e del Quartetto della Scala con cui si è esibito nelle più prestigiose sale internazionali a Lugano, Monaco, Francoforte, Madrid, Berna e d’oltreoceano, Chicago, New York, Philadelphia, Montreal. Nel suo repertorio solistico spiccano i Concerti di Bartòk e di Walton con la Filarmonica della Scala e Riccardo Muti, con i Solisti di Mosca i Brandeburghesi di Bach diretti da Yuri Baschmet e Monologue di Schnittke, Der Schwanendreher di Hindemith con il Teatro Massimo di Palermo sotto la direzione di Gianandrea Gavazzeni e l’Orchestra del Teatro la Fenice, il Concerto di Walton e Aroldo in Italia di Berlioz con Jonathan Webb, Don Quichote di Strauss con la Filarmonica di Budapest e la Filarmonica di Mosca, e con l’Orchestra Verdi di Milano diretta da Riccardo Chailly con cui è stato solista anche con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, i Concerti di Bartòk e Kancely con Gyorgy Gyorivanyi Rath e le innumerevoli esecuzioni della Sinfonia Concertante di Mozart K364. Artista di vasta e varia esperienza musicale è presente nelle più importanti sale da concerto del mondo e partecipa sia come solista che in diverse formazioni cameristiche.
CONCERTO
MASSIMO SOMENZI Veneziano, ha studiato al Conservatorio B.Marcello della sua città con Maria Italia Biagi per il pianoforte e con Sergio Lorenzi per la musica da camera, diplomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale di merito, il premio quale migliore allievo del Conservatorio e il premio quale migliore allievo della Scuola di Pianoforte. Vincitore di numerosi concorsi nazionali (Osimo 1969 e 1976, La Spezia 1970 e 1974, Pescara 1978, Cesena 1978) ha iniziato una precoce e notevole attività concertistica, indirizzandosi presto alla musica da camera. Si è perfezionato con Franco Rossi e Antonio Janigro e ha frequentato i corsi del Mozarteum di Salisburgo e della Association Musicale de Paris dove ha ottenuto un Premier Prix per la musica da camera. In Francia, nel 1983, ha vinto il terzo premio al Concorso Internazionale per trio con pianoforte di Colmar. Nel 1984 ha vinto il primo premio al Concorso Nazionale per Complessi da camera F.Cilea di Palmi, il primo premio al Concorso Internazionale di musica da camera Città di Trapani. Nel 1985 ha vinto il primo premio “all’unanimità con speciale menzione di merito” al Concorso straordinario per Duo Città di Vittorio Veneto. Dal 1980 ha costituito un Duo con il violoncellista Mario Brunello. Nel corso della sua intensissima attività concertistica si è esibito come solista, con orchestra e specialmente in formazioni cameristiche, nelle sale più prestigiose del mondo. Con Mario Brunello ha inciso le Sonate per violoncello e pianoforte di R.Strauss e E.Grieg. Ha recentemente inciso la Petite Messe Solennelle di G.Rossini, di prossima pubblicazione. È regolarmente invitato in giuria di alcuni dei più importanti concorsi pianistici. Tiene Corsi di Perfezionamento di Pianoforte e Musica da Camera in Italia e all’estero. È docente per il suo strumento al Conservatorio B. Marcello di Venezia. SONIG TCHAKERIAN Iniziato lo studio del violino, giovanissima, sotto la guida del padre, si è diplomata a soli 16 anni con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio di Venezia, con Giovanni Guglielmo. Si è perfezionata con Salvatore Accardo – per alcuni anni all’Accademia Stauffer di Cremona – oltre che con Franco Gulli a Siena e con Nathan Milstein a Zurigo. Le prestigiose affermazioni al Concorso Paganini di Genova e al Concorso di Monaco di Baviera (A.R.D.), le hanno da subito procurato l’invito da parte di importanti istituzioni concertistiche (Società dei Concerti di Milano, IUC di Roma, Unione Musicale di Torino, GOG di Genova, Amici della Musica di Firenze e Palermo e altri).Come solista ha suonato con importanti orchestre (Royal Philarmonic Orchestra, Bayerischer Rundfunk, Orchestra Sinfonica G.Verdi di Milano, Orchestra Sinfonica Siciliana, I Solisti Veneti, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Regionale Toscana (ORT), Orchestre del Teatro San Carlo e Scarlatti di Napoli), lavorando a fianco di famosi direttori quali Bellugi, Chailly, Gatti, Janigro, Melles, Oren, Scimone, Tchakarov. E’ stata invitata da Salvatore Accardo alle Settimane Musicali Internazionali di Napoli, da Mario Brunello e Andrea Lucchesini agli Incontri con la Musica da Camera di Torino, collaborando anche con Canino, Christ, Filippini, Giuranna, Kabaivanska, Mintz, Petracchi. Assieme a questi e a tanti altri celebri colleghi, Sonig Tchakerian è da dieci anni protagonista e animatrice delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico, festival che si tiene ogni anno nel celebre teatro palladiano di Vicenza. Per quasi quindici anni ha fatto parte del Trio Italiano, con il quale le è stato assegnato all’unanimità il prestigioso Premio Gui nel 1990, e con il quale ha registrato le integrali di Beethoven, Schubert e Schumann. Ha registrato per l’etichetta tedesca Arts l’integrale dei Concerti per
CENTENARI
In collaborazione con Settimane Musicali al Teatro Olimpico e con Antiruggine LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827) Dodici Variazioni in sol maggiore WoO45 su un tema dal Judas Maccabäus di Händel per violoncello e pianoforte FRANZ JOSEPH HAYDN (1732-1809) Trio in mi maggiore Hob.XV n.28 (1795/97) per pianoforte, violino e violoncello
Allegro moderato, Allegretto, Finale (Allegro)
FELIX MENDELSSOHN BARTHOLDY (1809-1847) Ottetto in mi bemolle maggiore op.20 (1815) per quattro violini, due viole e due violoncelli
Allegro moderato ma con fuoco, Andante, Scherzo (Allegro leggerissimo), Presto
violini viole
violoncelli pianoforte
SONIG TCHAKERIAN, CLAUDIO RADO, DAVIDE DE ASCANIIS, TUDORA SPATARU DANILO ROSSI, MATTEO AMADASI MARIO BRUNELLO, PAOLO BONOMINI MASSIMO SOMENZI
JAHEL
BARAC, et BEBBORA Ecce Debbora illustris PARS PRIMA Excelse in Ephraim poalmae Sub umbra sedens, quidam SISARA, et NABAL Fulgor in eius facie.... DEBBORA Quod, o Nabal, decreti, eja Ah, quid tardatis? exequare, Nephtali, veni, Zabulon, vade, Cison ad ripas accede, exercitus descendat, et nonO quam immensa cede genti Campi replentur! O quam falcati currus; unde Cison undae captivus Isrtael gravius opCurrunt sanguine immundae! primatur; et meo furori victima tradatur. Ah, Sisara, quo fugis ? ah, quo vadis ? Tempus en adest tuae postreNABAL Exequar quod tu vis : at prius mae sortis: O Thanor!.... ictum audio... o concede mulier sortis Ut exponam quod sentio. BARAC SISARA Ita faustas quae annuncias Amice, fare. Sperare ne a Deo licet ? NABAL DEBBORA Jam ab annis vigenti gens Asque mora, afflicta o fili Abinoem, surge: Chaanan sub jugo vivit: ito ab Thabor, ac tecum puEt a miseria pressa gnatores Gemit, suspirat quidam, sed de Zabulon, et Nephtali in regem selectos Nulloos movet tumultus; duc ducem millia. Illic in unde in vanum manu tua Arma sumis in eos, qui flent tradetur Chanaan reus: amare. Ad arma. Tibi sic praecepit Gloria non est tam viles Deus. debellare. BARAC SISARA Si mecum venies, vadam : ad Regis sempre sunt hostes venire Qui inviti parent, propriae Si recusas, non pergam. libertatis DEBBORA Numquam obliti, ut ergo O incredulae, quae dicis? Fidem servent, canendum Veniam tecum: (cavendum) sed profecto in hac vice Suas ne recipiant vires: tibi non reputabitur victoria; quare vastatio, cedes quia mulieris in manu opus est, ne deficiant. Quae hodie Sisara existet, mandavi ac superbo per eam sic Deus statim adimple : tu me in resistet. castra feram. Me videbis corde NABAL auda ci Quod jubes, ut par est, ac Animose decertare, prompte geram. et superbo contuma Non sic a celsa rupe Veloces, furibondae, ci praevalebit dextra tremendo, cadunt imbellis. undae, Dirae fragis a furore ut rapida per te Sit oppressa, et lace vindicta evadet. ra ta, Omnia prevideo plena sit dispersa gens Sanguine, luctu, orrore: ingra ta, rea gens in suo terrore, coelo adversa, deo sine salutis spe, rebellis. morti se tradent. Me videbis Non sie etc.
etc. BARAC O Debbora, divina Lege et virtute armatus Gressus insequar tuos. Tecum pugnando Valido corde, antiquam Acquiret Israel gloriam, et ergo obediens Deo loquar victoriam. Ah, brachium estende, o numen salutis : superane virtutis potentiam ostende: infidos debella et cadano per te. Tuae vindicis irae Insurgat procella, ac tonet de Coelis, iniquos terrendo et Asor crudelis horrescat in se. Ah, bra chium.. etc. SISARA, JAHEL, et HABER. Amici, quyid doletis? Vos immunes Ab excidio comuni ego servano, dum iussu regis Israel opprimetur. JAHEL Jubet tamen injusta. SISARA Nulli licet In id quos reges jubent Inquirere : voluntas Regum lex est. HABER Violenta brevi in preceps labuntur. SISARA At qui potens est, numquam timet HABER Salus, quam promittis morte iam tristior est. Patriae ruinae superasse non est favor, sed poena. SISARA Satis est sint, Si prudens es, conosce Clementiam in te Regis, ac Israel obstinatum. JAHEL Tantum audi: numen quos Israel colit sternit potentes, humiles exaltat, impios confundit, superbo-
sque premit; et quisque ab ira ipsius timet, ac tremit. A fastu tam superbo A dubia spe recede: vindicta affectus frena, furorem placa in te. Victus timore acerbo, numini vero cede: cave ab ultrici poena, credere disce a me. A fastu. Etc. NABAL, SISARA et HABER O Dux, ah, veni, accurre: SISARA Quid evenit? Quid effers nunc ? NABAL Audierunt Statim ac Israelitae Regis copias ad Cison propinquare, armati decem millia e Thabor descenderunt, ( et iam audent) nostros ad pugnam provocare . HABER ( O Deus! Israel succurre! ) SISARA Nabal, nonne est illa Gens, quae misera luget? Quae nil ut videbatur, in regem audet? Verum hic extremis ipsi dies erit. Sanguine replebo terram, ac totum Israel mox delebo. Phlegetontis ab unda profonda Quid tardatis? O Fu riae, venite: Contra audaces, pu gnando saevite: eja, mecum ad arma volate. Eja, ferox vindicta me accendat, inde in hostem de scendat ferendo: et vos mecum, nocen tes premendo strages, mortem, ruinas parate. HABER
O Deus, popoli tui salus, et virtus, veniant ad aures tuas ejus clamores. Quis est Deus praeter te? Quis fortis ? Quaeso, de excelso emette fulgura, et sagittas: Israel ad te conversum Fortitudine accinge; ac ejus inimicos consume, perde, dissipa, confringe. Pugnent nubes fulmi nando Pugnent venti sibilan do: nimbi, turbines, pro cellae coeli sint vindicta, et poena. Per te, Deus, Israel respiret: pereat cor tibi rebelle: Gens afflictae tandem spiret Pacis almae aura sere na. Pugnent. etc. JAHEL Israel, o filiae, a gemitu, a singulto Ne cessetis ad Coelum Preces ascendant nostrae. Nunc a Deo Corde contrito, mente pia , et constanti fide speremus quod clemente ipse ab hoste sic insesto nos defendet, ac nostrum dextra sua se deum ostendet. CHORUS VIRGINUM Fortis Deus, qui jam Aegypti Dura vincula fregisti, mare rubrum dividisti Victor Israel sit per te. A 2. Tuae gentis miserae Suspiria, et gemitus, o deus omnipotens, veniant ad te.. CHORUS O Deus potens, qui Jordanem Jam retrorsum convertisti, atque Jericho evertisti, Victor Israel sit per te. A 6, Tu vota supplicum
Benigne suscipe Triumphet, Domine, pietas in te. FINIS PRIMAE PARTIS. PARS ALTERA. SISARA. Ah, triste fatum! Ergo Vilis Israel, rebellis, Chanaan fortes Vicit, prostravit ? modo De Sisara triumphat ? quo terrore Opprimitur cor meum ? quo me recipiam Fessum, et sitibundum ? Sanguinem meum victores Requirent : o mors grata, seda b hoste correo turpem. Vos, adversa numina, armata telo irae, vibrate in me fulmeen de coelo. Sum desperatus : fremo, deliro. Vos nunc mea morte tandem atrocem Iram satiate, tyrannae stellae. Miser in vanum tremo, et suspiro: querulam fundit in vanum vocem pectus turbatum, et jam inbelle. Sum . etc. DEBBORA et NABAL DEBBORA Veni, o Nabal: fatere Chanaan impium, superbum A deo nostro depressum. NABAL Incostanti fortunae Numquam fidendum: timeat inde adversam Qui expertus est faventem: quare Victor Victo ne insultet. DEBBORA Queri Qui justa fert non debet. NABAL Me captivum Dum jam habetis, quique vobis (nobis) licet Contra me: sed catenas,
carcere set cruciatus cor impavidum feret; ac honori Chanaan erit, me invictum adhuc mori. Non horret cor forte, nec timet a morte; sed tantum abhorret se victum videre, et hostis pendere a lege fatali. Virtute repletum Fortunae resistet: sed vitae jam laetum a spe tunc recedet, dum longe se credet a gloria immortali. BARAC, et DEBBORA BARAC O mulier, coelo afilata, et immortali Digna laude, triumphum libertatem tibi debemus. DEBBORA Deus est auctor laetitiae: ab inimicis ipse potenti manu nos redemit, qui solus facit mirabilia. BARAC Gratiae sane agendae sunt ei: sed ante Ducem, quem e suo curru desilire vidi, fugientem insectemur, ne quid victoriae desit. DEBBORA Arma pone Dabit poenas tyrannus: cedes pro nobis erit. Tu ad Haber perges, inde ego te sequar. Hodie laetus videbis Impii cum vita nomen Asor perire infidi. Ergo in te fides sit. BARAC Portento vidi. Fortis virtutum deus, quis est similis tibi? A facie nostra inimicos in fugam convertisti, et illos gladii in ore concidisti. Quis est similis tibi ? Immensae tuae Clementiae Israel sempre momor ero: magna fuit super terram pietas tua:
unde ametus orrore nunc exultemus gratiae tuae in splendore. Coecae noctis tenebro sae Inter umbras, et horro res Tuae pietatis generosae Lumen vidi, o care deus, fulgurando, scintillare. Inde a Coelo delabendo Tuae vindictae inter furores, contra reos terrore hortendo tunc aspexi fulminare. DEBBORA O tu exercituum Deus, quam providus, quam pius ancillare tuae mentem ac vim dedisti, sum a miseria sua clamantem Israel tandem cruisti! Ecce nominis tui gloriae plaudendo, dum insignis triumphi admiratur trophaea, te magnificat laeta anima mea. Rosa, et lilio fronte ornata Non resurgat nova aurora, sed a Mari coronata lauro, et palma refulgescat. Dulci rore sit abunda, alma luce sit saecunda, unde insigni set decora Israel gloria reflorescat. Rosa..etc SISARA, et JAHEL Heu, cur aerumnae tantae Superstes adhuc sum ? Lassus....et ecce, ni fallor, huxor Haber. JAHEL O Dux. SISARA Queso Infelici succurre: fatigatum Cursu destituunt vires, JAHEL Sorte sua, o Sisara, quam doleo ( a manu mea
hodie non declinabis ) ad me veni. SISARA Veniam, sed.... JAHEL Tui timoris Morus tandem compisce: eja, sequere me: intra, requiesce. SISARA En accedo; et ardentem Aqua meam exple sitim. JAHEL Gratis lacte Recenti extingues: ecce: fume, ac bibe. ( Frustra quaeris salutem ) SISARA Quam respiro. JAHEL Laetor: (ad necem tuam, celeste, aspiro.) SISARA Longo labore fessos Somnus occupat artus. JAHEL Quiete dormi: pallio te operiam. SISARA Ita fac: sed, precor, si quis a te requirat nunquid hic ullus sit ? tu prompte neges. JAHEL Ita faciam: fidelis Tabernaculi ad ostium vigilabo: tuque interea securus lumina claude placido sopori. (Unde victima cades meo furori ) Ad murmur frondis tremulae, ad cactus avis garrulae dormi tranquille, dor mi sine timore in pace. Dormi : ( sed nunc, o perfide Mersum tuo proprio sanguine Te cernam ab ultrici Coelestis irae face. Ad murmur. Etc. HABER, et BARAC Omnia cognovi, o Dux. BARAC Hic immoremur, donec accedat Debbora. HABER Paratus
Ad omnia sum quae jubes, inde tamen fas erit me ad Jahel felicinuncio prosperare, ac gentis nostrae gloriam enarrare. BARAC Hoc quidam decet:verum Malora expecta: numine divino Debbora afflata sic promisit. HABER Nova Adhuc prodigia? O Deus, anima plena Exultat gaudio in te laeta, et serena. In valle, in monte, plaudendo resonet echo jucunda, dum laetabunda exultat anima gaudendo in me. In rivo, in fonte Tranquilla, et placida Sussurrent unda, dum cor suspirat repletum jubilo, repletum spe. In valle etc. BARAC, HABER, DEBBORA, NABAL, et inde JAHEL. Ecce Debbora venit. HABER Quis est ille Quem secum ducit? BARAC Nabal Captivus est. Eja, dic mihi: in hostes Quid modo fieri vis? DEBBORA Nullus est hostis.ù NABAL (Quid audio) BARAC Quis delevit? DEBBORA Mox scietis, Jahel adest. JAHEL Israel, gaude: Sisara mortuus est: Israel, applaude. BARAC Quid est hoc? HABER O prodigium! NABAL ( Me infelicem!) DEBBORA O fortis Jahel, eventum narra.
JAHEL Audite. Lassus, et sitibundus Ad me Sisara venit: invitatus Tabernaculum intrat : inde siti Lacte restincta , gravi somno captum Pallio cooperio exinde clavo arresto Tabernaculi, et malleo, tu supernum, dixi, numen adesto, animun, vires adde statim audax ictu quam potui gravi cluvum in caput ago, ac terrae infigo, sic soporem cum mortem commutavit. Ac superbum per me Coelum prostravit. BARAC Dum illustrte portentum, o Deus, audio, eja, Debbora, esulta mecum gaudio. Fugato jam memore, felici plaude sorti. Ablato jam timore Faventi plaudo sorti. BARAC O Coeli DEBBORA O care Deus. A 2. Quam laeto sentio in me cor palpitare Non tardet Deum laudando-ovando Anima plena spe gaudio esultare. NABAL Quae mea sors erit? DEBBORA Quiesce: haec inter vive, et spera. BARAC Quae mora? Aeterno deo laudes reddamus, qui de inimicis nostristandem nos liberavit: et laetantes victoriae, ipsi, Debborae, et Jahel sit sempre gloria. CHORUS POPULI. Exercituus vivat Deus: vivat Jahel praeclara, et fortis: vivat Israel laeta in pace. Jam deficit hostis reus; rigor abiti dire sortis, tandem belli exincta face. Exercituum. Etc.
JAHEL. Drama sacrum musice recitandum a virginibus Xenodochii D. Lazari Mendicantium. Magistro ac moderatore Balthassare Galuppi. Anno salutis 1747. Venetiis. Pag. 24. Interlocutores: Angela Cristinelli (Debbora); Justina Garganega (Barac); Sophia Sopradaci (Sisara); Joanna Cedroni (Nabal); Hieronyma Tavani (Jael); Beatrice Fabris (Haber). Zorzi 541. IBu, IPAc, IRsc, IVcg 59.F.16/2, IVnm, Misc.1429.13 e 16 14000) JAHEL. Drama sacrum musice recitandum a virginibus Xenodochii D. Lazari Mendicantium magistro ac moderatore Balthassare Galuppi. Anno salutis 1748. Venetiis. Pag. 24. Interlocutores: Angela Cristinelli (Debbora); Justina Garganega (Barac); Sophia Sopradaci (Sisara); Joanna Cedroni (Nabal); Hieronyma Tavani (Jahel); Beatrix Fabris (Haber). IRsc 14001) «41. Jahel, oratorio latino. Pio Ospitale dei Mendicanti, 1747 (ivi replicato 1748). I due libretti nella Raccolta Manoel de Carvalhaes. Alla Biblioteca Reale di Berlino esiste di Galuppi la partitura ms. del dramma sacro latino in 2 parti, Rahel (Cfr. Eitner, Quellen-Lexikon, IV, 138): forse trattasi del presente oratorio».
BIGLIETTI POSTO UNICO
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24.00 18.00
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I biglietti si possono acquistare presso • Biglietteria del Teatro La Fenice • Uffici APT di: Venezia, San Marco 71/f Ascensione; San Marco Venice Pavillion; Stazione Ferroviaria Santa Lucia; Piazzale Roma Garage ASM • Ufficio APT del Lido di Venezia, GranViale, 6/a • Biglietterie del Museo di Ca’ Rezzonico e del Museo Correr. • MESTRE: box office c/o Tabaccheria Mander, Via Cappuccina; Good Music, Via Brenta Vecchia. • la sede dello spettacolo, nel giorno in cui si svolge e nel giorno precedente • Gli inviti possono ritirare presso la biglietteria del Teatro La Fenice e gli Uffici APT di SanMarco Ascensione; Lido, Gran Viale; Piazzale Roma Garage ASM. • Biglietteria on line su www.festivalgaluppi.it
Tickets may be purchased at: • Ticket Office of La Fenice Theatre • The offices of APT in Venice: San Marco 71/f Ascensione; San Marco Venice Pavillion at Giardini ex Reali; Railway Station Santa Lucia; Piazzale Roma ASM Parking. • The office APT of Lido: GranViale, 6/a • Ticket Office of Ca’ Rezzonico Museum and Correr Museum • MESTRE: box office c/o Tabaccheria Mander, Via Cappuccina; Good Music, Via Brenta Vecchia. • The place of the performance on the day of the concert and on the day before. • Invitation may be obtained at the ticket office of La Fenice Theatre; Offices of APT, San Marco Ascensione, Lido, Gran Viale and Piazzale Roma Parking ASM • Tickets on line on www.festivalgaluppi.it
RIDUZIONI (non cumulabili) Studenti fino a 26 anni e Persone sopra i 60
REDUCTIONS Students up to 26 years – Senior citizen from the age of 60
Possessori di
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• Subscriptions to La Fenice theatre • Subscriptions to the Goldoni theatre • Art Pass 2009 Venice Foundation (also for an accompaniying person) • Entrance tickets to the Civic Museums in Venice. (Reductions are not cumulative)
Abbonamento al Teatro La Fenice Abbonamento al Teatro Goldoni Art Pass 2009 Venice Foundation I possessori di tessera Art Pass 2008 Venice Foundation hanno diritto alla riduzione anche per un accompagnatore. • Hanno inoltre diritto alla riduzione i possessori del biglietto d’ingresso ai Musei Civici Veneziani INFO Verona 83 Informazioni e Prenotazioni, tel. 0415209070 APT, tel. 0415298711 e www.turismovenezia.it www.culturaspettacolovenezia.it ASSOCIAZIONE FESTIVAL GALUPPI San Marco 3972 – VENEZIA Tel. e fax: 0415221120 – cell. 3487657154 e-mail: info@festivalgaluppi.it Per acquistare i biglietti on line, prenotazioni e per informazioni sull’Associazione digita www.festivalgaluppi.it
FURTHER INFORMATION Verona 83 Informations and Bookings, tel. 0415209070 APT, tel. 0415298711 and www.turismovenezia.it www.culturaspettacolovenezia.it
ASSOCIAZIONE FESTIVAL GALUPPI San Marco 3972 – VENEZIA Tel e fax: 0415221120 – mob. 3487657154 e-mail: info@festivalgaluppi.it Tickets on line, booking and informations: www.festivalgaluppi.it
Si ringrazia:
Progetto grafico
PAOLO BERTUZZO Stampa
GRAFICHEQUATTRO 041486588
FESTIVAL GALUPPI E DELLA MUSICA
I Luoghi di Baldassare
CONCERTO ORATORIO
Associazione Festival Galuppi Regione del Veneto Provincia di Venezia Fondazione Gran Teatro La Fenice Consorzio Venezia Nuova
VENEZIA Settembre Ottobre 2009